Dove eravamo rimasti?
La Fortezza del Pericolo Insano - Break
“Non ci muoveremo di qui finché non avrai capito quello che vuoi,” sibilò il mio compagno di viaggio con una luce determinata negli occhi, sicuro in sella al suo destriero. Scossi la testa, arrendendomi all’evidenza. Non potevo nascondergli ciò che provavo. Nessuno mi aveva letto dentro in quel modo in tutta la mia vita.
“Va bene,” mi limitai ad assentire con voce flebile. Ero in preda ad un’enorme stanchezza.
Lunos continuò a fissarmi, facendo crescere la mia irritazione, in attesa di una mia decisione. Con la rabbia che ruggiva nuovamente nel mio petto, voltai la testa di scatto e lo guardai negli occhi.
“Continuiamo.” La mia voce fu breve quanto definitiva. Le sue sopracciglia aggraziate e sottili ad ala di gabbiano si aggrottarono sopra lo sguardo furente. Stava per replicare quando sbottai, precedendolo: “Ho deciso! Andiamo avanti!”
Vidi il mio compagno di viaggio esitare, nello sguardo un moto di incredulità mista a sconcerto. Quindi abbassò lo sguardo di lato, in segno di resa.
“Va bene. Ma vado avanti io,” mormorò spronando la sua cavalcatura. Sempre cavaliere. Pronto a rischiare la vita pur di proteggermi. La certezza che mi amasse ormai era salda nella mia anima. Non potevo fare che ammirare il suo coraggio e la sua determinazione, nonché il suo sentimento per me.
Le zampe delle nostre cavalcature chiocciavano sulla pietra madida di sudore che scaturiva dalle pareti e dalle crepe nella roccia come se provenisse dalle paludi infernali. Una nebbiolina verdastra aleggiava intorno a noi come uno spettro vigilante.
Finalmente scorgemmo un’apertura nelle pareti. La roccia si apriva in una grande sala rotonda, rozzamente scavata, eppure decorata come la sala del trono di un re.
Al centro della sala stava un lungo tavolo stretto in legno scuro, probabilmente legno di ok, un albero molto comune che cresceva nella Foresta. Un ampio tappeto liso dal tempo e ricoperto di uno strato di polvere che lo imbiancava ricopriva la nuda roccia. Un tempo era stato un pezzo pregiato. Mobili adagiati alle pareti nello stesso materiale del tavolo, recavano candelabri e vecchi libri ammuffiti che chissà come non si erano ancora dissolti nell’aria per il marciume.
Accostai Lunos, il quale si era arrestato per osservarsi intorno con aria stupefatta, a bocca aperta.
“Che cos’è questo posto?” sussurrai, quasi temessi di risvegliare i morti che riposavano tra quelle mura. Notai una spada, finemente forgiata in metallo gorgi, che giaceva abbandonata sul grande tavolo. I gorgi erano una stirpe di famosi forgiatori di spade. Uno di essi, diretto discendente del Gran Maestro d’armi, risiedeva nello stesso villaggio che tempo fa chiamavo casa.
“La Sala dei Re Ignoti,” bisbigliò in risposta il mio compagno, e la stanza gli rispose con un eco. Intimorita, mi avvicinai di più alla grossa cavalcatura del mio accompagnatore.
“Re Ignoti?” Provavo timore reverenziale a parlare. Quel luogo era vivo. Più di quanto sembrasse.
“Nessuno conosce l’identità dei re che popolavano questa Fortezza. I loro nomi e le loro gesta si sono persi nel tempo e tra le leggende.” Mi guarda intorno con circospetto, quasi con deferenza. Non volevo risvegliare il passato. Tuttavia, la luce fievole che emanava quella spada, a riposo da chissà quanti millenni, attirava la mia attenzione come una walirsets* attratta dalla luce fioca di una lanterna nell’oscurità.
