Dove eravamo rimasti?
La nuit américaine
Da lì a pochi istanti, il buio ricopre ogni cosa.
Prima di saltare, il sistema elettrico fa un tac che fa interrogare Simone sulla posizione (dimenticata) in cui ha riposto le chiavi che aprirebbero lo sportellino del contatore, e sulla presenza (incerta) di qualcun altro, al piano di sopra, che abbia lo zelo necessario a risolvere la situazione. Il primo e unico piano sulla testa del telefono amico, è occupato da uno studio di avvocati muti tra di loro e logorroici se incontrati all’ingresso, o lungo la strada. Simone, di solito, tende a evitarli.
La giornata, fuori, è di quelle in cui il cielo, cupo e invernale, fa sembrare il tempo fermo a qualche minuto prima dell’alba. L’unica finestra nella stanza (Simone l’ha sempre sostenuto) è in una posizione talmente sbagliata che fa trapelare poca luce anche nei pomeriggi di piena estate, figuriamoci adesso. Tra l’altro, stamattina, distratto dal bizzarro corso degli eventi, Simone si è scordato di alzare la tapparella e tirare la tenda. Non è una dimenticanza che gli accade di rado: l’oblò squadrato che buca la parete è così insignificante che ci si può del tutto dimenticare della sua presenza. Insomma, tutto questo per dire che fa buio davvero, anche se siamo all’ora di pranzo.
E, al buio, Marta non vede più niente, nemmeno le dita della mano destra che continua a sventolare davanti agli occhi, nella speranza di abituarsi, almeno un poco, alla mancanza di luce.
Simone, invece, avvezzo a passare lì quasi tutto il suo tempo, riesce a distinguere, qua e là, piccole cose: la superficie liscia del poster dei Queen, ad esempio, che riflette a intermittenza la luce d’emergenza.
Alzatosi rovesciando, involontariamente, il proprio bicchiere, Simone raggiunge a tentoni la finestra. Non per aprirla, né per cercare le famose chiavi dello sportellino del contatore, no. Si accovaccia sulle ginocchia e, continuando a procedere per tentativi, cerca una scatola quadrata, che tiene lì da molto tempo, in attesa di poterla sfoggiare.
Quando, finalmente, la trova, ne estrae una candela, un pacchetto di fiammiferi, e delle carte da gioco. Nel tempo di accendere la candela e disporre le carte, Simone racconta a Marta che, quand’era bambino, odiava le sere in cui saltava la luce. Capitava spesso e, la cosa più terribile, era la noia con cui si doveva convivere per tempi incerti e, spesso, tremendamente lunghi. Senza corrente elettrica non puoi leggere un libro, guardare un film, ascoltare musica. Come fai, allora, a sopravvivere? Marta annuisce, in linea di massima condivide. Senza corrente, si scioglierebbero tutti i freezer. Avrebbe più lavoro, certo, ma sprecare tutto quel cibo, che peccato.
Per questo – e Simone lo dice con un ghigno soddisfatto – si è premunito di un kit scaccia-noia in caso di black-out. Poco male se fuori è giorno e, uscendo per strada, i due potrebbero scordarsi del cortocircuito, e tornare alla luce. Meglio giocare alla nuit américaine, fingere che fuori il mondo sia dormiente, e quella partita a lume di candela esista in un tempo che scorre solo per loro.
Marta non si fa pregare e, anzi, prende la carta che le è capitata in sorte e la illumina sotto alla candela, premurandosi che Simone non sbirci, altrimenti che gusto c’è?
Riflette per poco tempo, come se, fatta pace con la propria ciclopica natura dello sguardo, ora sapesse far dialogare notevolmente più in fretta le idee tra di loro. (D’altronde, in canone, si possono dire due cose contemporaneamente, nel tempo in cui una voce in assolo ne dice solo una).
“Quella cosa per cui uno più uno uguale nessuno ma, in due, può essere bella. No dai, è bella, di solito. Sempre.”
Mentre la fiamma della candela gioca a trasformare i volti, proiettandovi ombre sempre diverse, mentre i Queen e la (non proprio loro) dedica ammiccano dal poster, mentre Craig e Raina sorridono dalla striscia di Blankets, Simone scorre mentalmente tutte le parole amorose in cui le singole unità valgono meno dell’insieme. Sperando, in contemporanea, che gli avvocati silenziosi-logorroici non riattacchino la luce, per nessun motivo.
21/01/2015 at 10:08
Non so se essere più invidioso dell’idea che hai avuto per il lavoro di Marta o perché non ce l’ho io un lavoro del genere.
15/01/2015 at 19:43
Complimenti! Mi è piaciuta la storia di questo incontro. Ammiro che non hai utilizzato tutti i caratteri a disposizione e sei riuscita a tratteggiare un racconto rosa simpatico. Cioè non solo romantico come un racconto rosa debba essere, ma anche simpatico. Ancora complimenti!
24/11/2014 at 13:06
Ma che bella! Me la sono letta tutta d’un fiato! Sei davvero brava e mi dispiace solo di aver scoperto la storia a versione ultimata, avrei votato per altre alternative. Pazienza, alla prossima! Ciao!
01/07/2014 at 20:51
fantastica, davvero!!!
09/03/2014 at 09:25
Complimenti davvero, bellissima storia..
Spero di rileggerti e riuscire a partecipare ai sondaggi 🙂
12/02/2014 at 18:48
Grande 🙂
17/01/2014 at 15:57
Che dire, mi è piaciuto moltissimo, e finalmente ho trovato un nome per le mie “tristezze cosmiche”… Spero di rileggerti, perchè è stato un vero piacere.
😀
15/01/2014 at 20:14
Brava! Brava! …e di nuovo brava!
Questo racconto è delizioso! L’ho letto tutto d’un fiato stamattina arrivando anche in ritardo in ufficio ( per questo non ho avuto tempo di lasciare un commento!)
Un finale originale degno di una storia altrettanto originale e divertente.
Spero di “giocare” nel tuo prossimo racconto , se lo scriverai: di sicuro ti seguirò.
14/01/2014 at 22:47
Finale meraviglioso Margherita!
Ho adorato il tuo racconto, dal primo all’ultimo episodio, per i suoi personaggi così originali e interessanti e per lo stile con cui ce l’hai raccontato: descrivendo le varie situazioni in un modo così magico, come se ogni dettaglio, anche quello apparentemente più futile, avesse un’importanza unica. Brava davvero e, per rispondere alla tua domanda, sì, mi piacerebbe molto scrivere un altro racconto, ma il mio tempo libero ultimamente scarseggia a causa dello studio, quindi, appena possibile, cercherò di pubblicare qualcosa di nuovo. 😉 A presto!
13/01/2014 at 23:54
In tutto questo, fuori era giorno.
Sono molto colpita da questo finale, da questo racconto.
E poi, Blankets (e che dire di Habibi?).
Ti abbraccerei, per questo finale che lascia tremuli.
13/01/2014 at 23:01
Quanto mi è piaciuto questo racconto 🙂
Mi hai fatto ripensare col sorriso sulle labbra a quando andava via la luce, prendevo la radiolina e ascoltavo la musica o la partita (perché andava via spesso durante la partita, non c’era la tv con sky, telepiù ma c’era radio uno e tutti erano sintonizzati) 🙂
Non vedo la necessità di un sequel, voglio leggerti in qualcosa di nuovo. Un sequel finirebbe per spezzare l’armonia di una perfezione
13/01/2014 at 22:15
Margherita, un finale prezioso come tutta la storia, sono ufficialmente una tua fan, incantata.
13/01/2014 at 22:12
che tenero questo finale, mi piace davvero moltissimo marghe, vorrei viverla questa loro dimensione, li invidio, amo il buio, vorrei poter essere a loro posto e non aver paura che qualcuno mi sorprenda o mi ammonisca
mi hai fatto sognare, grazie <3
13/01/2014 at 18:42
quanto spero che la tua bravura torni a deliziarci e ad alleggerire il peso della giornata che grava su tutti noi, Margherita io amo i tuoi racconti 🙂
13/01/2014 at 12:15
Bellissimo questo finale! 🙂
13/01/2014 at 08:47
Bravissima
13/01/2014 at 01:02
Con semplicità e gentilezza si possono raccontare molte più cose di quante possiamo immaginare. Esattamente come hai fatto tu, che senza mai oltrepassare il limite e con grande eleganza ci hai regalato una storia fatta di momenti intensi ma anche divertenti (ripenso alla bella descrizione dei “bambini di oggi”) 🙂
Brava Margherita, e grazie per la piacevole compagnia 🙂
12/01/2014 at 21:30
quanto è bello immaginare la costellazione di punti luminosi sulle pareti dare a questa storia il tempo lento e imprevedibile del sogno…
bravissima! 😉
12/01/2014 at 21:30
Sei riuscita a sorprendermi, Margherita, bellissima l’idea del kit 😀 e il finale… Ero preoccupata, i finali mi preoccupano sempre, ho paura di restar fregata ^^” invece… wow! Dice e non dice, quel che basta per far volare la fantasia senza però tarparle le ali, è romantica e, soprattutto, è perfettamente in stile/tono con il resto della storia.
Spero arrivi presto un altro racconto by MargheritaSchub 😉
12/01/2014 at 21:12
vive l’amour!
finale strepitoso!
12/01/2014 at 20:54
Mi sa che sono arrivato un po’ tardi da queste parti…
Dai commenti pare proprio sia stata una bella storia e prometto che la leggerò! ; )
12/01/2014 at 18:53
Complimenti Margherita e grazie per l’incantevole atmosfera che ci hai regalato ancora una volta. Anche io sarò in prima fila ad aspettare il tuo prossimo racconto. Ti abbraccio.
12/01/2014 at 16:04
Margherita, che bel finale, mi è piaciuta tantissimo l’ultima parte 🙂
Io aspetterò il tuo ritorno qui sul sito, naturalmente in prima fila 😀
Brava!
12/01/2014 at 14:56
Giuro che questo finale mi ha fatto commuovere :’) non posso credere che siamo già alla fine <3
Mi è piaciuta veramente tanto come storia e sono certa che qualunque sia la tua prossima (sequel o nuova) sarà entusiasmante almeno quanto questa.
Un bacione e ancora congratulazioni 😉
12/01/2014 at 14:41
Complimenti Margherita! Una storia che come ti ho già detto, all’inizio avevo dubbi a iniziare a leggere a causa del genere (che, devo ammetterlo, messo lì, spesso inganna un po’…), ma che alla fine mi ha davvero sorpreso.
Una storia dolce, che dispiace lasciare, come quando finisce l’ultima fetta di torta o l’ultimo pasticcino.
Sicuramente aspetterò e seguirò la tua prossima storia su the incipit, per cui (spero) a presto! 🙂
12/01/2014 at 14:22
Bellissimo finale, Marghe! Perfetta conclusione per questo tuo racconto che mi è piaciuto proprio tanto.
S. Ha ragione, dovresti scrivere qualcosa di lungo. Nel frattempo ti aspetto di nuovo si THe incipit. :-*
12/01/2014 at 14:06
Io sto sorridendo…alla luce della candela…per un’ atmosfera bellissima che (mi) hai regalato…
Grazie Margherita 🙂 La fine di un bellissimo viaggio 🙂
12/01/2014 at 13:15
*sospirone*
Quante belle immagini, Marghe. Troppe per elencarle tutte. Speriamo davvero che gli avvocati non accendano la luce: in fondo, non comunicando fra loro, probabilmente penseranno (come Simone) che “qualcuno se ne occuperà”
12/01/2014 at 12:41
oh che bel finale! 😀
Un finale semplice, ma non facile, delicato, ma non anonimo.
semplicemente “WOW”
Brava 🙂
12/01/2014 at 11:47
Gli avvocati muti tra di loro e logorroici altrove, la finestra nel posto sbagliato, il bicchiere che cade. Questo è solo l’inizio, il resto lo cito con difficoltà perché ho ancora la completezza del tuo racconto che mi pulsa dentro.
Anche tu sei pronta per qualcosa di grande, senza dimenticarci di tornare qui – spero che lo farai – in questo posto magico dove girano le nostre idee e dove ci siamo incontrate davvero per la seconda volta.
:*
S.
12/01/2014 at 11:37
Mentre tutto il sito attende con il fiato sospeso l’interpretazione autentica circa la vita sessuale schubiana, tu ci colpisci a freddo con questo finale truffaultiano, delicato e lieve e perfetto.
(Se i racconti di TheIncipit fossero piatti, tu saresti senz’altro lo chef di punta nelle cosiddette presentazioni, ché i tuoi piatti sono sempre magnifici a veder… ehm… a leggersi. Grazie della bella lettura).
11/01/2014 at 20:11
Blackout e………….APPLAUSI 🙂
11/01/2014 at 12:54
Lo so che sei così brava, l’ho sempre saputo, quindi non te lo dirò, lo so che lo sai.
