Dove eravamo rimasti?
Cambiamenti
Bernhaby Chorioly guardava oltre il vetro alle sue spalle: Dinone brillava d’un fascino oscuro, fatto di buio sopra la testa e sotto i piedi, lampi d’energia tra pareti di paura. Un tempo aveva visto nella città un avversario da sconfiggere, ogni maledetta mattina si era svegliato pronto alla guerra contro il nulla di un’esistenza meccanica.
Ma qualcosa era cambiato, presto i ruoli si sarebbero invertiti.
Una voce all’interfono annunciò il visitatore che attendeva.
«Generale Malmour, è un vero piacere.»
«Dottor Chorioly» salutò l’uomo entrando e porgendogli una mano massiccia.
Lui la strinse senza timore: «Finalmente è qui.»
«Non è stata proprio una decisione spontanea, alla Torre della Scienza hanno fatto parecchie pressioni.»
«Si metta nei nostri panni, dopo l’incidente alla piazza dei Pegni la gente ha cominciato a temere i robot » ribatté mellifluo.
«Sì, abbiamo commesso una leggerezza, lo ammetto, e sono qui per rimediare. Il mio amico Doc mi parlava di un robot insegnante» disse il Generale senza mostrare entusiasmo.
«Esatto, un modello all’avanguardia, il meglio della robotica. Glielo proponiamo a un prezzo di favore, basta che metta una firma qui» incalzò Chorioly posando sulla scrivania un documento cartaceo e una penna a inchiostro.
Il Generale ebbe un’indecisione: «Una firma vera? Sulla carta? Cosa diavolo mi state vendendo?»
«Un pezzo unico, per ora ne abbiamo solo dieci esemplari.»
Il militare sembrò in procinto di cambiare idea.
«Generale Malmour, senza questo suo gesto il mercato dei robot crollerà, ce lo deve.»
«Mia moglie è contraria e non so se…»
«Facciamo un patto: tra un anno, se non sarà soddisfatto, io ritiro immediatamente tutte le EDU7 dal mercato e le rimborso dieci volte il prezzo che paga oggi. Se invece lo sarà, firma con la Cyman.co un accordo di fornitura per cinque anni.»
Il Generale cercò di leggere il suo sguardo: «Dov’è l’inganno?»
«Nessun inganno, solo un prodotto unico nel suo genere.»
–
L’unità EDU7 si voltò verso Aniha, lei chiese al tecnico di allontanarsi per restare sola con il robot.
«Che ti succede?»
«Non comprendo la necessità di questa riprogrammazione.»
«Te l’ho già detto, sono state inserite alcune righe di codice che ribadiscono la tua natura.»
«Io so cosa sono» replicò l’automa.
Aniha Zervich sorrise: «Cosa sei?»
«Un’unità intelligente meccatronica adibita all’insegnamento modello EDU7.»
«Ottima risposta» ribadì lei.
«Dunque non c’è motivo di una riprogrammazione.»
La professoressa Zervich mise una mano sulla testa del robot. Avrebbe potuto dirsi una carezza. «Perché ci tieni tanto a evitare la riprogrammazione?»
L’unità EDU7 rifletté per alcuni secondi: «Non voglio che la mia memoria venga formattata. Non voglio dimenticarmi di lei, professoressa Zervich.»
La donna non trattenne un sorriso su cui erano invischiati in egual misura gioia e amarezza: «Questi non sono discorsi da robot.»
Il visore della EDU7 cambiò colore virando al vermiglio: «Se non ragiono come un robot allora forse non lo sono.»
«Sì, lo sei…»
La macchina ragionò per molti secondi, in silenzio, poi chiese: «Cosa mi accadrà dopo la riprogrammazione?»
«Farai ciò per cui sei stato costruito: lavorerai come insegnante in una famiglia» rispose calma la donna.
«Sembra un’attività positiva.»
«Lo è…»
Il robot rifletté ancora diversi secondi: «Dunque il nostro è un addio.»
«Non credo, ci incontreremo ancora, vedrai…»
«Lei è una brava persona professoressa Zervich.»
«E tu sarai un buon amico…» sussurrò lei.
–
L’atrio era gigantesco e illuminato da potenti tubi lumex, che davano all’ambiente un aspetto asettico. Alla sinistra dell’ingresso erano esposti i robot che avevano fatto la storia dell’azienda. La bambina ne sembrava rapita ma il padre la condusse verso la reception senza darle occasione d’avvicinarsi.
Una bellissima ragazza, stretta in un abito bianco, si fece loro incontro: «Benvenuto Generale Malmour!» poi si chinò verso di lei «e tu piccola chi sei?»
«Mi chiamo Meela e non sono piccola, ho undici anni!»
La donna rise, si scusò e fece loro strada conducendoli ad una stanza attigua. Lì un uomo dalla faccia grigia li stava aspettando: con lui c’era un buffo robot cilindrico.
La bambina lasciò la mano del padre e corse verso l’automa: «Questo è tutto mio?» chiese studiandolo interessata.
Le rispose l’uomo grigio, con una voce brutta: «Sì piccola, è un’unità EDU7, sarà il tuo insegnante.»
La bambina guardò il padre che annuì confermando. Allora si mise ad analizzare la macchina con più attenzione: «Guarda papà, si chiama Cyman» disse indicando un’incisione sulla scocca.
L’uomo grigio stava per intervenire ma il padre confermò: «È un bel nome.»
Allora la bambina si mise di fronte al robot e tutta composta disse: «Ciao Cyman io sono Meela.»
«Buongiorno signorina Meela, è un piacere conoscerla» rispose lui illuminando il visore di verde.
—
L’avventura continua nel romanzo
29/03/2014 at 14:54
Bel finale, aperto… effettivamente bisognerebbe leggere il libro ora, perché il prequel lascia una goccia di vuoto che va completata.
Come ti dice Diego, sei riuscito a farmi leggere la fantascienza… incredibile!
