Capitolo 1 - Il passato, quando torna
Lo squillo breve di un cellulare sul mio comodino mi desta dal sonno, sciogliendo nelle luci del mattino ciò che resta di un sogno confuso.
Mi tiro sui gomiti e, con buona pace dei miei occhi ancora mezzi spenti dal sonno, sblocco lo schermo del mio Samsung.
C’è una notifica di messaggio su Whatsapp.
– Tanti auguri Giògiò, più tardi passo a prenderti 😉 Ps Spero di essere stata la prima… –
Mi ci vogliono cinque minuti buoni per togliermi il sorriso da ebete che mi si è allargato sul viso, piacevole effetto collaterale di quel messaggino.
Oggi è il mio sedicesimo compleanno ma, cosa più importante, è il primo che passerò in compagnia di Tiara.
Non è la mia ragazza ma siamo in quella fase, tipica degli adolescenti, in cui si è più che amici ma meno che fidanzati.
Vado in cucina, pregustando già il sapore delle macine nel caffèlatte.
Entro salutando «Buongiorno»
«Auguri!» mi rispondono in coro mamma e Luca, il suo compagno.
«Grazie» ricambio sorridendo.
«Che farai oggi?» mi chiede mamma.
«Vado al mare, lo sai che per me l’estate inizia il 19 giugno» rispondo con in bocca tre biscotti.
«Ci vai con Tiara?» chiede Luca, facendomi l’occhiolino.
Annuisco, un po’ imbarazzato.
«Prima che tu vada…» mamma diventa seria d’un tratto «c’è una cosa che devo darti»
«Di che si tratta?» chiedo, mentre un altro povero biscotto diventa preda delle mie fauci.
«Prima di andare passa dallo studio» chiude il discorso in un sorso di succo d’arancia.
Faccio una doccia al volo, e preparo lo zaino: asciugamano, cellulare, chiavi, portafogli. Mi guardo un secondo in giro, accertandomi di non essere visto, e ci infilo anche le sigarette.
Inforco gli occhiali da sole e sono pronto per uscire, prima però passo dallo studio.
Mamma siede pensierosa, stringe tra le braccia una scatola in legno, sembra triste e malinconica.
«Hola?»
«Ehi Giò, entra» tira su col naso, ha pianto.
«Che succede?» domando, incuriosito dalla scatola, e preoccupato per il suo umore.
«Sei diventato grande, sai… ricordo ancora quando sgambettavi per casa»
Sorrido, non lo ricordo ovviamente, ma dev’essere un bel ricordo per lei.
«Questa è per te» mi dice, carezzando la scatola.
«Cos’è?»
«È un regalo… da parte di tuo padre» dice, trattenendo a stento la commozione.
«Ma… come?»
Mio padre è morto quando avevo tre anni, ho pochissimi ricordi di lui. Inoltre mamma non me ne ha mai parlato molto.
«Tanti anni fa, prima che la malattia lo divorasse, fece questo per te. Disse che lo avresti dovuto aprire il giorno del tuo sedicesimo compleanno»
«Cosa c’è dentro?»
«Non lo so. Mi fece giurare che l’avresti dovuta aprire tu soltanto, e così ho fatto. Quel giorno è oggi, tieni»
Me la porge. Un regalo dal passato… mi domando cosa contenga. La tentazione di aprirla è forte, ma decido di infilarla nello zaino.
«Non la apri?» domanda mamma, quasi delusa.
«Dopo, ora ci sono troppi occhi curiosi in giro» le strizzo l’occhio, strappandole un sorriso.
La serie di tre squilli al citofono, un marchio inconfondibile, m’informa che è ora di andare. Saluto mamma e corro in strada.
Tiara mi aspetta poggiata sul cofano dell’Audi di Luca, shorts e magliettina fucsia con un nodo sulla pancia. È meravigliosa.
La saluto con un audace bacio sulla guancia, abbastanza vicino alle labbra, e ci incamminiamo verso la spiaggia.
«Sei stata la prima» le dico, sapendo di dare un bel cinque al suo orgoglio.
«Non avevo dubbi» mi fa, con la sua solita finta baldanza.
Cammino tenendole un braccio attorno al collo, a lei piace così, mentre parliamo.
«Mia madre mi ha dato una cosa oggi» le dico. Mi risponde con un mugugno di curiosità.
«Un regalo da parte di mio padre»
«Cosa? Ma…» resta un istante a guardarmi, lei lo sa che non c’è più.
«Mi ha detto che l’ha preparato… prima. È una scatola, l’ho messa nello zaino»
«Cosa c’era dentro?»
«Non lo so»
«Non l’hai ancora aperta?» il suo tono è eccessivamente sorpreso.
Scuoto la testa.
«Che aspetti? Dai su, mettiamoci li» indica un muretto.
«E il mare?»
«Il mare sta li, ad aspettarci» mi risponde.
Poco dopo apro la scatola sul muretto, lentamente, con un rispetto ed una solennità che nascono inaspettate.
Dentro c’è una lettera, una piccola chiave e tre cofanetti in metallo.
Leggo la lettera, a voce alta.
Ciao Giovanni,
se le cose sono andate come spero, oggi è il giorno del tuo sedicesimo compleanno. Innanzitutto tanti auguri figlio mio, al momento che ti scrivo sei un piccoletto che sgambetta in giro per casa, ma adesso credo tu sia già quasi un uomo. Mi è stata negata la possibilità di conoscerti, e questo è uno dei rimpianti più grandi che ho. Avrei voluto raccontarti tante cose, ma purtroppo non ne ho il tempo. Ti racconterò una storia però, ma prima rispondi a questa domanda: “cosa conta davvero nella vita?”. Rispondi aprendo uno dei cofanetti che hai trovato insieme alla lettera, la chiave li apre tutti e tre, ma dopo il primo utilizzo si romperà, quindi potrai aprirne uno solo. Sono antiscasso, se vengono forzati un meccanismo rende inutile il contenuto, quindi scegli con cura la risposta.
Sui cofanetti ci sono incise tre parole:
- La fortuna (33%)
- Il denaro (7%)
- Il tempismo (59%)

25/07/2014 at 16:36
Ehi, complimenti per il traguardo raggiunto nel contest 🙂
24/07/2014 at 09:32
Beh, io la mia promessa l’ho mantenuta, quindi sai tutto, ma proprio tutto quello che penso del racconto.
Però ne approfitto per augurarti buona fortuna per il concorso 🙂
A rileggerci presto!
21/07/2014 at 20:53
arrivo tardi, tardissimo, ma ci tenevo a ringraziarti per questo epilogo e per tutto il racconto, che conto appena possibile di rileggermi con calma
non so perché ma istintivamente condivido la scelta di aver fatto andar via tiara (tanto le loro strade si incroceranno nuovamente), che tra l’altro ora che si occupa di bestie strane in giro per il mondo mi sta ancor più simpatica (e un po’ la invidio)
insomma grazie giovanni
21/07/2014 at 23:07
Grazie a te ang, delle tue belle parole e di avermi seguito fino in fondo.
Far uscire Tiara dalla vita del protagonista è stata una scelta difficile, ma a pelle sentivo fosse la scelta più giusta. Non ho resistito, però, a lasciarle uno spiraglio, una possibilità. Magari in futuro… col giusto tempismo… 🙂
Grazie di avermi concesso il piacere di condividere questa storia con te.
Alla prossima
21/07/2014 at 01:08
Scusa il ritardo, Giovanni, ero via, questo weekend, e non ho potuto commentare subito! Che dire, un finale perfetto per una storia coinvolgente, delicata e commovente! Alla fine, quando ho letto l’ultima riga, mi sono accorto che mi aveva fatto sentire bene e per questo ti ringrazio moltissimo. Mi è dispiaciuto sapere che con Tiara non è durata, ma immagino che la vita sia fatta così e non ci si possa fare niente. 🙁 Il discorso sulla professione del medico, che lotta per far guadagnare tempo ai pazienti, nonostante l’inevitabilità della fine, mi ha commosso per il suo silenzioso eroismo.
Hai scritto una piccola perla e sono felice di avere avuto l’occasione di leggerla!
21/07/2014 at 23:00
Figurati, tanto la storia di qua non si muove! 😉
Ti ringrazio per le tue belle parole, ricevere feedback come il tuo è già una vittoria per me.
Vincere la tentazione del finale perfetto, come ho scritto anche in precedenti commenti, è stata una mezza impresa. Ma sentivo che era giusto dare un tocco di realismo al loro idillio. E poi… magari in futuro potrebbero rincontrarsi, chissà… 🙂
Quel discorso è stato un piccolo e doveroso omaggio alla categoria, visto che ho citato il loro nemico, mi è sembrato giusto ringraziare coloro che combattono insieme ai malati ogni giorno.
Sono felice di averla potuta condividere con te.
Alla prossima Michele
20/07/2014 at 13:46
Ho terminato la mia storia e ho bisogno di un parere da esperto perché questo era un sogno che inseguivo da tanto e non mi voglio fare illusioni.Voglio un tuo commento positivo o negativo che sia.grazie.
20/07/2014 at 15:35
Passerò presto, non temere! 🙂
20/07/2014 at 10:20
Bravo, Giò. Sei riuscito a districarti bene su una strada rischiosamente sempre ai margini degli stereotipi strappalacrime. Scelta coraggiosa, sfidante. La sfida l’hai vinta.
(Quasi quasi stavolta non ti tiro le orecchie per quel “finalmente mi da del tu” senza accento)
20/07/2014 at 15:33
Grazie Napo, me ne rendo conto adesso che sono alla fine che la strada che ho scelto è stata davvero pericolosa. In più di qualche occasione però una sbandata l’ho presa, non so se sono troppo critico, ma qualche lacrima all’inizio (secondo capitolo) si poteva evitare…
Vabbè… mi rifaccio al giudizio della corte, che devo riconoscere essere piuttosto positivo! 🙂
(No, tira… TIRA DANNAZIONE!! Ancora mi devo riprendere da quell’orrore di coniugazione… “voglio mi sembra troppo assoluto” dicevo, “meglio vorrei…” dicevo… 🙁 )
19/07/2014 at 22:28
Bravo Giovanni, bellissimo finale come tutto il racconto.
20/07/2014 at 15:21
Grazie *_*
😛
19/07/2014 at 17:59
Bravo Caroli.
Un epilogo bellissimo. Poteva sfociare nel rosa, invece Giovanni ha iniziato un’altra avventura. Mi hai commosso,mi hai fatto sorridere e alla fine mi hai fatto riflettere senza mai appesantire il racconto.
Hai dato,secondo me,a tutti i personaggi il giusto tempo non perdendo mai di vista Il protagonista che peraltro,(sono madre di una sedicenne che disegna ascoltando i Sex Pistols e a volte mi spiazza per la sua maturità pur restando “paturniosa”) ho trovato assolutamente credibile.Complimenti.
Adesso goditi le ferie ma torna presto.
20/07/2014 at 15:17
Eccomi finalmente al tuo commento Tiziana, e subito mi scappa una battuta: riuscirai mai a chiamarmi Giò? (Al massimo anche Giovanni…) 😀
Dici bene quando dici poteva, perché si che ha rischiato, e tanto pure. Confesso che le mie intenzioni iniziali erano di piazzargli l’anello al dito e due marmocchi al seguito, di cui uno in arrivo. Poi… qualcuno mi ha suggerito una buona idea ma che lì per lì non mi piaceva. Ho dovuto masticarla parecchio, ma alla fine mi ha soddisfatto molto di più. Sfociare nel rosa era il mio terrore, non perché abbia qualcosa contro il rosa, ma avrebbe significato mancare il risultato: riuscire a scrivere al meglio questa storia.
Forse, se mi guardo un poco indietro, sento che avrei potuto dare qualcosa di più. Specie nei primi capitoli.
Grazie anche questa volta di avermi seguito fino in fondo, sempre incoraggiandomi e riempiendomi di complimenti.
Il tuo giudizio, in quanto madre di una sedicenne (che permettimi di dire: è una ragazza eccezionale!), pesa parecchio sulla bilancia sai? In fondo mi sto convincendo che, alla fine, forse maturo come il protagonista lo ero davvero a sedici anni. Dovrei chiedere alla mia di mamma (il commento sopra di te :D)!
Si, il mare mi aspetta… tanto lo so che alla fine finisco sempre per fare il babysitter… >.<"
19/07/2014 at 11:31
Sono arrivata tardi alla tua storia…forse colpa della rete, l’offerta è tanta e il tempo per leggere sempre di meno…
“Ridiamo. Credo gli faccia bene ridere”, una frase simile l’hai scritta subito nel primo episodio e la condivido, aiuta a sdrammatizzare tante cose brutte che succedono nella vita (anche) senza un perché.
Alla prossima…
20/07/2014 at 15:00
Meglio tardi che mai! 😉 E del resto non posso che essere d’accordo con te…
Grazie di essere passata e di aver lasciato una traccia.
Ridere fa bene, è scientificamente dimostrato, ci vorrebbe una vita che ci facesse ridere un poco di più e deprimere un poco di meno…
Alla prossima
19/07/2014 at 11:11
Un epilogo perfetto per una storia altrettanto bella.
Ma vedo che le cose sensate e profonde sono già state dette tutte ed è un bene, perchè è giusto che ti vengano fatti tutti i complimenti e le lodi che meriti 😉
20/07/2014 at 14:52
Grazie fulella, sei davvero troppo buona.
È stato un piacere essere riuscito a emozionarti, il mio terrore peggiore è suscitare indifferenza. Meglio ricevere pesanti critiche piuttosto che “una tiepida minestrina insipida”.
Bene così, allora. Alle prossime parole, mie o tue! 😉
19/07/2014 at 07:22
Non sei stato banale, nel finale ma direi in tutta la storia. Sei riuscito a emozionare, se non commuovere, una marea di lettori. Quando l’emozione dell’autore trasuda dalla carta fino all’anima del lettore, ci si può solo complementare con lo scrittore. Hai trovato un fan, inutile ma sempre un fan.
19/07/2014 at 07:22
Non sei stato banale, nel finale ma direi in tutta la storia. Sei riuscito a emozionare, se non commuovere, una marea di lettori. Quando l’emozione dell’autore trasuda dalla carta fino all’anima del lettore, ci si può solo complementare con lo scrittore. Hai trovato un fan, inutile ma sempre un fan.
20/07/2014 at 14:47
Grazie di queste belle parole.
Finalmente, grazie alle beneamate ferie estive, trovo cinque minuti per ringraziarti qui sul mio racconto, e per passare dal tuo. Ti ho scritto un temino 😀
Aver trovato un fan non è mai inutile, a patto che non si esimi dal criticare quando le cose non gli garbano 😉
A presto, sulle pagine mie o sulle tue!
19/07/2014 at 06:24
Gran finale, concordo. Mi ha fatto ridere e piangere e credo sia questa la cosa più importante.
20/07/2014 at 01:29
Suscitare emozioni significa, per me, aver centrato l’obiettivo. Grazie di averle condivise con me.
18/07/2014 at 22:14
Complimenti per il finale, mi sono commossa ancora… Mi devi un pacchetto di fazzoletti!!
