Dove eravamo rimasti?
Il blocco dello scrittoreApro. Oddio il mammifero!. Ovvero la fidanzata. 8 anni d’amore. O meglio cosi’ pare. Descrivo brevemente il soggetto. Capelli sfatti di un rosso posticcio che mi rimanda alla copertina dell’unico album degli Arcadia. Magliettina attiliata che mette in risalto le sue assenti forme, con tanto di scritta centrale di color bordò ” Bitch”, tanto per essere chiari. Giubottino, di color avana, con tanto di finto pelo che ricopre i bordi del cappuccio, troppo piccolo per una testa grossa come la sua. Gambe piccole e sottili animate da uno jeans sbiadito. Finisco qui. Oddio ci sarebbero pure i piedi.
Sono un signore, sorvolo volentieri. Dopo tanti anni almeno mi risparmia il volto innamorato e frasi stupide del tipo ” Sei l’amore della mia vita” e altre oscenità. Forse si è stancata di dirmelo o forse ha cambiato vita e non me ne sono accorto.
” Non mi fai entrare?” Esclama lei
“Devo?”
“Alfio, sono la tua fidanzata ricordatelo”
“Dimenticavo”- Improvvisamente, da consumato attore teatrale, alla Branciaroli maniera, cambio il mio volto. Mi camuffo. Lo dipingo di rispetto, stima, affetto, amore. Sentimenti che francamente non mi appartengono.
” Cara” da notare il cambio della voce, più dolce, intenso, un po’ alla Ugo Pagliai ” tu non immagini la mia gioia, nel vedere il tuo volto immacolato che posa lo sguardo su di me. Come sei tenera, quest’oggi, ti pensavo sai, chissà dov’era la mia GIulietta. Ma cara, cosa fai li ferma sulla porta, il tuo sguardo severo, mi inquieta. Ti prego siedi sulla poltrona e riposati, devi essere molto stanca, che strana espressione, qualcosa ti turba?”
Non mi risponde, la cretina, però molto rumorosamente si adagia su un divano in finto stile liberty, posa il borsello e con la testa, guarda il soffitto. Umidità? E poi dico io, quando mai si è vista una donna portare il borsello.
Silenzio.
“Cara” faccio io “Be”
” Senti” nervosamente mi interrompe, parla velocemente, mangiandosi le unghie, con lo sguardo rivolto verso varie direzioni, tipico di una persona che non sa se quello che ti sta per dire, sia giusto farlo o meno.
” Mia cugina si tromba uno” vomita pensieri, le viene l’affanno.
” Oh, mi dovrebbe interessare?” Non mi sembra una notizia interessante, perchè poi si comporta in questo modo, non lo capisco
“E’ uno scrittore, si tromba uno scrittore, uno famoso, cioè non famoso, ma inserito, lui ha conoscenze, dentro le case editrici. Le ho parlato di te”
“Cosa hai fatto?” Non m’arrabbio, ma capisco il suo nervosismo, non mi piacciono le donne che prendono iniziativa, adesso capisco la sua concitazione.
“Lo so non dovevo, ma tu sei uno scrittore,magari vi presentate, parlate un po’, gli presenti uno dei tuoi lavori”
“Alt, tu mi dici che scrivo cazzate”
“Si, ma ormai i libri li scrivono tutti, a sto punto, buttati pure tu, una mezza conoscenza c’è l’abbiamo”
Devo ammettere che tra me e la mia ragazza, la stima è reciproca.
Forse accetto, anzi no. Sono un’artista, non mi presto a simili buffonate che sviliscono la mia opera. E poi, che gli porto? Al momento non ho nulla, sto vivendo il classico blocco dello scrittore. Ogni grande scrittore ne vive uno. Io poi, che sono il più grande di tutti, devo viverlo più a lungo degli altri. Mi informo meglio.
“In pratica che dobbiamo fare? Lo dobbiamo incontrare, gli devo parlare? Sia chiaro, io il leccaculo che lo aspetta delle ore fuori dal suo studio non lo faccio”
” Ma no” mi tranquillizza lei ” Mia cugina, ci ha invitato a cena ,in casa sua andiamo, passiamo la serata in loro compagnia e poi gli lasci un tuo racconto, uno di quelli tuoi, dove non si capisce nulla di quello che scrivi”
“Ma come non si capisce nulla? Io faccio letteratura, alta letteratura. Non scrivo mica per il popolino che legicchia cosi i best seller all’edicola, ovvio che tu non mi capisci. Cretina! E poi io, non ho nulla e non ho intenzione di venire. Sto vivendo il classico blocco dello scrittore. Lasciamelo vivere in pace, e non rompere.”
” No, tu ci vieni. Comunque.”
Alfio è stato invitato a cena, dove sarà presente, questo influente scrittore.
- Nel frattempo squilla il telefono (100%)
- Alfio, ribadirà il suo rifiuto ad andare a cena (0%)
- Alfio, accetterà l'offerta della cena (0%)

02/07/2014 at 19:48
Voto la prima opzione, il personaggio è ancora in balia di mamà… …
20/02/2014 at 13:22
squilla il telefono 🙂
28/11/2013 at 12:16
Nuova telefonata, tanto per cambiare… 😉
27/11/2013 at 15:50
Buontempone di nome e di scritto: però mi diverti.
(Ingarbugliamo ancor più: altra telefonata).
15/11/2013 at 15:19
…”la mia fidanzata mi dice che scrivo stronzate, ma lei non fa testo, è stupida. Come tutte le ragazze del resto, bisogna dirlo”… dopo averci fatto questo bel complimento (la categoria ringrazia) vediamola un pò sta racchia, ma visto che i simili si attraggono tra di loro…
20/11/2013 at 21:22
Ammetto che il protagonista, ha un suo caratteraccio. Scusatelo.
15/11/2013 at 10:44
Certo che sei un bel pasticcione, eh? Mollare così il povero Mancini dell’altro racconto!
(Va beh, vediamo ‘sta racchia va…)
20/11/2013 at 21:23
Hai ragione! Spero possa piacerti questo nuovo racconto.