Dove eravamo rimasti?
Sedare le peneNon è mai stato facile; da quando ho conosciuto Marta, in quarto ginnasio, il nostro rapporto non è mai stato semplice. Se un’amicizia è simbiotica, c’è sempre uno dei due che cerca di raggiungere l’altro, disperatamente. Marta partecipava alle cene della mia famiglia, dormiva a casa mia, giocava con il gatto, indossava i miei vestiti. Dopo sono venute molte altre amiche, ma nessuna è stata come lei.
– Ciao, G. Ci sentiamo più tardi?
– Quando vuoi.
– Ti voglio sentire sempre, lo sai.
– Non fate danni, mi raccomando.
Da quando avevamo cominciato a frequentare il Bar Bangla e i pub del quartiere, G. era stato il nostro consigliere, angelo custode e autista. L’euforia delle uscite serali, erano scandite da un rapporto poco equilibrato con l’alcol: volevamo provare soprattutto cocktail dai nomi sessuali e perifrasi accattivanti, assaggiarli e mischiarli tra loro, mentre G. beveva solo birra scura. Io e Marta non pensavamo al gusto del bere, il nostro era più un modo per sedare le pene adolescenziali. Le uscite terminavano tutte allo stesso modo, con noi che vomitavamo a serate alterne e G. che ci riaccompagnava.
– Bei capelli per esser stata tutta la notte col casco.
– Bei capelli per il risveglio che ho avuto.
– Ti stai lamentando?
– È un processo? Dimmelo subito.
Quando avevo parlato con Marta per la prima volta, nella palestra del liceo, mi aveva accarezzato i capelli, dicendomi che sembravano quelli di una bambola. Sei sveglia, per essere bionda, mi aveva detto all’uscita. Una settimana dopo, sul banco c’era un mio ritratto, disegnato da lei, dove sembravo un’eroina dei fumetti vestita solo di riccioli chiarissimi. Marta cambiava spesso colore di capelli, si rasava, indossava giubbotti di pelle e colori che nessun altro, nella nostra scuola, avrebbe osato indossare. In quel periodo portava i capelli nero viola, tagliati molto corti.
– È inutile parlarne, sai come la penso.
– Ti piace ancora?
– Il punto non è questo, non hai capito.
– È perché ha fatto lo stronzo con G.?
– Ha fatto lo stronzo con tutti.
– Mi dispiace, ma con me no.
– Non ancora.
Mentre parlava, Marta slegava il motorino: uno Scarabeo color puffo. Io controllavo il trucco nello specchietto, mentre sillabavo in mente la parola fiducia.
– Andiamo a Trastevere, devo dare una cosa al Pecora per la festa.
– Quale festa?
– Quella di stasera, non ti ricordi?
– Non credo che verrò.
– Vedi, già cominci a fare la snob.
– Vuoi fare un giro o litigare?
Più bello che andare a Trastevere di notte, c’è solo Trastevere di giorno, ecco un’altra cosa che ho capito solo anni più tardi. Di solito io e Marta cantavamo in motorino, ma non quel giorno, mi tenevo appena soffermandomi sui rimasugli della festa e gli avventori del lungotevere. Marta rispondeva ai clacson, mentre i sanpietrini mi costringevano a tenerla più forte, ad ogni salto cercavo di cacciare quella parola dalla mia testa.
– Bella, regà. Come state?
– Ciao, Pecora.
– Ciao, ti ho portato il Cd.
– Volete fumare?
– Meglio di no, tanto ci vediamo stasera.
Il Pecora faceva parte di quella schiera di amici dall’età indefinita dei quali non si conosceva un granché ma che era praticamente impossibile non incontrare a Trastevere.
L’orologio di S. Maria in Trastevere dominava la scena, dall’alto, mentre io e Marta dividevamo una sigaretta sedute sugli scalini e il Pecora si allontanava nei suoi pantaloni larghi.
– Hai mai pensato di stare con lui?
– E tu sei sicura di voler stare con lui?
– Lui chi?
Le ciglia folte di Marta, a volte, rendevano il suo sguardo minaccioso.
– Te l’ho detto, non ti devi fidare.
– Tu non ti fidi mai di nessuno.
– Tu ti fidi delle persone sbagliate.
– Lo vedremo.
– Perché non lo porti alla festa? Così vediamo se c’è da fidarsi.
In quel momento della vita avrei voluto ogni cosa, la possibilità della scelta mi appariva come un limite superfluo. La preoccupazione non esisteva, se non fosse per quell’unica parola che Marta continuava a ripetere e che mi saltellava in testa, ad ogni sanpietrino. Con lei non è mai stato semplice, ma è l’unica con cui dividerei ancora una sigaretta.
Sara deve prendere una decisione.
- Uscirà da sola con Emanuele. (15%)
- Andrà alla festa con Emanuele e altri suoi amici della Buca. (15%)
- Andrà alla festa, a casa der Pecora, con Emanuele. (69%)

10/11/2014 at 01:16
Non so cosa sia stato: l”istinto, la copertina e il Totti raffigurato, Roma che non smetto di amare. Non so cosa sia stato a spingermi a leggere questo racconto già concluso.
So che è stato bellissimo farsi cullare dalla dolce carica nostalgica del tuo io narrante.
Complimenti Serena
12/02/2015 at 13:25
Ho letto solo ora questo tuo nuovo commento, pensa un po’.
Sono felice che sia stato bellissimo, grazie mille.
S.
13/02/2015 at 00:46
E’ stato come un salto nel passato
28/09/2014 at 10:50
In ritardo prometto che ti leggerò tutta…baci…
22/09/2014 at 16:23
Sono in super ritardo ma in ogni caso ricambio i complimenti! Bella e brava 🙂
13/01/2014 at 23:20
Io ho iniziato a leggerlo adesso, sono arrivato un po’ tardi…
Mi ricorda molto quegli anni, io avevo uno scarabeo 50 rosso pesa che chiamavo vecchia betsy, pensa te!
Era un periodo in cui le cose a sembravano più reali, anche se forse è scontato dirlo.
E molto reale (anzi verosimile visto che si tratta di un racconto) mi sembra questa storia.
Piano piano lo leggo tutto ; )
08/01/2014 at 00:30
Una conclusione perfetta, non soltanto nei confronti della storia, ma proprio come conclusione di per sé. A prescindere, insomma.
Un gran bel racconto il tuo. Complimenti davvero.
08/01/2014 at 17:54
Grazie mille, Filippo!
Sai quanto siano graditi i tuoi complimenti.
A prestissimo, collega 😉
S.
07/01/2014 at 21:20
Ma quanto sei bella?
A prima vista, il mio potrebbe sembrare un commento che non c’entra nulla col racconto… invece c’entra eccome.
Quanto sei bella?
07/01/2014 at 22:20
Ci capiamo su quel c’entra eccome e questo mi piace.
Grazie mille, non vedo l’ora di averti qui.
S.
07/01/2014 at 21:17
Bellissimo. Mi è piaciuto davvero un sacco 🙂
Adoro questo tipo di racconti e tu l’hai davvero scritto bene, facendo vivere posti che io non ho mai visto attraverso emozioni condivise.
Bravissima 😀
07/01/2014 at 22:18
Grazie mille, ci speravo nelle emozioni condivise 🙂
07/01/2014 at 19:39
I racconti migliori sono quelli che dicono più di ciò che gli occhi possono leggere.
C’è un mondo grande tra quelle righe bianche e l’hai saputo far vivere con semplicità e freschezza.
Brava.
07/01/2014 at 20:51
Grazie mille, Michel!
Aspetto il tuo nuovo 🙂
07/01/2014 at 15:29
«Non devi fare nulla, Marta. Domani è ancora estate»
Che darei perché qualcuno lo dicesse a me!
Bravissima
07/01/2014 at 20:00
In effetti è una frase molto liberatoria.
Grazie mille, Alessandra.
S.
07/01/2014 at 13:06
Finisce come finisce l’adolescenza,
solo con più educazione,
se ne va con un piccolo saluto,
come l’alito asmatico del mio caminetto
Bacio
07/01/2014 at 20:04
L’alito asmatico del tuo caminetto, e che c’è da dire di più?
07/01/2014 at 20:10
😀
07/01/2014 at 12:50
Bellissima conclusione Serena! Anche se malinconica, racchiude tutte le emozioni di quell’età che conosciamo, e per questo è ancora più coinvolgente.
Complimenti… ti aspettiamo presto con un altro meraviglioso racconto! 😉
07/01/2014 at 12:50
Bellissima conclusione Serena! Anche se malinconica, racchiude tutte le emozioni di quell’età che tutti noi conosciamo, e per questo è ancora più coinvolgente.
Complimenti… ti aspettiamo presto con un altro meraviglioso racconto! 😉
07/01/2014 at 20:05
Grazie Martina,
mi fa tanto piacere sapere che aspetti di leggermi 😉
07/01/2014 at 12:17
Il silenzio che stringe legami, la nostalgia del dimenticarsi in che giorno si è. È tutto così vero e sfuggente, e tu l’hai catturato.
E più che la nostalgia, ora, può la sensazione di aver rimesso qualcosa a posto. Come se, grazie a questo racconto, per un attimo avessimo avuto l’occasione di tornare indietro e rivivere l’incertezza dei diciassette anni, davanti a una vista a cui abbiamo voluto bene. E solo ora, grazie a te, quel momento ce lo siamo goduti veramente.
Brava, Serena. E che tutto questo confluisca in qualcosa di più grande. È troppo bello perché non succeda!
07/01/2014 at 20:09
Rileggerò questo commento nei momenti bui, promesso.
Cerchiamo sempre di rimettere qualcosa a posto, è vero.
Io ora aspetto il tuo di finale, cara Marghe.
Ti abbraccio forte
S.
07/01/2014 at 12:14
Nostalgia, nostalgia canaglia 😀
Non solo quella che trapela dal racconto, ma anche quella del lettore per il racconto stesso.
(Molto bello il dentro e fuori tra l’io narrante oggi e la vicenda narrata).
07/01/2014 at 20:11
Mi mancheranno anche un po’ queste parentesi 😉
07/01/2014 at 10:30
Stamattina mi sono svegliato (e già questa è una gran cosa), ho acceso il computer e sono andato in cucina a farmi il caffè. L’ho messo su, ho fatto un rapido passaggio in der posto, e poi, con l’orecchio teso al gorgoglio della caffettiera, ho controllato la mail, i voti del fantacalcio (ennesimo pareggio, brutta annata per la Dinamo Tesla) e amenità del genere.
Quando la macchinetta ha richiamato la mia attenzione, son tornato in cucina, mi sono versato un’abbondante tazza di caffè e poi ho pensato: “Cos’è che volevo fare oggi, pure?”. Sciabattando fino al Mac mi son ricordato che una delle cose nella lista era leggere questo tuo decimo capitolo, il capitolo che aveva fatto andare offline tutto un sito.
Occhi ancora un po’ cisposi, son sbarcato da ‘ste parti, un paio di click col mouse, qualche tastino battuto ed ecco il tuo racconto.
Me lo sono letto, prendendo un po’ di rincorsa col capitolo precedente.
Solo alla fine mi sono accorto che avevo lasciato raffreddare il caffè, senza toccarlo.