20/07/2014 at 01:25
Grazie Federica 🙂
18/07/2014 at 18:57
“Raccolgo i cocci di un’altra giornata, passata a dare cattive notizie a gente che non meritava di riceverle” con queste e poche altre parole sei riuscito persino a portarci dentro ad un ospedale e all’amara umanità che vi si respira. Mi sembrava di essere in un corridoio di un reparto mentro le leggevo. E’ stato un racconto maturo e empatico allo stesso tempo. Bravo e alla prossima
18/07/2014 at 19:14
Grazie mille Max.
Alla prossima, tra le pagine delle avventure di Fabio.
18/07/2014 at 16:13
Grande finale,complimenti.
18/07/2014 at 19:15
Grazie mille, felice ti sia piaciuto.
Alla prossima
Giò
18/07/2014 at 15:00
Niente di scontato, delicato e sensibile, maturo, una azzeccata frase finale. Mi è piaciuto tantissimo, anche la professione scelta e l’idea di allontanare Tiara. Ottimo Gio 🙂
18/07/2014 at 15:11
Allontanare Tiara è stato difficile, a dirti la verità. Manco fosse la mia ragazza e la dovessi lasciare veramente… 😛
Però mi è sembrato giusto così. Il finale perfetto sarebbe stato troppo rosa, troppo poco reale, troppo ideale.
Grazie dei tuoi complimenti, dei tuoi suggerimenti, e (soprattutto) di quel commento in cui ti sei accusata (ingiustamente) di essere stata sfacciata: mi ha fatto scoprire i tuoi bellissimi racconti.
Alla prossima pagina Giorgia, che sia mia o tua poco importa.
Giò
18/07/2014 at 15:58
La mia insolenza ogni tanto mi permette di guadagnarci qualcosa 🙂 a presto allora.
18/07/2014 at 19:16
Ti sei guadagnata un ammiratore. Anche se non so tu possa parlare di guadagno… 😉
18/07/2014 at 19:23
*PENso
19/07/2014 at 01:50
Oh direi di sí 🙂 buon we
18/07/2014 at 14:35
Questo è un finale bellissimo! Mi piace perché per Giò si chiude un cerchio e al tempo stesso sembra aprirsene un altro uguale per il paziente. Ancora complimenti!
18/07/2014 at 15:02
Grazie Danica. Felice ti sia piaciuto.
È bello che, alla fine, la sua esperienza possa aiutare in qualche modo qualcuno. Specie poi qualcuno che condivide lo stesso sfortunato destino del padre.
18/07/2014 at 14:21
I pochissimi racconti d’estate che ho seguito sono tutti attraversati, prima o dopo, da un refolo di triste malinconia, come se l’estate non fosse più la stagione della vita ma dei rimpianti.
Ancora una volta hai sfornato un racconto poetico, Giò, in grado di entrare in sintonia con i sentimenti del lettore e impedirgli di allontanarsi dalla storia fino all’ultimo episodio (anzi, sarebbe bello andare anche oltre il finale; quel tuo volerti proiettare al 2030 mi fa ben sperare per il futuro del nostro protagonista).
Non so quante volte l’ho scritto (e quante ancora lo scriverò) ma non posso esimermi dal farti i complimenti. Ormai sai che sono un tuo affezionato lettore.
A tal proposito, sperando di non fare la figura del rompiscatole, ti ricordo che ci sono sette personaggi che reclamano la tua attenzione da un po’ di tempo… 😉
18/07/2014 at 14:58
Io non posso che ringraziarti di cuore Massi, per i complimenti, i consigli e gli incoraggiamenti che non mi neghi mai nei tuoi preziosi commenti.
L’estate porta sempre un po’ di malinconia, vuoi o non vuoi anche per il solo fatto che presto o tardi finisce, e il sole lascia il cielo alle prime piogge.
Tranquillo, non fai il rompiscatole, anzi. Purtroppo, come ho scritto sotto a Francesco, Jay e i suoi sei amici probabilmente aspetteranno la fine delle ferie.
Poi eventuali ritorni improvvisi sono sempre possibili, del resto non so quanto riuscirò a costringermi lontano dalla tastiera… 😉
Alla prossima.
ps E tu? Un nuovo incipit quando? Hai idee? Genere? Attendo che sia pronto Legio su wp per rileggermelo tutto.
18/07/2014 at 21:23
Devo aspettare settembre? Vuoi vedermi piangere? :'(
Da parte mia, devo dire che da ragazzo l’estate portava effettivamente un po’ di malinconia mano a mano che avanzava, con la prospettiva dell’inizio delle scuole e di altri mille impegni sempre più pressanti ogni anno che passava. Da adulto le cose sono diverse (le ferie estive sono così brevi e impegnative che l’estate finisce per essere una stagione di lavoro come le altre).
Probabilmente a breve inizierò un nuovo racconto, ma sono combattuto tra un’avventura e un racconto storico (cui tengo molto) ambientato in un periodo molto sofferto per la nostra nazione.
Si vedrà, comunque di certo tornerò ad ammorbarvi con i miei racconti 😉
Grazie per l’interessamento, Giò, e buone vacanze.
18/07/2014 at 13:52
bellissimo finale di una bellissima storia, l’ultima frase da effetto perfetta…
però…..Almeno all’ultimo la potevi far ricomparire Tiara, mi è rimasto un po’ l’amaro in bocca
😉
18/07/2014 at 14:37
Grazie Francesca, di avermi seguito fin qui e dei tuoi infiniti complimenti.
Spero di non aver deluso le tue aspettative di un lieto fine…
Beh facciamo così, concludo citandoti un’opera di Pirandello: nelle sue cartoline lo scrive sempre Tiara che un giorno tornerà, quindi… così è, se vi pare. 🙂
18/07/2014 at 13:05
Complimenti Giò!
Hai saputo emozionarmi fino alla fine! E sono molto contento che questo episodio ambientato a 10 anni di distanza, non abbia ceduto alla tentazione del lieto fine perfetto: protagonista sposato, con lavoro, famiglia, figli…
Hai trovato una situazione più ordinaria, ma per niente banale, capace di restituire un pezzo di vita vera. Bravo!
Adesso aspetto il seguito di Echoes! 😉
18/07/2014 at 14:25
La tentazione è stata davvero forte, ero intenzionato a cederle il passo. Ma poi volli, fortissimamente volli (cit.)
E fortunatamente riuscii! 🙂
Echoes mi sa che deve attendere la fine delle ferie… per un po’ sparisco dalla scena, come fa il buon le bricoleur.
Fatto salvo poi improvvisi (e imprevedibili) ritorni di fiamma! 😉
Grazie di avermi seguito anche qui fino alla fine, ti “vedo” la frase che mi hai detto sotto senza cuore (sei un lettore prezioso) e rilancio (tra quelli a cui mi sento più affezionato).
Alla prossima Fra.
Giò
18/07/2014 at 13:05
Bellissimo finale! Per nulla scontato. Avevo votato per il passato, ma questo mi è piaciuto di più.
Sarebbe bello che aiutasse il paziente a fare lo stesso con i suoi figli.
18/07/2014 at 14:12
Grazie Giulia, felice di averti sorpreso.
Ammetto, un po’ narcisisticamente, di esser riuscito a trovare il giusto compromesso tra lieto fine e realtà.
18/07/2014 at 12:52
Le parole sono finite, adesso rimane ascoltare solo i vostri giudizi, le vostre opinioni.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito, o soltanto letto di sfuggita.
Grazie a tutti.
A presto
Giò
17/07/2014 at 11:33
19 giugno 1998 passa da me se ti va! 🙂
16/07/2014 at 18:37
Il futuro sembra allettante e sento che la giusta conclusione di questo splendido racconto è proprio lì! Grande capitolo, anch’io vorrei essere stato così sveglio, a sedici anni! 😉
16/07/2014 at 21:02
Ritorniamo al futuro allora!
Come sempre grazie, Michele 🙂
16/07/2014 at 18:32
non mi aspettavo di dover decidere una data; non essendo in grado di proporne una sensata mi lancio avanti nel futuro e punto al 2024
17/07/2014 at 07:10
Con la data volevo stuzzicare il vostro inconscio modo di concepire la fine, il vostro modo di guardare la vita. Vedere se, allontanando lo sguardo dai piedi, voi guardate indietro ai passi fatti o puntate lo sguardo sui passi che ancora dovete fare.
Vedo che guardare al futuro va per la maggiore…
16/07/2014 at 17:41
Complimentoni Giovanni, davvero commovente questa storia… aspetto di leggere l’ultimo capitolo 😉
17/07/2014 at 07:12
Grazie Graziana, troppo buona.
Arriverà tra qualche giorno… penso il 19. Ti toccherà leggerlo quando torni… 🙂
16/07/2014 at 14:00
Avanti, nel tempo e nel futuro. Avanti, perché indietro non si torna, nemmeno per prendere la rincorsa (cit.).
Avanti, perché Giogiò deve guardare al suo futuro, dopo che il passato gli ha invaso cuore e mente per farsi conoscere, ma ora è il momento di prendere le redini della propria esistenza e godersi i 16 anni e tutto il bello che deve ancora venire!:)
16/07/2014 at 12:40
Back to the future o, come diceva qualcuno, andare sempre avanti (fino al 2024 e oltre).
16/07/2014 at 13:37
Vorrei davvero andare un poco oltre… solo altri 6 anni. 2030
16/07/2014 at 12:27
Dispiace che si stia per avvicinare la conclusione, è stato un viaggio bellissimo questo racconto. Io voto per il 2024. Di suggerimenti te ne hanno dati e anche dei più belli. Sono d’accordo nel vedere cosa questa vicenda ha portato nel futuro di Giovanni. Ancora complimenti! 🙂
P.S. La scelta della musica con il testo che hai scritto è una combinazione fenomenale.
16/07/2014 at 13:35
A me invece non dispiace, questa fine sarà sicuramente l’inizio di qualcos’altro. Contest o meno sono intenzionato a rendere questa storia qualcosa di più che un racconto breve. Sento di non aver dato abbastanza, di non aver dato il giusto spazio a tante cose. Quindi, a dirla tutta, non vedo l’ora che finisca per potermi rimettere a scrivere.
ps Quel brano è eccezionale, io… beh, io speriamo che me la cavo! 😉
16/07/2014 at 10:29
Credo che Becca, o forse addirittura Giò, dovrebbero iniziare un nuovo diaro 🙂 quindi la data dell’immediato domani.
Molto dolce 🙂
16/07/2014 at 10:46
Io sto pensando a un futuro ancora un po’ più lontano del 2024, a dire il vero, ma l’idea non è mia. Me l’ha introdotta una utente con un meccanismo simile a quello del film inception… credo.
16/07/2014 at 10:14
Ero molto indeciso. La data del ’98 mi incuriosiva molto, ma alla fine ho scelto il 2024 per un semplice motivo: è una storia sull’estate, per cui trovo più adatto settembre per il finale, piuttosto che giugno. Settembre che conclude l’estate, ma apre all’anno di lavoro/studio, in cui si cerca quotidianità e concretezza ai sogni.
Bravo Giò! 🙂
P.s.: Poi ci spiegherai cos’era la data del ’98? 😉
16/07/2014 at 10:41
Io, in tutta sincerità, adesso faccio il tifo per la terza opzione… qualcuno più giù mi ha suggerito un epilogo davvero coi fiocchi.
Grazie Fra! 🙂
ps La risposta la trovi nel primo capitolo. Oppure ci sarà anche nell’ultimo se vince quell’opzione.
16/07/2014 at 09:01
2024.
Molto bravo come sempre (con una piccola sberla finale su quel “vorrei… che duri”).
16/07/2014 at 10:31
Molte grazie come sempre (ok, mi sto vergognando… che faccio? Lo faccio correggere o lascio? Tanto la figura l’ho già fatta…)
16/07/2014 at 08:53
Ho votato per il 13 settembre 2024 perché immagino Giovanni a capo di una band che suona per la sua dolce Tiara e il suo piccolo Francesco
Giovanni vuole dedicare tutti i suoi momenti più belli insieme a lui, così da ricordare sempre quanto grande è il suo amore. Non so se il tuo racconto è un po’ autobiografico,ma somiglia alla mia vita.
Hai toccato le corde del mio cuore,mi sono commossa,la tua storia é bellissima,sei molto bravo.La mia storia non è bella come la tua,mi piacerebbe che la commentassi.grazie,buon finale
16/07/2014 at 10:27
Carino come epilogo.
La storia di base è inventata, ma il protagonista e alcune sue vicende sono autobiografiche.
Grazie per i tuoi complimenti, mi emozionano.
Dalla tua storia passerò presto e con piacere, ci rileggiamo lì.
16/07/2014 at 07:29
… e va beh, mi sono emozionata. Sarà che nella vita privata manca totalmente lo zucchero, io credo.
Il finale giusto è il futuro.
Vediamo il 2024, quindi. Vediamo che succede, quali sogni ha realizzato Giovanni, se è ancora con Tiara o no… se c’è un bimbo e se assomiglia a Gio.
Questo, tra tutti, direi che è il racconto che ha vinto. Mio personale giudizio… ma proprio per questo mi sembrava giusto esprimerlo.
16/07/2014 at 10:00
Emozionato lo sono io, nel leggere questo tuo commento.
Grazie Ombra, non so cos’altro dirti… grazie.
16/07/2014 at 00:57
Vediamo, secondo me in questa storia ci starebbe bene un finale che ci mostri come un Giovanni più adulto sia stato influenzato da quell’estate in cui conobbe suo padre.
E secondo me la migliore influenza possibile è che lui abbia eliminato il muro di silenzi con suo madre e ricostruito la confidenza e la fiducia con Luca che, di fatto, da sempre gli ha fatto da padre. Tiara vorrei fosse scomparsa nelle pieghe della giovinezza, che è il posto giusto per quasi tutti i primi amori.
La data metticela tu, ma l’idea che mi piace è quella che Becca e Luca abbiano avuto un figlio tardivo e inatteso e il decimo capitolo sia un compleanno (il sedicesimo?) di questo fratello o sorella di Gio.
16/07/2014 at 09:26
Ottimo spunto. Davvero. Faccio il tifo per la terza opzione…
15/07/2014 at 23:52
Bel racconto che purtroppo volge alla fine. Non è facile descrivere un innamoramento, un primo bacio senza cadere nel banale e tu sei stato molto bravo (ammetto di essere benevolmente influenzato dalle somiglianze con la prima uscita con mia moglie). Voto per il 2024: Francesco figlio di Giovanni scopre dal racconto del padre le sue origini il gesto di suo nonno, in assenza del quale tutto questo non ci sarebbe stato.
P.s. Ai miei personaggi mancano un po’ i tuoi commenti
16/07/2014 at 00:07
Grazie Max, anche tu la stessa idea di moneagiu, bella ma impraticabile nel 2024. Avrei dovuto pensarci e metterla nella terza opzione…
ps Cazzarola… mi sono perso una notifica? A quanto pare si… imperdonabile. Domattina. Ora sono abbastanza cotto e l’avvocato Mangione non merita una lettura superficiale e un commento all’acqua di rose.
16/07/2014 at 00:18
Allora facciamo che Giovanni racconta di suo padre al figlio di 10 anni: quinta elementare (scuola primaria) ci potrebbe stare.
15/07/2014 at 22:59
Complimenti per tutto, Caroli.
Capitolo,opzioni , copertina e brano.Bellissimi ,anche se a dirla tutta, della copertina sei solo l’ispiratore.
Ti dirò che proprio guardandola, ho capito che potevo votare solo il 19 Giugno 1998.
p.s. se è il tuo compleanno,auguri.
15/07/2014 at 23:14
Grazie di cuore per tutto.
Peccato non poter inserire qui entrambi gli “epiloghi”, sarebbe stato carino.
ps Mi sarebbe piaciuto far coincidere la data del mio compleanno con quella del protagonista (visto che praticamente in lui ho descritto me stesso) ma, purtroppo, quando arriva il mio l’estate è già finita! (17 settembre)
15/07/2014 at 22:56
Ho votato per il futuro perchè ho avuto una piccola idea: sarebbe bello se Giogiò vestisse lui i panni del padre, perciò quella data nel 2024 potrebbe essere il sedicesimo compleanno del figlio del “piccolo” Giovanni. È solo una mia idea…
15/07/2014 at 23:08
È una bella idea, ma per trovarci dovrebbe già avere un bambino di 6 anni 🙂
Diciamo che… fuocherello! 😉
15/07/2014 at 23:10
Mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo, tralasciando la “realtà” dei fatti. Dai, però, qualcosa si può fare 😉
15/07/2014 at 23:16
Infatti per questo fuocherello. Ti confesso che la tua idea mi piace parecchio, poteva essere un buon epilogo… magari da inserire al posto della terza opzione.
15/07/2014 at 22:27
19 giugno 1998, l’estate in cui Giovanni e suo padre si videro per la prima volta e si conobbero.
15/07/2014 at 22:38
Complimenti. Se vince quella capirai il perché dei complimenti…
15/07/2014 at 23:04
🙂
15/07/2014 at 22:07
Ho votato il 13 settembre 2024. Potrebbe essere il giorno della laurea, del matrimonio o della nascita di suo figlio.
15/07/2014 at 22:37
BINGO! Ma a quale delle tre?
15/07/2014 at 21:55
Direi che la data del matrimonio con Tiara farebbe virare troppo il racconto sul rosa.
(Quindi scelgo di tornare al tema che fa da filo conduttore alla storia: vediamo papà che tiene in braccio per la prima volta il suo moccioso).
15/07/2014 at 22:36
(Quasi… eh eh eh)
15/07/2014 at 21:02
Uno sguardo al futuro potrebbe essere molto bello
15/07/2014 at 22:34
Sono d’accordo con te
15/07/2014 at 20:42
Non ci credo! Sei stato talmente bravo da concludere al 9 e farci stare un epilogo! Tanto di cappello. Sig. Giovanni!
Comunque bellissimo e romanticissimo capitolo!
15/07/2014 at 21:00
M’inchino a tuo gesto!
Alla fine il rock è stato solo un sottofondo… quest’estate è davvero strana! 😉
15/07/2014 at 20:31
19/6/98
E vabbhe, meno male che l’hai ammesso 🙂 ho ancora la musica nelle orecchie. Che ti devo dire? Perfetto.
15/07/2014 at 20:59
Bella la canzone eh? 😉
Grazie Gio
15/07/2014 at 23:15
eeeeh….
15/07/2014 at 20:00
Ok, lo ammetto e confesso (prima che me lo facciate notare voi): ho barato.
Alla fina ho deciso di tenere contenti (quasi) tutti cercando di mescolare rock e romanticherie. Non so se ci sono riuscito (io dico di no…), ma spero che il risultato comunque vi piaccia.
Giò
15/07/2014 at 17:54
Complimenti per la copertina, Giovanni! 😀
15/07/2014 at 18:00
Grazie Michele. Se cambio “complimenti” con “grazie” oggi sembra il mio compleanno!! Lol 😀
15/07/2014 at 18:00
Grazie Michele. Se cambio “complimenti” con “auguri” oggi sembra il mio compleanno!! Lol 😀
15/07/2014 at 16:14
Complimenti!!
15/07/2014 at 17:58
Grazie 🙂
15/07/2014 at 12:07
ed eccola la copertina , a mio avviso tra le più azzeccate tra quelle assegnate, davvero bella!
15/07/2014 at 12:15
vero, è davvero rappresentativa della storia. forse tra le più azzeccate che abbia visto sul sito.
Bellissima immagine comunque.
15/07/2014 at 14:15
vero vero 🙂 complimenti!
15/07/2014 at 14:44
Grazie! 🙂
15/07/2014 at 11:30
Finalmente mi sono rimessa in pari! Oltre al fatto che tu sia riuscito a farmi commuovere (e non che ci voglia poi tanto…!), ho deciso di votare il finale suggerito dal lettore per molteplici motivi.
1) il ROCK, dopo una situazione come quella fino ad ora descritta, stona. Per il mio carattere e per come io vivo le mie emozioni, dopo una bomba nucleare nel mio cuore, e le rivelazioni ascoltate e lette, il rock calzerebbe come un nubifragio il giorno delle nozze!
2) romanticismo e timidezza… sì, ci può pure stare, ma io sarei troppo sconvolta per anche solo pensare ad una serata intima con il cuore in subbuglio.
Ma in fondo hai promesso al tuo protagonista una serata con la ragazza che gli fa girare la testa, a 16 anni…
A 16 anni tutto è amplificato, tutto è esagerato, e non riesco ad immaginare altra situazione se non quella del silenzio per ripercorrere mentalmente tutte le fasi della vicenda, con o senza Tiara. Per questo il rock è escluso, perché il silenzio è il sottofondo musicale degno, in questo momento, insieme alle lacrime e alla voce del mare. Ecco, al mare.
Buona scrittura. Però, piccolo appunto che non poteva mancare: rallenta un po’, a me sarebbe piaciuto gustarmi la descrizione di espressioni ed emozioni sui visi. Capisco l’obbligo delle 5000 battute ma ci sono cose che non possono perdersi nel limite di spazio imposto! 😉
15/07/2014 at 11:50
Quoto, e sottoscrivo il tuo commento, in toto.
Tante sono le cose che avrei voluto scrivere e descrivere, ma, nonostante condivida il fatto che non si devono perdere certi particolari solo per il limite delle battute, la storia (qui) deve “camminare”, in qualche modo.
Diciamo che, come scritto in precedenza in un altro commento, vediamo come va questo contest. Nelle mie future idee sta prendendo sempre di più piede l’intenzione di ampliare questo racconto, così da prendere due piccioni con una fava: dire tutto ciò che non ho potuto dire e, come effetto collaterale, dare anche un motivo a chi ha letto questa versione ridotta di andarsi a leggere quella intera.
Sto pensando di barare un po’, mescolando le due opzioni in modo da mitigare il risultato. È scorretto, lo so, ma non ho mai detto di essere un giocatore ligio al rispetto delle regole… 😉
Grazie per i complimenti.
ps Il mare ci sarà…
pps Il nubifragio il giorno delle nozze mi ricorda qualcosa (aperitivo in giardino annullato). Poi però usci il sole…
15/07/2014 at 10:45
Forse è l’età del rock, ma ho votato per il tempo delle mele e il rientro in scena di Tiara.
Bella copertina di impatto emotivo!
15/07/2014 at 11:12
Anche qui colpa delle voci? 😀
Comunque c’è un po’ di discordanza tra i commenti e i voti… mi sembra che nei commenti siano più i sostenitori di una scena romantica. Magari baro e mischio un po’ le cose… speriamo di non essere linciato! 🙂
15/07/2014 at 11:20
Magari c’è chi vota senza commentare, ma se non c’è molto distacco tra una scelta e l’altra potresti fare anche un bel mix.
14/07/2014 at 21:37
Secondo me è l’età per le follie. Fantastico e se vuoi passa per il mio racconto: Seditio (ancora primo capitolo ma appena arrivo a 20 incipoints scrivo secondo capitolo)
14/07/2014 at 21:44
Grazie del voto e della segnalazione, passerò senz’altro.
Alla prossima
14/07/2014 at 16:11
E’ l’età delle follie! E non vuol dire che non ci sia spazio per un po’ di romanticismo, no?
Complimenti e grazie, Giò, davvero. La tua storia, come ti ho già detto, mi fa commuovere. Sai essere delicato, cauto, emozionando.
14/07/2014 at 22:21
No, anzi, hai assolutamente ragione. Infatti… 😉
Grazie a te Fra, per le bellissime parole. I vostri commenti sono già di per sé una bella vittoria.
14/07/2014 at 14:54
Ciao Giovanni,
sono rimasta indietro, ho dovuto recuperare. Passo sempre meno purtroppo, vita piena di sorprese. La tua è una storia che ho difficoltà a leggere, ha qualcosa che appartiene alla mia vita e quindi un po’ mi pesa dentro.
Ho votato per il tempo del…. ROCK!
14/07/2014 at 15:18
Ciao Alessandra,
mi fa piacere ritrovarti qui. Ti capisco, ho due bambini e una vita piena di sorprese, quindi non preoccuparti.
Questa storia non mi appartiene, nel senso che non l’ho vissuta, spero quindi di aver trattato gli argomenti con il giusto rispetto, vista la loro delicatezza.
Mi auguro ti sia comunque piaciuta, nonostante tutto.
Ricordo che parlammo del viaggio del protagonista, mi chiedevo se ho interpretato bene il tuo suggerimento, riuscendo a rendere bene l’idea della sua crescita interiore.
Ok, a quanto sembra abbiamo un vincitore, quindi… ROCK!
14/07/2014 at 15:40
Difficile risponderti qui. Per essere sintetica ti dico che tu ha creato un buon personaggio (“eroe”) diviso equamente tra un plot A e un plot B. la sua crescita interiore è determinata dalla ricerca di se stesso, contemporaneamente influenzata da episodi esterni e indipendenti dalla sua volontà, per questa ragione la sua crescita è lastricata di ostacoli non sempre tangibili e non necessariamente superabili. La vera crescita sta nel fargli acquistare il famigerato “faber” di sé, ovvero l’uomo fabbro, artefice del proprio destino anche quando questo dovesse rivelarsi infruttoso. ( destino avverso, ma decisione certa : narrazione a spirale) E tu ci stai provando, devo dire. Sono sicura che riuscirai. Lo scopriremo.
14/07/2014 at 11:25
L’ho letto nel fine settimana, ma non ho avuto tempo di commentare: passo ora solo per dire ROCK!
(Bravo Caroli!)
14/07/2014 at 13:01
Porti il rock in vantaggio… speriamo non ci siano ribaltoni!
(Grazie! :D)
13/07/2014 at 22:58
Dopo aver letto tutta la storia e in particolare quest’ ultimo episodio mi tocca entrar a far parte del club delle frignone.. Cosa c’è meglio del rock per riprendersi? 😉
14/07/2014 at 12:48
😀 Addirittura avete fondato un club?? Spero mi diate la tessera ad honorem…
Niente, specie quello dal vivo poi…
13/07/2014 at 19:32
Complimenti! L’ho letto tutto d’un fiato! Sono partita incuriosita e mi sono commossa con queste pagine del diario. Io voto per il tempo delle mele. Sembra la continuazione più adatta per la storia che hai scritto fino a adesso.
13/07/2014 at 20:37
Grazie Danica, sono felice ti sia piaciuto il racconto finora.
Alla prossima.
Giò
12/07/2014 at 21:32
Accidenti Caroli, nel primo pomeriggio leggo il capitolo.
Non posso commentare con gli occhi lucidi,mi dico.
Adesso tutto ciò che volevo dirti è nei commenti di sotto.
Hai consegnato a Giovanni una seconda” scatola”,dentro stavolta c’era sua madre come non l’aveva mai conosciuta.
Bravissimo. .
12/07/2014 at 21:37
Dimenticavo,ROCK!
12/07/2014 at 22:54
Anche se non li hai scritti tu, ti ringrazio come se fossero stati tuoi. Il non averli scritti perché emozionata dalla lettura li rende ancora più sentiti e, di riflesso, ciò rende anche i miei ringraziamenti altrettanto più sentiti.
12/07/2014 at 15:41
mi è piaciuto il modo in cui rebecca ha comunicato con il figlio, ha evitato il confronto diretto, probabilmente insostenibile per lei, ma di fatto non gli ha nascosto nulla
come al solito sfrutto la possibilità di proporre; in realtà non un granché, ma a questo punto ci hai detto metà della loro storia: vero che in amore saltano tutte le logiche, ma come ha fatto luca ad accettare di essere la seconda scelta? e perché rebecca e luca non hanno avuto figli propri?
è pur vero però che siamo quasi alla fine e questo non deve distoglierci dal vero protagonista… insomma fai tu!
12/07/2014 at 15:57
Come ho scritto qualche commento più giù, ho immaginato il rapporto tra Luca e Rebecca diverso dalle tradizionali logiche sentimentali. Luca si è addossato l’arduo compito di ricucire i pezzi di una donna lacerata dalla vita, una donna che probabilmente ha continuato ad amare nonostante si sia fatto da parte, e proprio per quello non l’ha abbandonata nel momento più difficile. Se avessi più spazio lo approfondirei, ma qui purtroppo non c’è. Mi state facendo pensare a una possibile versione di più largo respiro, chissà… vediamo come si conclude il contest, poi eventualmente deciderò.
12/07/2014 at 14:34
E va beh… alla fine hai vinto tu e i fazzoletti li ho usati io.
Questo capitolo è tutto …. reale. Perché non c’è niente che batta la realtà… niente. La fantasia, la crudeltà… la durezza, l’amore. Niente di ciò che inventiamo può batterla.
Mi hai commossa, le date, quella O che è descritta così in modo perfetto… il nome di Giovanni. Tutto.
Quanto può essere forte una donna? Tu l’hai descritto egregiamente.
🙂
12/07/2014 at 15:23
Ombra mi hai scritto davvero un bellissimo commento. Sorrido, e ti ringrazio.
12/07/2014 at 13:00
Mi hai commossa con questo episodio per cui ho scelto le romanticherie… 😉
12/07/2014 at 15:18
Grazie Filomena, allora facciamo partire i lenti… forza su, tutti guancia a guancia! 🙂
12/07/2014 at 12:49
Bello, il dolore e il passato della madre per capire il proprio. Il diario e i post.it idea deliziosa. Io fossi in Luca morirei dalla voglia di leggere le altre pagine del diario, facci una pensata…
12/07/2014 at 15:16
Luca non credo farebbe mai una cosa del genere… leggi la risposta che ho dato sotto al commento di Massimiliano, credo ti aiuti a comprendere meglio la figura di Luca che, ahimè, non ho potuto spiegare ampiamente.
12/07/2014 at 16:17
ho scritto Luca? Sorry. Intendevo Giogió.
12/07/2014 at 16:25
Ah ok. È vero allora, pure io fossi al posto suo… una sbirciatina innocente, sai… tipo quando ti passa una bella ragazza vicino, tua moglie a fianco che ti dice: che guardi? E tu con aria innocente: chi? Io? Niente… 😉
ps Speriamo che non legge questo commento la mia… >.<''
12/07/2014 at 16:41
Sai si tratta di un ragazzo che non ho conosciuto il padre, assetato di conoscenza delle proprie origini… Circa la tua insolita similitudine, se tua moglie dovesse leggerla, testimonierò in tuo favore 🙂
12/07/2014 at 12:43
Apple time! Molto originale l’espediente dei post-it per entrare nei pensieri di Becca.
Io mi metto nei panni del povero Luca, relegato al ruolo di tappabuchi. Adesso quasi quasi mi interessano più le dinamiche di ricostruzione di questa coppia che la storia di Girò e suo padre. Non è che hai voglia di darci qualche lume nei restanti due capitoli? E dai Giò, non farti pregare! 🙂
12/07/2014 at 15:13
Diciamo che, se avessi lo spazio, ti racconterei di come Luca sia riuscito a raccogliere i cocci di una donna distrutta ed a metterli insieme con la colla. Pezzo dopo pezzo. Ma, poiché non ho lo spazio, lascerò che sia tu a immaginare come abbia fatto, e di come si sia instaurato tra loro un rapporto che non è amore, ma qualcosa di abbastanza simile. Un bellissimo tappeto per coprire un buco incolmabile.
13/07/2014 at 00:20
Puoi sempre scrivere un seguito, no?
12/07/2014 at 12:18
E’ il momento del ROCK, Giovanni! 😉 Complimenti per questo capitolo, il diario della madre è bellissimo ed estremamente commovente. Dopo tanto dolore credo che sia tempo di dare a Giogiò un po’ di spensieratezza, non ti pare? Credo sia lo sbocco naturale di questa storia! ^^
12/07/2014 at 14:23
Fin’ora solo riscontri positivi, e dire che avevo un po’ di timore sull’espediente del diario. In fondo è un modo un po’indiretto di descrivere i sentimenti.
Comunque… adesso facciamolo salire sul palco ‘sto ragazzino! (ops…) 😉
12/07/2014 at 11:45
ecco, lo sapevo….ho dovuto aprire il pacchettino di fazzoletti…..
12/07/2014 at 12:11
Un’altra vittima di questo capitolo…
Prometto che vi rimborserò la spesa dei kleenex
12/07/2014 at 11:22
Ho dedicato il mio primo giorno di ferie alla lettura dei primi (!) otto episodi. È inutile che ti dica che sei bravo, questo te lo hanno già detto tutti. Mi sembrerebbe un’offesa alla tua intelligenza dirti che hai seguito un filone “classico”: ci mancherebbe che bruciassi un’idea originale su questa piattaforma (con buona pace dello staff di TI, sedicenti coach editor inclusi).
Allora ti dirò solo che sei riuscito a commuovermi, nonostante io abbia ben presente che sei un maledetto mestierante.
Non trovo nessuna sbavatura. Il tuo sedicenne è assolutamente plausibile: ci sono molti sedicenni più maturi dello stereotipo imperante dell’adolescente tutta tecnologia e niente testa.
Se proprio – ironicamente – dovessi farti un appunto, direi che avresti dovuto inserire l’avvertenza “Nel testo sono inseriti messaggi promozionali” (cellulari Samsung, macine Mulino Bianco, Audi, Benetton e via di seguito).
12/07/2014 at 12:38
Allora, ho finalmente smesso di ridere per la cosa dei marchi (cavolo, hai smascherato i messaggi subliminali dei miei sponsor), quindi posso rispondere al tuo commento, ricordandomi che devo mangiare un bel pacco di PAVESINI.
Che dirti napo, la tua visita mi fa immenso piacere, specie dopo l’aver saputo che hai dedicato il primo giorno di ferie al mio racconto.
Per questo contest a tema estivo ho seguito un po’ la corrente, è vero, cercando di infilarmi tra amori sotto il sole e dintorni. Niente di originale quindi, che poi a trovarla davvero un’idea originale di ‘sti tempi…
Mi rende molto orgoglioso che tu non abbia trovato sbavature, sappi che la tua fama di lettore scrupoloso e attento ai dettagli ti precede, quindi questa è già di per se una bella vittoria.
Tu, al contrario di altri, hai trovato il mio protagonista un sedicenne credibile. La cosa mi fa pensare, che sia semplicemente una cosa soggettiva?
Per concludere, cercando di non ridere di nuovo, ho pensato che mettere i nomi dei marchi potesse farmi risparmiare caratteri nelle descrizioni degli oggetti. Dici che pare brutto? Spero non sappia troppo di marchetta…
Grazie ancora di tutto napo. Alla prossima.
Giò
12/07/2014 at 13:02
Tranquillo, l’uso dei marchi non guasta il racconto, al più gli dà una coloritura da sit-com che, però, rende moderno il tema classico di fondo. Attento però, che se dici che il cancro di Francesco era dovuto al tale prodotto, scatta la denuncia… (Scherzo, ovviamente. Non prendetemi troppo sul serio).
12/07/2014 at 11:20
ho votato per il rock, ma solo perchè non posso piangere ogni capitolo cavolo! bravissimo! =)
12/07/2014 at 12:04
Grazie Miss, troppo buona! 🙂
12/07/2014 at 10:32
Il diario di Becca è letteralmente perfetto…sembra scritto da una donna, complimenti sinceri perché denota una grande sensibilità da parte tua. Potresti proseguire, dopo questo grande riavvicinamento alla madre, raccontando di una giornata con lei e Luca e dei sentimenti da parte del protagonista che ora la vede in un altromodo. Staccare con la discoteca mi sembra in completa antitesi 🙁 bellissimo
12/07/2014 at 10:42
Grazie Gio. Purtroppo i capitoli rimasti sono solo due, e per il 10mo ho in mente una cosa, quindi… adesso o mai più.
Comunque il tuo pensiero casca a fagiolo, avevo già in mente di rendere lo stacco tra i due capitoli meno… brutale. Vediamo un po’ che ne esce fuori…
12/07/2014 at 10:27
Ridiamo al “piccolo” Giogiò la sua età: divertimento, folli e perché no, una tipica bravata da vero sedicenne 😉
12/07/2014 at 10:36
Ci sta tutta adesso, direi io. Basta lacrime! 😉
12/07/2014 at 10:18
Le piagnone allora sono due.
Non credo servano altri commenti…
12/07/2014 at 10:35
Grazie fulella
12/07/2014 at 10:07
Le cose sono due: o sono ‘piagnona’ io o sei bravissimo tu! Ho ancora le lacrime agli occhi! Non aggiungo altro
12/07/2014 at 10:15
Sei tu piagnona! 😛
Scherzo… grazie Francesca. Il “drammatico”, nonostante non sia il mio genere preferito, sembra riuscirmi bene…
Che hai votato? Rock o “Dreams are my reality…”?
12/07/2014 at 10:19
Per il divertimento : dopo tanta sofferenza ora giogió può andare avanti e godersela!!!
12/07/2014 at 01:08
Io sono del parere che l’importante nn è vincere..ma è l’unica cosa che conta..:-D..sai già!
11/07/2014 at 16:03
Premetto che i Guns sono il mio gruppo preferito e che come Tiara non disdegno Allure di Chanel… non è un caso però che mi sia sentita cosi coinvolta nella storia: è accattivante e ben costruita. Hai articolato molto bene la scelta delle alternative con i lettori, sempre ben integrate e coerenti anche con l’espediente dei tre cofanetti. Questo è un classico, ma l’hai saputo sfruttare bene senza cadere nel banale! Un unico appunto sul protagonista: è molto bello che riesca a trasmetterci le sue emozioni nel corso dell’avventura senza invalidare la suspence della storia, ma non è un po’ troppo maturo e razionale per avere solo 16 anni e una situazione famigliare tanto complessa?
11/07/2014 at 17:18
Non posso che darti ragione. Si, effettivamente questo sedicenne parla e ragiona un po’ troppo come un adulto. Quando ho concepito l’incipit della storia ho pensato a un adolescente come protagonista, quindi ho scavato nella memoria cercando il me sedicenne da cui trarre spunto. Forse i miei ricordi si sono mescolati con la mia attuale personalità, e questo è il risultato. Probabilmente ci ha messo anche lo zampino il mio subconscio, il quale temeva di farmi partorire la solita storiella da teenagers. Col senno di poi cambierei qualche frase qua e là, specie in alcuni dialoghi che risultano poco credibili (sotto preziosissimo suggerimento). Spero che il tutto risulti comunque godibile, nonostante questo “sfasamento”.
Grazie del commento e dei graditissimi apprezzamenti, fanno sempre molto piacere.
Alla prossima.
Giò
10/07/2014 at 22:59
Darei spazio ad entrambi, sicuramente riuscirai a condensare il tutto 😉
11/07/2014 at 00:11
Forse potrei, anche se praticamente Rebecca domina la votazione. Grazie comunque per la fiducia 🙂
10/07/2014 at 22:48
Penso che in questo capitolo tu sia riuscito ad affrontare e risolvere una situazione difficile con una leggerezza……estiva. Mi è piaciuta moltissimo la mimica che accompagnava gli eventi.
Voto per focalizzare l’attenzione su entrambi ,Becca adesso è Rebecca la mamma di Giovanni .
11/07/2014 at 00:09
Spesso i gesti parlano da soli 🙂
Il prossimo capitolo teoricamente è pronto. Devo solo scegliere se voglio rischiare davvero tanto, pubblicandolo così com’è, oppure aspettare che mi venga in mente un’idea più sicura, e purtroppo meno d’effetto.
10/07/2014 at 18:21
ero davvero indecisa, avrei voluto sapere quel che provavano tutti e due, ma a questo punto vediamo un po’ che ha da raccontare la mamma, non sarà stato certo facile neanche per lei, soprattutto per lei…
10/07/2014 at 18:43
Sono in piena fase creativa…
Vista la maggioranza bulgara, mi porto avanti.
Questo capitolo sarà un altro parto doloroso… già me lo sento. 🙂
10/07/2014 at 18:11
MI incuriosisce Becca 😉
10/07/2014 at 18:40
Va per la maggiore. Grazie di essere passata! 🙂
10/07/2014 at 13:47
Queste opzioni sono una trappola 🙂
Come farai a focalizzarti sui sentimenti di Becca con una narrazione in prima persona?
E’ una grande sfida, perché se racconti i sentimenti di Becca per bocca di Giogiò non sono i più i sentimenti di lei, ma quelli di lui; quindi sarai costretto a descriverci l’effetto “visibile” dei sentimenti e lasciare a noi d’intepretarli. Oppure a inventarti qualcosa di esotico.
In ogni caso sarà una grande prova di virtuosismo.
Ovviamente, proprio per questo, ho votato Becca 😛
10/07/2014 at 13:50
Esotico?
10/07/2014 at 13:55
Intendo dire un qualche stratagemma narrativo che, senza soluzioni di continuità, ti consenta di abbandonare la prima persona.
Il più facile stratagemma sarebbe quello di demandare tutto al dialogo – sappiamo i sentimenti di Becca perché lei ne parla al figlio – ma parlare dei sentimenti che si provano in un dialogo non è mai la diretta emanazione dei sentimenti stessi (con l’eccezione forse del litigio).
Oppure potresti uscire dal seminato: una lettera, per esempio.
Non lo so, confido nelle tue capacità 😀
10/07/2014 at 14:34
Mannaggia a me che te l’ho chiesto, ora mi sono bruciato l’effetto sorpresa… 🙂
Ok, vediamo se riesco a vincere la sfida contro i tuoi incredibili raggi X, riuscendo comunque a sorprenderti.
Il tuo silenzio mi stava preoccupando, pensavo d’averti perso per strada…
10/07/2014 at 14:50
Te l’ho detto che commenterò alla fine con dovizia di dettagli 🙂
Di quest’ultimo capitolo, il finale mi è molto piaciuto.
10/07/2014 at 15:08
Ok, me l’hai detto cento volte ma ancora non mi è entrato bene in testa…
Vado a scrivere, che stavolta ho la sensazione di aver messo la testa tra delle sbarre molto strette… vediamo se ne esco illeso! 🙂
10/07/2014 at 10:16
questa non me l’aspettavo, mi hai sorpreso; ora che abbiamo conosciuto la storia di luca e di come è entrato nella sua famiglia (o per meglio dire di come non ne è mai uscito), tornerei decisamente alla mamma (che ora ha pure un nome ;-))
10/07/2014 at 11:00
Ma si, dai, lasciare che fosse solo “la mamma” pareva brutto 😉 Focalizziamoci su di lei, allora.
10/07/2014 at 00:02
Ha vinto Luca? Ma come, chi se l’aspettava questo gran ruolo per lui! Ci hai positivamente sorpreso 😀 ora per completare il tutto passiamo a Becca. Concentrarsi su entrambi, come hai sostenuto anche tu, in così pochi caratteri, potrebbe essere inopportuno.
10/07/2014 at 09:55
A dire il vero sono sorpreso io stesso dal successo di questo capitolo, non me l’aspettavo proprio.
Non volevo rischiare di essere approssimativo, per questo ho proposto la scelta, rimettendomi alla sovranità dei lettori.
A quanto sembra, però, i sentimenti di Rebecca vanno per la maggiore. Vedremo cosa ci dirà.
09/07/2014 at 21:48
Mi piacerebbe sapere di più dei sentimenti della madre! Bellissimo capitolo, una storia davvero commovente e per molti versi gioiosa. Chi l’avrebbe mai detto che l’anonimo patrigno avesse tutta questa storia alle spalle? 😉
09/07/2014 at 21:59
Io no di certo… ho improvvisato!! 🙂
Pensa che Luca nel primo capitolo ce l’ho messo così, giusto per… 😉
Grazie Michele.
09/07/2014 at 22:04
Questo è il bello del creare storie! 😀
09/07/2014 at 15:51
Sui sentimenti di Becca.
Questo capitolo è particolarmente bello 🙂
09/07/2014 at 19:32
Ok, vada per la mamma.
A quanto pare è piaciuto davvero a tutti. Sinceramente non mi aspettavo questo risultato…
09/07/2014 at 14:10
Rebecca. Giovanni l’abbiamo stravisto, Luca anche, manca giusto quel tassello.
🙂
09/07/2014 at 19:31
Ok, allora sondiamo i sentimenti di Rebecca.
Manca solo lei, poi nel nono… sabato! 🙂
09/07/2014 at 13:27
Si cercano gli altri, i genitori, le loro storie, per comprenderei noi stessi. Pertanto: sondiamo Becca per aiutare Giovanni e il suo lutto a elaborazione “postuma”
Per il resto: solita tua maestria.
P.s. Forse, ma si tratta di un dubbio, non sarebbe così semplice incassare il saldo di una carta prepagata o sostituirla dopo tanto tempo,
09/07/2014 at 19:29
Verissimo, condivido ogni singola parola.
Grazie per i complimenti.
ps Hai ragione, probabilmente non è così semplice, ma è la cosa più pratica che m’è venuta in mente. I contanti sarebbero stati un problema (nel 2001, alla morte del padre, ancora non erano in circolazione gli euro). Magari in futuro aggiusterò quell’aspetto, chiedendo a qualcuno più esperto una soluzione migliore.
09/07/2014 at 12:55
Spiazzante la love story dei genitori di Giò. Fa venire voglia di saperne di più, quindi concentriamoci sui sentimenti di Becca.
09/07/2014 at 19:17
Bel colpo di scena eh? E dire che non era nemmeno premeditato…
Ok, mettiamo a nudo Becca. 😉
09/07/2014 at 12:37
Sui sentimenti di Becca, perché se io fossi nei panni di Giovanni, dopo aver saputo che mia madre è stata amata dall’attuale compagno e mio padre defunto, vorrei sentire anche la sua opinione. Come l’ha vissuta? Lei chi amava davvero? E perché?
🙂 bello, ho trovato questo capitolo più maturo, più completo.
09/07/2014 at 19:16
Ok, grazie degli spunti Gio. Molto molto utili!
Speravo di riuscire a realizzare una sorta di maturazione del protagonista attraverso queste esperienze, a quanto sembra ci sto riuscendo! 🙂
09/07/2014 at 12:23
Ho votato per i sentimenti di Giovanni, solo quelli. Penso che la storia sia la sua, di nessun altro.
09/07/2014 at 19:12
Ok Miss.
09/07/2014 at 12:02
Questo capitolo è perfetto: Nessuna svista, niente di niente. Mi farebbe piacere se un esperto come te giudicasse la mia storia 😉
09/07/2014 at 19:10
Grazie per l’esperto, anche se non credo di meritarlo.
Sono già passato dalla tua storia, la seguo e ho anche votato la spada. Non ho capito bene se ciò che mi chiedi è un’analisi tecnica. In genere non le faccio, avendo tanto da imparare io stesso, evito volutamente di fare il maestrino. Ma una persona, non molto tempo fa, mi ha detto che un buon allenamento per migliorarsi è provare a notare i difetti degli altri, quindi se vuoi posso provarci. Dimmi tu.
09/07/2014 at 19:58
Io adoro le critiche ma devono essere obiettive. Ovviamente sono felice che ti piaccia alla prossima!
09/07/2014 at 11:45
Questo capitolo è perfetto, non trovo definizione migliore. Bravissimo.
(Voto Becca).
09/07/2014 at 19:02
Leggendo i tuoi commenti ho notato che in genere non ti sbilanci mai, quindi… sono senza parole. Grazie.
09/07/2014 at 11:14
Gli adolescenti sono egocentrici. Io voto per focalizzarci sui sentimenti di Giovanni.
08/07/2014 at 19:30
Magari anche Luca sa quand’è il momento di dichiararsi.
Decisamente voto per lui. 🙂
08/07/2014 at 19:45
Grazie per essere passata swetty.
Si, credo sia arrivato il momento per lui di fare outing… 🙂
07/07/2014 at 18:29
Mi piacerebbe sentire la campana di Luca, magari ha qualcosa di interessante da raccontarci! ^^ Questo capitolo è stato FAVOLOSO! Però ti prego, Giogiò, svegliati! Io non ho mai avuto splendide amicizie che mi chiedessero di spalmar loro la crema solare! Sabato. A cena fuori. E non sgarrare! XD
07/07/2014 at 19:33
Si, ha una storia simpatica da raccontare. A quanto mi risulta lo conosceva davvero il padre di Giovanni, ma in che rapporti fossero ancora non mi è dato sapere.. 😉
FAVOLOSO? Davvero? Grazie infinite Michele, i commenti tuoi e degli altri utenti mi stanno riempiendo di soddisfazioni. Soprattutto perché in questa storia ci sto mettendo proprio il cuore.
Io un’amicizia così l’ho avuta, risale ai miei sedici anni. Dura tutt’ora… 😉
Sabato non sgarrerà, speriamo non sia troppo tardi però… eh eh eh
07/07/2014 at 13:01
Voto per un nuovo confronto con la madre, magari questa volta andrà meglio.
Mi piacerebbe che anche lei venisse confortata.
07/07/2014 at 19:24
Mi sembra giusto, anche se le mamme sono note in tutto l’universo per essere l’appiglio, il sostegno, i motori, ed i fulcri di ogni famiglia.
07/07/2014 at 11:33
Non è affatto originale, ma io vorrei andare a Sabato, alla cena con Tiara *_*
07/07/2014 at 11:37
C’è tempo, non bruciamo le tappe! 😉
Resisti qualche capitolo ancora… la cena la mettiamo al nono?
07/07/2014 at 11:49
Signore, non mi permetterei mai di scombinarle i personaggi XD
ero solo sulla scia di un momento moooolto romanticoso *_* emmm… sto diventando imbarazzante u.u
07/07/2014 at 12:01
Figurati, è malattia comune *.*
06/07/2014 at 23:59
Chiarimenti tra Giovanni e sua madre, spero che stavolta passi questa opzione 🙂 già ci ho provato al capitolo precedente! Comunque, meno male che c’è Tiara sveglia 😉
07/07/2014 at 00:09
Mi piacciono le ragazze sveglie. Ne metto sempre una in ogni racconto. Chissà perché…
06/07/2014 at 23:32
Che tenerezza questo ragazzino!
Bravo ,l’ho proprio vista Tiara distesa con la tempia retta dalle nocchie,ho percepito anche i suoi pensieri. Comprensiva,si. Amica,si. Santa,no.(spero che mia figlia non legga questo commento da mamma di larghe vedute)
Adesso credo che Giovanni abbia bisogno dell’aiuto di Luca.
06/07/2014 at 23:54
Che bel commento! 🙂
Hai perfettamente ragione, mica può stare ad aspettarlo tutta la vita!
(Per me lo legge ma, sorridendo, farà finta di nulla!)
Luca ha una bella storia da raccontare, speriamo ne avrà l’opportunità.
07/07/2014 at 19:05
Speriamo,altrimenti il mio commento per lei è: Tiara,bambina cara, non pensi di aver esagerato ?addirittura farsi slacciare il reggiseno!
p.s. ho letto il commento di Giulia e sono pienamente d’accordo con lei,quella povera madre va confortata.
07/07/2014 at 19:22
Fantastico, che mamma all’avanguardia!! 🙂
Persino nelle raccomandazioni, poi.
ps Alla mamma di Giovanni le dedichiamo l’ottavo capitolo allora.
pps Gli argomenti sembrano decisi… e mo che m’invento per le domande a fine capitolo?
06/07/2014 at 22:25
Il sedicenne si comporta da sedicenne, con tutto il suo fardello ormonale! Bravo Caroli!
(Voto Luca).
06/07/2014 at 23:33
Almeno nel comportamento… ora sto cercando di convincerlo anche a parlare da tale!
*_* Grazie!!
06/07/2014 at 20:14
Ho apprezzato il primo scontro tra Giovanni e la madre, ma credo che la donna possa offrire ancora quache dettaglio. Altro gran bel capitolo. Dimmi cosa mangi:magari il tuo segreto è nel cibo 🙂
06/07/2014 at 20:39
Senza dubbio avrebbe ancora tanto da offrire la madre, ci fosse lo spazio…
Grazie giu.
Quella del cibo non l’ho capita però… 🙂 Di che segreto parli?
06/07/2014 at 20:57
Per scrivere così bene, nonostante le tue piccole pesti in casa, devi nutrirti di qualche magico cibo segreto 🙂
06/07/2014 at 23:31
Oddio 😀 grazie.
Fortunatamente faccio un lavoro che mi consente di scrivere, perché se dovessi farlo solo a casa…
06/07/2014 at 19:18
Figo, posso scegliere io.
Allora lui va a visita dai nonni e porta la sua bella Tiara. Pranzano felici e Giovanni poi mentre Tiara gioca in cortile con il cane dei nonni (o guarda l’acquario, o impara a pescare con il nonno di Gio) si ferma a chiedere qualcosa del padre alla nonna e scopre che…
Almeno questo lo lascio a te, sai sempre sorprenderci! =)
06/07/2014 at 19:59
Al momento Miss la tua idea (stranamente familiare ;)) è la più originale e dettagliata. E mi piace, anche…
Bene, vedremo che opzione vincerà.
07/07/2014 at 08:16
Grazie mille… Allora leggeremo il seguito e capiremo! =)
Buona scrittura!
06/07/2014 at 18:00
Apriamo i cofanetti, perlustriamo i ricordi di parenti e amici, cerchiamo di scoprire sempre di piú del padre. Giogiò, dopo aver visto le immagini di suo padre non può non essere spinto a iniziare una vera ricostruzione del padre. Ho votato per la parola ai lettori. Ciao. M. P.s. Hai visto il film “Il ritorno”?
06/07/2014 at 19:53
Si, credo che sarà la sua prossima mossa. Vedremo chi deciderete di far (ri)entrare in scena.
ps No, mai visto. È bello? Se me lo consigli vedrò di procurarmelo.
07/07/2014 at 08:34
E’ un film di circa dieci anni fà, simbolico, sulla figura del padre. Vinse a Venezia se nn sbaglio. A me è piaciuto. Ps. Concordo con gli altri sulla bellezza della descrizione della schermaglia e delle timidezze tra adolescenti.
06/07/2014 at 17:21
come non prendere l’occasione al balzo… propongo l’entrata di un nuovo personaggio, esterno, che possa aiutarlo a capire la madre (ma ha un nome? o solo un ruolo?) o magari luca, oppure che possa mostrargli qualcos’altro della vita del padre; insomma il padre avrà avuto un amico/a a cui avrà affidato una consegna post sedicesimo anno?
ad ogni modo bravo giovanni, proprio una bella storia
06/07/2014 at 19:47
La mamma spesso è… semplicemente la mamma! In fondo è il protagonista a parlare. Ma, visto che me lo chiedi, nel prossimo capitolo (in caso di vittoria di Luca) svelerò anche il suo nome.
Un nuovo personaggio, perché no? Vedremo, qualcosa inventerò.
Mi sorprendi nuovamente, visto che nuovamente hai colto le mie intenzioni…
Grazie ang, sono felice che la storia stia continuando a piacerti.
06/07/2014 at 16:31
visto che finalmente il cofanetto si apre 🙂 voto per fare qualche domanda Luca: sicuramente sa qualche cosa di utile!
Questo episodio mi ha fatto venire voglia di andare al mare!!!
06/07/2014 at 19:20
Visto che lo apre finalmente? 🙂
Si, Luca lo conosceva il padre, chissà cos’erano: amici o…
06/07/2014 at 15:42
bellissimo questo capitolo! fa tenerezza il povero Giovanni spiazzato dall’olio solare 🙂
voto per Luca, vediamo un po’ che tiri fuori ora. Bravissimo come sempre!!!
06/07/2014 at 19:19
I primi approcci fisici imbarazzanti ed eccitanti con l’altro sesso… 🙂
Eh eh eh, spero che esca lui. Ha una bella storia da raccontare 😉
Grazie Francesca, sempre troppo buona.
06/07/2014 at 15:41
Ho scelto la prima opzione 😉
06/07/2014 at 19:17
Grazie per essere passato Bas. 🙂
06/07/2014 at 15:12
E conosciamo Luca, va.
Per un attimo mi hai quasi convinto che i dubbi del protagonista fossero sensati. Poi, ovviamente, Tiara, in quanto donna che ha a che fare con un uomo, ha dovuto spiegare per filo e per segno al nostro eroe come stavano le cose.
Avrà capito, finalmente? Io avrei ancora qualche dubbietto… XD
Bravo Giò, questo episodio mi ha fatto divertire ricordandomi qualche passaggio di “Io, morte?”
p.s.: hai lasciato Jay nel periglio. Lo molliamo così? Mi devi ancora un monkey vault, ricordati 😉
06/07/2014 at 15:28
Grazie Massi, ci voleva un capitolo “leggero” dopo la tristezza infinita dell’ultimo.
No, per me ancora non ha capito bene come funzionano le cose 😉
Per una volta (forse) sono riuscito a far comportare il mio personaggio per l’età che ha.
ps Purtroppo Jay dovrà aspettare la fine di questo racconto, mi manca davvero il tempo materiale per proseguire entrambi i racconti. Quel buono è sempre valido, vedremo quando fartelo incassare… 😉
05/07/2014 at 11:09
Andrà da mammà e la affronterà…di nuovo 🙂
05/07/2014 at 17:17
Queen ma come fai a scegliere sempre le opzioni meno votate? XD Sembra tu lo faccia apposta, quasi… 🙂
Non riesco proprio ad accontentarti, eh?
05/07/2014 at 19:27
Ho un talento naturale 🙂
Scelgo sempre l’opzione che ritengo più interessante… Per quanto carina, Tiara è un personaggio marginale…vorrei sapere del passato del padre di Giò e dei suoi segreti perché è di questo che tratta il racconto, non delle whatsappate tra adolescenti. I drammi tra bimbiminchia proprio non gli reggo >.<
A quanto pare però sono l'unica a pensarla così 😉
Ti prego, ogni tanto accontentami….ahahahahahahah! 😀
05/07/2014 at 23:58
Dai, per stavolta è andata così.
Ho cercato di scrivere il sesto capitolo nel modo meno bimbominkia possibile, anche se questo sedicenne è meno smaliziato dei dodicenni di oggi. Almeno, io a sedici anni ero davvero così… >.<"
06/07/2014 at 01:33
Quando io avevo sedici anni i ragazzini non sapevano neanche cosa fosse un cellulare, figurarsi Whatsapp. Si usava ancora il telefono fisso e si scrivevano le lettere a mano…praticamente la preistoria 😀
06/07/2014 at 01:47
Ai miei sedici c’era il nokia 3210 che spopolava tra i ragazzini più abbienti.
E dire che adesso, invece, scrivo esclusivamente sul telefono. Fortunatamente aggiungo pure, perché altrimenti credo non avrei tempo e modo.
06/07/2014 at 02:08
Quel Nokia “mattone” con lo schermo dallo sfondo verde? C’era anche ai miei tempi, ma era solo per figli di papà. Gli potevi riconoscere dallo sguardo assatanato che avevano dopo aver giocato a “Snake” per quattro ore di fila. Tutto dire 🙂
Io invece sono piuttosto indifferente alla tecnologia, oggi come allora 🙂
05/07/2014 at 09:36
Anche io dico di riprendere il rapporto con Tiara. Innanzitutto per non perderla e poi perché, dopo un video come questo (commovente, davvero!), penso ci sia bisogno di tempo per riordinare le idee. E Tiara, mi sembra la persona esterna e più intima che ha Giovanni per ripartire. Per la madre c’è tempo dopo. E anche per il Denaro.
Bravissimo Giò!
05/07/2014 at 17:14
Ottima idea, e analisi della situazione.
Piaciuto? 🙂 grazie Fra.
Visto che in questo ci ho messo tanta tristezza, nel prossimo pensavo di metterci un pizzico di pepe. Ma giusto un pizzichino però…
05/07/2014 at 00:18
Mi hai fatto piangereeeeeee!
che tristezza infinita il messaggio del padre, anch’io mi sarei arrabbiato: decidere di mettere al mondo un orfano, povero Giovanni 🙁 io affronterei la mamma.. e gliene conterei quattro!!!
05/07/2014 at 01:21
Non so se essere felice o chiederti scusa, per averti fatto piangere, Francesca.