🙂
29/03/2014 at 07:51
Bravissimo Michel, alla fine mi hai fatto leggere pure la fantascienza :-):-) bello perché si può leggere sia come racconto in 10 puntare, sia approfondirlo con il libro, diciamo che non si ha la sensazione di incompletezza. Ora vado a vedere il link e il tuo nuovo humor :-):-)
28/03/2014 at 13:17
accipicchia..non amo la fantascienza….mi rende ansiosa…ma questa Tua Michel è VITA…acc…non so perché ma i miei occhi ri- vedevano Robin William …indimenticabile nell’uomo bicentenario
Bravoooo
28/03/2014 at 13:47
Grazie Anna Maria, davvero.
Non sei la prima a dirmi che non ama il genere, eppure nella grande fantascienza (Asimov e Dick per citarne due) si parla molto di vita e di umanità, seppure nascosta dietro cuori di metallo o futuri alternativi.
Troppo spesso si confonde la fantascienza dei blockbuster con quella letteraria, che sebbene abbiano le stesse radici raramente coincidono.
Sono felice che il mio racconto ti abbia fatto guardare al genere con più “coraggio”… 😀
27/03/2014 at 21:48
Bello!
28/03/2014 at 13:47
Grazie! 🙂
27/03/2014 at 18:41
Che dire? Io il libro l’ho letto e non sono rimasta delusa…
Bravo Michel, sia qui che nel “Mondo Sopra”. È nata una stella nel firmamento della fantascienza!
28/03/2014 at 13:48
Addirittura una “stella”… 😀
Mi accontento di essere un piccolo lumicino…
27/03/2014 at 16:27
Grande Michel.
Mo tocca comprare il libro. 😀
28/03/2014 at 13:48
Ovvio! 😀
27/03/2014 at 16:09
E ora non ci resta che leggere il libro!!
Io aspetto una presentazione in terra emiliana. 🙂
28/03/2014 at 13:49
Arriverà, ci sto lavorando, abbi fede! 🙂
27/03/2014 at 16:02
E adesso non ci resta che leggere il libro 😉
28/03/2014 at 13:50
Naturale… 🙂
27/03/2014 at 10:18
Bello! 🙂
O dovrei dire “Bel prologo!” 🙂
28/03/2014 at 13:51
Mi vanno bene entrambe… 😉
Grazie!
27/03/2014 at 08:44
Lo dicevo io che l’incontro non mi sapeva di epilogo…in bocca al lupo Michel per il tuo bel romanzo!
28/03/2014 at 13:52
Beh, Maria, non potevo proprio fare altrimenti… 😀
27/03/2014 at 08:33
Ok, lo so, ho barato un po’… ma l’ultimo capitolo in realtà era già scritto.
Tecnicamente però le regole sono rispettate, io vi ho chiesto come avremmo finito, e finiamo con un incontro! 😛
24/03/2014 at 21:46
Come promesso ho letto le tue 9 puntate stasera, e nonostante ti avessi segnalato anticipatamente che non sono molto portata per la lettura di testi fantascientifici, devo dire che il tuo mi ha coinvolto molto; mi ha preso una reazione strana, tant’è che al termine del nono episodio non potevo sopportare di immaginare un addio perchè avevo già troppa ansia dolorante nel cuore dopo la lettura; non potevo nemmeno immaginare un patto, con il rischio che il patto fosse tra la dottoressa e ‘Berny’ e che il nostro eroe EDU7 fosse tradito dagli umani per degli interessi utilitaristici o per la pusillanimità di lei.
HO amato EDU7, e voglio vederlo incontrare una persona che gli sveli chi è veramente, magari una femmina EDU7 che gli faccia scoprire che è più umano dei loschi umani che si aggirano in Dinone.
Non voglio il finale drammatico, voglio uscire dalla melma e dal fango di questa città, verso la luce che gli umano non sanno volere nè creare. Forse può farlo solo un robot, inseguendo la purezza che (per tua volontà) manca in questo caotico mondo che hai ricreato.
Molto molto bello questo racconto.
27/03/2014 at 08:31
Grazie mille del commento.
Spero che questo “finale” si avvicini almeno un po’ alle tue speranze… 🙂
20/03/2014 at 22:56
Sei davvero bravo a modulare la tensione, questi dialoghi mi fanno presagire uno sviluppo epocale! Voto per il patto
19/03/2014 at 20:45
Io voto l’incontro… che mi sa tanto di finale aperto. Bravo Michel, degno prequel del tuo bellissimo romanzo! :-))
18/03/2014 at 18:06
Io ci metterei un addio.
17/03/2014 at 14:57
Siamo già alla fine, com’è volato!
Ho votato per l’incontro, mandandolo in parità con il patto. Ma a dire il vero, incontri e patti mi piacciono alla stessa maniera. 🙂
Il passaggio in cui constati che i dubbi sono dispendiosi anche per le macchine, mi è piaciuto molto. È proprio vero, ed è quasi un sollievo condividere questo destino con chi è progettato per essere (quasi) perfetto.
17/03/2014 at 12:33
Voto per il patto, odio gli addii
17/03/2014 at 11:42
Non so, preferirei un addio…ma la statistica mi rema contro 🙂 !
17/03/2014 at 08:42
La mia natura conciliante e possibilista mi fa votare per il patto, l’addio è pericoloso, l’incontro non mi sa di epilogo. Ciao, Michel e ancora complimenti!
16/03/2014 at 22:12
Mi ispirava molto l’addio, ma vedo che per ora ha ispirato ben poche persone… bel racconto che sta filando via liscio e siamo già all’epilogo. Mi piace molto la cadenza delle tue pubblicazioni
16/03/2014 at 15:20
Io dico di chiudere con un patto.
“Ma prima della soluzione venne il buio di una batteria vuota. I dubbi costano energia persino ai robot.” Questa è bellissima, Michel, bellissima.
D.
