Dove eravamo rimasti?
La missione
Tornati alla nostra capanna, Lunos si avvicinò al nostro giaciglio e rovesciò il contenuto. Ne caddero diversi strumenti con un clangore misto di legno e metallo. Mi tappai le orecchie, fissando truce l’incubus. Lui mi guardò e scoppiò a ridere.
“Scusami,” disse sorridendo. Curiosa, allungai una mano verso una spada corta, che mi fu da lui subito sottratta.
“Ehi!” esclamai, al che lui sorrise mentre saggiava il bilanciamento dell’arma roteandola. Presi in mano una boccetta sferica contenente un liquido denso e trasparente.
“Cos’è?” domandai facendo una smorfia. Lunos prese gentilmente il contenitore dalle mie mani osservandolo in controluce. Girò la boccetta.
“Estratto di kelhi,” mormorò.
“Kelhi?” Non avevo mai sentito quella parola.
“È un’erba sottile che cresce nel sottobosco della Brughiera. Viene usato per creare pozioni di invisibilità,” spiegò Lunos.
“Invisibilità?” esclamai meravigliata.
“Più che di vera propria invisibilità si tratta di mimetismo. Assumendola il corpo subisce un’alterazione nel campo elettromagnetico diventando invisibile alla maggior parte delle creature viventi.”
“E tu come fai a saperlo?”
“Lo usavo per sgattaiolare nelle camere delle mie amanti al castello di Fatuus.”
“Ma!” Gli diedi una pacca sulla spalla. Lui scoppiò a ridere.
“Cos’hai da ridere?”
“Dovresti vedere la tua faccia!”
“Perché, che faccia ho?”
“Quella di una fidanzata gelosa!”
Ci accapigliammo come due adolescenti piombando infine sul letto, uno sull’altra, ridendo.
“Scemo!” esclamai. Però mi sentivo più leggera. “Grazie,” aggiunsi.
Lunos si fece serio e mi fisso diritto negli occhi. Avvicinò il suo viso al mio fino a farmi credere che mi avrebbe baciata. Poi spostò le labbra sulla mia fronte, lasciandovi un bacio.
“Per te questo e altro, amore mio,” mormorò. Si alzò e rimise a posto gli attrezzi.
Gli occhi fissi al soffitto, rossa in viso, per la prima volta ebbi la sicura consapevolezza che Lunos mi amava.
Il cielo notturno era terso e uniforme, solcato da un’unica eterea nube verde che incorniciava l’orizzonte. Celati tra gli arbusti del sottobosco a est del villaggio, Lunos fece un cenno d’intesa alle spie radlock. Con un gran fruscio di foglie spostate e rami spezzati il gruppo di aborigeni si diresse in direzione sud, a procurarci il famoso diversivo. Mi portai una mano alla faccia. Come potevamo aspettarci di non farci scoprire se questi maiali facevano tremare la terra a ogni passo?
“Sta tranquilla, tesoro. Loro sono solo il diversivo. Siamo noi a dover fare piano,” disse Lunos. Doveva essersi accorto della mia frustrazione.
Quel pomeriggio, finalmente, ci eravamo accordati sulla strategia da seguire. Lunos impugnò la spada corta mentre ingurgitavo in un solo colpo il contenuto della fiala. Iniziai a sentire un lieve solletico sottopelle che percorse tutto il mio corpo.
“Tutto bene?” s’informò Lunos.
“Sì,” risposi perplessa. “Mi sento strana.” Sapevo di stare guardando le mie mani ma non riuscivo a vederle. “Mi domando come farò a non inciampare nei miei stessi piedi,” mormorai. Lunos fece una breve risata.
“Va bene, andiamo,” dichiarò solenne.
Ci dirigemmo verso nord, dove il ramo di un grande albero scendeva sopra un gruppo di casupole di fango e rami. Mi arrampicai agilmente sull’albero raggiungendo una discreta altezza da dove potevo tenere d’occhio Lunos. Anche se non lo vedevo, sentivo l’arco che portavo a tracolla e la cerbottana infilata nella cintura dei pantaloni.
“Stai attento mi raccomando,” sussurrai. In quel momento del fumo si levò dalle capanne a sud insieme a voci concitate, dando il via alla nostra missione.