Credo che affrontare la madre non sia la preferenza della maggioranza, forse se ci sarà spazio magari in un prossimo capitolo. O in un’altra storia! 🙂
05/07/2014 at 10:17
Si ho visto, ma a dire il vero a parte la reazione di ieri sera (data da una perfetta immedesimazione con Giovanni 🙂 ) non mi dispiace affatto concentrare l’attenzione su Tiara,
ps. bravooo!!!
04/07/2014 at 17:43
eccomi arrivato finalmente a questo racconto (non vi si sta dietro…); devo dire che ho apprezzato molto il racconto fin qui, in particolare il coraggio del padre di avere un figlio che non potrà veder crescere, ma con il quale non rinuncia ad avere un rapporto, per quanto traslato e indiretto; insomma complimenti!
ps. ho votato per recuperare il raccorto con tiara, immagino che si sia allontanata per rispetto ma non conviene andare oltre, finirebbe per sentirsi irrilievante e si perderanno
05/07/2014 at 01:18
Grazie e benvenuto ang, purtroppo (o per fortuna) questo contest estivo ha causato un proliferare inconsueto di nuove storie, quindi capisco perfettamente come ti senti. Anche io, come lettore, fatico a stare dietro a tutte queste nuove storie.
Da padre non so quanto condividere quella scelta, che comunque trovo coraggiosa ma anche un po’ egoista.
Grazie comunque per i complimenti.
Ps sei vicino (molto) alla verità! 🙂
04/07/2014 at 17:37
Bravo Giò.
Questo capitolo mi ha emozionata. Non solo per l’ottima scelta della “colonna sonora” (una delle mie canzoni preferite) ma soprattutto perchè sei riuscito a rendere miei dei sentimenti che non mi appartengono.
Leggendo, è stato come se la cassetta fosse stata registrata per me…
Non è facile rendere il lettore così partecipe, quindi bravo di nuovo.
p.s Credo che “Denaro” attena di essere aperto tanto quanto io attendo che tu lo apra. 😉
05/07/2014 at 01:14
Grazie Daida.
Le tue parole mi rendono felice e orgoglioso, trasmettere le sensazioni che si provano mentre si scrive credo sia l’obbiettivo a cui auspicano tutti gli scrittori, o i sedicenti tali come nel mio caso.
Ps Sembra che “Denaro” debba aspettare, ma aspetterà solo un altro capitolo. 😉
04/07/2014 at 10:17
Non so se è perché sto vivendo un brutto periodo, ma questo capitolo ha toccato le mie corde dell’animo. Immagino che tu stesso durante la stesura sia caduto vittima della malinconia. Non è facile suscitare emozioni così forti tramite la lettura, perciò sono convinto di trovarmi di fronte a un abile scrittore. Complimenti Giovanni. Ora nel prossimo episodio, però, credo convenga tentare di recuperare il rapporto con Tiana. Staremo a vedere…
04/07/2014 at 10:36
In genere quando riesco a provare io stesso le emozioni che descrivo, mi convinco di essere sulla strada giusta.
Questo capitolo lo ha fatto in modo particolare.
Come dicevo sotto, ho due bimbi, e l’immedesimazione l’ho avuta nel padre del protagonista.
Quando poi scopro, grazie a commenti come il tuo, di esser riuscito a suscitare quelle stesse emozioni nei lettori la soddisfazione è massima.
Grazie.
04/07/2014 at 00:25
Giovanni, sarà che è sera inoltrata, sarà forse che sono padre di un bimbo poco più grande di Giogiò nel VHS, ma ho un certo groppo in gola… ce l’ho ora dopo che ho letto il nuovo capitolo. M.
04/07/2014 at 01:15
Ti capisco perfettamente, io ne ho due (5 e 4 anni).
Ho fatto venire il magone a tutti con questo capitolo, a me per primo…
03/07/2014 at 23:03
Io aprirei il terzo cofanetto, potrebbe contenere indizi utili.
03/07/2014 at 23:04
Io comunque ho già preparato il fazzoletto in vista dei prossimi episodi… Capitolo molto malinconico!
04/07/2014 at 01:08
Li hai puntati dall’inizio del racconto quei cofanetti, vero Federica? 😀 😀
Ancora non ho deciso che impronta dare ai prossimi capitoli, ma credo di dargli un poco di tregua. Forse… 😛
03/07/2014 at 21:51
Accidenti che bel capitolo!
Accidenti che bel brano!
Caroli,mi hai fatto commuovere.
Adesso,io lo farei ritornare da Tiara.
04/07/2014 at 01:04
Grazie per la pioggia di complimenti Tiziana.
Io avrei continuato proprio come indicato da te, ma le regole sono di mettere una scelta a fine capitolo, quindi…
(Spero che vinca Tiara)
03/07/2014 at 21:32
Il passato non credo abbia problemi ad aspettare un altro po’. Io non mi farei sfuggire Tiara, e credo che il padre di Giò la penserebbe al stesso modo.
Molto bello questo episodio, Giò!
04/07/2014 at 00:56
Non vorrei sbilanciarmi troppo ma non posso che essere in totale accordo con te, Massi. Di storie cominciate a sedici anni, che durano ad oggi, ne so qualcosa… 🙂
Sono contento ti sia piaciuto.
03/07/2014 at 21:31
Recuperiamo il rapporto con Tiara, mi sembra una brava ragazza, sarebbe un peccato perderla! Bellissimo capitolo, molto commovente e scritto benissimo! Davvero una splendida storia!
04/07/2014 at 00:53
Grazie Michele.
Sarebbe un peccato davvero… vediamo di recuperare allora! 😉
03/07/2014 at 15:02
Tiara….
Denaro aspetta lì. 😛
ops, parità!
04/07/2014 at 00:48
È stato chiuso per anni, può aspettare ancora un poco. O no? 😉
03/07/2014 at 13:49
Che storia commovente!
Voto il cofanetto, visto che l’ho letta tutta d’un fiato, ora vorrei proseguire!
03/07/2014 at 14:01
Grazie Mansi.
Vediamo cosa c’è nell’ultimo cofanetto allora…
03/07/2014 at 11:29
Voto per la scatola numero 3.
Tra la madre e Tiara darei la priorità alla seconda, so’ ragazzi.
03/07/2014 at 11:41
A 16 anni comanda il cuore… e un po’ gli ormoni! 😀
03/07/2014 at 11:11
Aiuto, che tristezza: ora capisco un tuo post letto ieri… E poi quella canzone: i miei vent’anni, la prima storia importante… Troppo.
(Non può non proseguire nella ricerca: voto l’apertura di ciò che è chiuso dall’armadio).
03/07/2014 at 11:21
Se mi devo deprimere, mi deprimo come si deve!
Scusa per aver fatto deprimere anche te… 🙂
(Ok, proseguiamo)
03/07/2014 at 10:47
Ho votato per Tiara solo perchè credo che a 16 anni un adolescente cerca l’appoggio degli amici e delle persone importanti.
I rapporti con madri e parenti sono sempre burrascosi a quell’età…
Comunque la canzone è davvero stupenda e mentre leggevo immaginando la canzone di sottofondo mi è scesa una lacrima. Complimenti!
03/07/2014 at 10:59
Vero. Inoltre quell’amicizia sembra tutta intenzionata a sfociare in qualcos’altro… forse 😉
Grazie, è davvero una canzone bellissima, l’ho trovata perfetta come sottofondo per quella scena. Se poi commuove… mission complete! 🙂
03/07/2014 at 10:37
Posso chiedere una cosa che non ho capito?
Come mai in 5 giorni e senza motivi di dissidio è così tanto raffreddato il rapporto con Tiara e sono cessati persino i messaggini? Mi sono persa qualcosa?
Voto il cofanetto restante, perché me lo immagino, adesso, preso dalla ricerca, ansioso di arrivare ancora più in fondo e piangere proprio tutte le lacrime.
03/07/2014 at 10:53
Non ti sei persa nulla, tranquilla, al loro prossimo incontro lo dirò. Questo capitolo è stato un parto doloroso: in principio volevo scrivere una specie di “dialogo”, un botta e risposta tra lui ed il padre, ma ho dovuto ricorrere a una escamotage, causa il solito problema dei caratteri limitati/limitanti. Ho dovuto pure troncare lo scambio di messaggi che lo induce a supporre il “raffreddamento” del loro rapporto. Me misero… me tapino…
03/07/2014 at 09:22
Personalmente chiarirei con mia madre, anche perché ha sofferto molto e il protagonista è in un’età in cui dovrebbe aver coscienza di questo. Tiara è un personaggio secondario, per ora. Bellissima la canzone!
03/07/2014 at 09:38
Sicuramente adesso ha più elementi a disposizione per capire la situazione, vedremo se ci sarà un nuovo scontro oppure se si avvicineranno ancora di più.
Bella vero? In realtà è rivolta a una donna, ma… con un po’ di immaginazione la possiamo adattare! 😉
03/07/2014 at 09:21
Personalmente chiarirei con mia madre, anche perché ha sofferto molto e il protagonista è in un’età in cui dovrebbe aver coscienza di questo. Bellissima la canzone!
03/07/2014 at 09:23
ops
03/07/2014 at 09:39
A volte capita… Patience 😛
03/07/2014 at 09:21
Tiara.
So che non è un rosa, ma dopo tanta tristezza urge il suo supporto 🙂
03/07/2014 at 09:35
Tiara, pensaci tu!
Ma vorrà interpretare il ruolo della crocerossina? Vedremo… 😉
03/07/2014 at 09:03
Ladies and Gentlemen… the winner is… (rullo di tamburi)…
Complimenti ad Alhena per aver indovinato! Hai vinto il primo premio del concorso: Il 5* Capitolo del racconto.
Per tutti gli altri che hanno provato a indovinare, e che non hanno provato affatto, il premio di consolazione: Il 5* Capitolo del racconto.
Goodbye and… Have a Nice Day!
Giò
03/07/2014 at 09:23
Evviva!!
Adoro vincere premi che si leggono 🙂
01/07/2014 at 23:44
le sbufferei occhi al cielo, se fosse qui.
Vado a dormire, ho chiuso col mondo per oggi.
ma quanto mi piace questo finale???? bravissimo,ho riletto tutto il racconto di filato!
02/07/2014 at 00:00
Ma grazie Francesca 🙂
Davvero lo hai riletto? O.O
02/07/2014 at 14:18
si, mi piace leggere tutto insieme per riprendere il filo e la tua storia vale la pena!
02/07/2014 at 14:33
troppo buona! 🙂
01/07/2014 at 20:54
La prima cosa che ho pensato con la parola “memorie” è un titolo di un libro. Mi viene in mente “Memorie di Adriano” (che non ho mai letto…), ma sono sicuro che ci possano essere molti altri titoli con la parola “memorie”. Per cui potrebbe indicare un libro. Però potrei essere fuori strada!
Un bellissimo dialogo, Giò! Molto vivo. Aspetto con grande impazienza il seguito! 🙂
01/07/2014 at 21:04
Bella l’idea del libro! 🙂 In tema con questa community!
Non dovrai aspettare troppo fra, essendo il voto ininfluente sul capitolo l’ho già scritto, presto sarà disponibile. Attendo solo di avere tempo e modo di metterlo online.
A presto
01/07/2014 at 19:14
Finalmente sono riuscita a fare un salto qua! E proprio non c’è da pentirsi! Una storia e un personaggio tutti da scoprire…! Non mi perderò certo il prossimo episodio anche perché …. non ho proprio idea, quindi ri-passo! 😉
01/07/2014 at 19:37
Grazie per aver trovato il tempo allora, Iuta! 🙂
Allora al prossimo capitolo per le spiegazioni 😉
01/07/2014 at 11:55
Bellissimo, si legge tutto d’un fiato.
Comunque non sono mai stata brava nelle indagini e con le intuizioni, la signora in giallo non si impadronisce mai di me, ma credo che il ragazzo debba interrogare parenti o nonni. Ti seguo! =)
01/07/2014 at 18:41
Grazie MissJenkin, per seguirmi e per il bellissimo.
Bel tentativo… vedremo, vedremo! 🙂
01/07/2014 at 10:03
Non ne ho la più pallida idea… soprattutto perchè ha dato disposizioni perchè non si parlasse di lui. Stranissimo!
Il racconto comunque è molto bello 🙂
01/07/2014 at 11:29
Grazie fulella, la risposta alla tua domanda nel prossimo capitolo! A presto
30/06/2014 at 14:48
Anch’io passo, anche se un commento qui sotto mi ha dato un’idea plausibile! 😉 Molto bello questo dialogo con la madre! Solo che adesso il padre è diventato una figura ancor più misteriosa di prima, se possibile! ^^ Più si cercano risposte e più saltano fuori domande! XD
01/07/2014 at 11:28
Speriamo di cominciare a dare qualche risposta col prossimo capitolo…
Ancora non mi spiego come non mi siano arrivate tre notifiche del tuo racconto… meno male che ho recuperato!! Anche se ti devo 3 incipoints michele… se passi da Taranto ti offro una birra, che dici? 😉
01/07/2014 at 18:35
Ahahah! Volentieri, grazie! 😉 Non preoccuparti per gli incipoints, sono felicissimo di avere dei lettori affezionati e questo mi basta! ^^ E poi anche a me a volte capita di perdermi delle notifiche, perché quando segui tante storie gli aggiornamenti si susseguono velocemente e rimpiazzano quelli precedenti! 😉
30/06/2014 at 12:10
Boh. La mamma di Giò è quasi più criptica di BW quando vuole fare il criptico XD
30/06/2014 at 14:49
O.o stai scherzando… vero?
Quando BW fa il criptico è più chiuso di una scatoletta di tonno senza la linguetta!! XD
30/06/2014 at 11:47
La mia mente non è mai stata un abile detective, e anche stavolta getta la spugna. Ci sorprenderà Giogio con le sue intuizioni 🙂
01/07/2014 at 11:26
Grazie di essere passato! 🙂
30/06/2014 at 10:05
Passo!
Ahaha
però leggendo nei commenti sotto un’idea me la sto facendo 😛
30/06/2014 at 10:31
Mannaggia alla mia boccaccia aperta… 😉
29/06/2014 at 21:10
Secondo me dovrebbe andare alla ricerca di quanti lo conoscevano.
29/06/2014 at 20:53
Che belline le opzioni in forma di gioco 🙂
Ho due interpretazioni.
Una “romantica”: le memorie sono collegate al titolo di un qualcosa, magari un un cd o meglio una videocassetta, e dopo pochi minuti di un qualche film (boh mi viene in mente memento che è del 2000) c’è una registrazione del padre.
Ed una da action thriller, si riferisce a memorie di tipo informatico: il padre ha registrato qualcosa per lui su una qualche memoria esterna che ha da sempre ma non sa di avere 😛
Bel capitolo!
30/06/2014 at 08:42
Grazie! Del resto questo È un gioco 😉
A una delle due soluzioni proposte rispondo: FUOCO FUOCO FUOCO FUOCO!
A te immaginare quale… 😉
Grazie. Meglio o peggio? A buon intenditor…
30/06/2014 at 08:47
Meglio direi!