10/01/2014 at 17:42
Mi sono piaciuti molto questi due personaggi e lo stile con cui hai raccontato la storia, complimenti!
Voto per il blackout
09/01/2014 at 17:08
Bellissimo episodio. Un incontro ravvicinato proprio sorprendente 😉 E ora, cosa posso votare? Uhm… ma naturalmente TABOO!!!
10/01/2014 at 13:41
Noi, invece, dobbiamo rigiocare presto a Cranium! eheh!
09/01/2014 at 16:55
questo episodio è proprio bello! una descrizione dei personaggi affascinante…
complimenti!
😉 p.s. curiosa della partita di taboo quasi finta – quasi vera…
10/01/2014 at 13:41
Grazie. E grazie di seguire sempre la storia, nonostante i tanti impegni hai sempre un posticino per leggermi e ne sono felicissima.
09/01/2014 at 13:19
Questo capitolo mi ha proprio stregato. Hai uno stile delicato ma che sa andare al cuore delle cose, un po’ mi ricorda “l’eleganza del riccio”. Insomma, mi dispiace solo di dover abbandonare Marta e Simone, ormai era come se li con
09/01/2014 at 13:21
Come se li conoscessi di persona
10/01/2014 at 13:39
Grazie… Mi fa proprio piacere, perché la cosa più bella che possa succedere a un racconto è che i personaggi, in qualche modo, prendano vita.
Sono felice che per te sia accaduto!
09/01/2014 at 00:52
una quasi finta quasi vera… partita di Taboo… 😉 sì!
bellissimo questo incontro “a colori”…
10/01/2014 at 13:36
Grazie! I colori resteranno, anche giocando a taboo, anche fosse al buio. 🙂
08/01/2014 at 23:41
Blackout, perché forse solo così, al buio, si scoprirà che l’occhio del Ciclope in realtà era il terzo occhio…
10/01/2014 at 13:35
Mi piace questa visione! Ne metterò di certo un po’ nel finale.
08/01/2014 at 23:16
voglio la partita a taboo
margherita ma che brava che sei, hai uno stile calibrato e lineare
davvero complimenti
10/01/2014 at 13:34
Grazie! Bello averti qui. 🙂
10/01/2014 at 21:48
ci sono sempre, anche se non te ne accorgi 🙂
08/01/2014 at 00:35
Mi è piaciuto molto questo episodio: la scoperta di sé nell’occhio ciclopico è molto intensa (e funziona alla grande).
Per il finale scelgo il blackout.
Bravissima, questi due personaggi sono magnetici.
10/01/2014 at 13:33
Grazie, Filippo. Bello e prezioso, sentirti fare questi apprezzamenti.
07/01/2014 at 21:29
Un altro bell’episodio 😀 brava!
Per il finale, ora come ora, ci vorrebbe un bel blackout 🙂
10/01/2014 at 13:32
Grazie, grazie! Ma sì, lasciamoli al buio. 🙂
07/01/2014 at 19:53
Il titolo mi è piaciuto un mondo, l’immagine è molto bella e sottile e mi sono – ahimè – ritrovata parecchio in Marta…
Taboo? In due? Ma no, lasciamoci tentare dal blackout! Che poi vuol dire tutto e niente, giusto? 😉
10/01/2014 at 13:30
Giusto, cara Francesca. In fondo, al buio non è che smetta di succedere qualcosa, o qualcos’altro debba succedere per forza. Vedremo, vedremo! 🙂
07/01/2014 at 15:42
Mi è piaciuto tantissimo questo episodio! Brava! Scelgo la (quasi finta-quasi vera) partita di Taboo, vediamo cosa ne vien fuori, sicuramente qualcosa di bello! Aspetto trepidante il gran finale!
10/01/2014 at 13:15
Grazie, grazie!
Ma stavo pensando… Non ti fai solleticare dall’idea di tornare con un nuovo racconto? 😉
07/01/2014 at 13:00
Quanto mi è piaciuto questo capitolo!!!
Peccato però essere già al finale (nel quale spero tanto di leggere di una partita a Taboo).
10/01/2014 at 13:13
Grazie, Martina! Sono molto contenta ti sia piaciuto.
Essere al finale spiace anche a me, ci avevo preso gusto. 😉
07/01/2014 at 11:33
La partita di Taboo!! Che bella l’immagine di lei che rivede i particolari dando loro un senso!! Chiedo scusa per la sparizione! Pensavo di aver seguito il racconto e anzi ero rimasto stupito del fatto che non avessi più scritto nulla, poi ho scoperto che così non era e che me lo sono praticamente perso tutto, ma al finale ci sarò!!! 🙂
07/01/2014 at 11:52
Mi dispiace per l’inghippo, ma sono molto felice che si sia posto rimedio giusto in tempo! Bentornato!
07/01/2014 at 10:52
Ecco, come al solito il mio voto finisce per disperdersi. Uffa.
Più o meno attorno alla voce che chiacchiera con la propria eco ho avuto la certezza d’essere di fronte a qualcosa che vorrei aver scritto io.
07/01/2014 at 11:50
Ma che bello, grazie!
Mi dispiace per il voto disperso, ma prendiamola alla Moretti: evviva la minoranza!
07/01/2014 at 10:01
Sono troppo incuriosito dalla partita di Taboo (che spero vinca!).
Mi ha colpito moltissimo la descrizione finale, il passaggio dal ciclope al mondo a colori… quante volte ci si casca in quello sguardo per categorie!
Complimenti! 🙂
07/01/2014 at 11:46
Grazie! Ti confido che anch’io faccio un po’ il tifo per il Taboo (perché forse sarebbe la più divertente da scrivere). Ma sia quel che sia. 🙂
06/01/2014 at 20:08
ci sono storie che vorresti non finissero mai 🙂
con troppi al tavolo di cucina dovevi descrivere (molto bene lo hai fatto) dodici persone diverse, ma qui con due soli personaggi che non parlano, ma è come se parlassero dalle tue labbra, che stai esprimendo davvero il meglio di te. Parole fatate, che ti restano addosso come bei ricordi. Per finire una partita di taboo, cosa vorrai dire con quel quasi vera quasi finta, ma forse non lo saprò mai, perché vincerà il blackout. Mi tolgo il cappello e ti faccio un inchino. Stile classico.
07/01/2014 at 11:45
Diego, grazie! Un commento bellissimo, addirittura l’inchino! Ti sono grata. 🙂
06/01/2014 at 19:17
E blackout sia. Le tristezze cosmiche, i ciclopi , le persone a colori, i feticisti del sintomo…. Resteranno nei miei pensieri. Peccato che il prossimo sia l’ultimo.
07/01/2014 at 11:44
Però è molto bello sapere che qualcosa rimane, nonostante presto il racconto sarà finito. 🙂
06/01/2014 at 01:47
Sìì, Blackout! Ottimo per il finale 🙂
So che concluderai il racconto a dovere, dando alla storia un senso tutto suo, compiuto e particolare. Ma ovviamente sarei felice anche di un seguito, se non proprio un sequel qualcosa che richiami almeno in parte i due adorabili personaggi.
Bravissima, mia cara.
S.
07/01/2014 at 11:43
Sono felice della tua fiducia, e mi piace l’idea di coinvolgere i personaggi in qualcosa di nuovo, che non sia per forza un seguito. Vedremo. 🙂
Nel frattempo, vengo a leggerti!
05/01/2014 at 23:37
Brava Schub, sei proprio brava. Brava, insomma!
(Ero tentatissimo dal taboo, ma le quattro fanciulle qui sotto mi hanno convinto del blackout).
07/01/2014 at 11:40
Grazie, grazie e proprio grazie!
05/01/2014 at 23:15
Nuoooo no no no no non siamo già alla fine. Non lo accetto. Ora che mi parli di sguardi da ciclope (un’immagine che ho AMATO) e di Simone a colori, no. Non va. Voto il blackout e spero in un seguito. Anzi, lo esigo. Ecco.
07/01/2014 at 11:40
Mi fai saltellare sulla sedia dalla felicità, con questo entusiasmo! 🙂
Vedremo che si può fare. 🙂
05/01/2014 at 22:52
Io sono per il blackout 🙂
Alle volte si riesce a vedere di più al buio 🙂
07/01/2014 at 11:39
Anche questo è vero!
05/01/2014 at 22:31
E per finire…. beh: Blackout. Niente corrente, niente luce… che succede? Attenderò il finale che sicuramente sarà emozionante come tutto il resto del racconto! 😀
07/01/2014 at 11:38
Grazie! 🙂 e spero che sarà all’altezza delle aspettative…
05/01/2014 at 22:29
Blackout. Il buio copre le apparenze e rivela le essenze
07/01/2014 at 11:37
Mi piace questa poetica definizione del buio. 🙂
07/01/2014 at 14:54
Anche se, riflettendoci, avrei dovuto usare “cela” e “svela”… gli orrori della prima stesura! 🙂
05/01/2014 at 21:59
A me piace l’idea di continuare a curiosare nel quaderno della facce 🙂
07/01/2014 at 11:36
Se c’è un ciclope, chissà cos’altro potrà venirne fuori! 😉
05/01/2014 at 20:09
Una quasi finta quasi vera Taboo Aspetterò le cose per come le vorrai presentare brava
07/01/2014 at 11:35
Grazie della fiducia. 🙂
05/01/2014 at 20:02
Amo il taboo 😛 impossibile votare altro 😛
Quoto fra … sempre meglio 🙂 stima 🙂
07/01/2014 at 11:34
Grazie mago!
Anche a me piace molto Taboo anche se, purtroppo, in queste vacanze non ci ho giocato nemmeno un po’! Dovrò recuperare. 😉
05/01/2014 at 19:50
ok ok, altro capitolo entusiasmante, ti confesso che dai primi righi non lo credevo possibile
per questo ho imparato che con te è sbagliato dare le cose per scontato
potrei scegliere il blackout, far sì che al buio lei veda ancora meglio, che scappi il bacio, ma scelgo la partita a taboo, voglio sorprendermi ancora una volta nel trovare in una semplice situazione il tuo grande talento
sempre più brava margherita 🙂
07/01/2014 at 11:32
Grazie, Fra!
In fondo, il gioco più bello è proprio guardare oltre alla banalità delle cose “normali”. 🙂
05/01/2014 at 19:47
Altro bel capitolo, Margherita. Mi è piaciuta soprattutto vla parte finale, in cui Marta inverte la rotta.
Ho votato per la partita di taboo. Mi sembra la conclusione perfetta.
07/01/2014 at 11:31
Grazie! L’inversione di rotta prima o poi doveva esserci, altrimenti sarebbero rimasti miseramente 1+1. 😉
05/01/2014 at 19:43
Ti ho già detto tutto in privato 😉 comunque ora punterei su un sequel
07/01/2014 at 11:30
Mannaggia a voi, che mi fate venire strane tentazioni! Però è difficile immaginare un seguito dopo l’incontro. È successo quel che doveva succedere, scriverne oltre sarebbe come interrogarsi sulla vita di Cenerentola dopo le nozze regali. 😉
07/01/2014 at 19:03
Cenerentola dopo le nozze regali? Basta guardare Cenerentola2 🙂
07/01/2014 at 19:20
Esiste veramente?! Mi era sfuggito! Allora tutto si può fare… 😉
08/01/2014 at 11:29
Dovresti vederlo 😉 così trovi l’ispirazione per il sequel 🙂
04/01/2014 at 23:29
Ho letto gli otto episodi tutto d’ un fiato. Aspetto con ansia gli ultimi due + il tuo primo libro + la tua sceneggiatura teatrale + quella cinematografica + tutto quello che scriverai. 🙂
06/01/2014 at 19:40
Grazie, addirittura! Non sai come sono felice e onorata di sentirtelo dire!
02/01/2014 at 19:34
Le lusinghe, le lusinghe, come ci piacciono le lusinghe.
Avanti tutta, voglio leggerti ancora.
06/01/2014 at 19:38
Rieccomi! Non sono state lusinghe, ma hanno sortito un buon effetto.
02/01/2014 at 15:19
C’è qualcosa di lusinghiero… 🙂
06/01/2014 at 19:37
Lo stupore l’ha avuta vinta!
31/12/2013 at 11:22
Ho inutilmente votato per l’esilarante. Sperando fosse pure inconsapevole. Ciccia.
Ammutolisco nel mio angolino.
Brava Margherita, come sempre.
D.
06/01/2014 at 19:35
Nah, niente è mai inutile. In fondo l’immagine era esilarante, è Marta che l’ha presa sul mutismo. 😉
28/12/2013 at 23:55
Entro solo ora in questa stanza. Sorry, lo farò in punta di piedi.
Confesso una certo mio pregiudizio sul “rosa”, ma certo il genere è secondario, quando c’è una buona storia, e uno stile non banale, come mi pare sia in questo caso.
Scelgo il “riso”, se sono in tempo, tanto per rompere gli schemi. Vediamo
06/01/2014 at 19:33
Grazie, Rinaldo. Bello che tu sia passato di qui, sfidando il pregiudizio sul rosa. Confesso che ne avevo anch’io, in principio. Ma è bello giocare coi generi, trovare una via per farli propri. 🙂
28/12/2013 at 14:15
Ho votato per le risate.. ma sono in minoranza..
Brava Margherita, altro bel capitolo 🙂
Ora aspetto l’inaspettato.
06/01/2014 at 19:31
Grazie! L’inaspettato è arrivato, e per Marta non è stato poi così male. 😉
28/12/2013 at 13:25
Nooooo…io volevo l’accorato riso! 🙂
06/01/2014 at 19:30
Ridiamocela tra noi, per consolarci: AHAHAHAH ;D
28/12/2013 at 12:55
Molta delicatezza.
Direi attonito ammutolimento… 🙂
06/01/2014 at 19:29
Forse la delicatezza è proprio la caratteristica dominante in Marta e Simone. A volte fin troppa, tanto che li inibisce. Ma è bello che ce ne sia. 🙂
28/12/2013 at 12:01
C’è qualcosa di lusinghiero!
06/01/2014 at 19:25
Non è stato lusinghiero, ma ha portato lo stesso cose buone!
28/12/2013 at 11:26
Ho scelto l’inaspettato.
(Dialogo bellissimo, ma continuo a preferirti narrante).
06/01/2014 at 19:23
Locullo! Ho lasciato indietro un po’ di risposte, ma ho letto tutto a tempo debito. Difatti, in onore del tuo consiglio, questa volta ho messo a riposo i dialoghi.
07/01/2014 at 11:47
E io ne sono onoratissimo.
(In effetti me lo sono chiesto, se questo capitolo così – ben – narrato- avesse tenuto conto del mio personalissimo gusto schubiano).
27/12/2013 at 22:41
L’inaspettato, senza dubbi.
Intenso anche questo episodio: i due, messi uno di fronte all’altra, funzionano alla grande.
06/01/2014 at 19:22
Ti ho ringraziato sotto in ritardo, qui sono un po’ più puntuale!
Mi fa piacere che i due, insieme, ti paiano funzionare. Hanno la tua benedizione. 😉
27/12/2013 at 21:46
Attonito ammutolimento, anche perché queste due parole insieme hanno una musicalità affascinante
06/01/2014 at 19:20
In effetti sembrano fatte per stare insieme. 🙂
27/12/2013 at 21:22
bello! sono in attesa del lieto fine! Per la storia del naso e dello specchio…. la capisco, mi ci riconosco. 🙂
06/01/2014 at 19:19
Spesso si ha uno sguardo molto severo su se stesse, l’importante è che non sia l’unico (e ciclopico, per stare in tema col racconto). 😉 Ogni tanto è bello anche riuscire a lasciarsi andare e sentirsi a posto con sé stesse anche mentre ci si soffia il naso strombazzando. Sai che relax? 😉 (Lo dico perché sono anch’io così!)
27/12/2013 at 21:19
l’inaspettato! cosa sarà mai?
😉 bellissimo episodio…
06/01/2014 at 19:13
Grazie! (Ha vinto proprio l’inaspettato!)
27/12/2013 at 20:58
Diamoti qualcosa di inaspettato da scrivere 🙂 brava Margherita, io la pizza prima la taglio a fette e poi le mangio. Mia moglie lascia i bordi, ed io mangio pure quelli 🙂
06/01/2014 at 19:14
Eh, che bello compensarsi anche nel modo in cui si mangia la pizza! 🙂
06/01/2014 at 20:32
Io compenso col peso, ciò che mi manca in altezza, lei viceversa (per capire la battuta vedi foto provenza o altre sul mio profilo facebook) 🙂
27/12/2013 at 20:34
compiacimento?
06/01/2014 at 19:12
Non ha vinto, ma c’è stato. 🙂
27/12/2013 at 20:11
Rieccomi !! Ti riprendo al volo all’ottavo episodio…basta assentarsi un po’ e succede di tutto su the incipit…;))) !!!… Ho votato per qualcosa di inaspettato…anche se la vicenda è rosa…!!! Sempre delizioso leggerti…Brava è riduttivo ! Tra poco riprendo anche il mio…promesso !!! …a presto !!!
06/01/2014 at 19:11
Grazie! Di essere tornata e dell’entusiasmo, graditissimo. 🙂
Ora aspetto il tuo seguito!
27/12/2013 at 20:05
sono affascinata dall’inaspettato, oltre che dal tuo modo di scrivere, ma questo già lo sai
ancora complimenti Margherita
06/01/2014 at 19:10
<3
27/12/2013 at 19:52
Bell’episodio, come sempre descritto magistralmente 🙂
Io opterei per il lusinghiero, che sia un contrario che si rispetti 😀
06/01/2014 at 19:09
Grazie, sei troppo buono! 🙂
27/12/2013 at 19:40
Qualcosa di lusinghiero…
Comunque più va avanti e più mi piace 🙂
06/01/2014 at 19:07
Ne sono felice! Grazie!
27/12/2013 at 19:40
Margherita bello innanzitutto poi le tre opzioni accidenti non saprei ma voto per qualcosa di inaspettato
06/01/2014 at 19:06
Ti ringrazio! 🙂
27/12/2013 at 19:32
Attonito ammutolimento 🙂
Mi stanno venendo in mente tante ragioni per le quali Marta potrebbe essere rimasta senza parole, sono curiosa di scoprire il vero motivo 🙂
06/01/2014 at 19:04
E alla fine, ecco il motivo svelato. Purtroppo siamo veramente quasi alla fine. 🙁
Mi spiace più che altro perché è così bello il rituale di venirci a trovare a vicenda. 🙂
27/12/2013 at 19:17
Splendido come sempre 😀
Qualcosa d’inaspettato?
06/01/2014 at 19:02
Grazie moltissime! 🙂
27/12/2013 at 19:16
Qualcosa di lusinghiero…decisamente 🙂
Ti seguo con sempre più piacere ad ogni capitolo che aggiungi 🙂 continua così 🙂
06/01/2014 at 19:00
Grazie, mago. Sono sempre felice di averti qui! (E di seguirti a mia volta, ovviamente 😉 )
27/12/2013 at 17:57
Voto per l’accorato riso, ma non escludo che dopo una prima impressione possa seguire un ammutolimento o un compiacimento… (come capirai ero proprio indeciso su cosa scegliere! 🙂 )
06/01/2014 at 18:59
Eheh, in effetti nessuna delle opzioni escludeva del tutto l’altra. Infatti ha vinto lo stupore ma è stato, in fondo, uno stupore compiaciuto. 🙂 meglio così!
🙂
27/12/2013 at 17:40
Dico che c’è qualcosa di lusinghiero 🙂
Sempre molto bello 🙂
06/01/2014 at 18:56
Grazie, Emma! Ho appena letto il tuo finale, con nostalgia.
27/12/2013 at 17:32
Qualcosa di inaspettato, il che non esclude che possa essere anche esilarante o lusinghiero. Ma, come scrivi tu, sarà sicuramente perfetto.
06/01/2014 at 18:55
Grazie, marmottina! In ritardo, ma vale sempre. 🙂
27/12/2013 at 17:26
GesùGIuseppeeMaria. In questo periodo devo avere sicuramente qualche problema: non so decidermi. Alla fine ho scelto il compiacimento, però… Però! Mi piacciono anche le altre, porca paletta!
06/01/2014 at 18:54
Ahhh potrei essere stata io ad attaccarti l’indecisionite acuta! Per me è sempre difficile, scegliere la preferita fra le tre opzioni. C’è sempre qualcosa di allettante da tutte le parti. 🙂
27/12/2013 at 17:25
Hai seminato per sette capitoli una serie di immagini e riferimenti che qui tornano, brillantemente, davanti allo specchio.
Momento fondamentale, come in quella terza prova della Storia Infinita dove Atreiu dovrà trovarsi di fronte se stesso per scoprire, poi, l’immagine di Bastian: il lettore.
Come si vedrà Marta a pagina 12?
Io me la immagino stupita e compiaciuta, dopotutto è una che si controlla e che non mangia a bocca piena.
Adoro questi personaggi e i piani di lettura che sei riuscita a creare, di certo li conserverò caramente.
S.
06/01/2014 at 18:50
Mia cara, grazie. È un vecchio commento e ce ne sono stati di nuovi, ma sono sempre così speciali che meritano di essere onorati uno per uno. 🙂
27/12/2013 at 13:10
Favolosa l’idea del quaderno delle facce, Simone si avvicina molto al tipo di persona che mi piacerebbe abitasse un racconto 😀
06/01/2014 at 18:49
Grazie cara! Penso che Simone si troverebbe molto a suo agio anche con la tua Lavinia. Ma non mettiamo troppa carne al fuoco! Eheh
24/12/2013 at 17:16
Una storia proprio originale e ben scritta!
P.s.Non lo sapevo che origliare fosse un un reato. MI sa che dovrò tappare le orecchie quando qualcuno telefona 😀
06/01/2014 at 18:48
Grazie, grazie!
E non ti preoccupare per le orecchie: era una minaccia di quelle altisonanti e inconsistenti. Ascoltare qua e là quel che succede è meravigliosamente legittimo. 😉
23/12/2013 at 12:24
Che bel dialogo, intricato, umano, scandito da un ritmo tutto suo.
Quaderno delle facce, nessuna paura verso il mondo dentro.
06/01/2014 at 18:46
Ti ringrazio! Come sai, anche a me piace molto il ritmo del tuo racconto. 🙂
22/12/2013 at 15:04
Scrivi DIVINAMENTE.
06/01/2014 at 18:45
E tu sei ADORABILE. 😉
22/12/2013 at 12:32
Che dolci! La renna di Simone poi! 😀
Facciamo che sfogliano insieme il quaderno delle facce…
06/01/2014 at 18:44
E così è stato! Con tanto di (piacevole) sorpresa. 🙂
21/12/2013 at 20:36
Il poster dei Queen! 🙂
06/01/2014 at 18:43
Purtroppo non ha vinto, ma potrei sempre rispolverarlo per il finale. 😉
21/12/2013 at 20:19
la storia del poster dei Queen! chissà che avventura c’è dietro quel poster!
😉 bellissimo episodio… finalmente si incontrano e intorno a una pizza! 😉
06/01/2014 at 18:42
Incontrarsi intorno a una pizza è sempre piacevole! (E parlare di pizza fa venire subito voglia di mangiarla. 😉 )
20/12/2013 at 16:18
Finalmente ne imbrocco una votata dai più!
Sia il quaderno delle facce 🙂
06/01/2014 at 18:39
Con tutta calma, ti rispondo che sono felice che, finalmente, la tua preferita abbia trionfato. Evviva!
20/12/2013 at 01:14
Che numero di Dylan Dog c’era sulla scrivania?
Che dialoghi, bravissima!! La margherita non delude mai nessuno, la napoletana a me personalmente non va a genio 🙂
Ho votato per il poster dei queen, però purtroppo non è la più votata…
06/01/2014 at 18:37
Caro Diego, anche tu un fan di Dylan Dog, come Simone? Mi piace pensare che sulla scrivania ci fosse Jekyll!, direttamente dal giugno ’89, giusto per seminare una piacevole coincidenza. Oltre a essere un simbolico numero 33, è anche interamente scritto dal caro papà di Dylan. 😉
06/01/2014 at 20:29
Ho fatto un gioco di parole senza rendermene conto (ho scritto che la Margherita (come pizza) non delude mai nessuno, ma nemmeno come scrittrice delude mai 😉
Dylan Dog è il mio mito e se parliamo di coincidenze, Jekyll è il primo inedito che ho comprato (fino al 32 ho la ristampa), cioè il primo Dylan originale che ho comprato, poi c’è Il buio che ho adorato (e mi terrorizzava). Questo la dice lunga sulla mia età, stendiamo un velo pietoso 🙂
07/01/2014 at 11:53
Ma che meravigliosa coincidenza! Sono sempre belle, le coincidenze.
E grazie anche del gioco di parole. 🙂 🙂
19/12/2013 at 23:55
Scelgo anch’io di saperne di più su questo quaderno delle facce. Comunque, questo è il mio episodio preferito 🙂
06/01/2014 at 18:31
Grazie! (In ritardissimo, lo so e me ne dispiaccio!)
19/12/2013 at 22:35
Splendido questo episodio: “Sei diversa da come ti avevo disegnata” è una battuta memorabile. Per cui non posso che votare il quaderno delle facce di Simone.
Bravissima!
06/01/2014 at 18:30
Con estremo ritardo, ma grazie mille!
Certo, nulla a vedere con i memorabili e archetipici scambi di battute tra i tuoi Lui e Lei.
19/12/2013 at 17:21
… in effetti quel quaderno potrebbe essere pieno di sorprese, disegni, abbozzi, ricordi e anche qualche scarabbocchio senza senso. Il racconto grafico della sua personalità. Capitolo molto divertente e poi io adoro la pizza!