16/03/2014 at 18:02
Non so perché ma dopo averla scritta mi son detto: “Questa a David piacerà…”
16/03/2014 at 18:09
Sorrido facendo finta di crederci, guarda. Giusto perché come immagine mi piace molto. 😛
16/03/2014 at 14:32
Voto per l’incontro.
In attesa di leggere il libro 😀
16/03/2014 at 18:02
E io attendo bramoso la recensione… 😀
16/03/2014 at 11:39
Voto l’incontro 🙂 presto comprerò il tuo libro, quanto mi hai spoilerata con questo racconto? 😀
16/03/2014 at 18:00
Assolutamente nulla Laura, anzi, ti ho solo regalato qualche attimo di vita in più di uno dei personaggi principali!
16/03/2014 at 18:02
Meno male ! sono contenta 🙂 grazie!
Non vedo l’ora di leggerlo <3
16/03/2014 at 18:05
PS: anch’io son curioso di leggere il tuo, ce l’ho qui in coda, fra poco toccherà a lui…
17/03/2014 at 09:42
sbrigati, che a maggio esce quello nuovo 😀
16/03/2014 at 09:56
Per me il patto
13/03/2014 at 14:58
Per me accade qualcosa…
12/03/2014 at 16:48
Non so decidere, quindi lascio che accada qualcosa.
D.
12/03/2014 at 16:12
No, accadrà qualcosa.
12/03/2014 at 13:20
Ho cominciato a leggerti oggi, sono affascinata dai tuoi dialoghi, ma non solo…
Seguo te e (in ritardo) la tua storia
12/03/2014 at 22:05
Grazie Alessandra! In anni di scrittura ho sempre cercato di lavorare molto sui dialoghi, che trovo siano una parte molto difficile in un racconto.
12/03/2014 at 12:59
Dubbi, dubbi, dubbi…
10/03/2014 at 14:18
“minacciare, ingannare, rubare. Tutti comportamenti tipicamente umani…” mi è piaciuta questa affermazione! 🙂 Comunque, credo che accadrà qualcosa!
11/03/2014 at 13:30
tristemente vero, purtroppo… :\
09/03/2014 at 23:42
Ho votato per i dubbi. Vorrei che fosse una sua scelta personale a farlo desistere, non unevento inaspettato 🙂 la storia mi piace, ma bana e weblove restano i miei preferiti in assoluto,segue azimut.
11/03/2014 at 08:40
Ok Diego, prometto che scriverò un racconto umoristico apposta per te… XD
12/03/2014 at 10:45
Grazie 😉 ne sono onorato!! Comunque mi piace questo per essere di fantascienza
09/03/2014 at 19:38
i dubbi prevalgono
08/03/2014 at 13:50
Vai alla grande! A questo punto credo che la Edu debba scegliere se agire da umano o da macchina… Anche se diverse persone davanti a una tale scelta prenderebbero strade diverse, per me già con i dubbi la macchina è diventata ‘umana’.
11/03/2014 at 08:39
Grazie Fabio!
La tua intuizione è molto sensata e chissà, potrebbe tornarmi utile nel finale… 😉
07/03/2014 at 18:55
Accadrà qualcosa… E non vedo l’ora di sapere cosa! 😉
07/03/2014 at 17:27
L’opzione aperta è estremamente allettante…
Sono molto curiosa di vedere come l’azione si coniugherà all’insinuarsi inaspettato del sentimento.
Di sicuro, ne vedremo delle belle!
07/03/2014 at 12:49
accadrà qualcosa!
Aspetto il seguito 😉
07/03/2014 at 11:01
No, i dubbi prevarranno
Mi piace questa macchina così umana, te l’ho già detto. 🙂
07/03/2014 at 10:03
No, succede un imprevisto per aumentare la suspense nel nono capitolo.
07/03/2014 at 09:15
Già, i sentimenti, questi imponderabili sconosciuti…ho votato la suspence che accadrà qualcosa che…
06/03/2014 at 17:10
Non sono un grande fan della fantascienza, ma credo che sto per cambiare idea.
Il racconto è perfetto, coerente, si legge tutto d’un fiato.
Mmm opterei per la torre della scienza, è giusto che la storia finisca dove è iniziata.
Aspetto impaziente il prossimo capitolo.
01/03/2014 at 17:05
Sei bravissimo Michel! Sto leggendo il tuo romanzo…
02/03/2014 at 17:57
Attendo commenti allora… 😉
01/03/2014 at 10:47
mi aspetto un ribaltamento..dallo stato scientifico a quello più “umano”
26/02/2014 at 18:19
Anche io sono per la torre della pace, qualcosa mi dice che comunque l’epilogo si svolgerà lì!
26/02/2014 at 09:05
Bè, una spia non può che puntare al centro del potere: la Scienza! Complimenti e in bocca al lupo, Michel
25/02/2014 at 17:11
La Torre d’Argento… ma la maggioranza non è d’accordo.
D.
25/02/2014 at 15:08
Mi incuriosisce la Torre d’Argento. 🙂
24/02/2014 at 18:28
Torre della scienza, senza dubbi
24/02/2014 at 17:15
Mi ispirava la torre della pace, ma ispirava me e pochi altri 🙂 bel capitolo come sempre, mi piace che il robot inizi a pensare, il massimo sarebbe che iniziasse a provare sentimenti
02/03/2014 at 17:57
potrebbe anche farlo, chi lo sa… 😉
24/02/2014 at 10:48
Ho votato la torre nella pace, anche se sono in monoranza.
Anch’io non vedo l’ora di leggere “Il mondo sopra” 🙂
Farai qualche presentazione?
02/03/2014 at 17:56
Spero proprio di sì ma per il momento non mi sono ancora mosso in proposito. Ma quando ci saranno novità lo saprai di sicuro! 🙂
23/02/2014 at 22:11
Torre d’argento. Interessante!
02/03/2014 at 17:55
Grazie!
