Il mio desiderio sei tu

Dove eravamo rimasti?

Quale finale volete? Una via di mezzo tra i due (50%)

Dolce e amaro

Sto aspettando Antoine seduta su una panchina, ci siamo dati appuntamento al parco vicino a casa. Spero che venga, spero che riesca a superare i suoi limiti. Alzo lo sguardo e dal fondo della stradina lo vedo arrivare con le mani in tasca, bello come sempre. Si ferma accanto a me, poi si siede sulla panchina e senza guardarmi si accende una sigaretta.

-Avevo quasi perso le speranze di vederti.

-Invece sono qui.

-Cos’hai deciso?

Si gira dalla mia parte, i suoi occhi sono quasi lucidi, i miei lo sono già da tempo.

-Non è facile per me Viola, un figlio è un impegno troppo grande, fare finta che siamo una famiglia felice non mi riesce. Devo ancora fare chiarezza dentro di me, devo sconfiggere i miei demoni interiori, devo capire cosa voglio.

-Ma a questo bambino non ci pensi? Lui ha il diritto di avere anche un padre, un padre che per una volta deve sapere affrontare le sue paure.

-Questa cosa della gravidanza è più grande di me, ma una cosa la so ed è che ti amo Viola più di me stesso e, niente potrà cambiare quello che provo.

Non riesce neanche a chiamarlo con il suo nome, nostro figlio non è semplicemente una gravidanza.

-Anch’io ti amo Antoine, ma questa gravidanza come la chiami tu ha un nome, è nostro figlio.

-Non me la sento Viola, non sono nato per essere un padre.

Lo fisso con la speranza che riesca a intuire tutta la mia disperazione, vorrei che capisse che insieme possiamo superare ogni cosa. E che un figlio non è un ostacolo, ma è un dono, un dono meraviglioso.

-Nessuno nasce genitore, si impara ad esserlo facendo alle volte anche degli sbagli, ma bisogna metterci tutto il cuore che si possiede.

Si gira dalla parte opposta rimanendo qualche secondo in silenzio, poi fissa il laghetto davanti a noi con un’aria spenta. Sembra di nuovo distante.

-Forse è quello che mi manca.

-Non è vero e lo sai. Allora questo è un addio?

Si gira di scatto verso di me, i nostri occhi sono di nuovo fusi insieme. Mi accarezza una guancia con la dolcezza che ho imparato a conoscere, il suo calore riesce per un istante a mandare via tutta l’angoscia che sento in fondo al cuore. Ho paura della sua risposta, di quelle parole che hanno il potere di costruire o di distruggere.

-No Viola non è un addio, lasciami solo del tempo per riflettere su tutto questo. Lasciami il tempo di trovare il coraggio di essere davvero un uomo.

Forse non sono le parole che mi sarei aspettata di sentire, ma una parte di me è sicura che riuscirà a trovare quel coraggio che gli manca e, che comunque non mi abbandonerà in questi nove mesi. Sono sicura che l’amore che proviamo l’uno per l’altra ci darà la forza per affrontare anche questa di prova. Il destino ci ha fatti incontrare dopo tantissimi anni, ha sicuramente dei progetti per noi, progetti che io difenderò con tutta me stessa. Antoine mi abbraccia e io mi perdo in questo momento di infinito amore. Un movimento improvviso dentro di me mi fa sussultare, nostro figlio ci vuole far sapere che ci darà anche lui la sua parte di forza in questa nuova avventura. Antoine mette una mano sulla mia pancia e, una lacrima gli scende solitaria e bellissima come lui. La vita è fatta di attimi di felicità, questo è il mio di attimo, non è perfetto ma proprio per questo è unico.

