Nel buio.Il momento della giornata che mi piaceva di più quando mi sentivo triste, era quando prendevo l’autobus, magari mezz’ora prima del dovuto, per non incontrare nessuno, e guardare fuori dal finestrino con aria amareggiata. Non so perché, ma mi piaceva mi faceva sentire una sensazione di pace e benessere.
Sì, forse era una cosa strana e la maggior parte della gente mi avrebbe giudicata come un’asociale, però era così e che ci potevo fare in fin dei conti?
Pensare a cosa mi avrebbe riservato la giornata poi, non ne parliamo. Ragazzi che si fanno scherzi idioti solo per farsi notare dalle ragazze, ragazze che fanno le cretine solo per farsi notare dai ragazzi… alla fin fine sia gli uni che le altre sono così impegnanti a farsi notare che non notano l’altro; allora che scopo ha tutto questo?
Di far impazzire me.
Ecco, solo e solamente questo.
Per fortuna ad alleviarmi le giornate c’era la quasi-sempre-solare (era così che la chiamavo per scherzare) Alice.
Lei mi capiva e riusciva sempre a strapparmi un sorriso dalle labbra. Anche se eravamo diverse, ci volevamo tanto bene, troppo, ecco perché quando io dovetti partire, fu troppo difficile dirle addio.
E così avevo incominciato una nuova vita, in una nuova città, in un nuovo stato.
Seattle.
Non ne ero entusiasta, però cambiare aria mi avrebbe fatto bene. O almeno lo speravo.
Sarei potuta essere la classica ragazza popolare Americana,ma perché poi essere qualcuno che non fossi io?
Avevo deciso sarei stata me stessa, niente finzioni, buonismi o altro.
Adesso ero pronta.
Si, forse l’avevo fatta troppo teatrale, ma mi piaceva.
Arrivai alla mia nuova scuola in anticipo, così non sarei stata sotto li occhi di tutti, l’unica cosa che pensavo era “Guarda in basso, guarda in basso”.
In segreteria mi diedero i foglio con le mie lezioni, mi diressi subito alla prima, chimica. Durante il tragitto segreteria-laboratorio un ragazzo mi venne in contro.
-Ciao, sono Sam, faccio parte del comitato accoglienza, ho qualcosa di simile- Mi fece un grande sorriso, ero alquanto imbarazzata – Tu devi essere quella nuova… Serena Oster, cognome strano dato che non sei nemmeno Americana-
Mi aveva annegato in un fiume di parole ero sconcertata e l’unica cosa che seppi dire fu un timido -Già-
-Poco loquace eh?!- mi fece l’occhiolino – Ma si, ti ci abituerai. Se vuoi ti accompagno alla tua prossima lezione, guarda- disse mostrandomi il suo orario – la direzione a fatto si che avessimo le stesse ore, almeno per le prime settimane-
Gli sorrisi.
-Allora da dove vieni? Italia, Francia… Dal nome dire Italia-
-Si dall’Italia- lo interruppi bruscamente, non ce la facevo più mi girava la testa da tutte le cose che diceva e dalla loro velocità. – Firenze, precisamente.-
-Hai un ottimo accento, pur essendo arrivata qui… ehm da quando? qualche settimana?-
-Qualche giorno- lo corressi.
Entrammo nell’aula e la campanella suono, ringraziando il cielo si ammutolì appena il professore entrò in classe.
Quest’ultimo evitò tutti i convenevoli nelle presentazioni, e incominciò subito la lezione.
Al termine della giornata, ovviamente, insieme a Sam che mi seguiva dappertutto parlando di lui, del suo ruolo nella scuola dei professori, arrivammo nella mensa dove mi presentò ai suoi amici come “la ragazza nuova”.
Quanto odiavo quella terminologia.
Al tavolo c’erano un bel gruppo di persone io legai subito con la ragazza che mi stava a fianco, Lhia. Era molto bella, con i capelli corvini e gli occhi verdi, riusciva a incantarti.
-Renée- non so perché ma mi avevano soprannominato così – ci sentiamo, magari usciamo insieme qualche volta- mi aveva chiesto, mentre ci stavamo alzando, uno dei ragazzi che era seduto a quel tavolo, Nick.
-Ok, bell’idea- gli strizzai l’occhio.
Quando rientrai a casa non c’era nessuno. accesi la luce e entrai in cucina, c’era un biglietto di mia madre.
“Sono uscita torno subito”
Presi il biglietto e lo strappai, mi innervosiva tutto ciò.
A un certo punto le luci si spensero e fu buio.
Dopo che le luci si spengono...