Sotto lo sguardo atterrito del mio compagno, scesi dalla cavalcatura producendo un lieve fruscio dato dalle mie vesti e mi avvicinai alla lama sgargiante.
_______
* NdA: I walirsets sono creature insettoidi di piccole dimensioni dall’aspetto simile a un ibrido tra una falena e una libellula, molto comuni nelle foreste e nei villaggi di piccole e medie dimensioni. Sono attratte da qualsiasi tipo di luce o fonte di calore. Sono animali a sangue freddo.
La nostra protagonista sta per impossessarsi di un'arma della cui natura è totalmente all'oscuro. Cosa faresti se fossi nei suoi panni?
- Chiederei consiglio al mio saggio amico e compagno Lunos. Lui saprebbe cosa fare. (0%)
- E' una tentazione troppo grande. La raccogliere e la impugnerei. Come vada, vada. (100%)
- Sarei colto/a da una sensazione di panico e la lascerei dov'è. (0%)

12/11/2014 at 16:11
Ed ecco qui conclusa la seconda parte della storia. Non esiste un questionario per chiedere come vogliate che prosegua, ma personalmente ho già in testa qualche idea. Quindi è qui che chiedo l’opinione a voi lettori che mi avete seguito finora.
1. Volete che ci sia un salto temporale e che i protagonisti si ritrovino sulla Terra ai giorni nostri, già reincarnati in corpi umani?
2. Volete sapere cosa li aspetta sul cammino verso la dimora della strega, quali altri ostacoli verranno messi sulla loro via?
3. Proponete una terza opzione.
Grazie! 🙂
10/11/2014 at 22:28
Il tono tolkeniano mi pare si stia consolidando, non mi spiace affatto…vediamo cosa succede se a succubus non si fida… ^_^
12/11/2014 at 16:08
Grazie mille per aver votato, Nickleby, anche se ha vinto la maggioranza. 🙂
09/11/2014 at 16:53
Proseguiranno il viaggio 🙂
12/11/2014 at 16:07
Ricevuto! 😉 Grazie per il voto!
06/11/2014 at 15:08
La trasformazione in umani mi è sembrata la scelta più ovvia da umano 🙂 A presto per il finale.
07/11/2014 at 16:46
In effetti è la scelta per cui propenderei anch’io. 😀 La seconda parte di Succubus si concluderà prossimamente. Sarà la fine del loro viaggio, o l’inizio di una nuova avventura? Chissà… Nel frattempo attendiamo che giungano altri voti. A presto!
01/11/2014 at 15:49
Bella la storia del quesito, molto Tolkeniana.
03/11/2014 at 22:57
Grazie! A dire la verità avevo in mente il mistero della Sfinge ma, ora che mi ci fai pensare, ricordo la scena del cancello di Moria che si apriva solo pronunciando la parola “amico” in elfico, “fellon”.
28/10/2014 at 22:51
Mi piacciono i Gorgi e i Re Ignoti, fanno molto ambientazione fantasy. Tentiamo la sorte impugnando la spada!
30/10/2014 at 17:45
Molto bene! Allora vediamo che succederà successivamente, quando la nostra eroina, spinta dalla curiosità irrefrenabile, impugnerà l’antica spada. Sorprese sono in arrivo…
20/10/2014 at 10:28
Chiedo venia per la lunghissima (interminabile) attesa a cui vi ho sottoposto. Affari più urgenti di lavoro hanno assorbito la mia totale attenzione.
Ritroviamo i nostri protagonisti in un viaggio che sta diventando sempre più tortuoso e irto di ostacoli di quanto sembrasse all’inizio. Alane e Lunos stanno scoprendo nuovi posti, animati solo da leggende, il cui respiro si può ancora udire attraverso le stanze deserte. Cosa li aspetterà stavolta?
24/02/2014 at 18:47
Decisione definitiva.
