Dove eravamo rimasti?
X
Appena girata la chiave nella serratura, la porta della cantina si spalancò rivelando un uomo in impermeabile, con un rivolo di sangue che facendosi strada tra i capelli bagnati percorreva la guancia sinistra fino a raggiungere il mento.
«Aldo, calmati…» cominciò Inès.
«Chi sei tu? E chi è quell’altra donna?» gridò il Benini.
«Aldo, sono tua moglie! Inès! Lei è una mia amica, Melinda.» Inès poggiò le mani sulle spalle del marito, che si divincolò.
«Moglie? Quand’è che ci siamo sposati?»
Inès, sbigottita, restò muta per alcuni secondi: in quello spazio vacante si inserì Melinda.
«Proprio ieri.» intervenne. Inès si voltò, fissandola con sguardo interrogativo: stava per chiedere spiegazioni, quando fu nuovamente preceduta, da Aldo stavolta.
«C’è un uomo laggiù.» disse il Benini indicando il buio dietro di sé. «E non sembra in gran forma.»
«Era il guardiano della casa.» fu ancora Melinda a parlare. «È precipitato dalle scale… Credo ci sia ben poco da fare per lui.»
«Mhm, già. Anche io sono inciampato… Devo aver battuto la testa.» borbottò Aldo portandosi una mano alla ferita. «C’è un bagno in questo posto? Sono pieno di sangue.»
Inès gli indicò la strada. Mentre il Benini si sciacquava, le due donne tornarono al vecchio tavolo, e Inès riassunse freneticamente la vicenda degli scogli e del gufo di terracotta alla nuova venuta, che non parve granché turbata. Nel frattempo, Albatross stava scavando col cucchiaino da tè in un barattolo di senape.
«Perché ha detto quelle bugie a mio marito? Il matrimonio, il guardiano…» chiese infine Inès.
«Cara, pensaci.» disse Melinda guardandola negli occhi. «Tu stessa mi hai appena raccontato le cose terribili che, in così poco tempo, sono avvenute qui al promontorio. È evidente che tuo marito ha perso la memoria…»
Inès cominciava a capire.
«È la tua occasione.» continuò la bionda giornalista. «Vattene da qui, scappa con lui! Non raccontargli di quell’uomo, Ippolito, né tantomeno della Kemeia…»
«Ma noi abbiamo una figlia, Lèa…» il volto di Inès si rabbuiò, mentre un nodo stringeva la sua gola.
«Allora correte a prenderla, e poi fuggite. Usate il vecchio pick-up, è ancora qua fuori! Trovatevi un nuovo posto dove vivere, un luogo in cui nessuno sappia di voi e del vostro passato… Sarà il tuo nuovo inizio, cara. Hai sofferto abbastanza.» Melinda le accarezzò i capelli con dolcezza.
«E Ippolito?» un brivido percorse la schiena di Inès mentre pronunciava quel nome. Ripensò al volto pallido e sporco di sabbia dell’avvocato, alla camicia insanguinata.
«Tra non molto verranno ad abbattere questa casa, come ti ho detto. Nessuno si accorgerà del suo corpo.»
Un uomo nascosto per sempre dalle macerie. Un passato sepolto. Inès rifletté per qualche minuto, scacciando dalla mente l’immagine di Ippolito che soffocava sotto i detriti di quel rudere.
«E… Lei?» domandò poi. «Quale sarà il suo nuovo inizio?»
«Prima ho una questione in sospeso da risolvere, qui. Dopodiché, penso che tornerò alla mia vita di sempre: ritirata, in solitudine.» sorrise amaramente.
«Perché non se ne va anche lei?» propose Inès. «Lontano da qui, da questa terra piena di ricordi. Sono certa che…» si interruppe.
«Che…?» la incoraggiò Melinda.
«Sono certa che Albatross la seguirebbe. L’ha aspettata così a lungo…» Inès si voltò verso di lui, in piedi vicino ai fornelli, sempre intento nell’esplorazione del barattolo dell’amata salsa. La donna aveva intuito sin dall’inizio come la presenza del fantasma del marito avesse riacceso nel cuore di Melinda l’antica fiamma.
«Oh, anche io ne sono certa.» disse quella, pensierosa.
«Ehi, ma in quanti siamo qua dentro?» Aldo, ripulito di tutto punto, irruppe nella stanza. «Chi è questo?» domandò indicando Albatross, e riuscendo a far ammutolire entrambe le donne.
Dopo il suo silenzio prolungato, il vecchio tornò ad aprir bocca.
«Sono Albatross.» si limitò a dire.
Melinda, l’unica a non poter udire quella voce, parlò in contemporanea. «Mio marito.» le sue parole si sovrapposero a quelle di Albatross.
«Che nome strambo!» commentò Aldo.
Inès, travolta dall’ennesima situazione paradossale, dovette prendersi del tempo per mettere a fuoco il nuovo contesto. Si rifugiò in bagno, dove fu subito raggiunta dal marito.
«Che progetti abbiamo, tesoro?» chiese Aldo cingendole la vita.
Dopo essersi soffermata a osservare la piacevole alternanza tra mattonelle integre e crepate che caratterizzava le pareti di quel bagno polveroso, Inès posò gli occhi sullo specchio che le stava di fronte. Aldo stava guardando nella stessa direzione.
Una crepa divideva obliquamente il vetro, facendo sembrare i loro volti parte di uno strano dipinto cubista.
Fuori aveva smesso di piovere, ma faceva molto freddo. Melinda si strinse nel cappotto. Albatross, dietro di lei, esitava nell’avvolgerla in un abbraccio: poi si ricordò che i fantasmi non riscaldano.
«Volevo dirti che ti ho perdonato, Giorgio.» disse la donna. «O dovrei forse chiamarti Albatross?»
A chiunque passasse di lì, sarebbe parso che lo stesse dicendo al vento. Il vento del promontorio.
22/04/2014 at 10:45
Davvero un racconto bellissimo 🙂
Anch’io attendo un tuo nuovo racconto, a presto 🙂
10/05/2014 at 17:29
Grazie Emma! Spero al più presto possibile, 🙂 .
18/04/2014 at 14:49
Che bella copertina! Cara, te la sei proprio meritata!
Questo racconto è stato davvero una bella avventura, gli episodi finali sono stati una sorpresa e sono contenta di averlo seguito sin dall’inizio perché è vero quello che hai scritto nella trama: è stato un divenire. Un divenire molto piacevole e mai banale, ricco di colpi di scena 🙂 Bravissima Aspasia, ora aspetto la tua prossima storia! 🙂
19/04/2014 at 11:27
Ma grazie! 😀 Tempo di rimettere in ordine le idee, e vedrai che qualcosa verrà fuori, in quel caso ti aspetto, fedele lettrice.
17/04/2014 at 23:42
Fine. Un bellissimo viaggio. Grazie davvero ❤️
18/04/2014 at 13:19
Grazie a voi che mi avete accompagnato 🙂 .
17/04/2014 at 17:24
Complimenti per la copertina!
Ma più di tutto, complimenti per il finale. Il perdono di Melinda mi ha commosso. Sono certa anch’io che Albatross la seguirebbe ovunque.
Spero di rileggerti prestissimo, mi hai veramente emozionato!
18/04/2014 at 13:21
Grazie Annalisa, anche a me stava per scendere la lacrimuccia! Sapere di emozionare i lettori è sempre un grandissimo complimento.
😀
17/04/2014 at 12:32
Spero di leggerti prestissimo…
Questo finale mi ha messo i brividi…
17/04/2014 at 14:50
Ombra, grazie della tua compagnia! 🙂 Anche io spero di tornare a scrivere il prima possibile!
17/04/2014 at 12:04
Innanzitutto complimenti per la copertina, più che meritata!
Poi, complimenti per questa conclusione! Anche se non avevo votato per un nuovo inizio, vedo comunque con piacere che hai inserito l’amnesia, dando così l’occasione per ricominciare.
Leggendo i commenti sotto, poi, ho letto del tuo dispiacere nel lasciar andare Albatross: capisco, perché anche a me, come lettore, dispiace anche solo l’idea di non leggere più altri episodi. Sono convinto, poi, che sia in queste occasioni che ci si rende conto che i personaggi, spesso, acquistano una vita propria, al di là della volontà dello scrittore. E, forse, è proprio per questo che, a malincuore, giunge l’ora di lasciarli andare.
Brava! 🙂
Ovviamente aspetto il tuo prossimo racconto!
P.s.: se vuoi passare a leggere il mio nuovo, mi faresti un grande onore e piacere. 🙂
17/04/2014 at 14:54
Non ho resistito a infilarci l’amnesia, l’idea di Aldo che perde la memoria mi faceva sorridere… E poi hai ragione, dopo certi avvenimenti solo una tabula rasa poteva permettere a quei due di “ricominciare”…
Ci metterò un sacco di tempo a lasciar andare Albatross: anche adesso è proprio qui vicino alla tastiera, e ti ringrazia. Leggeremo insieme il tuo nuovo racconto! 😀
17/04/2014 at 06:28
egna fine di un racconto meraviglioso che ha saputo sorprendermi, catturarmi, spesso anche irritarmi, ma che non mi ha fatto mai mancare la voglia di leggere il prossimo capitolo.
Bravissima, adesso aspetto l’11 capitolo…
Ah… è finito? 🙁
Allora il prossimo racconto 🙂
17/04/2014 at 11:16
Ne avrei scritti almeno altri cinque o sei, di capitoli… Per rispondere ad alcuni punti interrogativi e per migliorare la trama…
Mi mancherà il caro vecchio Albatross, è in questi casi che vorrei saper scrivere un sequel.
😀
16/04/2014 at 22:44
Grazie Aspasia, bel racconto. It’s finished, tornerai presto?
17/04/2014 at 11:12
“Presto” temo di no, ma tornerò! (E’ una minaccia).
🙂
17/04/2014 at 21:20
il “presto temo di no”…. 🙂 Quando torni parliamo di Hemingway.
16/04/2014 at 20:08
Amo questo racconto. E confermo tutte le cose che ti ho scritto nel mio primo (tardivo) commento. Uno dei più belli di sempre, da queste parti. Il tuo racconto, non il mio commento.
Grazie Aspasia. Ciao Albatross.
D.
17/04/2014 at 11:11
No, non dire “Ciao Albatross” che mi fai piangere… E’ stato un congedo difficile 🙁 .
17/04/2014 at 11:15
Scusa.
16/04/2014 at 14:20
Grande! La copertina!
16/04/2014 at 18:15
E’ bellissima! La devo alla tua raccolta firme? 😀
16/04/2014 at 18:21
Mi piacerebbe poter dire di sì ed essere effettivamente così introdotto nei salotti buoni di THe iNCIPIT, ma in realtà la devi unicamente al buongusto dei ragazzi dello staff.
Finalmente una copertina per un racconto che se la merita, al di là di classifica e incipoints.
Brava Aspasia, son quasi più contento per questa copertina che per quelle che ho avuto coi miei vecchi racconti. Viva!
