Io, morte?

Dove eravamo rimasti?

Nell'ultimo capitolo cosa ci mettiamo? Un viaggio di ritorno in moto, un po' d'introspezione ed una brutta sorpresa alla fine. (53%)

Quando a Dio capita un poker d’assi servito...

Sono fuori dall’abisso.

Il cielo sopra di me è quello vero. Ha perso il suo bellissimo colore azzurro.

Non è che non lo sia più, sono io che adesso non lo vedo come prima.

Un fiore ai miei piedi, lo colgo, non riesco a sentirne il profumo.

«Fantastico!» penso, non riuscendo a provare più nemmeno tristezza.

Solo vuoto. Adesso persino i postumi di una sbronza mi sembrerebbero piacevoli.

Cavalco la moto, spingendola oltre i 200 km/h, evitando agilmente numerosi possibili schianti.

“Se provassi a chiudere gli occhi?”

Lo faccio. Nulla.

Di più, allora.

Lascio andare lo sterzo. Ancora nulla.

So che basterebbe anche soltanto una piccola imperfezione dell’asfalto a sbalzarmi via.

Dovrei avere paura, ma non ce l’ho.

Se anche cadessi non mi farei nulla.

Sono morta, fuori e dentro.

Adoravo andare in moto prima, uscivo con Filippo soltanto per guidare la sua Honda CBR, concentrandomi sulle vibrazioni delle braccia ed ignorando quel suo fastidioso palparmi in continuazione.

Era bello. Ora? Non lo so. Ora… è nulla.

Una pattuglia mi insegue, lampeggianti e sirene spiegate. Rallento ed accosto.

«Signorina cosa crede di fare?» sbraita un agente sulla quarantina «Questa è un’autostrada, crede di essere al Mugello? Mi dia patente e libretto»

Dietro la sua rabbia vedo qualcosa. Vedo cose che prima non vedevo. Vedo sofferenza.

«Aspetti… Perché sta soffrendo così? Cosa la turba?»

Sembra indignato, la sua rabbia cresce.

«Le ho detto “patente e libretto”. ORA!» urla.

Vedo qualcos’altro… una donna, un letto d’ospedale, medici che scuotono la testa.

«Sua moglie… è malata?»

Sbianca.

«Co… cosa? Come…»

Altre immagini di lui che beve, che lavora tanto per cercare di dimenticare.

Tiro fuori il tablet che custodivo sotto la giacca del tailleur.

«Come si chiama?» gli chiedo.

«Cosa? Ma lei chi è?» è smarrito, incredulo.

«Mi dica il nome di sua moglie» trovo una inaspettata gentilezza dentro di me.

Lui tituba, ma poi risponde.

«Lucia. Lucia Novellis»

La trovo sul tablet: Lucia Novellis, nata il 5 settembre 1980, cancro al pancreas, meno di una settimana di vita.

È triste, dannatamente triste. È triste che non provi pietà per quest’uomo e per la sua consorte. Ma per una qualche strana ragione inizio a cercare, tra le impostazioni, i menù, le opzioni. Cerco qualcosa, cosa non so. Finalmente riesco.

“Mietere in data 21 agosto 2014”

Morire così a 34 anni, è davvero possibile?

Improvvisamente qualcosa mi spinge a compiere uno strano gesto: cambio la data di mietitura, e cancello la scritta “cancro” vicino il suo nome.

Non so perché l’ho fatto, ma sentivo che era giusto così.

L’uomo mi fissa ancora esterrefatto, io mi avvicino a lui, non si sposta.

Gli carezzo una guancia, è calda.

«Torni da lei, ripetete le analisi. Siate felici»

Lui non risponde, ma mi lascia andare via sul mio bolide.

Sfreccio a tutta velocità, non sapendo neanche dove andare. Credo di aver fatto una bella azione con quell’uomo, ma non riesco a compiacermene.

Quando sono a Taranto è notte fonda. Riprendo il mio tablet, controllo la lista delle anime che avrei dovuto mietere.

“Cristo… no!”

Di tutti i nomi che non avrei voluto leggere, li, avevo trovato il peggiore.

“Non è possibile… perché? Perché proprio io?”

Ad un tratto un pensiero spunta tra le fronde del grigiore infinito dentro di me.

Ripeto l’operazione che ho effettuato per la moglie del poliziotto con quello scritto nella lista.

“Mi metterò sicuramente nei guai, ma non mi importa” penso.

Leggere quel nome mi ha portato a galla tanti ricordi, tante emozioni passate che giacevano sepolte sotto infiniti strati di alcol, droga, e noia. Mi prende la nostalgia.

“Devo vederla…”

Guido fino ad un bel palazzo di mattoni rossi, posto in una via non troppo lontana dal centro città.

Parcheggio.

“Quante volte ho percorso questo vialetto” penso, tornando indietro con la mente di qualche anno, ai tempi delle scuole.

Il portone è aperto. Primo piano.

Suono insistentemente.

Finalmente la porta si apre.

«Gioia? Che ci fai qui a quest’ora? Che è successo?»

La sua voce è ovattata dal sonno, e preoccupata.

«Posso entrare?» le domando.

«Si, certo. Vieni» mi risponde con gentilezza.

Ci sediamo in cucina.

Lei indossa una vestaglia di seta, elegante. Il suo viso è molto invecchiato, più di quanto lo ricordassi.

«È molto che non parliamo io e te… mamma» le dico.

Mi guarda come fossi un’aliena.

«Mi sono successe molte cose ultimamente… sai tenere un segreto?» aggiungo.

«Ce… certo» mi dice.

La guardo intensamente.

«Sai che ho un nuovo lavoro?»

Da un’altra parte, in un luogo fuori dal mondo e dal tempo, due uomini passeggiano serenamente lungo un sentiero, avvolto dal verde.

C’è pace e serenità attorno a loro.

«Sei proprio sicuro di aver fatto la scelta giusta con lei?» domanda l’uomo con lo smoking, roteando allegramente il suo bastone da passeggio.

«Non lo so amico mio, non lo so davvero» risponde l’altro, con indosso un poncho arcobaleno con la scritta “Dio c’è!” «Le carte in genere non sbagliano. Ed io, dieci giorni fa, ho ricevuto il mio secondo poker d’assi servito…»

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551 Commenti

        • Temo che mi sia saltata una volgarità alla prima risposta! 🙁 A volte devo stare più attento! Ne ho data una più breve ed efficace dopo! Mi piacerebbe capire il processo tramite cui tu riesci ad essere molto bravo! Leggi molto ? Riprendi ? Insomma come fai ? E’ questo che mi interessa!

          Grazie mille per la risposta!

          • Ah ok, ecco perché ho ricevuto la notifica ma non riuscivo a vedere il commento.

            Mah, che dirti… diciamo che nella domanda hai incluso parte della risposta: tanta teoria (lettura) è sicuramente una base fondamentale da cui partire, in qualsiasi ambito è utile osservare e imparare dai migliori.
            Per quanto riguarda me non credo di avere segreti o formule particolari: butto giù le idee così come vengono, poi leggo e rileggo, aggiustando le cose che non mi convincono, cercando anche una certa “musicalità” nelle frasi. Purtroppo bisogna fare attenzione: spesso rielaborare troppo può essere controproducente, snatura la “poesia” di alcune frasi facendole sembrare troppo costruite o artificiose.
            Insomma, la scrittura è un mondo in cui un arrivo non esiste, esiste solo il miglioramento continuo, io mi ritengo ancora un novellino che ha davvero molto da imparare.
            Un ultimo consiglio: cerca qualcuno che critichi con sincerità, obbiettività e onestà intellettuale i tuoi scritti, ti aiuterà a capire i tuoi errori ed i tuoi punti di forza.

            Spero di esserti stato utile
            A presto

            Giò

  • Sto cercando di recuperare tutti i racconti che mi sono lasciata in arretrato, oggi tocca a te 🙂
    Credo che l’aggettivo più adatto a riassumere tutti e dieci gli episodi sia “originalissimo”. Veramente bravo, non c’è bisogno di aggiungere altro. 🙂

    Ps: grazie per aver citato Pacino e il Padrino (sono fissata, ma sto cercando di guarire) 😀

  • Immaginavo che te la saresti cavata alla grande. Dopo tanto ridere nei capitoli precedenti, un finale malinconico. Una coscienza sempre pronta a cambiare le carte in tavola.
    Ci sono due lavori che non può fare chi ha una coscienza: La mietitrice e il presidente (che sia una ditta dove si deve licenziare, che sia di una nazione ecc…)

    Complimentissimi

  • Bravo Giovanni, finale ben costruito e quasi toccante 😉
    E il finale è il capitolo più difficile. Spesso mi è capitato di vedere racconti cominciati bene (o molto bene) che poi si sono persi arrivando a un finale un po’ così, stiracchiato. E’ il pericolo di questo gioco, in cui proprio perché le scelte sono in mano al lettore, lo scrittore deve mantenere concentrazione doppia.
    E tu ti sei meritato un bel “segui l’autore” 🙂

  • Un bel finale! Mi ha ricordato uno speciale di Halloween dei Simpson in cui Homer diventa la morte e deve uccidere Marge. Qui, però, devo ammetterlo, c’è tutto un altro clima. Mi ha molto toccato l’incontro con la madre, appena accennato, ma che trasmette davvero tanto!
    Per il finale con Dio, poi, è sicuramente adatto allo stile del racconto, per cui concludo con i miei complimenti.
    Non clicco su “Segui l’autore”, perché l’ho già fatto. Aspetto di premere “Segui storia” appena arriva il tuo nuovo incipit. 😉

  • Standing ovation!
    È ovvio, Giò. Se inanelli dieci perle alla fine ti ritrovi un gioiello.
    Un racconto molto originale, che ha saputo far ridere, pensare, commuovere, appassionare. Cosa vuoi di più? 😉
    Mi piacerebbe che la Mietitrice potesse tornare un giorno su queste pagine; nel frattempo sono già pronto per il tuo prossimo racconto. Che dovrà essere straordinario, perché ora nessuno si aspetta di meno. Quando si comincia? 🙂

    p.s.: quando la Mietitrice ha preso la strada per Taranto, per un attimo ho temuto un colpo di scena clamoroso. Poi ho visto che non stava venendo da te XD

  • Mi associo ai vari complimenti, ed apprezzo anche io Dio lasciato in secondo piano. L’unica cosa che mi lascia un po’ così è la nostalgia di Gioia, a mio parere non avrebbe dovuto provarla, né per la moglie del poliziotto né per la madre! Non che così sia un brutto finale (anzi!!!!) ma le avrei dato un tocco di spietatezza che alla Morte forse serve! ^^

    Attendiamo un altro racconto, sappiamo tutti che sei molto prolifico!! 😉

  • Ci avevo preso!
    D’altronde, quale altra poteva essere una “brutta sorpresa” per la “Morte”?

    Credo questo sia il capitolo migliore, e secondo me hai fatto bene a lasciare al figura di Dio un po’ anonima, solamente accennata. Avrei fatto così anche con G.C., perché assume ancora più importanza.

    Il diavolo no: ci sta, ormai è scritto in tutti i racconti, film, telefilm, che prima o poi lui appare.

    Bravo… e ora?

    • Col senno di poi sono contento di aver accennato Dio solo nel finale, lasciando la sua figura anonima ma al tempo stesso molto influente.
      Ora… metto in standby un possibile sequel (sempre se ci sarà mai) e compio gli ultimi preparativi per il prossimo incipit, che è in dirittura d’arrivo!

      • Io sono contro i sequel (tranne che per i gialli tipo Poirot, Lincoln Rhyme, ma non sono proprio sequel, ma altre storie con gli stessi personaggi). Un racconto è bello e perfetto così, senza bisogno di rimetterci le mani o di allungarlo quando è già finito. Semmai puoi farne una versione più lunga 🙂

        ps. Dio l’ha assunta per fare i miracoli?

        • Io pensavo ad un sequel di quello stampo, cioè una storia nuova con alcuni personaggi già apparsi… ma è un forse a caratteri cubitali.
          La versione lunga c’era in origine… ma, dopo i primi due capitoli estesi, mi resi conto che era un inutile allungamento del brodo. Ciò che volevo dire lo avevo detto già nei 5k caratteri.
          Ora, a storia conclusa, ci si potrebbe anche ragionare… ma prima devo finire Echoes, e qualcosa mi dice che sarà una cosa lunga… ho in mente un infinità di idee per quel racconto! 😉

          ps Diciamo che Dio fa un “regalo” all’umanità ogni poker d’assi servito che gli capita! Un raro e benevolo scherzo della sorte 🙂

  • Come sempre, complimenti!
    Sei riuscito a essere sempre ironico senza scadere nel demenziale, anzi, sempre lasciando un certo sospetto perchè se nell’Aldilà si ride, bisognerà sempre pagare un caro prezzo.
    Ormai sono una tua fan incallita e non vedo l’ora di leggere il prossimo incipit…giallo-fantascienza-distopia…presente!!! Sono quì!!! 😀
    Alla prossima!

    • Grazie emily, di cuore, per avermi seguito anche qui e per la fiducia.
      Il prossimo racconto partirà nel giro di un paio di giorni, il tempo di dare le ultime aggiustate alla bozza per incipit ed a quella per whattpad, alla fine mi sono deciso ad iscrivermi pure li 🙂
      A presto, un abbraccio
      Giò

  • Anche questo viaggio è finito.
    Faccio una piccola premessa prima di partire con i ringraziamenti.
    Avevo in mente un altro finale per questa storia ma poi, non saprei spiegare perché, ho cambiato rotta verso lidi più sereni.
    Cambiare rotta è stata la strada maestra di questo viaggio, quindi tutto sommato è coerente col resto.
    Mi scuso con chi avrebbe gradito un finale più cattivo, sarà per la prossima volta! 🙂
    Vorrei ringraziarvi tutti: chi mi segue dall’inizio, chi mi ha scoperto solo in questo racconto, e chi ho perso strada facendo ma che poi ho recuperato.
    Grazie del vostro sostegno, delle vostre critiche (poche, un buon segno?), e dei vostri numerosi e graditissimi complimenti.
    Presto (è già pronto) partirò con il nuovo incipit, se vi va di continuare a seguirmi vi aspetto li.
    Il titolo sarà “Echoes – I sette volti di Jay”, un giallo che sa di fantascienza e distopia.
    Alla prossima, un abbraccio.
    Giò

  • Hi hi hi!

    Stavo per dirti che mi ricordava, la scena iniziale, proprio l’ufficio del mega direttore galattico in persona, ma mi hai anticipato. Malinconia: mancava solo l’acquario dei dipendenti!

    Bellissima immagine, bravo:

    “Un brivido, come un pazzo al volante di una Ferrari, percorre contromano l’autostrada dei miei sensi lungo la colonna vertebrale, finendo la corsa con uno schianto alla base di essa.”

    Premesso che adoro la Diavel anche se a tutti i miei amici fa schifo, non sono convinto che la storia debba continuare adesso: vedrei più il prossimo capitolo come l’incipit di un nuovo racconto. Ma, dato che continuerà, sono per la brutta sorpresa. Adoro, dopo un po’ di tempo, i romanzi o i racconti che finiscono male! Ti avverto che a distanza di due anni devo ancora riprendermi dalla morte di Ned Stark, se sai di chi parlo.

    Bravo Giuà! Comunque io, fossi stata in lei, non so se avrei accettato subito: almeno indaga, no? “Da qui all’eternità” sembra una minaccia, e se poi invece che un lavoro cool è una maledizione? Cioè… lo sai bene cosa è successo a Iberian Dudekiller quando è diventato Darklord, no? 😉

    • L’acquario era sinceramente troppo 😀

      Bella, vero, non per fare auto celebrazione ma è piaciuta pure a me… infatti l’ho scritta! 🙂

      La Diavel è un gioiello *.* te lo dice uno che ha paura di andare pure sul triciclo, ma prenderei la patente A apposta per guidarla!!
      Leggendo il commento di Diego mi sono reso conto che questo potrebbe già essere un buon finale, ma mi si impone un 10 capitolo quindi… forse ascolterò il tuo consiglio e socchiuderò la “porta” di questa storia, invece di chiuderla del tutto. Forse…
      Dovrebbe essere de Il trono di spade, giusto? Non l’ho letto… mi spaventa quanto è lunga la serie dei libri! 🙁

      Indagare dici? Aveva a che fare col diavolo in persona… per te aveva davvero scelta? O forse era già tutto deciso? 😉

      Ps “Bravo Giuà!”???!?!?!?!??!?! Sei stato a Taranto di recente? XD

    • Si 🙂 ho voluto giocarci su questo fin dall’inizio.
      Leggendolo volevo far credere che fosse lei in qualche modo collegata alla morte, poi durante la lettura volevo indurre a cambiare idea, per poi ritornarci alla fine.
      A quanto pare il giochetto è riuscito! Ottimo 😉

  • Due episodi così vicini sono distillato di goduria letteraria 🙂

    Allora capitolo bellissimo. La pelle umana del caro Fantocci ahahahahah

    Ora passo alle opzioni. Ho scartato subito da due (quelle del ci hai preso in giro) perché non vera. Le opzioni sono sempre state interessanti.
    La prima no. Non volevo la brutta sorpresa alla fine.

    Ho votato la terza, cioè vorrei che finisse così. Ma proprio così. Secondo me questo è un bellissimo capitolo finale, ma hai l’obbligo del decimo, e a meno che tu non scriva un enorme parola FINE nel prossimo capitolo, sarai obbligato a scriverlo 🙂 e noi ce lo gusteremo con piacere naturalmente. Forse forse, nel finale metterei il primo incarico di lei. Magari va ad Arcore…

    • I tuoi commenti o mi fanno morire dal ridere o mi fanno arrossire! Grazie Diego, davvero troppo buono! 🙂

      Beh anche tronco del decimo capitolo non sarebbe male, ma qualche idea ce l’avrei… la brutta sorpresa sembra spaventare molti, chissà perché…? :/

      Effettivamente Arcore non sarebbe male, ma credo che propenderò per qualcosa di più… drammatico!

    • È vero che di azione in quest’avventura ce n’è stata ben poca, ma non credo che metterla tutta concentrata all’ultimo capitolo sia coerente con il resto del racconto. Ma complimenti per l’idea Oscar, la terrò da parte per un futuro… chissà, in un altro racconto forse! 🙂
      Complimenti per l’idea però 😉

      • Grazie per la considerazione Giovanni! Comunque non intendevo una scena alla “Die Hard” di puro testosterone, ma una “scena d’azione” raccontata con lo stile unico che hai usato per questa storia; così da dare un parte più “attiva” a questa protagonista che altrimenti rimane solo “vittima degli eventi” narrati. Resto in attesa dell’ultimo capitolo! 😉

  • Viaggio di ritorno, introspezione e brutta sorpresa (sono proprio curioso di scoprire qual è!).

    Sin da quando ho letto il titolo di questa storia ho pensato proprio a questo: il protagonista che diventa la morte. Quando avevo iniziato a leggere la tua storia mi avevi invece spiazzato. Ma vedo con piacere che la mia prima intuizione era vera! 🙂 Bravo Giò!

  • Bravo, bravo, bravo!
    Come sempre, ti adoro.
    Sono estremamente indecisa tra un viaggio di ritorno in moto con brutta sorpresa e lasciarti carta bianca…
    In realtà anche questa è un’opzione fasulla: concluderai comunque l’opera…tanto vale concluderla in moto!

  • Carino il nome, ma ti dirò che è un’espressione che qui da noi non si sente mai! 😉

    Sai che io come giudice ci vedevo troppo… Costanzo? Non so, non chiedermi perché. Tipo che si incazza per il brusio… ‘boni ‘boni. Contigli per gli acquitti…

    Sono per il finto entusiasmo: tanto, comunque accetta…

    Capitolo davvero simpatico, secondo me bricoleur ti ha segnato per sempre. E ora per il gran finale, cosa ci sarà?

    • A dire il vero c’è stato uno scontro al vertice con: Speranza Perduta, Eterna Tristezza, Santa Mancata e Chiara Mentepazza 🙂

      Vero… oppure dedicargli un capitolo a sé, una bella puntata del Costanzo Show in cui intervista Socrate, Attila e Napoleone 🙂

      Curioso sto fatto dell’essere segnato per sempre… dimmi di più! Che hai notato? 🙂

      Nel prossimo la proposta di lavoro e… qualcos’altro! 😉

      • C’è sempre una sorpresina finale nei tuoi racconti, l’ho notato! 😉
        Ma no, “segnato” forse era troppo… però vedo che ti sei divertito un po’ a giocare con personaggi famosi nell’aldilà, che se vogliamo è un po’ la sua firma. Nel suo racconto (il mio preferito fino a prova contraria) “Ferocia illuminata”.

        • Sono molto combattuto se con l’ultima votazione farvi scegliere il grado dell’ultima cattiveria da infliggere alla povera Gioia oppure se farvi scegliere la location del prossimo incipit “Echoes parte prima – I sette volti di Jay”. Tu che mi consigli?
          Per il resto beh… ammetto e riconosco che questo racconto è frutto di vaneggiamenti mentali originati dalla lettura di ferocia illuminata, poi dietro c’è tutta una storia che preferisco fare finta di aver dimenticato…
          Spero, alla fine dei conti, di aver prodotto qualcosa di vagamente originale

  • Il tuo stile mi fa morire dalle risate (ancora ho negli occhi Elvis che canta Gigi D’alessio con lo stile di Mal ahahah). Questo capitolo non è da meno. Nella scena di quel film da te rammentato (Al Pacino, Keanu Reeves), subito negli occhi il corpo nudo di Charlize eheheh

    Io ho votato una indifferente irriverenza che potrebbe essere davvero divertente.

    Grande!
    ps. Ma non ho visto Sante Licheri, è sempre vivo?

  • Ho votato per la famosa empatia di Marlon Brando nel Padrino, ma ero tentato anche da Patch Adams.

    Gran capitolo, mi ci sono fatto un sacco di risate, la scena della ruota della sfortuna è stata micidiale, con Mike a ripetere all’infinito le sue gaffe. Ma Elvis (ancora grazie per la citazione dopo i nazisti, me li hai messi tutti e due alla fine) 🙂 che canta Gigi D’Alessio penso sia una delle torture più atroci che possano capitare. Forse il capitolo migliore finora, mi ci sono sganasciato e poi l’attesa per sapere la sorte di quei golosi, io sono sicuro che impazzirei, soprattutto se mi mettete davanti i cannoli di Erice!!!!!

    • Come diceva Morgan più giù: a famigghia è a famigghia!

      Grazie Diego, non potevo non metterli nel capitolo dopo che sono stati in vantaggio per molto tempo.
      😀 Gigi D’Alessio… già l’originale è una tortura, cantato da Elvis (in Italiano alla Mal) è senza dubbio qualcosa di inumano 😉
      Poveri golosi, io credo che finirei li a targhe alterne: un giorno in biblioteca un giorno alla mensa!!
      Grazie ancora per i complimenti, a presto

  • Comico-spietato come Sean Penn! Gran film mystic river…

    Beccato il cameo di “Inversione”, ti ringrazio caro. Anche grazie per aver dato vita a Mike (al quale la signora Longari fracassa il volatile…) e al Califfo, come richiesto dal sottoscritto.

    Pessima sorte, le buone forchette, davvero pessima. Poveretti. Comunque, sai essere davvero triste e cattivo quando ti ci metti… e non solo per aver mandato tutti questi grandi all’inferno, ma proprio per l’atmosfera che hai sapurto creare. Bravo, mi hai messo il magone!

    Adesso che sappiamo che è la nipote di un buon mangiatore (uno chef famoso forse?), mi sto arrovellando per capire se questo dato ha un senso per una possibile soluzione finale ad un enigma che non hai mai posto apertamente.