Ci siamo intesi?
D.
07/01/2014 at 20:20
Mi sembrava di vederti sciabattare, ho fermato l’immaginazione fuori dalla porta del bagno 🙂
Tra l’altro, un commento-esercizio proprio da blog.
Grazie D., ti devo un caffè 🙂
S.
07/01/2014 at 10:30
Anch’io esco a fatica dalla vecchia Betsy. Mi mancherà l’inseparabile trio… E anche la tua scrittura. Ma sono convinta che ti ritroverò molto presto. 🙂
Un bacio
G.
07/01/2014 at 20:25
Grazie Giulia,
ormai non posso fare a meno di voi.
Come scrittori e come lettori, quindi ci ritroveremo presto 🙂
baci,
S.
07/01/2014 at 09:30
“È stato difficile uscire dalla vecchia Betsy”
Anche per me.
Questo è in assoluto il capitolo più bello del racconto, con la sua carrellata di immagini e vita, come il finale di un film. Grazie Serena, è stato bellissimo.
Ti aspetto ovviamente, con il prossimo 🙂
07/01/2014 at 20:28
…e poi abbiamo tanti di quei progetti da sviluppare che proprio non posso esimermi.
Grazie, come sempre, per la lettura, cara mia.
07/01/2014 at 08:40
Non c’è niente da fare, non sono proprio tagliato per i finali…ho ancora quella idiosincrasia infantile per le storie che finiscono, vorrei che potessero andare avanti in eterno a discapito di tutto.
Dovrò accontentarmi di un tuo prossimo racconto 🙂
07/01/2014 at 20:29
Mi piace quel: a discapito di tutto, un po’ come i diciassette anni.
Grazie Tommy 🙂
07/01/2014 at 08:39
Che dire emozione , ricordi, immagini, vita Brava
07/01/2014 at 20:44
Grazie, Maria Rita 🙂
06/01/2014 at 23:40
Con un filo di presunzione avevo provato ad immaginare l’ aria che mi avresti potuto fare respirare nell’ ultimo capitolo..e speravo in un finale “arioso”… ” panoramico” … “riflessivo” …con uno sguardo che abbraccia una vista di km…
Mi hai regalato tutte queste cose…e ancora di più.
Un (altro..qui nel sito) bellissimo viaggio.
Grazie Serena. Grazie davvero 🙂
07/01/2014 at 20:44
Felice di aver esaudito e appagato le tue previsioni, caro Mago.
A presto, 😉
S.
06/01/2014 at 21:21
Non posso nasconderti la commozione che ho provato nel leggere questo epilogo. Un capitolo finale semplicemente perfetto, incredibilmente vero, sincero, nostalgico, ma che al tempo stesso guarda dritto nel futuro. Anche il luogo non poteva che essere quello del Gianicolo dei poveri, dove l’Amicizia, i ricordi, le sigarette fumate, i sorrisi, i sogni e le speranze di tre ragazzi sono nate, sono cresciute e si sono fatte strada nella vita.
Oggi forse più di ieri sento davvero necessario avere una vista, quella vista!!! 🙂
07/01/2014 at 20:43
Un salto al Bangla e quella vista è tutta tua 😉
06/01/2014 at 21:05
E anche tu sei arrivata alla fine… bravissima Serena, e panta rei, tutto scorre in questa vita e quello che ci resta è una foto ingallita dove le persone non invecchiano mai: la nostra memoria.
A risentirti presto con una nuova storia
07/01/2014 at 20:41
Panta rei e foto ingiallite, non farmi piangere 🙂
Grazie Diego, torniamo presto tutti no?
07/01/2014 at 21:21
Ormai dopo due racconti scritti in contemporanea, io, tu (vorrei dire te, da buon toscano), Pietro e Margherita dobbiamo tornare tutti insieme 😛
Io ho già un buon incipit e delle idee su alcune cose (sempre che poi me le votiate, sennò come Chef che me lo avete ammazzato subito e invece doveva essere la star della puntata finale).
Brava davvero, ci sono personaggi che sarebbe stato bello vedere di più, come er pecora, le gemelle, ma i caratteri sono quelli, niente ti vieta poi una versione allungata. Hai già una storia in mente?
06/01/2014 at 20:56
Che bel finale, Serena! Dolce, tenero, malinconico, ma con uno sguardo aperto e coraggioso verso il futuro. Questi tre ragazzi, con tutto il tempo del mondo davanti a loro, rimarranno di certo nel mio cuore. Un abbraccio 🙂
07/01/2014 at 20:39
Grazie, mia cara marmottina!
03/01/2014 at 11:08
Che bel racconto! Mi dispiace essere arrivata solo ora per le votazioni.
Scelgo l’ultima sigaretta, magari qualche saluto. Mi aspetto una degna conclusione per un degno racconto.
Brava.
06/01/2014 at 20:36
è bello anche conoscersi per i saluti 😉
31/12/2013 at 11:29
Manco te lo dico per cosa ho votato, tanto solo per quella potevo votà.
Brava S.
D.
02/01/2014 at 17:46
Ritmica della frase a dir poco perfetta.
😉
S.
02/01/2014 at 17:48
Daje
28/12/2013 at 02:26
MI sono rimesso in pari con gli arretrati, quindi aspetto con trepidazione il prossimo! Sempre grande Sere!!!!
27/12/2013 at 22:02
Troppo affezionata al Gianicolo dei poveri! Prima o poi ci devo andare… 🙂
28/12/2013 at 11:16
Grazie Alessandra 😉
Te lo consiglio 😉
27/12/2013 at 19:37
Il ritorno alla Betsy è d’ obbligo…
Ed io ho votato per un ultimo incontro per congedare Emanuele… 😛
Mi piace l’ aria della Capitale che mi fai respirare 🙂 grazie 🙂
28/12/2013 at 11:15
Grazie a te, Mago.
Presto arriva il finale.
S.
24/12/2013 at 21:08
FAcciamogli funare una sigaretta al gianicolo dei poveri. Questa storia mi pare soffra dei 4000 caratteri, perché ci sarebbe voglia di leggere oltre, di sapere ancora di più dei personaggi. Questo è un complimento (meglio specificare) 🙂 a volte sembra che tu avessi voglia di descrivere qualcosa, ma ti sia dovuta limitare, giusto o no?
Ora aspetto il gran finale, brava. Son curioso di vedere come la finirai 😉 e poi a febbraio torniamo tutti, io, te, Pietro, Margherita (ormai ho notato che noi quattro scriviamo sempre insieme, tranne che per il mio primo) 🙂
26/12/2013 at 14:31
Sì, ho voglia sempre di scrivere di più. Chissà che a Natale qualcuno non abbia deciso di regalarmi un po’ di costanza e una buona corda per legarmi alla sedia 😉
Grazie Diego, sì dobbiamo tornare presto stavolta!
S.
23/12/2013 at 12:40
… il cerchio si chiude, laddove era iniziato: nella scomodissima besy a fumarsi una sigaretta, al Gianicolo dei poveri! Bello movimentato questo episodio… io invece della contrapposizione zecche/coatti, ricordo quella zecche/pariolini. I primi con la loro insostituibile Tolfa a tracolla, gli altri con il moncler e i camperos… ma erano altri tempi, molti anni prima! 😉
26/12/2013 at 14:33
I pariolini li ricordo bene anche io, prima o poi li inserirò 🙂
Grazie Nunzia,
a presto.
S.
22/12/2013 at 12:39
Un’ultima malinconica sigaretta… Epilogo di tutte le feste.
22/12/2013 at 14:27
Ci sto Aspasia, 😉
22/12/2013 at 12:19
ritorno al Gianicolo, brava serenuzza mia
22/12/2013 at 14:28
Grazie Pietrino 🙂
22/12/2013 at 08:01
Come rinunciare al fascino dell’ultima sigaretta..? ! 🙂
Bella la frase finale e bella la copertina 🙂
22/12/2013 at 08:49
Irrinunciabile, concordo 😉
22/12/2013 at 02:18
E così, nel massimo del caos, ciascuno definisce se stesso.
In quei secondi (la legge dei secondi cui non si deve venir meno è meravigliosa), Emanuele e Sara si sono visti davvero e del tutto.
Non può finire, questa storia! Dobbiamo seguire il trio ancora, e ancora. Rivederci, attraverso di loro, nelle peripezie piccole che sono state preludio di quelle grandi. Nelle profondità che ci parevano vertiginose e, invece, non erano che l’orlo delle profondità che poi abbiamo esplorato.
Intanto, chiudiamo il cerchio. Betsy e il Gianicolo dei poveri, il trio un po’ acciaccato, ma mai più bello di così.
22/12/2013 at 08:46
…e che stiamo esplorando, tutto vero Marghe, che dire.
Questo racconto mi è servito soprattutto per esorcizzare una fase critica di transizione, da qui la presenza di tante soglie.
Sicuramente torneranno, almeno qualche pezzetto di loro. Intanto chiudiamo il cerchio, sì!
S.
22/12/2013 at 09:01
Comunque dovresti tenere un corso su come fare una critica che non rimanga solo in superficie 😉
22/12/2013 at 00:28
Ritorniamo al Gianicolo dei poveri, dove tutto è iniziato.
L’ultimo saluto se lo sono dati, leccarsi le ferite si fa su Betsy 😛
:*
22/12/2013 at 08:51
Va bene 🙂
Ho pensato di scrivere il decimo entro il 2013, che dici?
21/12/2013 at 23:11
Gianicolo dei poveri o no, prima mi piacerebbe assistere all’ultimo saluto fra i due. Anche se forse c’è già stato.
Bellissimo questo episodio, gestito davvero alla grande.
22/12/2013 at 08:55
Credo di aver chiuso la loro linea, in ogni modo cercherò, saluto o no, anche nell’epilogo di dare una chiusa definitiva anche a loro.
Grazie Fil, aspetto il tuo, anzi lo aspettiamo in molti!
Che fai lo scrivi prima del cenone?
S.
21/12/2013 at 22:06
Mi rendo conto di essere l’unica a volerli a casa a leccarsi le ferite….
22/12/2013 at 08:56
Ciao Ombra,
in realtà penso sia molto importante che si lecchino le ferite.
Però il ritorno al Gianicolo dei poveri è chiamato a gran voce 🙂
Grazie per la lettura,
S.
21/12/2013 at 21:35
la sigaretta post-rissa porterà ordine nel caos
21/12/2013 at 20:24
Capitolo bellissimo, intenso, dinamico, diretto. Bellissime le descrizioni di G. e di Emanuele. Per il finale, beh ho votato per il Gianicolo dei poveri, mi sembra il luogo perfetto per chiudere una storia fatta di amicizia, di ricordi, di sogni e speranze. Quale luogo migliore del Gianicolo che le ha viste nascere e morire?
P.S. La copertina è davvero bella! La ragazza in primo piano però mi ricorda vagamente Assassin’s Creed versione femminile. 🙂
21/12/2013 at 20:27
ahahah come Assassin’s Creed?!
21/12/2013 at 20:21
Giusto che tutto finisca dove è cominciato 🙂
21/12/2013 at 20:35
Penso anch’io sia giusto avere questo spirito sentimentale, nei racconti.
