Dove eravamo rimasti?
la Bassa Marea
(Qui per il capitolo integrale)
Markus aveva le mani strette al volante della sua Dodge Charger mentre guardava aldilà del parabrezza il vento freddo che sospingeva le variopinte foglie autunnali. La presa si irrigidiva ad ogni pensiero che si addensava nella sua testa. Al pensiero della telefonata fatta pochi giorni prima alla signora Collins. Al pensiero di tutte le ricerche fatte fino a quel momento e che lo avevano condotto lì, in quella stradina secondaria. Solo da lì, infatti, poteva avere una buona vista sulla strada adiacente e soprattutto su quella piccola casa in fondo alla via.
Il suo scrutare venne all’improvviso interrotto dal rumore del pick-up rosso fuoco che si avvicinò alla casa: il momento era arrivato.
«Ora o mai più.» sospirò, raccogliendo i documenti appoggiati sul sedile del passeggero.
«Signor Morris, vero?» disse Markus all’uomo che stava uscendo dal veicolo rossastro appena parcheggiato nel vialetto di casa.
«Si sono io, lei chi è?» chiese l’uomo con sospetto.
«Salve, non mi conosce. Sono Markus Jones, cancelliere del tribunale di Helena.» l’ex detective cercò di essere il più convincente possibile, sperando che il tagliaboschi che aveva davanti si bevesse quel mucchio di frottole. «Sono stato incaricato dal giudice di approfondire la veridicità della testimonianza che sua figlia ha dato un paio di settimane fa al processo che…»
«Ma se la mia Claire non ha neanche aperto bocca in aula!» incalzò l’uomo dopo aver preso un paio di ceppi di legna dallo scoperto bagagliaio del pick-up.
«Appunto per questo, signor Morris.» aprì la cartellina fingendo di leggere i documenti scritti all’interno. «Devo accertare che effettivamente Claire Morris non ha parlato quel giorno in tribunale per lo stato catatonico in cui si trovava. Altrimenti se corrispondesse al falso…» Markus distolse lo sguardo dalle carte che aveva in mano e cercò quello del suo interlocutore, «Ci sarebbe la possibilità d’appello da parte dei legali di quelmostroche ha fatto del male a sua figlia e… proverebbero a farlo uscire dal buco in cui ora si trova.»
«Questo non lo permetterei mai! Prego, si accomodi.» il tono di voce dell’uomo si fece più accondiscendente.
«La mia Claire è di sopra, sul suo letto come… beh, tutti i giorni oramai.» disse cercando conforto nello sguardo di Markus. «Ad ogni modo, non voglio farle perdere altro tempo. La sua camera è sulla destra, in cima alle scale. Sistemo qui e la raggiungo.»
Markus fece un cenno di assenso e si diresse verso la stretta scalinata che portava al piano superiore. Quando lentamente aprì la porta finalmente la vide, seduta immobile sul suo letto con lo sguardo vuoto e fisso davanti a sé.
Ad ogni passo dell’uomo, il corpicino raggomitolato su stesso di Claire sussultava anch’esso.
«Ciao Claire, sono Markus» si avvicinò alla sponda letto. «Sono un amico, tranquilla. Sono qui solo per farti qualche domanda.» I piedi deformati della ragazza catturarono per qualche istante l’attenzione di Markus che, per distrarsi, aprì la cartellina.
«Allora, quella sera sei andata alla festa di compleanno della tua amica» disse Markus leggendo gli appunti scritti con le informazioni raccolte nei giorni precedenti. «Poi con chi ti sei allontanata?» Le domande si disperdevano nella stanza senza trovare risposta.
«Con quello stronzo del suo ragazzo è andata!» urlò il padre della ragazza appena entrato nella cameretta.
«Si calmi.» disse Markus vedendo come quel tono carico d’ira faceva rabbrividire ancora di più la ragazza. «Con “ragazzo” intende James Phillips?» L’ex detective infilò le mani nella cartellina alla ricerca della foto di un ragazzo su un tavolo da obitorio e con la gola segnata da un profondo squarcio. «è lui?»
«Si. Ha avuto la fine che meritava, quel drogato del cazzo!»
«è stato lui a farti questo, Claire?» chiese indicando i piedi gravemente ustionati. Lo sguardo della ragazza era perso nel vuoto.
Markus tirò fuori dalla cartellina un’altra foto, una segnaletica. Raffigurava un piccolo uomo, dai grandi occhiali scuri e dallo sguardo penetrante. Mark White era riportato come didascalia.
