Dove eravamo rimasti?
“A Torino, non conoscono la passione” , dicevano
Maria Testa. Proprio lei. Dopo averla fatta portare in ospedale, dove tutt’ora è ricoverata e piantonata, siamo riusciti ad ottenere una confessione. In fondo, il Brigadiere non aveva sbagliato di molto: la gelosia c’entrava, anche se era quella più canonica nata da un triangolo amoroso, invece che da un amore saffico. La sua coinquilina Adelina Volpe, infatti, era corteggiata da Bobo il quale sopperiva ai suoi handicap fisici con regali costosi e attenzioni costanti; mentre Lina per buon cuore non lo rifiutava nonostante non ne fosse attratta, Mariuccia si era innamorata di lui. Le due avevano discusso più volte al riguardo: la Testa rimproverava la Volpe di illudere il povero ragazzo, gelosa in realtà del fatto che Bobo non le riservasse lo stesso trattamento offerto alla sua coinquilina; Adelina tuttavia proseguiva nell’accettare il corteggiamento, facendo innervosire Maria al punto da smontarle la bicicletta per dispetto.
Quella stessa notte, uscite dal turno in fabbrica, mentre facevano rientro a casa, Lina aveva confessato a Mariuccia che Bobo le aveva fatto la proposta di matrimonio. La Testa aveva avuto un raptus e l’aveva uccisa nel sonno, strangolandola; il cadavere della Volpe, semi mummificato, è rimasto per tutto questo tempo in quell’appartamento che ben presto i giornali soprannomineranno “la casa degli orrori”. Maria aveva tentato per qualche giorno di condurre la vita di sempre; aveva raccontato che Lina era misteriosamente scomparsa, facendo credere alle colleghe che ultimamente la Volpe le avesse parlato del progetto di mettersi in viaggio e raggiungere alcuni parenti in America.
Tuttavia, Bobo era andato a cercare Lina e questo fatto aveva convinto la Testa della necessità di sparire anche lei, perché aveva il timore che prima o poi l’avrebbero scoperta. Forse, se fosse partita senza dire nulla, l’avrebbe passata liscia; però la Testa ha voluto complicare le cose: memore di una frase pronunciata da Silvia in occasione della scomparsa di Lina (“È curioso che qualcuno le abbia smontato la bicicletta e che il giorno dopo lei sia scomparsa. Sei sicura che non l’abbiano rapita?”) ha deciso di dare corpo a questa fantasia del maniaco che smonta biciclette per rapire le donne; un paio di settimane dopo l’omicidio della Volpe, quindi, Mariuccia mette in atto il proprio piano: ha smontato la bicicletta che usava per andare al lavoro, si è presentata in fabbrica, ha raccontato a tutti che qualcuno le aveva manomesso il velocipede, aggiungendo perfino che si sentiva inquieta perché le era sembrato che la seguissero o osservassero. Dopo di che, finito il turno, ha raggiunto la Topolino che aveva acquistato in gran segreto usando tutti i propri risparmi e che aveva parcheggiato in un luogo nascosto, già carica dei propri bagagli, e si è allontanata, trasferendosi in un paesino in provincia.
In teoria, la cosa si sarebbe potuta concludere in questo modo. Ma Mariuccia non riusciva a star lontana da Bobo, il cui vero nome è Alberto Passanti; dopo nemmeno un mese era tornata a Torino, di nascosto. Voleva incontrarlo, parlargli. Lo aveva atteso un venerdì notte fuori dal Lutrario.
E lo aveva visto insieme a Silvia.
In realtà i due stavano parlando semplicemente della salute del signor Giordani, ma Mariuccia si era di nuovo ingelosita. In un momento di follia, aveva deciso di far fare alla Baldasso la stessa fine della Volpe.
Il resto della storia lo conoscete già.
Però lo so, che c’è ancora qualcosa che volete sapere.
Ad esempio, perché Silvia avesse accettato di salire in auto con la Testa, nonostante la sua comparsa fosse sospetta, senza far alcun segnale verso di noi. Oppure cosa sia successo quando la Topolino è uscita di strada. O, ancora, se io sia riuscito a conquistarla.
Per onor di cronaca, risponderò ai primi due quesiti, dicendovi quel che Silvia stessa mi ha confidato: quando ha visto che era Mariuccia, alla guida della Topolino, ha capito subito che qualcosa non andava; tuttavia, siccome l’aveva vista molto nervosa, non mi ha fatto nessun segno per timore che l’altra se ne accorgesse e fuggisse. Quando Silvia, durante l’inseguimento, ha compreso che avremmo rischiato di perderle di vista, poi, ha deciso di apportare il proprio contributo: ha colpito la Testa alla tempia, usando la propria borsa. Sì, l’ho rimproverata, perché così facendo ha rischiato ugualmente la vita. Ma lei ha sorriso, rispondendomi che per evitarlo aveva tenuto il volante e tirato il freno di emergenza. No, lasciate perdere. Non ho cercato di spiegarle che non era stata una mossa intelligente e che aveva avuto soltanto fortuna: ero distratto dai suoi baci dolci, forse usati sapientemente per farmi desistere dall’intento di rimproverarla.
09/01/2015 at 16:37
Oggi avevo un po’ di tempo e mi sono cimentata nella lettura di questa tua storia. Devo riconoscere che The Incipit ha due cose ottime: le storie restano e, anche a distanza di anni, sono qui per essere lette; e la seconda: danno la possibilità di leggerle per intero, senza votazioni, senza tempi morti tra un episodio e l’altro. E se i racconti episodici sono oggi il sale della fiction contemporanea e alimentano il valore del venduto favorendo il prodotto interno lordo, io sono una di quelle che guarda le serie tv o che legge gli episodi tutti in una volta. Full immersion, per capirci, laddove -naturalmente – valga la pena.
Terminata questa lunga premessa: tu ne sei valsa la pena.
Non ti conosco, non so nulla di te, ho letto solo questa tua storia – per quel che ne so potresti essere pubblicata da feltrinelli e tradotta in trentasei lingue e alla decima risptampa del tuo ultimo romanzo – ma per quel che ho letto qui devo dire che sei una scrittrice con le palle. Inutile starti a dire che il linguaggio era tematico e calzante persino dove altri avrebbero fallito di sicuro; inutile dirti che la trama era studiata e ben argomentata, che il plot era ingegnoso, che i personaggi erano ben caratterizzati, che le digressioni in giro per la città o sui dialetti erano pignole e sensibili quanto basta per essere godibili e mai stancanti. Una storia molto bella e ben scritta con rarissimi refusi. Insegna che – leggere un episodio al mese – toglie animo alle opere. Invece leggerle di fila regala grandi emozioni. Ti rimprovero solo il finale. Un po’ frettoloso, non ingegnoso come il resto. Ma capisco che il tempo è tiranno, non sempre si può essere al mille per mille.
Felice di averti letta.
09/01/2015 at 16:51
Grazie, Alessandra, per questa recensione così approfondita. Questo racconto è uno di quelli che ho amato più scrivere e purtroppo hai ragione riguardo il finale: come spesso mi capita, mi sono ritrovata al decimo episodio senza accorgermi in tempo che era ora di chiudere. I caratteri non mi sono bastati e ho optato per un finale “panoramico” che non mi ha soddisfatta, ma ho preferito non lasciare nulla in sospeso (a differenza di altre volte durante le quali ho scritto dei sequel). Devo ancora imparare a scrivere un racconto breve, la sintesi non è il mio forte 🙂
12/10/2014 at 23:24
Ci ho messo un po’ di tempo, causa impegni, ma alla fine ho letto tutto. E non c’è che dire, sei BRAVA. Una storia interessantissima e poi negli anni ’60, un uomo del sud trasferito al nord e il caso… insomma, tutto perfetto. Compimenti.
14/07/2014 at 10:08
Finalmente la calma per leggere la fine di questa bellissima storia. Una conclusione davvero azzeccata e inaspettata. Bravissima Laura, spero di leggerti presto! 🙂
13/07/2014 at 14:00
Ottimo finale come sempre inaspettato ! Attendo altre avventure di Virzi’ !!!!!!!!!!