D.
16/04/2014 at 22:48
Già, bellissima copertina. E ovviamente meritata.
Ho anche scoperto la fonte segreta da cui attingono le basi per le copertine i salotti buoni di THe iNCIPIT.
L’ho appena pronunciato ad alta voce, quel segreto. A chiunque sia passato mentre lo dicevo, sarebbe parso che lo stessi dicendo al vento.
Il vento del promontorio.
17/04/2014 at 14:58
Sei il depositario dei segreti dei Salotti Buoni e ce la butti lì così, come se niente fosse?
😀 Lol
17/04/2014 at 17:20
Deformazione professionale. Sono abbonato alla medesima fonte.
15/04/2014 at 17:12
Oh, ma quando te la fanno la copertina? Che palle.
16/04/2014 at 10:45
Quando la fanno a te, casomai! 😉
16/04/2014 at 11:33
Adesso metto su una raccolta firme, Albatross deve avere la copertina.
14/04/2014 at 09:31
Ciao Aspasia, letto tutto d’un fiato!
Davvero molto suggestivo. Il primo capitolo mi ha ricordato troppo il personaggio di Santiago, il protagonista de “Il vecchio e il mare” di Hemingway…
Dopodiché, il racconto ha preso una piega tipicamente “gialla”, ben scritta e intrigante…
Ora, gli ultimi due capitoli mi hanno fatto ripensare a “The sixth sense”.
Posso finalmente votare con coscienza di causa, e dico: riconciliazione. Ma di che tipo? eh eh eh.
Brava, ti seguo anche come autore.
14/04/2014 at 11:28
Ci tenevo! 🙂
Mi sa che faccio una pessima figura ammettendo di non aver mai letto “Il vecchio e il mare”… Sicuramente Albatross si ispira a un “tipo” che è già stato abbondantemente delineato, e molto meglio di quanto l’abbia fatto io. Devo dire che la mia ispirazione era tutta rivolta a Coleridge, ma che questa almeno sarà l’occasione (finalmente!) per leggere del Santiago di Hemingway: il merito sarà tuo!
14/04/2014 at 12:58
Arrossisco di nuovo… Sono sicuro che sarà un romanzo che apprezzerai.
Se ami il mare e sei affezionata anche al suo lato romantico e malinconico (come penso che sia leggendo questo racconto, e il fatto che conosci bene i lavori di Coleridge), non potrà che essere così.
Tra l’altro è molto breve, non ci metterai molto.
Buon finale!
13/04/2014 at 16:56
Peccato essere arrivato sul finale!
13/04/2014 at 18:53
Boost! Che onore averti qui, 🙂 .
13/04/2014 at 19:42
Addirittura! Mi avrai scambiato per il papa, o meglio ancora… per bricoleur!
Spero di riuscire a trovare il tempo di leggere il racconto prima che arrivi al finale… ;(
16/04/2014 at 11:31
Te possino, Boost. 🙂
16/04/2014 at 21:21
Quando ripassi alla Centrale del rum quaggiù, mi devi un bicchiere.
16/04/2014 at 21:24
😀
In effetti è un’esperienza da ripetere, il weekend dalle parti tue.
11/04/2014 at 17:20
Voto per il nuovo inizio! Credo che da tutto quello che è successo, non possa che derivare il Cambiamento.
Bravissima Aspasia, hai stravolto tutta la storia in una maniera che non mi sarei mai aspettata! All’inizio credevo che il fantasma fosse Melinda… poi ho pensato lo fossero entrambi: lei ed Albatross. Adesso scopro che lo è solo lui. Eccezionale è dire poco, ci vuole davvero bravura per dipanare una simile tela! Aspetto la conclusione!
13/04/2014 at 11:04
Grazie Annalisa, sicuramente il Cambiamento sarà il protagonista dell’epilogo, sia che derivi da un nuovo inizio, che da un’amnesia, che da una riconciliazione. L’ennesimo Cambiamento, direi 🙂 .
11/04/2014 at 10:30
Voto per l’amnesia: secondo me potrebbe aprire le porte a un seguito 🙂
11/04/2014 at 11:30
Dici? Idea interessante, anche se non vado matta per i sequel… 🙂
10/04/2014 at 10:55
gran desolazione per essere arrivato così tardi XD
Gran bella storia ^^ Aspetto il finale con ansia: sono colpito .
Sciapò !
10/04/2014 at 18:48
Suvvia, non desolarti! C’è ancora un decimo episodio da assaporare. Grazie grazie grazie per la tua lettura. Anzi, mersì.
09/04/2014 at 19:54
Nuovo inizio! Sempre 😉
10/04/2014 at 18:47
Voltiamo pagina!
09/04/2014 at 17:55
Voto per l’amnesia.
Secondo me è il finale che più si adatta al tono di questo racconto.
Tanto più che l’amnesia può non essere solo malinconia, ma anche motore di riconciliazione o il passo prima di un nuovo inizio. Può essere anche un sacco di altre cose. Sicuramente sarebbe il finale perfetto, per quello che è il mio gusto di lettore. E in tutto questo, sempre sicuramente, vorrei fosse proprio malinconia.
Il pippone sul profumo e le robe epidermiche te l’ho già tirato, vero?
Molto brava.
Molto.
D.
10/04/2014 at 18:47
Io propendo per il finale malinconico, amnesia o non amnesia! Ah, comunque per le tue digressioni sulle “robe epidermiche” c’è sempre spazio.
😀
10/04/2014 at 18:48
😀
09/04/2014 at 17:32
leggere che pubblichi è sempre piacevole….
