Dove eravamo rimasti?
L’ingresso
“Pronto?”, mi sembrava di cantare.
“Pronto?”, dall’altra parte del ricevitore una voce femminile.
“È per i bagagli”, volevo rassicurarla ma mi sentivo su di giri. L’euforia dei numeri mi aveva regalato un po’ di buonumore. “Li abbiamo presi per sbaglio al bar e vorremmo restituirli”. Non era il caso di menzionare l’oggetto rotto, quello sarebbe venuto dopo.
“Scusi come ha avuto il mio numero”, aveva chiesto lei con voce neutrale. Non sembrava eccessivamente preoccupata per la perdita.
” In realtà era scritto ovunque sulla sua agendina e ho pensato fosse il più probabile. Anche a me capita di scrivere il mio numero per non dimenticarlo”.
“Questo è un numero speciale”, ha aggiunto lei. Poi come se si fosse spinta troppo oltre è tornata a questioni più triviali. “Torno subito al bar e recupero i bagagli. Sono cose che capitano non sono arrabbiata…”
“Ecco vede”, ho esordito “C’è un problema. Ho dei surgelati con me e, per evitare si squagliassero, mi sono dovuto spostare…e per di più c’è una festa incombente fra poche ore…”
“Scusi, non capisco… E io cosa c’entro con tutto questo?”
“Le chiederei se non le scoccia di passare all’Atelier Universo. Tra l’altro questa sera c’è un party e potrebbe trattenersi. Aspiranti artisti e curiosi sono tutti benvenuti…” Non le avevo ancora dato l’indirizzo che mi ha interrotto trionfante:” Conosco quel posto è a due isolati da casa mia. Ci sono passata più volte davanti e mi chiedevo cosa ci faceste là dentro. È una fortuna che sia così vicino. Di chi devo chiedere quando arrivo?”
Non era proprio il caso di infierire con i cocci nel sacchetto. Non ora.” Mi chiamo Nico”.
“Saori, piacere. A questa sera allora”.
TUTU
Andrè mi scrutava interrogativo in attesa di un mio cenno di risposta.
“Una certa Saori, viene stasera alla festa. Siamo stati fortunati. Ora non ci resta che guardare nel sacchetto e sperare per il meglio”.
L’atelier era deserto a quell’ora di pomeriggio e, usando gli utensili e i materiali a disposizione, forse avremmo potuto rimetterlo in sesto.
“Io non lo farei”, ha suggerito Andrè. “Già abbiamo frugato nella sua borsa e abbiamo violato l’agendina. Ci prenderemo le nostre responsabilità e poi d’altronde l’avrà sentito anche lei il terremoto no? Che ti succede, ad un tratto così propositivo?”
Aveva ragione.”Ok facciamo come dici tu. Mi dispiace solo per quella ragazza. Ha avuto anche la discrezione di non chiedere nulla sullo stato delle sue cose. Se lo avesse fatto, per telefono, non avrei saputo proprio cosa risponderle…”
A fermare la conversazione ci aveva pensato Stella, la ragazza dai tutù svolazzanti. Lei nell’atelier era una presenza singolare. Disegnava abiti da danza, li indossava, allestiva scenografia e spettacolo e si metteva a ballare. Aveva un debole per Andrè e quando poteva se lo portava nel suo studio. Un balletto tutto speciale il loro. Lui tornava puntualmente due ore dopo con un appetito famelico. Lei continuava a provare poi scompariva dalla porta posteriore in silenzio dopo aver appeso le ballerine ad un chiodo sporgente sulla porta.
Ed eccomi davanti all’ingresso: pronto a spalancare la porta e a dare delle spiegazioni. È sopraggiunto André e mi ha strattonato via:” Ci penso io, tu continua a cucinare, ti senti già abbastanza in colpa per quello che è successo. Senza contare che sono stato io a combinare il patatrac…”
“Dov’è Stella?”, ho chiesto sapendo che André stava cercando solo una compagnia femminile alternativa per la serata.”È andata via! Ma cosa ti viene in mente… Non voglio mica rimorchiare…”
“E se è brutta?”, azzardo.
