Dove eravamo rimasti?
Speranza
Il rumore di tacchi su mattonelle di un bianco lucido e perfetto, passi precisi ed eleganti nel silenzio perfetto, nella solitudine di chi solo non si sente mai.
Il sole risplende sulla città, le pareti di vetro offrono una visuale perfetta dall’alto sugli edifici che svettano brillanti, sulle corsie dove sfrecciano mezzi in perfetto ordine e, sotto ancora, il verde che decora il livello 0 dove i pedoni si muovono come formiche, ognuno diretto al suo posto, alla sua mansione.
Un equilibrio perfetto, un meccanismo ben oliato, super controllato. Pubblicità colorano intere facciate, ammiccano ai pedoni, agli autisti di macchine che possono concedere qualunque distrazione, pronte a prendere il controllo e a salvaguardare il benessere dei loro passeggeri.
Il panorama viene poi coperto da un velo di informazioni e le vetrate divengono uno specchio di dati sugli eventi in corso e i problemi, tutti puntualmente già in risoluzione.
Un cenno della mano ingioiellata e altri dati si sovrappongono a quelli azzurri. Una serie di icone verdi, simboli semplici, funzionali, che tappezzano un po’ tutta l’area sovrapponendosi a pedoni, a vetture, accumulandosi negli edifici.
Un cenno ancora e ai verdi si sovrappongono delle X rosse. Alcune lampeggiano, poi si disattivano. Altre appaiono di colpo e subito la schermata offre foto, dati e una voce anonima, computerizzata, richiama sul posto agenti per un controllo.
Un sospiro e le vetrate tornano a essere una barriera trasparente tra la stanza e il mondo al di fuori.
I passi tornano da dove sono venuti, scendono una scala e si dirigono verso una porta a tenuta stagna. Questa si apre, e si richiude alle spalle dell’ospite.
Una seconda porta si apre dando accesso a una piccola stanza dotata di abbigliamento e strumentazione atta all’ingresso in una zona con pericolo di contaminazione. Sui vetri della terza porta i simboli dichiarano chiaramente il pericolo con simboli e grandi caratteri rossi.
Una voce registrata e uno schermo ripetono in loop la procedura per indossare le tute e i respiratori e tutte le precauzioni da prendere nel caso di contatto con agenti contaminanti.
Per l’ospite sembra una procedura di routine.
I passi riprendono, non più così precisi e sonanti.
La pavimentazione cambia, l’odore delle sostanze chimiche con cui tutto viene tenuto pulito e perfetto sembra da solo identificare la zona e rendere più che normale la presenza di un paio di altre figure in tenuta anti contagio alle prese con schermi, pad e strumentazione medica.
Al centro, circondato da una cupola di vetro spesso, una figura giace su di un letto, inerte. Nonostante ciò, fasce metalliche a controllo manuale gli assicurano il torace, i polsi, le caviglie e il collo alla base del suo luogo di apparente riposo.
E’ un uomo con indosso nulla più che i resti di una tuta di un colore scuro, danneggiata dal fuoco, forse dal plasma. I suoi parametri vitali sono costantemente sott’occhio, miriadi di fili, tubicini ed elettrodi sono collegati al suo corpo, dal corpo ai macchinari.
Il suo sangue viene continuamente filtrato.
L’ospite posa per un attimo lo sguardo sulle due figure che rispondono con uno sconsolato scuotere del capo. Nulla di nuovo.
Con il sospiro di chi non si aspettava niente di diverso, si appoggia al vetro con le mani e con la fronte, osservando l’uomo in silenzio.
Da quanto tempo sei lì?
Per quanto tempo ancora ci resterai?
Era davvero necessario?
Pensavamo di fare la cosa giusta…
Ma chi aveva ragione?
Chi ha ragione?