Che dirti che non sia scontato? Mi hai sorpresa! Non me l’aspettavo! per nulla.
Un nuovo inizio, quindi. ti aspetto con ansia!
10/04/2014 at 18:44
Grazie Ombra! Devo assolutamente rimettermi in pari con la lettura del tuo racconto, Melinda mi ha sottratto un bel po’ di tempo…
09/04/2014 at 14:32
L’avevo detto io che questo racconto è una sorpresa continua! Melinda è ancora viva, cavolo non me l’aspettavo 😀 Sono curiosissimissima di leggere il gran finale! Io ho votato per un nuovo inizio, e ho come l’impressione che ci sarà ancora qualche colpo di scena 😀
10/04/2014 at 18:43
Nemmeno io me l’aspettavo, ahah… Sono stata indecisa fino all’ultimo tra questa e un’altra versione del capitolo, che avevo scritto: questa è sicuramente la più assurda delle due, quindi come avrei potuto negarvela?
😀
09/04/2014 at 13:42
Appena ho ricevuto l’email che mi informava di un tuo nuovo capitolo sono subito corso a leggere e, con estremo piacere, scopro ancora una volta di rimanere sopreso di fronte alle svolte inaspettate del tuo racconto. A un passo dalla conclusione ripenso ai precedenti capitoli e mi stupisco di come la semplice ambientazione sia stata comunque il teatro di colpi di scena, ricordi, dialoghi e descrizioni sempre coinvolgenti. E adesso mi trovo a dover votare quest’ultima volta per la conclusione e la scelta si fa difficile! Tutte e tre le opzioni sono allettanti, ma alla fine scelgo un’amnesia. Forse una conclusione amara, ma che può comunque aprire ad un nuovo inizio, dato dall’inconsapevolezza di ciò che è successo.
Ho poi una domanda: l’ultima frase, chi l’ha pronunciata? Inès, facendosi sentire da Melinda, o Albatross?
Complimenti, Aspasia! Aspetto la conclusione che sono sicuro non deluderà! 🙂
10/04/2014 at 18:41
Stavolta ammetto di avere un tantino esagerato coi colpi di scena, che dici? L’amnesia potrebbe essere interessante, ho in mente una cosuccia… 🙂
Per risponderti: l’ultima frase sarebbe di Inès, ma il tuo dubbio mi fa pensare che ognuno possa immaginare l’interlocutore che preferisce.
Ti ringrazio graditissimo lettore, a presto per il gran finale!
09/04/2014 at 12:52
nuovo inizio, sono sempre dalla parte del rinnovamento perpetuo… panta rei
bel capitolo di una bellissima storia.
10/04/2014 at 18:37
Panta rei… 🙂
Grazie mille!
05/04/2014 at 18:26
Anch’io scelgo il risveglio 😀
07/04/2014 at 15:59
E risveglio sia!
04/04/2014 at 18:46
Letto tutto d’un fiato!
Bella la scena in cui Aldo non lo vede… cambia la prospettiva di tutto…
Ho votato per il risveglio… di chi o da cosa, è quello che spero di leggere 😀 Sono certa che mi stupiresti 😀
05/04/2014 at 12:02
“Da cosa” è un bel suggerimento, non ci avevo pensato! Grazie Annalisa, spero di stupirti davvero, 🙂 .
04/04/2014 at 18:26
Tradimento! Mandiamo tutto carte a 48!
05/04/2014 at 12:01
Seee! Caciara!
04/04/2014 at 00:15
ho recuperato questo intrigante racconto oggi; tutto in una volta. Aspetto con ansia i capitoli conclusivi. complimenti! 😉
05/04/2014 at 12:00
Benvenuto allora! E grazie, 🙂 .
03/04/2014 at 19:57
tutti e tre…. (non si può scegliere una cosa sola, dai…) 😀
05/04/2014 at 12:00
In effetti ci vorrebbe il voto multiplo, a volte!
03/04/2014 at 18:45
Io non lo so per quale motivo sia stato talmente sbadato e pigro e sciocco da arrivare al punto di dovermi leggere tutti e otto i capitoli adesso.
Non lo so proprio.
Quel che so, però, è che se da un lato mi mangio le mani – perché questo racconto andava letto subito, passo passo, con te insomma – dall’altro gongolo un po’ – perché otto capitoli in fila, così, sono stati proprio una cosa bella. E anche perché posso attenderne altri due.
Sento di doverti delle scuse, Aspasia, per questa mia assenza (non che la cosa possa turbare così tanto, chiaro, ma… boia mondo, avrei dovuto leggere prima!) e sento anche di doverti dire… no, mi correggo, di volerti dire che è un racconto meraviglioso, tra quelli che ho letto qui è certamente uno dei pochi che mi hanno fatto sgranare gli occhi (e mangiare le mani e gongolare e sentirmi in colpa e sorridere come si sorride di fronte a quel che è bello).
Non credo di poter spiegare bene la sensazione, le sensazioni che questa lettura mi ha dato. Si tratta di una di quelle cose che passano attraverso la pelle, immagino. Oppure di un profumo, ecco. Ti volti da una parte e senti un profumo, nuovo e familiare al tempo stesso, e per un istante (istante che tende a dilatarsi, come tutti gli attimi che si rispettino) c’è solo quello, il resto è pari a zero, sfuma nell’indifferenza, perché la sola cosa che senti e la sola cosa cui riesci a pensare e la sola cosa che sei è quel profumo. Ti concentri lì, nello spazio che c’è tra il naso e il cervello, e in quello spazio lì scopri che c’è anche il cuore, c’è la pancia, c’è tutto un mondo di sensazioni, umori e sentimenti. Il tuo racconto mi ha fatto lo stesso effetto. È scritto molto bene, ovvio, ma non è solo questo, che di buone penne è pieno il mondo. È un racconto sorprendente e delicato, è preciso, va dritto per la sua strada senza sbavature, Albatross è un personaggio perfetto, di quelli che leggi e conosci, di quelli che restano, epidermici. È un sacco di cose, ‘sto racconto. È bello. È una cosa per cui ti vien voglia di dire grazie.
