Dove eravamo rimasti?
Alfa001La stazione atmosferica di monitoraggio Alfa001 avrebbe dovuto essere solo la prima di una lunga serie di avamposti posizionati a circa trenta clic di distanza dalla superficie. Una volta connessi tra loro, questi avamposti avrebbero dovuto formare una rete di sicurezza in grado di riprendere e registrare ogni movimento e attività sul pianeta. Un progetto imponente e per certi versi inquietante, che era però tramontato per mancanza di fondi subito dopo la messa in servizio di Alfa001, la quale era stata quindi abbandonata dal suo equipaggio ancor prima di aver potuto svolgere il lavoro per il quale era stata costruita.
La stazione era così rimasta in balìa del tempo ed era così, semidistrutta e quasi alla deriva, che Alex, Deanna e Ravi l’avevano trovata, dieci anni prima, quando non erano altro che tre criminali in fuga a bordo di una navetta scassata. La situazione era di quelle complesse: non potevano tornare sulla superficie, e a breve carburante e ossigeno sarebbero terminati. Dopo sei interminabili giorni, quando ormai la mancanza d’aria e gli stenti avevano quasi avuto la meglio, come un miraggio era apparsa sullo schermo lei, la stazione Alfa001. Una volta a bordo avevano fatto una scoperta incredibile: nonostante la struttura fosse in pessimo stato, le scorte d’ossigeno e cibo che avrebbero dovuto servire all’equipaggio erano miracolosamente intatte. E anche il computer centrale lo era. In poco tempo avevano quindi rimesso in funzione la maggior parte dei sistemi della stazione: all’inizio il supporto vitale, ovviamente, quindi i sensori, i monitor, la comunicazione e, per ultima, l’enorme banca dati digitale.
Questa si era rivelata un tesoro dal valore inestimabile che aveva cambiato per sempre le loro vite. Informazione è potere, aveva letto da qualche parte Alex, il leader del gruppo. Chiunque l’avesse scritta non aveva idea di quanto questa frase potesse essere vera.
Il controllo delle informazioni li aveva resi intoccabili. Da lassù avevano una visione pressoché totale di tutto ciò che succedeva sotto di loro. Milioni di yottabytes di dati, sempre in vendita al miglior offerente. Informazioni che persone molto potenti, laggiù, avevano tutto l’interesse a tenere nascoste o a volere per sé. A qualsiasi costo.
Per questo Alex non è rimasto per niente sorpreso dalla chiamata ricevuta appena qualche istante prima. Visi pallidi, come sono prevedibili, pensa. Quindi apre un nuovo canale di comunicazione con la superficie.
«Come procede laggiù? Avete ritirato il pacco?»
«Affermativo» gli risponde Ravi. «Cosa ne vogliamo fare?»
«Portatelo su. Poi decideremo se è il caso di restituirlo al nostro amico. Capito?»
Silenzio.
«Avete capito quello che ho appena detto, sì o no?» ripete stizzito Alex. Maledette interferenze, pensa.
«Pronto? Pronto, mi ricevete? Deanna, Ravi, siete lì?»
Nessuna risposta. Poi un colpo, in lontananza, quindi un rumore strano che Alex non riesce a decifrare. Un altro tonfo, stavolta più forte del precedente. Quindi di nuovo silenzio.
Alex attiva il monitor principale e inserisce le ultime coordinate conosciute dei due amici. Niente. Avrebbero dovuto essere lì, e invece non c’è niente di niente, a parte desolazione, roccia e deserto. Nessuna traccia di forme di vita conosciute nel raggio di diversi clic, secondo il radar termico.
Mentre s’infila la tuta e si cala all’interno della navetta, Alex ripensa ai vecchi tempi in cui tutto era più semplice. Quante avventure, quanti colpi insieme a Ravi e Deanna. Erano liberi, liberi davvero. Per una strana associazione di pensieri gli torna in mente una vecchia leggenda sentita chissà dove. Parlava di una città immensa, perduta nelle pieghe del tempo e dello spazio, abitata da esseri malvagi, il cui solo nome metteva i brividi. Una sciocca favola per bambini, sicuramente. Eppure quel nome, chissà perché, ora non riesce più ad abbandonare la sua mente. Rimbomba nelle tempie, sempre più forte, mentre la navetta si avvicina alla superficie.