    • Come non quotarti su Mystic River.
      Di nulla, è stato un piacere! 🙂
      Mi farò chiamare “magonator” da oggi XD
      No, il nonno era solo un buongustaio tutto qui. In realtà riflette una persona vera, esistita tra i miei affetti, e volevo farne un piccolo omaggio alla memoria. E lui era una buona forchetta. Si sarebbe fatto una bella risata se gli avessi detto che in un racconto l’ho messo all’inferno! 🙂
      Nei prossimi due capitoli si chiarirà tutto comunque.
      Alla prossima boost, sempre in gamba! 😉

  • Io sono per Minosse come Patch Adams…sto poveretto dovrà pur divertirsi dato che passa l’eternità a giudicare i morti! Se no sai che noia…
    Bel capitolo! Appena ho letto “Vorresti vedere una persona cara?” ho pensato subito ad una nonna. Per me sarebbe stata la nonna almeno! 😛

  • Bell’episodio Giò. Soprattutto hai descritto molto bene il mare di sentimenti che scuotono la protagonista. E poi il nonno. Tutti abbiamo perso un nonno cui volevamo bene, come non immedesimarsi?
    Bravo ancora una volta, e, mi ripeto ma è giusto così, la copertina è ampiamente meritata. Adesso però, dopo tutta questa serietà, ci vuole proprio un po’ di caciara. Vai con Minosse in versione Padrino! 😉

  • Ho scelto Sean Penn solo xke è il mio attore preferito.. Dato che.. Ehm ehm.. Non ho visto nessuno dei tre film.. 😀 bel capitolo come sempre! Immagino i mancati spazi sono dovuti al fatto di far entrare tutto in 5000 caratteri 🙂

  • Facciamo entrare in scena Dio e speriamo che tuoni! Ma è poco votata. Incappo su the incipit nel maldestro tentativo di seguire senza interferire mai il volo di mia figlia(omaggio a Ron),invece inizio a leggere , a divertirmi e decido di restare. Mi affeziono ad alcuni racconti,altri mi incuriosiscono…… ad altri mi avvicino con cautela.Il tuo è tra i miei preferiti .

    • Grazie Tiziana, le tue parole mi riempiono di felicità ed orgoglio.
      Ci si avvicina a questo sito per le ragioni più disparate, ma se inizi a seguirlo non lo lasci più… specie se poi inizi a scriverci!
      Chissà che Dio non riesca a recuperare, visto che lui tutto vede e tutto può! 😉

  • Voto Dio, perché ormai manca praticamente solo lui! “Follia” magari nel prossimo, dove vedo hai riportato due scelte suggerite da me! 😉
    Questo capitolo è molto diverso dalgi altri, malinconico direi… penso tu ci sia riuscito appieno a trasmettere questa sensazione, bravo!
    C’è anche una frase bellissima:”Nel nero dei suoi occhi sembra sia rinchiuso il segreto della paura del buio”. Come ti è venuta? Davvero molto molto bella.

    • Se fosse possibile scriverei entrambe le versioni del prossimo capitolo (una seria ed una demenziale) ma purtroppo ne vincerà solo una… vedremo cosa deciderà la maggioranza!
      Non dovrai aspettare molto Fra, penso che tra l’ottavo ed il nono capitolo si svelerà tutto ciò che la riguarda. Compreso il nome che, forse non ci crederai, devo ancora decidere!! Ci ho ricamato sopra senza nemmeno averne un’idea… povero me! 🙁

    • Grazie Oscar 🙂

      A Roberto lascerei la lettura della Divina Commedia, senza dubbio più meritevole di questo strambo esperimento letterario 😉 però devo ammettere che le sue interpretazioni danno un valore aggiunto alle parole, tutto sommato non disdegnerei affatto… 😀
      Alla prossima

      Giò

  • Davvero indecisa tra la mia serietà congenita e la voglia di sganasciarmi dalle risate…
    Ha vinto la parte seria, però non mi dispiacerebbe se dopo ci fosse un altro attacco di pura follia! XD
    Complimenti, leggendo il titolo ho pensato “figo! Un’altra citazione di musical! Adoro Singing in the rain!”, ma quando ho letto il finale…brr ok, depression…
    *clap-clap*

    • *inchino per l’applauso*
      Dopo del settimo ci sarà poco da ridere, almeno per la protagonista! Povera… 🙂
      Ti confesso una cosa: quando ho scritto “fai tu e fai piovere” intendevo un modo di dire che sta per “fai tu e fai qualcosa di buono”, ma mi sono accorto che molti lo hanno preso alla lettera e si aspettavano la pioggia in qualche modo. Ma la pioggia all’inferno? Poi m’è venuta l’associazione pioggia-lacrime e così…

  • Passi dall’umorismo alla malinconia con una facilità sconcertante!
    Che dire? Non voglio creare minestroni di personaggi, e nemmeno intristirmi. Quindi voto per far entrare in scena il Direttore. Sperando sempre nella clemenza (o nella disattenzione, visto che non risulta ancora tra coloro che ti seguono) del Vaticano 😉

    • Devo ancora trovare la mia strada immagino, credo che questi facili cambi di direzione tra i generi mi riescano per questo motivo, del resto sono passato dal mio primo racconto un horror drammatico, al secondo fantascienza, per passare a questa avventura ironico-satirica.
      Dio ancora non l’ho inquadrato bene nella testa come farlo, ma sarà un’altra bella sfida senza dubbio…
      Spero che il Vaticano prosegua nell’ignorarmi… non si sa mai! 🙂

    • Grazie Diego, detto da te poi è valore aggiunto! 🙂
      Forse eccessiva, tu e la protagonista avete ragione.