13/07/2014 at 13:52
CASO PIU UNICO CHE RARO TUTTO FINISCE BENE . MIII…….NON CI POSSO CREDERE!!!!!!!!!!
Comunque bella ambientazione e storia molto verosimile, sembra di leggere le cronache di un caso realmente accaduto,molto piu ben scritte, si intende .
09/07/2014 at 12:20
Bellissima storia Laura :), ben congeniato. Alla fine ogni tassello è andato al suo posto, caratteristica fondamentale di un giallo. Brava! Aspetto la prossima storia 🙂
07/07/2014 at 17:00
E, fuori tempo massimo, mi faccio vivo anch’io. Non è stato difficile recuperare dieci puntate tutte d’un colpo, il racconto fila liscio come l’olio. Molto leggibile, senza ghirigori e trappole per il lettore, si sa sempre chi dice cosa e chi fa cosa (il che su TI è quasi una rarità). Mi è piacuto molto il protagonista assoluto: Torino.
07/07/2014 at 13:10
Ancora una volta un bel finale inaspettato. Brava Laura!
Al prossimo 😉
07/07/2014 at 12:37
Finalmenteeeeee
Bel finale con Virzì innamorato e al cattiva dietro le sbarre.
Mi piacciono i gialli con quel pizzico di rosa.
Appena finisco il concorso estivo, dobbiamo pensare al nostro insieme. <3
07/07/2014 at 12:15
Ci mancherà, Virzì.
(Invece non mancheremo noi a lui, a quanto pare…)
07/07/2014 at 12:00
Bel finale, non so perché ma melo aspettavo!
06/07/2014 at 16:26
bel finale!!!! mi è piaciuto, ora attendo il tuo prossimo racconto!
06/07/2014 at 15:40
Oooh…un lieto fine a braccetto con la risoluzione del caso in una città splendida. Io non chiedo di più 😛 grazie Madame. Bellissimo viaggio 🙂
01/07/2014 at 07:05
Non lo avrei mai creduto possibile, ma quel solo più ormai lo accetto e padroneggio, forse 😛
Bello il nuovo personaggio e bella questa Torino :*
S.
21/06/2014 at 11:11
Una delle due scomparse 🙂
20/06/2014 at 17:55
Voto anche io per una delle due scomparse!
Quando ho letto quel “solo più” stavo già inorridendo, pronto a segnalare un errore! Quando poi ho letto la spiegazione, sempre chiarissima, ho tirato un sospiro di sollievo.
Non conoscevo questa espression, così come molte delle curiosità che ci hai proposto nel corso del tuo racconto. Mi chiedo che sorpresa hai in serbo per il finale…
Bravissima! 🙂
20/06/2014 at 10:56
Anche per me è una delle due scomparse !
Ma del perché e del per come ce lo dovrai dire tu nel finale!
20/06/2014 at 10:51
Mistero nel mistero !!!!! Hai “solo piu’ ” una puntata per districarti !!!!!
20/06/2014 at 08:37
Un terzo incomodo non ci stava male, anche se manca “solo più”un capitolo alla fine
20/06/2014 at 08:25
Finalmenteeeeeeee!!
Voto per solo più una delle due donne scomparse. 😛
20/06/2014 at 00:14
A sentimento ti dico che è una delle due donne scomparse 🙂
19/06/2014 at 22:40
Una delle due scomparse…opzione intrigante…mi stupisca Madame 😉
( e ho incrementato il mio torinese anche stasera 😛 )
19/06/2014 at 21:49
Una delle scomparse! La storia s’ingarbuglia e niente è mai come sembra 🙂 mi piace
19/06/2014 at 21:20
Silvia è salita tranquillamente in macchina, non credo che avrebbe fatto altrettanto se al volante ci fosse stata una delle due scomparse.
Si potrebbe trattare di un’operaia della Leone. Resta un episodio, mi sembra poco per introdurre adeguatamente un personaggio che ancora non conosciamo.
19/06/2014 at 21:17
inseguimento mozzafiato! Per me la donna è una delle due scomparse, chissà cosa avrà da raccontare!
19/06/2014 at 21:03
Bellissima la digressione sul “solo più” che mi ha ricordato il mio stesso sbigottimento nelle estati alassine di qualche secolo fa con gli allora nuovi amici torinesi. E mi ha ricordato anche il “non fa” che ho trovato qui in Sardegna e che usano intransitivamente per esprimere “non si può”.
(A sentimento, come direbbe Queen, voto l’operaia).
19/06/2014 at 21:10
Non conoscevo questo modo di dire sardo! Allora noi piemontesi non siamo gli unici a parlare strano 😀
(Grazie 😉 )
20/06/2014 at 00:25
In realtà è sardo italianizzato, una traduzione letterale dal sardo all’italiano che di solito comporta la creazione di vere oscenità linguistiche che non riusciamo più a distinguere dal vero italiano… Una tragedia nella tragedia.
15/06/2014 at 01:46
Come si potrebbe mai non votare per un inseguimento mozzafiato?
02/06/2014 at 14:50
Per me la segue! Siamo ormai quasi alla fine e ci può stare che si sveli a poco a poco il mistero!
01/06/2014 at 22:05
Ti giuro pensavo Virzì fosse morto (penso sia la pausa più lunga in assoluto in un tuo racconto) :)))))
Allora ho votato per l’inseguimento mozzafiato, voglio l’azione, anche se la topolino che spariva nel nulla mi ispirava non poco, de’!!!
Bella storia 🙂 capitolo molto interessante, soprattutto nel finale dove si inizia a scoprire qualcosa. Aspetto il seguito!!
ps. Complimenti per Crimen, il tuo secondo libro edito da Arpeggio Libero!! Vai fortissimo!!!
19/06/2014 at 21:07
Ehehe.. sì ho ralllentato.. Con il salone del libro e l’uscita di Crimen ho avuto da fare 🙂
31/05/2014 at 12:41
inseguimento tutta la vita
30/05/2014 at 17:03
La Topolino scompare perche’ l’auto di Virzi’ rimane in panne !!!! Che ne dici ?????
30/05/2014 at 14:43
Inseguimento per le vie di Torino! perfetto per l’ambientazione e per la storia.
Cara Laura mi stai mettendo in crisi con questo racconto. Non so più scegliere quale sia dei tuoi il mio preferito!!
19/06/2014 at 21:06
ahah 😀 grazie 🙂 chi lo sa, magari il prossimo 🙂
30/05/2014 at 10:00
Non diamogli tregua al Maresciallo: la Topolino scompare nel nulla!
Certo che anche l’inseguimento avrebbe il suo fascino… 😉
Sono indecisissimo, ma ormai ho votato.
19/06/2014 at 20:59
Come hai visto, ha vinto l’inseguimento 🙂 e spero sia venuto bene!
28/06/2014 at 11:35
ahaha! Non ne azzecco mai una…
Voto per un’operaia della Leone, secondo me un giallo deve presentare tutti (o quasi) i pronsaggi nelle prime cue parti), quindi non introdurrei, a un capitolo dalla fine, un nuovo personaggio!
🙂
28/06/2014 at 11:36
Scusa l’italiano, ovviamente.
28/05/2014 at 16:38
E vada per l’inseguimento! Lo trovo un racconto geniale, dico sul serio, poi l’ambientazione italia anni ’60 l’adoro!
Passa da me se ti va, sono ancora una neofita di questo sito ehehe 🙂
28/05/2014 at 14:39
Voto il mistero: perdono le tracce della Topolino. Così Virzì si angoscia un po’…
19/06/2014 at 20:58
mannaggia niente angoscia per Virzì !
28/05/2014 at 10:33
Dunque…fammi pensare per bene….
Inseguimento mozzafiato 🙂
19/06/2014 at 20:58
Perché non mi stupisce?
20/06/2014 at 00:01
Ultimamente sono davvero prevedibile 😀
27/05/2014 at 20:02
inseguimento!
27/05/2014 at 19:41
Sono d’accordo con Oscar, l’inseguimento mozzafiato ci può stare.