Krav…Krav…Krav…
Nel prossimo capitolo torniamo a Leto. Secondo voi i due loschi figuri che l’hanno catturato:
- sono altri umani. (17%)
- sono Ravi e Deanna. (33%)
- sono Krav. (50%)

18/04/2014 at 19:57
Io sarei per la morte dell’alieno, ma sono in netto svantaggio…
24/02/2014 at 12:54
Per me lo libera..
19/02/2014 at 08:46
Nuova storia eh? Ho letto tutto e scelto che libera l’alieno *-* sentimentale io, potrebbero diventar soci!
13/02/2014 at 19:16
Ho recuperato, ho letto la tua storia fino ad ora. Sei il numero uno 😉
13/02/2014 at 22:37
Grazie mikael, prometto di finirla questa storia, anche se sono fermo da un po’…
18/12/2013 at 23:43
Libererà l’alieno. Potrebbe rivelarsi un alleato dato che, a quanto pare, i suoi simili lo hanno imprigionato. Magari si alleerà con Leto anche solo per vendicarsi. Oppure no. 😛
17/12/2013 at 09:33
il buonismo di fondo che deriva dalle ambigue favole che ci hanno raccontato da bambini propenderebbe per mettere “il pallino” su libererà l’alieno… Ma l’idea di ucciderlo è troppo sadicamente accattivante per non essere votata !!!!
16/12/2013 at 13:54
Secondo me lascerà l’alieno nella sua cella e cercherà di portare a termine la missione 🙂
15/12/2013 at 19:54
Mi ero persa un capitolo, ma l’ho recuperato. 🙂
Voto per la liberazione dell’alieno.
15/12/2013 at 16:06
Ciao, ho scoperto la storia solo ora e mi ha subito catturato… ti seguo 😉
ps. Secondo me, libera l’alieno… chissà, magari non tutti i Krav sono cattivi, o no?
15/12/2013 at 11:20
Libera l’alieno
15/12/2013 at 00:22
Secondo me libererà l’alieno. Forse sarà un grosso errore, ma mi sento così 🙂
01/12/2013 at 18:35
Sono Ravi e Deanna, ovviamente. Ma che fine avranno fatto? Saranno stati a loro volta rapiti dai Krav ?O dagli stessi umani? Si sa, il profitto non conosce etnia nè razza. Aspetto con ansia il prossimo capitolo !!!!
30/11/2013 at 22:16
Credo che siano altri umani… proprio bella questa ambientazione! Complimeti Davide.
30/11/2013 at 16:25
E vai coi Krav.
30/11/2013 at 11:59
Istintivamente ho pensato che fossero i Krav.
30/11/2013 at 09:22
Stazione in abbandono, rimasti intatti solo ossigeno e viveri. Come direbbe Martellone (Boris): bucio de…
😉 Ma meno male che ne hanno avuto, che così abbiamo sostato un po’ in questa inquietante postazione che tutto vede, non vista.
30/11/2013 at 15:24
Grande Martellone!!
29/11/2013 at 20:01
Bene, molto bene. Nutrivo considerazioni differenti sulle sorti della stazione di monitoraggio, invece mi hai spiazzato, positivamente s’intende.
Ho votato istintivamente Krav, ma poi me ne sono pentito. La mazza d’acciaio ricorda uno strumento molto rudimentale per tramortire una vittima, considerato lo sviluppo tecnologico di cui si ammanta la storia, lo sarebbe anche un misero taser. Ormai è andata, ma se tornassi indietro voterei “altri umani”.
30/11/2013 at 12:00
Bel ragionamento. Anch’io ho votato Krav per istinto. Accipicchia…
29/11/2013 at 19:08
Secondo me sono altri umani 🙂
29/11/2013 at 18:44
Io dico che sono Krav 😀
29/11/2013 at 17:54
E quanto ci hai fatto aspettare per questo terzo capitolo?
(Voto Krav).
29/11/2013 at 19:01
Impegni di lavoro e altre scritture mi hanno distratto! 😀
30/11/2013 at 12:00
Ti capisco bene. Chi più scrive… 😀
26/11/2013 at 15:18
Scrittura scorrevole e coinvolgente, leggendo il secondo episodio sembra di vedere la scena di un film… 🙂 Bravo!
Io direi di tornare da Leto, scopriamo che fine ha fatto.
26/11/2013 at 11:58
E io ri-voto la vecchia stazione di monitoraggio. 😀 Sono recidiva. 😛
23/11/2013 at 09:57
La stazione di monitoraggio, in questo modo abbiamo una presentazione completa delle tre ambientazioni del racconto. Mi raccomando, continua presto!
