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Dove eravamo rimasti?

Travolgenti emozioni contrastanti si fondono nella passione… dal sesso si passa all’amore. Chi sarà alla porta? L’ex-moglie di Blake? (50%)

• The past is gone •

Quel suono è terribile, come lo deve essere chi si è incollato il dito al campanello.

“Non vai ad aprire?” Blake mi appoggia due dita sulle labbra, scuotendo la testa.

“Shhh… tranquilla, non pensare al campanello.” Sorride maliziosamente mentre aumenta la pressione delle dita per farmi schiudere le labbra. “Rilassati e pensa solo a quello che ti farò tra poco… sarà bello sentirti godere. Gli scocciatori torneranno più tardi, ne sono sicuro.”

Ho il corpo ancora dolorante, ma il suo invito lenisce tutto. La mente si svuota e lascia spazio solo al piacere.

Le sue dita giocano con la mia bocca. La pelle ruvida dei suoi polpastrelli mi solletica le labbra per poi stuzzicarmi la lingua. Blake si avvicina appoggiandosi su di me. La pressione mi lascia senza respiro, facendomi sfuggire un gemito.

“Cazzo! Dovrei farti godere invece ti faccio male.” Impreca spostandosi velocemente. Ha lo sguardo così contrito che mi viene da ridere.

“Non mi ha fatto niente, anzi sentire il tuo calore è un’ottima medicina.” Lo attiro verso di ma lui mi ferma. Come ieri sera si sdraia portandomi sopra di lui.

“Se continui così poi ci prendo gusto!”

“Alzati leggermente e metti le mani sulla sponda del letto.” Il tono serio mi lascia stupita, ma eseguo il suo ordine mentre lo vedo scivolare in basso fino a mettersi con il viso proprio sotto il mio sesso. Mi rendo conto che questa volta avrò poca voce in capitolo e sarà lui a prendere il controllo della situazione.

La prima leccata che arriva è delicata, subito dopo si fa più vorace. Non mi lascia via di scampo, resto prigioniera delle sue mani che mi bloccano per i fianchi. Con la lingua affonda dentro di me, scava, rotea, si prende quello che vuole. Quando inizia a succhiare il clitoride, le gambe mi tremano e allento la presa delle mani.

“Tieniti forte e guardami mentre ti faccio venire.” Abbasso il viso verso di lui.

Ha le labbra lucide dei miei umori. Le lecca schioccando la lingua in segno d’apprezzamento per poi rituffarsi tra la mia carne, senza lasciare un attimo i miei occhi.

Fa scivolare la mano dal fianco per addentrarsi tra le mie gambe. Quando mi penetra, mi trattiene con l’altra mano affinché non sfugga dalla sua dolce tortura.

Lo guardo per perdermi nello spettacolo che mi offre: lui che mi desidera, che si sfama con la mia carne. I suoi occhi brillano eccitati, si diverte a stuzzicarmi per portarmi al limite. Quel limite che oltrepasso quando accelera i movimenti della lingua e delle dita. L’orgasmo mi assale, partendo dal ventre fino ad arrivare alla testa.  Stringo le mani alla sponda fino a far diventare le nocche bianche per la mancanza di sangue.

“Mia! Tu sei Mia.” Quelle parole mi fanno sbandare ancora di più dell’orgasmo che ho appena avuto. Con estrema calma Blake, si sposta. Ora è dietro di me, la sua mano ancora dentro di me.

“Mia… nessuno ti farà mai più del male!” La mano lascia spazio al suo pene. Si perde dentro il mio corpo, si unisce al mio corpo.

“Tua!” È l’unica parola che riesco a dire quando veniamo insieme. Lui che riempie la mia carne, io che fascio la sua. Il passato è svanito.

Le voci alterate che provengono dalla sala mi svegliano, mi scoprono, mi buttano giù dal letto ancora caldo del suo corpo.

“Perché sei tornata? Se non ti ho aperto prima ci sarà stato un buon motivo…no?”

“Sei uno stronzo! Ieri non sei venuto… sai che ti ho aspettato come una scema per tutto il giorno?”

“Adele abbassa la voce. Era più importante stare con lei piuttosto che accompagnarti a fare shopping”. Blake espira profondamente per calmarsi “Fairy è stata aggredita dal suo ex, e siamo stati tutto il giorno in ospedale tra medici e polizia!”

“Cosa ti aspettavi da una così? Se la sarà cercata.” Il fracasso di vetri rotti si unisce allo squillo del mio cellulare.

“Vattene da casa mia. Ti ho sopportato tutti questi anni, solo per i nostri figli e ora sono adulti. Sei sempre la solita acida, vivi male la tua vita e vuole che tutti vivano male, non sai amare, non conosci la felicità. Sparisci dalla mia vita.”

 Ancora rumore di vetri rotti e il cellulare squilla ininterrottamente.