06/01/2014 at 18:29
Grazie Nunzia! Presa dalle feste mi sono assentata per un po’ da The Incipit, ma ho letto i commenti con tanto piacere e sono contenta che tu sia passata di qui. 🙂
19/12/2013 at 12:30
il quaderno del campionario delle facce di Simone… in cui è abbozzato anche il ritratto della Ragazza con Nocino…
19/12/2013 at 12:33
Dopo la ragazza con l’orecchino di perla… La ragazza con nocino! 🙂
19/12/2013 at 08:50
sono in minoranza, ma la storia del poster mi incuriosisce…
19/12/2013 at 09:08
Sarebbe molto buffo, sentire Simone che la racconta… 🙂
18/12/2013 at 20:59
Margherita, fantastico, fantastico e divertente
amo il tuo modo di fare, di sentire, di descrivere
complimentissimi <3
adesso voglio sapere della faccia, soprattutto per farmi qualche risata
come avrà "scarabocchiato" la R.d.N.?
19/12/2013 at 09:07
Che meraviglia, essere investita da quest’onda di entusiasmo! Non so come ringraziarti. 🙂
18/12/2013 at 20:48
Com’è bello leggere tutti questi riferimenti così familiari, come pezzi di conversazioni che potrebbero iniziare.
Per me di certo è il quaderno a dover essere approfondito, si sa che ho un debole per i disegnatori 😉
S.
19/12/2013 at 09:06
Frammenti da raccogliere e cucire insieme, come quelli della coperta di Blankets. 🙂
Evviva i disegnatori! E, ovviamente, le fanciulle che li accompagnano.
18/12/2013 at 19:25
Ed è così che tutto comincia: dal quaderno delle facce di Simone.
Che te lo dico a fare? Bravissima.
19/12/2013 at 09:03
Un inizio con quaderno delle facce sarebbe di certo un buon inizio. 🙂
18/12/2013 at 18:16
tanto per stare in tema col periodo in cui siamo opterei per le vacanze di Natale
18/12/2013 at 20:58
Infatti sarebbe la tipica conversazione di chi si guarda intorno e si aggrappa al primo pensiero che gli passa per la testa… 🙂
18/12/2013 at 17:08
Visto che è diversa da come l’aveva disegnata adesso vogliamo sapere che faccia ha sul quaderno! 🙂
Finalmente si sono incontrati, evviva 😀
18/12/2013 at 20:56
Infatti: dobbiamo festeggiare! 🙂 🙂
18/12/2013 at 16:48
Davvero brava Margherita voto per quaderno ….
18/12/2013 at 20:56
Molto gentile, grazie!
18/12/2013 at 16:46
Bel capitolo, come sempre. Adesso vogliamo sapere come l’aveva disegnata: quaderno! 😉
18/12/2013 at 20:55
Anche Marta, secondo me, è curiosissima.
Grazie dei complimenti!
Adesso vado a leggere il tuo, che sono rimasta un pochino indietro e devo recuperare! 🙂
18/12/2013 at 16:38
Il quaderno delle facce mi attira particolarmente 😀
Questo episodio mi è piciuto davvero tanto, brava Margherita 😀
18/12/2013 at 20:52
Grazie, Emma bella!
18/12/2013 at 16:33
Vacanze di Natale 🙂
Semplice, avvincente ed eccezionale! 🙂
Non so proprio come tu faccia a scrivere una storia così reale, wow, sembra di essere presenti alla scena 🙂
18/12/2013 at 20:51
Grazie! Che bello sentirtelo dire! 🙂
18/12/2013 at 16:10
Che bel capitolo. E Blankets! Io vorrei vedere e parlare della striscia ritagliata con cura. Magari con la storia del poster finiranno a parlare anche della striscia: ci provo.
(Fico, quattro donne in top 5: che lotta!)
18/12/2013 at 20:50
Secondo me ti accontenteranno: tra il poster e la vignetta il passo è corto (soprattutto se si deve sviare il discorso da una certa dedica fasulla…)
Le cinque donne passeggiano allegramente a braccetto (o mi piace vederla così)!
18/12/2013 at 21:47
…preferivo lottassero nel fango…
(Ma siete quattro: una è una bimba, ho letto).
18/12/2013 at 15:17
ahahahhahaha oddio, Marghe, mi sembrava di essere lì. O meglio, mi sembrava di essere MARTA!!! Avrei fatto le stesse cose (e magari avrei preso a bastonate il marchingegno, anche, ma questa è un’altra storia.)
Ho votato per il quaderno, dove immagino Simone cerchi di dare un volto a tutte le voci che ascolta durante il giorno.
18/12/2013 at 20:47
Vederti alle prese con il marchingegno (e le bastonate) sarebbe divertentissimo! Tu saresti una Marta molto più sul pezzo… 😉
18/12/2013 at 21:03
Dai, per ora ho preso a bastonate solo un’autoradio >_> 😀
18/12/2013 at 14:55
Molto divertente questo episodio.
“Anche tu sei diversa da come ti avevo disegnata”
Io voto per il quaderno delle facce 🙂
18/12/2013 at 20:44
Ne sono contenta!
Una passeggiatina tra le facce del quaderno non la disdegnerei affatto… 😉
18/12/2013 at 14:50
Voto per le facce: immagino che dietro ad esse ci sia una bella storia, oltre a conoscere meglio Simone.
Scusa l’ignoranza, ma… cos’è Blankets?
18/12/2013 at 20:38
Non è ignoranza! Anzi, è una buona cosa che tu non l’abbia letto: hai una bella lettura che ti aspetta.
È una graphic novel che racconta la storia del suo autore, Craig Thompson. Lo incontriamo bambino e lo seguiamo in tutte le cose della vita.
Io l’ho letto ai tempi del liceo ed è stata, allora, una lettura illuminante.
🙂
http://www.discorsivo.it/u/wp-content/uploads/2012/05/Blankets1_185.jpg
19/12/2013 at 14:42
Il disegno mi piace e sembra proprio interessante. Provvederò a recuperarlo da buon amante di fumetti! 🙂
18/12/2013 at 14:43
voglio capire il motivo della raccolta di facce…sono curioso ^_^
(bel capitolo… mi garba molto 🙂 )
18/12/2013 at 20:18
Grazie, mago! 🙂
18/12/2013 at 00:41
Il congegno che parla da solo mi incuriosisce 🙂
18/12/2013 at 20:16
Ed ha vinto! Olè.
17/12/2013 at 14:31
la descrizione dei feticisti del simbolo è troppo esilarante oltre che realistica!
opto perché Marta resti, quindi per l’incontro, ma con congegno parlante…
🙂
18/12/2013 at 20:15
Quanti ce ne sono in giro, e quanti ne conosciamo… 😉
17/12/2013 at 14:07
vogliamo il congegno che parla da solo! e poi la R.D.N. è una di quelle toste, a cui nessun congelatore resiste… figuriamoci se non aspetta il ritorno di Simone!
😉
18/12/2013 at 20:14
Ben detto!
15/12/2013 at 18:17
è il momento dell incontro 🙂
17/12/2013 at 13:48
I tempi sono ben maturi…
14/12/2013 at 20:24
riesce a rientrare
17/12/2013 at 13:47
Vedremo…
14/12/2013 at 13:15
Voglio il buffo congegno 😀 😀
17/12/2013 at 13:47
🙂 🙂 penso che lo avrai! (Ma sai che non vado a guardare, finché non sono sul puntissimo di scrivere l’episodio!)
13/12/2013 at 16:03
ops, minoranza: accorato biglietto
caspita Margherita, scrivi davvero bene 🙂
17/12/2013 at 13:45
Ullallà, grazie! 🙂
Se il biglietto rimarrà in minoranza, non è detto che non torni in scena più avanti… 😉
12/12/2013 at 23:16
Il congegno che parla da solo, tanto più se buffo, è cosa alla quale non posso resistere. E che tu hai chiaramente messo lì apposta.
17/12/2013 at 13:43
Anch’io non resisto ai buffi congegni…
12/12/2013 at 23:04
Marta lascia un accorato biglietto. Perché non trova Simone? E cosa ci sarà scritto nel biglietto?
Mi aggiungo ai complimenti 🙂
17/12/2013 at 13:43
I biglietti lasciati a parlare al proprio posto sono sempre interessanti. 🙂
Grazie per i complimenti!
19/12/2013 at 23:37
Già! Anch’io ho usato una strategia simile con le cartoline ;)…
12/12/2013 at 22:58
Il buffo congegno sta lì come una sirena tentatrice, ed io, novello Ulisse, on essendo legato, ci son cascato. Votata 😀 sempre più sognante! Rdn senza puntini fa guadagnare due spazi ogni volta
17/12/2013 at 13:41
Mi piace, l’immagine del novello Ulisse. 🙂
Hai ragione sui puntini! Ma in questo episodio in particolare non ho avuto bisogno di cesoie, quindi li ho lasciati dov’erano. Potrebbero essere elisi in futuro, però, in caso di emergenza… 😉
12/12/2013 at 18:28
Anche a me l’idea del congegno impegnato nel parlare da solo affascina molto 🙂
Margherita un altro capitolo con i fiocchi, non c’è che dire!
sai leggendo la tua biografia ho notato la scuola che hai frequentato e non ti nascondo che ha suscitato il mio interesse
è lì che hai imparato a scrivere così bene o ti ha solo guidato nel perfezionare il tuo stile? 🙂
(sono curiosa)
17/12/2013 at 13:38
Grazie molte!
Per quanto riguarda la scuola, ci sarebbe tanto di cui parlare…
Una cosa è certa: il modo migliore per far crescere la propria scrittura, è alimentarla. Darle terreno fertile. Leggere e guardare tante cose, osservare i linguaggi che ci piacciono e capire perché ci piacciono, studiare quelli che ci urtano e scoprire perché lo fanno.
Le scuole danno i mezzi per praticare quest’esercizio più consapevolmente, ma non possono sostituirsi al lavoro che si deve fare sul proprio sguardo.
In altre parole, le scuole sono un mezzo per perseguire un fine. Dipende da persona a persona, quale mezzo sia il più adatto o efficace… 🙂
11/12/2013 at 22:44
Bella storia. Complimenti 🙂
17/12/2013 at 13:32
Grazie! Non certo densa e misteriosa come la tua, ma ognuno ha il suo campo. 😉
11/12/2013 at 22:39
Ah, voto assolutamente per il congegno che parla da solo.
Bello questo episodio: interlocutorio, come piacciono a me. Poi, i feticisti del sintomo sono la ciliegina sulla torta. Ne conosco un paio, e conoscerne la definizione mi aiuterà a sopportarli.
17/12/2013 at 13:31
Sono molto contenta che ti sia piaciuto! E che ti abbia messo ulteriormente in guardia contro i feticisti del sintomo… 😉
11/12/2013 at 21:31
Lo aspetta… Devono assolutamente incontrarsi!! Grazie a te oggi ho scoperto una nuovo tipo di feticismo… 😀 bellissimo episodio come sempre (mi ripeto, ma è la verità).
17/12/2013 at 13:29
Grazie dei complimenti, cara Modern Lizzie. O, per usare le abbreviazioni di Simone, dovrei dire M.L.! 😉
11/12/2013 at 20:49
prima o poi è sicuro che s’incontrano… o forse no
17/12/2013 at 13:26
Non si può mai sapere! Ma prima o poi…
11/12/2013 at 19:41
Riesci ad esprimere concetti molto profondi pur mantenendo un tono leggero e divertente. Di certo non dimenticherò i feticisti del sintomo.
Vorrei vedere Marta alle prese del buffo congegno parlante.
17/12/2013 at 13:24
È quell’equilibrio, il mio intento, e se almeno ogni tanto ci riesco, ne sono felice.
Penso proprio che vedremo Marta alle prese con il congegno. 🙂
11/12/2013 at 18:00
Quanti feticisti del sintomo si incontrano ogni giorno, più ti leggo e più penso che dovrei lavorare al telefono amico.
Mi piacciono tanto le tue espressioni, le rendi così personali che è impossibile non affezionarsi al tuo modo di scrivere. Dal mezzogiorno di un quarto d’ora alla R.d.N, ci troviamo in un attimo in questo splendido finale di episodio, dove i nostri si incrociano ed è come vederli, potrebbe essere questa l’immagine della tua copertina.
La decisione è difficile, è un momento fondamentale. Diciamo che Marta aspetta Simone, davanti a un congegno strano e parlante. Prima o poi tornerà, sì 😉
Tua S.
17/12/2013 at 13:19
Serena cara, che bello sentirti dire queste cose.
Anche del telefono amico: ti ci vedrei benissimo. Non si sa mai, nella vita… 😉
11/12/2013 at 17:44
Capitolo molto bello! Voto per il biglietto. Vedendo, però, di essere nella minoranza, spero che vinca l’opzione del “buffo congegno”. 🙂
17/12/2013 at 13:12
Molte grazie, Francesco!
Come dicevo più sotto, sono una grande fan di biglietti e lettere, dunque l’opzione potrebbe tornare più avanti! 🙂
11/12/2013 at 17:26
Mi piace tantissimo l’ultima frase… È veramente eccezionale <3
Mi ha divertito trovare il mio nome nella storia 😉 una Camilla decisamente diversa 😉
Ora facciamoli incontrare nel parcheggio nel telefono amico… Lei che scivola sul ghiaccio e lui…
17/12/2013 at 13:11
Grazie!
Per la questione del nome… Mi piace mutuare qua e là. Poi, nella storia, tutto si trasfigura. 😉
11/12/2013 at 16:59
Marta alle prese col buffo congegno mi sembra perfetta per le tue corde e per la godibilissima allure stralunata di questo racconto.
(Chissà poi che non decida di sostituirsi al congegno: se può rispondere lui, potrà ben farlo anche lei).
17/12/2013 at 13:10
Ne vedremo delle belle…
11/12/2013 at 16:25
Te l’ho già detto che questa storia mi piace proprio tanto?
Marta lascia un biglietto e se ne va.
Uffa, ma perché nessuno ha votato quest’opzione? 🙁
17/12/2013 at 13:09
Grazie Giulia cara!
Per consolarti: a me piacciono un sacco, lettere e biglietti. Se non ora, il biglietto, presto o tardi, arriverà! 🙂
11/12/2013 at 16:13
Io vorrei farli incontrare, quindi Marta arriverà al telefono amico e aspetterà…intrattenuta dallo strano congegno 🙂
17/12/2013 at 13:08
Arriverà presto l’incontro, questa volta sul serio! 🙂
11/12/2013 at 16:12
La cosa più logica sarebbe che Simone si rendesse conto di aver fatto una cavolata e tornasse indietro. Ma no, non voglio la logica. E poi, Marta alle prese con lo strano congegno che a un certo punto mi diverte pensare deciderà di sostituire rivelandosi un’ottima ascoltatrice e consigliera, è un’immagine che mi diverte troppo
17/12/2013 at 13:07
Sì, il congegno apre decisamente a scene molto divertenti. 🙂
11/12/2013 at 14:34
Sospetto… (ed era VERAMENTE ora) 😉
17/12/2013 at 13:06
🙂
11/12/2013 at 14:28
Aspetta, ascoltando (e chissà che altro…) il buffo congegno 😀
Margherita, è un piacere leggerti! Divertente eppure profonda 😉
17/12/2013 at 13:05
Grazie, Francesca, del bel complimento! 🙂
11/12/2013 at 14:15
Volevo complicarla con la seconda scelta…ma poi non ho resistito! 🙂
17/12/2013 at 13:04
Ahahah mitica!
11/12/2013 at 13:46
Secondo me Simone riesce a rientrare prima che Marta trovi parcheggio 😀
Speriamo che riescano a incontrarsi 🙂
17/12/2013 at 13:04
Accadrà presto. Basta attesa! 🙂
11/12/2013 at 13:37
Assolutamente voglio vedermi ( 😛 ) alle prese con il telefono amico!
Sei sempre molto particolare, ti seguo con piacere 🙂
17/12/2013 at 13:03
Grazie, Marta!
Vediamo come se la cava la tua omonima! 🙂
10/12/2013 at 17:16
Io voto per il caos. Dire brava è poco! Ciao
11/12/2013 at 12:57
Grazie! Molto gentile!
10/12/2013 at 00:16
La sostanza….
Ma ho come l’idea che non vincerà! 🙁
Attendiamo di vedere gli imprevisti!
11/12/2013 at 12:57
Al prossimo episodio prometto molta sostanza, così rimettiamo in pari! 😉
08/12/2013 at 19:54
wow, non importa come ma voto sempre l’alternativa meno presa in considerazione. Adesso ho votato per la sostanza…
09/12/2013 at 12:58
Potremmo fare il gioco del contrario e far trionfare la meno votata.
08/12/2013 at 14:21
Ho votato per il contrattempo e gli imprevisti, con la mia solita calma e il consueto ritardo nella lettura.
Quand’è che mi insegni a scrivere i dialoghi?
D.
09/12/2013 at 12:56
Penso che le lezioni di Giech siano molto più utili! 😉
È sempre bello averti qui!
09/12/2013 at 16:45
Giech è una capra, di dialoghi non ne sa nulla. Tolte le sigarette, gli anelli e quell’aria un po’ così… rimane un mezzo matto e basta.
I tuoi dialoghi, invece, sono proprio folgoranti.
07/12/2013 at 14:48
Mi riconosco in questa eccessiva prudenza! 🙂
Una spruzzatina di caos, dai!
09/12/2013 at 12:55
Che, di fronte ai prudenti, può avere effetti straordinari!
05/12/2013 at 20:48
Caos sia! Non è detto che non possa portare cose buone! 😉
09/12/2013 at 12:54
Anzi, per pensarla alla Nietzsche, dal caos vengono fuori sempre cose buone!
05/12/2013 at 17:41
il caos, naturalmente.
Piaciuta molto la storia dello scuolabus: sembra che debba accadere chissà cosa, e invece niente.
09/12/2013 at 12:50
…come spesso, purtroppo, o per fortuna, nelle cose di tutti i giorni 😉
04/12/2013 at 12:07
l’ incontro a metà strada (che si realizzi o subentrino altre varianti) è una situazione che mi ha sempre ispirato et inquietato. voto quella! 🙂
09/12/2013 at 12:49
Eheh non ci avevo pensato. Si porta dietro curiosità e ansia nella stessa misura… Soprattutto quando vai alla cieca!
04/12/2013 at 07:28
Io volevo la via di mezzo, i contrattempi, perché Simone non credo lasci il telefono amico, poi nemmeno sa come sia fatta, come fa ad andarle incontro? (ecco il caos)
Bel capitolo, dialoghi davvero efficaci e divertenti. Mi piace sempre di più questa storia e poi gestire due personaggi è una meraviglia (anche se te l’eri cavata egregiamente con tutti quelli al tavolo di cucina) 😉
09/12/2013 at 12:48
Grazie Diego! Gira e rigira c’è sempre il caos che, sibillino, si mette in mezzo!
03/12/2013 at 23:14
vogliamo gli inseguimenti… Marta che cerca Simone che cerca Marta…
😉
09/12/2013 at 12:47
Una spirale! 🙂
03/12/2013 at 19:43
Il caos è irresistibile, come lo è il tuo racconto.
Marta e Simone mi piacciono tantissimo e credo proprio che riusciremo a farli incontrare, ma non ancora 😉
Brava come sempre 🙂
S.
09/12/2013 at 12:46
Grazie bella mia!
In attesa che i due s’incontrino (o no), facci fare presto un’altra passeggiata romana, a maggior ragione adesso che hai raccolto ottimo materiale!
03/12/2013 at 18:46
Caos! Assolutamente caos! Sempre più belli questi due,
09/12/2013 at 12:45
Grazie Ali! 🙂
03/12/2013 at 16:31
Bon. Primo racconto che leggo sul settore rosa. Piacevolmente sorpreso. Sul ‘rosa’ ho un trauma, dovuto a qualche anno fa, quando, a quattro mani (due rosa e due celesti), tentammo un rosa fantasy hard. Epic fail, dovuto al mio dissacro inconsulto (la co-autrice rideva ululando, e la sua performance narrativa ne risentiva a sua volta). Fu divertente, ma da allora (mi ero documentato, lessi ben due Harmony rossi!) sono rimasto aggrappato a quel modello. Tragico. Qui mi sono divertito. Ben scritto, e le leggere ‘incredibilità’ di trama (non sono versato in telefono amico, ma gli auguro che si ritrovino tutte telefonate di questo tipo) si gustano con piacere. I due personaggi? Ti viene voglia di conoscerli. Per me vuol dire che si avvicinano all’esistenza. Alè, battesimo del rosa, unlocked ^^.
09/12/2013 at 12:43
Ahah, mitico Folco! Sarei curiosa di leggerti nella veste rosa! (Che detto così, ora che ci penso, mi fa immaginare te vestito di rosa, ed è molto buffo)
Sperimentare, sia nella lettura che nella scrittura, spesso dà risultati interessanti, o anche solo curiosi. Altre volte c’è solo molto da ridere, ma è bello anche quando succede così! 🙂
Evviva il rosa unlocked, hai vinto una vita di riserva.
03/12/2013 at 16:15
Questo capitolo, secondo me, è semplicemente perfetto.
Ho votato per gli imprevisti, ma anche il caos è il benvenuto.
09/12/2013 at 12:40
Non so come ringraziarti! 🙂
03/12/2013 at 14:31
… io ho votato per gli imprevisti! non si sa mai che cosa può succedere! 😉
09/12/2013 at 12:38
Tanto può succedere!
03/12/2013 at 14:19
Eccomi, con un po’ di ritardo ma sono riuscita a leggerlo <3
Caos! Decisamente caos! 🙂
Mi è piaciuto il capitolo, veramente ben scritto anche se continuo a chiedermi il perché di due mestieri così strani 😉
Ti aspetto sul mio racconto se ti va! <3
Un bacio
09/12/2013 at 12:37
Grazie! Per quanto riguarda i mestieri… Le stranezze mi piacciono troppo per non buttarne qualcuna qua e là!
03/12/2013 at 13:08
eh cara Marta…pure io mi alzo alle 6:30 per prendere il tram delle 8:15!!! 🙂
09/12/2013 at 12:36
Potreste farvi buona compagnia! (E io mi unisco a voi)
03/12/2013 at 12:44
Un contrattempo, tipo la bottiglia di nocino che si rompe…:)
09/12/2013 at 12:35
Un tragico contrattempo! 😉
03/12/2013 at 11:53
Imprevisti!! Ma anche il caos può andare ^_^
Comunque, li hai accoppiati proprio bene questi due…
09/12/2013 at 12:34
Vero? La strana coppia! (O il sordo che si accompagna col cieco, o comunque fosse quel proverbio! 😉 )
03/12/2013 at 11:37
io le andrei incontro…
09/12/2013 at 12:32
Tu sei saggia, vediamo se anche i nostri due (al di là della prudenza) lo sono un po’.
03/12/2013 at 09:40
Predico il futuro…forse… 🙂
09/12/2013 at 12:31
Comincio a credere di sì! ;D
03/12/2013 at 09:39
Voto per il caos! Mi sembra giusto che entrambi si spostino per incontrarsi.
Davvero un bel capitolo! 🙂
09/12/2013 at 12:30
Grazie! Qui è tutto ad armi pari, non come è successo al povero Dino! 😉
03/12/2013 at 09:29
Bel capitolo e belle le opzioni..
Ero mooolto indecisa e alla fine ho votato per gli imprevisti che ci stanno sempre. 🙂
09/12/2013 at 12:29
Grazie!
È paradossale ma vero: un po’ di imprevisto sta bene con tutto 🙂
Presto vengo a trovare la ragazza dagli occhi di ghiaccio 2.0!
09/12/2013 at 12:30
Ti aspetto! 🙂
03/12/2013 at 07:59
Insieme al primo, questo è il capitolo migliore. Mi piace moltissimo sotto tutti i punti di vista.
(Comprese le bellissime opzioni finali: scelgo il caos).
09/12/2013 at 12:27
Grazie Locullo, ne sono proprio felice.
03/12/2013 at 00:47
Vogliamo gli imprevisti! 😀
09/12/2013 at 12:26
Mi sa che, qualsiasi opzione vincerà, gli imprevisti non mancheranno. Questi due sanno sempre come cacciarsi nei guai…
03/12/2013 at 00:42
Sì.
Decisamente è ora di sostanza… 😉 magari condito con qualche imprevisto ma… sostanza 😛
09/12/2013 at 12:25
Il giusto mix! 🙂
03/12/2013 at 00:35
Visto che il prossimo episodio sarà il sesto io vorrei un po’ di sostanza 🙂
Così se anche qualcosa dovesse complicarsi o andare storta ci sarà tutto il tempo per poterla sistemare 🙂
09/12/2013 at 12:25
Vero, i tempi sono maturi!
02/12/2013 at 23:47
caos, che il destino decida di farli penare ancora?
ho voglia di vederli impazzire 😉
09/12/2013 at 12:23
Un po’ di sadica curiosità ci può stare! 😉
02/12/2013 at 23:47
Vogliamo la sostanza 😀
Bell’episodio 🙂
09/12/2013 at 12:24
Grazie Emma!
