Mia

Dove eravamo rimasti?

Un click e Piero sparisce di nuovo dietro la porta. Che cosa ha promesso Piero a Lady Tiger? Mezza giornata con Valentina, a completa disposizione e libera di farle quello che più le aggrada. (67%)

Domande“ Per quattro ore sei nelle mie mani e ricordati: più ti scateni, più mi ecciti! Ma se non lo fai mi incazzo…” La sua voce è terribile, sembra posseduta dal demonio. “Qui dentro potrai urlare quanto vuoi, non ti sentirà nessuno e nessuno verrà in tuo aiuto. Con me non esiste safe, non sei una mia proprietà.”
Mi chiedo ancora perché non fuggo, mi domando perché ho accettato questa cosa, ma ormai sono qui e voglio dimostrare quello che valgo. Posso sopportare ogni cosa, penso, posso estraniarmi e credere che non sono nella mia pelle. Guardo la porta: è chiusa. Lei segue il mio sguardo.
“Non pensare di poter fuggire, la porta ha una chiusura che solo lui può azionare.” Sghignazza.
Sono ancora legata alla sedia, lei si avvicina portandosi dietro un collare da postura.
“Mi piace, leggo la paura nei tuoi occhi… la paura dell’ignoto ha sempre una luce particolare nello sguardo di un sottomesso, mi affascina e…” Mi dice abbassandosi a leccarmi una guancia, poi le labbra e giù per il collo. “Che cosa stai pensando?” chiede sistemando il collare attorno al mio collo. E’ altissimo, mi arriva fin sotto il mento. Lo lega stretto con delle fibbie sul retro, la sento armeggiare. Poi, da dietro, inizia una carezza lenta, esasperante, al seno. E’ eccitante. Mio malgrado i brividi corrono giù per le braccia e mi attraversano il corpo. Si allontana un attimo per tornare con dei morsetti per i capezzoli.
Li sistema, li stringe e li collega con una catena . Il dolore che provo è allucinante, ma non mi muovo e non mi lamento, guardo un punto fisso dietro di lei, conto mentalmente gli attrezzi che vedo su un ripiano.
“Hai una soglia molto alta del dolore… oppure stai reprimendo quelle grida che mi piacciono così tanto?” mi dice mentre si abbassa a leccarmi lo stomaco e l’ombelico.
Il collare mi impedisce di guardarla dritta negli occhi, non posso abbassare la nuca, non rispondo alla sua domanda.
“Ti do solo un’altra opportunità…” mi dice tra una leccata e l’altra “voglio sentire la tua voce, ti ho fatto ben due domande e non hai risposto a nessuna delle due. La tua fortuna è che sono molto paziente. Te ne faccio un’altra, rispondi, poi pensi alle altre due domande e voglio sentire delle risposte coerenti. Ti piace essere leccata in questa maniera? Da me?”
“No!” Rispondo in maniera secca, e poi penso: no che non mi piace, non mi piace farmi leccare da una donna, per giunta così mascherata, sei orribile.
Lady Tiger smette di leccarmi e poi sento un dolore tremendo ai capezzoli. Abbasso un po’ lo sguardo, riesco a vederla, si è allontanata dal mio corpo e tra i denti stringe la catena legata ai morsetti. La tira strattonandola, non è un movimento unico ed è come se volesse strapparmi via la pelle con quelle due morse.
Poi lascia la presa e si allontana di nuovo. La vedo tornare con un guinzaglio, che aggancia subito ad un anello sul collare che indosso e inizia a slegarmi del tutto da quella sedia.
“Alzati!” mi ordina appena libera dalle corde, strattonandomi per il guinzaglio. La seguo, mettendo insieme passi traballanti, sono stata troppe ore legata su quella sedia. Mi gira la testa, guardo dritta davanti a me per riprendere stabilità.
“E’ giunta l’ora.” Mi dice fermandosi davanti a un cavalletto di pelle, tipo quelli che si usano in palestra. Tirandomi per il guinzaglio, mi obbliga a incollarmi al cavalletto. Mi allarga le gambe e si china a fissare le caviglie alle zampe con delle cavigliere che erano già in sede.
Mi spinge sulla schiena obbligandomi a piegarmi sul cavalletto. Lega il guinzaglio a una barra che passa tra le due zampe anteriori dell’attrezzo e mi imprigiona le mani con delle polsiere.
Si posiziona al mio fianco e mentre indossa uno strap on mi dice: “Hai perso, mia cara. Avrei potuto solo accarezzarti, o leccarti, o amarti… Suppongo che non hai mal di gola,ho udito la tua voce, per cui non avendo risposto alle mie domande e… soprattutto… per non avermi fatto sentire ciò che volevo, meriti una punizione esemplare.”

