Have A Cigar

Dove eravamo rimasti?

Come la chiudiamo? La spiegazione di un pazzo... (67%)

The Tide Is Turning

Mike, Red e Rain si avvicinarono a Richard. Lui s’inginocchiò, implorando pietà: verme fino all’ultimo…

Red prese la bottiglia di brandy dal mobiletto e la ruppe in mille pezzi. Sempre impugnandola dal collo, afferrò Richard per i capelli, quindi lo guardò negli occhi. Il vetro gli dipinse una striscia cremisi sulla guancia, Richard non urlò ma si pisciò nei pantaloni beige.

“E se cercherai me o i miei amici, tornerò…” disse in un sibilo.

Red si diresse verso la porta e uscì dall’ufficio.

Rain si avvicinò a Richard. Un passo che sapeva di morte, che suonava minaccioso. Il piede desto si alzò e ricadde precipitosamente sui genitali di Richard.

Un urlo lacerò l’aria.

Le labbra di lei si avvicinarono all’orecchio di Richard.

“Ma come, un duro come te non apprezza il sadomaso? Mi deludi…”

Lo lasciò a terra dolorante  e uscì a sua volta dalla stanza.

Erano rimasti soltanto Richard e Mike.

“Richard… dimmi che almeno l’altra volta non c’entravi…”

Il ragazzo guardò Mike, quindi sputò sul tappeto persiano.

Mike lo guardò, gli occhi iniettati d’ira…

“Anneke, Jennifer, Steven… Senza contare i poveracci che hai coinvolto questa volta… Ma che cazzo ti passa in quella testa di merda?”

Richard sorrise.

“Hai mai ottenuto tutto ciò che volevi, Mike?”

“No.” fu la repentina risposta.

“Io sì…” sibilò Richard.

“E non ne avevo mai abbastanza… Volevo una BMW? Fatto! Una casa con piscina? Ce l’ho. Una troia che me lo succhiasse? Ho scopato con tre donne contemporaneamente! Una me lo succhiava, io leccavo l’altra mentre la mia mano masturbava la terza! Ho un jet privato! Ho tutto ciò che voglio!!!! Tranne…”

Mike ascoltava esterrefatto quel delirio d’onnipotenza.

“Tranne?”

“Il potere decider sulla vita degli altri…”

Mike aveva esaurito la collera. Dopo quella rivelazione, i suoi sentimenti si erano azzerati.

“Tu sei pazzo…”

“Forse. Però posso permettermelo!” urlò Richard.

Mike si avvicinò a lui.

“Ti lascio vivere…” mormorò.

Si girò per uscire dall’ufficio. Richard sospirò. L’istante successivo la gamba sinistra di Mike lo colpì violentemente al volto, facendo schizzare un fiotto di sangue sul pavimento, insieme a un paio di denti.

“Io per te sono morto. E non azzardarti a sfiorare Mandy nemmeno col pensiero…” sibilò Mike prima di uscire dall’ufficio, lasciando Richard svenuto.

Mike accompagnò Red e Rain a casa sua: erano troppo stanchi per affrontare il lungo viaggio di ritorno. Li presentò a Mandy, felice di rivedere il suo amore, quindi cenarono insieme.

“Ecco, potete dormire in questa stanza.” disse loro Mike una volta finita la cena.

“Riposatevi, abbiamo trascorso ore infernali…”

“Grazie, amico…”

“Non dirlo nemmeno, Red. Vedrete che domani il sole brillerà di nuovo…” disse strizzandogli l’occhio mentre usciva dalla stanza.

Red iniziò a spogliarsi, quando realizzò d’essere insieme a una ragazza. Si fermò di colpo. Rain guardò il letto matrimoniale: e ora?

Red intuì i pensieri della ragazza.

“Tranquilla, dormirò sulla poltrona…”

“No, non è giusto. Divideremo il letto, Red. Mi fido di te…”

Timidi come due adolescenti, s’infilarono tra le candide lenzuola che sapevano di pulito. Si distesero, rigidi come due manichini. Senza volere, Red sfiorò la mano di Rain, che trasalì.

“Scusa, non volev…”

La frase di Red fu interrotta dalle labbra di Rain che si posarono delicatamente sulle sue. Un tocco lieve che gli scaldò l’anima. La spogliò lentamente, accarezzandone i fianchi e godendo dei grandi seni morbidi. Fecero l’amore così, lentamente e con passione, finché l’alba di un nuovo giorno non li accolse felici…

Mike stringeva al petto Mandy dopo le fatiche dell’amore. Sentire il suo corpo nudo gli donava una sferzata d’energia unica.

“Amore, pensi che quei due…” ammiccò Mandy.

“E perché no? Sono due persone fantastiche, meritano un po’ di felicità…”

“Chissà che staranno facendo…” disse lei con un sorriso.

“Probabilmente questo…” rispose Mike baciandole il ventre e scendendo sempre più giù, verso la fonte di piacere di Mandy. Lei gli accarezzò i capelli, quindi lo fece sdraiare e gli montò sopra. Una notte d’amore che sarebbe stata la prima di molte altre…

Richard aprì gli occhi di colpo: ricordava ciò che era accaduto poco prima. Era vivo ma dolorante, sentiva un tocco gelido sotto la schiena. Tentò di alzarsi ma il corpo non rispondeva ai comandi. Si accorse di esser legato e di esser sdraiato su di un tavolo d’acciaio. Quello non era il suo ufficio e certamente non era casa sua.

“Ben svegliato…” mormorò una voce nell’ombra.

“Chi cazzo sei? Cosa vuoi? Io sono…”

“Lo so chi sei, Richard…” l’interruppe la ragazza, mostrandosi alla luce del neon appeso al soffitto.

“Jennifer… tu…”
“Sono viva, sì, razza di maiale. Anche tu lo sei, anche se non so per quanto ancora…”

Jennifer osservò gli strumenti di tortura medievale appoggiati sul tavolino accanto a lei. Alcuni brillavano, altri erano arrugginiti. Ne impugnò uno.

“Io comincerei con questo, che dici?”

Richard era terrorizzato: non poteva finire così.

Jennifer si avvicinò lentamente, con grazia.

“No… no… no!!!!!!!!!!!!!!!”

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