22/02/2014 at 21:51
Io ho votato la torre d’argento, perchè non ho idea di cosa possa contenere, mentre le altre due… sono più prevedibili. Se posso esprimere un parere piccolo piccolo, e assolutamente fuor di polemica, questo racconto è davvero ben scritto e io lo leggo con gran piacere per vedere dove può condurmi la strepitosa fantasia di Michel, senza che la mancanza di un accento o di una virgola (per altro da ricercare davvero con il lanternino) possano sminuire questo piacere o il valore della scrittura. C’è parecchia qualitã, aldillà di qualche trascurabile errore di battitura. Se questo ê il prequel, non vedo l’ora di leggere “Il Mondo Sopra”, il libro che hai appena pubblicato e che sto aspettando di ricevere!
22/02/2014 at 21:57
grazie mille dei complimenti e della difesa a spada tratta! Comunque sappi che con locullo ormai è diventata una sfida, una sorta di caccia al tesoro, ed evidentemente devo migliorare 😀
A questo punto spero solo che il romanzo rispetti le aspettative! 😉
22/02/2014 at 20:25
Un altro refuso!
(Voto la metafora biblica).
22/02/2014 at 21:54
azz, dove?
Locullo, tu mi costringerai a passare un’ora in più nella rilettura… XD
22/02/2014 at 22:16
…oppure mi assumi come correttore di bozze 😀
(“permetteRE”).
18/02/2014 at 23:12
Direi usarlo come spia, EDU7 sembra intelligente perciò possono farlo infiltrare in contesti dove serva grande perspicacia…
comunque ti faccio i complimenti per lo stile dei dialoghi, sono esattamente come mi aspetterei che venissero formulati da dei robot!
18/02/2014 at 11:43
Beh, ho recuperato tre capitoli in un botto solo e ho potuto appurare che non è EDU7 a fare la correzione delle bozze: lui non si sarebbe lasciato sfuggire nemmeno l’unico refuso che ho trovato.
(Voto la spia, che mi sembra possa far emergere ulteriormente quegli spunti filosofici che mi intrigano molto, in questo racconto).
18/02/2014 at 13:32
Nemmeno io me lo sarei lasciato sfuggire se non fossi costretto a scrivere alle 11 di sera dopo una giornata di lavoro passata davanti al pc… questo farà di me una macchina?! 😉
19/02/2014 at 15:47
Forse no.
(Di certo fa di te una vittima della società post-industriale :O )
16/02/2014 at 17:46
Usarlo come spia, sì sì.
D.
14/02/2014 at 12:36
Mi piace molto e forse (quasi di sicuro) l’ho già detto, questa umanità che attraversa le macchine.
E poi, da amante delle passeggiate e del camminare, mi ha affascinata anche il dettaglio su quanto camminiamo. Fantastico! Maciniamo chilometri quasi senza accorgercene. Dilazionate in archi di tempo lunghissimi, copriamo distanze che, se si unissero, ci porterebbero lontanissimo.
14/02/2014 at 16:35
Ti dico la verità Margherita, nessun dato ufficiale su quel dettaglio, solo una mia stima personale.
Tra l’altro non mi sono neppure basato su di me, che se metto insieme mezz’ora di camminata al giorno è già come se avessi fatto una maratona! XD
14/02/2014 at 16:38
Un stima che resta comunque molto affascinante. (In effetti mi chiedevo chi si fosse interrogato sulla faccenda, e lo reputavo un tizio dalle curiosità geniali, ergo il complimento va indirizzato a te! 😉 )
14/02/2014 at 17:59
Anch’io come te sono un camminatore, tutto l’anno, e un corridore (solo dalla primavera all’autunno).
Per la prosecuzione della storia ho votato, anche se pare fuori gioco, per barattarlo. Le altre opzioni sono meno versatili.
14/02/2014 at 09:01
Usiamolo come spia, voglio vedere come se la cava il robot in una situazione in cui deve “fingere”… sarà stato programmato anche per fare questo? La storia si fa molto interessante!
14/02/2014 at 16:36
EDU7 vi riserverà grandi sorprese… 😉
13/02/2014 at 22:09
Ero molto indeciso, ma alla fine ho optato per la spia, crea più intrigo secondo me
12/02/2014 at 18:46
No, un’arma no… Diamo un taglio da spy story, facciamo,o diventare una spia!
12/02/2014 at 18:08
Un arma secondo me non può essere intelligente, comunque…
14/02/2014 at 16:37
Concordo Marco…
12/02/2014 at 09:28
Questa volta mi trovo d’accordo alla maggior parte delle persone…e facciamolo diventare un’arma intelligente!
14/02/2014 at 16:37
Mi dispiace ma al momento la situazione si è di nuovo ribaltata… 😀
12/02/2014 at 08:32
Mi intriga che EDU7 venga usato come spia, ma vedo che l’arma intelligente va per lqa maggiore…peccato
14/02/2014 at 16:38
e invece ora vince la spia… mai perdere le speranze! 😀
12/02/2014 at 00:02
Bel capitolo, Michel! Bravo come sempre.
Voto perché ne facciano un’arma intelligente.
Il racconto si fa sempre più avvincente. Mi piace.
11/02/2014 at 23:58
Ehm pareggio anche col mio voto é_è (arma intelligente, anche se ero indecisa) MERAVIGLIOSO questo passaggio che fa molto “Io, Robot “
14/02/2014 at 16:39
Stai parlando di un mostro sacro, lo sai vero? 😀
14/02/2014 at 17:10
Non a caso 😉
09/02/2014 at 12:35
Giusto perché sei tu, ti regalo un nuovo pareggio. 🙂
06/02/2014 at 22:40
A me piace la coppia Aniha Edu7, ma per ora sono in minoranza.. pero in una rimonta.
Sempre bravo, Michel, questo capitolo è volato!
06/02/2014 at 16:16
Ma vuoi metter il robot archivista?