Si può fare un inseguimento mozzafiato a piedi? Sicuramente: provate voi a correre a più non posso, e poi mi dite se il fiato non è “mozzato”… e allora si può fare anche su una Topolino, Santi Numi! 🙂
19/06/2014 at 20:55
Se dovessi fare un inseguimento a piedi, darei forfait prima ancora di iniziare. 😀
27/05/2014 at 19:08
Chi ha detto che un inseguimento non può essere “mozzafiato” con quelle macchine? Credo, invece, che un capitolo con un po’ di azione ci voglia a questa bella storia. 😉
19/06/2014 at 20:53
Che dici, è abbastanza mozzafiato? 🙂
27/05/2014 at 18:36
Bella suspence!!! La macchina scompare!
27/05/2014 at 17:19
LE SOLUZIONI POSSONO ESSERE SOLO LE DUE PIU’ VOTATE , PERCHE’ L’INSEGUIMENTO MOZZAFIATO CON I MEZZI DI ALLORA SAREBBE RIDICOLO ( TOPOLINO 82 KM/H IN DISCESA)
27/05/2014 at 14:53
Silvia viene buttata fuori dall’auto!
La fine si avvicina e sono sempre più impaziente di scoprire come si concluderà questa storia! 🙂
27/05/2014 at 18:47
Ma povera Silvia!! ahahaha
27/05/2014 at 14:25
Buttata giù..ma qualcosa ha capito 😛
( leggerti oggi ha prolungato il mio soggiorno a Turin nella mia testa…ih ih ^^ )
27/05/2014 at 14:41
(ahahah immagino 😀 )
27/05/2014 at 13:57
Inospitali proprio non direi 🙂
Non sono una fan degli inseguimenti mozzafiato, quindi la Topolino scompare nel nulla.
27/05/2014 at 14:40
Puf, chissà dove 😛
27/05/2014 at 14:51
In un buco nero, magari.
16/05/2014 at 21:56
Accetta perché è troppo coinvolto.Bellissima descrizione,complimenti.
13/05/2014 at 20:12
Virzì viene interrotto da una telefonata importante.. quanto inaspettata!
12/05/2014 at 18:53
DOPO IL SORRISO DI SILVIA …. ACCETTA PER FORZA !!!!
11/05/2014 at 10:45
per me accetta la collaborazione della donna. Bella la descrizione di Torino!
11/05/2014 at 08:51
Buona descrizione dell’atmosfera torinese sempre visibile ma nello stesso tempo misteriosa,.
Un bel colpo di scena non sarebbe male!!!!!
10/05/2014 at 17:45
Si rifiuta. Poi magari lei lo fa lo stesso, però.
D.
27/05/2014 at 14:38
Lei sì, ma in altri ambiti 😀
09/05/2014 at 20:05
Accetta 🙂
09/05/2014 at 16:43
Ahi ahi Maresciallone, per me ci caschi! 😉
27/05/2014 at 14:38
ahi ahi ci è cascato sì, con tutti e due i piedi 😀
09/05/2014 at 15:27
Concordo con Diego (su entrambe le cose) 🙂
11/05/2014 at 21:08
😉
27/05/2014 at 14:37
E rispondo a entrambi che se verrete a Torino mi offrirò come guida turistica 🙂
08/05/2014 at 23:08
Accetterà! Se un giorno vado a Torino, mi porto dietro questo capitolo… 🙂
08/05/2014 at 16:42
Ma certo che accetterà, povero Maresciallo 😀
27/05/2014 at 14:36
povero? 😀 è un uomo U.U se lo merita U.U
08/05/2014 at 13:38
Accetta!
08/05/2014 at 12:02
DIradati per le vie brevi i miei dubbi “stilistici”, voto che accetta.
27/05/2014 at 14:35
Ma quanto sei giurista, in questo commento? 🙂 :*
08/05/2014 at 10:34
nel frattempo chiamano dalla caserma ! XD
Ho riempito occhi e cuore con questo tour di Torino <3 grazie :3
27/05/2014 at 14:34
😛 l’ho fatto apposta per te 😀
27/05/2014 at 14:39
Maledetti…tu, la Mole e piazza Castello ! 😀 :*
08/05/2014 at 10:01
Per me ci cade come una pera cotta!
Quanto è bella Torino? Non vedo l’ora di tornare!
27/05/2014 at 14:33
e io non vedo l’ora che torni *_*
08/05/2014 at 09:14
Si rifiuterà di darle retta, non metterà Silvia in pericolo!
Bellissima la descrizione di Torino! Ci sono stato una sola volta per appena mezza giornata, con poco tempo per visitare. Nelle tue descrizioni ho ritrovato quel poco che ho visto!
In più mi hai messo proprio voglia di tornarci! 🙂
27/05/2014 at 14:33
Grazie 🙂 Torino nonostante i titoli degli episodi, ti aspetta a braccia aperte 🙂
08/05/2014 at 07:56
Accetterà… E ti ho messo due opzioni in perfetta parità 😛 Non sapevo del Maciste di porta pila! Una storiella in più che si aggiunge al mio bagaglio 🙂
27/05/2014 at 14:32
Grazie Carabas, felice di esser stata portatrice di una chicca 🙂
08/05/2014 at 05:56
Che scherziamo? Virzì ha in mente il suo di piano, quindi si rifiuterà di darle retta.
Sono al 100%! 🙂
04/05/2014 at 12:41
Ho votato per silvia u.u
01/05/2014 at 21:58
Il prossimo è il settimo, mi auguravo che Virzì avesse un piano 🙂 per ora sono in minoranza. Per ora mi sembra che brancoli nel buio assoluto!
06/05/2014 at 22:12
Virzì forse ce l’ha, ma nessuno vuol saperlo 😛
07/05/2014 at 06:53
Nessuno è curioso!
01/05/2014 at 13:22
Fenoglio. Chissà cosa gli tornerà in mente…
D.
06/05/2014 at 22:11
Che ha lasciato il sugo d’arrosto sul fuoco? 😛
01/05/2014 at 08:59
GLI SI E’ RISVEGLIATA LA MEMORIA ??!!???
30/04/2014 at 17:42
Nella mia testa noi abbiamo avuto una piacevolissima conversazione,sul tuo modo di percepire la “sicilianità” ,sugli stereotipi,sugli agnolotti che si comprano a dozzine e altro.Virzì prova a Torino le mie stesse emozioni e il mio stesso stupore nel vederla e sentirla maestosa eppure accogliente.Anch’io ero protetta,non da una divisa …………..bando alle ciance” fuma parei” io tiseguo.Brava.dimenticavo voto per Fenoglio
06/05/2014 at 22:10
Cara Tiziana,
ti ringrazio molto per il tuo commento e per la conversazione che hai intrattenuto con me !
Da brava “sangue misto” ho cercato di dare ascolto alle memorie dei miei nonni, un po’ piemontesi, un po’ siciliani, cercando di trasmettere quelle loro percezioni di Torino ai tempi; sono contenta che questo venga apprezzato.
07/05/2014 at 17:40
Bel miscuglio,lo stesso delle mie figlie……..e hai ragione tu,abbiamo intrattenuto una conversazione.Spero di leggere presto il prossimo capitolo.
30/04/2014 at 09:47
Io sono per ascoltare la Baldasso! Ottimo capitolo… come sempre ben scritto!
06/05/2014 at 22:08
Grazie Boost 🙂 la Baldasso per ora perde, ma abbiamo ancora 4 capitoli… Vedremo 🙂
29/04/2014 at 15:48
Sentiamo cos’ha da dire la Baldasso.
Io colgo l’occasione per ringraziarti per la scopa di saggina. Mi ricorda in modo incredibile la mia infanzia.
Hai fatto centro nel tuo modo di raccontare quella realtà che si chiama terza età. Non in modo enciclopedico, ovvio. Ma cogliendo l’attimo delle piccole cose. E si sa che sono le piccole cose a fare quelle grandi.
06/05/2014 at 22:05
Grazie Perla, mi fa felice che apprezzi i piccoli particolari nei quali io cerco di mettere sempre cura. 🙂
29/04/2014 at 09:02
Rivoglio il brigadiere! 🙂
06/05/2014 at 22:07
Arriva, arriva 😀
29/04/2014 at 07:49
Il brigadiere si ricorda qualcosa! Forsa e curage!!! 😉
06/05/2014 at 22:06
Vediamo cosa si ricorda 😀
28/04/2014 at 21:12
Mmm… la descrizione del ragazzo sospetto fa presagire che avrà un certo peso nella storia… ma continuerò a leggere e lo scoprirò! ^_^
06/05/2014 at 22:01
A breve il nuovo capitolo, siamo verso la fine, penso che lo scoprirai molto presto 🙂
28/04/2014 at 19:22
per me il Maresciallo ha un piano! vediamo cosa escogita
28/04/2014 at 18:45
sempre ascoltare i sottoposto ,possono avere delle buone idee.
