[Vodka torrenziale]
Una goccia di sudore, che si era formata tra i capelli, percorse il lato del suo viso. La sentì distintamente scivolare lungo la tempia, superare lo zigomo e infine fare capolino tra i peli della barba sfatta, all’angolo della bocca.
Maledisse quel pub, che frequentava da oltre un quarto di secolo, e le sue vecchie pale che roteavano pigramente, appese al soffitto. Non era ora di passare all’aria condizionata?
Chino sul bancone, le mani intrecciate intorno al bicchiere, fissava da ore una vecchia locandina bruciacchiata. Vecchia di vent’anni. Pubblicizzava, con grafica ingenua e colori sbiaditi, il gruppo che avrebbe dovuto suonare quella notte. La notte della granata. La notte in cui lui non c’era.
Immobile da ore – tranne che per il periodico sollevarsi del gomito che portava il bicchiere alle labbra – chi l’avesse osservato si sarebbe sorpreso dello scatto fulmineo della lingua, simile a quello di un ramarro, con il quale improvvisamente decise di eliminare la fastidiosa goccia di sudore che si era fermata tra i peli all’angolo della bocca.
«Un’altra.»
Il barista sapeva, per lunga consuetudine, a cosa quell’avventore si riferisse. Senza aprire bocca colmò ancora una volta il bicchiere. Vodka ghiacciata, ecco quello che voleva. In effetti, sembrava non desiderare altro.
Nemmeno il pensiero delle imminenti vacanze, alle quali era costretto dal suo ufficio, sembrava minimamente allettarlo. Anzi, possiamo affermare con sufficiente certezza che la sola idea di disporre di un po’ di tempo libero lo sprofondasse in una angoscia più opprimente del caldo tropicale di quell’estate balcanica. Ogni anno provava a sottrarsi a quello strazio. Una volta, quando ancora era capace di iniziativa, si era persino rivolto a un avvocato, sebbene già allora fosse convinto che gli azzeccagarbugli non potessero risolvere alcunché. Tanto meno i suoi incubi. Ché in fondo erano quelli il suo problema, non le vacanze. In effetti, a parte scucirgli un congruo onorario, il principe del foro non risolse nulla: irrinunciabilità del diritto alle ferie. Ecco il suo responso.
Una voce femminile, dall’accento forestiero, interruppe i suoi pensieri: «Cosa ci fa un bel moro come te tutto da solo? Non dirmi che non ti piacciono le ragazze.»
«Sparisci, sgualdrina» rispose facendo scivolare lungo il bancone, nella direzione dalla quale proveniva la voce, il tesserino da poliziotto che era solito usare come sottobicchiere.
Pensò che doveva essere nuova del posto, probabilmente kosovara. Ché lì tutti lo conoscevano, il Commissario Max Kolarov. Ed era anche cosa nota che si accompagnasse solo a brune statuarie, che cambiavano spesso nome. Mai, proprio mai, a una bionda.
Se avesse distolto lo sguardo dalla locandina, per rivolgerlo alla sua interlocutrice, il Commissario avrebbe potuto apprezzarne il corpo acerbo, coperto solo parzialmente da un mini abito luccicante di paillettes e sostenuto in maniera assai precaria dai vertiginosi tacchi a spillo delle scarpe trasparenti. Se avesse prestato orecchio ai rumori intorno a lui, invece che ripiombare immediatamente nei suoi pensieri, avrebbe potuto percepire distintamente la sua voce rivolgergli l’epiteto šupak. Stronzo.
Lo era, del resto, uno stronzo. Ma lo era sempre stato o lo era diventato? Se lo chiedeva piuttosto spesso, ma non arrivava mai a una risposta definitiva.
Ciò nondimeno, gli attributi più ricorrenti che venivano associati al suo nome erano “zoppo” e – in solo apparente (e beffarda) contraddizione con quest’ultima – “in gamba”: in realtà, l’una si riferiva a una sua evidente caratteristica fisica, ricordo dell’assedio, e l’altra alle sue indubbie capacità professionali. In effetti, non si ricordava, in città, un solo caso a lui affidato che fosse rimasto irrisolto.
Un’ultima definizione, quella che andava a completare la triade più in voga sul conto del Commissario Kolarov – “ubriacone” – crediamo non sia necessario, né elegante, riferirla.
Sostiene il barista del Sarajevska Pivara che il Commissario Kolarov, quella notte, uscì dal locale intorno all’una, barcollando – un po’ per l’ingente quantità di alcol ingerita e un po’ perché quella era la sua andatura abituale, a causa della zoppìa – verso la grande porta a vetri.
