RR Non Deve Morire

Una giornata qualsiasiIl sole sorge pallido, tentando di vincere la spessa coltre di polvere e nubi che acceca i quartieri degli operai. Dagli alti grattacieli fumosi, dai piccoli appartamenti con i muri scrostati, dai letti ancora tiepidi, gli uomini si avviano a passi strascicati verso le imponenti fabbriche, le ciminiere che si perdono nella bruma. Nessuno parla, qualcuno rivolge uno sguardo alle finestre illuminate di luce aranciata, dove mogli e madri attenderanno il loro ritorno. Tra le gambe degli adulti, bambini con le guance arrossate corrono verso la scuola. Qualcuno ride, qualcuno cerca di abbozzare un gioco. Sotto il braccio tengono un quaderno e una matita troppo corta. I lampioni sono ancora accesi, perché si inizia a lavorare presto. La loro luce sfarfalla e presto cederà il passo all’avanzare del giorno.
Red è un uomo come tutti gli altri, un impiegato R Pharma, anche se lui di farmaci non ne ha mai avuto in mano nemmeno uno. Passa la giornata ad ripiegare i lembi delle scatole, tutti quanti allo stesso modo, e a chiudere linguette su linguette. Ormai potrebbe farlo ad occhi chiusi. Ha vent’anni e da quasi dieci lavora allo stesso posto, sullo stesso sgabello di pelle consunta. Ancora una decina d’anni e lo congederanno, eppure non riesce ad esserne felice. Si passa una mano tra i capelli biondi. Hanno già iniziato a cadere e probabilmente presto si spolvereranno di bianco. I biondi sono fortunati, pensa, perché i loro capelli diventano sale e pepe più tardi che per gli altri.
Passa sotto la grande porta dello stabilimento quasi sena accorgersene. Il logo illuminato da led rossi disegna macchie di fuoco sul suo viso e su quello dei suoi compagni. Non si rivolgono la parola, solo sguardi silenziosi. Non si parla durante il lavoro.
In piedi, affacciato all’unico camminamento che sovrasta lo stanzone delle macchine, il padrone li guarda. I suoi occhi, uno color del cielo e l’altro di un marrone venato d’oro, li fissano con una tale intensità da far pensare che li conosca uno per uno. Indossa un completo blu cina, come tutti Loro. Lo fanno per far risaltare la pelle candida e i capelli corvini. Li porta legati in una coda di cavallo che gli arriva a metà schiena. Lui non perde i capelli, è questo che vuole dire. Lui a trent’anni non ha ancora un solo filo bianco. Lo si legge nel suo sorriso appena accennato, il sorriso di un uomo che sa di essere dalla parte giusta. Tutti Loro, i Benedetti, lo sono.
Lascia che si siedano ai loro posti, senza fretta. Lascia che tutte le macchine siano avviate, ascoltandone il suono come una musica.
Red fissa il suo corpo allenato, sano, più alto di una spanna rispetto a uno qualsiasi di loro. Quel corpo che non ha mai conosciuto l’amore. Dopo tutto la fortuna ha i suoi difetti. Lo pensa e quel pensiero gli pare pericoloso, sporco. China il capo.
Dagli altoparlanti si propaga il trillo acuto della campanella. Non c’è allegria in quel suono. È ora di iniziare, dice. Il ciclo ricomincia. Ma ancora non è il momento. Tutte le teste si sollevano verso il padrone, verso Ilyr R. Benedict, tutti gli occhi si appuntano sulle sue labbra sottili.
“Buon giorno, signori. Vi auguro di svolgere anche oggi i vostri compiti per il meglio. Vi auguro di percorrere La Via e che vi sia propizia. Vi auguro che RR anche per oggi vi guidi”.
La sua voce è modulata, eppure il silenzio è tale che tutti riescono a udirla. Qualcuno annuisce, quelli che ancora praticano seguono La Via con dedizione. Ma Red dubita che a Ilyr Benedict interessi veramente qualcosa. A lui importa solo che tutti, al termine del suo discorso, congiungano le mani davanti al volto e pronunciano la formula che apre e chiude La Via ogni giorno.
“RR non deve morire!”
Le voci sono come un boato. Ma presto è il rumore delle macchine a coprirle, presto tutto inizia. Il cartone percorre il rullo, la mano di Red si allunga pigramente per prenderlo.
“E se morisse che succederebbe?”
La voce lo carezza suadente. Nemmeno si accorge di trattenere il fiato.

Che cosa accadrà ora?

  • Andremo a curiosare dove non si dovrebbe... (14%)
    14
  • Red presterà ascolto al suo misterioso interlocutore. (14%)
    14
  • Seguiremo Ilyr R. Benedict per capirne di più sui Benedetti. (71%)
    71
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32 Commenti

  • Mi piace molto 🙂
    Le descrizioni sono forse un po’ di maniera, ben scritte per carità, ma un po’ “costruite” (imho). Però l’idea è bella e la situazione molto intrigante.
    Voglio saperne di più sui benedetti quindi ti seguo 🙂

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