- si fa coraggio e va ad accendere le luci (13%)
- appare una luce (63%)
- quest'ultime si accendono e spengono a intermittenza (25%)

18/07/2014 at 15:23
ho iniziato ora a seguire questo tuo bel racconto, ma….
cos’è successo al 5 capitolo? è un problema del mio pc o non si legge nulla? solo un foglio con qualche puntino
🙁
20/02/2014 at 11:44
Per me se ne va..:)
16/11/2013 at 22:01
Secondo me lei prega lui (la seconda). E poi… magari deciderà pure di restare 😉
09/11/2013 at 10:32
Va via. Se vuoi ti aspetto per leggere il mio nuovo racconto. Yolanda vivrà una nuova avventura.
25/10/2013 at 18:17
Oddio che bello! Ahahah legge rete i miei testi in classe? che cosa bella mi hai fatto davvero felice grazie mille! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
25/10/2013 at 18:12
ti seguo io e anche la mia classe…5a B
23/10/2013 at 20:29
Grazie mille 🙂
23/10/2013 at 20:15
Brava!!! Ti seguo!!! 🙂
23/10/2013 at 19:47
Mi è arrivato il tuo messaggio sulla mail, ma non l’ho trovato tra i commenti del mio racconto. Mistero su dove sia finito.
Volevo rispondere lì e invece rispondo qui.
Appena trovo il tempo scrivo il mio e leggo il tuo.
D’
23/10/2013 at 17:35
Grazie mille!
23/10/2013 at 15:05
che se ne vada pure….
23/10/2013 at 07:28
Lui se ne va…
22/10/2013 at 19:03
BELLISSIMA!!!!!!! 🙂
22/10/2013 at 17:04
Grazie ancora 🙂 😉
22/10/2013 at 16:17
Condoglianze 🙁
Voto per un ultimo tentativo di trattenere Tomas…
22/10/2013 at 15:50
Grazie mille queen.s
22/10/2013 at 14:15
Tomas rimane!
21/10/2013 at 20:34
Questo episodio è dedicato a mia nonna che è mancata giobedi …. ti voglio bene <3
21/10/2013 at 23:09
Mi dispiace tanto per la tua nonna 🙁
22/10/2013 at 13:58
mi spiace tanto… scrivere aiuta a superare il dolore sai?
secondo me tomas se ne va ma poi magari dopo un po’ torna
21/10/2013 at 20:29
secondo me lui se ne va e lei deve scoprire perchè 🙂
20/10/2013 at 14:59
stupendo
Non vedo l’ora di sapere il seguito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
16/10/2013 at 16:56
Grazie mille ragazzi scusate per il ritardo del nuovo capitolo ma sono sommersa di compiti
16/10/2013 at 09:20
Complimenti,scrivi molto bene.Ti seguiamo.
15/10/2013 at 20:25
Spero rimanga con Serena! Sono curiosa! 🙂
14/10/2013 at 22:21
Dovresti controllare meglio la punteggiatura: ci sono virgole dove non è necessario e mancano dove servirebbero; non sarebbe male, ogni tanto, inserire un punto e virgola.
Ho votato perché rimanga con Serena
13/10/2013 at 22:50
Ma quanti complimenti il prossimo episodio domani massimo martedì 😉
13/10/2013 at 22:08
Resta a casa con Serena, senza dubbio.. Bellissimo racconto, complimenti! ti seguo.. 🙂
13/10/2013 at 17:47
Io voto perchè rimanga con Serena, c’è poco di più romantico di un bel ragazzo in piena notte che ti serve la cioccolata x3
13/10/2013 at 17:18
Molto carino! Ho scelto che rimanga a casa con Serena…ti seguo e aspetto il prossimo episodio! 😉
12/10/2013 at 11:07
ragazzi il prossimo episodio lo scriverò tra poco, in questo giorni sono occupatissima con i compiti, ma ritaglierò un pò di tempo per la storia
12/10/2013 at 10:41
Io ho votato per farlo stare a casa con Serena 🙂 A quando il prossimo episodio? 😉 Nel frattempo ti seguo 🙂
11/10/2013 at 20:53
Mi piace, perciò ti seguo.
11/10/2013 at 19:33
Molto bello il testo, ti seguo!
11/10/2013 at 19:03
si ragazzi mi scuso ancora e cercherò di diminuire notevolmente gli errori. 🙂
11/10/2013 at 19:01
Questo Tomas è un tipo inquietante …
ma scrivi col cellulare? Non credevo fosse neanche possibile.. comunque allora capisco gli errori, per un po’ ho scritto con un tablet ed era un inferno! Col telefonino sarà anche peggio
10/10/2013 at 19:09
Volevo dire vi spiego
10/10/2013 at 19:08
Grazie. Ragazzi vi speso solo un attimo quello che scrivo con questo cella nn posso correggere peechè dovreicancellare tutto il testo…. Comunque grazie lo stesso:-):-):-P
10/10/2013 at 18:23
Ho votato l’incontro a scuola. Se puoi rileggi quello che scrivi col telefonino. So che il correttore automatico è una brutta bestia, però un occhio in più non fa sembrare il racconto scritto di getto senza controllo e riletture.
Ti seguo.
