L’alba delle lucciole

Dove eravamo rimasti?

Tomas... rimane a casa con Serena (58%)

Ripensamenti.“Non cercare di circondarti di beni materiali, perché quando perderai le persone più care, non riuscirai a dirgli addio perché intorno a te ci sarà solo un grande muro di egoismo e cattiveria.”

Rimasi per un attimo a guardarlo come per fargli una fotografia e stamparmela bene in testa, volevo osservare ogni su più piccolo dettaglio, forse la cosa che mi piaceva di più del suo viso erano le labbra, color ciliegia, che quando sia aprivano in un sorriso mostravano denti perfetti. Anche gli occhi, di cui era impossibile farne una descrizione che gli rendesse fedeltà, erano stupendi, era impossibile, una volta aver incrociato il suo sguardo toglierli gli occhi di dosso, incantevoli. Il corpo perfetto, né smilzo né troppo muscoloso.
-Perché mi guardi?-
Eravamo molto vicino, alzai lo sguardo e lentamente avvicinai la mia mano al suo braccio, era molto caldo. Non fece opposizione, così feci per abbracciarlo, sentivo il suo respiro sul mio collo. Mi strinse più forte, perciò appoggiai la mia testa sul suo petto, anche io lo strinsi più forte.
Rimanemmo immobili per qualche istante, stavo bene, e avrei voluto che quel momento non finisse mai. Alzai lo sguardo, osservai per l’ennesima volta le sue labbra perfette, fu un istinto impulsivo, non avevo riflettuto abbastanza, mi avvicinai lentamente al suo volto fino a quando le mie labbra si poggiarono sulle sue.
Ci lasciammo cadere sul divano,
Fu un momento stupendo, eravamo una cosa sola, stavamo benissimo insieme, ero riappacificata.
Mi allontanai dal suo volto e mi alzai. Un fremito mi percorse la schiena dall’eccitazione e dalla felicità.
Mi guardava con gli occhi sbarrati come se avesse fatto qualcosa di molto grave di cui doveva essere punito.
-Non ti è piaciuto?- le parole mi uscirono di bocca contro la mia volontà, correndo, quasi fuggendo raggiungendo il suo orecchio e schiantandosi sul suo volto provocando una grande onda d’urto che ammutolì ogni cosa.
Fu silenzio.
Ci guardavamo, sembrava che volesse parlare, ma che non riuscisse a trovare le parole adatte per evitare di ferirmi. Stavo malissimo, pensando che la persona che mi attraeva di più in quel momento non mi voleva.
Ma perché poi, un ragazzo che conoscevo solamente da due ore, aveva tutta questa influenza su di me?
La sua risata ruppe il silenzio.
-Credi che non mi sia piaciuto?- sul suo volto si era aperto un sorriso amaro, che feriva, ma incantava allo stesso tempo
–E’ questo, quello che ti preoccupa? Cosa poterei andare a dire ai tuoi amici sul tuo modo di baciare? –
-No- la mia voce si ruppe per la rabbia – No, non penso a questo. Mi importa ciò che pensi, ti ho baciato perché provo per te qualcosa di forte, forse, troppo. Qualcosa che non ho mai provato per nessuno altro. –Mi fermai, anche se avrei voluto dire altre mille cose, fargli capire quanto era forte il mio amore per lui.
Si alzò e si avvicinò mi abbracciò, sembrava che il tempo avesse fatto un passo indietro e fosse ritornato a qualche minuto prima.
Sentivo l’odore della sua pelle calda e morbida, tutta la rabbia era svanita.
Mi baciò sulla fronte e mi disse che anche lui mi amava.
Quelle parole furono come una doccia fredda, divenni rossa, ma farmi risanare fu quello che disse dopo.
-Però non possiamo stare insieme

Quelle parole echeggiarono nella mia mente, e mi trafissero il cuore come fossero stati mille pugnali.
Caddi a terra piangendo.

Cosa accade tra serena e Tomas

  • rimane con lei. (21%)
    21
  • serena prega tomas di restare... e poi si vedrà (32%)
    32
  • lui se ne va (47%)
    47
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64 Commenti

  • Ho votato l’incontro a scuola. Se puoi rileggi quello che scrivi col telefonino. So che il correttore automatico è una brutta bestia, però un occhio in più non fa sembrare il racconto scritto di getto senza controllo e riletture.
    Ti seguo.

  • Rimane a casa con Serena, così le fa compagnia, le spiega chi è, che fa lì, ecc. ecc.
    E, come ha già suggerito qualcuno, magari nasce anche una bella storia 😉

    No, mi riferisco a questo: “la direzione a fatto si” (ha con l’acca e sì con l’accento) e a questo: “faccio parte del comitato accoglienza, ho qualcosa di simile” se quella o è congiunzione (e non verbo avere) allora l’h non ci va.
    Comq., ripeto, refusi scappano a tutti 😉
    Ah riguarda un po’ anche gli accenti (scrivi col telefonino?)

  • Voto il nuovo personaggio.
    per i miei gusti l’episodio è troppo descrittivo. Belle descrizioni, a dire il vero, ma un po’ a scapito dell’azione e della psicologia del personaggio.
    Aspetto con curiosità il risveglio di Serena 🙂

  • ciao, rispondo a davideschito, in altre circostanze serei stata d’accordo con te, ma in questo caso no. chi ti dice che io non ho abitato per un certo numero di anni negli USA? credo che prima di parlare ed esprimere un’opinione bisognerebbe riflettere. PUNTO DUE: non ti viene in menche che gli USA mi affascinino? perciò io scrivo storie su ciò che mi piace. PUNTO TRE: La città di Seattle ha delle caratteristiche che in italia non trovi. perciò prima di criticare bisogna riflettere….

  • Ma perchè ambientare sempre le storie in USA? Abbiamo un paese così bello e vario, e soprattutto vicino, che possiamo guardare, toccare, esplorare. Non capisco perchè andare a prendere sempre posti lontani e sconosciuti. Uno scrittore dovrebbe scrivere di ciò che conosce.

  • Uhm, visto che è fantasy, direi la prima: si accendono e si spengono ad intermittenza. Magari c’è un folletto o una fata un po’ dispettosa? 😉
    Mi sembra un bell’incipit, promettente e simpatico. A parte qualche h fuori posto e qualche altro refuso. Capitano a tutti, ma per ridurli conviene rileggere il proprio racconto prima di pubblicarlo, anche se si deve forzare un po’ il proprio entusiasmo e l’impazienza di vederlo online 😉
    Ti seguo 🙂

  • Secondo me Serena va ad accendere le luci e quando si accendono scopre che….

    Sai cosa mi piace molto? La brevissima sinossi da cui è tratto il titolo.
    Mi fa pensare che sei brava con i dialoghi e con le emozioni. Però in questo primo episodio secondo me c’è un po’ troppo di tutto ed eccessivamente compresso. Magari era molto più lungo e lo hai tagliato?

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