 

 

 

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318 Commenti

    • Ahahahahahh 😀
      No Roberto, non preoccuparti adesso ho voglia di cambiare genere 🙂
      Forse ci sarà un sequel, ma più avanti 🙂
      Sono contenta di suscitare delle emozioni anche in te, il pianto è un sentimento molto forte che scuote l’animo 🙂
      Mi fa tenerezza questa tua tendenza a non usare mai per me parole carine, ma oramai ti conosco e so che in fondo ( ma molto in fondo 😀 ) hai un cuore grande 🙂 🙂 🙂

      • Ma sì, lo sai che mi maschero… Ti seguo sempre con piacere. Te l’ho detto che, prima o poi, mi convertirò al rosa, per merito tuo (o per colpa tua).
        A pensarci, potrei scrivere io il sequel: “Il mio desiderio sei tu – Reloaded”.
        Già immagino la trama. Dieci anni dopo: Antoine fa il parrucchiere (nomen omen) e ha scoperto di essere gay, il bambino è una specie di genio guastatore (hacker) che fa impazzire Viola, diventata sceneggiatrice di soap opera, perché le cambia i testi, inserendo improbabili trasformers nelle sue trame romantiche e procurandole così liti orrende con il regista di cui lei è, ovviamente, innamorata. Pfui…

  • Grande Emma complimenti!
    Brava bel finale ricco di emozioni che solo tu sai dare!
    Molto bella anche l’ultima scena in cui è presente il loro bambino!
    E poi sono sicura che Antoine metterà tra parentesi le sue paure per buttarsi con coraggio in questa nuova avventura chiamata felicità!
    Baci Viola

    • Ahahahahhah anche i romantici mangiano…forse 🙂
      Sì hai detto bene, era una ventata di realismo 🙂 Sono una romantica con i piedi per terra 😀
      E’ questo il bello dei racconti rosa, sono stati creati per sognare 😀
      Ok, vada per l’opzione di mezzo 🙂
      Grazie Roberto 🙂

  • Il test di gravidanza no!!
    Voto per il romanticismo, però anche l’opzione sesso bollente non mi dispiace, perché vorrebbe dire che Antoine si è di nuovo chiuso a riccio, magari si è pentito di aver confessato tutto e quello è il suo modo per affrontare la situazione, allontanando Viola.

  • Il prossimo è l’ottavo, Antoine deve raccontare a Viola il suo passato e vedo che non sono l’unico a pensarlo 🙂

    Gran capitolo di rara intensità. Io poi essendo uno con la memoria lunga, ricordo bene la tua promessa, cioè che dopo questo arriverà un bell’horror dalla tua penna 🙂

  • Non ho mai letto un Harmony, ma credo che sia una roba di questo tipo.
    Questa affermazione suona, per te, come un complimento o una stroncatura? (e per me some suona?)
    Gli Harmony hanno un folto pubblico di ‘aficionados’, ricorda.
    Ho votato l’opzione più… armoniosa.

  • Si possono “odiare” gli uomini che ti dicono: “Tu meriti molto di più di uno come me, io sono marcio dentro.” Nooooooooooo sei normale come tutti gli altri non metterti sul piedistallo del bel tenebroso.

    p.s. non si può chiamare “solo sesso” quando ormai il cuore ha preso il posto del desiderio. 😉

  • bellissimo racconto….finora mi sembra che i protagonisti somiglino un pò a Christian Grey ed Anastasia Steele della trilogia di “Cinquanta Sfumature”…lei che crede nell amore e nelle emozioni, vuole di più…..lui, che fa invece solo sesso ed e avvolto dalle tenebre del suo passato oscuro che lo tormenta…
    mi chiedo se Viola riuscirà come Anastasia a conquistare il cuore di Antoine…. 😀
    seguirò i prossimi capitoli con molto interesse!