Lunos si muoveva svelto nascondendosi tra le lunghe ombre proiettate dalle lune. Dalla mia postazione individuai subito la capanna del capo tribù. La riconobbi dal trofeo di una testa di yarg posto sopra l’ingresso. Il condottiero di quella tribù doveva essere un tipo tosto. Gli yarg sono animali carnivori dalla pelliccia densa e la coda corta. Camminano a quattro zampe e sono alti il doppio di un incubus. Uno solo di questi animali può sventrare una persona con un’artigliata delle sue possenti zampe o romperlo a metà. Mi vennero i brividi solo a pensarci.
Segnai la posizione sul pezzo di pelle che recava la mappa del villaggio. Individuai la posizione di due guardie all’esterno della tenda e l’annotai. Un gruppo di guardie sedevano davanti al falò centrale dell’accampamento. Altre guardie erano distaccate a coppie, a nord, a sud, a est e a ovest, coprendo così l’intero perimetro del villaggio. Disegnai delle croci a rappresentare la posizione di ogni coppia.
Il capo tribù radlock esaminava la mappa con aria corrucciata. Strinsi i pugni, pregando con tutta me stessa che fosse sufficiente. Volevo andarmene di lì e proseguire il mio viaggio. Il condottiero sembrò emettere un grugnito soddisfatto.
“Voi avete fatto un buon lavoro e il Grande Capo radlock è una persona di parola. Siete liberi.” Mi trattenni dal saltare per l’esultanza. Presi Lunos per mano, che intanto aveva ringraziato il boss con un inchino benedicendolo.
La prossima tappa del nostro viaggio: la Fortezza del Pericolo Insano. Cosa ci attenderà in quel luogo?
- Orrori indicibili. (100%)
- Un gruppo di mercenari. (0%)
- Una guarnigione dei guerriglieri di Fatuus. (0%)

12/11/2014 at 16:11
Ed ecco qui conclusa la seconda parte della storia. Non esiste un questionario per chiedere come vogliate che prosegua, ma personalmente ho già in testa qualche idea. Quindi è qui che chiedo l’opinione a voi lettori che mi avete seguito finora.
1. Volete che ci sia un salto temporale e che i protagonisti si ritrovino sulla Terra ai giorni nostri, già reincarnati in corpi umani?
2. Volete sapere cosa li aspetta sul cammino verso la dimora della strega, quali altri ostacoli verranno messi sulla loro via?
3. Proponete una terza opzione.
Grazie! 🙂
10/11/2014 at 22:28
Il tono tolkeniano mi pare si stia consolidando, non mi spiace affatto…vediamo cosa succede se a succubus non si fida… ^_^
12/11/2014 at 16:08
Grazie mille per aver votato, Nickleby, anche se ha vinto la maggioranza. 🙂
09/11/2014 at 16:53
Proseguiranno il viaggio 🙂
12/11/2014 at 16:07
Ricevuto! 😉 Grazie per il voto!
06/11/2014 at 15:08
La trasformazione in umani mi è sembrata la scelta più ovvia da umano 🙂 A presto per il finale.
07/11/2014 at 16:46
In effetti è la scelta per cui propenderei anch’io. 😀 La seconda parte di Succubus si concluderà prossimamente. Sarà la fine del loro viaggio, o l’inizio di una nuova avventura? Chissà… Nel frattempo attendiamo che giungano altri voti. A presto!
01/11/2014 at 15:49
Bella la storia del quesito, molto Tolkeniana.
03/11/2014 at 22:57
Grazie! A dire la verità avevo in mente il mistero della Sfinge ma, ora che mi ci fai pensare, ricordo la scena del cancello di Moria che si apriva solo pronunciando la parola “amico” in elfico, “fellon”.
28/10/2014 at 22:51
Mi piacciono i Gorgi e i Re Ignoti, fanno molto ambientazione fantasy. Tentiamo la sorte impugnando la spada!
30/10/2014 at 17:45
Molto bene! Allora vediamo che succederà successivamente, quando la nostra eroina, spinta dalla curiosità irrefrenabile, impugnerà l’antica spada. Sorprese sono in arrivo…
20/10/2014 at 10:28
Chiedo venia per la lunghissima (interminabile) attesa a cui vi ho sottoposto. Affari più urgenti di lavoro hanno assorbito la mia totale attenzione.
