Amare un Mostro

Dove eravamo rimasti?

(Senza anticiparvi niente, ma le spiegazioni arriveranno al capitolo 8.) Nel prossimo capitolo torneremo a Markus che : Sentirà l'unica vittima sopravvissuta al Mostro del Montana. (65%)

la Bassa Marea

(Qui per il capitolo integrale)

Markus aveva le mani strette al volante della sua Dodge Charger mentre guardava aldilà del parabrezza il vento freddo che sospingeva le variopinte foglie autunnali. La presa si irrigidiva ad ogni pensiero che si addensava nella sua testa. Al pensiero della telefonata fatta pochi giorni prima alla signora Collins. Al pensiero di tutte le ricerche fatte fino a quel momento e che lo avevano condotto lì, in quella stradina secondaria. Solo da lì, infatti, poteva avere una buona vista sulla strada adiacente e soprattutto su quella piccola casa in fondo alla via.

Il suo scrutare venne all’improvviso interrotto dal rumore del pick-up rosso fuoco che si avvicinò alla casa: il momento era arrivato.

«Ora o mai più.» sospirò, raccogliendo i documenti appoggiati sul sedile del passeggero.

«Signor Morris, vero?» disse Markus all’uomo che stava uscendo dal veicolo rossastro appena parcheggiato nel vialetto di casa.

«Si sono io, lei chi è?» chiese l’uomo con sospetto.

«Salve, non mi conosce. Sono Markus Jones, cancelliere del tribunale di Helena.» l’ex detective cercò di essere il più convincente possibile, sperando che il tagliaboschi che aveva davanti si bevesse quel mucchio di frottole. «Sono stato incaricato dal giudice di approfondire la veridicità della testimonianza che sua figlia ha dato un paio di settimane fa al processo che…»

«Ma se la mia Claire non ha neanche aperto bocca in aula!» incalzò l’uomo dopo aver preso un paio di ceppi di legna dallo scoperto bagagliaio del pick-up.

«Appunto per questo, signor Morris.» aprì la cartellina fingendo di leggere i documenti scritti all’interno. «Devo accertare che effettivamente Claire Morris non ha parlato quel giorno in tribunale per lo stato catatonico in cui si trovava. Altrimenti se corrispondesse al falso…» Markus distolse lo sguardo dalle carte che aveva in mano e cercò quello del suo interlocutore, «Ci sarebbe la possibilità d’appello da parte dei legali di quelmostroche ha fatto del male a sua figlia e… proverebbero a  farlo uscire dal buco in cui ora si trova.»

«Questo non lo permetterei mai! Prego, si accomodi.» il tono di voce dell’uomo si fece più accondiscendente.

«La mia Claire è di sopra, sul suo letto come… beh, tutti i giorni oramai.» disse cercando conforto nello sguardo di Markus. «Ad ogni modo, non voglio farle perdere altro tempo. La sua camera è sulla destra, in cima alle scale. Sistemo qui e la raggiungo.»

Markus fece un cenno di assenso e si diresse verso la stretta scalinata che portava al piano superiore. Quando lentamente aprì la porta finalmente la vide, seduta immobile sul suo letto con lo sguardo vuoto e fisso davanti a sé.

Ad ogni passo dell’uomo, il corpicino raggomitolato su stesso di Claire sussultava anch’esso.

«Ciao Claire, sono Markus» si avvicinò alla sponda letto. «Sono un amico, tranquilla. Sono qui solo per farti qualche domanda.» I piedi deformati della ragazza catturarono per qualche istante l’attenzione di Markus che, per distrarsi, aprì la cartellina.

«Allora, quella sera sei andata alla festa di compleanno della tua amica» disse Markus leggendo gli appunti scritti con le informazioni raccolte nei giorni precedenti. «Poi con chi ti sei allontanata?» Le domande si disperdevano nella stanza senza trovare risposta.

«Con quello stronzo del suo ragazzo è andata!» urlò il padre della ragazza appena entrato nella cameretta.

«Si calmi.» disse Markus vedendo come quel tono carico d’ira faceva rabbrividire ancora di più la ragazza. «Con “ragazzo” intende James Phillips?» L’ex detective infilò le mani nella cartellina alla ricerca della foto di un ragazzo su un tavolo da obitorio e con la gola segnata da un profondo squarcio. «è lui?»

«Si. Ha avuto la fine che meritava, quel drogato del cazzo!»

«è stato lui a farti questo, Claire?» chiese indicando i piedi gravemente ustionati. Lo sguardo della ragazza era perso nel vuoto.

Markus tirò fuori dalla cartellina un’altra foto, una segnaletica. Raffigurava un piccolo uomo, dai grandi occhiali scuri e dallo sguardo penetrante. Mark White era riportato come didascalia.

«è  stato quest’uomo, Claire?»

Lo sguardo vacuo della ragazza si spostò piano sull’immagine davanti a se. Dopo una frazione di secondo, il viso della giovane donna si piegò in una smorfia di profondo dolore seguito subito dopo da un urlo lancinante che perforò i timpani dei due uomini.

«Esca immediatamente da casa mia!» urlò a sua volta il padre della ragazza a Markus.

Markus temendo un tragico epilogo, si precipitò giù dalle scale lasciandosi dietro le urla disumane della ragazza e gli insulti del padre.

Una volta tornato alla macchina, Markus reclinò il capo sul comodo poggiatesta in pelle nera. Neanche il tempo di rilassare la mente ancora sotto shock per quelle grida che il cellulare, posto all’interno del capotto, cominciò a risuonare nel silenzioso abitacolo.

Markus prese velocemente lo smartphone.

«Salve signora Collins, la stavo per…»

«Mi aiuti detective Fisher, la prego!»

Marienne Collins è in pericolo; dove la ritroveremo nel prossimo capitolo?

  • Altro (si accettano suggerimenti nei commenti) (0%)
    0
  • Nella segheria abbandonata nei boschi (89%)
    89
  • In una caverna isolata sui monti (11%)
    11
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

176 Commenti

  • Prima di essere linciato (a ragione) da tutti voi, mi scuso in anticipo per il ritardo con cui continuo questa storia. Se vorrete darmi ancora fiducia e rileggere daccapo i capitoli di “Amare un mostro” (a cui tengo molto), vi consiglio di leggere quelli presenti su questa pagina (https://www.wattpad.com/myworks/15277063-amare-un-mostro) in versione rivista e corretta, per dare senso al tutto. Sempre su questa pagina troverete in anticipo tutti gli ultimi capitoli.
    Grazie mille in anticipo per l’interesse.

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi