Quello che porta la pioggia
Jorge Rodrigues aveva disposto i pezzi della pistola a ruota sul tavolino davanti a cui stava in ginocchio. Una giornata di pioggia come quella era l’ideale per pulire la sua Menina.
Era l’unica proprietà di Jorge e l’unica cosa a cui tenesse davvero. L’aveva vista nascere, a Norimberga, in Baviera, dall’altra parte del mondo. L’uomo che l’aveva costruita, un armaiolo di cui non ricordava più nemmeno il nome, gli aveva spiegato come smontarla e ripararla, con un lungo discorso in una lingua roca e musicale di cui non capiva una parola. Ma aveva capito i gesti e ora li ripeteva, nello stesso ordine, e come sempre ripensava a quel tedesco e a quell’unica volta in cui il suo mestiere, fare la guerra, lo aveva ripagato abbastanza da potersi permettere un oggetto così sofisticato.
Alzò gli occhi dal tavolino e guardò fuori. La porta scorrevole verso la strada era aperta. A proteggerlo dalla pioggia c’era solo una stretta veranda e una tenda che non arrivava fino a terra, ma lasciava in basso uno spazio aperto alto un braccio. Da lì poteva vedere, un gradino più sotto del pavimento di legno della sua stanza, la strada ormai piena di pozzanghere e fango. La pioggia stava pulendo l’aria e Jorge ne respirò l’odore tornando alla sua pistola.
L’odore fu il primo a entrare. La padrona di casa avrebbe di nuovo protestato per i suoi ospiti così rumorosi, così puzzolenti e così gaijin. Ma la porta era aperta e Jorge non poteva impedire a qualcuno di entrare, per cui si limitò a portarsi il dorso della mano al naso. Ma quello non capì l’offesa, entrò senza togliersi i sandali e si piazzò a gambe larghe davanti a lui.
– Cerco Jorge Rodrigues, mi hanno detto che abita qui.
Jorge sospirò.
– L’avete trovato.
L’uomo era vestito con un saio, ma Jorge mancava troppo dall’Europa per capire a che ordine appartenesse. L’unica cosa che sapeva era che non era un gesuita e parlava con accento spagnolo, ed entrambe le cose portavano guai. Il frate si guardò intorno e alla fine decise di sedersi per terra.
– Ho bisogno che accompagni me e i miei confratelli in un viaggio.
– Un viaggio per dove?
– Per Edo. Dobbiamo andare a parlare con lo Shogun.
Jorge lo fissò: l’uomo era fradicio e sul pavimento si era formata una pozzanghera, sporca del fango portato dai sandali. O quello era uno scherzo, o il frate era appena sbarcato e non sapeva nulla di quel paese.
– Fino a Edo è un viaggio lungo. Volete farlo vestito così?
– Certo. Questo è il vestito che san Francesco ha scelto per noi.
– Ah, così siete un francescano. Chissà se allo Shogun piacerà il messaggio del poverello di Assisi.
– Noi speriamo di sì.
Jorge ne dubitava. Allo Shogun non piacevano né i francescani né la Spagna, e neppure i gaijin in generale.
– Attraversare il Giappone non è prudente per uomini così chiaramente cristiani. Forse dovreste accontentarvi di parlare con uno dei daimyo qui intorno. Magari ne è rimasto qualcuno ancora interessato al messaggio evangelico, e abbastanza potente da permettersi di rischiare di incontrarvi.
– L’abbiamo già fatto. Il daimyo Saikai è stato molto lieto di incontrarci.
Il cuore di Jorge si strinse.
– È proprio lui che ci ha chiesto di accompagnarlo a Edo. Ma io e i miei confratelli ci sentiremo più a nostro agio se ci sarete anche voi.
– E il daimyo cosa ne pensa?
– Ci ha fatto lui il vostro nome.
Il frate tirò fuori una collana di monete d’argento, forate e tenute insieme da una corda.
– Questo è l’anticipo. Per le vostre spese iniziali.
Jorge fissò le monete che si adagiavano sul tavolino con un rumore metallico.
– Immagino di non potermi…
– Non pensateci nemmeno, sarebbe scortese. Il daimyo Saikai mi ha fornito un lungo elenco di dispiaceri che potrebbero capitarvi se il suo favore vi venisse meno, ma sapete, sono un frate, le minacce non si adattano al mio abito.
– No, certo, capisco.
– Per quanto in realtà sarebbe lui a farle per mio tramite.
– Sì, ovvio, voi non avete colpa.
– Vedo che ci intendiamo.
Il frate si alzò e gli tese la mano.
– Siamo d’accordo, allora. Partiamo tra due giorni.
Jorge annuì e la strinse controvoglia. Guai era l’unica parola che si aggirava nella sua testa mentre il frate usciva.
Prese uno straccio e si inginocchiò a pulire il pavimento. La pioggia era cessata e il vento portava l’aria pulita e fresca da fuori. Con un po’ di fortuna la puzza se ne sarebbe andata prima di sera.
Ripose lo straccio e tornò alla sua Menina. Si inginocchiò al tavolino, sistemandosi il kimono sotto le ginocchia. Aveva appena finito di rimettere l’ultimo pezzo, che un gatto entrò e si piazzò davanti a lui. Era bianco con striature color cenere e aveva gli occhi di un azzurro chiarissimo.
– Cos’è, vuoi andare a Edo anche tu?
Il gatto sembrò annuire, si sdraiò su un fianco e chiuse gli occhi.
Chi va a salutare Jorge prima di partire?
- Il porto (40%)
- Un monaco al tempio (40%)
- La sua amante (20%)

21/07/2014 at 23:56
Bella storia. Complimenti. 🙂
21/07/2014 at 09:37
Ragazzi, ho dovuto ridurre il finale a un terzo di quello che era, siate clementi.
La versione giusta di questo racconto mi sa che è quasi del doppio. 😐
21/07/2014 at 14:49
come ti capisco……
Comunque a me il finale è piaciuto molto,inaspettato e originale, a questo punto sarei curiosa di leggere la versione estesa !
21/07/2014 at 07:49
😉
21/07/2014 at 00:22
Ho una sola parola: URCA!
Il finale mi è piaciuto e mi ha lasciato perplesso allo stesso tempo…
Ciao 🙂
20/07/2014 at 19:11
Tsukuyomi. Attendo il gran finale!!!
20/07/2014 at 14:30
di solito vado contro corrente, ma stavolta concordo: Tsukuyomi!
ed ora vai dritta dritta verso la meta, aspetto il gran finale!
20/07/2014 at 13:54
Sei giusto in tempo per pubblicare l’ultimo episodio visto che il concorso d’estate si chiude oggi, ho votato per Tsukuyomi, vedo che è l’opzione più votata tra l’altro. In bocca al lupo per il concorso!
20/07/2014 at 13:18
Poetica l’immagine dell’eterea ragazza che emana luce.
Bravissima nel creare atmosfere magiche.
Ho votato Machiko, ma ho la sensazione che non sia la tua opzione preferita.
20/07/2014 at 15:33
P.S.: dimenticavo… Concordo con i tuoi commenti su WD. Io mi sono già cancellato da TI una volta, per le tue stesse motivazioni sul circolo chiuso, i commenti buonisti, gli incipoints che non premiano la qualità, gli spammer e i per sui socil network.
Però sono tornato. In fondo chi se ne frega degli incipoints? L’importante è trovare dei buoni lettori che ti diano giudizi spassionati, magari critici ma costruttivi. Sono pochi ma preziosi. E poi c’è il gioco dell’interattività che è comunque sfidante.
Non andare via.
20/07/2014 at 21:01
A me piace il fatto dell’interattività, aiuta a scrivere storie. Ed è divertente. Mi piacerebbe poterlo fare con storie più lunghe.
Comunque no, ho un’altra cosa che avrebbe proprio bisogno di un posto così per andare avanti. 🙂
Non a brevissimo purtroppo. E con molta molta più calma. 😀
19/07/2014 at 22:21
Mi associo alla maggioranza, un dono per guarire. Ma da cosa? Io mi immagino una maledizione. 🙂
19/07/2014 at 21:54
un dono per curarsi. qualcosa di nobile, un valore superiore.
18/07/2014 at 22:40
Il dono per la salute
18/07/2014 at 20:05
Non esiste nulla di più prezioso della salute, a parte l’amore.
18/07/2014 at 20:03
>>Ricchezza: il dono lo renderà in grado di… (cosa?)
Generare ori e preziosi. Grazie ad essi può anche acquisire potere…
Ciao 🙂
18/07/2014 at 19:21
Allo Shogun L’imperatore va bene dove è, fa il Kami del Giappone e giustifica il potere dello Shogun stesso che se non erro agisce (formalmente) in nome del discendente di Amaterasu.
Uno nella posizione dello Shogun non dovrebbe avere problemi di soldi, alla peggio ha mezzi per non chiederli a prestito.
La salute invece…
Bellissimo l’oggetto magico!
18/07/2014 at 17:15
bello questo capitolo! io voto per la salute… anche se non è esattamente l’idea che avevo…. magari più che salute conferisce immortalità, invulnerabilità, capacità di padroneggiare le menti altrui… va beh stop con la fantasia, meglio che fai tu che sceglierai sicuramente meglio! mi piace leggere questo genere ma dubito che saprei scriverlo
🙂
18/07/2014 at 17:27
In effetti potremmo intendere salute o potere anche in questo senso… 🙂
18/07/2014 at 17:28
ohhh yess!
ora sta a te, io attendo fiduciosa un altro bel capitolo
😉
17/07/2014 at 23:22
Diamo a Jorge un oggetto magico.
17/07/2014 at 10:05
Sarà una sorpresa per tutti.
17/07/2014 at 09:18
Solo perché voglio sapere cos’è quest’oggetto magico, ho votato che Yukio aiuti il daymio.
Sempre bello swetty
16/07/2014 at 21:18
Veramente ero quasi tentata di dire che non lo aiutava poi ci ho ripensato:…..Ma sì, facciamo entrare un oggetto magico! sono proprio curiosa di sapere cos’è
16/07/2014 at 20:33
lo aiuta e gli consegna un oggetto magico!
15/07/2014 at 16:24
Io sono per le “due” spiegazioni! 🙂
15/07/2014 at 07:49
Onestamente, non sapendo cosa scegliere, ho votato seguendo la maggioranza. Così magari la classifica delle opzioni non ti cambia in corso d’opera…
Sempre molto bello e interessante.
14/07/2014 at 17:31
E chiediamole, queste spiegazioni…:-)
14/07/2014 at 15:41
Uh, non avevo votato. Beh Francesca, siamo in due. Come ho detto la soluzione Tokaido nemmeno se li metteva sulla shinkansen con un dangan ressha (e di sicuro. Swetty ne troverebbe uno adatto all’epoca…)
14/07/2014 at 14:46
Ho passato il tempo a chiedermi se avrei dovuto specificare che NON è anziano nonostante i capelli bianchi, ma poi sono stata vittima del numero di caratteri e ho lasciato perdere.
Mi accorgo che invece avrei dovuto. 🙂
16/07/2014 at 21:15
eheheheh…………. si effettivamente forse avresti dovuto!
ora devo resettare la mia mente e creare una nuova immagine del personaggio
😉
14/07/2014 at 14:31
Sospetto che Furia abbia qualcosa a che fare con la barriera che li protegge. Io voto per l’incontro con l’uomo anziano. Che sia lui a aver creato la barriera che li protegge. Comunque bello questo episodio.
14/07/2014 at 13:45
Solo io ho votato per sentire cosa dice il vecchio?
va be’ sono curiosa di sapere che succede, ho sentito la tensione salire al comparire degli occhi rossi tra la boscaglia brrrrrr!!!! bravissima!
14/07/2014 at 12:47
No, la Tokaido no, nemmeno se li fai salire su un Nozomi!
14/07/2014 at 12:59
Mica preferirai la Nakasendo?
14/07/2014 at 11:51
Ci addentriamo a kyoto.Se ti va passa dalla mia storia 😉
14/07/2014 at 13:07
Ma non hai votato. L’opzione da te votata è ancora a zero. Un bluff andato a male?
14/07/2014 at 15:08
Controlla, molto probabilmente ci sarà stato un errore 😉
14/07/2014 at 15:23
Sì, avevi dimenticato di votare.
14/07/2014 at 15:27
Io voto dal cellulare, sai magari il lag o altro. Io clicco e non fa ma ora dovrebbe aver votato.
14/07/2014 at 15:37
Immaginavo. 🙂
14/07/2014 at 15:44
Bè comunque se puoi passa dalla mia storia !
14/07/2014 at 11:50
Non solo un altro pareggio, ma la classifica è cambiata tre volte mentre lo scrivevo. 😐
14/07/2014 at 08:48
Un viaggio tranquillo.
Mi piacerebbe leggere un manga tratto da questo racconto, magari disegnato da Takashi Okazaki… sarebbe perfetto!
Sempre più intrigante swetty
13/07/2014 at 16:41
Voto per l’assalto, se no che viaggio è senza un inconveniente dietro l’altro. Jorge si è riposato anche troppo in questo episodio. 🙂
13/07/2014 at 00:07
Aleeee, la battaglia col daymio rivale rimonta. Nobori al vento!
12/07/2014 at 19:13
Per il momento arrivano a Kyoto in tutta tranquillità, poi vedremo cosa succederà!
12/07/2014 at 19:03
Bellissima atmosfera. Scrittura imponente, affilata come le unghie di Furia.
Questo concorso non ti merita (ma tu te ne sei già resa conto, ne sono certo).
Kyoto, stiamo arrivando (spero…).
12/07/2014 at 17:53
Uffa con questi incendi. Battaglia!
11/07/2014 at 23:18
Isola di Giava. Scopriamo cosa l’ha condotto in Giappone.
Bel capitolo, un poco criptico ma interessante. Aumenta la curiosità.
11/07/2014 at 16:02
voto per l’episodio che l’ha condotto in giappone
10/07/2014 at 21:23
Vediamo cosa e accaduto sull’isola di Giava!
10/07/2014 at 18:35
Ah, quella degli archibugi in Olanda non mi pare plausibile… Non si guerreggia col maltempo, si bagnano le polveri 🙂
10/07/2014 at 18:31
Oni oni oni oni! (grazie 🙂 )
Attentato no, anche se a Venezia conservano uno strano ordigno con armi a ruota che fece parte di un attentato fallito. O forse ci stava, ma ho votato per l’isola di Java… Una maledizione che mi perseguita?
10/07/2014 at 18:06
Ho votato per l’attentato. Comunque bello come episodio. Sono curiosa per due cose. La prima è che cosa ha combinato Isamu. La seconda è sul ricordo di Jorge, come si lega alla storia. Non vedo l’ora di leggere i prossimi episodi.
10/07/2014 at 17:23
Buona povra anche stavolta.
Posso fare una battutaccia? Le opzioni sanno di telequiz…
Ho risposto, entro i trenta secondi canonici, la trèee: tour Giappone-Giava.
Ho vinto qualcosa?
10/07/2014 at 17:25
*prova (!)
con tutta quest’acqua m’è scappato un nuovo mostro metà piovra e metà prova…
10/07/2014 at 18:32
Metà piovra? Su una barca? Sarà un qualche ricordo dell’autrice 🙂
11/07/2014 at 16:02
ihihihi mi fai morire napo capo!
10/07/2014 at 17:33
Oddio è vero. 😀
Hai vinto una fornitura di kapok.
10/07/2014 at 16:49
Di nuovo un pareggio, spero di aver accontentato entrambe le fazioni. 🙂
09/07/2014 at 16:12
Facciamo fare il bagnetto a Jorge! 😛
09/07/2014 at 10:43
Swetty, scusa l’OT.
Ho letto ciò che hai scritto su WD in merito a cosa ti sta servendo la lettura. Mi hai fatto venire i brividi, davvero (e chi mi conosce sa bene quanto sono razionale e freddo).
Bravissima.
09/07/2014 at 12:27
È la verità, e non vale mica solo per me, vale per tutti. Senza lettura niente diploma, niente laurea, niente lavoro (pagato bene almeno), niente casa, niente emancipazione, niente cure…
Ma tu chi sei su wd?
09/07/2014 at 12:40
Non sono più iscritto, tanto non intervenivo più per timore di infrangere un regolamento troppo complesso e articolato. Però continuo a seguire qualche Forum. Ero Mocher, per la cronaca.
09/07/2014 at 14:11
Ah ok, ecco perché non riuscivo a capire chi fossi. 😀
Benritrovato.
09/07/2014 at 09:32
Jorge a mare. .. sempre brava.
09/07/2014 at 09:18
Quiii miciomiciomicio 😀
08/07/2014 at 23:49
Voto per Furia che salva Jorge. Rimane il dubbio. Se i granchi sono stati ributtati in acqua come farà a proteggerlo anche da loro? Come bellissima l’idea del gatto che assume sembianze quasi demoniache.
08/07/2014 at 20:53
Avevo adocchiato il tuo racconto qualche giorno fa, poi per un motivo o per un altro, l’ho perso di vista. Fortunatamente sei passata dal mio e, leggendo il titolo sotto il nickname, mi sono ricordato di averlo lasciato in sospeso.
E devo dire che non mi pento affatto della cosa. Molto bello, tutto: ben scritto, bella idea, belle ambientazioni, il tutto dettagliato con cura. Ottimo in definitiva.
Ho votato per Furia che butta dall’imbarcazione Jorge.
Ti seguo
08/07/2014 at 20:15
Eccomi a seguirti! E ho avuto l’onore di votare per prima la terza parte!
Dunque , dunque, descrivi benissimo: ho ancora la sensazione terrificante dei granchi che avanzano… Me li sento addosso! Brrrrrividi!
07/07/2014 at 20:44
Sembra che abbia vinto il demone… 🙂
07/07/2014 at 18:15
Storia interessante e ben scritta. Ho scelto la tempesta, cominciamo dalle cose facili 😉
06/07/2014 at 15:27
Trovata la tigre di WD, però… io odio il genere Fantasy 🙁
06/07/2014 at 15:41
Un attimo, un attimo… ho letto… dov’è il Fantasy? Questo racconto mi piace, accidenti se mi piace. Peraltro amo i felini, tutti.
Ho votato per l’incendio, anche se la tempesta come alternativa non è niente male. Il demone è troppo Fantasy e perciò…
Vediamo se riesci a convincermi: ti seguo con riserva.
(I generi su TI in realtà sono pochi e l’inquadramento non sempre è facile)
06/07/2014 at 14:08
Io ho scelto la tempesta perché, secondo me, il demone sarebbe meglio dopo.
L’idea del gatto che lo segue mi è piaciuta così come l’incipit iniziale. Continua così ^_^
Ah, secondo me quelli sono frati come l’acqua di mare è dolce 😉
Ciao 🙂
06/07/2014 at 09:58
Interessante, vediamo come continua 😀
03/07/2014 at 22:58
Io voto per un demone, ma non me ne viene in mente nessuno in particolare, perciò lascio a te la scelta!
03/07/2014 at 21:54
Io voto per un demone! Alla tua domanda “che tipo?”, rispondo con Iso Onna, un mostro che appare nei pressi delle isole della regione di Nagasaki *_*
03/07/2014 at 22:38
Ci avevo pensato anch’io, magari in coppia con un ushi-oni. Adesso vedo come incastrare il resto. 🙂
03/07/2014 at 17:52
Fuoco, forse il peggior nemico in mare!
03/07/2014 at 17:41
Bello! Io voto per il demone, sono curiosa di vedere che cosa farà.
03/07/2014 at 12:48
eeeee beh u.u se c’è la possibilità di vedere un demone io DEVO vedere un demone, non posso sottrarmi a questa legge u.u
😉
03/07/2014 at 11:46
Ci stanno bene porto e tempio.
Oni! Oni! Oni!
03/07/2014 at 09:59
Visto che siamo finiti in parità, ho messo sia il porto che il tempio. Adesso scegliete però. 🙂
02/07/2014 at 22:20
Il porto… posto che personalmente adoro. Poi non si sa mai quali incontri si possano fare…bel racconto
01/07/2014 at 11:20
Vada per il porto! Un gaijin che viveva in Giappone in quell’epoca poteva avere molti ripensamenti xD
30/06/2014 at 15:32
Grazie a tutti, e soprattutto all’ultimo che ha votato e ha sbloccato la situazione. 🙂
30/06/2014 at 15:28
Ho votato per un monaco al tempio chissà che non ne sappia di più del viaggio che Jorge dovrà affrontare… sono curiosa, leggerò il seguito con interesse!
30/06/2014 at 08:36
Ora sono proprio curiosa di capirci di più, mi ha lasciato la voglia di vedere che succede ed in fondo lo scopo di chi scrive è proprio questo no? ^.^
Per me andrà a salutare il porto, non lo so è così “romantica” come alternativa.
ps.
Qui mi hai strappato un sorriso 🙂
” Il daimyo Saikai mi ha fornito un lungo elenco di dispiaceri che potrebbero capitarvi se il suo favore vi venisse meno, ma sapete, sono un frate, le minacce non si adattano al mio abito.”
29/06/2014 at 20:20
Mi piace il tuo stile e anche le descrizioni arricchite di particolari. Secondo me va a salutare la sua amante e qui voglio una bella scena romantica o erotica, vedi tu 🙂
29/06/2014 at 20:09
Il primo commento e’ il mio! Mi piace questa storia, ambientata in Giappone, mi interessa vedere come andrà il viaggio, ti seguo!