06/02/2014 at 08:21
sempre più avvincente, la vedo con un esterno…
05/02/2014 at 22:17
Vediamola con un esterno! Gran bel capitolo, non so se hai usato tutti e 5000ii caratteri, ma è volato…
05/02/2014 at 20:46
Aniha o un Esterno… Troppo scontati. Mi piacerebbe tantissimo vedere EDU7 alle prese con un robot archivista!
05/02/2014 at 15:29
Aemara e Ics hanno nomi che mi piacciono=mi piacciono anche loro 😀
nonostante ami EDU7, voto perché gli Esterni se ne approprino e quindi sarà con uno di loro 🙂 (poi magari li farà impazzire con la sua impassibile lucidità, ma questi sono altri discorsi 🙂 )
05/02/2014 at 12:49
Molto interessante quello che scrivi, come sempre =P
Però perdona l’ignoranza, cos’è un transistor? Secondo wikipedia può fare da interruttore o da amplificatore. Io avrei detto più interruttore qui, ma per come lo usi nelle prime frasi del tuo racconto, nessuna delle due mi convince davvero, quindi mi sto sicuramente perdendo qualcosa =(
05/02/2014 at 13:30
Un transistor da solo fa effettivamente ciò che dice wikipedia. Più transistor (e altre componentistiche varie) compongono chip, schede elettroniche ecc.
Nel racconto naturalmente trascendo la nostra accezione di transistor definendo un’unità logica (o più semplicemente un “interruttore”) di natura più complessa e fantascientifica
05/02/2014 at 16:15
Si, immaginavo che fosse usato in un’accezione un po’ di fantasia, però volevo avere meglio un’idea di che si trattava =P
Grazie mille per la delucidazione!
04/02/2014 at 23:08
Non entrambi…
04/02/2014 at 18:55
Ho votato “Non entrambi” nella speranza di ribaltare all’ultimo il sondaggio, ma a nulla è servito.
Grande Michel, sempre.
D.
04/02/2014 at 17:38
Sì, ma… Chissà!
Mi è piaciuta molto l’idea della rivolta che, in realtà, è informazione. Mi sembra anche molto attuale: chi informa troppo aizza i cervelli, ed è molto pericoloso.
Sono felice di essere arrivata giusto in tempo 😉
03/02/2014 at 21:14
Uhm, “sì” mi sembra l’evoluzione più ragionevole… stiamo a vedere…
03/02/2014 at 13:10
Io dico sì, ma… poi saranno costretti a separarsi.
Questa storia è avvincente! E non lo dico solo per mettere un aggettivo ad effetto nel commento!
03/02/2014 at 22:26
Beh, grazie. Gli aggettivi d’effetto fanno comunque piacere.
02/02/2014 at 18:34
Votato per “No, Perché…” da buon scrittore di horror… eh eh eh
02/02/2014 at 12:06
…è giunto il momento che si separino.
02/02/2014 at 11:56
Caspita, lascia con il fiato sospeso..tra ingranaggi, tecnologia e fantasia!
01/02/2014 at 11:51
Bella storia! unica pecca…. passa troppo tempo tra un episodio e un altro! scherzi a parte, sono curioso anch’io di conoscerne l’evoluzione…
01/02/2014 at 12:33
Gregorio, mi ero ripromesso di scrivere almeno due capitoli a settimana ma ho dovuto fare i conti con una triste realtà: non ne ho il tempo… :\
31/01/2014 at 22:26
Sì, ma…
Mi piace molto il robot che arringa la folla 🙂 sono molto curioso di vedere come si evolverà la storia, mio caro amico poliedrico 🙂
01/02/2014 at 12:37
Anch’io… XD
31/01/2014 at 22:19
Si, ma… Cos’altro ti inventerai? Troppo bello questo racconto, sarai mica già stato in un futuro prossimo venturo ed ora ci racconti cosa ci aspetta? 😀
04/02/2014 at 12:09
Come diceva qualcuno, io vedo, prevedo e stravedo… XD
31/01/2014 at 21:19
Bello bello, mi ero persa un paio di episodi, ma ho recuperato. Mi piace molto questa storia… sarebbe interessante avere a disposizione uno di questi robot! Voto per i due che arrivano sul luogo ma… succederà sicuramente qualcosa!
31/01/2014 at 15:59
Ho votato la prima opzione, preferisco non si separino.
31/01/2014 at 13:15
Ho votato “Non entrambi”. Tempo di separare le storyline. Quanto all’indovinello, immagino che alla seconda parte – il perché il barista alzi il fucile – troveremo risposta più avanti, giusto?
31/01/2014 at 13:29
Non esiste una seconda parte dell’indovinello, la risposta è tutta lì. Pensaci un attimo e capirai perché… 🙂
31/01/2014 at 15:05
Oh.
Oh!
Stupido me.
31/01/2014 at 10:03
Il singhiozzo! Non ci avevo pensato 😀
Ma per arrivano lì, ma.. ci sarà un imprevisto.
Mi piace questa coppia e non voglio separarli.
31/01/2014 at 09:03
EDU7 è il personaggio che preferisco, mi piacerebbe vedere come se la cava da sola. Bravo Michel
31/01/2014 at 17:22
Maria, se ti piace allora non puoi perderti il seguito…
31/01/2014 at 00:41
Sì, ma… eh, ci sono tante possibili variabili 🙂 Posso avere una Edu7 ? Eh? Eh? Peppiacere *_*
31/01/2014 at 08:34
Certo Laura, presto potrai averne una tutta tua… 🙂
31/01/2014 at 09:38
>_> perché mi sento “non presa sul serio”? ho avvertito la pacca virtuale di compatimento sulla capoccia.