      1) Il re del rock non è niente male come idea…
      2) Hitler e Pinochet… non gli dedicherei il capitolo intero, sono personaggi scontati da trovare all’inferno ed a me piace giocare sull’effetto sorpresa, ma li nominerò al volo. Sarà una dedica a questo tuo commento và… 😉
      A presto Diego
      Giò

    • Ok, faccio io allora 😉
      Si, ho vendicato tutti gli studenti passati, presenti e futuri!
      Che pensava di passarla liscia il guelfo? 😀
      Grazie per lo spettacolare, le rime sono state l’ennesimo azzardo in questo racconto che, fino ad ora perlomeno, mi sta dando molte soddisfazioni.

    • Nella bozza originale del capitolo (prima di avere l’infelice idea di metterci le rime) mi ero riservato una sedia e tutta la bibliografia di fabio volo, da leggere comodamente sotto una twerkatrice pelosa che si odorava le ascelle sudate. Poi non mi bastavano i caratteri ed ho dovuto tagliarla.
      Da te piove? Qua il sole spacca le pietre… Dio benedica il sud!!! 🙂

  • Ok Giò, tu vieni verso su, io vengo giù.
    Roma può andare? Non voglio un appuntamento galante: facciamo finta di non conoscerci, un cenno col capo, e ci scambiamo la “roba”. Dev’essere buonissima anche la tua…
    Così, potrei anche dirti che vorrei vederti maltrattare un po’ il Califfo.

      • Già, non facile da interpretare il fiorentino… ma di sicuro d’effetto.
        Stavo pensando anche a Mike Bongiorno, oppure Silvio (ma è vivo!) che sistema gli ultimi preparativi per l’arrivo, e vuole accertarsi che sia tutto in ordine, spartendo ordini a destra e a manca.

  • Mi sento penalizzato dal non aver letto “Tre metri sopra il cielo”. Lacuna che, sia chiaro, non intendo colmare.
    Voto la terza che hai detto (pardon, scritto).
    Siamo in zona copertina. Sono proprio curioso 😉

    • Non ti sei perso nulla, tutte le info necessarie le trovi su wikipedia, basta un click su trama e ti sei risparmiato di leggere il libro.
      Spero che Moccia sia messo bene a senso dello humor, casomai passasse da queste parti…
      Tre posizioni minimo da scalare per la copertina premio, chissà… anche se la vedo dura per i grafici 🙂

      • Eccomi. Stile impeccabile, mi sono divertito tantissimo a leggere, non trovo blasfemia in quello che scrivi, ma solo sano divertimento. Il racconto mi piace molto, ho colto molte citazioni che riguardano Bricoleur (dal vermiglio alla macchina, dall’ade spa all’improvviso niente) 🙂

        Il racconto è davvero molto interessante e scivola via che è un piacere, ho letto quattro capitoli e c’era voglia di leggere di più. E’ scontato il fatto che da oggi io ti segua 🙂

        • Ciao Diego, hai mantenuto la parola 🙂

          Grazie per i complimenti, gonfiano il mio già smisurato ego 😉 e son felice di essere riuscito a “catturare” un altro autore di incipit che leggo con vero piacere.
          Parlando dell’aldilà un paio di citazioni a bricoleur erano d’obbligo, per me.
          Ti ringrazio ancora, e spero di riuscire a mantenere alto il desiderio di proseguire fino in fondo la lettura di questo racconto.
          Alla prossima
          Giò

        • ps il nome della protagonista, bravo per aver notato quel piccolo riferimento ai genitori, rimarrà ignoto fino al penultimo capitolo.
          Un motivo c’è 🙂
          Colgo l’occasione per dirti una cosa riguardo un tuo racconto e che non ebbi modo di fare quando lo lessi: Il grande mattatoio. io, a differenza di altri, ho trovato il finale invece molto azzeccato, additare un orrore simile a qualcosa di molto umano piuttosto che ultraterreno lo trovo perfetto come finale. Ma è un parere personale 🙂

          • Io di solito noto molti particolari e quello del nome non poteva sfuggirmi assolutamente 🙂 Sono sicuro, visto come scrivi, che ci sarà sempre voglia di leggerti.

            Grazie per l’apprezzamento al Grande Mattatoio, tra i miei racconti il più emarginato 🙂 ripensandoci, penso che non cambierei una virgola.

  • Se per vedere Gesú cantare metal devo farmi suora, quasi quasi… XD
    Sono stata terribilmente indecisa tra la biblioteca e il dottor Lucifero…
    Alla fine ho optato per la biblioteca!
    Capitolo fantastico, sono combattuta tra le risate e tra l’amarezza della tragica realtà…
    Aspetto con trepidazione il prossimo capitolo! Sempre complimenti! 😉

    • Basta che non ti metti a lanciare “tovaglie” sul palco… 😀
      E lo so, il diavolo attira… ma i libri di più! 😉
      Grazie emily, sono felicissimo che tu abbia colto appieno l’essenza che ho cercato di imprimere in queste parole, risate si, ma amare!
      Alla prossima

  • Personalmente trovo esagerato il modo in cui Gesù si esprime e non mi trovo d’accordo con quanto detto. Trovo superficiali certe critiche. Come credente mi sento offeso. E devo dire un’altra cosa: tu queste cose non credo che le faresti con Buddha o Maometto. Ci sono senz’altro degli spunti interessanti, ma il grosso è offensivo. C’è tanta gente che prega sinceramente col Padre Nostro, non vedo perché debbano essere presi in giro e banalizzati così. Mi dispiace, ma mi aspettavo di meglio.

    • Ciao francesco, grazie del tuo commento sincero.
      La superficialità la addebito alla mancanza di “spazio” per poter esprimere approfonditamente i concetti, abuso dell’attenuante offerta dal numero limitato di battiture.
      Ti dico in tutta onestà che la mia conoscenza del corano è troppo limitata per poterne esprimere una critica accurata, e sicuramente introdurla in questo racconto avrebbe reso il tutto un insensato minestrone (sempre se non lo è già). Discorso diverso per il buddismo che, in tutta franchezza, non mi sento di criticare più di tanto in quanto è più una filosofia che un culto religioso vero e proprio.
      Ovviamente non intendevo fare di tutta l’erba un fascio (nel discorso sulle preghiere), mi riferivo a chi pensa che basti solo quello per lavare via le proprie responsabilità.
      Non era mia intenzione offendere, anche se mi aspettavo di urtare la sensibilità di qualcuno, purtroppo questa tematica scotta ed affrontarla nel modo che ho scelto io era un rischio…
      Di Gesù in realtà si sa davvero poco anzi niente, scartando le fonti bibliche o direttamente connesse alla dottrina cristiana, quindi chi davvero fosse in realtà non si può sapere con certezza (sempre se sia davvero esistito).
      Io l’ho immaginato così: tosto e risoluto, per uscire fuori un po’ dagli schemi.
      Non ti biasimo se deciderai di non proseguire oltre nella lettura, ci scriviamo nel tuo racconto che seguo con vero piacere.
      Alla prossima francesco
      Giò

      • Come personaggio storico non se ne dubita, perché è esistito e ci sono le fonti, anche non bibliche! Poi, certo, credere che sia il figlio di Dio è sicuramente un altro discorso.
        Comunque penso di continuare a seguire il tuo racconto, sperando che, chiuso questo episodio, ci si concentri di più sulle vicende della protagonista.
        Ti ringrazio per la risposta corretta e sincera (non sempre è scontato riuscire a dialogare serenamente).
        Alla prossima!

        • Abbiamo opinioni diverse ma sono sempre del parere che dovremmo vivere tutti secondo il modus romanesco del: volemose bene! 🙂
          Ti rassicuro che questa è stata l’unica e ultima pagina dedicata al tema religioso, perseverare sarebbe antipatico e noioso.
          Grazie per la fiducia, spero di farti tornare il sorriso prendendo in giro qualcuno meno “scomodo” di Gesù. Accetto suggerimenti 😉
          Alla prossima

  • Ho votato per lasciare in pace Gesù Cristo. Sono tra le persone sensibili a temi religiosi, ma nonostante questo ho voluto leggere. Sarebbe da bigotti giudicare senza nemmeno leggere! Ho quindi affrontato questa lettura con spirito critico, cercando di mantenermi aperto. Personalmente non amo queste parodie di Gesù, ma non per questo condanno il tuo racconto, che, in ogni caso, rimane sempre piacevole!
    Continuerò a seguire, votare e commentare, anche se l’opzione da me scelta non dovesse vincere. Ci tengo però a farti una critica. Presentare questo Gesù, più che una tua visione, mi sembra un’ignoranza. Se anche non si pensa a Gesù come il figlio di Dio, ma solo come un personaggio storico, ritengo che difficilmente ne venga un’immagine trasgressiva come la tua.

    • Ciao francesco, grazie innanzitutto per aver deciso di continuare a leggere, nonostante ciò che è presente nel racconto urti la tua sensibilità. Ero perfettamente cosciente del rischio che correvo.
      In realtà non ho voluto inserire il personaggio di Cristo per farne una sterile parodia. Conosco discretamente bene il personaggio e potremmo, anche se questo credo non sia il luogo più indicato, disquisire parecchio su di lui: vederlo sotto il profilo spirituale, inquadrarlo come personaggio storico, o addirittura affrontare alcune argomentazioni storiologiche che non lo vedono figurare in nessun’altra fonte escluse quelle bibliche. Insomma, ciò che vorrei sottolineare, con questo commento, è che se anche in apparenza l’ho trattato con superficiale ignoranza il fine ultimo, ma te ne accorgerai tu stesso nel prossimo capitolo, è nascondere una profonda (e poco accurata, ahimè) critica verso l’umanità, non certo fare del becero umorismo.
      Grazie comunque della tua partecipazione francesco, alla prossima! 😉
      Giò

      • Effettivamente, ripensandoci, finora il Gesù che hai inserito non ha ancora parlato, per cui è presto per parlare di eventuale blasfemia. Dal tuo commento, poi, mi hai messo curiosità di scoprire la tua critica verso l’umanità. Inoltre sono sicuro che il tuo scopo non è certo una banale e semplice “blasfemia” senza capo né coda. Non credo, infatti, che avrebbe molto senso inserire Gesù solo per offendere o ridicolizzare. Sono quindi sicuro che, anche se potrei non essere totalmente d’accordo, sarà comunque interessante vedere quale critica veicolerà questo Gesù.
        Per cui, attendo il prossimo episodio! 🙂

  • Ho scritto e cancellato questo commento tre volte perché tutto quello che cercavo di dire sembrava blasfemo o di cattivo gusto e mi sono sentita un po’ in colpa…mi sa che gli anni di catechismo forzato mi stanno un po’ condizionando 😀
    Però a questo punto parlaci di questa versione alternativa di Gesù Cristo, tanto visto il periodo siamo anche in tema (che pessima. Basta, vado a confessarmi) 😉

  • Io l’avrei lasciato in pace Gesù, mica perché sono un bigotto, diciamo più che altro per economia del racconto. Un personaggio così “scomodo” rischia di segnarti l’intera storia. Prendi la Bibbia, dopo che arriva lui non si parla d’altro…
    Molto meglio una fugace apparizione… 😉

  • NOTA DELL’AUTORE

    A partire da questo capitolo, e sicuramente anche nei prossimi, vaneggerò a proposito di personaggi (reali, presunti tali e di fantasia) provenienti dai più disparati ambienti: dalla religione, dalla letteratura, dalla musica, dalla storia, eccetera.
    Potrei (vista l’irriverenza che caratterizza questo racconto) urtare la sensibilità di qualcuno, gli chiedo venia in anticipo, confidando nel fatto che mi si riconoscano almeno le attenuanti generiche (sono incensurato).
    Preciso che non è mia intenzione discriminare o offendere, ma semplicemente dare una parvenza sommaria del mio pensiero riguardo certe tematiche.
    Vi pregherei di non proseguire oltre nella lettura se siete particolarmente suscettibili a tali argomenti (specie quelli religiosi).
    Inizialmente volevo mettere un po’ di pepe in questo racconto… ho deciso che ci mettero il peperoncino. A chili!
    Perché ho deciso così?
    Un azzardo, puro e semplice.
    Con due assi e due kappa nelle mani ho cambiato una carta, vedremo se questo racconto diventerà un bel full house o rimarrà una misera doppia coppia…
    A voi lettori l’ardua sentenza
    Giò