          • Poi Mosca per le ragazze è un po’ come Las Vegas per i casinò… si dice che a Mosca 7 ragazze per ogni ragazzo sia la media (più donne che uomini alla grande) e che cerchino di attirare l’attenzione con ogni modo lecito
            (e illecito)
            pur di raggiungere la felicità (il matrimonio)
            In metro ora che si avvicina l’estate sembra di assistere alle sfilate. Ma io sono di ferro, non mi piego assolutamente, ho occhi solo per la mia 🙂
            ps. cuore, diciamo cuore, gli occhi a volte sono indipendenti dal resto del corpo…

            • Va bene dai, finché sono solo gli occhi a cedere non ci sono problemi ahahahahah 🙂
              Dovrebbero pensare che non c’è bisogno di sposarsi per stare bene, o per amare ed essere amati infinitamente, non è certo un anello al dito che ti assicura la felicità 😀
              PS: da notare Diego che te lo sta dicendo una persona sposatissima ahahahha 🙂

              • Infatti stavo pensando “allora lei convive” ahahah invece hai precisato che sei sposata (anche io sposatissimo)

                A Mosca la convivenza ancora non è vista di buon occhio (e nel resto della Russia ancora peggio). Anche perché è facilissimo divorziare, basta una firma in comune e il giorno dopo sei già libero senza tutte le noie legali che ci sono in Italia (e se non hai figli, non ci sono alimenti da pagare)

            • Mi stai insegnando molte cose sulla vita a Mosca 🙂
              Bhe vedi loro hanno un altro modo di vedere le cose 🙂
              Guarda personalmente credo che anche da noi è molto facile divorziare, molte persone invece che provare a risolvere le divergenze prendono la strada più comoda, e non va bene 🙂
              Io credo moltissimo nell’amore, anche quando le cose non sono facili e il matrimonio ci mette alla prova 🙂
              Non è solo l’amore che fa funzionare un matrimonio, ma soprattutto la voglia di farlo funzionare, le cose bisogna farle accadere 😀
              Ecco, Diego fermami altrimenti non la smetto più ahahhahah 🙂
              Poi quando esce la mia parte romantica chi la ferma più?!! Ahahahhah 🙂
              PS: non si è capito che credo molto nel matrimonio vero?!! ahahhahah 🙂

              • Io non mi sono scordato che dopo questa storia tu mi hai promesso un horror 🙂
                In Italia divorziare è difficile, no? Ci vogliono 5 anni e non puoi risposarti in chiesa (io come burocrazia intendevo). In Russia le coppie si sposano giovanissime e si divorziano altrettanto giovani, perché (e forse è meglio) non ci sono tutte queste burocrazie e cavilli legali.
                A parte che se ami una persona, il divorzio non esisterebbe nemmeno 🙂

            • No ma Diego com’è che associ il discorso matrimonio all’horror?!! ahahhhah 🙂
              Sarà mica un lapsus freudiano?!! 😀 Scherzo eh! 🙂 🙂 🙂
              Sì non mi sono dimenticata, vedremo ahahahh 🙂
              Hai ragione quando c’è l’amore il divorzio non esiste 🙂 Però ci sono delle situazini particolari dove è molto meglio dividersi, ma questo è tutt’altro discorso 🙂

  • Ho letto gli episodi tutti d’un fiato. Bella questa storia… inutile cercare di essere diversi, le emozioni e i sentimenti non possono spegnersi con un interruttore a piacimento… e a volte anche chi pensa di averli completamente domati riscopre la sua vera indole. Questo è un augurio… spero che l’uomo misterioso ritrovi quella parte che aveva ben celato in qualche posto recondito del suo cuore… Brava Emma! Scelgo il locale.

  • Capitolo intenso, bel ritmo tra scene e dialoghi. Scorrimento incredibilmente godibile.
    Da una situazione “particolare” come l’ ultima ho immaginato che il prossimo incontro possa essere in una situazione più ordinaria,c ome un locale

    Bel lavoro Emma 🙂
    Mi stai tenendo incollato qui 🙂

  • Emma sei davvero incredibile, hai uno stile ipnotico, una volta iniziato il racconto non sono riuscito a fermarmi finchè non sono arrivato alla fine, è la storia rosa più realistica che abbia letto su the incipit, combacia tutto, dall’incontro al sesso.

    Ma non mi piace. Non so perchè, ma non è una bella sensazione quella che lasci, una donna così è patetica, manda allo scatafascio tutte le battaglie che il femminismo ha combattuto nel secolo scorso, tuttavia anche qui hai rappresentato una realtà, un desiderio che molte donne nascondono o temono: dall’essere possedute e cacciate al cercare l’amore dove vi è solo sesso.

