Dove eravamo rimasti?
PREPARATIVI“Ci sono tre strade che puoi prendere per arrivare dalla strega,” disse lo sciamano. “La via più diretta è verso nord. Passa attraverso la Brughiera del Sangue, discende nel profondo delle Catacombe della Blasfemia per risalire nei pressi della Cittadella Decrepita.”
“Che bei posti,” commentò Lunos, ironico.
“Zitto tu, mica ci devi passare,” ribattei.
“Come no? Io vengo con te,” rispose lui con fare spensierato. Lo fissai interdetta.
“Lasciamo perdere. Prosegui, Narkus. Ti chiedo scusa,” dissi.
“Le altre due strade per arrivare a destinazione girano intorno alla Brughiera. Il sentiero verso nord-ovest passa accanto alla Fortezza dei Cannibali, prosegue attraversando il Bosco del Dio Serpente e accosta il Monolito Infuocato della Falsità,” continuò lo stregone.
“Detesto i serpenti,” gemetti con una smorfia. “L’altra via?”
“L’altra strada vira verso nord-est e si snoda tra il Nero Colosseo degli Spettri, la Fortezza del Pericolo Insano e il Santuario dei Demoni.”
“Bé, direi che la via più diretta sarebbe la più corta,” commentò il mio amico incubus.
“Però tra tutti i mali, se proprio devo sceglierne qualcuno da affrontare, preferisco gli spettri, il pericolo e i demoni agli altri che hai menzionato,” conclusi scuotendo la testa a braccia conserte.
“C’è un’ultima cosa che vi sarà utile sapere riguardo alla strega. Innanzitutto, il suo nome è Fabaelin, discendente della grande sacerdotessa Faen e del gran sacerdote Ling, rettori del Tempio di Vabethal, dio della magia oscura prima della sua infausta caduta. La magia oscura e quella della metamorfosi scorrono nelle sue vene potenti come in quelle dei suoi antenati. In questi casi è tradizione portare un dono in segno di rispetto e di riconoscenza,” c’informò Narkus.
“Cosa potrebbe desiderare una strega come dono?” domandai.
“Purtroppo questo nessuno ve lo può dire,” sospirò lo stregone, allargando le braccia.
“Lanceresti le rune per me, zio Narkus?” Non ricordavo esattamente quando avevo iniziato a chiamarlo così, tuttavia la cosa mi dava una sensazione di familiarità e calore.
“Ma certo, bambina, ma certo,” fece lui bonario.
Afferrò un sacchetto di pelle stretto da un legaccio e si sedette al tavolino rotondo al centro della tenda. Chiuse gli occhi, infilò una mano nel sacchetto e mormorò qualcosa nella lingua degli stregoni. Estrasse delle rune che gettò sul tavolo. I sassolini rotolarono sul piano del mobile. Simboli strani dalle forme geometriche erano incisi nelle pietre.
“Il dono che state cercando lo troverete sulla vostra strada,” tuonò Narkus. La sua voce riecheggiò tutt’intorno a noi come se le pareti fossero di pietra.
“Come lo riconosceremo?” domandai.
Narkus voltò la testa verso di me. Due occhi verdi lucenti dalle pupille frastagliate mi fissarono. “Quando lo troverete lo saprete.”
Tutto questo parlare e aver a che fare con la magia mi aveva stordita. Uscii nella notte e alzai gli occhi verso le stelle, piccoli diamanti azzurri incastonati nella volta celeste. Mi riempii i polmoni dell’aria frizzante della sera.
“Ci serviranno delle cavalcature. La strada è lunga,” disse Lunos, materializzatosi accanto a me. “Mio zio ha un allevamento di
“Ci?”
L’incubus mi guardò sereno. Pareva proprio convinto ad accompagnarmi.Fatuus, di cui era ancora servo, non aveva nulla in contrario? Gli aveva dato licenza o non ne sapeva nulla? Perché ci teneva tanto a venire con me? Dubitavo che lo facesse per lealtà nei miei confronti o per amore. A Lunos piaceva conquistare la donna che lo attirava in quel momento. Tuttavia era un buon combattente, quanto me, e una mano in caso di problemi mi avrebbe fatto comodo durante li viaggio. Se non che viaggiare da soli era noioso e deprimente.
Un turbinio di pensieri e domande senza risposta vorticava nella mia mente rendendola quasi elettrica.
“Intanto vediamo cosa ci può fornire tuo zio.”
Fuori dalla capanna dell’incubus zio ti Lunos, trovammo due cavalcature già sellate e pronte per partire. Fissai il mio accompagnatore.
Le cavalcature erano pronte e non c'era più nulla che mi trattenesse. Cosa dovevo fare con Lunos?
- Avrei cercato un altro accompagnatore per il mio viaggio. (0%)
- Accettai le cavalcature di suo zio, ma avrei viaggiato da sola. (33%)
- Decisi di permettergli di accompagnarmi. (67%)

23/12/2013 at 21:19
Bel finale mi è piaciuto 🙂
Allora aspetto il seguito, brava Tammy 🙂
25/12/2013 at 20:16
Ti ringrazio, che gentile! Pensa che non mi ero nemmeno accorta di essere arrivata al decimo capitolo, perciò non avevo nemmeno pianificato un finale. 😀
23/12/2013 at 19:50
Ed eccoci arrivati all’ultimo capitolo.
Come? Non vi è piaciuto il finale?
Per forza! La storia non è ancora finita.
Prossimamente, Succubus 2.