Oltre la realtà

Dove eravamo rimasti?

Cosa accadrà a questo punto? I ragazzi verranno trasportati in un'altra realtà. (67%)

L’ infinito.Buio.
“Mi gira la testa, ma dove sono? La sua mano, la cerco. Il suo respiro? Non riesco a sentirlo.
Un vortice.
Cosa sono questi colori? Ma cosa ho fatto? Cosa sta accadendo? Dove sono i miei genitori? Mi sarei dovuta sposare! Cosa penserà tutta quella gente, ora? E Filippo?
Ancora la sua mano….”
I pensieri di Viola erano milioni al secondo.
“ Cosa mi sta succedendo?? Aiuto!”

– Viola, sveglia… Viola!
Aprì gli occhi e c’era lui. La guardava in quel modo ipnotizzante, sorrideva e le porse la mano.
Viola si trovava distesa a terra, aveva perso la cognizione del tempo e dello spazio.
I suoi occhi brillavano accecati da mille luci. Si sollevò.

L’oceano.
Un’infinita distesa azzurra si apriva davanti ai suoi occhi. La sabbia, come un foglio bianco, veniva scritta e cancellata ripetutamente dalle onde. Parole che riuscivano a vivere per mezzo minuto. Ora c’erano, l’attimo dopo, non c’erano più.
Rumore, musica, sinfonia.
I gabbiani, le loro ali, il loro volo, la loro meta.
Il sole rifletteva i suoi raggi in quello specchio cristallino, creando dei piccoli diamanti in contro luce.
Granelli color oro, brillavano sotto i suoi piedi.
Caldo.
Confusione.

– Viola, dimmi qualcosa, stai bene?
– Dove sono?
– Non hai sempre voluto scappare, correre libera? Non volevi sapere cosa c’era oltre ogni cosa? Ecco, questo è l’infinito.
– L’infinito.
– Chiudi gli occhi, lasciati rapire dal rumore delle onde, liberati. Respira a pieni polmoni. Corri ed urla se vuoi.

Il ragazzo le fece aprire le braccia, come se fosse pronta a ricevere un immenso abbraccio. Le teneva stretta la vita.
– E’ per te. Tutto questo è tuo.
Sussurrò
– Tuo.
– L’infinito.
– L’infinito.

Il tempo sembrò fermarsi per un attimo o forse, davvero. Ogni cosa rallentò il suo movimento. Tutto, tranne il cuore di Viola.
Era una corsa, una maratona a cui non aveva mai partecipato, una gara senza fine. Era tutto o forse niente. Era ciò che fino ad ora non aveva mai provato.

– Ma tu chi sei? Perché sei qui? Perché tutto questo? Perché io? Dimmelo!
Il suo sguardo ora era rivolto verso quegli occhi verdi che non smettevano di sorriderle. Sembrava stessero raccontando. Parlavano senza aprir bocca.
Il discorso più lungo che Viola aveva mai sostenuto.

– Sono tutto ciò che tu senti. Sono le tue paure, i tuoi sogni, i desideri, le lacrime, i sospiri, la voglia, la libertà, la felicità. Sono le notti insonni, i tuoi incubi, ma anche i tuoi sorrisi e le speranze. Sono tutto.

– Ma come è possibile? Non ci credo! Che vuol dire?
– Viola!
Il ragazzo le afferrò il viso dolcemente e guardandola dritto negli occhi le disse:
– Io sono le tue parole.

Ora tocca a voi! Come procederà la storia?

  • "Le sue parole" (ovvero il ragazzo misterioso) avranno una scadenza precisa. (40%)
    40
  • Il raggazzo le consegnerà un oggetto speciale. (50%)
    50
  • Viola dovrà prendere una decisione importante. (10%)
    10
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

66 Commenti

  • per me l’idea dell’altra realtà era troppo scontata, ho sperato che l’immagine di Viola nella sua camera avesse attirato molte persone, ma a quanto pare l’ho votata io e forse un altra persona 🙂 devo cambiare punto di vista, credo di aver azzeccato l’ultima opzione troppo tempo fa 🙂
    Complimenti comunque, bel capitolo, anche se forse un po’ breve 😉

    • Si, è una mia scelta. La protagonista deve essere la protagonosta stessa di ciò che scrive. Nel primo episodio Viola si sente troppo “stretta” nel mondo che la circonde, perciò decide di inventarselo lei un mondo migliore. E’ lei la protagonista dei suoi viaggi, per questo si rifugia nella scrittura.

      • Si si, quello l’hai raccontato perfettamente nella prima parte (descrivendo le fattezze fisiche ad esempio). Il mio era un inciso esclusivamente sul nome. Visto che Viola è una che spazia con la fantasia, perchè non scegliere anche un nuovo nome, magari più attinente alla storia di cui si rende protagonista? (Pensa se si immaginasse come una principessa dell’impero cinese nel IX secolo, Viola sarebbe un nome alquanto bizzarro).
        Però in effetti cambiare il nome potrebbe dare il via libera a cambiamenti anche fisici/somatici. E li non sarebbe più lei a partecipare alla storia ma un suo alter ego.
        Come non detto, vaneggio pesonale u.u

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi