Emozioni estive

UN NUOVO INIZIO

“Silvia, cerca di capire, io ho bisogno di sapere” ripeteva Marco con insistenza a Silvia.

“Dopo l’incontro con Alessandro non sei stata più la stessa e lui non risponde più alle chiamate di Sara, praticamente è introvabile”.

“Marco, ti assicuro che non ci siamo mai conosciuti o almeno non ricordo di averlo mai visto”. Marco curioso chiedeva “come non ricordi?”. Silvia continuava “Sento che una parte della mia vita è come stata spazzata via”.

Marco  disse nervoso “Silvia, non mi prendi in giro così facilmente, tu menti, lo sento “.

Silvia mettendosi le mani fra i capelli “Basta sono stufa tu, Alessandro cosa volete da me”, e Marco “Lo sapevo è venuto da te”.

Silvia in preda ad una crisi di pianto corse fuori, Marco infastidito prese il cellulare per avvisare Sara che non sarebbe riuscito a raggiungerla e nello stesso momento sentì una frenata fortissima.

Silvia era a terra, l’uomo che l’ha investì era sotto choc.

Arrivò l’ambulanza, Silvia aveva una ferita alla testa, non  grave,era priva di sensi.

Marco attese notizie dalla saletta del Pronto Soccorso, passarono ore e pensò che non era il caso di avvisare Sara, l’avrebbe spaventata a quell’ora. Marco venne colto dal sonno .

Sara pensierosa per il mancato arrivo di Marco si addormentò e sognò di nuovo quella bambina bellissima che piangeva e le tendeva la mano, ma Sara non riusciva  ad avvicinarsi. Sara non avrebbe mai immaginato della reale esistenza di quella bimba rivelatale dal suo magico Alby.

E’ giorno, e una donna si avvicinò a Marco che si trovava  appoggiato con la testa sullo schienale della sedia.”Scusi è urgente, la signora non è più nel suo letto, l’ha vista lei?”io ancora intontito”No, non ho visto nulla, adesso dov’è andata?”.

Marco chiamò Sara e le spiegò quello che era successo la notte precedente e le chiese “E’ passata da te ?”.Io lo tranquillizzai “Calmati, si sarà allontanata per schiarirsi un pò le idee, vedrai ritornerà”.

Sara scese in cucina e informò il il nonno di quello che era accaduto, lui asserì di aver notato che quella ragazza era parsa sempre un pò misteriosa.

Il nonno vedendo Sara un pò scossa le disse”Adesso cara, andiamo insieme nel nostro orto, vedrai poi starai meglio”.

Ricordo  la nonna Emily che mi diceva “Ricorda Sara dopo una tempesta viene sempre il sole, non disperare mai”.

L’orto del nonno era qualcosa di meraviglioso, sembrava di entrare in un giardino incantato.La nonna trascorreva tanto tempo qui, ogni piantina aveva la sua storia.Lei ci parlava con loro e loro ripagavano il suo amore con i loro frutti. Lei mi diceva che il segreto era fare tutto con amore e i miracoli sarebbere nati dalle mie mani .Queste sue parole mi seguono in tutto quello che faccio.

Dopo aver raccolto alcune verdure per il pranzo, sentìì il rombo della moto di Marco.”Sara Silvia non riesco a trovarla, ho paura faccia qualche sciocchezza”.

Sara e Marco facevano  supposizioni su dove poteva essere Silvia e sul silenzio di Alessandro, se fossero state delle coincidenze.

Dall’altra parte della città, una donna attendeva  all’angolo di un palazzo. E’ Silvia, lei dopo l’incidente aveva ricordato tutto, attendeva Alessandro sotto casa.

Alessandro frettolosamente scese le scale del suo palazzo e si sentì chiamare “Alessandro !!!!” Lui stupito “Giulia , finalmente sei tu, ma cosa ti è successo, stai bene ?”.”E Giulia piangendo”Adesso si, ricordo tutto, ti ho amato tanto, ma c’è dell’altro, ti prego, aiutami”.

Alessandro accennò della sua gravidanza e Giulia si coprì il viso “La bambina, dov’è adesso! La mia Marianna,portami da lei”:Alessandro felice  “Lei e con tua mamma Carla e tuo papà Alberto”Lei disperata “Come avranno sofferto” e Alessandro “Loro hanno sempre sperato in un tuo ritorno e la bambina gli ha dato tanta forza”

Nello stesso momento Marco e Sara decisero di prendere i cavalli e perlustrare la zona.

Improvvisamente il cavallo di Sara incominciò a dare dei cenni di nervosismo, forse causati dal troppo caldo e si lanciò in una irrefrenabile corsa. Marco riuscì a raggiungerla ma il cavallo inciampò e Sara cadde  fortunatamente su un cumulo di paglia.                                                                                                                     Marco le si avvicinò “Sara come stai?”                                                                    

Le spostò i capelli dal viso, erano troppo vicini, lui la guardò e non riuscì a fermare le sue labbra che si avvicinarono  sempre più, scatenandosi in un bacio che accese mille sensazioni.                                                                                                 Lei lo avvolse con le sue braccia  “Abbiamo aspettato tanto, destino beffardo il nostro, i nostri corpi separati dal tempo le nostre anime unite da sempre.”

Nel frattempo Silvia ed Alessandro che stavano  raggiungendo la casa dei genitori di Giulia.

Sono davanti alla porta, si prendono per mano e in quel momento si risveglia in loro il ricordo della loro passione, adesso è tutto chiaro per Giulia.

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