Ritroviamo i nostri protagonisti in un viaggio che sta diventando sempre più tortuoso e irto di ostacoli di quanto sembrasse all’inizio. Alane e Lunos stanno scoprendo nuovi posti, animati solo da leggende, il cui respiro si può ancora udire attraverso le stanze deserte. Cosa li aspetterà stavolta?
24/02/2014 at 18:47
Decisione definitiva.
20/10/2014 at 10:30
Concordo. Personalmente consiglierei alla protagonista di darsi una mossa e decidere cosa vuole. Eppure, orgogliosa e testarda qual è, è riuscita a convincere il suo compagno a seguirla ancora nel suo folle viaggio. Grazie per avermi letto. 🙂
13/02/2014 at 19:18
…verso la Fortezza!
21/01/2014 at 18:50
I due si fermano a prendere una decisione.
Consiglio piccolo piccolo: vai in giro a seguire storie. Commenta, vota e così altri sapranno del tuo racconto.
Altra considerazione io nei libri che leggo l’espressione la suddetta Fortezza non credo che la troverei. A te piace?
22/01/2014 at 08:47
Grazie per il consiglio. Proverò a seguire qualche storia.
L’espressione mi è uscita così, non ci ho riflettuto. Mi piace, ma… trovi che sia fuori luogo?
22/01/2014 at 10:09
Siamo nell’ambito del gusto ok! Ma mentre mi aggiravo in un mondo fatato tra elfi e draghi, nella nebbia ovattata di un paesaggio inconsistente. Mentre avanzavo attento al rumore dei miei pesanti stivali sulle foglie croccanti dell’autunno, impaurito dalle presenze vaghe che percepivo muoversi tra gli arbusti che fendevo con sicuri colpi di spada… sono andato a sbattere contro la perizia della suddetta fortezza compilata da un geometra calvo dell’immobiliare “Il mattone”. Ho alzato gli occhi ed ho visto il cartello “affittasi appartamenti ristrutturati in vecchio stabile d’epoca termoautonomi. Astenersi perditempo”
23/01/2014 at 09:04
Hahahahah! Capito! Farò più attenzione. 🙂
17/01/2014 at 15:12
Orrori…
10/01/2014 at 20:22
Prenditi sta pozione ed entrate insieme…
11/01/2014 at 21:52
🙂
10/01/2014 at 19:57
Mmm, non mi trovo bene con la nuova interfaccia di inserimento del testo. *scuote la testa.
10/01/2014 at 04:19
50 e 50… mi mettete alla prova, eh? Bene bene… (si sfrega le mani)
06/01/2014 at 17:39
… La pozione soprattutto
07/01/2014 at 11:20
Già in questo caso è molto utile. La proverei anch’io! 😀
02/01/2014 at 18:14
E andiamo nel villaggio vicino
06/01/2014 at 12:04
Molto bene 🙂
02/01/2014 at 13:49
A quanto pare i nostri eroi sono incappati in un altro ostacolo sul cammino. Come faranno a raggiungere la meta? Cosa vorranno stavolta da loro?
31/12/2013 at 22:34
Tanti auguri di un Felice Anno Nuovo a tutti voi che mi leggete! Spero che tutti i vostri sogni si realizzino in questo prossimo anno!
Noi ci aggiorniamo presto con un nuovo capitolo di Succubus 2. 🙂
30/12/2013 at 18:24
Ciao Tammy, io voto per la prigionia perché mi pare l’opzione più giusta per ora. Ti seguo, continua così 🙂
28/12/2013 at 15:49
prigionieri. Ti seguo, peccato che il testo sia da rivedere qui e li.
29/12/2013 at 00:29
Già, ho trovato qualche errore di digitazione. I caratteri sullo schermo mentre scrivo sono talmente piccoli che certi errori mi sfuggono. Mi devo decidere o a ingrandire lo zoom oppure a scrivere prima il testo in brutta. E ricordarmi di rileggere il testo alla fine, anche se mi secca. U.U 😀
27/12/2013 at 21:44
Bella storia! Voto per la proposta di un accordo!
29/12/2013 at 00:30
Mi fa piacere che ti piaccia. ^_^
27/12/2013 at 20:24
La storia continua. Dopo essersi accampati sotto le arcate del Nero Colosseo degli Spettri, la nostra protagonista vive una strana ed inquietante esperienza. Inoltre abbiamo la comparsa di nuovi misteriosi personaggi.