«è stato quest’uomo, Claire?»
Lo sguardo vacuo della ragazza si spostò piano sull’immagine davanti a se. Dopo una frazione di secondo, il viso della giovane donna si piegò in una smorfia di profondo dolore seguito subito dopo da un urlo lancinante che perforò i timpani dei due uomini.
«Esca immediatamente da casa mia!» urlò a sua volta il padre della ragazza a Markus.
Markus temendo un tragico epilogo, si precipitò giù dalle scale lasciandosi dietro le urla disumane della ragazza e gli insulti del padre.
Una volta tornato alla macchina, Markus reclinò il capo sul comodo poggiatesta in pelle nera. Neanche il tempo di rilassare la mente ancora sotto shock per quelle grida che il cellulare, posto all’interno del capotto, cominciò a risuonare nel silenzioso abitacolo.
Markus prese velocemente lo smartphone.
«Salve signora Collins, la stavo per…»
«Mi aiuti detective Fisher, la prego!»
Marienne Collins è in pericolo; dove la ritroveremo nel prossimo capitolo?
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- Nella segheria abbandonata nei boschi (89%)
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02/04/2017 at 12:02
Ottimo finale degno di tale storia 🙂 complimenti 🙂
02/08/2016 at 14:58
Posso immaginare tanto
02/08/2016 at 14:55
Sei molto bravo a lasciarmi in sospeso
02/08/2016 at 14:54
Se questo fosse un libro vero ruberei le ore al sonno per sapere come finisce
02/08/2016 at 14:53
E non lo so
31/07/2016 at 08:47
Scusa. Al Cell faccio sempre di quei disastri con i commenti
01/08/2016 at 10:21
Ciao, Alessandra. Grazie per aver dedicato tempo a rileggere per interezza la mia storia. L’ho apprezzo davvero e ti posso già dire che per fine estate arriverà l’ultimo capitolo, che sperò veramente ti piacerà. Intanto, puoi già dissipare un po’ dei tuoi dubbi con il capitolo 9, già online qui in versione integrale: https://www.wattpad.com/292132475-amare-un-mostro-capitolo-9-rivelazioni-dal-passato.
Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensi.
A presto,
L.O.
31/07/2016 at 08:46
.
Non so dove ci stai portando ma sono proprio curiosa di leggerlo.
31/07/2016 at 08:45
io ho riletto tutta la parte integrale, ho spolverato, aperto i cassetti qua e la e ho rimesso tutto in ordine
31/07/2016 at 08:45
Ciao
31/07/2016 at 08:43
Ciao
31/07/2016 at 08:43
Ciao
31/07/2016 at 08:41
Ciao
09/07/2016 at 20:17
Ciao,
ti scopro soltanto adesso, devo dire che hai uno stile decisamente calzante per il tipo di narrazione, ambientazioni “di strada” crude e senza troppi sorrisi.
Voto per rivelazioni dal passato!
09/07/2016 at 22:35
Grazie mille per essere passato. 😉 In effetti questo capitolo è piuttosto “da strada. Che ne pensi degli altri?
09/07/2016 at 19:45
Mi sono letta tutti gli otto episodi voracemente! Complimenti davvero, hai del talento e sai tenere il lettore col fiato sospeso. Ho fatto giusto in tempo a seguire la fine ma lo farò con vero piacere! Voto per rivelazioni legnose! A presto.
09/07/2016 at 22:32
Grazie mille per i complimenti e per il tempo dedicato. Per caso hai avuta occasione di leggere le parti integrali? Purtroppo qui su The Incipit c’è il limite di 5000 caratteri…
09/07/2016 at 17:49
Prima di essere linciato (a ragione) da tutti voi, mi scuso in anticipo per il ritardo con cui continuo questa storia. Se vorrete darmi ancora fiducia e rileggere daccapo i capitoli di “Amare un mostro” (a cui tengo molto), vi consiglio di leggere quelli presenti su questa pagina (https://www.wattpad.com/myworks/15277063-amare-un-mostro) in versione rivista e corretta, per dare senso al tutto. Sempre su questa pagina troverete in anticipo tutti gli ultimi capitoli.
Grazie mille in anticipo per l’interesse.
13/09/2014 at 09:45
Che fine hai fatto? Non puoi tenere questo passo da lumaca…
20/08/2014 at 16:57
La segheria sta avendo successo. Mi aggrego.
Bentornato Oscar! 🙂