21/12/2013 at 18:17
Non si può non fumare una paglia in un luogo familiare dopo una serata così.
21/12/2013 at 20:16
Non si può non farlo e dunque si farà!
21/12/2013 at 16:08
Ho scelto il Gianicolo dei poveri. Lì potranno ricomporre la loro amicizia, messa a dura prova. Bel capitolo: si legge di un fiato!
21/12/2013 at 16:25
Voglio andare proprio lì, dalla loro amicizia. Il resto deve essere un bel contorno 😉
21/12/2013 at 15:41
Voto per un ultimo saluto tra Sara ed Emauele. Anche se (per ora) sono in minoranza.
Poi, se ci stai con le battute, un giretto al gianicolo dei poveri non sarebbe male.
Uffa, siamo già alla fine 🙁
21/12/2013 at 15:43
Ho pensato proprio a te, includendo l’opzione del saluto 😉
Prometto che stavolta non sparirò da questo nostro carnaio virtuale.
baci, S.
21/12/2013 at 15:32
Breve ma intenso, come un cazzotto!
Ho votato l’opzione ultimo saluto, non mi basta uno sguardo…
Non so se sono stato colpito da un improvviso attacco di numerologia acuta ma questo racconto riverbera triadicamente: Puccio, Panda Pastarella; i tre secondi, il trio di amici…
21/12/2013 at 15:35
Ti sembra più corto? Sono sempre i buoni, vecchi 4000, limite invalicabile del sito. 🙂
21/12/2013 at 15:40
Forse sono stato sviato dal fatto che l’azione descritta in questo capitolo mi sembra più fulminea della riflessione interiore maggiormente presente negli altri capitoli…
21/12/2013 at 15:25
Serena grazie per averci regalato un altro episodio ,bello. Gianicolo
21/12/2013 at 15:37
Grazie a te per la lettura 🙂
21/12/2013 at 15:08
Sono tosti, non si leccano le ferite, ed Emanuele è fuori dai giochi… Gianicolo dei poveri 😉
ps.ma Marta non sarà di troppo?
21/12/2013 at 15:38
Bene, sono d’accordo sul Gianicolo 🙂
21/12/2013 at 15:01
Votato. Ma l’opzione che avrei scelto non c’era.
Dopo tutto un racconto al passato avrei voluto una conclusione al presente.
21/12/2013 at 15:10
Sì ci ho pensato, credo ci sarà questo inserto al presente 🙂 ma forse non dovrei svelare troppo dell’ultimo capitolo.
21/12/2013 at 14:58
tre scelte davvero interessanti. Episodio molto bello, davvero.
Penso che opterò per il gianicolo, per una sorta di simmetria letteraria tra inizio e fine.
21/12/2013 at 15:11
Tutto scorre, tutto ritorna, sempre la stessa pappa 😉
20/12/2013 at 00:00
niente bacio.
Opto per la più misteriosa, che fa Emanuela con gli amici? Perchè non promette nulla di buono?
Arrivo, tardi, ma arrivo.
20/12/2013 at 00:13
Grazie Ombra, credo che molto presto sarai accontentata!
19/12/2013 at 11:52
Ma no, dai, il bacio è troppo banale. Voglio vederlo nervoso che litiga con il Pecora 😀
20/12/2013 at 00:15
Da quel vento dell’Est non poteva che giungere un contributo votato al litigio 😉
grazie cara mia :*
16/12/2013 at 22:31
Vista la piega che stanno prendendo i voti, stavo pensando. Stavo pensando una cosa molto triste e cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone. Io credo nelle persone, ma non credo nella maggioranza delle persone, mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d’accordo con una minoranza… vabbè ciao.
D’
17/12/2013 at 17:53
Va beh. Auguri.
14/12/2013 at 12:56
Ho votato “litigio col pecora”… ovviamente è la meno quotata. Ragazzi, sono proprio un cecchino nel trovare le opzioni meno votate.
14/12/2013 at 13:32
Però il tuo voto è un palindromo, bella cosa.
14/12/2013 at 13:36
magra consolazione! 🙁
12/12/2013 at 15:26
Mah, io visualizzo una tale Frances in minigonna inguinale avvinghiata ad Emanuele… 🙂
12/12/2013 at 20:06
Il bacio potrebbe certamente rimontare 🙂
14/12/2013 at 09:25
Il tempo è galantuomo…
(Gne gne gne :-D)
11/12/2013 at 18:42
Tardi, ma sono arrivata anch’io. E’ qui la festa?
Ovviamente per me è fondamentale che lui stia baciando un’altra perchè spero in una frustrazione positiva che faccia incattivire Sara o – tutt’al più – in una negativa, che la faccia ravvedere sugli stronzi.
In ogni caso, il tuo stile è una bomba.
Ciao Ser 🙂
11/12/2013 at 19:07
Sono così contenta di averti qui che vorrei infilarti nel racconto in versione diciassettenne, farti bere e poi portarti in giro per Roma con il motorino modificato.
Oppure svegliarmi, vestirmi al buio, prendere l’uno con la nebbia fuori e raggiungere la biblio e trovarti lì che metti a posto i libri con il carrello vicino.
🙂
11/12/2013 at 16:05
Il litigio è molto allettante… Vediamo cos’hanno da rinfacciarsi i due, e qual è il loro stile nella rissa! Magari potremmo scoprire una vena sotterranea d’eleganza anche in Emanuele. O forse (molto più probabilmente) no, ma almeno se ne accorgerà anche Sara…
11/12/2013 at 18:11
Non ho mai scritto di una rissa, ma da brava ex abitante di Roma sud posso dire di averne viste tante, quindi potrei essere ispirata e scovare nei ricordi. Come ho già detto, si può fare uscire una ragazza dalla Magliana, ma non si può far uscire la Magliana da una ragazza.
S.
10/12/2013 at 20:53
un litigio coi fiocchi e controfiocchi
10/12/2013 at 23:16
Credo proprio che sarà litigio 🙂
10/12/2013 at 15:52
Emanuele Vs Pecora… chissà perché è nervoso…
10/12/2013 at 19:28
😉 bella tu
10/12/2013 at 10:22
E’ vero il tempo non cambia gli str….semmai li peggiora!
Votato per una tale Frances
10/12/2013 at 19:29
Grazie Maria Rita 🙂
10/12/2013 at 08:55
Già, anche i tradimenti sono istantanei a diciassette anni…
(Tutto ci porta da Frances).
10/12/2013 at 19:30
Mi sa che tutto porta alle botte però
10/12/2013 at 22:36
Maledetta democrazia!
10/12/2013 at 08:09
… adesso vorrei una bella rissa! Tanto per movimentare la situazione…;-)
10/12/2013 at 19:30
e andiamo 😉
10/12/2013 at 01:26
Indecisione massima! Ma alla fine ho scelto che Emanuele è con i suoi amici della Buca.
Dovessi citare un passaggio che mi è piaciuto più di altri, non potrei: dovrei ricopiare l’intero episodio :*
10/12/2013 at 19:31
Grazie, avrò bisogno di tutto il sostegno possibile per la descrizione della rissa 🙂
:*
S.
10/12/2013 at 22:46
Pronti!
10/12/2013 at 01:13
questo racconto mi appassiona molto 🙂
( perchè li str*** tali rimangono e quindi linea di coerenza XD )
10/12/2013 at 19:31
Onorata mago 🙂
09/12/2013 at 22:57
Come non resistere a Frances? Mi è piaciuta molto la cura del dettaglio
09/12/2013 at 22:57
Come non resistere a Frances? Mi è piaciuta molto la cura del dettaglio
09/12/2013 at 23:04
Grazie caro Diego, ecco un esempio di commento duplicato. Allora esistono davvero 🙂
10/12/2013 at 16:22
non cambia una virgola, è rarissimo, ti è andata male, con i vecchi incipoints sarebbero stati due puntarozzi 😉
10/12/2013 at 20:33
ehehe, quei tempi di punti selvaggi.
09/12/2013 at 22:54
Sempre bello leggerti: voto per gli amici della Buca, mi piacerebbe che il prossimo fosse un episodio in cui la nostra deve gestire l’ingestibile.
09/12/2013 at 23:01
Un voto di fiducia praticamente 😉
Farò del mio meglio per governare l’ingestibile.
S.
09/12/2013 at 22:43
Vincono gli amici della Buca anche se ero tentata di votare per la nostra vecchia conoscenza bionda Frances.
Altro bel capitolo, mi fa tornare diciassettenne .
Bacio
G
.
09/12/2013 at 22:54
Vincono addirittura? Le botte attirano sempre mannaggia 🙂
Grazie bellezza,
S.
09/12/2013 at 22:25
Per me Emanuele e i suoi amici della buca tirano giù casa del Pecora. 🙂
09/12/2013 at 22:38
“Botte, sangue, acido muriatico!”
Se vincerà quest’opzione, vedrò di accontentarti 😉
S.
09/12/2013 at 22:18
… aiaiaiài, si prospettano fuochi d’artificio o forse
di artiglieria 🙂 mmmmmmm cosa combinerà Emanuele ?
………………………………………………………………………………………….. :-*
09/12/2013 at 22:39
Tuni.
Si può usare anche così a sproposito?
🙂
09/12/2013 at 22:46
hai la licenza direi
09/12/2013 at 22:13
Mi piacerebbe un bel litigio tra Emanuele e il Pecora, e vedere le reazioni dei nostri tre
eroi! Questo racconto è sempre più simpatico. 🙂
09/12/2013 at 22:20
Grazie mia cara marmottina.
La scena del litigio mi ispira, anche se sarà difficile da scrivere.
Un bacio, S.
09/12/2013 at 21:33
Sono banale lo so ma ho scelto la Frances, un nome che ritorna…
Mi fai sorgere il dubbio che sia il riflesso di una persona reale! 🙂
09/12/2013 at 21:49
Riflessi multicolori, come tutti gli altri, l’importante è non chiedersi mai fino in fondo di chi.
Ciao Tommy 🙂
09/12/2013 at 21:27
Ed ecco che rispunta Frances a dar fastidio!
Vediamo un po’ che succede ora… 😀
09/12/2013 at 21:56
Sempre lei…
😉
09/12/2013 at 21:25
Bellissimo anche questo capitolo. Ho votato per la tale Frances, non potevo far altro, quando ho letto questa opzione mi sono immaginato la scena e ho cominciato a ride come un pazzo! Voglio vedè che t’inventi se passa questa. 🙂
09/12/2013 at 21:58
Un’immagine divertente, voglio vedere pure io 😉
S.
09/12/2013 at 21:20
Manu e il Pecora non sono mai stati grandi amici, secondo me.
09/12/2013 at 21:23
Già, differenze troppo radicate.
09/12/2013 at 21:27
Eggià. Niente niente, magari uno dei due è pure della Lazzie.
08/12/2013 at 14:35
Imperdonabile l’esser rimasto indietro di due capitoli. Mi sono rimesso in pari e dico che Sara ed Emanuele andranno alla festa a casa der Pecora. Vediamo un po’ come si mette la questione della fiducia.
Brava S.,
D.
09/12/2013 at 21:11
Ti perdono solo se leggi l’ottavo in tempi non biblici 🙂
Io vado dal tuo.
S.