Quale punizione infligge Lady Tiger a Mia?

  • Non una sola punizione, ma una vera e propria serie di torture per finire con il sodomizzarla (55%)
    55
  • Una serie di frustate fino a farla sanguinare (10%)
    10
  • Nessuna, arriva Piero a toglierla dalle grinfie della Mistress (35%)
    35
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124 Commenti

  • Seguendo il consiglio di un paio di labbra rosse… mi sto gustando i racconti di questo intrigante genere.
    Complimenti Allie ti destreggi tra le parole facendo percepire ogni singola “emozione” di chi conosce queste arti! Seguirti sarà un piacere.
    È interessante vedere come ognuno di voi sente e vive l’eros!

    • Dovevo scegliere tra un paio di incipit che avevo improntati. Mi sono buttata sulla sottomissione (BDSM) per una sorta di scommessa con un mio amico. So che è un argomento multigettonato di questi tempi e quindi potrebbe risultare banale e scontato. Vediamo se riesco a discostarmi un po’ dalla massa. 😉

  • Non mi sembra il tipo da povarci una seconda volta… tanto meno “tentarla” con il pranzo e poi la cena!
    Lasciarla curiosare, mentre è convinta di non essere vista rende la situazione più intrigante, non si sa mai cosa può nascondersi in un appartamento di un uomo!
    Forse cose ben più “forti” di quelle appena viste. Dopo tutto li dungeon è solo passione e trasgressione, invece l’appartamento è intimità!

  • Uno degli aspetti più affascinanti di un racconto del genere è senz’altro l’inaspettato. Storie con varie tipologie di varianti di dominazione se ne leggono molto. È una trama accattivante e sorprendente che può cambiare le regole del gioco. In questo caso, mi aspetto che le fantastiche premesse sfocino in qualcosa di inatteso per i lettori. Primo step… sicuramente Valentina che prende in mano le regole del gioco!

    • Storie di dominazione se ne leggono tante, infatti ero indecisa se scriverne ancora un’altra. Ma avevo un’idea troppo intrigante che mi frullava per la testa e dovevo in qualche modo farla uscire. Gli sviluppi imprevisti? mah…vedremo 🙂

  • Un puzzle si compone di tanti tasselli. nel secondo capitolo scopriamo i personaggi, lei decisa sicura di sé ma inguaribilmente attratta dalle novità più o meno complicate: vuole esplorare e provare piacere. lui belloccio, maturo, affascinate sicuro di sé che lancia la sfida tesse la tela del ragno. Lei è troppo desiderosa di esplorare e sondare la propria psiche anche nei lati più oscuri e profondi accetta di visitare il locale adibito anche a bdsm: tappa importante per affermare se stessa!!!

    • Legami d’amore

      Gioca con me.
      Prendimi, avvolgimi, tendimi, accarezzami, sfregami, stringimi.
      Spingimi più alto,
      il mio corpo in un arco: appendimi, attaccami, affiggimi, agganciami,
      coperto di sudore freddo: tremante, agitato, affannato, eccitato,
      stretto con una corda,
      pronto a cantare
      qualunque aria e nessuna
      e poi… solo un piccolo tocco,
      E io: “Per favore…”
      “Danza per me…”, hai detto.
      E sono volata
      in alto più di quanto avessi mai volato.
      In alto come un aquilone,
      ubriaca… e poi alla deriva, stretta da corde,
      ho ballato, vagato, librato, volteggiato,
      in nodi infrangibili,
      in legami saldi, e poi…
      corde da sciogliere e seguire.
      Legami d’amore.

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