28/04/2014 at 15:29
Ohi che bella copertina!
Il mio dizionario sardo-piemontese si sta arricchendo di nuove espressioni 😀
Le opzioni mi hanno messo un po’ in crisi, fosse stato possibile le avrei scelte tutte e tre…alla fine ho pensato che Silvia Baldasso potrebbe riservarci qualche sorpresa, non si sa mai 😉
06/05/2014 at 22:00
Ogni puntata cerco di inserirne una, solo per te 😛
La Baldasso prima o poi ci farà una sorpresa di sicuro 😀
06/05/2014 at 23:27
Ma grazieee 😀
28/04/2014 at 14:53
Di sicuro il Marescallo ha un piano! 😉
Brava, la copertina te la sei proprio meritata 😉
06/05/2014 at 21:59
Grazie Oscar (e grazie anche per il commento su Wattpad, ho apprezzato molto 🙂 ) appena finirà il salone del libro, mi porterò in pari col tuo
06/05/2014 at 22:54
Grazie mille, Laura! se proprio vuoi, ti consiglio di leggerlo su Wattpad dove ho messo la versione aggiornata e corretta. A presto 😉
28/04/2014 at 14:18
Per me quel rimbambito di Fenoglio adesso si ricorda di qualcosa…
06/05/2014 at 21:58
Già, quel balengo; stai a vedere che si era dimenticato proprio l’elemento chiave, magari
28/04/2014 at 12:56
Bello, avvincente ben scritto… Brava Laura!
06/05/2014 at 21:57
Grazie Laura 🙂 felice che ti piaccia
28/04/2014 at 12:23
Il brigadiere si ricorda qualcosa sicuro, che mica faranno sempre la figura degli sfigati queste povere spalle… 😀
06/05/2014 at 21:56
😀 povero, povero Brigadiere. Ci rifaremo, Fenoglio, vedrai !
28/04/2014 at 12:00
Punto sul Brigadiere!!!!
06/05/2014 at 21:55
Grazie Serena 🙂 il Brigadiere sta vincendo 😉
28/04/2014 at 12:00
Io sentirei cos’ha da dire Silvia Baldasso.. E magari potrebbe condurre il povero Virzì su una falsa pista 3:-)
06/05/2014 at 21:54
Aaah quindi pensi che lei sappia più di quello che dice? 😛
06/05/2014 at 22:58
No, ma che creda di sapere. E cge faccia perdere tempo a Virzì.
28/04/2014 at 11:19
Il Maresciallo ha un piano. E stavolta vediamo di vincere, ne 🙂
06/05/2014 at 21:53
ops, anche stavolta niente 🙂 ahah ritenta, sarai più fortunato 🙂
28/04/2014 at 10:29
Parità! Il brigadiere ricorda qualcosa
28/04/2014 at 09:55
….da dire su questo nuovo personaggio misterioso ! 😛
Sono curioso…avanti con le indagini…presto ! 😀
( Boia faus…. ^_^ estratto di torinesità purissimo ^^ )
06/05/2014 at 21:52
😀 il boja fauss non poteva mancare, no? 😛
06/05/2014 at 21:54
Ci sarei rimasto maluccio a non trovarlo arrivato alla fine…. ti dirò la verità 😛
27/04/2014 at 18:00
Scusa il ritardo… Ultimamente non riesco a stare dietro ai nuovi episodi che seguo, purtroppo. 🙁 Comunque, ho recuperato gli ultimi due e ho scelto i vicini, che sono sempre i più informati, anche se di solito fingono di non sapere nulla, ma spero non sia questo il caso! 😉
28/04/2014 at 10:05
Tranquilla, lo capisco, anche io spesso faccio fatica a star dietro a tutti 🙂
per fortuna abbiamo una vicina chiacchierona, comunque 😉
26/04/2014 at 17:59
I vicini.
Quelli sembra che non sanno niente… e invece!
25/04/2014 at 12:18
UN PETTEGOLEZZO PUO’ SEMPRE ESSERE UTILE !!!
24/04/2014 at 17:08
I vicini ficcanaso!
28/04/2014 at 10:02
ma hai scritto uno nuovo! aspetta che arrivo!
23/04/2014 at 10:45
Andiamo a vedere dove abitano. Negli appartamenti di solito si trovano un mucchio di indizi. Oppure nessun indizio, il che è un indizio.
😀
28/04/2014 at 10:01
Eeeeeh purtroppo non potevo farli entrare, spero vada bene lo stesso casa Boni 🙂
28/04/2014 at 11:28
accidenti, benissimo 🙂
la portinaia mi ha fatto morire haha
22/04/2014 at 19:59
E andiamo a parlare con ‘sto belloccio, va. 🙂
28/04/2014 at 10:00
Purtroppo il belloccio non tira 🙁
22/04/2014 at 18:06
Voto per i vicini, che sicuramente avranno notato qualcosa.
Mitico il brigadiere! 🙂
28/04/2014 at 09:59
🙂 povero Brigadiere , gli mandano Virzì a stravolgergli la quotidianità 😀
22/04/2014 at 13:52
Io invece voto le colleghe!
(I baffi che vibrano… lol!)
28/04/2014 at 09:58
(fa molto topo Gigio ve’? :P)
22/04/2014 at 09:29
Io chiederei ai vicini impiccioni, soprattutto alla vicine che osservano tutto dalla finestra.
Magari potrebbero essere solo pettegolezzi da vecchie portinaie che potrebbero mandare il maresciallo fuori strada, ma potrebbe essere comunque una pista interessante.
22/04/2014 at 09:31
P.s. da brava pettegola ho portato i vicini in maggioranza 😛
22/04/2014 at 13:03
ahah 😛 beh, staremo a vedere. Intanto Virzì dovrà conquistarsi la loro fiducia 🙂
22/04/2014 at 07:25
Vicini impiccioni, peggio dei parenti serpenti
22/04/2014 at 13:02
Quanto hai ragione 😛
21/04/2014 at 19:28
Beh… le colleghe le abbiamo già sentite… la terza è ovviamente da scartare… Sentiamo i vicini! Ecco che Virzì sembra tirare fuori un po’ più di “mascolinità”… ahah… povero brigadiere! 🙂
22/04/2014 at 13:02
😛 Virzì doveva ambientarsi 😀
E povero Brigadiere sì, ma ho in progetto di farli diventare amiconi
22/04/2014 at 21:30
Ci sta… ma la situazione è abbastanza comica, lascerei così… Mi viene in mente il vecchio Bloch e il povero Jenkins (Dylan Dog), Boss Hog e Rosco (Hazard), e così via…
20/04/2014 at 21:48
Mi sa che ho infranto la parità… ho votato per i vicini 🙂 i vicini non si fanno mai gli affari loro e quindi possono sapere qualcosa, sai da dietro le veneziane (o persiane) se c’è la luce accesa come si vede bene chi è che spia 🙂 Prima regola dello spione: spegnere la luce della camera, e solo dopo avvicinarsi alla finestra per guardare!!!
Il dancing letto come si scrive 😛 ahahah era come quelli che dicevano di guardare CSI (proprio così lo dicevano guardo CI-ESSE-I)
22/04/2014 at 13:00
Davvero? ahahha non mi sono mai capitati quelli che dicono CSI così 🙂
uhm…e tu come lo sai quali sono le regole degli spioni? Eh? 😛
22/04/2014 at 18:06
Sai quanti a Livorno dicono ci esse i!!!
ps. le regole degli spioni: Parlavo con una signora e da dietro la persiana vedevo chiaramente la sagoma di una vicina, che stupidamente aveva lasciato la luce accesa, che ci stava spiando…
pps oppure me lo hanno detto i lampioni spioni 🙂
20/04/2014 at 15:40
Scusa x la parità.. Ma sicuramente le colleghe sanno qualcosa.. Si “taglia” (come si dice dalle mie parti) sempre tra donne 🙂
22/04/2014 at 12:59
:9 non ti preoccupare, l’hanno già ribaltata 🙂
E come hai ragione 🙂
20/04/2014 at 10:49
Cazzo, mi ero perso un capitolo. Me tapino.