Grazie.
D.
PS: in tutto questo, ho votato per “Risveglio”, ma è la cosa che conta meno.
05/04/2014 at 11:53
Aspetta, annuso un po’ di sali per riprendermi dallo svenimento suscitato dal tuo commento: ancora un accenno al “profumo” e mi facevi commuovere! Sarai anche in ritardo con la lettura (perdonato, ovviamente 😉 ), ma le tue parole mi fanno capire che non solo hai “recuperato” otto capitoli, ma li hai assaporati, vissuti e compresi davvero, cosa che penso facciano in pochi. Sì, Albatross è epidermico, e si è attaccato pure a me: pensare di abbandonarlo tra due episodi mi fa soffrire.
Non grazie a me, ma grazie a te, carissimo lettore, devo proprio ammettere che mi eri mancato.
03/04/2014 at 12:48
Bentornata Aspasia! Aspettavo il continuo di questa storia che ogni volta sa sorprendere. Voto per la congiura, aspettando di essere ancora stupito! 🙂
05/04/2014 at 11:57
Ce la metterò tutta per sconvolgervi ancora! Ormai è un classico.
03/04/2014 at 10:46
Aspasia ma come fai a darci queste opzioni, eh? Le avrei volute scegliere tutte e tre! Ahahahahah 😀 Dopo il colpo di scena dello scorso episodio brancolo nel buio, ho scelto la congiura ma non ho la più pallida idea di cosa potrebbe accadere 🙂 Questo racconto è una continua sorpresa, brava mia cara ! 😀
05/04/2014 at 11:56
Nemmeno io ho la più pallida idea di cosa possa succedere… Va a finire sempre così, perché scrivo il capitolo e le opzioni le butto giù senza pensarci troppo… Insomma, mi tiro la zappa sui piedi 😀 .
18/03/2014 at 15:55
Passato di Albatross!
16/03/2014 at 01:28
peccato non averti seguito dall’inizio… comunque eccomi qui 😉
se la scrittura è un tuo vizio, non smettere… lo fai veramente bene!
16/03/2014 at 12:49
Grazie mille Ombra, che bello averti qui! Spero di poter scrivere al più presto il prossimo episodio!
11/03/2014 at 20:30
Ero indecisa alla fine ho votato per il passato di albatross :):)
13/03/2014 at 17:20
Comunque andrà, ne sapremo sicuramente di più!
10/03/2014 at 23:18
Ciao Aspasia ho rimandato per troppo tempo la visita alla tua storia e me ne pento. Non ho mai letto niente del genere, sei riuscita ad andare oltre qualsiasi stereotipo di genere e creare una storia totalmente nuova: i colpi di scena non mancano, le coincidenze danno vivacizzano il tutto mentre lo spettro della pazzia passa da Albatros a Ines. Un colpo di genio inaspettato e perfettamente nascosto.
Ora credo tu possa riuscire a proseguire in parte sulla scena e in parte sui ricordi. Albatross è un fantasma? Ines é pazza? Non vedo l’ora che arrivi il seguito!
PS perchè hai scelto Coleridge per l’incipit?
11/03/2014 at 19:34
Fabio, che bellissimo commento. Sono molto felice che il racconto ti stia piacendo: all’inizio avevo idee diverse, poi i sondaggi hanno plasmato questa storia, e devo dire che il risultato sta intrigando pure me. Definizione azzeccata quella di “spettro della pazzia”: ci sono davvero fantasmi su quel promontorio? O solo pazzi? O nessuno dei due? Confesso che ancora non lo so nemmeno io! Ad ogni episodio il tutto prende una piega inaspettata, in primis per la sottoscritta.
Rileggendo la Ballata di Coleridge, che mi appassionò tanto al liceo, prima di scrivere questo incipit, ho praticamente rimodellato l’idea originale solo sulla base del termine “Albatross”: ho pensato “Voglio dare questo nome al protagonista!” e da lì è nata la trama contorta che leggi, e che comunque ormai sta vivendo di vita propria… Visto che l’albatro di Coleridge ha contribuito alla nascita dell’incipit, direi che la citazione è un modestissimo omaggio!
🙂
09/03/2014 at 15:53
Entrambe le cose, dai, per un sapore più concentrato.
10/03/2014 at 13:44
Sarà un episodio bello denso, 🙂 .
09/03/2014 at 09:23
Entrambe le cose: due piccioni cono una fava 😀
Complimenti!
09/03/2014 at 15:28
Ahah, grazie!
04/03/2014 at 18:06
Entrambe.
La trama si infittisce… un risvolto davvero imprevisto!
06/03/2014 at 19:32
Muahuahuah, avevo voglia di complicare un po’ le cose!
04/03/2014 at 16:40
Mi sa che con questo episodio ci hai spiazzati un po’ tutti! 😀
Io a questo punto vorrei sapere qualcosa del passato di Albatross 😉
06/03/2014 at 19:33
E ci sarà da divertirsi! 🙂
03/03/2014 at 14:31
WOW! Questo colpo di scena non me l’aspettavo proprio.