Sappiamo poi che, come d’abitudine, il Commissario si diresse verso la Miljacka e passeggiò sul lungofiume per smaltire la sbornia, fumando una Gauloise via l’altra, e fissando le acque nere del fiume in cui sembrava non si riflettessero le stelle.
Sappiamo infine che mentre passeggiava – e certo contro la sua volontà – fu costretto a smettere di pensare ai fatti propri e rivolgere la parola a qualcun altro.
Cosa accadde al Commissario Kolarov:
- Incontrò sul ponte Goat una donna che conosceva bene e alla quale non poteva negare la sua attenzione. (58%)
- Fu costretto ad intervenire, poiché si trovò testimone di un crimine mentre attraversava il ponte Vijecnica. (12%)
- Rispose al cellulare, che squillò inopportunamente mentre attraversava il ponte Latino. (30%)

23/03/2023 at 01:33
Ciao Locullo. Il racconto c’è e questo va bene.
Ma nella narrazione vi sono da correggere varie cose. Troppa narrazione generica. Tempi verbali inutili e verbi sbagliati. Avverbi che non servono. Narrazione non esatta. E altro.
Qualche esempio. La goccia di sudore iniziale non si sa da che punto preciso si forma. Non si sa su quale lato del viso scende. La goccia non “percorre” il viso, ma “scende” sul viso. Poi “la sentí distintamente” è inutile, basta “la sentí”.
Nel resto del racconto vi sono altri errori di narrazione che devono essere corretti per rendere più piacevole la lettura. Avverbi che non servono, troppa verbosità e troppa narrazione generica e non specifica, errore questo molto pesante.
Voglio dire che puoi dare di meglio, e rendere la tua narrazione corretta e piacevole.
Ti saluto.
15/09/2014 at 23:19
Max,locullo, penso che siate stati in vacanza abbastanza.
Fumatevi una Gauloise e rimboccatevi le maniche.Tra cinque giorni l’autunno è ufficiale.
Sono sicura che la kapic è daccordo
16/09/2014 at 11:38
Che bello avere qualcuno che sollecita la storia a continuare e i suoi personaggi a ridestarsi, per il solo piacere di farlo!
(In realtà sono occupato a congedare la versione finalmente definitiva di Surviving Sarajevo: mi spiaceva abbandonare il buon Fabio Boksic in una storia che gli stava ancora un po’ strettina. Quanto a Max, a Sarajevo si dice giaccia riverso al bancone del Pivara, il suo tesserino da poliziotto ben saldo sotto il bicchiere di vodka: confido che presto la Kapic, reduce dalle vacanze all’isola di Brac, vada a recuperarlo).
31/07/2014 at 16:47
Letta solo ora la conclusione. Tornata oggi da un’esperienza da dimenticare. Spero di poterti leggere ancora. Non so se serva dire che il finale mi è piaciuto moltissimo e che il tuo stile mi convince sempre, sì, potrebbe essere superfluo dirlo. Soprattutto considerando che appena ho acceso il computer dopo una settimana la tua storia è la prima cosa che ho letto. Non svanire. Grazie per avermi regalato una storia stimolante da ricordare.
16/09/2014 at 11:43
Uh, avevo dimenticato di rispondere alla Startari, nel frattempo divenuta biondissima sul crine e vermiglia tutto intorno: dalle gote al top alla poltrona.
(Grazie grazie: mi fa un enorme piacere).
16/09/2014 at 15:42
Sono abituata a essere dimenticata da te, Locullo… 🙂 hai dimenticato anche il mio nuovo episodio…. !
Sei sempre molto gentile, ma grazie a te.
31/07/2014 at 13:22
Non credo esistano uomini di fronte ai quali Kolarov abbasserebbe lo sguardo.
Con le donne, però, è un altro discorso.
Alla fine, perdono tutti. Forza Commissario, ci sono altre tre stagioni per affrontare i fantasmi del passato.
E’ un dispiacere lasciarti per un po’ di tempo; mi consola il fatto che, fino al prossimo racconto, la Kapic veglierà sulla tua voglia di metterti nei guai.
30/07/2014 at 10:07
Cercherò di essere sintetico…
Mi hanno entusiasmato le sequenze, i ritmi, le atmosfere… congeniali al plot e alle situazioni.
Un po’ meno alcune scelte stilistiche e linguistiche (alcuni termini ingenui e qualche frase un po’ stucchevole..).