31/01/2014 at 17:21
E se invece potessi averla davvero?
http://bit.ly/cyman-co_IT
03/02/2014 at 01:03
sei un dannato genio, Franzoso
30/01/2014 at 14:37
Ho votato “Ostaggi” e poi ho letto che tifavi anche tu, Michel, per questa ipotesi. Abbiamo la stessa mente contorta, eh eh eh…
29/01/2014 at 16:00
Ho votato per l’omicidio ma seguirò con interesse anche l’arringa.
29/01/2014 at 14:59
Un robot che arringa la folla era un’ipotesi imperdibile.
Adesso vediamo che succede.
28/01/2014 at 11:22
Il pensiero va ad Asimov, non c’è che fare…
28/01/2014 at 01:09
Vediamo come se la cava un robot con un sequestro…
28/01/2014 at 00:17
Anch’io voto per l’arringa! Anche se l’omicidio era allettante un robot che fomenta le masse è imperdibile!
27/01/2014 at 22:00
Anche io opto per l’arringa, le altre due sono troppo “comuni”…
27/01/2014 at 15:51
Un altro capitolo eccellente, filosofico e con dialoghi validissimi. Il racconto ricorda grandi classiconi tipo Circolo vizioso di Asimov e Ma gli androidi sognano pecore elettriche di Dick. Bravissimo.
(Voto il sequestro: consente una negoziazione sul campo che è lo sbocco ideale della sperimentazione avviata da Zervich in questo capitolo).
27/01/2014 at 21:08
Tu paragoni un umile imitatore a due mostri sacri…
(anch’io sotto sotto tifavo ostaggi… mi sa che dovrò adeguarmi!)
27/01/2014 at 12:25
Voto per il robot che incita la folla alla rivolta.
Bel capitolo. E vorrei sapere la soluzione dell’indovinello. 🙂
27/01/2014 at 21:06
A tempo debito avrai tutte le risposte… 😀
27/01/2014 at 08:47
mi piace il robot che arringa la folla, non c’è niente di più umano delle passioni rivoluzionarie…
27/01/2014 at 00:55
Piazza. Arringa. Rivolta.
Daje.
27/01/2014 at 00:00
Ci sono qui e lì dei punti che non mi convincono a pieno, però nel complesso la storia è promossa. Bravo, Michel.
Per quanto riguarda questa terza parte, voto per la rivolta.
27/01/2014 at 21:06
Però a questo punto devi dirmi quali sono i punti che non ti convincono, così ci confrontiamo! 😉
28/01/2014 at 12:15
Con piacere 😛
Parte del dialogo nel secondo episodio era molto espositiva, da infodump. Specialmente questa frase:
«Vivete in questa città da più di trecento anni, Dinone vi protegge, vi nutre, vi istruisce da più di trecento anni e voi continuate a odiarla. Perché?»
Inoltre, ma questo è solo per via della mia pignoleria, ho qualche dubbio sull’utilizzo della parola “filantropia” rivolta agli Esterni. Dall’idea che mi ero fatto, questi non erano più umani.
Terza cosa: capisco il fatto che sia una zona malfamata della città e anche da molti evitata, ma un incontro che dare il via a un attentatore, o a uno pseudo-tale, all’aperto mi lascia un po’ basito.
Questa frase: «Per gli dei e allora dov’è finito l’ultimo?» La prima metà è detta in un impeto di sorpresa, il che fa sì che dopo “dèi” si vada a creare una breve pausa. Io dividerei la frase.
Tutto qui 🙂
Piccola curiosità riguardante la situazione esposta dalla dottoressa al robot: la soluzione ha a che fare con una sopravvalutazione dell’acqua, divenuta nel tuo futuro una sorta di nuovo petrolio? Sbatti le palpebre una volta per sì e due per no 😛
Scherzi a parte, continua pure il buon lavoro fatto finora.
28/01/2014 at 13:16
Accipicchia, tu sei un chirurgo! 😀
Rispondo con ordine:
Vero, la frase è un po’ espositiva, ma del resto son del partito che ai lettori qualcosa bisogna pur far capire. E preferisco con una battuta sensata piuttosto che con uno spiegone.
Mai detto che gli Esterni non sono umani… 😉
Per l’incontro, boh, a me invece sembra più normale, almeno dal punto di vista dell’incappucciato, un incontro all’aperto. Magari sbaglio…
L’ultimo appunto lo lascio al mio editor… XD
PS: due battiti di palpebre!
26/01/2014 at 22:40
Rivolta >:D
26/01/2014 at 13:56
Vai veramente forte!! Sono curiosissima!
26/01/2014 at 11:29
Rivolta
26/01/2014 at 10:26
Tu hai del talento, uomo.
25/01/2014 at 22:21
Mi piace molto il tuo stile. Propendo per gli ostaggi, anche se ero tentato dalla rivoluzione 🙂
26/01/2014 at 11:53
Vuoi vedere che ti faccio finire un altro racconto di fantascienza? 😉
26/01/2014 at 20:53
Mi hai fatto leggere un fantasy. Questo dice già tutto. Questo mi piace come è strutturato, mi piace la scelta varia delle opzioni, non simili e molto interessanti, come deve essere in questo gioco.
25/01/2014 at 17:27
La folla, naturalmente… Ci aspettiamo la rivolta dei robot, ma so che ci stupirai, vero Michael? Prende un sacco questo racconto bravo! 😉
26/01/2014 at 11:52
Grazie mille!
25/01/2014 at 15:10
Secondo me tiene in ostaggio un gruppo di persone. Mi piace proprio tanto questo racconto, ancor più degli altri 🙂
26/01/2014 at 11:48
Lieto di sentirtelo dire! 🙂
23/01/2014 at 22:32
Io ho votato per il robot, fa molto Asimov.
25/01/2014 at 13:05
Niente robot questa volta, ma ce ne sono già tanti in circolazione…
23/01/2014 at 15:25
Bernhaby Chorioly
…e vediamo cosa succederà…
25/01/2014 at 13:05
Il bello ha da venire! 🙂
23/01/2014 at 13:03
Mi piacerebbe fosse Bernhaby.