Voto per fare chiarezza: facciamoci assalire dai suoi ricordi, insieme a lui.
06/03/2014 at 19:34
Allora vedi che ha funzionato… 😉
03/03/2014 at 10:57
Bellissimo capitolo! Inquietante e avvincente! Ho votato per fare luce, ma sono in minoranza. Sono contento, però, che, in ogni caso, si scoprirà il suo passato! 🙂
06/03/2014 at 19:36
Certo, mi sembra doveroso farci accompagnare da Albatross a qualche anno indietro… 🙂
02/03/2014 at 23:13
Mi piacciono entrambe le cose, quindi ti chiedo di raccontarmi un misto fra flashback e storia attuale. Sei talmente brava che non avrai problemi a farlo , ne sono certa 🙂
06/03/2014 at 19:38
Accetto la sfida, ahah!
Grazie davvero.
🙂
02/03/2014 at 18:12
Entrambe le cose 😀
06/03/2014 at 19:39
Sarà fatto! (almeno così sembra…)
12/02/2014 at 09:34
imprevisto.
13/02/2014 at 12:52
Ci sto lavorando… 🙂
08/02/2014 at 22:00
Voto per il risvolto imprevisto, perché le cose vanno sempre in modo diverso da come le si era programmate.
Mi è piaciuta molto l’esplorazione nel passato (indirettamente…) comune di Albatross e Inés. In un colpo solo, hai riempito la storia di entrambi di sfaccettature, dando un’interessante svolta al racconto.
Brava!
13/02/2014 at 12:52
Grazie Margherita! L'”esplorazione” (bel termine!) l’ho scritta di getto, e mi sono molto divertita a tendere fili rossi tra i due protagonisti.
😀
05/02/2014 at 23:20
Voto per un risvolto imprevisto, sperando che non sia troppo “violento” 😉
13/02/2014 at 12:49
Niente sangue, almeno credo…
14/02/2014 at 13:12
Meno male ;)!
03/02/2014 at 18:01
Voto per l’omicidio. Di sicuro, comunque, niente tortura, né Albatross né Inès mi sembrano i tipi…
Un altro capitolo molto avvincente! 🙂
13/02/2014 at 12:48
Tranquillo, non sono proprio i tipi!
Grazie, 🙂 .
03/02/2014 at 16:23
Voto per un risvolto imprevisto
13/02/2014 at 12:48
Risvolto imprevisto si piazza in testa… 🙂
03/02/2014 at 15:19
Non avrei mai pensato di scegliere questa opzione, ma…omicidio sia 😀
13/02/2014 at 12:47
Idee sulla vittima? 😀
03/02/2014 at 13:41
Va da per il risvolto imprevisto, non sono pronto per le altre 2, a meno che non sia qualcosa di peggio!
13/02/2014 at 12:45
C’è qualcosa di peggio di omicidio o tortura?
🙂
03/02/2014 at 01:14
Sangue! Sangue! (omicidio 🙂 )
13/02/2014 at 12:45
Ahahah, è pur sempre un horror…
02/02/2014 at 22:49
Vada per il risvolto imprevisto 🙂
13/02/2014 at 12:43
Si accettano proposte!
23/01/2014 at 09:30
bel capitolo voto per il complotto
25/01/2014 at 12:55
Grazie! Mi hai salvata dalla parità… 🙂
21/01/2014 at 22:04
Cara, mi dispiaccio moltissimo di aver perso la votazione dello scorso episodio: l’ho letto, ho rimandato il voto per indecisione, e mi sono scordata!
Ma rieccomi qui, questa volta perfettamente in tempo!
Voto per il complotto: due vissuti si sono intrecciati, facciamo fruttare questo intreccio! 😉
22/01/2014 at 13:48
Ma figurati, Albatross tanto non scappa! 🙂 L’opzione complotto è anche la mia preferita, ma per adesso siamo in parità…
21/01/2014 at 10:31
Un bellissimo capitolo! E’ sempre un piacere leggerti. 🙂 Ero molto indeciso sulla scelta. Ho subito escluso il ricatto, non mi sembrava lo stile di Albatross. Ho poi escluso anche la vendetta, perché, mi sono detto, coi segreti che condividono i due è come se fossero un po’ sulla stessa barca. Per cui voto il complotto!
22/01/2014 at 13:46
Grazie carissimo, anche per non aver ritenuto Albatross capace di cose come la vendetta, 🙂 .
20/01/2014 at 11:53
Mi aggiungo anche io al gruppo che chiede a gran voce” vendetta” 😀
20/01/2014 at 12:24
Come siete cattive! 😀
19/01/2014 at 23:25
Anch’io scelgo la vendetta 🙂
20/01/2014 at 12:23
E’ un plebiscito!
19/01/2014 at 22:57
Vendetta, tremenda vendetta. (mi piace sempre leggerti, grazie!)
20/01/2014 at 12:23
No, grazie a te fedele lettrice! 🙂
Spero di trovare presto il tempo di leggere la tua trilogia!
15/01/2014 at 14:43
Un altro bel capitolo! Mi incuriosivano tutte e tre le possibilità e non è stato facile scegliere. Alla fine, però, ho votato per le coincidenze, anche se, spero, ci possa essere spazio per i dubbi e per le certezze.
20/01/2014 at 12:25
Grazie come sempre! Spazio per i dubbi ce ne sarà sicuramente, per le certezze… Chissà.