10/10/2013 at 07:08
si scrivo con il telefonin a volte viene difficile corregere qualche errore, grazie per i conisigli!
09/10/2013 at 23:35
Rimane a casa con Serena, così le fa compagnia, le spiega chi è, che fa lì, ecc. ecc.
E, come ha già suggerito qualcuno, magari nasce anche una bella storia 😉
No, mi riferisco a questo: “la direzione a fatto si” (ha con l’acca e sì con l’accento) e a questo: “faccio parte del comitato accoglienza, ho qualcosa di simile” se quella o è congiunzione (e non verbo avere) allora l’h non ci va.
Comq., ripeto, refusi scappano a tutti 😉
Ah riguarda un po’ anche gli accenti (scrivi col telefonino?)
09/10/2013 at 21:33
grazie!!!! mille
09/10/2013 at 21:04
molto carina! Ti seguo e scelgo che si rincontrino a scuola!
09/10/2013 at 19:04
rimane a farle compagnia 🙂
09/10/2013 at 18:26
io dico che si rincontrano a scuola
09/10/2013 at 14:34
Spero rimanga con Serena 😉 , ti seguo !
Grazie per essere passata e per avermi consentito di leggere questo bel racconto, continua cosi!
A presto.
09/10/2013 at 14:23
Grazie ragazzi
09/10/2013 at 10:04
Rimane a casa con Serena.. 🙂 Mi piace questo racconto, brava!! 😉
08/10/2013 at 22:35
mi sembra piu interessante che rimanda cion Serena…forse nascerà qualcosa…
08/10/2013 at 22:26
Bell’inizio …brava!
08/10/2013 at 21:48
giusta osservazione ahahah XD
08/10/2013 at 14:02
anche il vicino di casa sarebbe una novità, no?
08/10/2013 at 08:22
Grazie per le critiche seguiró i tuoi consigli
07/10/2013 at 23:22
Voto il nuovo personaggio.
per i miei gusti l’episodio è troppo descrittivo. Belle descrizioni, a dire il vero, ma un po’ a scapito dell’azione e della psicologia del personaggio.
Aspetto con curiosità il risveglio di Serena 🙂
07/10/2013 at 18:45
Intermittenza, Natale è alle porte e mi fa tanto bene 🙂
07/10/2013 at 17:52
ciao, rispondo a davideschito, in altre circostanze serei stata d’accordo con te, ma in questo caso no. chi ti dice che io non ho abitato per un certo numero di anni negli USA? credo che prima di parlare ed esprimere un’opinione bisognerebbe riflettere. PUNTO DUE: non ti viene in menche che gli USA mi affascinino? perciò io scrivo storie su ciò che mi piace. PUNTO TRE: La città di Seattle ha delle caratteristiche che in italia non trovi. perciò prima di criticare bisogna riflettere….
07/10/2013 at 18:12
L’esterofilia è un po’ una mia fissazione, ok allora facciamo che seguirò la tua storia per vedere se ti sai giocare le tue carte…
07/10/2013 at 15:51
Ma perchè ambientare sempre le storie in USA? Abbiamo un paese così bello e vario, e soprattutto vicino, che possiamo guardare, toccare, esplorare. Non capisco perchè andare a prendere sempre posti lontani e sconosciuti. Uno scrittore dovrebbe scrivere di ciò che conosce.
06/10/2013 at 21:56
grazie a tutti per i suggerimenti, i consigli e i complimenti. per elenaesperimento: per “qualche errore di h” credo che tu ti riferisica al nome Lhia, ti volevo dire che quella “H” è lì apposta. 🙂 grazie a tutte le persone che seguono la mia storia
06/10/2013 at 21:13
Uhm, visto che è fantasy, direi la prima: si accendono e si spengono ad intermittenza. Magari c’è un folletto o una fata un po’ dispettosa? 😉
Mi sembra un bell’incipit, promettente e simpatico. A parte qualche h fuori posto e qualche altro refuso. Capitano a tutti, ma per ridurli conviene rileggere il proprio racconto prima di pubblicarlo, anche se si deve forzare un po’ il proprio entusiasmo e l’impazienza di vederlo online 😉
Ti seguo 🙂
06/10/2013 at 20:58
molta carne al fuoco, come inizio promette bene
06/10/2013 at 20:51
Secondo me Serena va ad accendere le luci e quando si accendono scopre che….
Sai cosa mi piace molto? La brevissima sinossi da cui è tratto il titolo.
Mi fa pensare che sei brava con i dialoghi e con le emozioni. Però in questo primo episodio secondo me c’è un po’ troppo di tutto ed eccessivamente compresso. Magari era molto più lungo e lo hai tagliato?
06/10/2013 at 18:50
grazie mille veronicapurro per i complimenti andrò di certo a leggere la tua storia!
06/10/2013 at 18:44
mi interessa la luce nel buio… complimenti per la storia, mi piace molto, ti seguo!
se vuoi puoi dare un’occhiata alla mia…