(Di nuovo, perché ho trovato tempo solo ora, per rispondere anche ai commenti vecchi… 😉 )
02/12/2013 at 23:32
molto indecisa tra il caos e gli imprevisti: devo ammetterlo
ma sai da perfetta imbranata ho optato per gli imprevisti
che questa Marta mi somigli?
bello anche questo, molto 🙂
09/12/2013 at 12:20
Eheh, c’è sicuramente un po’ di Marta anche da queste parti. Vediamo se saranno il caos e gli imprevisti ad avere la meglio o se, in qualche modo, la rivolta degli imbranati porterà i suoi frutti! 😉
Grazie mille, intanto!
02/12/2013 at 23:29
Il caos, absolutely. Questi due non sono fatti per una storia lineare e quando ci ripenseranno capiranno che il trovarsi a farsi il telefono amico a vicenda era già un indizio 🙂
09/12/2013 at 12:18
Vero. Un indizio molto premonitore… 😉
02/12/2013 at 21:27
Questo stile narrativo è veramente interessante, sono curiosa di vedere come proseguirà la storia! Intanto, però, ho votato per un ripensamento di Simone… se sono destinati a incontrarsi, le loro strade si incroceranno ancora 😉
09/12/2013 at 12:17
Vedremo cosa serba il destino, o chi per esso. 🙂
Intanto grazie Francesca!
02/12/2013 at 21:17
la invita
09/12/2013 at 12:16
Ora bisogna vedere come, quando e se lei riesce ad arrivarci. 😉
01/12/2013 at 21:06
e via! naturalmente… al recupero del nocino e di un nuovo incontro possibile!
😉
09/12/2013 at 12:14
Prima o poi ce la faranno, a incontrarsi. (Credo! 😉 )
01/12/2013 at 19:37
Già il numero del telefono amico nella sala professori di una scuola abbandonata al suo destino, mi era piaciuto assai, ma nella descrizione della tastiera col maledetto tasto mancante, ti sei superata! Troppo divertente! Bravissima!
Ovviamente pregusto l’incontro tra prudenti ! Buona serata !!!;)))
09/12/2013 at 12:13
Grazie! 🙂 🙂 sei molto cara!
01/12/2013 at 15:50
risposta automatica per liberarsi di Marta 😀
09/12/2013 at 12:12
Prima o poi tornerà, l’opzione della risposta automatica.
30/11/2013 at 15:41
divertente la storia dei tasti personalizzati… e la descrizione del personaggio maschile di questa bella storia…
(p.s. optato per la scelta di tipo… politically correct)
09/12/2013 at 12:11
Ahah… La scelta politically correct mi piace molto, come definizione. 🙂
30/11/2013 at 10:22
Una teatrante della Scuola Holden! Juror di premi per il teatro (Hystrio, Fersen), due volte Riccione award winner, sono interessato al tuo lavoro
09/12/2013 at 12:10
E io sarei curiosa di conoscere di più del tuo lavoro a teatro! Potrei leggere (o vedere) qualcosa?
09/12/2013 at 19:03
Puoi leggermi su Hystrio – e, se vuoi, ti mailo un testo che i miei estimatori giudicano tra i migliori della mia produzione: dove invio? Puoi contattarmi direttamente a:
yesmovie@gmail.com
30/11/2013 at 09:37
Margherita mi sono letta tutti e quattro gli episodi in un baleno 😀 Molto bella l’idea di dedicare un episodio a Marta e uno a Simone 🙂
Mi sono piaciuti molto i dialoghi del telefono amico, e ho scelto che Simone la invita lì 😀
I loro destini devono prima o poi intrecciarsi 😀
09/12/2013 at 12:07
So che quando s’incontrano le storie già cominciate, è difficile prendere il passo, perché bisogna avere la pazienza di portarsi in pari. Sono molto felice che tu l’abbia fatto, e te ne ringrazio! 🙂 mi giunge una bella ventata di energia nuova e positiva 😉
29/11/2013 at 21:10
via ! Verso l’ infinito (il nocino) e oltre ! 😀
09/12/2013 at 12:03
Ben detto! (Cin cin)
29/11/2013 at 16:09
ma facciamogli impostare la risposta automatica: come tu stessa hai detto siamo solo al quarto capitolo
magari si incontreranno diversamente, dopo che entrambi si saranno presi sulle scatole per la storia del telefono amico!
si sa l’amore non è bello se non è litigarello
marghe che te lo dico a fare? mi stupisci sempre di più: racconti situazioni così banali ma in un modo più che invidiabile
i termini che usi sono favolosi (come te del resto) !
09/12/2013 at 12:02
Grazie di essere sempre così presente e carina!
Mi sono assentata per qualche giorno da The Incipit, ma adesso recupero il tuo finale!
28/11/2013 at 18:24
…e tac! Clicco “segui la storia” (che chissà perché mi si era deselezionato) e ti mando in Top Dieci.
(Mi sento potente).
28/11/2013 at 21:24
You’ve got the power!
😉
27/11/2013 at 19:17
Complimenti, un altro bel capitolo! Speravo che Simone andasse subito da Marta, ma vedo che sono tra la minoranza…
28/11/2013 at 21:22
Grazie! E non temere: siamo solo al quarto episodio, Simone e Marta hanno tutto il tempo. 😉
26/11/2013 at 17:39
La invita lì. Ma lei accetterà?
Brava, Marghe, altro bel capitolo!
26/11/2013 at 18:09
Grazie, cara! Vedremo cosa combineranno le due mine vaganti! 😉
26/11/2013 at 11:53
Concordo con Locullo e Roggero! Cautela. Ribaltiamo l’invito. Ps concordo anche con Filippo: tutti a telefonare al telefono amico
26/11/2013 at 18:06
Diamo un party!
26/11/2013 at 18:08
(Al telefono amico)
26/11/2013 at 10:22
Ok, credo di essermi innamorata di Simone. Perciò sono ad un bivio: se si incontrano Marta di sicuro porterà via da me il selvaggio Simone, ma d’altra parte sarebbe anche ora che questi due si incontrassero…sto tribolando…
Ok facciamoli incontrare, ma dì a Marta che la marco stretta eh. Strettissima.
26/11/2013 at 18:05
Ahah, mitica!
(In attesa di decidere cosa fare, Simone sta gongolando…)
25/11/2013 at 23:44
Risposta automatica e via mi sembra perfetto per lui: prudentemente selvaggio.
Fantastiche queste telefonate, mi sta venendo voglia di chiamare il telefono amico.
26/11/2013 at 17:56
Prudentemente selvaggio, qual migliore ritratto di Simone? 🙂
Troviamoci tutti al telefono amico!
25/11/2013 at 22:20
Bellissimo capitolo!! Ho votato quella meno gentile, ma che secondo me darà più ironia, farà parlare la ragazza con la voce metallica, che dialogo ne verrebbe fuori: assurdo 🙂
26/11/2013 at 17:54
Grazie, Diego!
In effetti sarebbe molto buffo… 😉
25/11/2013 at 22:17
Concordo con Roggero: prudentemente, ribalterà l’invito.
(Vai Schub!)
26/11/2013 at 17:53
È molto nella sua natura!
Grazie Locullo!
25/11/2013 at 21:53
Facciamoli incontrare!
26/11/2013 at 17:52
Sarebbe ora! Grazie Cami! Credevo fossi via! Baci
25/11/2013 at 19:25
Risposta automatica e via a recuperare il nocino! 🙂 Come sempre bravissima!
26/11/2013 at 17:51
Grazie cara! :* !
25/11/2013 at 19:13
ho recuperato l’ episodio sulla scuola ed ho potuto riconoscere tanta verità e sorridere amaramente. Brava! Adesso in questo episodio la scelta mi sembra obbligata tra quelle proposte da te. Buon proseguimento, sei davvero brava!
26/11/2013 at 17:50
La scuola la conosci molto bene! Ambiente dolceamaro…
Grazie di aver letto e grazie dei complimenti!
Un abbraccio!
25/11/2013 at 18:27
Perché non invitare Marta? Vedersi di persona è tutta un’altra cosa 🙂 🙂 🙂
26/11/2013 at 17:47
Parole sante!
25/11/2013 at 18:27
Che carini questi due ragazzi! Io spero che Simone inviti Marta lì.
26/11/2013 at 17:45
Sarebbe molto bello, un’insolita location!
25/11/2013 at 18:06
invita Marta così si possono consocere
26/11/2013 at 17:44
Il grande incontro!
25/11/2013 at 17:54
“Per paura di ledere i neuroni dell’area temporale”… Altro che wild, mi sembra piuttosto prudente! Fantastico Simone, deve proprio invitare Marta.
🙂
26/11/2013 at 17:43
Fin troppo, prudente! Per questo le prova tutte per sembrare il contrario… 😉
25/11/2013 at 17:19
Io sono per scaricare Marta, ma senza sporcarmi le mani… lo so, sono una brutta persona.
26/11/2013 at 17:42
Eheh! La risposta automatica mi sa che tenta parecchio anche Simone!
25/11/2013 at 16:54
impostare la risposta automatica, e via! 🙂
26/11/2013 at 17:39
Veloce e indolore!
25/11/2013 at 15:59
Secondo me si sposta Marta, il nostro Born to be wild non è ancora abbastanza wild per uscire così all’improvviso 🙂
S.
26/11/2013 at 17:38
Marta è un po’ più intraprendente, in effetti! Vedremo, vedremo!
25/11/2013 at 15:51
Invitiamo Marta lì (ero indecisa con la risposta automatica e andare, ma no, fra insicuri ci si aspetta sempre che sia l’altro a fare il primo passo 🙂 ) Mi sono immaginata una telefonata a suon di “no, l’ho detto prima io, vieni tu” 😀
26/11/2013 at 17:37
Ahah, proprio vero! Sono così, quei due!
24/11/2013 at 22:04
Mi sa che telefonerà ! Ciao !!! ;))
26/11/2013 at 17:36
Avevi ragione! 🙂
24/11/2013 at 13:14
bell incipit …e anche la descrizione della scuola con la ripartizione tra bambini con tablet e non non è affatto male…si scorge una vene di esasperazione …brava!
26/11/2013 at 17:35
Molte grazie, Andrea!
24/11/2013 at 09:36
L’amico telefona e fa dei danni… 😉
26/11/2013 at 17:34
L’amico non si è interposto, ma i danni non mancano mai… 😉
24/11/2013 at 02:51
Telefona, telefona
26/11/2013 at 17:31
E così è stato! 🙂
23/11/2013 at 19:18
Letti ora i tre episodi!davvero bello 🙂
Io direi di chiamare!
26/11/2013 at 17:27
Grazie di esserti aggregato in corsa! Ne sono molto felice 🙂
26/11/2013 at 17:43
🙂
22/11/2013 at 12:30
Questo è decisamente il mio episodio preferito!!!
Secondo me fa telefonare da un amico. Complichiamoci le cose 😉
22/11/2013 at 23:54
Grazie!!! 🙂
Ma sì, le complicazioni nelle storie vanno sempre bene!!
Dalle tue parti, invece, a quando la prossima complicazione? 😉
22/11/2013 at 11:31
Secondo me chiama! La trama è ‘strana’ (in senso bello ovviamente), ed è scritta talmente ben che non si può non leggerla! complimenti! 🙂
22/11/2013 at 23:53
Grazie! Detto da Il Santo poi, fa molta scena 🙂
21/11/2013 at 22:11
Accidenti a me che non guardo le email, non mi ero accorta del 3º capitolo! 🙂
Comunque la cosa che veramente mi stupisce di questo racconto è il lavoro di Marta, che ogni volta crea collegamenti divertenti <3
Ora aspetto il prossimo 😉
21/11/2013 at 23:43
Eheh grazie Camilla! 🙂 🙂
(aspettiamo di scoprire della ormai famosa figlia di Bond! 😉 )
21/11/2013 at 14:22
Questa storia, apparentemente normale, si trasformerà in qualcosa di esaltante, me lo sento! Complimenti alla scrittrice, davvero molto brava 😉
21/11/2013 at 14:23
Ps: ho votato che non telefona per il momento…secondo me lo farà, ma non subito!
21/11/2013 at 23:42
Grazie della fiducia e di essere qui! 😀
21/11/2013 at 01:58
telefona ! 🙂 ( mi garba il tuo stile ^^ )
21/11/2013 at 23:41
Grazie!! A me garba tantissimo il titolo del tuo racconto! 🙂 anche se ho un po’ paura di cosa potrà accadere! 😉
20/11/2013 at 22:07
Complimenti! Ammetto di aver pensato: “il genere rosa non fa per me”, ma devo ricredermi, leggendo la tua storia. 🙂
Ti seguo! 🙂
P. s.: ho votato che telefona.
21/11/2013 at 23:39
Che bello sentirtelo dire, e che onore! 🙂 Grazie!
20/11/2013 at 14:32
Mammamia che nanetti odiosi…
Direi che Marta telefonerà, ovviamente. 🙂
21/11/2013 at 23:38
Eheh vero! Grazie Aspasia!
19/11/2013 at 18:50
Brava, bella e spiritosa.
Io la farei telefonare,
a stasera.
S.
21/11/2013 at 23:37
Solo una risposta possibile: <3 !