    • Ciao Fabio, grazie di essere passato qui da me 🙂
      Ti ringrazio sia per i complimenti, sia per le osservazioni su ciò che non ti quadra. Il mio intento è quello di scrivere sì un rosa ma anche un eros, combinare le due cose non è sempre facile. La mia protagonista è una donna ferita da un amore passato ma non patetica e, come spesso succede in certe situazioni vuole prendere le cose con un altro spirito. Però siamo solo all’inizio e spero di riuscire a descrivere bene i sentimenti che man mano vive sulla propria pelle. Soprattutto il mio intento è quello di descrivere due persone ferite dalla vita che trovano nell’amore la chiave per la loro felicità. A presto, spero 😀

  • un capitolo sensuale e coinvolgente, decisamente il mio preferito!
    continui ad ammaliarmi con le tue parole..
    a differenza di molti credo che Viola adesso potrebbe insegnare lui a fare l’amore, perché anche se lui non se ne è accorto lei con lui lo ha già fatto 😉

    non tenermi troppo sulle spine, non essere ritardataria come me 🙁

    • Grazie Roberto, sei troppo buono con me 🙂
      Ah, sì è un concorso interno al portale mEEtale che si svolge tra i vari autori. Sul sito puoi trovare tutti i racconti di tutti gli autori che hanno partecipato, sono tutti bravissimi 🙂
      Per me è stato un onore fare il concorso con loro 😀
      Se hai piacere di leggere il mio racconto si chiama L’amore più grande 🙂

      Ps: sono davvero contenta di avere un fan come te 🙂 🙂 🙂

  • Ho riportato in parità la situazione 🙂 come non resistere al gesto inaspettato (forse qualche gioco erotico? Oppure solo una frase dolce?)

    Brava Emma, ti dimostri sempre una delle migliori autrici qui su Incipit, il tuo stile mi piace davvero tanto (anche nel rosa-eros). Ma sai che aspetto il tuo horror!!

    E complimenti per la vittoria nel torneo, meritatissima!!!!

    • Potrebbe essere entrambe le cose, un gioco o una frase chissà! 🙂
      Grazie di cuore Diego sia per la tua presenza qui, sia per i bellissimi complimenti 😀
      Credo che qui su The Incipit ci siano tantissimi bravi autori e autrici, io non so se faccio parte di questo gruppo, so solo che metto il cuore dentro a tutto quello che scrivo e questo mi basta 🙂
      Ti ringrazio tantissimo per i complimenti per il torneo, per me era davvero davvero importante 🙂 Mi sono divertita tanto, perché siete tutti meravigliosi e pieni di talento 🙂
      Sono contenta di essere con voi in quella grande “famiglia” 😀 😀 😀

  • Sì sì, bisogna spingere, di più, di più, è questo il taglio giusto per un “rosa” di tutto rispetto 🙂
    Allora, vediamo di fare amicizia con la logica.
    Presumo che i due non siano mai stati a stretto contatto… insomma, una voce si riconosce abbastanza facilmente.
    Tralasciando ammennicoli vari, se fosse un amico d’infanzia con il quale ha interrotto i rapporti da tempo, tanto da non distinguerne più la voce, non l’avrebbe riconosciuto immediatamente… ammenoché il tizio non abbia un alteratore vocale in bocca, tipo Ghosface.
    Stesso discorso vale per l’ex collega.
    Suppongo trattasi del nuovo e misterioso dirimpettaio, nei confronti del quale, ti tanto in tanto, abbia covato pensieri poco casti sbirciando alla finestra.