Voto per i vicini, chissà che soggetti saranno…
Brava Laura,
D.
22/04/2014 at 12:58
Troppo impegnato a scrivere 😛
D’ora in poi ti avverto privatamente 😀
Grazie, D. :*
20/04/2014 at 09:43
Volevo inserire il classico momento in cui il poliziotto incastra l’uomo sbagliato ma nessuno vuole rivedere il belloccio.. :\
Brava Laura, questo racconto ti cade addosso a pennello!
PS: Sono a metà del tuo romanzo… 🙂
22/04/2014 at 12:57
E dire che… il belloccio… è proprio belloccio!
Grazie Michel, ti sei fatto per caso un idea sul colpevole?
Ps: non vedo l’ora di ricevere la critica 😉
22/04/2014 at 13:00
Assolutamente no, nonostante centinaia di episodi de “La signora in giallo” sono negato per risolvere i casi… XD
20/04/2014 at 08:38
Andiamo dalle colleghe, boia fauss!!! 🙂
22/04/2014 at 12:56
ahahahah il torinese che è in te emerge 😛
22/04/2014 at 13:11
ahahahahahahahah ovvio!!!!
19/04/2014 at 23:02
Tipico atteggiamento da ben pensante piemontese quello del brigadiere!!!
19/04/2014 at 20:09
Oh no, il belloccio è ancora nei paraggi! Pussa via, sciò! Vade retro >.<
Chiediamolo alle colleghe delle scomparse, che è meglio 😀
Ps: che donnacce quelle due…rossetto e sigarette, robe da matti 😀
22/04/2014 at 12:55
Niente , questo belloccio non riesco a introdurlo ahahah 😀
ps. vero, neh?
19/04/2014 at 17:59
questa storia mi intriga sempre di più! Io interrogherei le colleghe, magari hanno dettagli da riferire! Complimenti anche per le descrizioni dei personaggi, emerge chiaramente il loro carattere!
22/04/2014 at 12:55
Grazie Federica, questo è proprio un bel complimento 🙂
19/04/2014 at 17:59
Mamma mia.
Di nuovo l atmosfera è resa in maniera PERFETTA.
( …e fumavano! Come indice di malafemmena.. Una chicca di gran pregio ^^ )
Stima Madame ^^
Io voglio sentire le colleghe 🙂
(E andarmene dalla caserma XD )
22/04/2014 at 12:54
eheh grazie 🙂
E certo, ma io ti ci riporterò eh !
22/04/2014 at 12:57
Nnnnnnah ! XD
19/04/2014 at 17:57
I vicini sono sempre una fonte succulenta di informazioni…
Bel capitolo! Non vedo l’ora di leggere il prossimo.
22/04/2014 at 12:54
Grazie Perla 🙂
in effetti i vicini potrebbero aver visto molto .. Bisogna capire se parleranno 🙂
22/04/2014 at 14:32
Confido nel desiderio di condivisione.
18/04/2014 at 10:22
Magistrale, Roggero, bravissima.
(Io inizierei da Fasano, ché la storia del belloccio mi pare un po’ figlia dei pregiudizi del Longo, che mi pare più preoccupato dei “galletti” che girano intorno alle ragazze che di altro).
18/04/2014 at 20:37
Faccio la ruota, come al solito 🙂 Grazie.
(Eeeeh tu sì, che ci hai visto lungo, sul Longo U.U prego notare il gioco di parole :P)
17/04/2014 at 16:44
La vita delle due donne
15/04/2014 at 16:21
Che scrittura avviluppante.
18/04/2014 at 20:36
Grazie Perla 🙂
18/04/2014 at 21:00
A proposito, nel frattempo si è scoperto cosa ci facesse lì Dwight!
14/04/2014 at 18:35
Meglio andare a scoprire eventuali altarini nascosti !!!
14/04/2014 at 18:24
SEMPRE MOLTO ATTENTA AI PARTICOLARI E ALLE SFUMATURE SIA FISICHE CHE DIALETTALI. E LA STORIA POI DEL PADRE NEL” Corpo Truppe Volontarie” MI RICORDA QUALCOSA DI REALMENTE ACCADUTO.
14/04/2014 at 10:16
Voglio proprio vedere come sarà l’incontro sui colleghi. Saranno tutti contenti che il nuovo arrivato dal sud apra i fascicoli sulle donne scomparse?
Ho idea che quelli di Torino si possano anche spazientire 😀
(vediamo se ci prendo anche questa volta?)
Brava Laura
18/04/2014 at 20:36
Vedremo presto se ci hai azzeccato 🙂 Nel week end scriverò il nuovo 🙂
Grazie G. 🙂
14/04/2014 at 09:04
Vada per la vita privata delle due donne. Anche qui potrebbero esserci utili indizi per continuare l’indagine.
Proprio brava! Questo dialogo è veramente brillante! 🙂
18/04/2014 at 20:34
Grazie Francesco 🙂
Siete tutti più o meno d’accordo su questa opzione, bene, bene 🙂
14/04/2014 at 07:27
Fasano. 🙂 Che bella la descrizione del dialogo tra i due (intendo la parte del rituale non scritto. Preciso prima che tu mi possa dire: “Grazie tante, tutto il capitolo è un dialogo” :P)
18/04/2014 at 20:27
😀 grazie 🙂
a breve la nuova puntata, sei pronto? 😛
19/04/2014 at 12:11
Sono nato pronto!!! 🙂
13/04/2014 at 19:07
Buonasera Laura, io, se lo gradite, vorrei sapere qualcosa di più sulle donne scomparse. 🙂
Certo Virzì è un signor gentiluomo, i Marescialli che ho conosciuto io (hei, non guardarmi così male, non fraintendere!) erano molto più burberi e sbrigativi.
Ma di sicuro, questi sono altri tempi…
14/04/2014 at 10:48
Buonasera a te Boost 🙂
Virzì è un pasticcino. 🙂 educato quando serve.. (ma lo vedremo in azione e mi dirai in quell’occasione se lo troverai ancora gentiluomo 😛 )
13/04/2014 at 16:52
Ero convinto che i bellocci non piacessero a nessuno, e invece… XD
14/04/2014 at 10:42
XD volevi portarmi in pari per forza insomma 😀
13/04/2014 at 13:12
Il belloccio, il belloccio!
😀
14/04/2014 at 10:42
a-ah! ecco, un’altra 😀
si fa il toto volto del belloccio 😀
13/04/2014 at 11:28
Io andrei subito a controllare Dogliani.
Bei dialoghi, brava Laura!
14/04/2014 at 10:41
ah! il belloccio ! guarda che non assomiglia a Fassbender eh? 😛
13/04/2014 at 11:14
La vita privata delle scomparse u.u
14/04/2014 at 10:41
piena di segreti inconfessabili U:U
14/04/2014 at 10:55
Esatto, già so che mi stupirsi che ci sarà qualche segreto raccapricciante ed inquietante xD
14/04/2014 at 10:57
Autocorrezione trollatrice STUPIRAI*
12/04/2014 at 22:59
Stavo per premere Fasano, ma poi ho optato per le donne e la loro vita 🙂 mi hai fatto morire, ora in caserma vi ci porto per forza ahahahha
14/04/2014 at 10:40
ahhahah XD eh beh, scusa, era da fare XD
14/04/2014 at 14:51
Lo dici a me? io sono il primo a dire Quando ci vuole ci vuole ahahahah grande Laura!!
12/04/2014 at 19:28
Seguo il racconto con gioia…attendo il prossimo (interessante ) capitolo…ma in Caserma non mi ci faccio portare !!!! XD
14/04/2014 at 10:39
Tsk e io ti ci porto U.U
14/04/2014 at 10:44
*sulle note della famosa canzone*
Non mi avrete maiii come volete voiii … !!!