19/11/2013 at 15:25
… mi sembra intraprendente questa Marta, quindi sarà lei stessa a telefonare! Interessanti questi bimbi supertecnologici!
21/11/2013 at 23:34
Eheh interessanti ma nient’altro che facili! 🙂
Grazie cara!
21/11/2013 at 23:36
Ovviamente volevo scrivere il contrario… Tutt’altro che facili! 😉
19/11/2013 at 15:16
Sono l’unico che dice, mi sa, che non chiama ancora…
Secondo me e` presto, tutto qua. Poi fate come volete >_<
21/11/2013 at 23:34
Parere controcorrente molto prezioso!
Invece ti do io un parere non controcorrente: vogliamo il secondo episodioooo! 🙂 🙂 🙂
21/11/2013 at 23:58
🙂 🙂 arriverà entro l’inizio della prossima settimana. (spero XD)
19/11/2013 at 12:52
ovviamente telefona. Povere maestre di oggi, forse a Marta in fondo è andata bene così. 🙂
21/11/2013 at 23:32
In questo caso proprio sì!
Ps ho letto la tua bio ed è geniale 🙂
19/11/2013 at 10:38
Voto che sia lei a telefonare, anche se io, il nocino, me lo sarei portato a casa 😀
21/11/2013 at 23:30
Ahah. E infatti tu sei molto più sana di capoccia della nostra Marta mattarella 🙂
Ci berremo un buon nocino alla prossima serata incipiters!
19/11/2013 at 09:57
E metticela una virgola tra “d’annata” e “a metà” che sono stato mezz’ora a pensare quali fossero le annate a metà!
(Brava Schub, come sempre)
21/11/2013 at 23:29
Ahah Locullo hai ragione! Potevo risparmiare su qualcos’altro, magari la prossima volta tolgo lettere da parole che si capicono lo stesso per abitudine 😉 :p
(Grazie)
Ps non vedo l’ora di iniziare la tua storia nuova, sei stato velocissimo! Vengo presto a trovarti!
19/11/2013 at 08:18
Eh bè… telefona!!! Che altro può fare??? 🙂
21/11/2013 at 23:25
Eheh grazie Morgan 🙂
Ps mi spiace tu sia stato rapito!!!
19/11/2013 at 01:06
a Marta forse non piace molto parlare al telefono e chiede aiuto al suo amico del cuore!
quanto è bella questa storia! brava!
21/11/2013 at 23:24
Gqp.. Voi che siete quasi perfetti non aveste di certo dei figlioli di questo tipo 😉 grazie del complimento!
19/11/2013 at 00:48
A questo punto chiamerà, no? 🙂
La descrizione dei bambini è stupenda 🙂
21/11/2013 at 23:23
Grazie cara Queen mi fa tanto piacere averti qui 🙂
18/11/2013 at 23:42
Marta telefona… è curiosa e intraprendente… e poi… galeotto il nocino…. chissà chi risponderà!
😉
21/11/2013 at 23:22
Un galeotto d’eccezione! 😉
18/11/2013 at 22:42
nella maniera più assoluta: CHIAMA!!!! 😉
21/11/2013 at 23:21
Eheh ottimo 🙂 🙂 grazie Ombra cara
18/11/2013 at 22:27
Bel capitolo, denso e leggero al tempo stesso.
Voto per la telefonata di un amico
21/11/2013 at 23:21
Grazie Filippo! A presto tra i tuoi dialoghi 🙂
18/11/2013 at 22:12
Secondo me fa telefonare da un amico… Geniale il modo in cui hai descritto le ragioni della fuga dalla scuola!
21/11/2013 at 23:20
Grazie! 😀
18/11/2013 at 22:12
telefona!!!!
21/11/2013 at 23:19
🙂 🙂
18/11/2013 at 21:56
…fa telefonare da un amico che guarda caso lavora al telefono amico..!
21/11/2013 at 23:19
Eheh mi sa di molto pessoiano! 😉
18/11/2013 at 21:50
…dura la vita dei volontari del telefono amico..!
21/11/2013 at 23:18
Proprio vero!
18/11/2013 at 21:31
Fa telefonare da un amico, ma poi dovrà intervenire perché l’amico sarà preso dalla sindrome del telefono amico (Che sospetto essere il numero che lei ha trovato) e parlerà di tutto tranne che del nocino. Forse parlerà dell’humus, però 😀
21/11/2013 at 23:17
Eheh conosci già bene Marta e Simone! 🙂
18/11/2013 at 21:10
Vittoria!!!
21/11/2013 at 23:17
Quante ne sai!!!
18/11/2013 at 21:03
Unanimità per la terza opzione!!!! Bravissima, capitolo da lacrime dalle risate, la descrizione che hai fatto dei bambini è favolosa!!!
mele a spicchi, con un po’ di zucchero sopra direi, ma i caratteri erano 4000 😛
Bravissima, capitolo molto molto molto divertente!!!
21/11/2013 at 23:16
Ahah grazie Diego! La colazione con la mela a spicchi ce la faremo noi 😉
18/11/2013 at 20:56
Telefona telefona! E spero le risponda chi dico io. Brr che paura questi bambini!
Brava come sempre.
21/11/2013 at 23:16
Eheh, già, (non)bambini futuristi!
Grazie di esserci sempre!
17/11/2013 at 22:15
Ciao! Ma sicuramente tutti nel freezer dei culturisti…me la immagino già! Molto divertente !
Buona serata !
21/11/2013 at 23:14
Grazie mille! Aspetto con curiosità il tuo nuovo episodio! 🙂
16/11/2013 at 20:48
Ciao Margherita, io non credo sia confuso 🙂
Di sicuro i dialoghi sono il modo migliore per descrivere il lavoro di Simone al telefono amico, magari è difficile non perdere il segno durante la lettura, ma almeno così abbiamo capito con che cosa deve combattere, poverino 🙂
Io scelgo la palestra di culturisti, che tra l’altro per ora è in netta minoranza, come tutte le opzioni che scelgo ogni volta purtroppo 🙂
21/11/2013 at 23:13
Cara Queen, c’è sempre tempo per i culturisti, magari torneranno! Non fosse altro che per premiare la tua costanza nel votare controcorrente! 😉
15/11/2013 at 23:02
Eh, ma che bellezza questo racconto: una delizia.
Seguo subito.
E voto i culturisti: sono la cosa più lontana da me (rispetto a ristoranti e insegnanti, rima a parte) e sono curioso del loro freezer.
16/11/2013 at 20:22
Che bello averti qui! Grazie! Vediamo chi vincerà! 🙂
14/11/2013 at 08:15
Voto il ristorante, così avrà modo di sbizzarrirsi con le sue deduzioni 🙂
16/11/2013 at 20:21
Già! 🙂 Anche se le deduzioni sono un’arma molto più importante nel tuo racconto, tra magia e prestidigitazione! 🙂
17/11/2013 at 08:58
Ma è moltomolto interessante l’idea che dai frighi si delinei la personalità 🙂
14/11/2013 at 08:00
Fuggitivi di insegnanti!!! Già il titolo mi incuriosiva! Bravissima!
Se vuoi vieni a leggere la mia storia!
16/11/2013 at 20:20
Grazie Gaia! Ho letto la tua storia e aspetto di scoprire com’è la palude, siccome mi sa che non vincerà il giardino che avevo votato! 😉
13/11/2013 at 15:03
… beh, se sono scappati un motivo dovrà pur esserci! Voto per la scuola, forse dentro il freezer ci trova qualche cadavere ibernato?!
16/11/2013 at 20:18
Aiuto! Spero di no ma tutto è possibile! 😉
12/11/2013 at 21:42
Ho votato per la seconda opzione (sul serio), quella che svuota il freezer.
😛
La mia curiosità è il perché siano scappati tutti gli insegnanti. E gli alunni?
Brava, tono un po’ surreale (ma anche il tuo precedente lo era) come piace a me.
16/11/2013 at 20:17
Grazie Diego! Sono molto contenta che ti piaccia 🙂
12/11/2013 at 17:33
Voto per il ristorante che ha fallito.
Tifi per la Roma o per la Lazio, oltre ad essere una domanda che non dovrebbe nemmeno esistere, non è un trucchetto, è selezione naturale.
Brava Margherita, sempre così dannatamente naturale.
D.
12/11/2013 at 17:34
“Naturale” l’ho scritto?
Scemo io e le pause che faccio tra una frase e l’altra.
16/11/2013 at 20:16
Grazie D.! Naturalmente! 😉
16/11/2013 at 20:18
😀
11/11/2013 at 20:22
bella l’idea della storia a due voci!
p.s. una Scuola da cui sono scappati gli insegnanti… chissà che sorpresa ci farà trovare nel frigorifero!
12/11/2013 at 11:30
Grazie gqp!
Di sorprese ce ne saranno di sicuro! 🙂
11/11/2013 at 20:15
Frigo del ristorante che ha fallito! Così dentro al frigo trova i dinosauri
12/11/2013 at 11:28
Ahaha! E il racconto diventa d’avventura, Marta vs triceratopi! 🙂
11/11/2013 at 20:11
Il dialogo è simpatico e scorrevole, brava Marghe 🙂 La curiosità di sapere perché gli insegnanti sono scappati è troppa 😀 voto per il freezer della scuola
12/11/2013 at 11:27
Grazie Vale! Tanti tanti baci!
11/11/2013 at 20:10
curiosissima di vedere cosa c’è in un frigo di culturisti! 😉
12/11/2013 at 11:27
Chissà, chissà! 🙂
11/11/2013 at 19:27
Non c’è dubbio, andrà a svuotare il frigo della scuola elementare di Bologna da cui sono scappati tutti gli insegnanti di Serafino Lama e di Luce El Haoud (nomi collettivi di baby incipiters infestanti). A me sembra ovvio il motivo della fuga.
Ben articolato il discorso diretto però, forse, tirato un po’ troppo per le lunghe, per i miei gusti.
12/11/2013 at 11:26
Ehehe gli incipiters infestanti! Troppo forte l’appellativo!
Grazie per il consiglio sulla lunghezza!
11/11/2013 at 19:11
Vorrei tanto sapere perché da quella scuola sono scappati tutti gli insegnanti.
Capitolo simpaticissimo e, come al solito, ben scritto 🙂 .
12/11/2013 at 11:25
Grazie tantissimo! Vedremo di scoprire cos’ha messo in fuga gli insegnanti! 🙂
11/11/2013 at 18:56
mmm.. facciamo per il ristorante fallito, le altre non mi ispirano poi così tanto
mi piace un sacco il fatto della RI-telefonata! la trovo una cosa abbastanza simpatica
per il resto non si capisce niente, lo ammetto anche io
ma confido nelle tue buone doti di scrittrice
l’inizio sembra accattivante seppur confuso
alla prossima 🙂
12/11/2013 at 11:23
Grazie Fra, per aver giocato nonostante la confusione!
Vedrai che la fiducia sarà ripagata! 🙂
Per adesso stiamo solo saltando da lei a lui, un capitolo ciascuno, fino a che, finalmente, non si incontreranno! 🙂
11/11/2013 at 18:28
Scelta difficilissima! Alla fine ho optato per la palestra di culturisti; chissà che troviamo nel loro freezer 😀
12/11/2013 at 11:22
Ehehe vedremo, vedremo!
11/11/2013 at 18:17
non mi piacciono i fallimenti; la scuola, dopo che ci ho insegnato una vita, non mi diverte. sto invece frequentando una palestra con molto diletto, sia pure non per praticare il culturismo, e mi ispira
12/11/2013 at 11:21
E’ vero, la palestra può riservare simpatiche sorprese! (Culturisti a parte! 😉 )
11/11/2013 at 16:44
Ristorante che fallisce.
Bella questa storia, ti seguo volentieri!
12/11/2013 at 11:19
Grazie Ombra! 🙂
11/11/2013 at 15:31
Il racconto è Scritto anche bene, ma la trama per ora è molto confusionaria…
11/11/2013 at 15:58
Cami! Hai letto la trama di fianco? Stiamo un capitolo con Marta e uno con Simone, fino a che prima o poi le loro strade non si incontreranno…
11/11/2013 at 16:44
A volte si confonde una struttura non lineare con una struttura confusionaria. E menomale che siamo figli di Lost, Fringe e compagnia bella!
11/11/2013 at 23:22
Mi ero persa questo passaggio 🙂
Perfetto allora 🙂
11/11/2013 at 15:17
Anche io voglio lavorare per Donnissima, mi scrivi una lettera di referenze? Ne avrei tutte le carte in regola 🙂
Adoro dirti che sei brava, perché sei proprio brava.
Ho apprezzato molto anche la frase del tieni per la Roma o per la Lazio.
Un bacio compagnuccia mia.
S.
12/11/2013 at 11:19
Ti scrivo tutte le lettere per Donnissima che vuoi! 🙂 <3
11/11/2013 at 15:03
Voto per la scuola da cui sono scappati tutti gli insegnanti…
Che fosse la stessa dei bambini del Melograno? 😛
Scherzo, ovviamente.
12/11/2013 at 09:36
LOL!
(Volevo promuovere una raccolta voti per riportare Lyla sopra il maledetto Melograno, ma quelli sono 25. Con 50 genitori, e una decina di insegnanti: troppo, per le mie misere forze).
12/11/2013 at 10:10
Ahahah
Almeno i loro genitori sono in buona fede al contario di tutti gli account fake che si aggirano su the incipit.. o il virus ninnine (che forse è stato debellato).
😀
12/11/2013 at 11:18
Ahaha, non ci avevo pensato! Tutto può essere 🙂 Magari la situazione è sfuggita di mano ai maestri del Melograno (che fa pure rima).
Locullo che mitico p.r.! E’ vero che la forza di 50 genitori e un manipolo di insegnanti è tanta, ma secondo me Giulia (e Lyla) sono molto contente dell’intenzione! 🙂
11/11/2013 at 14:38
Ma ci sarà qualcosa di commestibile nel freezer dei culturisti?!
🙂
11/11/2013 at 14:55
Bella domanda! Temo di no… Ma di sicuro ci sono molte cose buffe!
11/11/2013 at 13:30
chissà cosa si nasconde nel freezer della scuola…
11/11/2013 at 13:56
Infatti! Vedremo se lo scopriremo! 🙂
11/11/2013 at 12:47
Voto l’opzione “another brick in the wall”.
(Sì, insomma quella dei teachers leave them kids alone)
11/11/2013 at 13:56
Mitico!
We don’t need no education…♫♫♫
11/11/2013 at 12:46
Un ristorante, io dico. Chissa` quanta bella roba ci sara` dentro 😀
11/11/2013 at 13:54
Già, già, già! Di sicuro molte cose interessanti! 🙂
11/11/2013 at 12:46
Visto che x adesso nn ci sto capendo nulla decido di seguirti. E voto x il ristorante fallito.
11/11/2013 at 13:54
Ahah Morgan, mi dispiace che sia incomprensibile per adesso! Ma vedrai che presto sarà tutto più chiaro, quando i due binari (Marta e Simone) finiranno per incontrarsi!
Grazie di essere qui! 🙂
11/11/2013 at 12:43
Mi ritrovo a commentare, a distanza di pochi minuti, il secondo episodio. Bene! Complimenti a Simone per la sua pazienza! 🙂 Mi incuriosisce saperne di più sul fatto della fuga degli insegnanti dalla scuola, così mettiamo anche alla prova le capacità investigative di Marta! 😀
11/11/2013 at 13:53
Incredibile, che forza! Doppio commento a doppio capitolo in pochi minuti!
E tra l’altro ha vinto proprio l’opzione che avevi votato! 🙂
Grazie Modern Lizzie di giocare con la mia storia!
11/11/2013 at 12:31
Mi piace l’idea di velocizzare un lavoro noioso e di renderlo più piacevole, attraverso un gioco e dei semplici guanti colorati. Scelgo l’aspirante giornalista. 🙂
10/11/2013 at 20:04
ciao Margherita, rispondo volentieri al tuo richiamo e spero di poter da adesso partecipare a questa tua bella iniziativa. Immagina la continuazione che ho votato…
11/11/2013 at 00:31
Sono felicissima che tu sia venuto a leggere la storia!
Un bacio da me e uno da Tiffany!
10/11/2013 at 16:32
Preferisco anche io i guanti verde acqua…e su questo spunto inizio a seguire le tue storie!!!
11/11/2013 at 00:29
Che meraviglia averti qui! <3
Evviva i guanti verde acqua!
09/11/2013 at 23:18
Finalmente sono riuscita a leggerti e, ahimè, mi sono pentita di non averlo fatto prima!
Complimenti Margherita, decisamente un buon inizio!
Continua così 🙂
Ti seguo!
10/11/2013 at 15:41
Grazie Camilla!
Sei arrivata in tempissimo, siamo solo all’inizio! 🙂
Sono felice che mi seguirai!
A presto!
09/11/2013 at 18:57
Bell’inizio. Mi piace l’idea del tecnico che aggiusta stufe.
10/11/2013 at 15:40
Grazie! Sono venuta a trovare il gatto Emile, troppo forte! 🙂
12/11/2013 at 17:46
Grazie, spero che ti piacerà anche il finale! Ciao
09/11/2013 at 08:57
incipit davvero carino!!! 😀 mi ha fatto pensare a cosa ho anche io nel freezer…
Brava! curiosa di sapere come continua. Ho votato per l’aspirante giornalista 🙂
10/11/2013 at 15:38
Vale! Come sempre è bellissimo trovarti! <3
Vedremo cos'avrà da dire la giornalista! 🙂
08/11/2013 at 18:12
Bello il tecnico aggiusta-stufe…
Se vuoi, ti aspetto per leggere il mio nuovo racconto.
10/11/2013 at 15:38
Per adesso sembra sia indietro, ma potrebbe sempre telefonare in uno dei prossimi episodi! 🙂
07/11/2013 at 23:11
Senti ma Marta non è che si farebbe una giratina anche nella mia cucina, ho il freezer strapieno! 😉
Mi piace questo incipit “fresco” e divertente 😀
10/11/2013 at 15:34
Grazie cara Emily! 😉
07/11/2013 at 09:32
Bell’incipit 😉
07/11/2013 at 14:43
Grazie! 🙂
06/11/2013 at 19:14
Bentornata Margherita! Sono felicissima di poterti leggere ancora.
Ho votato per il dog sitter, ma sono carine anche le altre opzioni. Bravissima come sempre!
07/11/2013 at 14:43
Grazie, grazie, grazie!
Ed è un grandissimo piacere trovarti, come sempre!
06/11/2013 at 15:22
Un’amante del pollo come la sottoscritta. 🙂
Voto per l’aggiusta-stufe…
Mi piace molto!
06/11/2013 at 16:56
Grazie! Ringrazia anche il polletto che è felice di essere di tuo gradimento!
06/11/2013 at 13:05
Bentornata, Margherita!
Ti seguo con molto piacere 🙂
In quanto amante dei cani, non ho potuto non votare per il dog sitter allergico!
06/11/2013 at 16:55
Grazie Giulia cara! Sono felice di essere tornata! Evviva i cagnolini 🙂
05/11/2013 at 23:53
io ho votato per il dogsitter
la perfezione e la risolutezza di questo capitolo sono disarmanti
davvero brava
ti seguo con molto piacere 🙂
06/11/2013 at 16:54
Che onore, grazie! Troppo buona! Benvenutissima!
05/11/2013 at 22:20
FAcciamo chiamare colui che aggiusta le stufe, brava!
Ti seguo come sempre 🙂 stavolta non farci stufare troppo, pubblica con regolarità 😛
brava ancora!
06/11/2013 at 16:52
Grazie Diego! Prometto! Questa volta sarò puntualissima ogni lunedì! 😀
05/11/2013 at 20:49
Io adoro trovarti qui e cinguettare con te, sappilo.
Viva le storie di cui desideri leggere il seguito.
Il dog sitter mi attira parecchio, mi ricorda i cuoco che non sapeva cucinare la maionese.
Baci Marghe.
S.
06/11/2013 at 16:51
Infatti! E sono felicissima che sei tornata anche tu! Ci divertiremo (e cinguetteremo) un mondo!
05/11/2013 at 19:16
Perfetto. Tecnicamente perfetto. Un piacere leggere questo episodio. E il piacere fa sembrare ancora più breve un incipit breve.
Quale forma di autolesionismo porti poi una diplomata alla Scuola Holden a scrivere qui, resterà per me un mistero. Per questo ho deciso di non seguirti 😉
06/11/2013 at 12:39
Io non so cosa sia la scuola Holden (non sono dell’ambiente): immagino sia un luogo dove si insegna la “scrittura creativa”. Come se l’arte del romanzo e la creatività potessero essere insegnate (sghignazzi di Kundera in sottofondo).
Ad ogni modo, qualunque cosa sia, o per quanto bene uno possa scrivere (e la Schub è senz’altro in questo numero), non vedo perché debba essere auto-lesionista venire a giocare qui.
(Mi suona un po’ come rimproverare a un grande finanziere di divertirsi a giocare a Monopoli).
06/11/2013 at 16:43
Kundera che se la ride (e magari ci scappa anche una partitella a monopoli col finanziere!) mi piace molto! Ahah!
06/11/2013 at 16:47
Grazie dei complimenti al mini incipit!
Ma potrai seguire anche i futuri sviluppi, perché il mistero si svela assai facilmente! Raccontare a puntate è una tentazione allettante e divertente per tutti! 🙂
06/11/2013 at 17:16
Non sto seguendo nuovi racconti, sto andando a esaurimento di quelli che seguivo prima, quindi non ti seguirò. In bocca al lupo, comunque, per il tuo futuro da autore. Insisti, credo che tu abbia la stoffa.
Se, come ti auguro, un giorno avrai un accordo di rappresentanza esclusiva con un’agenzia letteraria e/o un editore, vedrai che per loro non sarà affatto divertente che tu scriva altrove. Questo Baricco non te l’ha detto?
06/11/2013 at 17:18
P.S.: una cosa non mi piace affatto: il titolo.
06/11/2013 at 17:22
Ha un suo perché che prima o poi verrà fuori! Ma ammetto di non essere molto ferrata nei titoli! Prima o poi mi troverò un consigliere. Se esistono gli svuotatori di freezer, da qualche parte esisteranno anche i suggeritori di titoli…
06/11/2013 at 17:29
Esistono (e credo che tu lo sappia). Esiste una figura professionale nei grandi quotidiani che è, appunto, il titolista. In generale, nell’editoria, l’editore e gli editor stanno molto attenti alla scelta del titolo.
Passo e chiudo.
05/11/2013 at 17:33
Ma com’è possibile che il dog sitter non stia vincendo? Come?!
(Questa cosa che inizi un nuovo racconto e devo accorgermene per caso non va bene, sappilo)
D.
06/11/2013 at 17:40
Ma lo faremo tornare in seguito, se perde!!! C’è posto per tutti!
Il ritorno è stato talmente estemporaneo che mi sa che non me ne sono accorta del tutto nemmeno io!
Ma d’ora in poi ti terrò più aggiornato! e non mancherò di riportarmi in pari anche come lettrice, è chiaro! 🙂
05/11/2013 at 10:56
è stato difficile decidere, ma alla fine ho scelto il giornalista 🙂 ti seguo 😉
06/11/2013 at 17:33
Grazie Laura! Sai che sei sempre la benvenuta! 🙂
04/11/2013 at 18:57
Questo inizio promette molto bene. Mi piace la cura dei dettagli. Non avevo mai pensato al fatto che la gente potesse capire molte cose di me semplicemente controllando cosa tengo in freezer…
06/11/2013 at 17:31
Grazie Nadia!
Per quanto riguarda i freezer…in realtà già due persone leggendo mi hanno detto: “parlavi del mio,vero?”
Forse le scorte congelate ci accomunano più di quanto sembra! 😉
06/11/2013 at 16:56
mi sa di sì 😉
04/11/2013 at 16:21
visto che siamo a novembre, buttiamoci sull’uomo stufo delle stufe… giusto per fare da contraltare all’esperta di freezer! 😀
06/11/2013 at 17:29
Eheh come non darti torto!
04/11/2013 at 16:05
… mi piace l’idea del giornalista di articoli rosa, che è molto frustrato poichè vorrebbe scrivere cronaca nera… Seguo questa storia, che si prospetta interessante!
06/11/2013 at 17:29
Grazie Nunzia! Vedremo che succede, lo scopriremo insieme!
04/11/2013 at 14:42
Bentornata Margy, voto per il tecnico delle stufe, dall’incontro con un’addetta ai freezer, potrebbe nascere uno scambio interessante…
06/11/2013 at 17:28
Che bizzarra abbinata sarebbero! Molto interessante 😉
04/11/2013 at 14:35
yeee! il tecnico stufo delle stufe è il mio preferito 🙂
06/11/2013 at 17:27
Il parere della zia Wally è sempre fondamentale! 🙂
04/11/2013 at 14:19
bentornata Margherita!
noi siamo curiosi di conoscere gli sfoghi del tecnico stufo di interloquire sempre e solo con le stufe…
🙂
06/11/2013 at 17:27
Ciao gqp! Facciamolo sfogare, il poveretto!
04/11/2013 at 14:12
cosa potrà mai confidare al telefono amico una aspirante giornalista in rosa?
😉
06/11/2013 at 17:26
Vedremo, vedremo! Al telefono amico saltano fuori sempre cose buffe!
04/11/2013 at 13:50
Beh, questa volta un numero decisamente più contenuto e nessun tavolo da cucina.
(Voto l’aspirante en rose)
06/11/2013 at 17:25
Già! (Ma il cibo non manca mai!)