07/12/2013 at 14:57
Ah be noto con piacere che faccio parte della schiera del 68%! 🙂 e ora cosa accadrà?
09/12/2013 at 21:12
Ecco l’ottavo 🙂
Grazie cara,
S.
06/12/2013 at 20:25
Io dico che va alla festa der Pecora . Bella Roma ! Se ti va passa dal mio !
09/12/2013 at 21:12
Infatti ha vinto la festa 🙂
Grazie,
S.
05/12/2013 at 18:37
Sarò anche solitaria, ma voto per un’uscita a 2! :))
Bellissimo racconto Serena, ti aspetto sul mio se ti va <3
09/12/2013 at 21:13
Grazie Camilla,
in effetti opzione poco apprezzata quella romantica a due.
02/12/2013 at 22:59
Bello,sempre più coinvolgente.Quando arriva la prossima puntata? Sbrigatiiiii! ehehe
03/12/2013 at 19:35
Arriva, arriva. Abbi fede 🙂
S.
02/12/2013 at 00:21
Se fossi in lei, opterei per l’uscita da sola con lui..
Ma mi piacerebbe vedere cosa accadrebbe alla festa der Pecora..
Brava come sempre, S, questo racconto mi piace proprio tanto.
:-*
02/12/2013 at 14:43
Ti vedevo a votare l’opzione da sola con Emanuele 🙂
Che vuoi fare, ci sono alcune feste a cui bisogna per forza partecipare.
Baci :*
01/12/2013 at 22:30
Andrà alla festa!
Si vorrebbe che questi episodi non finissero mai… È un’immersione nell’adolescenza comune multipla ma, allo stesso tempo, in un posto specificissimo, in cui ci fai passeggiare come se fosse “casa”, anche se magari non ci siamo mai stati. Piccoli miracoli della bella scrittura!
02/12/2013 at 14:45
Piace tanto anche a me quando, leggendo, mi sento come tu hai descritto, quindi grazie doppio.
:* a prestissimo, bellezza mia.
01/12/2013 at 20:56
la casa in cui alloggiavo durante la mia vacanza romana era a due passi dalla chiesa di S. Maria in Trastevere… questo quartiere è una città nella città, caratteristico, imperdibile
02/12/2013 at 14:48
Che alloggio meraviglioso hai avuto per la tua vacanza romana 🙂
02/12/2013 at 20:22
già, sono stata proprio fortunata… la nota negativa della vacanza è la compagnia sbagliata
02/12/2013 at 20:55
Ahia, mi spiace 🙂 Compagnia autoctona o d’importazione? 🙂
02/12/2013 at 21:00
un romano-abruzzese trapiantato dalle mie parti
01/12/2013 at 20:00
Essenziale ed elegante, come sempre. 😉
01/12/2013 at 22:55
Che bello 😉
01/12/2013 at 18:11
Che bello scrivere insieme le nostre puntate, seduti sul divano 🙂
Che bello poi sentirlo dalla tua voce.
Posso vantare il primato di essere l’unico a conoscere il segreto del Pecora! O no? Sempre brava!!!! Caratterizzazione di Marta molto intrigante!!
Pietrino, altrimenti noto come Petrussss…
01/12/2013 at 23:36
Più letture reciproche e meno distanze!
Sì vero, sei praticamente l’unico.
🙂
01/12/2013 at 18:08
Voglio vedere Emanuele alle prese con Marta… mi piace Marta 🙂
01/12/2013 at 18:16
Grazie Dany! 🙂
Io aspetto sempre il tuo, pazientemente.
01/12/2013 at 16:27
Direi che devono essere per forza Sara e Emanuele 🙂
01/12/2013 at 16:48
Soli soletti? 🙂 forse sei il solo ad aver votato così;)
01/12/2013 at 16:52
e infatti ho dimenticato di precisare: soli soletti alla festa der pecora XD
01/12/2013 at 18:02
Ah, ecco 🙂
01/12/2013 at 14:22
Mi piace sempre di più, e poi lo Scarabeo color puffo è la ciliegina sulla torta…
🙂
Direi festa dal Pecora con Emanuele!
01/12/2013 at 16:48
Quello scarabeo era un classico degli anni novanta 🙂
01/12/2013 at 13:33
Mi è piaciuto tanto come hai espresso l’ essenza della loro amicizia; sono tornata indietro di anni, di tanti anni….. 😉 Penso che andrà alla festa con Emanuele.
01/12/2013 at 18:03
Grazie marmottina 🙂
Mi preparo a descrivere una bella festa trasteverina.
01/12/2013 at 10:25
Un capitolo corto, all’apparenza spoglio ma in cui l’essenzialità dei dialoghi lascia un grande segno.
Il lavoro di lima che devi avere fatto nello scartare i bordi frastagliati e le irregolarità ne hanno fatto un ciottolo liscio, perfetto e leggero nel suo saltellare sulle onde del mio pensiero (ok ora basta con l’immaginifico XD).
Anche da questo si potrbbero estrarre alcune immagini molto efficaci (“…vomitavamo a serate alterne” “…quell’unica parola che Marta continuava a ripetere e che mi saltellava in testa, ad ogni sanpietrino…”.
Che dire, chapeau!
01/12/2013 at 12:03
Sempre tecnico e dettagliato, il mio Tommy.
Ricordati che qui ti si aspetta 😉
S.
01/12/2013 at 12:24
Thank you! 🙂 Vediamo come gira il vento
01/12/2013 at 09:29
È bellissima la cosa sull’amicizia. Che c’è sempre qualcuno che cerca di raggiungere l’altro disperatamente. Terribile e vera.
Mi hai fatto venire voglia di tornare indietro, a cantare gli 883 sul motorino 🙂
Ps. Va con Emanuele alla festa.
01/12/2013 at 12:04
In fondo è il concetto che ha mosso un po’ tutto il racconto 🙂
Un bacino,
S.
01/12/2013 at 08:33
va da sola con emanuele 😉
01/12/2013 at 00:23
Non so, ma al suo posto andrei con Emanuele alla festa. E con gli amici della Buca, ma loro si sono uniti senza che lei se lo aspettasse. E qui inizia il delirio (sì, sto aspettando di vedere G. che tira pugni :D)
01/12/2013 at 12:05
Vuoi i pugni, eh…:D 😀 e va bene pensiamoci.
30/11/2013 at 23:09
Ormai i nodi vengono al pettine. Rimane la festa salvifica dove tutto quello che ha fatto un grande giro ritorna, cambiato, al punto di partenza.
Per cui festa con Emanuele a casa der Pecora. E lì si vedrà.
D’
01/12/2013 at 12:08
Fanno dei giri immensi e poi ritornano, ovvio 🙂
30/11/2013 at 22:42
wow, un episodio bello denso!
La parte finale (dall’orologio di Trastevere in poi) è perfetta: bella l’ambiguità dello “stare con lui”.
Con una sfida finale così poi, non posso che votare che andrà alla festa con Emanuele.
01/12/2013 at 12:09
Queste tempistiche simili giocano a nostro favore nell’ordine di idee di una scrittura a quattro mani 😉
30/11/2013 at 22:28
… alla festa con Emanuele! Chissà cosa succederà. Bella Trastevere, anche di giorno…
01/12/2013 at 16:50
😉 grazie Nunzia. Sì, meravigliosa Trastevere.
30/11/2013 at 21:57
Questo capitolo saltella e singhiozza come uno scarabeo sui sampietrini: gli stacchi sono secondo me un poco bruschi.
(Ma si legge sempre con molto piacere. Voto che va alla festa con emanuele).
01/12/2013 at 16:51
Oh, Locullo. Mi spiace per gli zompi, spero tu avessi protezione adeguata 🙂
02/12/2013 at 17:10
Non ce ne è stato bisogno: mi sono aggrappato saldamente al tuo sellino e poi gli zompi non erano così bruschi da cagionar cadute!
30/11/2013 at 21:57
Mi sa che presto Er Pecora enterà sicuramente in scena! Altro bellissimo capitolo e splendida la descrizione di Marta. 🙂
01/12/2013 at 16:51
Grazie, vecchio mio.
🙂
S.
29/11/2013 at 21:34
Letto tutto d’un fiato. Voto Trastevere e ti seguo 🙂
30/11/2013 at 21:48
Grazie mille Ali.
🙂
29/11/2013 at 20:25
Ho letto ora il primo episodio: mi piace l’idea di ambientare la storia in un epoca vicina e con dei ragazzi qualunque. Bello anche il marchingegno del triangolo e del “mistero” della Ferilli alla festa. Sommato a questo, hai stile da vendere. Complimenti 🙂
30/11/2013 at 21:47
Grazie Elbenasso e benvenuto in quest’epoca vicina, intrisa di romanità.
25/11/2013 at 20:06
Fantastico il dialogo fra G. e Sara! Ho votato Santa Severa ma mi sa che stavolta Er Pecora ce l fa.
25/11/2013 at 20:09
E vediamo se il Pecora riesce a saltare fuori stavolta. Grazie come sempre, lettore mie.
S.
25/11/2013 at 18:52
Santa Severa, sentita così tanto nominare. :*
25/11/2013 at 20:10
:* Ormai nella memoria storica c’è, vediamo se la mettiamo pure nel racconto.
25/11/2013 at 18:23
Bel racconto, complimenti 🙂 se ti va prova a dare uno sguardo al mio 🙂
P.S. ho votato Trastevere.
25/11/2013 at 20:10
Grazie e benvenuto.
S.
24/11/2013 at 19:46
MI piace G., mi piace la frase sugli oggetti del quotidiano, episodio evocativo. Brava Sere 😀
24/11/2013 at 20:20
Grazie Daniela! A quando la tua prossima puntata?
abbracci, S.
25/11/2013 at 17:18
Presto, purtroppo ho il brutto vizio di fare troppe cose con il risultato che allungo i tempi 😀 Baci Dani
24/11/2013 at 12:36
Non sapendo minimamente come sono questi luoghi ho votato un po’ a caso. Zona der Pecora 😛
24/11/2013 at 14:54
Il voto a caso è quello che preferisco. 🙂
S.
24/11/2013 at 11:17
Vada per Trastevere..! Altro grande episodio.. curiositàààà 🙂
24/11/2013 at 14:55
Grazie bella 🙂
23/11/2013 at 20:37
Il castello di Santa Severa è bellissimo e bruttissimo allo stesso tempo. Sicuramente è il luogo giusto per parlare con Marta. Quindi quello.
In tutto ciò capitolo ad alto tasso di evocazione.
D’
23/11/2013 at 21:45
Ed ero contentissima.
:*
23/11/2013 at 18:01
Bel capitolo (da antologia la frase sull’adolescenza e l’imprevisto).
Non conosco bene Roma, perciò dico Trastevere (così, se sarà scelto, riuscirò a immaginarmi lo scenario).
23/11/2013 at 20:21
Grazie Filippo. Ho appena letto anche il tuo 😉
23/11/2013 at 16:56
Trastevere, zona der Pecora… io amo le perfette amalgame di narrazione e dialogo. La tua capacità di evocazione + le note di Wind of change mi hanno fatto tornare indietro, parecchio indietro :- )
23/11/2013 at 20:21
Non mi ti immalinconire troppo però 🙂
23/11/2013 at 20:24
eh eh tu sai
23/11/2013 at 20:32
Se vuoi nel prossimo parlo di cose che non possiamo mai aver vissuto, tipo feste alla Briatore e coca party.
