Stanza numero 17

Grange StreetBryan è un giovane ragazzo di media statura, non troppo magro. Capelli brizzolati fanno capolino sopra due occhi molto scuri. Un naso paffuto appare sopra le sue labbra carnose.
Non sapeva quello che stava per succedergli, ignaro di tutto, passeggiava insieme ad un suo amico per le vie della città.
– Allora hai trovato una sistemazione?
– Sì Jason, un piccolo appartamento nella Grange Street – rispose Bryan.
Jason era il migliore amico di Bryan, la loro amicizia è cominciata tra i banchi di scuola.
Qualche anno prima Jason decise di trasferirsi in cerca di un lavoro, il desiderio di trasferimento fu alimentato anche a causa delle liti periodiche tra i suoi genitori.
Per non morire di solitudine, invitò Bryan a raggiungerlo, il quale, senza pensarci due volte prese il treno e partì verso il suo amico.
-Davvero? 
Jason era molto stupido.
-Sì! E anche ad un prezzo stracciato! – rispose Bryan.
– Che culo!
Gli appartamenti nella Grange Street costavano un occhio della testa, era la strada che percorreva il centro della città.
– Lo so, lo so. Infatti pensavo che mi stessero prendendo in giro. – 
apparì un sorriso sulle labbra di Bryan che venne ricambiato automaticamente dal suo amico.
– E ci credo! – aggiunse Jason.
– Si ma mi aspetto di trovare un gran casino in quell’appartamento. Sarà sicuramente pessimo! -
il viso di Bryan si trasformò, un alone di tristezza lo investì dopo aver detto l’ultima frase.
– Coraggio, l’importante è che l’hai trovato! – aggiunse Jason per cercare di tirar su il morale di Bryan.
– Su questo non ci piove. – rispose.
– Allora domani ci facciamo due birrette da me?
– Perchè no…mi farebbe molto piacere. -
Jason era riuscito nel suo intento, adesso Bryan sembrava molto più tranquillo.
– Perfetto, allora aggiudicato!
Il cielo aveva preso una colorazione rossiccia, le rondini svolozzavano sopra le loro teste e la gente cominciava a tornare alle proprie abitazioni, pronti per cenare.
Dalle finestre sbucavano profumi di tutti i tipi, era evidente che il cibo era già sui fornelli di molte persone.
Bryan infatti guardò l’orologio e aggiunse:
– Accidenti, si è fatto tardi… la cena mi attende!
– Va bene, va bene… non abbuffarti troppo però! Ci vediamo domani allora. –
Jason sorrise.
– Ciao Jason!
I due ragazzi cominciarono ad allontanarsi l’uno dall’altro, la città era diventata molto silenziosa.
Bryan di colpo si girò verso il suo amico.
– Ah Jason, un’ultima cosa! –
– Sì? –
– Sei superstizioso? -chiese Bryan con un’espressione quasi divertita.
– No… perchè? – Jason invece sembrava un pò confuso.
– Perchè mi hanno dato la camera numero 17! –
– Ti assicuro che mia nonna non ci avrebbe mai messo piede! –
I due ragazzi risero e si salutarono nuovamente.
Bryan era molto stanco, non voleva altro che arrivare al suo appartamento, cenare e gettarsi sul suo letto.
Arrivato davanti la sua abitazione entrò senza far caso a nulla, ad accoglierlo c’era una portineria piena di divani e piante, un profumo di rose arrivò dritto al suo naso.
Seduto dietro un bancone c’era un uomo intento a leggere un giornale, era il portiere.
– Buona sera. – disse Bryan continuando a camminare.
– Sera. – rispose il portiere senza distogliere lo sguardo dal giornale.
Poi decise di alzare lo sguardo verso Bryan, dopo averlo visto, cambiò immediatamente espressione.
– Scusi… è lei l’inquilino della stanza numero 17?
Bryan arrestò il suo passo guardando dritto negli occhi il portiere.
– Sì, perchè? – era molto confuso.
– Stia attento. – aggiunse il portiere con aria spaventata.
– Mi scusi, perchè dovrei stare attento? Che significa?
il portiere cambiò immediatamente espressione e improvvisò un discorso.
– Ah beh… attento… perchè, cioè… ci sono molti ragazzi… che… che… fanno scherzetti… si si… si divertono a fare scherzi alla gente, ma niente di cui preoccuparsi, sono soltanto ragazzini. – il portiere forzò un sorriso.

Cosa fa Bryan dopo aver sentito le parole del portiere?

  • Non crede alle parole del portiere e insiste per saperne qualcosa di più. (38%)
    38
  • Preoccupato chiama Jason chiendogli di fargli compagnia durante la notte. (13%)
    13
  • Fa finta di credergli e prosegue verso la sua camera un pò perplesso. (50%)
    50
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64 Commenti

  • La storia potrebbe essere interessante (anche se ancora non si capisce dove andrà a parare), però a livello linguistico c’è molto da lavorare: attento ai tempi verbali (nel primo episodio cominci col presente, e poco dopo usi il passato) e alla punteggiatura, che in certi casi è molto discutibile e ostacola la lettura.

    Apre la porta

  • Il plot non si può dire che sia originalissimo, ma la storia pare che regga molto bene (tutto dipenderà dagli sviluppi venturi). Insomma l’ho letto questa notte e mi ha messo un bel po’ in apprensione.
    In alcuni punti credo che salti la consecutio temporum (ma potrei sbagliare), tuttavia queste cose le ritengo poco importanti, come dice anche Van Damme, gli ammennicoli vari si possono sempre correggere, le idee, invece, se non ci sono, non ci sono. E qui di idee pare che ce ne siano, e anche buone.
    Bravo, sono ansioso di leggere il seguito.
    Spioncino.

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