Il portone si è spalancato . E lei era bellissima. Sono stato travolto da una folla uscente e mo sono dovuto mettere in disparte, mentre André è stato sputato fuori in direzione della nuova ospite. C’è stato uno scambio di sguardi fra loro. I soliti convenevoli sembrava. Astutamente André le aveva restituito prima la borsa intatta. Troppo grande per quel corpo esile, chissà come faceva a mantenere l’equilibrio, mi chiedevo. La inondava di chiacchiere e lei lo stava ad ascoltare con interesse, sembrava. Poi come un prestigiatore che riserva per ultimo il suo trucco più banale ma grazie alla sua abilità lo presenta allo spettatore su un piatto d’argento, André ha sollevato il pacchetto contenente l’oggetto in frantumi. Non bastava la sua arte per addolcire la pillola.Ho visto una lacrima pesante come un macigno solcarle il viso. Lentamente scendeva giù amplificando il senso di sofferenza che immaginavo dovesse provare in quel momento. Era il momento di intervenire.
Cosa fa Nico?
- Ruba il sacchetto e scappa via (0%)
- Fa intervenire Stella perché allontani Andrè (33%)
- Offre da bere a Saori (67%)

26/08/2014 at 21:19
Ne hai scritta una nuova poi?
26/08/2014 at 21:22
Esatto Angela! La trovi sulla mia pagina:) Buona lettura!!!
10/08/2014 at 19:24
E’ una bellissima storia
04/07/2014 at 15:47
Ohhhh! letta finalmente! Peccato sia finita!!! ma… rimedio subito leggendo l’altra storia dove posso ancora votare. Bravo! mi piace come scrivi!
06/08/2014 at 04:21
Grazie di essere passata 🙂 E’ una sfida continuare questa storia ma se ho riscontri dai lettori mi risulta più facile andare avanti a scriverla! A presto!
12/05/2014 at 12:21
Assolutamente pioggia!!! Non può mancare in una storia ambientata in Giappone una scena sotto la pioggia! 😉
11/05/2014 at 11:49
In vacanza! 🙂
12/05/2014 at 03:47
Aspetto fino a questa notte… Se non ci sono cambiamenti, che vacanza sia!!!
07/05/2014 at 21:47
Oh cavolo quasi tutte in parità! Si mostra affettuosa.. Nn mi odiare XD
08/05/2014 at 01:56
Ciao dadan non ti preoccupare:) Anche io mi diverto a giocare con Marika! Io penso che lei ci speri ancora alla storia con Alessandro!!
08/05/2014 at 06:03
Ah ecco allora i voti nascosti di chi sono… 😀 Ci spererà fidati tutto si rivelerà chiaro e cristallino e Marika starà meglio;)
27/04/2014 at 13:03
Per me frequenta l’atelier
28/04/2014 at 07:02
Lo vorrei anche io ma vediamo che succede fino a domani!!!
23/04/2014 at 21:20
Offre da bere 🙂
24/04/2014 at 01:03
Ciao dadan, secondo te Nico è così coraggioso da spingersi a darle da bere? Beh, vedremo:)
23/04/2014 at 17:18
Ho letto i 4 episodi tutti d’un fiato, complimenti davvero! Io voto per un po’ di fuoco 😉
24/04/2014 at 01:04
Grazie Giulia, sono felice la storia sia di tuo gradimento. Anche la tua Palermo ha fatto breccia… È una città che senz’altro vale la pena di visitare!!
20/04/2014 at 20:09
Bacio.
17/04/2014 at 16:50
Saori 🙂
19/04/2014 at 03:43
Ciao Dadan!! Hai indovinato 🙂
15/04/2014 at 14:47
I racconti di Gabriele hanno sempre qualcosa di magico, riescono già dalle prime righe a catapultare il lettore in un mondo vicino e allo stesso tempo estremamente lontano, quasi “alieno”.
Non vedo l’ora di leggere i capitoli successivi!
15/04/2014 at 15:21
Grazie Sabri, è un vero piacere poter scrivere in libertà su questa piattaforma… Continua a seguirmi ! Perché non ti lanci anche tu, magari con un fantasy?
15/04/2014 at 16:00
Certo, aspetto con ansia il quarto episodio!
Sto già producendo, devo sistemare ancora alcune cosine e poi proverò a lanciarmi.
Lascerò le atmosfere fantasy per un eventuale secondo racconto però, ora ho in mente una storia romantica.
12/04/2014 at 23:46
Sono io la prima a commentare? Io ho scelto la festa, magari incontra gente interessante!
13/04/2014 at 03:45
Ciao Federica! Grazie del commento! Apprezzo molto lo scambio di opinioni. Direi che per ora la festa è l’opzione più probabile… Poi però dipende dal tipo di festa…hihi:) comunque aggiorno domani!! Alla prossima!