XD
12/04/2014 at 18:35
io inizierei ad approfondire la vita privata delle due donne scomparse. La storia mi avvince!! Ora sono curiosa!
14/04/2014 at 10:32
Grazie Federica 🙂 scopriremo cosa le accomuna , presto 🙂
12/04/2014 at 15:16
Scusa per aver recuperato solo adesso questo bel racconto; complimenti è scritto molto bene… Vada per le due ragazze scomparse… Ti seguo 😉
14/04/2014 at 10:31
Grazie Oscar 🙂
12/04/2014 at 14:13
Vada per la vita privata… secondo me nascondono qualcosa!
14/04/2014 at 10:30
ANche secondo me, forse non erano così brave come sembrava 😛
12/04/2014 at 10:40
Siccome per la storia delle molestie c’è ancora tempo, andiamo ad indagare sulla vita delle due donne scomparse 🙂 Il belloccio neanche lo considero, mi sta antipatico a prescindere 😀
14/04/2014 at 10:30
ma quanto adoro le tue prese di posizione, Queen? 😀
14/04/2014 at 10:41
Ahahahahaha grazie! 😀
12/04/2014 at 07:42
Indaghiamo sulla vita delle donne scomparse, sai mai….
14/04/2014 at 10:27
eh chi lo sa , quali turpi segreti nascondono U.U
10/04/2014 at 21:27
Farà i conti con il custode. Anche a me piace l’ordine schematico di Torino! 🙂
10/04/2014 at 16:42
I CUSTODI SANNO SEMPRE TUTTO !!!!
09/04/2014 at 19:52
Facciamo i conti!
08/04/2014 at 17:51
Vediamo un po’ fino a quanto sa contare questo Santino Longo.
D.
11/04/2014 at 10:24
Non molto, temo :s
07/04/2014 at 09:35
Il custode non è uno cattivo. Solo non vuole guai, i poliziotti non sono tra i suoi beniamini e quelli del sud vengono solo a far chiasso.
Io la vedo così, vediamo come la vedi tu? 🙂
Storia molto affascinante, brava Laura
07/04/2014 at 16:25
Mi leggi nella mente 🙂 Non dico altro. Leggerai venerdì come la vedo su tutto 😉
Grazie 🙂 :*
07/04/2014 at 09:21
Più questa storia avanza, più mi piace! Voto per Santino Longo. 🙂
07/04/2014 at 16:24
Grazie Francesco 🙂 Il custode vedo che piace, eh? Vedremo nel prossimo capitolo 😛
07/04/2014 at 06:33
Ha ragione il Mago: questo racconto ha proprio il fascino di uno di quei bei film neoralisti.
(Voto il custode: cominciamo a frapporre ostacoli al disvelamento del mistero).
07/04/2014 at 16:23
Che bello, sono contenta 🙂 (ah, mi fai fare la centometrista a ostacoli, ora? Povera me :D)
06/04/2014 at 20:20
Voto per incontrare quel “ciapa puer” del custode… era lui l’ombra?
Ottime le descrizioni del luogo, davvero ben scritte.
07/04/2014 at 16:22
Grazie 🙂 secondo me era lui e secondo me Virzì si prenderà una bella lavata di capo… 😛
06/04/2014 at 13:17
E’ il momento di documentarsi sui dipendenti… Ci sarà almeno un individuo degno di sospetti, no? 🙂
07/04/2014 at 16:22
Chi lo sa, di solito sono i più insospettabili, quelli da cui bisogna guardarsi U.U
06/04/2014 at 00:22
Visto che hai messo il nome, Santino Longo, allora voglio conoscerlo 🙂 brava come sempre
06/04/2014 at 00:24
Grazie 🙂 Questo nome piace, a quanto pare ahahah
05/04/2014 at 19:48
(scusa!!! ti ho portato in parità. Ma il nome di Santino mi ha fatto fare un salto spazio temporale di almeno quindici anni.)
Chissà cosa sa (o non sa o fa finta di non sapere) il custode….
06/04/2014 at 00:24
Nessun problema per la parità 🙂 sono conciliabili 🙂 grazie 🙂
05/04/2014 at 18:08
ops, ho fatto un guaio…
06/04/2014 at 00:23
Mi è semblato di vedele un gatto! (mi sono immaginata che lo dicessi con lo stesso tono :D)
05/04/2014 at 09:33
Uhm, io ho votato per il momento in cui riceve le operaie u.u voglio sapere che è successo alla ragazzina disadattata XD
06/04/2014 at 00:22
ahaha ma poverina. È solo timida 😀
04/04/2014 at 22:13
Andiamo dal custode, mi ispira il nome. 🙂
06/04/2014 at 00:22
Santino altrimenti detto Tino. Chissà cosa nasconde 😛
04/04/2014 at 18:01
CASPITA UN TESTA A TESTA APPASSIONANTE TANTO DA SCRIVERE TUTTE E TRE LE PUNTATE . OPS!!! FORSE E’ TROPPO???
04/04/2014 at 17:37
Risentiamo le operaie, libere di dire tutto quel che vogliono, lontane da orecchie indiscrete 😛
Questa storia continua ad avere il fascino da “vecchio film” … ed io in poltrona …atttendo il seguito ^_^
clap clap 😛
06/04/2014 at 00:21
Grazie .:) era proprio l’effetto che speravo facesse
04/04/2014 at 17:37
Dunque…Virzì farà ricerche sui dipendenti della ditta 🙂
“Ciapa puer” me lo segno perché è bellissimo, lo devo inserire nel mio dizionario sardo-piemontese 😀
06/04/2014 at 00:17
Sai che ti ho pensata, mentre lo inserivo nel racconto? 😀
06/04/2014 at 11:02
Ahahahah grazie 😀
04/04/2014 at 17:15
Ciao Laura, io partirei dallo Stabilimento Leone 😉
Sono talmente originale che non cambio neanche risposta…doh 🙁
03/04/2014 at 22:02
Ho votato per la caserma, che mi pareva interessante l’eventuale confronto coi colleghi, ma ciccia…
D.
03/04/2014 at 22:21
Ce lo inseriremo, spero 😀 avevo immaginato un paio di colleghi interessanti ma per ora nulla
03/04/2014 at 22:22
Io lo voterò ogni volta, allora, anche se non lo metti tra le opzioni.
03/04/2014 at 10:25
Ebbravo Virzì, vecchia volpe… 😀
Voglio conoscere le altre operaie!
03/04/2014 at 22:20
Ha imparato da zio Pasqualino! 😀
02/04/2014 at 22:45
Eccomi Laura, finally.
Io voto per Porta Palazzo, mi sembra il posto più losco…
Devo dire che la trama comincia davvero a farasi molto… molto interessante.
Bene, bene.
03/04/2014 at 22:20
Grazie 🙂 Devo dire che Porta Palazzo era quella che mi avrebbe intrigata di più, ma avrò modo di inserirla lo stesso prima o poi 🙂
31/03/2014 at 22:26
Hai capito il Maresciallo come ha saputo cogliere la palla al balzo? 😀 Vorrei che ci portassi all’interno dello stabilimento Leone che, da amante dei dolci, mi attira parecchio come ambiente! 😀 Torino è davvero una città affascinante… c’è poco da fare! Io sono molto attratta anche dal suo lato oscuro. Brava come sempre!
03/04/2014 at 22:18
Anche io amo molto il lato oscuro di Torino. Lo respiriamo ovunque 🙂 (Magari anche nella fabbrica della Leone, chi lo sa U.U )
30/03/2014 at 10:54
Prima gli farei raccogliere qualche informazione sui misteriosi casi precedenti.
Che bello, anche questo episodio! Trovo che la tua capacità di rendere tangibili racconti e ambientazioni si affini sempre di più. Come per Crimen, mi sono affezionata da subito al maresciallo, e gli voglio già bene. 🙂
30/03/2014 at 14:23
Grazie Margherita <3
Virzì è un po' timido, ma ti dico io che è molto contento di aver guadagnato il tuo affetto 🙂
29/03/2014 at 19:28
a porta palazzo e dove altrimenti, li ci trovi anche il resto della storia che non hai ancora scritto!!!!!!!!
29/03/2014 at 12:59
Caserma, mi sembra più logico capire prima cosa stanno facendo i colleghi sul caso.