Torna da me…
Apri gli occhi K…
14/11/2014 at 18:26
La situazione da un altro punto di vista. 😀
13/11/2014 at 19:17
E so che rimarrà aperto il finale, ma onde non fare una terza serie di 10 capitoli qui, concluderò la storia e poi chi vorrà leggerla la troverà per kindle aggratis X3
Con le vostre scelte avete fatto deviare la storia in maniere inaspettate e avete contribuito a renderla più ingarbugliata e complessa di quanto mi fossi prefissa inizialmente. Grazie! <3
(e comunque io avrei votato il dottore ò.ò)
19/10/2014 at 01:29
Io voto per la situazione U.U
23/10/2014 at 15:50
Spiacente, la situazione rimarrà in dubbio, adesso vedremo di sapere qualcosa di più sugli “Angeli”
15/10/2014 at 19:18
Sai ben descrivere l’ansia e la concitazione della scena, brava!
Voglio saperne di più sulla squadra!
23/10/2014 at 15:50
Grazie :3
Verrai accontentato! La maggioranza vuole avere una panoramica dei nostri “eroi”
13/10/2014 at 20:07
Per me si torna la presente. molto buono il finale, il grassetto arriva come una randellata
23/10/2014 at 15:49
Era un troppo che si poteva magari sbrogliare, ma a quanto pare si preferisce conoscere i nostri “eroi” ^^ e il presente attenderà, con un fucile puntato contro con Mathias
18/08/2014 at 14:02
Ottimo finale, quel “Ricorda” è particolarmente incisivo. Vada per la squadra Angeli.
01/08/2014 at 14:06
Uhm, devo riconoscere che voglio assolutamente saperne di più sulla Squadra Angeli, sei ben riuscita a mantenere viva l’attenzione…e grazie per il disegno! ^_^
30/06/2014 at 08:54
Fuori dove? Mi sembra la domanda più ovvia. Trama intrigante, brava 🙂
03/07/2014 at 01:21
Per il momento pare che a Mathias prema di più essere liberato, ma vedremo ^_- Grazie!
23/06/2014 at 20:43
Ottimo, ottimo ritmo,
atmosfera alla “spiegazione di Morpheus” che in effetti apre a una interpretazione piuttosto convincente dell’evoluzione.
Mi è piaciuto molto, vai così!
03/07/2014 at 01:22
Menomale che sembra convincente XD non essendo molto avvezza alla fantascienza vado secondo ispirazione. Questa storia continua ad essere un esperimento che di volta in volta spero di portare avanti con un minimo di credibilità.
Grazie!
15/06/2014 at 09:42
Ciao Aurora.
Voto per “Il ruolo di Morfeo”.
Altro bel capitolo, bravissima.
D.
09/06/2014 at 18:14
Fantastico racconto
10/06/2014 at 12:34
Grazie ^^
09/06/2014 at 18:13
Ho votato che c’entra lui con la I O M
03/06/2014 at 12:45
Voto per la fine della gentilezza, ma senza passare alla violenza 🙂
28/05/2014 at 23:08
Io voto per la vera sede della IOM e per il garbo… almeno finto, almeno per ora.
Due capitoli notevolissimi, a mio modesto parere.
Brava,
D.
28/05/2014 at 23:47
Grazie!
Stavolta io non riesco a scegliere… ho messo tre strade, tutte e tre hanno già una scia possibile nella testa. Sto giocando senza schemi, carta completamente bianca. Piena improvvisazione… ed è divertente XD
29/05/2014 at 08:50
Ah, guarda, non dirlo a me.
Su tre racconti scritti qua (2 e mezzo, ok) penso di aver avuto in mente al massimo, come idea di partenza e d’arrivo, qualcosa tipo “Giech fuma”.
29/05/2014 at 12:55
Io di solito rincorro la testa invece. In testa le storie e i personaggi non si fermano perché non ho tempo o non ho voglia di trasporre quello che fanno o pensano.
Per me è uno sforzo notevole frenarli e aspettare, se non una settimana, almeno qualche giorno prima di continuare.
