Il Mondo Originale

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà Nar in mattinata? Visiterà la città dove adesso risiede, Tyu, e cercherà un bar per la colazione. (75%)

Teoria

La sveglia destò Nar dal suo sonno alle 7.03, questa attivò anche un meccanismo sonoro che accese la luce led al centro della camera.

Lo studioso si coprì gli occhi col cuscino, accecato da quell’esplosione di luce improvvisa.

Fu pronto in pochi minuti per uscire dalla stanza.

Scesa al piano-terra con l’ascensore magnetico-gravitazionale, utilizzando la sua Chiave magnetica per attivare il meccanismo, la si poteva usare anche per aprire la stanza d’albergo.

Arrivato giù, raggiunse il buffet della colazione proposto, ma nonostante il cibo lo attirasse decise di cercare un bar a Tyu, la città dove adesso risiedeva.

La città era molto grande e bella, attraversata da poco traffico e strapiena di turisti che visitavano le varie chiese, infatti Malic era un pianeta religioso.

Optò per una camminata, invece di usare uno speeder o un taxi.

Scelse un bar poco distante dall’albergo, chiamato “Bar Malic”.

Aveva dei bellissimi posti a sedere esterni, dove Nar si sedette in un tavolo da due.

Prese il menù, che proponeva tantissimi dolci e bevande, tutti fatti in casa con i prodotti dell’agricoltura locale.

Ordinò infine a un automa che svolgeva il compito di cameriere una cioccolata calda, biscotti e una specialità della città: un croissant ripieno di una mistura speciale.

Nar era decisamente un amante della buona cucina.

Nell’attesa che arrivò la sua colazione guardò un po’ le persone intorno a lui.

Notò degli operai di un cantiere che mangiavano affamati dei panini discutendo tra di loro, un uomo e un donna che bevevano un caffè e un uomo, ricco a prima vista, che leggeva un libro, dando ogni tanto dei morsi al pasticcino che teneva in mano.

Due uomini però, lo stupirono particoralmente in quanto avevano qualcosa di familiare.

Li riconobbe poco dopo come lo storico e il matematico del Convegno che parlarono di quella teoria storica primitiva.

 Stava per alzarsi dalla sedia quando arrivò l’automa che gli porse sul piccolo tavolo la sua ordinazione.

Mangiò con gusto i biscotti e il croissant ripieno, la mistura ipotizzò fosse fatta di cioccolata, fragole e qualcos’altro che non capì cosa poteva essere; bevve poi la bevanda.

Nar si alzò dal posto per andare a pagare, quando vide che i due teorici se ne stavano andando.

Quindi fu preso  da una fretta improvvisa, infatti corse velocemente dentro al locale e diede i propri crediti al primo automa che vide.

Uscì poi frettolosamente dal locale.

Lo storico e il matematico non erano più in vista, così Nar prese a correre per una piccola stradina secondaria, dove ipotizzò fossero andati i due studiosi.

Li vide poco distanti, illuminati dai led che si accendevano al loro passaggio.

Cercò di raggiungerli più in fretta che potè chiamando anche con un incerto: -Ehi, voi!-

Uno dei due si girò, richiamato dal grido e dai passi di Nar, e prese la manica del compagno, il quale si voltò di conseguenza, e si fermarono nella loro camminata.

Vold li raggiunse facilmente e si scusò per il fatto, poi si presentò così:

-Piacere, sono Nar Vold, uno studioso di Storia Primitiva, ero presente al Convegno anche io, e ho trovato molto interessante la vostra teoria. Volevo chiedervi il favore di parlarne un po’ insieme.

Rispose l’uomo che si voltò per primo, un uomo poco più basso di Nar e più giovane a prima vista, portava gli occhiali e aveva raccolto i capelli neri ricci in un codino:

-Salve, Nar, io sono Laid Wera e sono lo storico e lui è Belastra Daan, il matematico. Mi dispiace ma adesso proprio non possiamo, dobbiamo tornare velocemente all’albergo. Se vuole possiamo incontrarci in un bar, che ne dite del “Bar Malic” domani mattina alle 10.00, circa ?

-A me va più che bene, signor Laid -rispose Nar- a domani allora.

-Salve!- salutò Belastra, il quale era alto, pelato e aveva l’accento tipico del Settore di Guain, nel quale c’erano le scuole più prestigiose dopo il Settore Universitario.

Nar, così, si voltò e si avviò verso casa.

                                                                     –

La mattina seguente arrivò lentamente con l’ansia di Nar, che non vedeva l’ora di incontrare i due studiosi.

Si svegliò prima che la sveglia suonasse e si preparò velocemente.

Alle 7.00 era già fuori dall’albergo e si domandò che cosa avrebbe fatto nelle tre ore che distanziavano lui dall’incontro.

Decise di avviarsi verso il il “Bar Malic” e una volta arrivato ordinò un caffè.

Nonostante il caffè, si addormentò sulla sedia del bar, forse colpa delle poche ore di sonno che aveva fatto, avendo passato la maggior parte della notte a pensare.

Lo svegliò tre ore dopo una voce familiare che lo chiamava per nome, riaprì gli occhi e li stropicciò, mettendo a fuoco l’immagine che aveva davanti: era Laid.

-Salve!- salutò questo e così fecero anche Belastra e Nar.

Dopo che i due studiosi mangiarono la prima colazione, Nar domandò:

-Allora, dovevamo parlare della vostra teoria: vedete, non ho afferrato benissimo il concetto.

-Meglio se ci alziamo e andiamo a parlare in un posto più appartato, quella teoria è pericolosa su questo pianeta.

La compagnia si avvierà verso gli appartamenti di Laid e Belastra. Di che cosa parla la teoria?

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