20/10/2014 at 10:30
Concordo. Personalmente consiglierei alla protagonista di darsi una mossa e decidere cosa vuole. Eppure, orgogliosa e testarda qual è, è riuscita a convincere il suo compagno a seguirla ancora nel suo folle viaggio. Grazie per avermi letto. 🙂
13/02/2014 at 19:18
…verso la Fortezza!
21/01/2014 at 18:50
I due si fermano a prendere una decisione.
Consiglio piccolo piccolo: vai in giro a seguire storie. Commenta, vota e così altri sapranno del tuo racconto.
Altra considerazione io nei libri che leggo l’espressione la suddetta Fortezza non credo che la troverei. A te piace?
22/01/2014 at 08:47
Grazie per il consiglio. Proverò a seguire qualche storia.
L’espressione mi è uscita così, non ci ho riflettuto. Mi piace, ma… trovi che sia fuori luogo?
22/01/2014 at 10:09
Siamo nell’ambito del gusto ok! Ma mentre mi aggiravo in un mondo fatato tra elfi e draghi, nella nebbia ovattata di un paesaggio inconsistente. Mentre avanzavo attento al rumore dei miei pesanti stivali sulle foglie croccanti dell’autunno, impaurito dalle presenze vaghe che percepivo muoversi tra gli arbusti che fendevo con sicuri colpi di spada… sono andato a sbattere contro la perizia della suddetta fortezza compilata da un geometra calvo dell’immobiliare “Il mattone”. Ho alzato gli occhi ed ho visto il cartello “affittasi appartamenti ristrutturati in vecchio stabile d’epoca termoautonomi. Astenersi perditempo”
23/01/2014 at 09:04
Hahahahah! Capito! Farò più attenzione. 🙂
17/01/2014 at 15:12
Orrori…
10/01/2014 at 20:22
Prenditi sta pozione ed entrate insieme…
11/01/2014 at 21:52
🙂
10/01/2014 at 19:57
Mmm, non mi trovo bene con la nuova interfaccia di inserimento del testo. *scuote la testa.
10/01/2014 at 04:19
50 e 50… mi mettete alla prova, eh? Bene bene… (si sfrega le mani)
06/01/2014 at 17:39
… La pozione soprattutto
07/01/2014 at 11:20
Già in questo caso è molto utile. La proverei anch’io! 😀
02/01/2014 at 18:14
E andiamo nel villaggio vicino
06/01/2014 at 12:04
Molto bene 🙂
02/01/2014 at 13:49
A quanto pare i nostri eroi sono incappati in un altro ostacolo sul cammino. Come faranno a raggiungere la meta? Cosa vorranno stavolta da loro?
31/12/2013 at 22:34
Tanti auguri di un Felice Anno Nuovo a tutti voi che mi leggete! Spero che tutti i vostri sogni si realizzino in questo prossimo anno!
Noi ci aggiorniamo presto con un nuovo capitolo di Succubus 2. 🙂
30/12/2013 at 18:24
Ciao Tammy, io voto per la prigionia perché mi pare l’opzione più giusta per ora. Ti seguo, continua così 🙂
28/12/2013 at 15:49
prigionieri. Ti seguo, peccato che il testo sia da rivedere qui e li.
29/12/2013 at 00:29
Già, ho trovato qualche errore di digitazione. I caratteri sullo schermo mentre scrivo sono talmente piccoli che certi errori mi sfuggono. Mi devo decidere o a ingrandire lo zoom oppure a scrivere prima il testo in brutta. E ricordarmi di rileggere il testo alla fine, anche se mi secca. U.U 😀
27/12/2013 at 21:44
Bella storia! Voto per la proposta di un accordo!
29/12/2013 at 00:30
Mi fa piacere che ti piaccia. ^_^
27/12/2013 at 20:24
La storia continua. Dopo essersi accampati sotto le arcate del Nero Colosseo degli Spettri, la nostra protagonista vive una strana ed inquietante esperienza. Inoltre abbiamo la comparsa di nuovi misteriosi personaggi.