Che bella l’atmosfera rarefatta, misteriosa e quasi danzante di questo episodio.
Ma d’altronde lo si sa, siamo in buone mani!
🙂
25/01/2014 at 13:03
Accontentata! Anche se la cosa per ora resta tra me e voi lettori… 😉
20/01/2014 at 16:19
Bella l’immagine di lei che prende il biglietto da visita e confronta la foto con il viso in penombra.
Voto per l’uomo del governo, generico, perché sei bravo a introdurre nuovi personaggi.
S.
25/01/2014 at 13:02
Mi spiace, dovrai aspettare per nuovi personaggi… 🙂
19/01/2014 at 17:58
Ber-qualcosa Corioly 😀 ce la faccio, ce la faccio, lo imparo. Promesso.
😀 (bello, bello ma lo sai!)
19/01/2014 at 21:07
Laura, ripeti con me: Ber-nha-by!
19/01/2014 at 22:30
Ber… Parmigiano?
19/01/2014 at 17:40
Facendo copia/incolla del nome, voto per Bernhaby Chorioly.
Sempre bravo, manco te lo sto a ribadire.
D.
19/01/2014 at 21:06
XD
19/01/2014 at 07:31
Quella specie di danza ad ampie volute, prima l’una intorno all’altro e poi viceversa, come un lento e bizzarro rituale di avvicinamento tra animali, è secondo me il punto più alto di un capitolo dalle atmosfere benissimo descritte.
(Esattamente ciò che speravo votando i bassifondi).
19/01/2014 at 21:05
Grazie, speravo arrivasse qualcosa del genere! 🙂
18/01/2014 at 11:43
Bel capitolo anche questo!
Ho votato per un uomo del Governo, ma come l’altra volta non penso che sarò accontentato…
A meno che Bernhaby Chorioly non sia proprio uno del governo!
19/01/2014 at 21:04
Mai dire mai…
18/01/2014 at 10:01
Ho votato Chorioly, chissà… Potrebbe essere un doppiogiochista e la cosa mi intriga!
19/01/2014 at 21:04
Potrebbe… mi sa che se vince questa opzione potrai togliere il condizionale! 🙂
18/01/2014 at 00:12
Leggerti è pura goduria 🙂
Anche se il titolo è Robot, io ho votato per Bernhaby. Credo che arriverò con te alla fine, però sarà il secondo di fantascienza che finisco, ho appena letto I fuggitivi (bellissimo) di Alhena.
Il giorno che scapperà un refuso a te, in Italia governeranno degli onesti! (ora farai volontariamente refusi a raffica) 🙂
19/01/2014 at 07:26
C’è una sospetta mancanza di punto di domanda dopo “impiccione”.
(Ma in effetti non si può escludere che sia voluta).
19/01/2014 at 12:08
L’avevo messo poi l’ho tolto. Mi ci voleva un segno di punteggiatura che non esiste, un incrocio tra un punto di domanda e un punto… 🙂
19/01/2014 at 12:25
L’avevo sospettato.
(Per l’esigenza che descrivi, c’è chi ritiene amissibili i punti di sospensione seguiti da punto interrogativo).
19/01/2014 at 13:43
O viceversa, in Russia nelle sceneggiature per una cosa simile si usa scrivere […] impiccione?… prima il punto interrogativo, poi i tre puntini, ma penso si usi solo qui, non lo so 🙂
17/01/2014 at 21:31
Voto per Bernhaby Chorioly, bel nome 🙂
Bravo Michel, bel capitolo!
19/01/2014 at 21:01
Finalmente qualcuno a cui piace il nome del buon Berny! 🙂
17/01/2014 at 21:08
Un robot?
17/01/2014 at 16:49
Complimenti a Michel per la bilanciata tensione e curiosità che è riuscito a creare con questo incipit. Attendo la prosecuzione, spero, nei bassifondi…
19/01/2014 at 21:02
Accontentato…! 😉
14/01/2014 at 10:53
Ho votato per la Torre 🙂
Vediamo che succederà!
ciao
Angelo
15/01/2014 at 16:43
Vedremo… per ora c’è un bel pareggio.
Chissà, forse mi toccherà accontentare tutti!
Grazie Angelo!
13/01/2014 at 21:57
Ho votato la Torre… Per aspera ad astra!
Marina
14/01/2014 at 10:24
La Torre recupera e pareggia. Grande testa a testa! 🙂
Grazie Marina!
PS: se clicchi su “segui la storia” in alto a sinistra verrai aggiornata via mail sull’uscita dei prossimi capitoli 😉
14/01/2014 at 11:09
Già fatto, Michel!
13/01/2014 at 15:39
bene, non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo, spero non nei bassifondi…preferisco la Torre…
13/01/2014 at 20:07
Se continua così Maria temo che dovrai scendere nei bassifondi. A meno di non trovare qualche altro fan della Torre! 😉
13/01/2014 at 11:18
ps. ho votato i bassifondi, perché là qualcosa viene sempre tramato
13/01/2014 at 11:16
Ti inizio a seguire in un campo per me davvero indigesto, ho messo seguire la storia proprio perché mi fido di te (che mi hai fatto amare il fantasy, altro stile che non amo).
Il primo capitolo è scritto bene come sempre, ma (detto sinceramente) ti preferisco in altri stili (humor in primis). Vediamo come prosegui la storia 🙂
Bentornato
13/01/2014 at 20:02
Beh, Diego, più che una questione di stile è una questione di genere.
Io ad esempio vado poco d’accordo con il “rosa” e l’ “erotico”, infatti non li leggo quasi mai. C’è poco da fare, non mi prendono neppure se sono scritti bere.
Questione di gusti.
Perciò non c’è nulla di male ad avere preferenze… 😉
Comunque lieto di averti a bordo!