Comunque, dopo che sarai arrivato in fondo al racconto, se vuoi ne riparliamo 🙂
30/06/2014 at 08:49
Ti sembra una domanda da fare? 😉
29/06/2014 at 20:41
Tocco leggero e fresco coerente con la narrazione di un adolescente. Intrigante questa sorta di sfida con la madre. Sono curioso di conoscere la tua di opzione. MaxLap
30/06/2014 at 08:38
Grazie di essere passato Max 🙂
Giò
29/06/2014 at 17:43
Il racconto lo stai scrivendo tu, da parte mia ti puoi anche arrangiare! ah ah ah 😉 no guarda, in realtà non mi viene in mente niente…al max frugherei tra i ricordi, i parenti, i suoi conoscenti. Sempre ben scritto; passi a trovarmi? Ne ho due in corso, puoi scegliere 😉
29/06/2014 at 17:53
Perdonami se ancora non l’ho fatto… sto cercando di recuperarli tutti, o quasi. Dai tuoi passerò presto, e scusami ancora.
A presto e grazie Giorgia
29/06/2014 at 18:00
Figurati, scusami tu se ho avuto la sfacciataggine di chiederlo…è solo che qua dentro si perde un pò il senso della community, perché io per esempio parto dal presupposto che se un autore viene a darmi commento e voto, come minimo mi tocca ricambiare almeno per cortesia…ma è anche vero che se non piaccio non esiste obbligo, per cui ritieniti libero e scusami.
30/06/2014 at 08:19
Non scusarti, hai ragione.
In genere ricambio, proprio come te, poi se si mettono di traverso vari inconvenienti… beh pazienza!
Comunque sono passato da entrambi, troverai le mie tracce. E devo dire di essere stato molto felice di averlo fatto… complimenti!
Quello estivo è molto bello ma l’altro… è superiore! Gusti personali, niente a che vedere con la qualità, peraltro altissima in entrambi.
A presto
30/06/2014 at 09:34
Grazie Gio (posso chiamarti così? anche io sono comunemente chiamata Gio, se vuoi)
per aver trovato il tempo di passare: è vero che se il tempo manca, tra lavoro e il resto, con tutti questi racconti viene difficile ricambiare le visite.
Grazie soprattutto per aver trovato La notte parla superiore 🙂 mi fai davvero molto felice perché lo sento più personale, con quella nota triste che mi caratterizza. A presto.
30/06/2014 at 10:30
Certo che puoi, Gio! 😉
29/06/2014 at 17:36
si, per me significa che deve chiedere a qualche parente (ne avrà, vero?) oppure….
oppure potrebbe vedere se suo padre ha utilizzato il sistema di archiviazione delle memorie della NWT!!
30/06/2014 at 05:53
La vedo dura usare il sistema memories 19 anni prima che venga inventato… ma sarebbe stato bello però.
Forse un po’ fuori tema, ma senza dubbio appagante e romantico. 🙂
29/06/2014 at 17:13
Certo che ho capito cosa significa! (Ma quando mai…) 😀
29/06/2014 at 19:12
😀 dai… un piccolo sforzo??
30/06/2014 at 15:34
Che palle, ieri non mi è arrivata neanche una notifica…
Voci e memorie potrebbero essere scritte o orali, di una persona vicina a Gio oppure di uno sconosciuto che ci devi ancora introdurre. 🙂
29/06/2014 at 16:02
Altro bel capitolo, che gestisce in maniera mirabile l’attesa e il mistero. La frase che ruberei: “punto i palmi sul tavolo ingoiando una risposta maleducata”.
( Mi sono scervellato ma ho poco intuito. Passo).
29/06/2014 at 16:53
Onorato.
Grazie davvero
28/06/2014 at 19:38
io aprirei subito il terzo cofanetto, sono troppo curiosa, poi inizierei a mettere insieme tutti i pezzi utili a scoprire qualche cosa su mio padre
29/06/2014 at 16:46
Maggioranza bulgara per il confronto con la madre… il cofanetto dovrà attendere! 🙂
27/06/2014 at 16:39
Nello tsunami di storie estive che si è abbattuto su The Incipit ho finalmente trovato il tempo per godermi questa storia. Ho letto gli episodi tutti di seguito; ciò ha sicuramente giovato al racconto, che nel complesso è piuttosto scorrevole. La scrittura è molto curata, con alcune scelte stilistiche ricercate. Per quanto riguarda quest’ultimo episodio, vorrei forzare la madre a fornire maggiori spiegazioni. Come sempre, però, sarà la maggioranza a stabilire cosa accadrà. A presto 🙂
28/06/2014 at 08:28
Ti capisco, soffro dello stesso disorientamento da sovrabbondanza 🙂
Grazie per essere passato, sono felice la storia ti sia piaciuta. Spero di riuscire a fare altrettanto con la tua il prima possibile (ho la mail traboccante di notifiche, ma ce la farò!!).
A presto
28/06/2014 at 16:39
io ormai non faccio che leggere la sera: invece del mio libro ho una valanga di racconti! 😉
complimenti per il tuo! io ho votato per avere spiegazioni dalla madre 🙂
26/06/2014 at 19:35
È ora che la madre dia delle spiegazioni. Bello questo racconto. Appassionante : )
26/06/2014 at 19:38
“L’estate in cui commentò mia madre”
😛 ahahahah
25/06/2014 at 21:31
Visto che la madre si è chiusa a riccio direi di aprire il terzo cofanetto.
26/06/2014 at 11:01
Sorry giulia, a quanto pare è la scelta meno quotata al momento… sarà per la prossima volta! 🙂
25/06/2014 at 21:29
Bisogna approfondire il discorso con la madre! Inoltre, le “voci tra le memorie” potrebbero essere persone che hanno conosciuto il padre? Per cui anche la madre?
Un altro capitolo molto bello! Ti segnalo solo una frase che ho trovato un po’ confusa: “Rispetto credo che sia, in una dose massiccia che non ho avuto modo di imparare a dosare e soppesare”. Secondo me era meglio “Credo che sia rispetto, …”. 😉
26/06/2014 at 10:59
Vista la votazione affronteremo l’enigma alla fine del prossimo capitolo, tutti insieme!! 😉
Quello è uno degli errori che commetto più spesso, credo derivi dal mio retaggio nello studio dell’inglese, spesso scambio di posto soggetto e complemento oggetto di posto usando i verbi nella forma passiva. Non hai idea di quante volte correggo queste forme dopo la stesura grezza dei capitoli… E non ti dico poi quando lo faccio con i verbi intransitivi!!! Mannaggia a me…
26/06/2014 at 12:25
In realtà secondo me non è sbagliata per principio come forma, è un buon modo per enfatizzare il sostantivo, isolandolo. Dipende dall’effetto che intendi ottenere.
In questo caso, piuttosto, forse andrebbe rivista la punteggiatura, usando la virgola o magari il trattino: “Rispetto – credo sia proprio questo – in una dose così massiccia che…”
26/06/2014 at 12:57
Ineccepibile…
25/06/2014 at 20:24
Mamma, vieni un po’ qui, dobbiamo fare due chiacchiere! Non mi può mica fare la vaga in questo modo! XD Altro bellissimo capitolo, pieno di frasi ispirate! Sempre ottimo!
26/06/2014 at 10:51
Mammina vieni qui che ti devo dire due parole negli occhi!! XD
Grazie Michele, come sempre.
25/06/2014 at 15:39
Chiedo scusa per un ORRORE ortografico presente nel capitolo, sfuggitomi in fase di check.
Ho provveduto tempestivamente a fare richiesta di correzione, nel frattempo mi scuso sentitamente con i deboli di cuore… 🙂
25/06/2014 at 15:37
Adesso la madre di Giò deve delle spiegazioni anche a me, non può mica fare finta di niente come pensa lei 🙂
25/06/2014 at 15:41
Dillo tu, Queen!!! 😉
25/06/2014 at 13:09
Senz’altro una risposta dalla madre, è da lì che comincia la ricerca…
25/06/2014 at 14:02
La madre è senza dubbio la fonte d’informazioni più grande a cui Giovanni può aspirare d’avere accesso. Ma parlerà questa volta? Vedremo…
25/06/2014 at 13:04
Cerca le voci, Giò. Meglio non aprire altri cofanetti e io lascerei la mammma “decantare” un poco 😉
25/06/2014 at 13:58
Probabilmente avrei votato come te, se questo fosse stato il racconto di un altro autore. Ma, a giudicare già dai primi exit poll, pare che la direzione sia diversa dalla nostra… 🙂
25/06/2014 at 11:18
Io pretenderei una risposta da mia madre 🙂
25/06/2014 at 13:54
Andiamo a chiedergliela allora. 😉
25/06/2014 at 10:43
Non tollero le mancate risposte, dunque voglio che insista con la madre.
(Anzi, invero, non avrei lasciato cadere il discorso quando era stato affrontato).
25/06/2014 at 13:52
Mettiamola sotto torchio, allora.
(Eh… giustissimo, ma quando cuore chiama è difficile non rispondere. Specie a sedici anni…)
24/06/2014 at 06:39
Ho scelto la foto… una foto di famiglia? O magari una foto che mescoli un po’ le carte in tavola?
25/06/2014 at 13:47
Oppure una che mostri qualcosa del padre…? 🙂
24/06/2014 at 06:26
Voto la foto.
Bella trovata quella dello scherzo con i cofanetti! 🙂
25/06/2014 at 13:43
Carina ed inaspettata direi! 🙂
23/06/2014 at 23:59
Ho letto adesso i due episodi. Il ragazzo di sedici anni è sensibile, gli sono mancate le stesse cose che mancano a quelli che un padre ce l’hanno, ma per modo di dire. Cose che lasciano dentro un vuoto. Un vuoto che può essere colmato da una fotografia, ora. La foto di un luogo. Un luogo che lui dovrà raggiungere nel suo viaggio per “conoscere” suo padre…
24/06/2014 at 06:07
Grazie per averli letti Alessandra, ho avuto modo di saggiare il tuo spirito critico nei racconti di altri quindi il vederti qui, oltre che farmi piacere, mi impone l’obbligo di chiederti: cosa ne pensi? Al di la della storia, tecnicamente? Cose da rivedere/aggiustare?
L’idea del luogo da raggiungere è bella ma ci sto rimuginando, in fondo ha 16 anni e mi pare improbabile intraprenda un viaggio solo, per quanto la madre possa essere permissiva. Quindi non lo so proprio…
24/06/2014 at 10:04
Alla tua domanda rispondo subito con un suggerimento tecnico, allora.
Qualunque storia archetipica che narri di un protagonista alla ricerca di qualcosa ( in questo caso del padre perduto e ora metaforicamente ritrovato per gradi e per passaggi) vede questo protagonista come l’EROE. ( fu Aristotele a coniare per primo il concetto di EROE archetipico). Secondo il mio maestro, lo sceneggiatore americano Christopher Vogler ( che ti suggerisco di leggere, tradotto in Italia da Dino Audino Editore), un VIAGGIO alla SCOPERTA di qualcuno o di qualcosa ( come nel tuo caso) non è necessariamente fisico, (Il luogo può essere anche dietro casa sua), è il significato che gli attribuisci che fa la MISSIONE.
Cito:
” …l’eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l’eroe a compiere un tragitto “iniziatico”. ”
in questo modo il tuo protagonista avrà la sua crescita interiore, avrà avuto quello che cerca. Spero di esserti stata utile.
25/06/2014 at 13:40
Grazie davvero per l’esaustivo chiarimento/consiglio, cercherò di farne tesoro.
E grazie anche per il suggerimento di lettura, appena possibile sarà mia premura procurarmi qualcosa di Vogler da leggere.
23/06/2014 at 22:35
UNA FOTO anche io.
Piccola osservazione: se piove, e per andare a scuola di solito Giogiò prende la bici o l’autobus, e decide di non andarci perché, a piedi, si sarebbe inzuppato, perché il bar dove si rifugia è vicino a scuola?!? 😉
In realtà sono stata comunque indecisa tra il concerto e la foto. Ma in una storia di scoperta tra padre e figlio, sebbene più scontata la foto e più cinematografico il biglietto del concerto, credo che il realismo, in certi contesti, valga più di tanti giri di parole per cercare, a tutti i costi, lo stupore o la sorpresa del lettore.
Ultima osservazione: menomale che la trovata dei meccanismi “fantastici” relativi alle chiavi fosse tutta una bufala! 😛
24/06/2014 at 06:00
Ok foto, va per la maggiore.
Beccato!! È un errore dovuto al fare mescolanza tra ricordi ed immaginazione… Il bar citato esiste davvero ed ero solito andarci proprio in occasioni simili. Errore da correggere comunque, grazie Vi.
Credo che la votazione sia decisa, infatti nel pomeriggio dovrebbe essere pronto ed online il capitolo. Ma sarà una foto con… sorpresa comunque.
Ahahaah te l’ho fatta eh??!! 😀
22/06/2014 at 20:54
Un concerto dei Pooh dove si dichiara. Che ne dici…. ?
Bellissimi questo racconto.
23/06/2014 at 06:31
Grazie 🙂 Mmh… se esce il biglietto del concerto ho in mente qualcosa di più… dico articolato per non dire contorto!! 😉
22/06/2014 at 20:48
Un concerto dei Pooh dove si dichiara. Che ne dici….
22/06/2014 at 18:06
Ho votato il biglietto del concerto.
Peccato che sia in minoranza perché è l’opzione che mi incuriosisce di più.
23/06/2014 at 06:32
È in rimonta il biglietto… chissà che non sorpassi all’ultima curva! 🙂
22/06/2014 at 13:23
Il biglietto di un concerto mi sarebbe piaciuto! Poteva essere il momento in cui il padre si era dichiarato alla madre? 🙂
Ti faccio i miei complimenti Giò, davvero! Mi stai facendo commuovere con questo racconto.
22/06/2014 at 16:47
Chissà?! 🙂
Grazie mille fra, mi rende davvero felice e soddisfatto. 🙂
22/06/2014 at 12:36
il cofanetto vuoto sarebbe stato un bel colpo di scena… vediamo che succede
22/06/2014 at 13:00
Eh eh eh, sono tre opzioni che mi garbano tutte.
Il cofanetto vuoto però sarebbe un bello scherzetto… 🙂
22/06/2014 at 10:00
Ma dove sono gli alieni invasori? 🙁 Scherzo, mi piace moltissimo questo nuovo racconto 🙂
Scelgo la foto.
22/06/2014 at 12:58
Hanno trovato traffico al casello, ma stanno arrivando eh, tranquilla che stanno arrivando…
Grazie!! Contento io 🙂
Foto? Lo chiedo anche a te: di chi? Di cosa?
22/06/2014 at 16:18
Non saprei…un luogo particolare, un monumento, un volto sconosciuto. O magari tutte e tre le cose 🙂
22/06/2014 at 08:28
Scelgo la foto.
(Racconto che continua a piacermi molto, bravo).
22/06/2014 at 12:55
Ottimo, grazie mille. 🙂
21/06/2014 at 23:22
Le tre frasi finali sono divertenti, evocative e ritmiche. Perfette insomma.
Scelgo la foto.
