RR Non Deve Morire

Dove eravamo rimasti?

Forse... Ilyr R. Benedict dovrebbe seguire il consiglio sulla velina (45%)

Siamo tutti prigionieriNon sa nemmeno lui perché lo stia facendo, perché sia uscito di casa dopo il tramonto. Le finestre dell’alveare sembrano tanti occhi gialli che lo fissano. Affonda il capo nel collo del cappotto, premendosi il cappello floscio sulla testa. Ha una mano in tasca, ma non porta armi: non è consentito usare la violenza nell’Alveare. È una cosa da Altri, dai loro bassifondi sporchi e puzzolenti. Scivola contro i muri e si tiene alla larga dalla luce lattiginosa dei lampioni. Le dita piegano la velina, la stringono come un tesoro. Ci ha pensato a lungo, per tutto il pomeriggio. Ci ha giocherellato, l’ha riletta infinite volte, fino a che le parole non gli comparivano dietro le palpebre chiuse, stampate a fuoco.
Entra in uno degli edifici, uguale a tutti gli altri, e sale lentamente le scale. Gli sembra quasi di essere in casa propria, tanto che quando bussa alla porta si aspetta sia Karina ad aprire, a salutarlo, a metterlo a sedere sul divano. E invece è una donna che non conosce, i capelli corvini raccolti dietro la nuca in una pettinatura castigata e una maschera candida legata dietro le orecchie. L’effetto è straniante: quel volto bianco, senza espressione, accresce solamente il disagio dell’uomo. La donna non parla, si limita a tendergli una maschera uguale alla propria e ad avviarsi lungo il corridoio. Ilyr R. Benedict sospira.
Nell’appartamento i muri divisori sono stati abbattuti, i mobili poggiati tutti contro le pareti, i tappeti arrotolati. Altri uomini e donne, non più di una decina, girovagano nello spazio vuoto. Di tanto in tanto si accostano l’uno all’altro, forse si sussurrano qualcosa, ma troppo a bassa voce perché li possa sentire. All’uomo sembra quasi di essere in un teatro muto, di fronte a una commedia che non riesce a comprendere.
“Siamo tutti prigionieri”
Non è nemmeno accorto dell’uomo al suo fianco. Non può riconoscerlo dalla voce, perché tutti i Benedetti hanno all’incirca la stessa voce, che varia di qualche tono con il passare degli anni. Non può guardarlo negli occhi, né cercare segni particolari sulla sua pelle. È poco più basso di lui, ma nemmeno questo gli dice nulla.
“Regola il nostro numero come se fossimo bestie. Ci dona una vita solo quando un’altra muore”.
Si allontana camminando a testa bassa, le mani allacciate dietro la schiena.
“Dovremmo essere un’enclave di eletti”
Un’altra donna. Indossa un abito di seta dall’ampia scollatura. La stoffa le si modella addosso esaltandone le forme abbondanti. Gli prende la mano, se la poggia sul cuore. Un brivido formicola lungo la schiena di Ilyr R. Benedict.
“Dovremmo poterci amare”
Ora tutti si stanno avvicinando a lui, tutti quei visi senza sguardo. Gli si fanno attorno, alcuni gli poggiano le mani sulle spalle o sul corpo. Sente freddo. Parlano tutti come se fossero uno solo, come se si fossero ripetuti quelle stesse frasi infinite volte.
“Dobbiamo essere liberi. E per farlo c’è solamente un modo”
Non hanno bisogno di dirlo. Lo sa anche lui, con quella strana comprensione istintiva che i Benedetti hanno tra di loro. Lo sussurra mentre loro lo gridano, lo fa sentendosi sprofondare, sentendo di fare qualcosa di profondamente sbagliato.
“RR deve morire”
La donna che ancora gli trattiene la mano solleva la maschera, gli si avvicina. Ha un bel viso regolare, un poco arrotondato, nel quale gli occhi diversi paiono risplendere. Le sue labbra sono dipinte di rosso vivido. Gli si preme contro e lo bacia sulla bocca bianca della maschera. Ilyr R. Benedict sa che dovrebbe ritrarsi, ma non lo fa. Mentre lei solleva la sua maschera e lo bacia di nuovo, questa volta sulle labbra, non reagisce. Il suo corpo è scosso da brividi violenti.
“Sei dei nostri?”
L’uomo sa già cosa rispondere, ma si concede un’ultima domanda, un’ultima possibilità.
“Come può morire RR se non sappiamo cosa sia?”
La donna sorride allusiva e probabilmente, dietro il travestimento, anche gli altri lo stanno facendo. Ilyr R. Benedict sente improvvisamente stupido. Un senso di nausea lo avvolge.

Quale sarà la scelta di Ilyr R: Benedict?

  • Qualcosa di improvviso gli impedirà di prendere una decisione. (67%)
    67
  • Temporeggerà, tirandosi indietro. (0%)
    0
  • Sceglierà di unirsi ai sovversivi. (33%)
    33
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32 Commenti

  • Mi piace molto 🙂
    Le descrizioni sono forse un po’ di maniera, ben scritte per carità, ma un po’ “costruite” (imho). Però l’idea è bella e la situazione molto intrigante.
    Voglio saperne di più sui benedetti quindi ti seguo 🙂

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