23/11/2013 at 14:50
Al Castello! 😉
23/11/2013 at 20:22
😉
23/11/2013 at 13:17
Vada per Ostia, ho scelto a caso ti dico la verità (mi piace molto Ostia antica), preferisco scegliere la sceneggiatura (come andrà la storia), però ti credo se mi dici che stavolta è importante lo scenario 🙂
Bel capitolo, me li vedevo lì a parlare con wind of change di sottofondo 🙂 sai descrivere davvero molto bene una scena
23/11/2013 at 13:21
Grazie Diego, in realtà per me lo scenario è sempre importante in quanto elemento costitutivo di un racconto. Qui in particolare, per la romanità che si respira nella lettura.
🙂
S.
23/11/2013 at 13:11
Io vorrei andare ai cancelli, ci vado sempre l’estate e quindi questo posto mi è familiare, l’atmosfera marina distende e chiarisce le idee… Bello questo episodio, tra il detto e il sottointeso…
23/11/2013 at 13:53
I cancelli: un appuntamento fisso, hai ragione. Il luogo ideale dove ustionarsi 🙂
23/11/2013 at 12:41
Bella questa alternanza dialogo-riflessione.
Io andrei a Trastevere…
23/11/2013 at 13:08
Grazie Aspasia, anche io ci andrei volentieri.
S.
23/11/2013 at 12:36
Capitolo letto tutto d’un fiato, atmosfera “reale”… so di essere ripetitiva ma… brava Serena!
Ostia non so perchè ma mi ispira… 😉
23/11/2013 at 13:07
Grazie per la lettura tutta d’un fiato, le ripetizioni, poi, spesso sono piacevoli 🙂
23/11/2013 at 12:26
Naturalmente scelgo il castello di Santa Severa 🙂 . Spassosissimo il dialogo tra S e G.
Baci.
23/11/2013 at 13:06
Grazie 🙂 W il castello!
23/11/2013 at 12:24
Ostia, non ci sono mai stato…
23/11/2013 at 13:06
Vediamo se riesco a portarti 😉
23/11/2013 at 12:01
In effetti sono molto contenta che sia arrivato G, prima di Marta.
Lui è uno che ti sa accompagnare piano piano nelle cose, ed è una dote non da poco. Soprattutto nell’età delle maschere di trucco dietro alle quali ci si sente nessuno…
Adesso dove andiamo? Al castello di Santa Severa sarebbe molto interessante!
<3
23/11/2013 at 12:21
Una dote che bisognerebbe sempre saper apprezzare, vero.
Speriamo di scoprirlo presto che le ragazze devono organizzarsi 😉
23/11/2013 at 11:33
Trastevere, ci sono stata in vacanza qualche anno fa e riviverla nel tuo racconto non mi dispiacerebbe
23/11/2013 at 11:36
Non sarà come essere lì, ma farò del mio meglio.
Grazie 🙂
23/11/2013 at 11:19
Castello di Santa Severa. Voglio costruirmi l’immagine di un luogo a me sconosciuto attraverso te 🙂
23/11/2013 at 11:31
Una motivazione molto tua, cuore mio.
S.
23/11/2013 at 08:44
Mi piace come ad ogni capitolo cambi i registri di scrittura: il ritorno alla prima persona inframezzato da dialoghi con battute secche e tanti non detti.
Apprezzo anche che nel continuum della storia cerchi di illuminare una filosofia dell’essere dei tuoi personaggi in frasi come:
“…Avrebbe potuto urlare, pretendere i dettagli o la verità, ma G. ha sempre preferito il vizio del fumo alle dipendenze affettive…..”
Che personalmente trovo universale per un certo tipo di persone,basta sostituire “fumo” con qualcos’altro.
Unico appunto la triforcazione finale della storia che per uno che non conosce bene Roma come me può essere di difficile scelta…meno male che hai infilato l’indizio der PEcora 😉 !
23/11/2013 at 10:45
Grazie per il commento dettagliato Tommy 🙂
Per quanto riguarda la triforcazione, sono contenta che ti sia lasciato guidare da un indizio come er Pecora.
baci
23/11/2013 at 07:10
Vai con Trastevere, regno incontrastato der Pecora!
“È questo che bisognerebbe amare dell’adolescenza: la capacità di accogliere l’imprevisto, nel quotidiano”: mai frase fu più vera.
P.S. Ancora una volta un finale semplicemente perfetto, in particolare le ultime 4 righe.
🙂
23/11/2013 at 10:46
Dovrebbe esserci sempre una scusa per andare a Trastevere.
Grazie 🙂
S.
23/11/2013 at 01:41
Vorrei conoscere anche io er Pecora, ma preferisco Ostia 🙂
Bellissimo capitolo, Serena. G. è un gran figo.
:*
23/11/2013 at 10:48
Felice che ti piaccia questo maschio, mia cara. Speriamo non si rovini crescendo 🙂
23/11/2013 at 00:31
Trastevere, zona der pecora..
Magari è la volta buona che lo conosciamo..
Brava come sempre, S.
:-*
G.
23/11/2013 at 10:50
Ultimo tentativo di farlo spuntare fuori, forse.
Grazie G.
Un bacio, S.
21/11/2013 at 21:07
bei dialoghi!
23/11/2013 at 10:51
Grazie Nadia 🙂
21/11/2013 at 10:34
Vai G. !
23/11/2013 at 10:51
è arrivato! :*
20/11/2013 at 15:45
Ho votato per G. , magari avrà passato la notte in giro 🙂
20/11/2013 at 23:31
La rimonta di G.
Grazie Daniela! A quando il tuo nuovo episodio?
19/11/2013 at 20:51
Angoscianti le gemelle, ma non vedo l’ora di rincontrarle! Per forza G., serve un confronto…eheeh Ciao!!!!
20/11/2013 at 15:21
Ciao Simo 🙂
Grazie :*
17/11/2013 at 14:58
E’ Marta, c’è bisogno di qualche saggio consiglio…
Anche io spero che le gemelle rispuntino nei prossimi episodi, inquietantemente simpatiche (o simpaticamente inquietanti).
🙂
17/11/2013 at 18:36
Grazie Aspasia, di nuovo parità 🙂
S.
16/11/2013 at 19:29
I gemelli hanno spesso qualcosa di inquietante.
bellissima l’interpolazione della loro vita tra un respiro e un altro di dialogo :- )
16/11/2013 at 19:37
Grazie Pietrobello 🙂
17/11/2013 at 14:23
🙂
16/11/2013 at 19:25
Bellissimo entrare nella vita delle simbiotiche gemelle Rossetti!
Spero che torneranno anche in altri episodi, sono molto buffe e anche un po’ inquietanti, come certe cose buffe sanno essere.
Voto per Marta. Si sa, a volte le amiche si prendono il ruolo di grillo parlante!
16/11/2013 at 19:36
Grazie Marghe! Non ci credo, tu e Petrus avete ristabilito nuovamente la parità 🙂
Se andrà avanti così, quello sotto casa di Sara diventerà un incontro a tre.
Un bacio grande, S.
16/11/2013 at 14:57
E’ sicuramente Marta. Bisogna riportare Sara sulla retta via!
16/11/2013 at 15:32
Mi state fregando anche stavolta 🙂
Grazie Michel 😉
16/11/2013 at 10:57
Ho votato per Marta (Oddio la seconda opzione! Son già due racconti di fila che voto la seconda opzione, è un virus!!!)
Oltretutto stavo per votarti non a nome di Diego ma… me ne sono accorto in tempo 🙂
Bel capitolo con l’alternanza dei dialoghi e delle descrizioni. Io avevo in classe due gemelle, però si pettinavano in modo diverso…
16/11/2013 at 14:04
Grazie Diego, mi sono molto divertita con questo capitolo.
🙂
16/11/2013 at 01:19
Chiaramente al citofono non può che esserci Marta. G. lo rivedremo nel climax finale come si rispetta in ogni buona storia.
Il capitolo in terza persona ti fa sentire Dio, vero? =)
D’
16/11/2013 at 01:27
Sììì, è bellissimo! Non voglio rinunciare più 🙂
Nel climax li voglio tutti e tre!
S.
15/11/2013 at 22:39
Standing ovation per le gemelle Rossetti: una potenza (dopata) della natura.
Bella l’alternanza dialogo/narrazione.
E bello l’aforisma del rischio di quando si è in due, valevole anche al di là dell’identità genetica.
Voto G. + Betsy (ne avessi beccato uno, fino ad ora. Di snodo, dico)
16/11/2013 at 01:12
Stavolta forse l’hai beccato! 🙂
S.
15/11/2013 at 21:05
Credo sia Marta. Simpatiche queste gemelle Rossetti!
16/11/2013 at 01:13
Grazie Nunzia 🙂
15/11/2013 at 18:16
E’ Marta, che vuole chiedere spiegazioni all’amica impazzita. Mentre G. si sta leccando la ferita ed è troppo orgoglioso per precipitarsi subito dal lei.
Le gemelle le hai rese così vivide e reali che mi sembra di conoscerle davvero!
15/11/2013 at 20:04
Grazie marmottina 🙂
Quella di Marta è l’ipotesi che ho contemplato di meno, ma sta accumulando molti voti. Stiamo a vedere!
S.
15/11/2013 at 18:15
Quanto mi piace la chiusura. L’occhio esterno che ci fa vedere cosa fanno tutti..è una cosa che adoro..
Cmq..tornando a noi. .dal momento che tutti sanno che a G. piace Sara a suonare nn può essere che lui! ♥ Ma secondo me non è tipo da scenata. .chi suona la chitarra non lo è quasi mai! 🙂
15/11/2013 at 20:03
Niente scenate, scene lesbo o incidenti in motorino, ecco le cose che non metterei in un racconto 🙂
Sicuro vince G., quindi stiamo a vedere.
Un bacio, S.
15/11/2013 at 17:34
Ehm un po indecisa su due epiloghi che mi incuriosiscono.. ma il mio voto va a Marta!
Bellissimo episodio Sere, dettagli belli.. dettagli vivi! 🙂
15/11/2013 at 19:59
Grazie Paola 🙂
15/11/2013 at 16:45
Voto per Marta.
Ancora una volta i miei complimenti per l’episodio 🙂
15/11/2013 at 17:17
Grazie Fede.
Io aspetto il tuo, quello attuale e quello che sta nascendo dai tuoi status su facebook 🙂
S.
15/11/2013 at 17:40
ci vorrà ancora un po’, l’ispirazione latita e gli impegni si accumulano. Qualcosa, alla fine, arriverà. 😀
15/11/2013 at 19:58
bene 🙂
15/11/2013 at 16:36
Io dico Marta.
Frase finale bellissima. Un po’ come la chiusa, apertissima, di una puntata particolarmente bella nel mezzo di una serie particolarmente bella. Ora c’è solo da aspettare il prossimo capitolo, spero particolarmente bello.
D.
15/11/2013 at 17:16
Se spera, se spera, caro D.
🙂
Grazie :*
S.