30/03/2014 at 14:22
Ma loro avranno i biscotti? 🙂
29/03/2014 at 10:17
Allo stabilimento Leone! Che bello girare per Torino con i racconti!
30/03/2014 at 14:22
La Leone attira tutti eh? 🙂
31/03/2014 at 06:25
Mah, sarà per le caramelle… 😉
29/03/2014 at 08:05
Votato per la caserma!
30/03/2014 at 14:21
Grazie Aria 🙂
29/03/2014 at 07:28
Ho votato per la caserma, perché da lì dovrebbero nascere le indagini. Geniale l’idea di smontare le bici per dare un passaggio, frutto di menti malate 😛
Non so come tu faccia a scrivere così tanto, non solo su incipit ma in generale. Meglio per noi 🙂 questa storia mi piace molto
30/03/2014 at 14:21
Grazie Diego, sono contenta che ti piaccia 🙂
28/03/2014 at 22:23
Allo stabilimento 🙂
28/03/2014 at 17:07
Come dire….ogni riferimento è puramente casuale 😀 Molti termini mi ricordano qualcosa 🙂 Vediamo cosa dicono allo stabilimento….magari riesce a farsi regalare anche una fornitura di pastiglie Leone 🙂
29/03/2014 at 03:40
riferimento? firulliiiii firulaaaa 😛
28/03/2014 at 16:42
Mi piace moltissimo questa ambientazione e la narrazione è curata nei più minuti dettagli, ciò che rende la lettura ancor più godibile. Mi chiedo come tu faccia a tirar fuori cose così in un tempo che so per certo essere stato assai limitato.
(Voto la Caserma).
29/03/2014 at 03:40
Grazie 🙂
(ruot ruot rrrrt*)
Posso solo dirti che non mi drogo, come molti credono. Però non credo sia consolante, perché l’alternativa è che io non abbia tutte le rotelle a posto 🙂
(Sai che non avrei immaginato votassi la caserma?)
*la traduzione la conosci 😉
28/03/2014 at 16:33
Mandiamolo a porta palazzo… vediamo cosa succede.
29/03/2014 at 03:38
Magari incontra questo personaggio
http://scopriportapalazzo.com/2013/11/01/maurizio-macistediportapila/
28/03/2014 at 16:07
Io lo manderei subito a Porta palazzo!
Per la cronaca, a Bologna la vita media di una bici è di un paio d’ore. :O
28/03/2014 at 16:31
Anche qui a Torino, ormai 🙂 Ma negli anni ’60 duravano un po’ di più 🙂
28/03/2014 at 16:06
Voto per lo stabilimento Leone: troppo presto per rivolgersi alla caserma. E se davvero i pezzi finissero a Porta Palazzo, dubito che qualcuno rivelerebbe qualcosa! 🙂
28/03/2014 at 16:31
😛 ottima osservazione, anche se è un peccato: Porta Palazzo è fra i luoghi più pittoreschi di Torino 😉
28/03/2014 at 15:17
PER DIMOSTRARE IN CASERMA CHE E’ UNO CHE FA SUL SERIO … PUR ARRIVANDO DAL SUD !!!
28/03/2014 at 15:00
Fantastico! Davvero bellissimo episodio, tutto al posto giusto.
Io dico che già che accompagna la signora Balocco alla fabbrica ne approfitta per fare qualche domanda. E scommetto che qualcuno non la prenderà bene…
28/03/2014 at 15:21
Grazie, grazie 🙂 Sì, sicuramente alla Leone non la prenderanno bene, speriamo non ci rimetta SIlvia 😉
28/03/2014 at 14:59
Allo Stabilimento Leone 🙂
Adoro questa storia (ma va?) e zio Pasqualino, poveretto 😀
28/03/2014 at 15:20
ahah Queen, sono contenta che ti piaccia. Dì la verità, vuoi andare alla Leone per rubare qualche caramella!
28/03/2014 at 15:27
Uffa! Non riesco a tenere nascosto mai niente 😀
28/03/2014 at 13:41
Il legame bicicletta smontata – donna scomparsa ( vero o presunto che si rivelerà essere) è davvero sottile.. sciapò ^_^
E la storia tutta continua ad avere i piacevoli colori vintage delle scatole di quelle scatole di biscotti di latta… :3
Aspetto il prossimo capitolo con giuoia Madame…gran lavoro ^^
28/03/2014 at 15:19
Grazie 🙂 (chissà perché la similitudine coi biscotti, eh? 😛 )
A venerdì prossimo ^_^
28/03/2014 at 15:30
pff. frutto di ispirazione casuale U.u
A venerdì 😛
26/03/2014 at 20:08
Dai, cavolo, io ho votato per il cane!
27/03/2014 at 16:07
Un Carlino di nome Armstrong, per la cronaca
26/03/2014 at 18:44
Perche’ mai smontare una bici ???????
26/03/2014 at 15:15
Mi aggiungo alla schiera di biciclette smontate
27/03/2014 at 16:04
Grazie Antonio. Sarà una strage di biciclette!
25/03/2014 at 22:16
Cominciamo da una bicicletta smontata, e vediamo dove ci porterà! 🙂
Inizio delizioso, come deliziosa è questa esplorazione e invasione reciproca delle tradizioni geograficamente opposte 🙂
25/03/2014 at 22:27
Grazie Margherita 🙂 :*
Da brava sangue misto, non potevo non cercare di presentare le due facce di una medaglia 😉
25/03/2014 at 14:50
Ti seguo con grande piacere 🙂 .. non ho resistito al richiamo della bicicletta!
25/03/2014 at 22:27
Grazie Serena 🙂
25/03/2014 at 12:32
Voto per la bicicletta!! E’ il mio mezzo di trasporto a Torino!!!!!!!
25/03/2014 at 22:27
ahah 🙂 la bicicletta rulez
24/03/2014 at 21:35
Anche io voto per la bicicletta.
Sono davvero curioso di scoprire quale giallo puoi costruire dall’incipit delle biciclette, perciò ti seguo molto volentieri!
24/03/2014 at 22:59
Vedremo, vedremo 🙂 io la mia idea la ho, bisogna poi stabilire se mi porterete in quella direzione o no 😉
24/03/2014 at 20:52
Ciao Laura! Finalmente riesco di nuovo a seguire una tua storia dall’inizio! 🙂 Non immagini quanto sia felice di leggere un racconto ambientato nella mia città! Non ci vivo più da molti anni ormai, infatti ora vivo in una città di mare, però ci sono tornata l’estate scorsa e me ne sono innamorata nuovamente… mentre leggevo la descrizione iniziale mi sono venuti i brividi. Comunque, tornando al racconto, per me la donna ha perso il cane, ma vedo che sono in minoranza! Aspetto il prossimo episodio. 🙂
24/03/2014 at 22:59
Ma ciao 🙂 Ben ritrovata 🙂
Amo Torino, come ormai tutti sanno e sono felice di non esser l’unica 😉
A presto col prossimo 🙂
23/03/2014 at 20:45
Bicicletta assolutamente
24/03/2014 at 15:57
Grazie Anna Maria 🙂
23/03/2014 at 19:58
Ha perso una cane cadavere.
24/03/2014 at 15:56
In bicicletta 😀
23/03/2014 at 17:56
per me ha scoperto un cadavere..:)
24/03/2014 at 15:56
Ciao dadan, ben ritrovata 🙂
23/03/2014 at 11:20
Allora <.< tralasciando che signur e nè li usiamo anche qui a Milano, e quando ho letto "mi scusi nè" mi son piegata ( letteralmente) dal ridere perchè mi sembrava di sentire le vecchiette che incontro per strada XD Io OVVIAMENTE ho votato per il cadavere u.u non c'erano dubbi, sono sicura che mi volevi qui a scombussolare la tua storia XD Ti seguo, spero vinca il cadavere di una sciura u.u
23/03/2014 at 12:49
Certo che ti volevo <3 Solo tu e pochi altri potete capire il mio esser macabra 😀
25/03/2014 at 14:25
Ti dirò inizialmente il titolo non è che mi attirava granchè, ho pensato : oh cielo la signora in giallo che cerca lo smontatore di biciclette. Ma poi leggendo mi è piaciuto! Mi aspetto le peggio cose come corpi squartati senza nessunissimo motivo XD *_* Un cadavere senza arti, ma con pezzi di bicicletta conficcati nel corpo.. Ok basta. XD Aspetto il continuo u.u
23/03/2014 at 09:49
direi di entrare subito nel “VIVO”…… del racconto s’intende!!