15/01/2014 at 01:01
Anche io voto per le coincidenze! Solitamente nulla accade mai davvero per caso 😀
14/01/2014 at 21:24
Assolutamente…coincidenze 🙂
14/01/2014 at 20:28
coincidenze
14/01/2014 at 17:33
Ho scelto i dubbi, vediamo dove ci porteranno 🙂
03/01/2014 at 15:15
Tutti di corsa a nascondersi, che qui la vicenda si fa contorta
03/01/2014 at 19:16
Altrochè…
28/12/2013 at 09:18
Un tè sì, sì…
03/01/2014 at 19:15
Zuccherato?
🙂
26/12/2013 at 05:05
Adoro Melinda e come fai interagire lei e Albatross. Kudos. (Il thè, naturalmente.)
03/01/2014 at 19:15
Grazie carissimo, anche da parte di Melinda.
23/12/2013 at 23:46
Eh veramente ci vorrebbero tutte e tre le opzioni… Come si fa a scegliere? Non potresti trovare nello stesso episodio, prima un buon nascondiglio, poi un alibi e poi un buon thè? O prima il thè e mentre lo sorseggiano trovano l’alibi?
24/12/2013 at 10:41
Eh sì, penso che andrà a finire così… Le tre opzioni sono molto legate tra loro, in effetti 😀 .
23/12/2013 at 11:47
Un buon tè, per indugiare un po’ in compagnia di Inès e Albatross. Bell’incontro, bell’episodio. 🙂
24/12/2013 at 10:40
A questo punto pure io propendo per il “Tè col morto” come suggeriva Elena…
Grazie Margherita!
😀
23/12/2013 at 09:56
Meglio il nascondiglio, anche se il thè mi tentava. Al tempo stesso, però, andare a bere un thè mentre c’è un cadavere sul pick-up mi sembra troppo azzardato…
23/12/2013 at 23:48
“Thè col morto”. Visto che il genere scelto è horror…
24/12/2013 at 10:39
Ahahah, cambieremo il titolo! L’atmosfera è talmente surreale che forse un tè col morto sarà la cosa meno strana…
22/12/2013 at 23:50
Voto per un buon nascondiglio 🙂 poi, spero che il resto verrà da sé 🙂
24/12/2013 at 10:37
Vedrai che questa coppia (o trio?!) non ti deluderà…
26/12/2013 at 19:29
Ne sono certa: non mi deludi mai con i tuoi racconti 🙂
22/12/2013 at 19:43
Un buon thè porterà ad buon alibi! 🙂
24/12/2013 at 10:36
Sono d’accordo!
22/12/2013 at 15:23
Senza dubbio un buon alibi, è la base di tutto 🙂
24/12/2013 at 10:36
Forse accompagnato da un tè…
22/12/2013 at 14:40
Un buon thè penseremo meglio all’alibi , sarà che lo stavo prendendo mentre mi accingevo a leggere ! Che strana coincidenza . Ricca di particolari la descrizione .
24/12/2013 at 10:35
Pure io mentre lo scrivevo! Sarà il periodo…
22/12/2013 at 13:49
Direi un buon nascondiglio 🙂
24/12/2013 at 10:34
Per il corpo o… Per qualcun altro?
🙂
24/12/2013 at 10:54
Forse per entrambi! 🙂
22/12/2013 at 13:19
… a questo un buon alibi è quello che ci vuole! Molta dettagliata la tua descrizione…
24/12/2013 at 10:34
E direi! 🙂
11/12/2013 at 14:14
cercherà di recuperare il corpo ma lo stress la fatica la paura la faranno svenire e al suo risveglio il corpo non c’è ……….aspetto gli sviluppi ti seguo
22/12/2013 at 12:11
Grazie! 😀
09/12/2013 at 19:57
Fuggirà …. ma qualcuno la inseguirà 🙂
22/12/2013 at 12:10
Ha vinto il recupero del corpo, 🙂 .
09/12/2013 at 12:58
L’ultima frase mi ha fatta propendere per “fuggirà”, ma penso che il percorso del racconto seguirà un’altra strada 😉
22/12/2013 at 12:10
In effetti… 😀
05/12/2013 at 21:42
Inès fugge. Scappa a gambe levate, proprio. Ovviamente ti seguo!
Attendendo, ansiosamente, il prossimo episodio!
07/12/2013 at 15:12
Grazie Ombra! Ci vorrà un pochino, ma il prossimo episodio arriverà, 🙂 .
04/12/2013 at 20:53
Non sarà un lavoro semplice recuperare il corpo…
07/12/2013 at 15:09
Ci sarà bisogno d’aiuto…
03/12/2013 at 16:18
Bella svolta! Inaspettata ma realistica. Un tentativo di recupero è doveroso.
03/12/2013 at 17:26
Sono d’accordo, diamoci da fare!
02/12/2013 at 09:26
Secondo me tenterà di recuperare il corpo 🙂
03/12/2013 at 17:24
Per ora… Molto probabile!
😀
01/12/2013 at 23:28
Svenne. Seguo anche questo tuo racconto (nei limiti del mio possibile)
03/12/2013 at 17:23
Grazie Elena! 🙂
01/12/2013 at 18:54
Caspita! Ho risolto il mistero…!!! Ecco dov’è finito l’avvocato…altroché nel mio Lago! …Devo avvertire subito il commissario ! Prima però meglio fare l’identificazione del cadavere…quindi tentiamo di recuperare il corpo ! Mi piace questa storia…intricata ! Brava ! ;)))
03/12/2013 at 17:22
Ahahah, è vero!
Adoro questo commento, 😀 .