15/11/2013 at 16:20
Altro splendido capitlolo, con l’entrata in scena anche delle gemelle il racconto diventa sempre più ricco, più variegato, più vibrante.
Il giorno dopo, mattina presto, anzi prestissimo, qualcuno che citofona, beh… non potevo che votare G. con la fedele Betsy.
P.S. I tuoi incipit e i tuoi finali sono sempre spettacolari. In questo capiutolo soprattutto il finale è davvero perfetto!!!
15/11/2013 at 16:23
Grazie Gianfry, lo spazio limitato mi impongono un’attenzione quasi ossessiva per incipit e finale. Però spesso le cose escono fuori, si dilatano, diciamo sempre.
Abbracci,
S.
15/11/2013 at 16:27
dicevo: lo spazio limitato e il sistema vigente sul sito mi impongono 🙂
15/11/2013 at 15:55
Pardon…il mondo di Sara…o forse il mondo è di tutti i personaggi? Io voto G., ho voglia di dramma da gelosia.
15/11/2013 at 16:02
Tranquillo, a volte faccio confusione anch’io. Vada per G.!
Magari Er Pecora nel prossimo racconto 🙂
15/11/2013 at 15:54
Pardon…il mondo di Sara…o forse il mondo è di tutti i personaggi?
15/11/2013 at 15:52
Mi piace questo intermezzo, questo cambio di punto focale della macchina da presa. Il mondo di Marta comincia a popolarsi e a prendere maggiore consistenza. Mi dispiace solo non aver conosciuto Er Pecora 🙂
15/11/2013 at 15:50
Ero indecisa tra g ed Emanuele, ma voto per G.
Magari finalmente si dichiarerà.
Altro bel capitolo, S.
Mi è piaciuto molto questo passaggio:
Il rischio quando si è in due, così simili, è questo: cominciare a bastarsi l’uno con l’altro, non riuscire a riflettersi in niente se non nell’altro.
Un bacio, G.
15/11/2013 at 16:05
Grazie Giulia, questi sdoppiamenti di personalità mi interessano molto 🙂
15/11/2013 at 15:38
Il compito di andare a far l’interrogatorio è di Marta, ça va sans dire. E poi, non so, ma G. mi sembra un po’ troppo orgoglioso e chiuso per andare a cercarla subito
15/11/2013 at 15:39
ps capitolo splendido, davvero. Le gemelle mi piacciono un sacco e … c’è magia, qui più che negli altri
15/11/2013 at 16:06
Grazie mille Laura 🙂
Sapevo che avresti votato per Marta! 😉
14/11/2013 at 00:26
Le gemelle mi tentano, ma scelgo l’ovvio con l’aggiunta del Pecora.
Così, per non farmi mancare nulla.
La corsa in motorino mi è piaciuta molto.
14/11/2013 at 21:43
Grazie, qui ti si aspetta, ricorda.
S.
14/11/2013 at 23:28
eccomici (https://theincipit.com/2013/11/la-perfezione-della-resa-filippoloro)
13/11/2013 at 09:01
Assolutamente le gemelle 🙂 Che bello, mi è venuta voglia di girare in Vespa per Roma.
13/11/2013 at 18:07
Grazie bedda mia :*
12/11/2013 at 14:15
Le gemelle inquietanti in stile “Shining”… 🙂
12/11/2013 at 21:32
ahia 🙂
Grazie,
S.
12/11/2013 at 01:36
Bella Roma di notte, e sempre più bello il racconto! Da buon tradizionalista, chissenefrega delle gemelle Rossetti e del Pecora! eheheh
12/11/2013 at 21:32
Simone: sincerità e tradizione, dal 1981.
🙂
Grazie, baci
S.
11/11/2013 at 12:54
G., Marta e il Pecora. three is a crowd.
Brava come sempre 🙂
11/11/2013 at 15:07
Grazie Fede! 🙂
11/11/2013 at 08:51
Non penseremo che G. e Marta se ne tornino tranquilli a casa, quando Sara ve in giro di notte con “uno dell buca”? 🙂
Mi hai dato la sensazione di aver perso qualcosa per non essere mai andata di notte in motorino sul lungotevere. Barava!
11/11/2013 at 15:08
Sei sempre in tempo per rimediare 🙂
Grazie Daniela,
S.
10/11/2013 at 16:13
volevo che lo vedessero marta e compagnia 🙂 ero curioso della reazione, ma prima o poi…… eravamo tutti sul motorino, eravamo tutti con sara, tranne durante l’endoscopia linguale, naturalmente 🙂
10/11/2013 at 16:15
perlo per me 😀
10/11/2013 at 16:20
Le gemelle le faccio fuori in men che non si dica, tranquillo 🙂
10/11/2013 at 14:37
Bello, bello, bello. I badboys ad una certa età l’hanno sempre vinta, dannati loro!
Voto Er Pecora sempre per la mia curiosità da etnologo amatoriale 🙂 .
10/11/2013 at 15:16
Bene 🙂 Grazie per il voto controtendenza!
Per fortuna solo fino ad una certa età 😉
10/11/2013 at 10:00
Vada per le gemelle Rossetti…
Ma non hai mai fatto un giro in due in motorino a Livorno di notte per poterlo comparare 😛 è favoloso e l’odore del mare ti inebria (poi ci hanno girato Il sorpasso, e ho detto tutto) 🙂 l’SH è favoloso, io ce l’ho nero (e ci sono andato in francia facendo 2500 km)!
10/11/2013 at 10:30
Torno volentieri ai diciassette per una notte e vengo a Livorno a farmi un giro 🙂
Ciao Diego 🙂
S.
10/11/2013 at 10:34
Vieni d’estate e facciamo un incontro tra incipiters dalle mie parti, dal pomeriggio con una bella nuotata ahahaha
10/11/2013 at 10:36
Non è rivolto solo a te l’invito eh???!!! Non abbiano a pensar male, sono sposato e molto molto fedele 🙂
10/11/2013 at 10:51
Tranquillo Diego, questa è un’epoca di fraintendimenti ma io ne sono abbastanza immune.
09/11/2013 at 20:58
… le gemelle rossetti sono tutto un programma (parenti del famoso mobilificio?) Roma di notte è meravigliosa, vista poi dal motorino, con il vento in faccia e il cielo stellato live… è imperdibile!
09/11/2013 at 21:03
Queste gemelle incarnano innumerevoli ispirazioni 😉
La fama le precede ormai.
Su Roma di notte che dire, non vedo l’ora che arrivi Natale per tornarci un po’.
Grazie,
S.
09/11/2013 at 20:25
Io pensavo che li seguivano tutta la banda della Buca per festeggiare la nuova preda catturata, ma mi rendo conto che troppi revenge movie mi hanno reso una persona terribile.
=)
D’
09/11/2013 at 20:30
L’hai detto! Liberiamoci dalle scene di stupro e incidenti stradali, please 🙂
Però farli seguire anche da qualcuno della banda non sarebbe stato malaccio.
Insomma chi hai votato?
09/11/2013 at 20:40
ho votato per le gemelle kessler. Del tipo: cosa cazzo ci fanno al Gianicolo a quest’ora? =))
D’
09/11/2013 at 20:48
Bella domanda. :*
09/11/2013 at 19:14
Bellissimo questo capitolo. Mentre lo leggevo avevo anch’io diciassette anni e giravo di notte per Roma insieme a loro. …
Ho votato per G. Marta e il Pecora. Anche le gemelle,però, mi incuriosiscono molto 😉
09/11/2013 at 19:26
Grazie marmottina, è scontro tra il Pecora e le gemelle 🙂
baci,
S.
09/11/2013 at 17:54
G., Marta e il Pecora ( credo che G. abbia voglia di una scazzottata e che Il Pecora torni utile, più che altro per non farla sembrare una cosa troppo personale :D)
09/11/2013 at 17:55
PS.
Mi piace tanto di più, questo racconto. saLLo
09/11/2013 at 18:00
Anche il Pecora è un bel personaggio da presentare 🙂
Non so perché sia finito nella vecchia Betsy.
09/11/2013 at 17:48
Non so perché ma i gemelli mi hanno sempre ispirato! 😉
Sere, sai che hai ragione tu. La confidenza nasce proprio così. ..
09/11/2013 at 17:57
A me fanno un po’ paura, soprattutto le gemelle.
Ti voglio bene, te lo devo proprio dire.
S.
09/11/2013 at 20:14
Bella tu.
10/11/2013 at 10:02
soprattutto dopo shining
09/11/2013 at 17:48
Non potevo che votare G. e Marta nella fidata Betsy, anche se credo che finiremo per conoscere le gemelle Rossetti. 🙂
Capitolo bellissimo!
Great job!
09/11/2013 at 17:58
Se deve essere, le conosceremo!
Grazie, un bacio.
S.
09/11/2013 at 17:32
Voglio conoscere le gemelle Rossetti. Anche se avrei preferito che non li avesse seguiti nessuno 😛
Brava, Sere, questo capitolo è quello che mi è piaciuto di più fino a ora.
Aspetto il prossimo!!
09/11/2013 at 17:40
Grazie Giulia, queste gemelle le ho inserite un po’ così d’istinto, vediamo come va.
baci, S.
09/11/2013 at 17:31
Ecco, ora vorrei avere avuto anch’io una notte romana in cui girovagare in motorino! (rigorosamente dietro!). Chissà, magari prima o poi… Diciassette anni si hanno solo una volta, e il tempo di certi baci torci collo al semaforo non dura per sempre (o forse sì). Ma l’euforia delle passeggiate notturne è sempre lì ad aspettare i nottambuli…
Sono curiosa di conoscere le Rossetti!
09/11/2013 at 17:37
Questa è una storia che avrei potuto iniziare solo ad un passo dai trenta, nella mia fase di acuta crisi nostalgico adolescenziale.
Baci Marghe.
09/11/2013 at 17:30
Beh, non posso che votare per le gemelle. Mi pare chiaro.
Dettagli. Sono importanti. Spesso fregano.
Brava S.
D.
09/11/2013 at 17:42
I dettagli sono pericolosissimi, in effetti.
Grazie D.
05/11/2013 at 22:38
Sono dell’idea che tenterà di giustificarsi con gli amici 🙂
04/11/2013 at 15:38
Ben tornata! Si sentiva la tua mancanza!
Che bello viaggiare insieme al trio sulla Betsy!
Secondo me Sara prova a giustificarsi… Ma questo non significa che poi non se ne andrà in motorino! Complica solo un po’ le cose, come le diciassettenni sono eccezionali a fare…
02/11/2013 at 13:43
Tenta di giustificarsi con gli amici! 🙂
31/10/2013 at 14:47
Perché smettere di fare qualcosa che crea tanto scalpore? XD
Naturalmente brava, Serena. Nel senso che c’è naturalezza nel modo in cui scrivi.
E così deve essere…
29/10/2013 at 14:19
A quanto pare condividiamo una fortissima immagine adolescenziale: il cornetto cosparso di fazzoletti 🙂 Se ne va, se ne va con il delinquentello. Un po’ in ritardo, ma ti seguo sempre, io, eh.
28/10/2013 at 18:47
Tenta di giustificarsi con gli amici, sperando che la botta da zuccheri possa aiutarla.
Carine le gemelle Rossetti?