Anche se la bicicletta smontata non sarebbe male come inizio, certo che vuol dire prenderla alla lontana e non poco.
22/03/2014 at 21:35
Io ti ci piazzo subito un cadavere 🙂 bell’ambientazione. Sei nei tuoi panni:-)
Ora mi vado a finire requiem
22/03/2014 at 15:32
Iniziamo con una bicicletta…per i morti ci sarà tempo…
Quelle cento lire sono un timbro di atmosfera vintage posto con discrezione, ma estremamente vivo…
Vediamo un po’ dove vai a parare… ti seguo con una certa curiosità 😛
( se poi la ambienti a Torino come faccio a restare indifferente…maledettattte 😀 )
22/03/2014 at 23:49
😛 😛 😛
però sono simpatica
22/03/2014 at 13:28
Ha trovato la propria bicicletta smontata.
Non mi deludi mai e mi sorprendi sempre!
Sei instancabile. Ma come fai?
22/03/2014 at 14:47
Grazie Alessandra 🙂
22/03/2014 at 13:02
Per I marescialli meridionali nutro una certa simpatia…
Mi piace molto questo incipit, e sono felice di leggerlo dall’inizio.
Ho votato per la bici smontata… m’incuriosisce il movente
22/03/2014 at 14:46
Grazie Ombra 🙂 Lo scoprirete , prima o poi 😉
22/03/2014 at 12:17
Non ti avevo abbandonata, eh! (sembra una minaccia ahah)
Come per Barcellona, anche stavolta hai scelto una città che amo molto, e poi il Maresciallo, con questo cognome, non poteva che ispirarmi simpatia.
Chi suonerebbe alla porta per lamentarsi di una bicicletta smontata? E’ proprio questo il bello!
😀
22/03/2014 at 14:45
ahha fossero tutte così le minacce 🙂 <3
Al prossimo capitolo spiegherò anche perché la sventola è preoccupata per la bici 🙂
22/03/2014 at 21:37
Certo che il cognome ispira simpatia:-), anche se il Virzì più famoso è mio concittadino 🙂
23/03/2014 at 00:00
In realtà, Virzì è nato a Livorno in quanto sua madre è livornese, ma il padre… Non ci crederai… Era un carabiniere di origini siciliane
23/03/2014 at 00:03
E non è finita… Ha trascorso parte dell’infanzia a Torino 😀
23/03/2014 at 15:38
Infatti dice anche “Com’è?”, questo spiega l’origine livornesaccia 😉
22/03/2014 at 10:11
Bicicletta smontata.
Finalmente sono contento di poter seguire dall’inizio una tua storia… essendo qui da poco. Bell’ambientazione, e anche se è mattino presto mi hai fatto venire una fame indiavolata di agnolotti fatti in casa! 😉
22/03/2014 at 10:43
Ops 🙂 Te ne preparo un piatto al volo, se vuoi 😛
21/03/2014 at 21:35
Io voto per la bicicletta smontata 🙂
22/03/2014 at 10:43
Povera bicicletta, la volete tutti a pezzi 🙂
21/03/2014 at 16:18
Bentornata, Laura! 😀
Bel racconto, mi piace molto l’ambientazione.
Per me la ragazza ha perso il cane.
21/03/2014 at 16:26
Grassie <3
So che ti immedesimeresti con lei, nel caso 😀
21/03/2014 at 16:30
Mi verrebbe un infarto, credo. O.o
22/03/2014 at 21:38
Ahhhhhh ci credo!!!! Ti capisco Giulia, come ti capisco!!!!!
21/03/2014 at 14:46
Finalmente riesco a seguirti dall’inizio! E lo faccio con grande piacere. Un inizio davvero accattivante, reso ancora più interessante dalle tre possibilità lasciate aperte alla fine. Ho escluso un cadavere perché mi sarebbe sembrato troppo, per cui ho optato per la bicicletta smontata! 🙂
21/03/2014 at 15:22
Grazie Francesco 🙂 Vediamo un po’ questa bicicletta chi la smonta 😛
21/03/2014 at 13:28
Che domande, rispettiamo il titolo e indaghiamo che smonta le biciclette!
I tuoi gialli sono sempre affascinanti fin dalle prime battute!
21/03/2014 at 15:21
Grazie 🙂
Indaghiamo sulle biciclette e magari anche su questa sventolona 😛
21/03/2014 at 13:06
Questo è un giallo Roggero DOC.
E questo Virzì promette mirabilia… 🙂
21/03/2014 at 13:10
Wow, grazie 🙂
Virzì fa il saluto militare e si impettisce 😉
21/03/2014 at 12:48
Ma allora la nuova storia era già pronta! Mi piace già moltissimo…sarà anche che in questo periodo sono in fissa con la Sicilia e il divario Nord/Sud 😀
Visto che sei piemontese ne approfitto per farti una domanda di dubbia natura etnolinguistica…posso?
21/03/2014 at 12:54
La storia non era già pronta, l’ho inventata sul momento seguendo l’ispirazione 😉
Son contenta che ti piaccia 🙂
Chiedi, chiedi 🙂 Sono un po’ di sangue misto ma dovrei riuscire a risponderti 🙂
21/03/2014 at 12:59
Caspita, complimenti alla tua ispirazione allora! La mia ultimamente si è presa una vacanza alle Hawaii…
Comunque: il “né” alla fine della frase si mette sempre a prescindere o ha un significato particolare?
Mi scuso per il bassissimo valore della domanda…
21/03/2014 at 13:08
ahhahah 😀
il né è un intercalare che usiamo per lo più quando vogliamo chieder conferma, più o meno diretta della nostra affermazione o proposizione.
“Certo che è proprio strano, nè?” puoi sostituirlo, in questo caso, con “vero?”
In altri casi, come quello usato per la signorina Giraudo, è sempre una richiesta di conferma, ma come a chieder permesso di qualcosa 🙂
21/03/2014 at 13:19
Uh grazie prof. Roggero 😀
Ora posso aggiungere un nuovo tassello alla mia conoscenza del piemontese…che per la cronaca fino a 5 minuti fa si limitava alla sola espressione “Com’è?” (che non so se sia propriamente ed esclusivamente piemontese, ma ci ho messo comunque più di vent’anni a capire cosa rispondere 🙁 ).
21/03/2014 at 15:19
Il “com’è” credo si usi in tutto il nord. Qui di sicuro. E mi fa ridere la tua perplessità perché mi ricordo la prima volta in cui mi sono accorta che non fosse di uso comune, parlando con un amico di Roma. La sua espressione , mentre cercava di capire cosa dovesse rispondermi, è stata impagabile.
21/03/2014 at 15:20
E ne approfitto per farti leggere questo articolo
http://chasingthequeen.com/2014/01/26/il-solo-piu-spiegato-ai-non-piemontesi/
così sarai preparata a questa espressione, perché sicuramente la userò 😀
21/03/2014 at 16:24
Ahahahaha bene, mi consola sapere che non sono stata la sola a non averlo capito! 😀
Ho sentito anche “Solo più”, tante tante volte…ma non pensavo fosse così diffuso! Ho troppo da apprendere, non ce la posso fare T.T
22/03/2014 at 21:43
Aspetta, com’è inteso come stai? Non si usa in tutta italia?? A Livorno si usa spesso, ma anche un mio amico siciliano spesso mi dice com’è cumpa’…
21/03/2014 at 12:20
Qui si torna alle magnifiche ambientazioni roggeriane in stile Oche, che ho amato molto. Certo, in salsa sabauda e non catalana: un tocco di Fruttero e Lucentini che mi pare ti doni a meraviglia.
(Sono deliziato).
21/03/2014 at 12:55
E io onorata 🙂 Ci tengo a precisare che ai tempi non ero ancora nata: sono una bimbina 😛 mi avvalgo della preziosa consulenza di mammà per certi dettagli.