Xelettro, il mondo della tecnologia

Dove eravamo rimasti?

Come arriveranno al computer madre? Con un tranello formato da delle lettere scritte su ogni amuleto... (50%)

Ogni inizio ha una fine.Ad un tratto fu come se fossero risucchiati dal lago. Tutto intorno a loro si increspò e si fece trascinare all’interno del lago che sembrava quasi duro, come un pavimento interrattivo, ma che in quel momento si stava fondendo diventando un liquido colorato con immagini sfocate.
“Cosa facciamo!”esasperò Cicì mettendosi le mani frai capelli.
“Aspettiamo”sospirò Luxury più serena che mai.
Pian piano tutto fu risucchiato, e intorno a loro rimase uno spazio bianco e angusto. Il lago scomparve facendosi assorbire dalle pareti che diventarono come il lago, con immagini pazze sparse per la parete che si muovevano ondeggiando tra loro.
Poi dal pavimento si formarono tre porte una accanto all’altra.
Sulla prima c’era scritto “corsa”, sulla seconda “vortice” e sulla terza “tranello”.
“Non ci penso neanche di andare a piedi! Mi sventoleranno tutte le codine e mi spettinerò! A questo punto… Tranello!”urlò Alice, toccandosi le codine e provando un gesto di disgusto nei confronti della prima porta.
“E va bene, tranello” accordarono gli altri.
Entrarono nella terza. Sul muro apparve una scritta:”lunga è la strada per arrivar qua, per tornar i vostri amuleti dovrete usar”
Lola estrasse dalla tasca gli amuleti e li posò per terra, mettendosi in ordine di ritrovamento.
“Su ogni amuleto ci sono due numeri che… Ma è ovvio! Il codice mors! Ogni numero corrisponde a una lettera dell’alfabeto!”Lola si illuminò.
“Allora…16-18 9-14 3-9 16-9 21-19” pronuncio Cicì quasi interessata.
“Pr-in-ci-pi-us”azzeccò Ben scrivendoselo sulla mano.
“Principius!” Urlò Luxury chiudendo gli occhi.
Le pareti di strinsero sempre di più. Il gruppo stava per soffocare ma appena toccò la parete si smaterializzó in un fumo grigiastro che si dissoslse pian piano.
Si ritrovarono davanti a quel trono che Lola aveva visto in passato, all’inizio della missione, e cominciò a pensare come Xelettro aveva modificato la sua vita.
“Eccoci” sussurró Luxury.
“Oh! I miei eroi! Vi accompagno nel computer-madre!”sibilò il vecchio materializzandosi dal trono.
Attraversarono le colonne d’oro arrivando alla sala dei quadri, con ogni tipo di quadro interrattivo che si muoveva, di pittori sconosciuti. Infine attraversarono il museo, la cosa più pazzesca e magnifica che avessero mai visto. Macchinari straordinari che Lola si sognava ad occhi aperti, nuove scoperte scientifiche e teorie nuove. I bambini si guardavano intorno sbalorditi.
Arrivarono finalmente al computer-madre. Si ritrovarono davanti a uno schermo gigante da cui partivano miliardi di fili nei quali scorreva un liquido violaceo che fuoriusciva allagando la stanza.
Quando il liquido toccava terra era come se la fondesse e la lacerasse.
La stanza era più malridotta di tutte le altre, non sembrava neanche che appartenesse all’edificio.
Luxury e il vecchio avanzarono verso il computer-madre con in mano gli amuleti.
Arrivarono su una botola che li alzò all’altezza del calice che faceva partire i fili alimentandoli. Si affacciarono lentamente al calice e fecero ciondolare gli amuleti. Gli amuleti si illuminarono inondando tutta la stanza, e quando caddero nell’acqua di fu una specie di esplosione.
I bambini si andarono a riparar dietro alle colonne tappandosi le orecchie dal botto fragoroso.
Il botto durò dieci secondi continui e Lola si preoccupò tantissimo per Luxury, stava quasi per andarla a soccorrere ma gli altri la trattenevano.
La luce schioccò e scomparve lentamente.
Luxury e il vecchio erano ancora sulla botola che si era abbassata. Il liquido non era più violaceo ma era trasparente ed ora non lacerava più niente. La stanza era come ristrutturata e il computer non ribolliva più come prima.
Uscirono per vedere fuori, la gente camminava festosa senza niente che la comandasse. Gli ipnotizzati non c’erano più e la tranquillità avvolgeva l’atmosfera.
Provarono un senso di sollievo. Quell’esperienza sarebbe rimasta per sempre nel loro cuore, accompagnata dall’amore per la tecnologia e la passione di scoprire cse nuove.

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