Da gran divoratore di pagine, mi fa piacere dirtelo, sai catturare l’attenzione e portare avanti il lettore
sull’onda delle parole…ma non adagiarti sugli
allori…hihi.
(ppeccato solo non poterti leggere
30/07/2014 at 10:35
su carta…old–fashioned)
È dannatamente riduttivo scrivere così…spero di essermi spiegato!!!;-)
In bocca al lupo!!!!
A presto.
30/07/2014 at 11:05
Ti sei spiegato benissimo: grazie.
(E si vede che sei un gran lettore, dotato di gusto affinato).
02/08/2014 at 15:46
Si daiii!!! Apriamo una chat ‘All crazy for Locullo’…peccato lui così scevro a cotanta popolarità !!
07/08/2014 at 10:26
Priima o poi dovrà cedere…di fronte al clamore della folla!!!:-P
30/07/2014 at 09:49
Arrivo un po’ in ritardo a commentare, ma tanto, ormai, non c’è più la fretta di dover votare. Che dire, locullo? E’ stato un vero e proprio piacere seguirti. Come dicono in tanti, hai davvero uno stile piacevole, scorrevole: anche se descrivi qualcosa di insignificante, sai renderlo interessante!
Il colpo di scena finale, poi, è inaspettato, ma, al tempo stesso, molto efficace! La confessione, così cruda e disperata mi ha tenuto gli occhi incollati allo schermo. E Max, col suo mal di testa, quasi come se non potesse accettare tutto questo, è un altro particolare da non sottovalutare. Bravo, davvero. Attendo le prossime stagioni.
Ah, il particolare del DNA, ovviamente, è un’ottima conclusione! 🙂
30/07/2014 at 11:07
Grazie tarud, è un piacere averti come lettore e leggere i tuoi commenti.
(Ci si vede nel tuo racconto, a disputare sul male).
28/07/2014 at 23:38
Bravo!
29/07/2014 at 07:38
Grazie, Cip: ma il tuo racconto lo hai abbandonato?
(Sarebbe un peccato, perché era notevole).
30/07/2014 at 10:03
Abbandonato? Giammai! Diciamo che sto elaborando. E grazie per il “notevole” 🙂
28/07/2014 at 22:31
amarissima conclusione che rende questo racconto tremendamente bello
grazie locullo
29/07/2014 at 07:36
Grazie a te, ang: è stato piacevole e stimolante leggere i tuoi commenti.
28/07/2014 at 21:39
scusa ho letto solo ora la risposta al mio commento, mi perdo sempre le repliche perché non ci sono le notifiche! in ogni caso scrivo un nuovo commento così evito che anche questo rimanga indietro. Bè sicuramente è uno dei migliori, la sua storia è la più giocata, ma al di la di quello anche la trama mi piace molto.
Certo ma, se ho chiesto anche a te, vuol dire che anche di te penso lo stesso.. non trovi?
28/07/2014 at 21:53
Ma certo, stella! Stavo solo scherzando.
(Adoro napo e quello che scrive. Si può addirittura dire che siamo legati da un certo affetto).
28/07/2014 at 16:29
Ok…mi hai convinto!!!
Potrebbe diventare un’ottima sceneggiatura!
O un dipinto a tinte fosche sugli orrori della guerra!
Buona continuazione! (Ma non farti attendere troppo)
Au revoir!
29/07/2014 at 07:35
Buona continuazione a te, pongo. E grazie per aver seguito con partecipazione fino alla fine.
28/07/2014 at 16:23
Dopo aver letto….tutto il leggibile…non resta che attendere altri risvolti!!
E ringraziare il modo in cui sono arrivato fin qui!!
Una piacevole scoperta (non senza qualche perplessitá) !!!!
In bocca al lupo!!!!
Ciao!
29/07/2014 at 07:33
Ti ringrazio io per avere seguito fino alla fine. E per non aver tenuto fede al tuo nick con commenti puntuali e stimolanti.
(Se ti andasse di dirmi delle perplessità, mi sarebbe molto utile).
28/07/2014 at 14:40
Grandissimo locullo, stai già spacciando il PDF di questo racconto? Posso averne una dose? Ti pagherò al prossimo rendez vous…
Temo di essermi perso nella conclusione dei lavori in studio.
29/07/2014 at 07:29
Ahah, il pdf? Volentieri, ma lascia che ti dia la versione estesa di questo gialletto.
(Non appena sarà pronta: cioè quando avremo i riscaldamenti accesi, temo…).