“Pronto!” Rispondo scocciata. Voglio andare da Blake.

Lo sento urlare contro gli insulti che gli lancia lei. È un botta e risposta, un vomitarsi addosso odio e frustrazione.

Ancora rumore di vetri rotti e qualcuno parla dall’altra parte del cellulare. Non sento e non capisco chi sia, chiudo la conversazione.

“Fuoriii!” L’urlo di Blake è assordante, lo vedo spingerla fuori dalla porta noncurante del sangue che gli cola dalla mano.

“Ecco, è arrivata la tua puttana!” Lei lo sfida, puntandomi un dito contro.

Con un grido blocco la mano di Blake.

“Colpirla non serve a niente!” Lui mi guarda sbattendo la porta in faccia al suo passato… il mio cellulare squilla nuovamente.

“Pronto!” rispondo mentre prendo la mano di Blake “Sì, ok vengo appena posso.”

“Chi era? Dove devi andare?”

“Shhh, lascia perdere gli scocciatori, ora devo prendermi cura di te!”

Quando avvicino la mano di Blake al viso, le mie lacrime si confondono con il suo sangue.

Ancora una volta la passione e… l’amore curano le ferite scacciando il passato. Ma chi ha telefonato a Fairy?

  • La madre di Sean. (30%)
    30
  • La polizia. (50%)
    50
  • Un collega di lavoro. (20%)
    20
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170 Commenti

  • Il racconto si conclude con l’episodio più onirico della serie… il reale si confonde quasi con l’irreale ed il sognato, cosicché il finale vive di un’atmosfera a tratti immaginaria e ci lascia con un senso di piacevole malinconia per quello che è stato e per quello che poteva essere.

  • Non so perché… ma credo che Fairy possa farcela tranquillamente da sola.
    Ma al cuor, come sempre… come è ovvio che sia… non si comanda.
    Quindi sì, a te la scelta… ne sono sicura: sarà la cosa giusta.
    PS: ogni volta che leggo questo episodio mi rendo conto di aver bisogno di una doccia fredda.
    Una “maestra” del genere… e io sono felicissima di poter apprendere da te! 😀

  • Meritarsi una spiegazione, aspettare di darla… attendere di riceverla.
    Un’amica in comune oggi mi ha fatto riflettere sulla mia intera esistenza. Se fosse così brava e seguisse i suoi stessi consigli… forse sarebbe felice.
    Ma lasciando perdere questo (io ce la vedo in ogni tua parola tanto da sospettare che tu sia la sorella) credo che Blake debba delle spiegazioni

    • Se fossi sua sorella la prenderei a “nocchini” tutto il tempo, ma posso farlo anche come amica! 😉
      Il “non detto” deve essere sempre interpretato, e posso dirti che ultimamente è sempre più difficile farlo per tante persone che conosco… Fairy compresa.
      Blake avrà capito che anche una sola parola può essere illuminate? … e non deve essere per forza positiva.

  • La prima parte dell’episodio sensuale e intrigante lascia poi spazio alla parte centrale più onirica e disillusa di quando Fairy ricorda il tradimento di Blake. Inaspettato il finale in cui lo stesso Blake sembra quasi comparire e materializzarsi dai pensieri di Fairy e a questo punto, per me, spazio alla passione… 😉

  • Appassionante, intrigante al punto giusto e mai noioso. Recensire un testo senza conoscerne il finale non è facilissimo… ma già dopo le prime righe ci viene la voglia di conoscere il seguito. I personaggi sono ben costruiti, si arriva persino ad odiare Blake per alcuni suoi comportamenti… ma la sua figura conserva, nonostante tutto, un’aura di fascino e mistero… La storia scorre senza intoppi, attendo con ansia il finale! 😉

    • … “Odiare” Blake??? attento Luca qui sotto ci sono lettrici che potrebbero avere qualcosa da ridire. 😉
      Grazie per i complimenti… il più bello? “mai noioso”. Certe volte ho il dubbio di cadere nel ripetitivo, quindi sapere che i lettori non si annoiano è importante.
      Il finale… dai ci sono ancora 4 episodi su cuoi potrai dire la tua! 😀

  • un brivido.
    La spazzola di crine da davvero male quando cerchi di toglierti di dosso “lo schifo”.
    Una sensazione che, purtroppo, conosco troppo bene.
    Tra i tutti i racconti che parlando di violenza, finalmente un po’ di “pace”.
    Finalmente un uomo che si prende cura dei segni e non di tutto il resto. Ma di uomini così possiamo solo scrivere, perché poi, nella vita reale, è sempre il contorno che interessa. Quello che tu fai fatica a digerire e che ogni giorno ti viene sbattuto in faccia. Quando tutto, davvero… sarebbe facilmente ammorbidito da un abbraccio.

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