  • ” io non faccio l’amore io scopo e basta “….se l’avesse detto a me, un bel calcio nelle balls non glielo avrebbe tolto nessuno….
    Spero sia un amico di infanzia, così magari glielo potrà dare lo stesso in ricordo dei vecchi tempi 😀 😀 😀
    Ohi ultimamente ti sto scrivendo un sacco di scemenze, sorry Emmina…

  • Allora Emma, il rosa non è proprio il mio colore (ops! Dopo che lo ho scritto rifletto che per fede calcistica ciò non è vero) ma avendo letto tue cose in altri posti allora ti seguo. Magari imparo qualcosa sul rosa. Quindi dico che accetta ma alle sue condizioni.

  • Ciao Emma!
    Mi piacciono le descrizioni degli ambienti, trovo che aiutano il lettore ad immedesimarsi di più nella storia, brava!
    Per me lei accetta, ma alle sue di condizioni!
    Altrimenti sarebbe troppo facile!
    Sono curiosa di sapere cosa accadrà!

  • Miii… è arrivato il momento di allacciare le cinture, il momento che aspettavo tra l’altro 🙂
    Ok, concedimi questo piccolo sgambetto: Viola scappa via.
    Ps: sì, lo so, dovrei prima finire di leggere il dragone oscuro 😐

        • Ahahahahah, anche per me 😀
          Stavolta lascerò da parte un po’ il romanticismo ( le ultime parole famose ahahahahah) e, scatenerò il mio lato istintivo ( come la protagonista :D)
          Vediamo se l’esperimento mi riesce o meno, se mi impegno ce la posso fare ahahahahah 😀

          Ps: ma vogliamo parlare del nome del protagonista maschile?!! 😀

          • Possiamo anche parlarne… ma tutto questo marmo, cemento armato e jeeg robot d’acciaio non mi risulta proprio, ma niente, nemmeno lontanamente… quindi, ecco, magari si parla solo del nome, tanto è pure in francese… e i francesi hanno sempre torto 😀

            • Ahahahahaaha 😀 ( tu mi farai morire con questi commenti qui :D)
              Allora, ci sono persone che hanno bisogno della tartaruga sullo stomaco per essere qualcuno ( come il protagonista del mio racconto :D) e c’è chi il Jeeg robot d’acciaio ce l’ha dentro di sé, e non ha bisogno affatto di apparire, perché dentro ha già tutto quello di cui ha bisogno 😀

              Ps: sono d’accordo con te sui francesi 🙂

    • Grazie Dante per essere passato 🙂
      E grazie anche per avermi segnalato i refusi, starò più attenta, quando si dorme poco succedono anche queste cose 🙂
      Ma diciamo che ho pensato a questo racconto come ad una storia d’amore con molto eros, cercherò di dosare al meglio tutte e due le parti 😀

  • Oh no, gli uomini con la maschera sono un po’ come quelli con gli occhiali da sole: quando gli indossano sembrano Brad Pitt, poi gli levano e ti ritrovi a parlare con dei tizi con il monociglio e gli occhi storti (Dio mio fermatemi quando inizio a dire queste scemenze).
    Comunque Emmina, stupidaggini a parte, sono contenta che tu ti voglia cimentare di nuovo nel rosa, io ho votato perché Viola accetti l’invito ma solo ed esclusivamente alle sue regole 😉

    PS: non ho avuto alcun problema con il pulsante “segui la storia” 🙂

    • Queen mi hai fatta morire dalle risate ahahahahah 😀
      Hai perfettamente ragione sugli occhiali, ma qualcosa mi dice che Antoine non è uno con il monociglio e gli occhi storti ahahahaahaha 😀 Ma da dove ti escono?!! 🙂

      Mi sono buttata di nuovo sul rosa perché ho deciso di aspettare ancora un po’ per l’horror, mi fa troppa paura ahahahahahha 😀

      Ps: sono contenta che il piccolo problema del pulsante si sia risolto 🙂
      Un bacio grandissimoooo 😀

      • Sono frutto di un’attentissima osservazione della realtà 😀 Ma fortunatamente, con l’uso della fantasia ( e della scrittura) qualsiasi rospo può trasformarsi in un bellissimo prince charming 🙂
        E sono sicura che Antoine farà parte della seconda categoria, l’hai detto tu stessa che per l’horror non sei ancora pronta 😉

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