Emozioni estive

FANTASMI DAL PASSATO

Rientro in casa, non penso sia il caso di farlo arrampicandomi ad una corda, il nonno è già a letto. La chiave di riserva è sempre sotto il vaso, altrimenti SU PER LA CORDA ! Vedo Marco che si allontana lungo il viale illuminato dalla luce della luna, lei che ha ispirato tutte le anime sensibili al vero amore.

Ho visto malinconia nei suoi occhi, ogni cuore che ama ha il diritto alla felicità.

Il mio amore sarà quello vero ? Alessandro mi ha sempre stupito con i suoi gesti e  le sue dimostrazioni d’affetto, ma il mio è veramente vero amore.

Forse non sono mai riuscita a leggere nel mio cuore.

Forse il legame così profondo che mi lega a Marco è solo una  profonda amicizia, la nostra complicità non è mai sbocciata in qualcos’altro, non c’è mai stata un occasione, data l’ immaturità e l’incapacità di comprendere.

La lontananza non ha mai scalfito la nostra amicizia, essa è rimasta sempre fresca e tenera.

Dolcemente mi addormento..

E’ mattino, mi sento accarezzare ai piedi del letto, un micino si strofina con il suo pelo. Mi spavento in un primo momento ma poi lo prendo in braccio e lo coccolo, che dolce risveglio !

Che notte, forse ho sognato tutto.

Mi vesto velocissima e scendo giù a fare colazione. Il nonno mi aspetta, con un insolito sorriso birichino, come per farmi capire di aver sentito tutto il chiasso della notte prima.

“Nonno oggi sarò la tua assistente”. Il nonno “certo tesoro”.

Insieme ci allontaniamo nei pressi dei campi, dove ci sono le viti, che il nonno cura con amore sconfinato.

Quando passiamo sotto i tralci delle viti, le foglie accarezzano le nostre teste, ed emanano dei profumi di serenità.Il sole che filtra negli spazi lancia dei raggi multicolori, sembrano delle spade lucenti che mostrano con il loro splendore  la forza della natura.

Improvvisamente sentiamo delle voci che vengono verso di noi : un uomo che cavalca il mio Pedro, vestito in modo elegante, il viso coperto da un mazzo enorme di rose..

Torno indietro, quasi spaventata, ma è Alessandro, non ci credo.

Scende da cavallo e corre verso me, mi stringe forte “Non potevo stare ancora senza vederti” e io “Amore sono felice che sei qui”.

Il nonno si avvicina e saluta Alessandro “Cosa ti porta qui dalla tua rumorosa città ?”

“Sono venuto per vedere Sara, è in splendida forma, quest’aria la rende ancora più bella”.

Ci avviciniamo al casolare, beviamo qualcosa di fresco, le cicale fanno da sfondo ai nostri discorsi. Il vento che soffia sempre imponente, dona ristoro ai nostri corpi accaldati.

Alessandro ed io restammo da soli e lui mi si avvicina: ” Devo parlarti di noi e del nostro futuro,sai ho avuto una proposta di lavoro,ma si tratta di andare fuori dall’Italia”.

La mia espressione si fece improvvisamente cupa e triste:” Non c’è nessuna possibilità in Italia? “.

“No Sara mi è stato offerto un posto da dirigente molto remunerativo così potremmo iniziare a costruire il nostro futuro insieme”.

Io un po’ frastornata gli chiedo: ” Ok,possiamo parlare dopo,ti fermi qui a pranzo?”.

“No non penso,sono qui solo per dirti questo,perchè per me era importante,ho bisogno di una tua conferma”.

Improvvisamente tutti i miei sogni,i miei progetti,il nonno,la fattoria stavano per essere travolti da un onda di incertezze, per dare spazio a una nuova vita.

“Lasciami un pò di tempo”

Improvvisamente  si sente il rombo di una  moto che si avvicina con tutta la sua potenza,  due persone con il capo coperto da un casco, attirano la nostra attenzione.

Si fermano  e  toglie il casco il primo centauro, è Marco e penso sia Silvia con lui.

Marco con curiosità si avvicina a quell’uomo vestito in maniera insolita per quel luogo, mentre lui indossava un perfetto look da Cowboy. Sembrava di vedere mezzogiorno di fuoco, lui lo sceriffo e l’altro il cowboy che si guardano come solo loro sanno fare.

“Ciao, sono Marco, tu sei Alessandro non è vero?”

“Si giusto, tu sei l’amico di campagna di Sara, bè un’entrata d’effetto”con una punta di  invidia sottolinea Alessandro.

Si avvicina il secondo centauro,si capisce che è una donna dai pantaloni che mettono in risalto le dolci curve, sfila i suo casco e improvvisamente il volto di Alessandro muta come se avesse visto un fantasma.

Marco ” Lei è la mia compagna.” Loro si tendono la mano e un sottile filo di voce si sente dalle loro labbra, “Ciao”.

Lei abbassa lo sguardo e finge ti tornare a posare il casco sulla moto, e io “Sai Alessandro, si è presentato oggi come RICHARD GERE in PRETTY WOMAN, con un mazzo di fiori alla guida di un cavallo, il mio Pedro.

Silvia “Che romantico !”.  Alessandro  non parlava più, si limitava solo a sorridere. Io e Marco capiamo subito che c’è qualcosa di strano. Beviamo qualcosa, Alessandro mentre parlava  gettava  sguardi furtivi a Silvia, cosa mai succede ? Chi è Silvia ? Alessandro l’ha già conosciuta?

Mi sta nascondendo qualcosa…

 Loading ...