Stanza numero 17

Dove eravamo rimasti?

Cosa fa Bryan? Apre la porta a Jason. (50%)

Sangue dalle pareti

Bryan era così felice che neanche si accorse di aver sbattuto contro una sedia, a lui importava soltanto che il suo amico fosse lì ad aspettarlo dietro la porta. Aveva una voglia pazzesca di abbracciarlo, di raccontargli tutti i suoi incubi e di festeggiare ubriacandosi al punto di vomitare.
– Jason… è quì. E’ stato tutto uno stupido incubo… avevo ragione! Grazie a Dio…- pensò arrivato davanti la porta.
Fece un respiro profondo e con gli occhi che brillavano, lucidi come se stesse per piangere aprì la porta.
– Jas…….- non riuscì a dire tutto per intero il nome del suo migliore amico, perchè si accorse che Jason non c’era.
Velocemente uscì dal suo appartamento spiando il corridoio in lungo e in largo alla ricerca del suo amico.
– JASON! – urlò.
– No… non è possibile. –
Si voltò di scatto scrutando la sua camera, tutto era tranquillo, i raggi del sole entravano dalla finestra illuminando la stanza, nulla era fuori posto, non c’era niente di strano.
Improvvisamente, Bryan cominciò a correre, urlando ripetutamente il nome del suo amico, sperando con tutto il cuore in una risposta.
– Jason!! Jason rispondi! Dove cazzo sei? – urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
Poi sentì una voce: – Smettila di urlare, rischi di svegliarli. –
Era l’inserviente che, chinato sul suo carrello stava lucidando una scopa.
– Dio santo… mi ha fatto venire un colpo! Sto cercando il mio amico… ha i capelli lun…-
– Schhhhh! Testa di cazzo, tappa quella fogna. Ti ho appena detto che rischi di svegliarli! – disse l’inserviente accavallando la sua voce su quella di Bryan.
Bryan restò perplesso poi chiese: – Mi scusi… chi sta dormendo? Di chi sta parlando? –
L’inserviente posò la scopa e restò immobile a fissarla.
– Che idiota. I morti. – aggiunse.
– Come scusi? – chiese Bryan con un’espressione confusa.
– I morti… morti! M-o-r-t-i! – l’inserviente cominciò a ridere istericamente.
Bryan spaventato cominciò a correre.
– Dio ti prego aiutami…. aiutami!! – pensò.
Il corridoio era vuoto, non c’era nessuno, qualcosa stava cambiando.
Bryan corse con tutta la forza che aveva nelle gambe poi si fermò.
– JASON!! – di fronte a lui, di spalle c’era il suo amico, fermo davanti il muro. Bryan andò dritto verso di lui.
– Jason, amico mio… ascoltami. – Bryan avvicinò la sua mano alla spalla di Jason ma non fece in tempo a toccare il suo amico che lui si voltò di scatto.
Una visione terribile si presentò davanti Bryan, il suo amico non aveva gli occhi, al loro posto c’erano due buchi neri da dove del sangue fuoriusciva ininterrottamente. Bryan urlò poi fuggì con gli occhi pieni di lacrime.
Sentì freddo, tanto freddo. Dopo un minuto circa passato a correre senza fermarsi, sentì che stava perdendo il controllo del suo corpo fino a quando non riuscì più a muoversi.
Il corridoio era sempre vuoto, il freddo si era impadronito del suo corpo.
Per una manciata di secondi Bryan non riuscì neanche a pensare, poi all’improvviso qualcosa stava fuoriuscì dalle pareti, era del sangue.
In poco tempo le pareti diventarono totalmente rosse.
Di fronte a lui una sagoma si avvicinava minacciosa.

La sagoma è...?

  • L'inserviente (19%)
    19
  • La donna (44%)
    44
  • La vecchietta (38%)
    38
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64 Commenti

  • La storia potrebbe essere interessante (anche se ancora non si capisce dove andrà a parare), però a livello linguistico c’è molto da lavorare: attento ai tempi verbali (nel primo episodio cominci col presente, e poco dopo usi il passato) e alla punteggiatura, che in certi casi è molto discutibile e ostacola la lettura.

    Apre la porta

  • Il plot non si può dire che sia originalissimo, ma la storia pare che regga molto bene (tutto dipenderà dagli sviluppi venturi). Insomma l’ho letto questa notte e mi ha messo un bel po’ in apprensione.
    In alcuni punti credo che salti la consecutio temporum (ma potrei sbagliare), tuttavia queste cose le ritengo poco importanti, come dice anche Van Damme, gli ammennicoli vari si possono sempre correggere, le idee, invece, se non ci sono, non ci sono. E qui di idee pare che ce ne siano, e anche buone.
    Bravo, sono ansioso di leggere il seguito.
    Spioncino.

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