Brava S., sempre convincente, che è il complimento maximo che posso fare a chi scrive. Te poi ci aggiungi una spontaneità tutta tua che invidio moltissimo e della quale, quindi, non parlerò mai più.
Nel dubbio, forza Roma.
D.
28/10/2013 at 14:39
Sente gli sguardi degli amici sulla nuca, deve dire qualcosa, per Emanuele c’è tempo… c’è sempre tempo per quelli stronzi…. 🙂 Brava Serena, siamo tutti incollati per sapere cosa succederà
27/10/2013 at 23:03
Continua a baciarsi!!! Siamo tutti con loro, dentro al Cornettone a fissare la scena…è per questo che sei così brava Serena!
27/10/2013 at 19:08
Cornetto al cioccolato bianco non l’ho mai assaggiato e vorrei molto provarlo 🙂
Facciamola andare via in motorino, la str… 🙂
27/10/2013 at 15:18
Sembra proprio di stare lì al Cornettone (ora ho capito cosa fosse 🙂 ) a osservare la scena… Spinta da un’insolita ondata di “romanticismo”, direi che se ne vanno in motorino.
27/10/2013 at 13:18
Wow… complimenti Sere!! 🙂
27/10/2013 at 12:30
Io voto la spiegazione…voglio vedere il sangue (figurativamente ed emotivamente parlando).
27/10/2013 at 02:19
Via, via. Che spiegare, ora, sarebbe impossibile
26/10/2013 at 22:14
Beh, sei proprio brava: come già rilevato qui sotto, hai una capacità notevole di evocare atmosfere, sensazioni, emozioni.
(Per questo non riuscivo a capire cosa mi infastidisse, a partire da questo capitolo).
26/10/2013 at 21:45
… Io dopo questo impiccio me la darei a gambe levate, anche perchè sarebbe difficile, ma proprio difficile, trovare una giustificazione credibile… Il Cornettone però mi è sfuggito, forse perchè non bazzico in zona Magliana! 😉
26/10/2013 at 21:00
Senti cara, siccome questa si chiama come me e io ultimamente ho molto bisogno d’affetto, la mando a farsi un giro in motorino col tipo…
Da cosa nasce cosa…capisc’a me!
26/10/2013 at 21:46
Sara è il mio nome feticcio 🙂
26/10/2013 at 20:54
un capitolo che scende come la lingua tra le corde vocali 🙂
ero lì, al cornettone
26/10/2013 at 20:57
Ci siamo votati contemporaneamente 🙂
26/10/2013 at 20:52
Nn ho più unghie… Via via di li!!!
26/10/2013 at 20:46
Ero davvero indecisa sulla scelta.. pensavo.. ma ora che farà Sara? Arrossisce e si giustifica.. ma la cosa era poco interessante data l’atmosfera. E quindi alla fine ho optato per il “continua a baciarsi…”
Episodio bello, perchè dettagliato nelle descrizioni del luogo e delle sensazioni.. mi sembrava di verdeli pure io gli sguardi e poi l’ho letto tutto d’un fiato!
Brava Sere! 🙂
26/10/2013 at 20:24
Altro bel capitolo, S!
Io li farei andare via in motorino 🙂
26/10/2013 at 20:03
Ovviamente continua a baciarsi!
Altro splendido capitolo, con un finale semplicemente perfetto.
Stupende le descrizioni del Cornettone e della Buca.
26/10/2013 at 19:59
Bellissimo episodio, mi è piaciuta molto l’ambientazione!
Ero molto indecisa e alla fine ho votato per il tentativo di spiegazioni…anche se secondo me sarà vano! 😛
Complimenti Serena, brava come sempre 😉
26/10/2013 at 19:52
Naturalmente continua a baciarsi con Emanuele. In seguito troverà il modo di giustificarsi con gli esterrefatti amici.
Devo dirti che ho trovato questo episodio molto molto divertente e mi piace la direzione che sta prendendo la storia. 🙂
26/10/2013 at 19:45
fuga precipitosa, che imbarazzo…
26/10/2013 at 19:37
Un bacio che non finisce più… “hai capito, Sara? Che trescone!” passano 20 secondi… “…e non si staccano!”.
Best capitolo ever. =))
D’
21/10/2013 at 16:23
Sei del mattino. “Cornettone”. Magliana.
D.
21/10/2013 at 14:53
… dopo lo spogliarello (che non poi tale non è stato) sicuramente! Vediamo chi è er “Pecora”…
21/10/2013 at 15:36
Grazie Nunzia 😉
21/10/2013 at 09:41
Il Cornettone, anche solo per sentirlo chiamare così, dopo anni e anni di ‘brioche’… 🙂
21/10/2013 at 15:37
Cornetto, cornetto e cornetto! Imponiamolo anche qui 🙂
20/10/2013 at 22:15
Bello anche questo Serena!! E l’immagine della gente che si rincorre con gli occhi è una perfetta fotografia di quello che era quel momento.Grande!
21/10/2013 at 15:38
Sono contenta che quell’immagine ti sembri credibile come fotografia del momento 🙂
20/10/2013 at 20:41
Che atmosfera nostalgica, brava Serena 🙂 sono curiosa di sapere com’è uno che si chiama il Pecora 😀
21/10/2013 at 15:39
Vediamo se er Pecora rimonta 🙂
grazie,
S.
20/10/2013 at 19:33
Non so se ho votato per il Pecora o per lo spogliarello 😛
Scherzi a parte bel capitolo, bell’atmosfera, che ricordi!
21/10/2013 at 15:39
Ma c’eri anche tu?
21/10/2013 at 22:25
No, io ero a Livorno a piangere per la sconfitta in finale dei play off. Ma l’anno dopo ci siamo rifatti, primi e promossi in B. Ora siamo in A anche noi 🙂 ma ricordo bene quei tempi e quelle atmosfere (ho 35 anni…)
20/10/2013 at 14:23
Cene cinesi. Notte prima degli esami. Adoro.
Voto per il “Cornettone”, per la curiosità di scoprire cosa sia…
21/10/2013 at 15:40
Luogo fisico e della memoria, irrinunciabile 🙂
Grazie Aspasia 🙂
20/10/2013 at 08:12
Brava S., belli i giochi di sguardi, gli occhi scuri che nascondono [ricordo gli occhi verdi della geometria]
🙂
21/10/2013 at 15:41
Idiosincrasie e punti fissi.
:*
20/10/2013 at 00:49
il Pecora! Il Pecora!
e poi questo è bellissimo: ” G. aveva spento la sua Ms, retaggio di un rapporto paterno costruito su vino, sigarette, Genova e canzoni di De Andrè. ”
:*
21/10/2013 at 15:41
Bellezza mia, io aspetto te.
S.
20/10/2013 at 00:23
Votato per il cornettone. Bel capitolo, bel ritmo.
19/10/2013 at 19:26
Alle sei del mattino: quella è l’ora giusta x i segreti… Almeno x i miei è stato così!!!
<3
19/10/2013 at 18:36
Serena, mi sono messa Dominoes a tutto volume e ho letto questo episodio godendomelo fino in fondo. Mi piace come scrivi, lo sai già, ma rispetto a “La geometria delle cose” qui stai dando il meglio, secondo me: riesci a ricreare l’atmosfera in un modo perfetto. Forse perché (anche se qualche annetto prima) ho vissuto cose simili (e ne ho anche nostalgia, spesso), mi sono sentita su Betsy. Ho votato per il “Cornettone” delle sei. All’alba , quando tutta la magia pian piano svanisce, è anche il momento dei segreti svelati
19/10/2013 at 21:54
Ti immagino a leggere con Dominoes a palla 🙂
Grazie Laura, queste nostalgie stanno rapendo anche me, ultimamente. Sarà che il 14 dicembre ne faccio…?
Bacio,
S.
19/10/2013 at 18:19
Che atmosfera e che curiosità! Ma aspettiamo l’alba e il Cornettone alla Magliana:
19/10/2013 at 17:43
Nell’atmosfera di festa, la confessione chiave rilancia tutta la storia verso il secondo atto. Niente sarà più come prima. Nuvoloni neri si stagliano all’orizzonte. E intanto nel tempo reale, la Roma inanella successi calcistici uno dopo l’altro.
D’
19/10/2013 at 17:37
Alba e cornettone della Magliana mi sembra l’accoppiata perfetta.
Bel capitolo, S., e bella colonna sonora..
Mi ricorda l’estate che l’Italia ha vinto i mondiali (nel 2006)..
19/10/2013 at 21:58
Ogni ricordo sarà fondamentale, lavorando su tre tempi.
🙂
Grazie, un bacio
S.
19/10/2013 at 17:06
Con questa storia serenablasi sbanca il jackpot, ve lo dico io… 😉
E portaci al Cornettone, va…
19/10/2013 at 17:12
Sì ma a questo punto devo trovare lo pseudonimo, non si va da nessuna parte senza.
19/10/2013 at 17:16
Se mi vengono idee ti do qualche suggerimento… 😉
19/10/2013 at 16:49
Che dire… semplicemente increbile, struggente, unico e sognante. Non smetterò mai di dirtelo: la tua capicità di descrivere la città, i suoi vicoli, i suoi profumi, le sue forme, il modo in cui riesci a tratteggiare i chiaroscuri dell’anima delle persone, i loro sguardi, le loro paure e le loro passioni, è qualcosa di incredibile. Riesci a far venire gli occhi lucidi e la voce rotta a chi quella realtà l’ha vissuta in prima persona, e a far immegere completamente chi non l’ha magari neanche mai conosciuta.
You and I, you and I and dominoes, the day goes by…..
P.S. Ho votato per il vecchio e caro bar, luogo di tante confessioni, anche se non mi dispiacerebbe neppure il Cornettone.
19/10/2013 at 21:57
Tu mi vuoi troppo bene ed io mi faccio coccolare volentieri dalle tue parole 🙂
S.
19/10/2013 at 16:36
Voto l’ingresso in scena di Teodorone Buontempo.
(Sperando che non sia lui a spogliarsi…)
19/10/2013 at 16:36
Io ho votato al Cornettone della Magliana, sono antropologicamente curioso per tutti i luoghi tipici di una data città…
19/10/2013 at 21:55
E lo sapevo! 😉
19/10/2013 at 16:34
Il fatto del ristoro negli occhi credo che lo ricorderò a lungo.
Su questo capitolo mi sn abbastanza commossa quindi urge incontrare sto Pecora che mi pare proprio un soggettone a occhio e croce! 🙂
19/10/2013 at 21:59
Er Pecora, che individuo meraviglioso! 😉
S.
19/10/2013 at 16:18
al bar, le atmosfere calde incoraggiano le confessioni… 😉
19/10/2013 at 22:00
Per ora vince il bar dei cornetti, spero riscaldi ugualmente 🙂
19/10/2013 at 16:16
Ho scritto notte al posto di note, scusate per il refuso. Devo tornare ad essere iper riflessiva o smetterla di scrivere al buio.
S.
19/10/2013 at 08:48
Ciao bellezza. ..sono contenta di poterti leggere ancora…e soprattutto di essere riuscita a interagire! Fino a ieri il mio cell era tra la vita e la morte, ma ora pare resuscitato 🙂
Io dico che nessun uomo sano di mente rinuncerebbe al culo della Ferilli! 😉
Un bacio grande
19/10/2013 at 16:19
Ciao Sara! Infatti ci sono andati dalla Ferilli. 🙂
Un bacio a te e pensa al tuo ritorno incipitiano 😉
S.