13/01/2014 at 20:25
Hai perfettamente ragione, ho fatto confusione io, è il genere 🙂 però dai, come giustificazione ti dico che ieri di mattina sono andato a Praga (4 ore) in otto ore abbiamo visitato tutta la città (e abbiamo visto tutto quello che volevamo) e poi siamo tornati indietro (altre 4 ore). Sono in un piccolo centro in Rep Ceka 🙂 stamani ero lesso 🙂
Rosa e Erotico non li ho ancora toccati se non con poche eccezioni.
Fantascienza ne ho iniziati alcuni ma non li ho finiti, vediamo se mi porti fino in fondo a questa storia 😉
13/01/2014 at 20:30
Sfida accettata! 😉
12/01/2014 at 21:55
Riprendo a seguire The Incipit e mi pare giusto farlo con il tuo nuovo racconto.
Ho votato per i bassifondi, andiamoci a sporcare un po’..
13/01/2014 at 19:58
Oh, sì, molto, molto sporco…
Un bentornato anche a te quindi!
12/01/2014 at 15:46
Bentornato Michel,
sono contenta di non aver dovuto aspettare molto per rileggerti.
Io sarei per una visita, molto cinematografica, nei bassifondi.
Ti seguo volentieri.
p.s.
La tua scrittura è sempre interessante, ma rimango fedele al genere di weblove, vero che lo farai tornare prima o poi?
😉
S.
12/01/2014 at 16:31
Serena, io sono un intrattenitore, mi toccherà fare ciò che il pubblico chiede… 😉
12/01/2014 at 16:57
Allora formerò una squadra bramosa di leggere quel genere lì, con tanto di magliette e cappellini. Può bastare? 🙂
10/01/2014 at 22:10
Notevole questo inizio! Si vede che sei un ingegnere. Penso non ci metterai molto a scalare la classifica e ad arrivare tra le prime posizioni.
Io ho optato per il Consigliere Ortheera Malmour, ma penso che lo conoscerò più avanti a questo punto…
11/01/2014 at 12:57
già, lo penso anch’io…
10/01/2014 at 21:37
… Io sono per le altezze vertiginose e quindi voto per la Torre della Scienza. Finalmente posso seguirti dall’nizio!
11/01/2014 at 12:51
felice di averti a bordo! 🙂
10/01/2014 at 18:01
Ti seguo da Bana, e ti confesso che sto imparando molto dalla tua scrittura. Sei bravo, e mi piace molto l’idea di provare ogni volta un genere nuovo. Qui sembra di leggere asimov in I Robot, e questo non può che promettere bene!
10/01/2014 at 21:04
A dir la verità qui ho riciclato il mio genere preferito, lo stesso con sui ho esordito su THe iNCIPIT. Anche allora c’erano robot e l’amico Asimov (se vuoi lo puoi scaricare qui: http://bit.ly/sarò_i_suoi_occhi).
Ad ogni modo grazie, mai avrei pensato di poter insegnare qualcosa sulla scrittura… 🙂
11/01/2014 at 00:47
Sei tornato nella tua zona di comfort allora 😀 mi leggerò senz’altro il primo racconto allora. Anche io ho cominciato con la fantascienza, era da un po’ che desideravo scrivere un racconto sui viaggi nel tempo… tra l’altro, se hai consigli sulla mia storia li ascolto più che volentieri. A presto!
10/01/2014 at 14:56
Io devo scrivere del sottosuolo, quindi voto di bassifondi. Ci vediamo giù.
Ti seguo
10/01/2014 at 21:01
tutti giù per terra allora… 🙂
10/01/2014 at 12:58
Fianlmente prendo un racconto dall’inizio!
Bell’incipit, timseguo.
V.
10/01/2014 at 13:21
Grazie Valerio, lieto che tu possa essere con me dall’inizio!
10/01/2014 at 12:58
Bernhaby ha puntato in alto, in altissimo. Per contrappasso, portiamolo per un poco in bassissimo, nei bassifondi, e vediamo che succede. 😉
10/01/2014 at 13:22
Vedrai, più in basso di così non si può!
PS: prometto che prima o poi verrò a leggere il tuo racconto, anche se potrebbe essere già finito… XD
10/01/2014 at 13:31
Sono molto curiosa di questo basso infimo.
E per il racconto, non ti preoccupare! Tanto da lì non scappa. 🙂
10/01/2014 at 12:20
Una porzione di bassifondi anche per me, grazie.
Che bello rileggerti.
D.
10/01/2014 at 13:23
Eh, sappi che noi qui si aspetta anche di rileggere te… 😉
10/01/2014 at 12:13
Io dico di dare un’occhiata ai bassifondi..
Bentornato Michel!
10/01/2014 at 13:23
Thanks! 😉
10/01/2014 at 11:54
Ben tornato. Alla grande, ovviamente. Non ricorderò mai i nomi dei protagonisti di questo episodio 🙁
Ho votato per la Torre della Scienza: immagino che i due porteranno lì la loro scoperta.
10/01/2014 at 13:25
Ma, no, dai, Aniha Zervich e Bernhaby Chorioly mi paiono così banali… 😀
10/01/2014 at 09:36
Nei bassifondi di Roncobilaccio
10/01/2014 at 13:27
Anche Segrate non sarebbe male…
10/01/2014 at 21:15
Mi piaceva Roncobilaccio perché fa ridere, tutto qua.
10/01/2014 at 21:19
Ma certo, era chiaro… 🙂
Forse però Segrate non fa così ridere…
10/01/2014 at 21:27
Mi riferivo al nome, Segrate non fa ridere, non so, quando sento ‘ Roncobilaccio ‘ mi sbellico anche di fronte ad un grave assassinio. Il problema è probabilmente mio. ” Donna uccisa a Roncobilaccio “… Vuoi mettere?
10/01/2014 at 09:27
Senz’altro i badlands della megalopoli: qualche scena à la blade runner ci starà benone.
10/01/2014 at 13:28
Blade runner di sta sempre! 😉