22/11/2013 at 14:21
Per il momento trovo molto interessante l’ambientazione, per il resto aspetto di leggere i prossimi episodi.
Piccola curiosità, il nome del personaggio, Leto, è legato in qualche modo ai romanzi del Ciclo di Dune di Frank Herbert?
22/11/2013 at 22:49
Grazie!
Uhm, veramente no, mai letto…me lo sono inventato. C’è un Leto anche lì?
23/11/2013 at 07:21
Si, è uno dei personaggi principali del ciclo.
21/11/2013 at 13:59
mi piace l’idea che si alternino i due personaggi…quindi voto per tornare a Leto!
21/11/2013 at 02:57
Bene, bene, molto bene. Be’ direi di completare il trittico.
Stazione di monitoraggio.
20/11/2013 at 08:17
Io torno da Leto, mi piace l’alternanza dei capitoli. La fantascienza non è però il mio genere preferito, però son curioso di vedere come vai avanti con la trama.
Però ora ci avrei ripensato, se hai proposto la stazione.. ma quel che è fatto è fatto…
19/11/2013 at 12:52
… e va bene, andiamo a vedere questa stazione! ci deve essere per forza qualcosa di interessante lassù! 😉
19/11/2013 at 12:30
Torniamo da Leto e scopriamo che succede 🙂
19/11/2013 at 11:43
Siamo stati sottoterra, ora direi di sposarci nella stratosfera 🙂
19/11/2013 at 11:24
Voglio tornare da Leto e vedere cosa succede adesso 😀
19/11/2013 at 11:06
E andiamoci, su questa stazione di monitoraggio! 😀
17/11/2013 at 02:22
Davide, questo incipit ha proprio intenzioni serie. Bravo, davvero molto bello.
La terza opzione sembrava buttata lì come un palliativo narrativo, ma poi riflettendoci bene ho pensato che, dopo tutto ‘sto bailamme apocalittico, non sarebbe stata una cattiva idea andare a conoscere da vicino ‘sti disgraziati che ci hanno fatto un cu.lo tanto.
Però, nonostante le premesse, ho votato per i sopravvissuti rintanati sotto terra.
Però anche la stazione di monitoraggio non era male. Insomma, belle opzioni 😀
15/11/2013 at 16:02
Inizi un nuovo racconto e non mi dici nulla? CATTIVO.
😉 ho votato per andare sotto terra 🙂
15/11/2013 at 13:26
Ciò che avviene sotto la crosta terrestre affascina sempre…
15/11/2013 at 00:03
Tutte le opzioni erano davvero invitanti, alla fine ho votato per la crosta terrestre. Sono felice di seguirti dall’inizio, caro incipiter classe 1983.
🙂
S.
14/11/2013 at 15:51
Bell’inizio, io vorrei scendere sotto la crosta terrestre, e conoscere come vivono gli umani nascosti 😀
14/11/2013 at 08:42
Stratosfera. 🙂
Bello, Davide, davvero! Complimenti. E poi mi piacciono le storie di SF. 😉
14/11/2013 at 04:23
Andiamo a vedere gli umani, ti seguo!!!
Io non amo assolutamente la fantascienza, però mi piace il tuo stile e voglio vedere che storia inventerai!!
13/11/2013 at 16:42
Ho sbagliato a cliccare, volevo andare sottoterra, ma ho scelto una tranquilla famiglia Krav.
Poco male. Sono comunque curiosa.
Ti seguo!
13/11/2013 at 11:43
Voglio andare nella stratosfera!!
12/11/2013 at 21:52
… per analogia al mio racconto direi che i superstiti si sono rifugiati nel posto più recondito possibile…. Bell’incipit, bravo Davide!
13/11/2013 at 01:25
Grazie Nunzia!
12/11/2013 at 20:22
Anche tu scrittore compulsivo? spegni un racconto e ne accendi un altro.
12/11/2013 at 20:24
Già!! 🙂
12/11/2013 at 19:22
Wow, una storia davvero ispirata. Sono curiosa di vedere cosa potrebbe svelare una vecchia stazione di monitoraggio e sorveglianza sospesa nel vuoto.
12/11/2013 at 20:25
E chi lo sa? Vedremo!! 🙂
12/11/2013 at 19:06
Visionario, futuristico, allegorico. Inizio promettente.
(Indeciso tra la seconda e la terza, alla fine scelgo di vedere un po’ più da vicino una famiglia Krav).
12/11/2013 at 20:26
Grazie! Spero di essere in grado di mantenere le promesse!