29/07/2014 at 08:58
Va bene, aspetterò. La metti su Amazon?
28/07/2014 at 11:31
E nel finale tutto in qualche modo si spiega, come nessuno si poteva aspettare. Storia spettacolare Sir. Un altro bellissimo viaggio. Grazie 🙂
Ps la chicca finale è SPLENDIDA 🙂
29/07/2014 at 07:27
Oh, qualcuno che sottolinea la chicca finale! 😀
(Non poteva che essere il caro mago).
29/07/2014 at 15:14
I dettagli Sir… i dettagli sono tutto 🙂
28/07/2014 at 09:58
E tutti i nodi vengono al pettine.
Finale cupo che risponde a tutte le domande rimaste in sospeso.
Bravo, Locullo, è sempre un piacere leggerti.
Aspetto il prossimo!
29/07/2014 at 07:25
Noi aspettiamo il tuo e-book!
(Facce sognà, Menegà!)
27/07/2014 at 23:17
Tu hai un dono,Locullo.
Non è solo che scrivi benissimo,non è solo che hai un grande talento è che tu trascini il tuo lettore dentro la storia.Ero lì rannicchiata e non potevo farne a meno.
Mi emoziona quello che scrivi. Mi emozionano le storie che scegli di raccontare, Amo i tuoi personaggi.
Aspetto con impazienza le altre stagioni .
….vado a cliccare “segui l’autore” dagli altri racconti.
29/07/2014 at 07:24
Mi mancheranno i tuoi commenti, Mirabella.
27/07/2014 at 19:36
Lo avevo scritto che ci avrebbe stupito e non mi limito al colpo di scena. Locullo, semplicemente ti ringrazio, per questa storia e per il suo finale. Nelle pieghe del sarcasmo di Max e delle sue indagini riaffiora prepotente il dolore del passato, la ferita dell’ex Jugoslavia – dove “il retrogusto pulp” è maledettamente storia – che non si lenisce e il racconto, sapientemente scritto, assume un respiro superiore di un noir già gustoso di per sè e torna la tensione formale di Surviving Sarajevo a cui è legato sin dall’inizio. Ciao Locullo
29/07/2014 at 07:22
Ecco la recensione perfetta per uno che scrive: approfondita, intelligente, che mostra di aver compreso a fondo il testo. Ed entusiasta, ça va sans dire 😀
(Grazie Lap).
27/07/2014 at 18:39
Non trovo parole adeguate o migliori di quelle già espresse da Giovanni e Francesca e allo stesso tempo non vorrei essere banale, insomma oltre a dirti che questo episodio è pazzesco non so che aggiungere. Spero di rileggere presto qualcosa di tuo, in pratica dovresti evitare di addurre la scusa delle ferie 😉 a presto dunque
29/07/2014 at 07:18
Muscas, è stato un piacere leggere i tuoi commenti: grazie.
(Sei sarda?)
29/07/2014 at 07:52
Sí.
Sarebbe un piacere anche per me leggere i tuoi, se non è un sacrificio, ma se lo è dimmelo che proverò a migliorare e a rendere più piacevoli i miei scritti. Buona giornata
29/07/2014 at 08:00
Manco avessi paccato tre quattro capitoli!
(Invece sono andato a vedere e mi manca solo l’ultimissimo!)
29/07/2014 at 08:18
Si il secondo, ma sto per pubblicare il terzo 😉 poi mi dici che ce ne sono troppi da leggere e non puoi stare dietro a tutti. Cmq passa solo se ne hai piacere.
27/07/2014 at 18:33
Bravissimo. Ormai è questo lo stile locullo, con retrogusto pulp.
29/07/2014 at 07:15
Colpa dei Balcani! 😀
27/07/2014 at 14:42
Solo tu saresti riuscito a risolvere questo intreccio in un solo capitolo da 5000 battute.
Le tue invenzioni provocano emozioni che mi spezzano il fiato, come un pugno allo stomaco. Leggerti mi fa male.
Credo che dovrei smettere, ma smetterò dopo questa… disse l’alcolista stappando la bottiglia.
29/07/2014 at 07:12
Grazie Caroli, apprezzo il tuo apprezzamento.
(E Kolarov apprezza la tua metafora finale…).
27/07/2014 at 12:59
Uau! Figlia di uno stupro …molto più stupefacente della mamma assassina!!!
Bravissimo ! Ottimo colpo di scena
29/07/2014 at 07:10
Grazie Mrs., fedelissima ed entusiasta lettrice.