17/10/2013 at 18:53
G. cede. Voglio seguire ancora il trio 🙂
19/10/2013 at 16:21
Il trio prosegue, accontentata.
Ciao cucciola.
S.
17/10/2013 at 08:17
… no, sicuramente si lascia convincere e le accompagna! Non tifo per la Roma, ma me lo ricordo bene quel giorno… che caos! Sono curiosa di vedere cosa combina questo trio…
19/10/2013 at 16:20
Grazie Nunzia!
Sono contenta che tu sia curiosa 🙂
S.
17/10/2013 at 01:00
Bello questo inizio: i personaggi ci sono.
Ho votato per farle andare da sole, ma mi sa che non sarà così. Ti seguo, eh?
17/10/2013 at 19:16
Evviva!
E tu? Nuova storia?
17/10/2013 at 22:51
Ci sto pensando. Pensavo di dedicarmi ai dialoghi.
16/10/2013 at 21:42
E’ sempre un piacere leggerti,Serena! E poi la zona la conosco bene…ehehe!Ciao!
Cmq le accompagna per forza…
17/10/2013 at 19:15
Grazie 🙂 Domani esce il prossimo! E vacci, ogni tanto al Gianicolo dei poveri.
baci
16/10/2013 at 19:16
Eccomi qui. Votato. In controtendenza. Mi piacerebbe che G. rispuntasse dopo e che le due stessero da sole per un po’, magari hanno qualcosa da dirsi.
Dai 900 e rotti metri sul livello del mare di Potenza, un messaggio dalla bottiglia.
D’
16/10/2013 at 19:53
Da quanto tempo non vedevo questa foto!
Comunque G. le accompagnerà ormai 🙂
:*
S.
16/10/2013 at 17:21
E andassero tutti e tre, nonostante la ferillona…. 🙂 ti seguo!
16/10/2013 at 18:05
Brava Simoncina! Ti stringo :*
16/10/2013 at 14:16
Alla fine le accompagna, dai! Bell’inizio!
16/10/2013 at 18:06
Grazie Davide, ormai sì, penso proprio che le accompagnerà 🙂
Alla prossima,
S.
16/10/2013 at 11:27
Ciao Serena!!! Anch’io ho votato G. che le accompagna al Circo Massimo…credo che gli uomini che rinuncerebbero a vedere la Ferilli qualora ne abbiano occasione siano davvero una rarità!!! Ma poi chissà….
Comunque complimenti…mi piace come scrivi e apprezzo il fatto che ancora i personaggi e le relazioni che li legano non siano definite…così posso concedermi le alternative che preferisco!!!
16/10/2013 at 13:42
Grazie Valeria, infatti il bello di questo sito è un po’ anche questo, costruire insieme i personaggi.
Venerdì arriva la seconda puntata 🙂
Un bacio grande
S.
16/10/2013 at 09:08
Le accompagna, le accompagna… È un piacere leggerti… 🙂
16/10/2013 at 10:30
Grazie Ale!
Si ricomincia 🙂
Ti aspetto.
16/10/2013 at 08:34
Brava Serena, bell’incipit 🙂 Mi piace la descrizione di una Roma vista con occhio amorevole, ma disincantato. Io ho votato per G. che le accompagna, e poi non sarà curioso di vede la Ferilli che si spoglia? 😉
16/10/2013 at 10:31
Amorevole ma disincantato mi piace molto!
Grazie mille e alla prossima 🙂
S.
15/10/2013 at 18:36
Bentornata Serena! 😉
Che dire… l’inizio mi sta incuriosendo abbastanza e ti seguo! 😀
16/10/2013 at 16:49
Grazie Martina 🙂
A venerdì, per la seconda puntata.
S.
15/10/2013 at 15:40
Nietne festa, non si festeggia uno scudetto rubato!
Bentornata Serena.V
15/10/2013 at 15:47
Grazie Valerio, sono sicura che i miei lettori juventini passeranno oltre l’ambientazione e assaporeranno il racconto sportivamente 😉
S.
15/10/2013 at 15:25
Non rompiamo il triangolo rohmeriano: che Punto G le accompagni!
15/10/2013 at 15:11
“…unico grande amore,
de tanta e tanta gente…
tu sei nata grande
e grande hai da restà…”
Come potrei non seguire questo racconto giallo…rosso? Bentornata! 😉
15/10/2013 at 15:45
Grazie e bentornato anche a te. Si sentiva la tua mancanza, in questa terra di mezzo.
13/10/2013 at 21:56
bella storia ti seguo, ho votato per G. che le lascia andare da sole
Se vuoi puoi dare un’occhiata alla mia storia… 😉
14/10/2013 at 21:38
Grazie 🙂
Sono passata dalle tue parti.
13/10/2013 at 16:32
bella storia, mi piace perciò ti seguo.
io voto per la 1 opzione.
ps. se vuoi vieni a dare un’occhiata alla mia storia 🙂
Complimenti XD
21/10/2013 at 17:40
Scusa, ma voti sempre la prima opzione?
Capisco che il copia/incolla possa essere molto comodo, ma ogni tanto è bello anche variare..
😀
12/10/2013 at 21:29
Che bella sorpresa! Per chi, come noi, frequenta quei luoghi e ne ha il ricordo in quei periodi, leggere le tue parole è stato davvero un sussulto del cuore. Ma credo che la lettura sia stata emozionante anche per chi Roma non la conosce per niente.
Penso che G. cavallerescamente le accompagnerà al Circo Massimo.
14/10/2013 at 14:39
Un cavaliere nelle vecchia Betsy o due diciassettenni scatenate in motorino, vediamo un po’.
Grazie marmottina, troppo buona come sempre.
12/10/2013 at 16:00
G. cede e le accompagna 🙂 Ti seguo perché voglio sapere che succederà 🙂
14/10/2013 at 14:40
Contavo su questo voler sapere,
grazie e a presto 🙂
S.
12/10/2013 at 15:54
Optavo per una birretta al bar… ma…
Stavolta provi con l’avventura? Bene, vediamo dove ci porti 🙂
Naturalmente ti seguo! Bentornata 🙂
14/10/2013 at 13:34
Grazie Diego,
sì, in fondo, l’adolescenza è un’avventura.
A presto 🙂
12/10/2013 at 15:29
Come Giulia, pure io ho cliccato “Segui” prima ancora di leggere, con un titolo così… Mi ha attirato subito, come la definizione “Stand by me dei poveri”.
Sono molto curiosa di vedere come si evolve la storia… Intanto andiamo con G. e gli altri al Circo Massimo.
😀
14/10/2013 at 13:35
Mi darò da fare per non deludere questa fiducia 🙂
Grazie Aspasia.
12/10/2013 at 15:24
Cara Mia Serena, le storie romane
sedimentano e poi improvvisamente spuntanoooooooo.
Aspetto il seguito
PETRUS
12/10/2013 at 15:45
Come mai tu non hai il link? dov’è finita Diabulus in fabula?
13/10/2013 at 01:14
bò, forse perché è
arrivata alla decima,
13/10/2013 at 08:03
Tutti arrivano alla decima, ma il tuo è sparito proprio, anche dal tuo profilo… c’è l’opzione per togliere i racconti da The Incipit? Vedi sotto il mio nome c’è sempre scritto FarmTown, anche quello alla decima. Ma sotto al tuo non c’è scritto nulla. Hai un account diverso? Oppure c’è lo … zampino del Diavolo? 🙂
16/10/2013 at 10:41
ci ho messo un po’ a capire, sono entrato con facebook, mentre il nick che usavo l’anno scorso era un altro. Credevo fosse quello di facebook ma l’avevo completamente dimenticato compresa password
12/10/2013 at 12:02
G. cede, ovviamente. Del resto con la Ferilli che si spoglia… 🙂
14/10/2013 at 14:40
Grazie Michel!
Ho fatto un salto dalle tue parti.
🙂
12/10/2013 at 10:48
Ciao, bentornata. Pur non seguendo il calcio seguirò il tuo racconto 🙂
Per me G. cede e le accompagna.
p.s. la Ferilli è una bugiarda 🙁
12/10/2013 at 11:01
Grazie Federico, anche io non seguo il calcio (shhh), ma il ricordo di quelle atmosfere e alcuni segnali cosmici odierni mi hanno portata a pensare questo racconto, vediamo cosa mi invento.
Ci si vede presto,
S.
12/10/2013 at 09:33
Bellissimo!! Ti seguo!!
12/10/2013 at 09:49
Grazie mille 🙂
12/10/2013 at 07:26
Bellissimo davvero Sere!!! Una botta al cuore fatta di ricordi, nostalgie e momenti incredibilemente forti e potenti incastonati nel tempo.
Vada per il Circo Massimo, a patto che la vecchia Betsy non faccia storie!!! 🙂
12/10/2013 at 09:35
La giovane Betsy è sempre stata vecchia ma vediamo come si comporterà 😉 Felice di averti qui.
12/10/2013 at 06:14
Molto evocativo, brava! Due pennellate e viene fuori un’atmosfera che sembra familiare, anche per uno come me che Roma l’ha vista pochissimo.
Parfrasando Max Pezzali (argh! ecchimelofafare), voto per “il motorino sempre in due”. Altrimenti che avventura è con il guardiaspalle?
12/10/2013 at 09:38
Daje di sensoriale 🙂
Dai che nel 2001 erano arrivati anche i caschi a Roma 😉
12/10/2013 at 01:47
Che bello!!! Secondo me niente circo e altre birre al bar .. Ciao sere<3
12/10/2013 at 11:13
Ohhh, tesoro mio! Ti sei loggata 🙂
Grazie, non vedo l’ora di scendere da voi.
11/10/2013 at 23:18
No, dai, le accompagna e resta con loro. In fondo fa solo l’orso per posa 😀
12/10/2013 at 09:41
Vediamo se il trio rimane compatto, io un po’ lo spero.
A stasera 🙂
11/10/2013 at 22:45
Le lascia andare da sole…si pentiranno? Ti seguo! 🙂
12/10/2013 at 09:42
Vedremo chi sarà a pentirsi. Grazie Morgan per voto e fiducia.
11/10/2013 at 22:43
Che bello! Sono la prima a commentare!
Ho cliccato su “Segui la storia” ancora prima di leggere..
Per me G. cede e le porta al Circo Massimo..
Bentornata Serena e a domani 😀
12/10/2013 at 09:44
Grazie Giulia, stiamo a vedere.
Come mi piace questa cosa di tornare e sentirmi a casa 😉
A stasera 🙂
11/10/2013 at 22:29
Birra al Bar Bangla, tanto se la Roma vince lo scudetto, la Roma arriva in tutta la città, gialla come er sole, rossa come er core mio.
Bentornata S., eri andata via dicendo vado a comprar le sigarette…
D.
12/10/2013 at 09:48
Ci voleva la tua voce fuori dal coro, sapevo avresti scelto la birra al Bangla.
Che ci vuoi fare, di questi tempi è difficile scegliere, troppe marche.
Grazie per il bentornata 😉