Mi piacerebbe che fosse la foto di un posto, però, non una semplice foto del padre e del figlio insieme. La foto di un luogo dove Giògiò può cercare il passato.
E’ proprio una bella storia, con un ottimo equilibrio fra la linea narrativa nel passato e quella nel presente, della storia con Tiara.
Facciamo che i difetti che ci trovo (ma solo perché sono rompiscatole) te li dico tutti insieme alla fine?
21/06/2014 at 23:45
Se dovesse vincere la foto… beh, diciamo che hai afferrato la direzione dei miei pensieri. Complimenti per l’intuito! 🙂
Per i difetti è ok, ma solo a patto che poi te li ricordi tutti e non ne tralasci alcuno, anche i più microscopici.
Anzi no, ho cambiato idea: facciamo che dal prossimo capitolo me li dici alla fine, quelli dei primi due me li dici adesso! 😀
23/06/2014 at 11:44
Non preoccuparti ho una memoria di ferro e non tralascerò assolutamente nulla.
Invece di perdere tempo adesso con il rischio di farmi detestare da subito 😛 lo impiegherò bene andandomi a leggere qualche altra cosa tua di quelle qui su TI.
Così valuto meglio….
23/06/2014 at 11:58
No ma che detestare, io accetto tutto: complimenti, critiche (costruttive e non), insulti, bombe a mano, tric-trac… 😉
Ovviamente lascia le tue impressioni dove passi 🙂
21/06/2014 at 22:57
bravoooo! il racconto mi piace molto e…complimenti anche per la tua descrizione nel profilo, molto bella!
21/06/2014 at 23:40
Grazie Francesca, felice che il racconto ti stia piacendo
22/06/2014 at 08:47
Si, è la prima storia del concorso che seguo fin ora!
21/06/2014 at 21:33
È vuoto, perchè Giò e suo padre hanno in comune anche la passione per gli scherzi 🙂
Leggendo, per un attimo, ho pensato che il tempismo si riferisse all’aver perso l’autobus per un’inezia. Un po’ al contrario, ma è tempismo anche quello 😉
21/06/2014 at 23:39
Eh si, oppure arrivare tardi al lavoro proprio quando c’è una riunione straordinaria… presente!! 🙂
21/06/2014 at 20:15
Ero molto indecisa tra foto e cofanetto vuoto e alla fine ho scelto il cofanetto vuoto, vediamo come reagirà!
21/06/2014 at 23:37
Sorpreso sicuramente… e forse anche un po’ seccato, direi. Almeno, così e come mi sentirei io. 🙂
21/06/2014 at 17:50
La foto mi intriga! Sì, per me c’è quella! Proprio bella questa storia, molto commovente! ^^
21/06/2014 at 17:56
Una foto, dici? Chi o cosa raffigurerebbe secondo te?
Grazie Michele! 🙂
21/06/2014 at 20:09
Magari qualche momento importante della vita del padre. Magari proprio suo padre con lui in braccio, appena nato. La migliore “fortuna” che può capitare a un uomo! ^^
21/06/2014 at 17:27
Non c’è nulla!
Ma sai che è davvero bello e ben scritto questo racconto? Tornerò volentieri
21/06/2014 at 17:42
Grazie Giorgia, sono felice che ti stia piacendo. Ci vediamo al prossimo capitolo allora! 🙂
Quel “Non c’è nulla, il cofanetto è vuoto!” attira, vero? 😉
21/06/2014 at 18:36
Altroché! L’ho scelto per darti la possibilità di farci quel che vuoi 😉
21/06/2014 at 15:25
Soldi… a proposito signor Caroli: mi presterebbe 50€? 🙂
21/06/2014 at 16:57
Certo… preferisci un assegno oppure contanti saluti? 😉
21/06/2014 at 15:22
Che bella storia… O.O
Fortuna, si mi sento fortunata! 😉
21/06/2014 at 16:55
Mi spiace hai perso… tanto hanno perso tutti! 🙂
21/06/2014 at 15:19
Il denaro, che di qusti tempi…
Io sono un materialista, che ci posso fare?
21/06/2014 at 16:55
Nulla. Così è, se vi pare…
21/06/2014 at 15:16
Anche se le opzioni proposte non credo siano proprio le scelte migliori possibili da proporre, voto per la fortuna
21/06/2014 at 16:54
Hai ragione, mea culpa! 🙂
21/06/2014 at 10:43
Giò, sei davvero instancabile. Voto per la fortuna, d’altronde sono sempre stato un fan del “don’t be evil” Goooooooooooooooooooooooooooogle.
21/06/2014 at 12:22
Yessss… scusa ma ti pare che potevo perdermi un concorso??? 😉
Voti la fortuna? Fortuna a te allora! 😉
20/06/2014 at 15:56
Sai che mi fa un po’ strano leggerti in una veste quasi “normale”? Perché questa sarà una storia “normale”, vero? 😉
Scelgo il tempismo 🙂
20/06/2014 at 16:43
Davvero? Probabilmente hai ragione… 🙂
Pensavo di farlo andare in giro per il mondo, raccogliendo indizi ed una serie di progetti con cui poi costruirà una macchina volante, in grado di tornare indietro nel tempo, per impedire la conquista della Terra da parte di una potente razza di alieni invasori… 😉
20/06/2014 at 17:38
Giusto quello che ho fatto io lo scorso fine settimana 😀
20/06/2014 at 14:35
Voto per la fortuna.
Bell’incipit.
20/06/2014 at 16:38
Grazie Valerio
20/06/2014 at 13:49
Il tempismo
Molto indecisa perché tutte le parole significano tanto in questa storia, ma una dovevo sceglierne. Bello, ti seguo
20/06/2014 at 16:37
Grazie Giorgia, diciamo che la scelta serve a dargli una prima impronta caratteriale. Quasi a volervi chiedere “come lo vorreste il protagonista: pragmatico, cinico o sognatore?”
20/06/2014 at 16:40
Il tempismo a cosa si riferisce?
20/06/2014 at 16:56
Pragmatico, il tempismo richiede saper fare delle scelte analizzando il più possibile le conseguenze. Spero che questa precisazione non ti abbia fatto cambiare idea sul voto! 🙂
20/06/2014 at 17:14
No, anzi…ho fatto bene 😉 grazie della delucidazione, in effetti avevo quello in mente ma non me ne ero accorta prima di sentire la tua spiegazione!
20/06/2014 at 12:32
La fortuna mi sembra l’opzione più adatta per questa storia, ma anche il tempismo mi tentava molto… 🙂
20/06/2014 at 16:33
Diciamo che, dal mio punto di vista, sono due cose simili. Si differenziano solo su un aspetto: la fortuna è passiva, mentre il tempismo dipende dalla volontà del soggetto in questione. Non puoi scegliere di essere fortunato, ma puoi scegliere di compiere una determinata azione, in un determinato spazio, in un determinato momento.
A te che l’hai scelta… buona fortuna! 🙂
20/06/2014 at 16:45
A volte però anche il tempismo è dato dalla fortuna!
Comunque grazie 😀
20/06/2014 at 11:16
TEMPISMO anche per me.
Come ho avuto modo di leggere dai commenti di chi ha lasciato un segno prima del mio, anche io ho pensato al romanzo “La ragazza delle arance”, un libro che mi è molto piaciuto!
Bello anche questo inizio, anche se, per gusti personali, lascerei il “fantastico” fuori da una storia del genere (meccanismi contorti che si rompono se forzati o chiavi che aprono porte, o roba del genere!). 😉
Bello, comunque. E sono contenta di aver seguito questa storia dall’inizio, in modo da sentirmi partecipe nel determinarne il corso! 😉
Buon lavoro a te!
20/06/2014 at 16:29
Non dubitavo minimamente che tu lo notassi… Manco a farlo apposta ne parlavamo qualche giorno fa. 🙂
Il meccanismo… 🙂 non voglio spoilerare ma… vedrai!
Spero continui a piacerti 🙂
Grazie, buona lettura 😉
20/06/2014 at 11:01
Concordo con Alhena: un’idea bellissima gestita molto bene. E una profonda vena di tristezza, sentimento che secondo me sta a pennello con l’estate.
(Epperò anch’io mi aspettavo tre concetti più paradigmatici. Scelgo il tempismo, per esclusione).
20/06/2014 at 16:21
Grazie anche a te locullo, felice ti sia piaciuto.
(Adesso, però, sono curioso di sapere cosa ci avresti visto tu su quei cofanetti. Inoltre, già che ci sono, hai qualche altro consiglio tecnico? Sono sempre pronto ad imparare)
24/06/2014 at 15:45
Non posso che sottoscrivere la risposta di alhena.
(Due persone e un cervello solo. Il suo…)
20/06/2014 at 09:02
Bella creazione e gestione dell’aspettativa, complimenti!
Ma mi sarei aspettata una scelta di concetti diversa, sulle tre scatole.
20/06/2014 at 16:14
Grazie Alhena.
Diversi concetti dici? Tipo? Sono curioso
20/06/2014 at 22:01
Beh, per tre concetti che dovrebbero rappresentare cosa conta di più nella vita, l’aggettivo giusto è quello di Locullo “paradigamtici”.
Il tempismo può essere una dote, un atteggiamento, ma non lo metterei nei concetti che contano della vita. Una buona triade poteva essere “successo” “felicità” “significatività”, ossia scegliere fra una vita gloriosa, una “semplicemente” felice ed una con uno scopo ben definito e almeno in parte raggiunto, a prezzo anche dell’infelicità o di molte pene.
Mi pare però di capire che tu volessi delineare il personaggio (cinico, intraprendente o passivo) più che la storia, il che, come artificio è interessante, ma allora è mal posta la domanda sui cofanetti. Sarebbe stato meglio “Quale di questi mezzi vorresti per raggiungere i tuoi scopi nella vita?”.
Posta così la scelta sarebbe stata diversa. Potrei pensare che ciò che conta di più nella vita è far del bene al prossimo e al contempo pensare che il miglior mezzo per realizzare questo scopo sia il danaro.
20/06/2014 at 23:48
Vorrei risponderti ora, ma temo di rivelare qualcosa del prossimo capitolo, quindi la tengo in serbo e te la scriverò dopo averlo pubblicato.
Grazie comunque per la risposta esaustiva, ho compreso meglio la tua obiezione.
20/06/2014 at 23:54
Allora attendo il prossimo capitolo con ancora maggior curiosità 🙂
21/06/2014 at 00:06
Sto buttando giù la bozza proprio in questo momento, approfittando di un turno notturno di lavoro piuttosto “scarico” 🙂
21/06/2014 at 17:01
Capitolo pubblicato, quindi articolo la risposta che ti dovevo.
Allora: parto dal fatto che trovo le tue obiezioni corrette e calzanti. Col senno di poi avrei potuto impostare la cosa diversamente, porre la domanda in modo migliore e fornire opzioni più idonee.
Mi giustifico dicendo che la mia intenzione traspare in questo capitolo, cioè fornire la prima impronta al carattere del protagonista e fargli scoprire le prime similitudini con quello del padre. Non so se ci sono riuscito, spero di si.
Comunque aspetto il tuo commento, ed i tuoi eventuali consigli. Magari, a concorso finito, sarà sempre possibile rivedere il racconto raccogliendo i consigli di tutti.
21/06/2014 at 23:15
Mi piace molto questo atteggiamento costruttivo che hai 🙂
Ora vado a leggermi il secondo capitolo.
19/06/2014 at 23:43
Il tempismo senza alcun dubbio! Anche perché volendo grazie a quello si può arrivare anche al denaro e alla fortuna! 😉 Molto, molto, molto avvincente! Ho BISOGNO di sapere cosa diavolo c’è dentro, in quella scatola! 0_0
20/06/2014 at 00:10
Se non fossi l’autore ti direi che condivido perfettamente la tua visione, ma essendo l’autore non posso sbilanciarmi nei commenti e quindi non te lo dico. 🙂
Sei sul carro dei vincitori, per ora. Quindi il tuo BISOGNO penso che verrà soddisfatto! 😉
19/06/2014 at 19:20
Io direi il tempismo, è importante essere al posto giusto nel momento giusto, o magari dire la cosa giusta alla persona giusta…
Inizio avvincente, ti seguo anche qui.
19/06/2014 at 21:38
Verissimo!
Grazie per la fiducia giorgh 😉
19/06/2014 at 17:52
storia molto interessante, sul finale un’allusione al meccanismo criptico del codice da vinci? 🙂
tornando a noi, ho votato per la fortuna, è un tema che mi interessa particolarmente
19/06/2014 at 17:55
qualcosa del genere si, ma non complessa quanto il criptex 🙂
che tematica ti interessa particolarmente: la fortuna o quella del racconto? 🙂
19/06/2014 at 17:10
Tempismo anche per me! 🙂
Intrigante, Giò! Ma subito mi sorge una domanda… Visto il nome del protagonista c’è qualcosa di autobiografico?
Seconda cosa: questo inizio mi ricorda un libro che ho letto, “La ragazza delle arance” di Jostein Gaarder. Anche lì il protagonista riceve un regalo dal padre che è morto. Nel libro, comunque, c’è uno scritto in cui il padre racconta al figlio una storia, per cui diverso dalla tua. 🙂
Ovviamente ti seguo!
19/06/2014 at 17:36
Ok, segno anche il tuo voto. 🙂
Di autobiografico c’è qualcosa, ma riguarda più che altro il protagonista (carattere, modi di fare, ecc). La storia è totalmente inventata.
Beh, direi che mi hai pizzicato 🙂 l’idea di partenza nasce proprio dalla lettura di quel libro. Solo che quando lo lessi dieci anni fa, mi domandai se si sarebbe potuto sfruttare lo stesso inizio per qualcos’altro. Vedremo se sarà così…
Grazie per essere dei miei, io stanotte (ahimè sarò a lavoro…) mi metterò in pari con tutti i racconti che seguo, ed ovviamente con gli altri concorrenti del concorso.
19/06/2014 at 17:08
Auguri Giò! Non ti facevo così giovane…
Ah, scusa, ti ho confuso col protagonista 😉
Comunque, digli per cortesia di aprire il cofanetto con scritto “La fortuna”. Grazie 🙂
19/06/2014 at 17:18
È un personaggio un po’ autobiografico, per certi versi, anche se la storia è totalmente inventata.
Sarà fatto, fortuna a lui.
Comunque al mio compleanno manca ancora un po’, il 17 settembre ne spegnerò sedici per la quindicesima volta! 😉
Entrando di tutto diritto negli -enta
19/06/2014 at 16:07
Anche io voto per il tempismo! 😀
19/06/2014 at 16:50
Ciao emily, “tempismo” perfetto allora! 😉
19/06/2014 at 15:59
interessante e scorrevole 🙂
19/06/2014 at 16:00
Grazie, felice di averti qui 😉
19/06/2014 at 15:48
Bentornato, Giovanni.
Sono la prima a votare e ho scelto (senza ombra di dubbio) il tempismo.
19/06/2014 at 15:51
grazie giulia, non potevo lasciarmi sfuggire quest’occasione.
Hai fatto un’ottima scelta sai… 😉
23/06/2014 at 22:24
Mi piace!!!! Nn ci mettere troppo a scrivere il prossimo capitolo…..curiosissima!!!