27/07/2014 at 12:48
Che risvolto!!!!!!!!!!!!!!!!!
E tutti i nodi tornano al pettine! Complimenti Locullo, questa non me l’aspettavo, finale degno di una storia con i fiocchi! bravoooooo!
27/07/2014 at 16:12
Grazie, prof, mi piace il tuo entusiasmo!
27/07/2014 at 16:13
😉
25/07/2014 at 15:47
mumble mumble… no, non fu trovato, opzione che non esclude le altre due
quoto francesco, suada presa in contropiede, chissà come gliela farà pagare…
27/07/2014 at 16:11
È troppo buona, Suada e assai poco vendicativa per essere balcanica…
24/07/2014 at 10:32
…forse non si troverà più il fratello…e forse mi sono perso anche io! Sta di fatto che un racconto così, che deve finire nelle prossime 5000 battute, mi lascia un po’ l’amaro in bocca…
27/07/2014 at 16:10
Spero che malgrado la versione ridotta, quest’ultimo capitolo abbia risposto alle tue domande.
( Rinnovandoti l’appuntamento alla versione estesa di questa insieme alle altre tre stagioni).
24/07/2014 at 09:07
Mi unisco alla massa, voto perché non sia trovato.
La Kapic turbata! 😀 Ora sono molto impaziente di leggere il finale, anche perché, dai commenti che ho letto sotto, ho visto che hai intenzione di dedicare un’indagine per ogni stagione. Non vedo l’ora! 🙂
Bravissimo locullo!
27/07/2014 at 16:04
Eccotelo servito.
(Grazie mille, tarud).
23/07/2014 at 21:16
Ho grosse difficoltà a capire perché ti ostini a …”restare dentro le 5000(?) battute”
Solo la metà del tuo talento e già …volavo !!!
27/07/2014 at 16:03
Ma la smetta, Christie! 😀
22/07/2014 at 12:54
Ciao! ho votato la terza opzione. Mi piace molto lo stile che usi nei dialoghi . Certo, la trama potrebbe risultare pesante per chi non ama questo genere. Ora se ti va passa dal mio racconto. Sto cercando di catturare l’attenzione dei migliori autori,sia di giallo (e a tal proposito ringrazio napo capo che è stato così gentile da passare) che di horror, il mio intento è quello di creare un mix di generi diversi, e mi piacerebbe avere anche una tua opinione. Grazie mille.
27/07/2014 at 16:02
E napo sarebbe uno dei migliori autori di giallo?!?
(Lol).
22/07/2014 at 12:44
Questa volta la domanda mi ha messo in difficoltà, ero indecisa, tre belle opzioni 😛
Alla fine ho optato per il suicidio, chissà dove porterà questa pista.
27/07/2014 at 16:00
Da nessuna parte, si direbbe: è stata un’ulteriore pista ad andar da loro…
22/07/2014 at 09:28
Mi schiero anche io con il partito del non fu trovato. Così come non sono riuscito a trovare parole nuove per esprimere quanto mi piaccia leggerti. Hai un’abilità straordinaria nel rendere vive le parole scritte sullo schermo. Ora, non mi illudo che il prossimo sia davvero l’ultimo episodio. Abbiamo ancora altre tre grandi stagioni all’orizzonte. Una curiosità da lettore: le altre stagioni le troverò sempre su The Incipit? Grazie 🙂
27/07/2014 at 15:59
Grazie a te, moneagiu: confido di sì, almeno nella versione “sincopata”. Poi ci sarà comunque una versione completa in altra sede.
(Anche temo che scriverò non quest’autunno, ma se mai in quello del 2015…).
22/07/2014 at 00:14
Il fratellastro che sparisce, evoluzione lineare da vero noir. Ora, ci starebbe un tentato suicidio, ma non è detto che le ragioni siano scontate. Locullo ci stupirà, già prima dell’autunno.
27/07/2014 at 15:56
Spero di esserci riuscito, almeno un poco.
21/07/2014 at 22:39
Ho votato per il tentato suicidio, anche se sono in minoranza! Non importa, comunque, sono certo che questa storia sarà una bomba anche nel finale, qualunque esso sia. E ti giuro che mi dispiace da morire che stia finendo. Amo la Kapic e non posso fare a meno di adorare Max Kolarov! Spero davvero che entrambi tornino presto con un altro caso. Ci si potrebbe fare tranquillamente una serie, di libri o di film! 😀
27/07/2014 at 15:55
È ciò che proverò a fare.