  • Mi sono divertita moltissimo a leggere questo secondo capitolo!
    Ottimo ritmo e fantastici tutti e due i personaggi!
    (Della Morte mi ricorda un po’ Metatron di Dogma XD )
    Continua così!! 😉
    Ah, io sarei per un giretto e una chiacchierata, meglio evitare imprevisti di cui si potrebbe scordare…

  • Bicchierino e giretto. Attività che non precludono un’eventuale chiacchierata… a meno che non si beva senza sosta.
    Il Molise. 😀
    Ottima chiusura di capitolo, Gio, mi hai lasciato col sorrisone da orecchio a orecchio… ed è mattina, io sono un orco di mattina.
    Virata tosta, nel racconto, inaspettata “persino” per me, ma su quella caddy puoi fare quel che ti pare…
    Welcome to the Ade SPA.

    D.

    • ………….scusami ma sto raccogliendo la camionata di monetine che escono dalla slot…………….

      Scherzi a parte, sono felicissimo di aver allietato la tua mattinata (infernale pure per me).
      Quella del Molise avevo timore (ma poco) a scriverla, poi mi sono detto: agli “artisti” si concede tutto… aspetto la querela dal presidente regionale 🙂
      Se ho sorpreso te allora metà del lavoro è fatto! 😉
      Vorrei inviarti la versione estesa dei primi due capitoli (non me ne vogliano tutti quanti se scelgo solo te) per sapere cosa ne pensi. Se ti va di sprecarci un paio di cinque minuti a leggerli scrivimi il tuo indirizzo mail (oppure tramite twitter).
      Alla prossima D.

    • Non è scontroso, è pur sempre un mietitore no? 😉
      Perdona la mia ignoranza ma non conosco 49 days, l’ho dovuto “googlare”. Non saprei dirti… qua di sicuro il fine non è una seconda chance. L’esperimento di cui parla il Della Morte allude a qualcos’altro… ma ovviamente si saprà alla fine. 🙂

      • No ma infatti il risvolto che prende il secondo è diverso, in 49 days la protagonista schiatta, incontra una sorta di traghettatore di anime e le concede 49 giorni dentro al corpo di un’altra, con varie regole etc. L’inizio con i 10 giorni e le cose da fare, me lo ricordavano xD ma ora hai cambiato tutto. Non comprendo però perché decida di anticipare la morte e andar nell’aldilà. o.o

        • Si effettivamente il primo capitolo lascia intendere qualcos’altro rispetto al secondo. Ma non mi bastava: volevo dare MOLTO più carattere alla nostra eroina, ed alla storia in toto, visto che l’argomento seconda chance (oltre ad essere già abbondantemente sfruttato da altri) l’ho in un qualche modo trattato nel mio primo racconto.

          Beh in realtà non l’ha propriamente anticipata, ha solo deciso di spendere i suoi ultimi dieci giorni li. La lista di ciò che avrebbe potuto fare, come alternativa, parla chiaro. E lei è una senza mezzi termini! La adoro 🙂

  • Con una virata che farebbe invidia a Luna Rossa, folgorato sulla via per Damasco da un’improvvisa ispirazione che mi ha colto qualche giorno fa, ho cambiato la rotta di questo viaggio. La curiosità, vincendo sui più normali sentimenti umani, mi ha spinto a voler osare maggiormente. Spero che apprezziate questa scelta, me ne accorgerò ben presto credo.
    Parallelamente ho deciso di sviluppare questo racconto in forma estesa, che al termine pubblicherò in un ebook, che approfondirà la storia e comprenderà tutte le parti che (ahimé) ho dovuto tagliare per rientrare nei 5000 caratteri. Probabilmente lo troverete su meeTale.
    Spero solo di non aver “sprecato” quella che, a detta di molti, era un’idea originale. Anche se un poco lo temo…

    • Allora, tira il freno a mano!
      Innanzitutto non usiamo parole inconsulte tipo “scrittore”. Al massimo mi definisco un “utilizzatore di parole”.
      Secondo… vabbè dai torno a lavorare che è meglio… 😉
      Ma semb’a c’pa a fa baldorie tin’? Mannaggia a te!! 😀

    • benvenuto.
      grazie thommy, per essere passato da queste parti e per i complimenti. Volevo allontanarmi un poco dai personaggi degli altri miei racconti (almeno nel carattere) e metterci un poco di “pepe” in più. Spero di non aver sbagliato spezia, mi sa che ho preso il peperoncino 😉

    • E va bene ho capito! Nel prossimo il protagonista sarà un bel principe azzurro che, cavalcando un unicorno su prati fioriti ed arcobaleni scintillanti, deve risolvere il mistero del folletto ladro di baci perugina, ok? 🙂
      Mi si sono cariate pure le gengive nello scrivere ‘sta roba…

  • Ciao Giovanni, ma com’è che tutti i personaggi dei tuoi racconti sono morti o lo saranno a breve? 😀 Certi passaggi mi hanno fatto davvero sorridere, è proprio un bell’inizio 🙂 Io ho scelto curiosità…

    PS: una ragazza come la protagonista si merita a prescindere una bella punizione(magari non la morte, ma le piattole assolutamente si) 🙂

  • Originalissimo 🙂
    Sto vagando un po’ alla ricerca di racconti a cui appassionarmi e il tuo modo di scrivere mi piace, fluido, rapido e vivo..
    Qualcosa mi dice che seguirò questo viaggio fino in fondo!!
    Voterei il rimorso, ma è così scontato… lei mi pare più adatta ad affrontare con curiosità quel poco che le resta da vedere e vivere…

    • Grazie per aver scelto me allora, spero di riuscire ad interessarti quel tanto che basta da non farti scappare via.
      La curiosità hai scelto… mi ero ripromesso che non avrei dovuto condizionare le scelte esprimendomi ma farò un’eccezione confessandoti che sarebbe la mia stessa scelta, se fossi un lettore di questa storia.

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