Per fortuna al momento sto lavorando anche su altro, così tengo la testa impegnata anziché lasciarla libera di escogitare come distruggere psicologicamente (spero almeno sopravviva fisicamente) il povero Mathias XD
26/05/2014 at 20:52
Rivali della IOM 🙂
25/05/2014 at 22:27
Mmm.. con questo episodio hai creato una premessa interessante, il lettore si sente spaesato come il protagonista che inizia ad annaspare in mezzo ai casini… molto interessante, vai così!
26/05/2014 at 15:50
Io ci ho messo del mio, ma la farina del sacco non è tutta mia XD ce l’abbiamo messo insieme nei casini!
19/05/2014 at 12:00
Ciao, incipit interessante.
Ho notato che prima però, è necessario leggere un racconto precedente: “In our memory”, giusto?
Ho anche sbirciato gli account che hai linkato nella tua bio, complimenti per i tuoi progetti! Soprattutto i disegni.
Ti seguo, non dico cosa ho votato! 😉
ps: magari, appena avrò tempo, leggo anche l’altro… buona continuazione.
19/05/2014 at 19:47
Sì, è un seguito. In Our Memory era nato mooolto tempo fa e purtroppo lo avevo interrotto per problemi di salute, quindi l’ho ripreso di recente e l’ho finito in breve tempo per poi continuarlo.
Grazie per i complimenti :3 chissà che anche stavolta disegni qualcosa per la mia storia come ho fatto per la prima che scrissi all’esordio su The Incipit!
19/05/2014 at 20:59
In bocca al lupo allora… per la storia e per la salute, soprattutto! 😉
A presto.
17/05/2014 at 01:15
Davvero bellissima questa storia! Doveva essere continuata…vediamo di capirci qualcosa…e cmq. Rea non la reggo xD
18/05/2014 at 20:55
Non sei l’unica xD non è che per ora si sia fatta voler molto bene
16/05/2014 at 20:01
Rea 😉
16/05/2014 at 15:49
Bentornata Aurora.
Scelta tostissima, già al primo capitolo. Io ho votato per Ania, ma non chiedermi il motivo perché non lo so proprio.
D.
16/05/2014 at 15:51
Non mi sono fatta attendere, sfrutto la scia.
L’istinto nel votare è sempre promettente, vedremo quale donzella lo aiuterà… se lo aiuterà…
16/05/2014 at 15:52
Hai scritto tre capitoli a strettissimo giro, mi sa. Grande.
16/05/2014 at 16:49
Non credo che ci fosse ancora qualcuno che seguisse IOM, quindi gli ultimi due capitoli li ho scritti quasi uno di seguito all’altro. Erano passati troppi mesi dall’inizio. Adesso vediamo un po’.
Sono in quella fase che scrivo perché voglio scrivere, scrivo perché mi va e mi fa stare bene. Lettori o non lettori, andrò avanti.
E mi son rimessa in pari anche col nostro Giech XD che vecchietto adorabile.
16/05/2014 at 16:50
Dai, IOM c’era almeno uno che lo stava aspettando, no?
Giech… vecchia adorabile canaglia. 🙂
16/05/2014 at 16:52
Già :3 grazie.
Ci sono su The Incipit quegli scrittori che mi fanno tanto “vecchio gruppo” quando ancora non c’erano poi tante storie, si riusciva a seguirle tutte bene o male. Adesso il panorama è molto più vasto!
16/05/2014 at 16:55
Verissimo.
Io infatti ne sto seguendo decisamente troppe. 🙂
Il vecchio gruppo c’è e cerchiamo di tenerlo arzillo il più possibile, dai.
16/05/2014 at 15:46
Si ricomincia, sull’onda della salute più stabile del solito, diamo fondo alle energie e all’ispirazione. Scopriamo insieme chi manovra la realtà, cosa sono questi codici, dov’è la verità… se c’è n’è una sola.
Sballottiamo ancora un po’ il nostro Mathias, sperando che non gli prenda una crisi di nervi… o magari possiamo augurargliela, potrebbe venirgli in mente qualche folle gesto interessante XD