01/12/2013 at 16:16
Non me l’aspettavo proprio, questo finale! La nausea esistenziale di Inès sembrava preannunciare piuttosto qualche gesto autolesivo. E invece la sorte si è ribaltata! Molto interessante.
D’istinto voterei per la fuga, ma penso che il tentativo di recuperare il corpo sia narrativamente molto più interessante. Quindi opterò per quell’opzione.
03/12/2013 at 17:21
…Sorpresa! 😀
Forse, se le cose non fossero andate così, si sarebbe buttata lei dalla scogliera…
01/12/2013 at 00:17
Ho votato per il tentativo di recupero del corpo, anche se al posto suo scapperei 😀
03/12/2013 at 17:18
Forse pure io! :S
30/11/2013 at 22:24
Ritengo che Inès tenterà di fuggire. Questa è la reazione più immediata, poi magari potrebbe anche tornare a recuperare il corpo, ma quando sarà più calma e razionale. Bella la descrizione di questo inquietante paesaggio marino…
03/12/2013 at 17:17
Grazie Nunzia! Per ora sta vincendo il “recupero”… 🙂 Chissà!
30/11/2013 at 18:32
Secondo me, così come il marinaio si appende al collo l’albatross ucciso, allo stesso modo Inès andrà a recuperare il corpo! 🙂
03/12/2013 at 17:15
Ottimo parallelismo…
30/11/2013 at 18:30
io dico che tenterà di recuperare il corpo, in fondo è stato un incidente, solo un incidente… sarà solo un po’ complicato spiegarlo alla polizia e ad Aldo, mi è piaciuto molto il capitolo, sono ansiosa di leggere il seguito
03/12/2013 at 17:15
Sarà molto complicato da spiegare! Scriverò il seguito appena mi sarò liberata dai mille esami che mi assillano in questo periodo, 🙁 .
30/11/2013 at 18:24
Direi che Inès fuggirà! 🙂
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo, brava! 🙂
03/12/2013 at 17:13
Grazie cara! Spero di proseguire al più presto, 😀 .
29/11/2013 at 18:10
E’ sempre un piacere imbattersi in una bella storia, specialmente, poi, se la si scopre che è ancora all’inizio! 🙂
Voto per la coppietta apparentemente felice, forse perché si addice di più all’ambientazione.
Brava Aspasia!
30/11/2013 at 15:13
Uau, grazie 🙂 . Ecco a te la coppietta!
29/11/2013 at 14:52
Dalla descrizione del personaggio non mi sembra uno che abbia un “gruppo” di amici e per i malviventi mi sembra troppo presto, per cui voto la coppietta.
Inizio molto interessante! Riscoprii “The rime of the ancient mariner” dopo il liceo e l’ho sempre trovato molto intrigante.
Ti seguo! 😉
30/11/2013 at 15:11
E’ successo lo stesso anche a me con Coleridge!
Grazie! 🙂
27/11/2013 at 23:10
Bell’inizio, mi piace!
28/11/2013 at 14:20
😀
27/11/2013 at 20:53
La coppietta apparentemente felice potrebbe riservarci molte sorprese 😀
L’omaggio a Coleridge è davvero delizioso 🙂
28/11/2013 at 14:20
Ho amato moltissimo The Rime of the Ancient Mariner, e volevo condividere questa mia “fissazione”… 🙂
27/11/2013 at 17:36
L’invito di Coleridge mi ha fermato. E Melinda vigile sul suo Albatross mi è piaciuta molto. Ti seguo; continua 🙂
28/11/2013 at 14:18
Grazie! Continuerò il prima possibile, al massimo nel weekend, 😀 .
25/11/2013 at 21:56
… sono per la banda di malviventi. Molto bello il tuo incipit, scrittura scorrevole densa di immagini evocative, bella l’idea di questa Melinda che c’è ma non esiste. Molto brava!
28/11/2013 at 14:16
Grazie Nunzia, vedo che Melinda riscuote simpatie 🙂 . Ne sarà felicissima.
25/11/2013 at 15:00
Complimenti, un inizio molto bello. Io ho votato per la banda di malviventi 😉
25/11/2013 at 18:15
Grazie Franz! 😀
25/11/2013 at 18:21
Se ti va, passa a dare un’occhiata al mio racconto 🙂
25/11/2013 at 13:21
Io sono per il gruppo di amici… anche se potrebbero nascondere qualcosa…
25/11/2013 at 18:14
Puoi contarci!
24/11/2013 at 16:13
Eccomi anche qui 🙂
Io vorrei leggere della coppietta (apparentemente) felice.
Questo incipit è bellissimo 🙂
25/11/2013 at 18:13
Ma grazie! Speriamo che il resto regga il confronto 🙂 .
Felicissima di leggerti anche qui!
24/11/2013 at 14:21
Hai presentato un personaggio interessante, tratteggiandolo bene.
Stiamo a vedere 😉
25/11/2013 at 18:10
Grazie, 😀 .
24/11/2013 at 13:30
viva la coppietta infelice!!!! dall’avventura all’horror, chissà cosa verrà fuori? sono curiosissima di sapere qualcosa in più su questa Melinda, Albatross è pazzo oppure esiste davvero?
ti seguo, naturalmente 😉
25/11/2013 at 18:09
Ciao Veronica! Pure io mi chiedo cosa salterà fuori… Di certo posso dirti che Melinda è morta veramente, se Albatross sia pazzo decidilo tu 😀 .
24/11/2013 at 13:24
Mi piace. Ti seguo! 😉 Dai un’occhiata alla mia se ti va. 😀
25/11/2013 at 18:16
Grazie! Passerò 🙂 .