(Grazie mille, D’Angelo, mi fa molto piacere il tuo apprezzamento, ancora più dopo aver letto il tuo racconto).
21/07/2014 at 22:29
Siiiii!!! Scappa Enis!!!!
…e più nulla si seppe di lui! (Hai un solo capitolo, non cè tempo per sapere)
Finisce che …restiamo tutti con un palmo di naso!
Kolarov criptonite per la Kapic!!! 😀
27/07/2014 at 15:52
E invece no! Ecco il finale con ogni spiegazione! 😀
21/07/2014 at 19:19
Mentre leggevo ho proprio avuto il dubbio che il ragazzo si volesse suicidare.
Non nutro troppe speranze sul fatto che il cerchio si chiuda nel prossimo episodio, e in fondo va bene così: ci sono ancora tre stagioni per sviluppare storia e rapporti tra i vari personaggi.
Personalmente, però, mi piacerebbe sapere come Kolarov è diventato un Commissario di polizia, per fare luce su quel grande mistero che è la terra di mezzo tra Surviving Sarajevo e Tropico Balcanico.
27/07/2014 at 12:57
Vedremo di inserirlo allora, in una delle quattro stagioni.
( Anche se ciascuna avrà un diverso caso. E pure una diversa veste: dopo i toni noir estivi, una spy story autunnale, un thriller invernale e un mistery primaverile).
21/07/2014 at 18:14
Non fu trovato… ti faccio un eventuale assist per l’autunno.
Ah, locullo, a tal proposito: dovremo aspettare l’inizio dell’autunno per il nuovo racconto?
No perché un tale, vestito di tutto punto e con uno strano tablet, è stato avvistato dalle tue parti… pare si chiami Angelo… 😀
27/07/2014 at 12:55
Ma chi? Della Morte? Brrrrrr…
21/07/2014 at 17:45
Non fu trovato. Bravissimo, siempre.
Hai notato che mancano autore,presentazione,trama e “segui l’autore” da questo racconto? Mandiamo Suada a capire come mai e Max a chiedere spiegazioni.
21/07/2014 at 19:23
Hai ragione: locullo degradato sul campo per aver fatto il gran rifiuto…
21/07/2014 at 20:31
Attento che non spariscano anche da te …..prima o poi.
27/07/2014 at 12:53
Se lo meriterebbe! 😀
21/07/2014 at 16:51
Ehmm sono l’unica che ha votato il tentato suicidio. Bellissimo il dialogo, sembrava di ascoltare un telefilm criminale. Certo che Max l’hai fatto un po’ stronzo 😉 purtroppo hai rovinato l’immagine di bel fusto che avevo di lui, ma nella trama ci sta più che bene.
27/07/2014 at 12:52
Ma, anche se stronzo, il suo fisico resta degno di quello del tuo “mostro”! 😀
21/07/2014 at 16:44
Non fu trovato.
Ihih, me l’hai servita su un piatto d’argento.
Ora aspetto il gran finale. E il ritorno autunnale della coppia Kolarov- Kapic (che adoro, soprattutto lei).
27/07/2014 at 12:51
La Kapic ricambia: e ti fa i complimenti per la meritata vittoria.
( Aggiunge che si riconosce assai in Viola).
21/07/2014 at 16:43
Mmmm, di primo impatto avrei detto ‘non fu trovato’ ma poi visto che siamo al non capitolo ho optato per ‘fu trovato mentre cercava di lasciare il Paese, in direzione sud, al confine con il Montenegro’
bel capitolo, come tutti gli altri, ora il finale, bravo Locullo!
21/07/2014 at 16:38
Non sono sopreso. L’architettura di questo giallo ricalca quella di “Fuori fuoco”: finale a mannaia, poche battute e la trama viene risolta senza pretendere il colpo di scena. Non mi meraviglierei se il decimo capitolo fosse, anche stavolta, affidato a un arido verbale. Si può chiudere il caso attestando l’irreperibilità del colpevole? Non credo, perciò ho votato per la fuga.
Ribadisco: la trama conta poco, il piacere di leggerti non viene meno. E poi – come ho già detto in una mia replica a un commento – perché sprecare un’idea originale su una piattaforma aperta a tutti?
(Te l’ho detto: stavolta non vado via da TI, mi butteranno fuori loro…)
27/07/2014 at 12:47
No, dai non potevo replicare il finale di Fuori Fuoco…
(Macché buttare fuori: tutti ti adorano, lo sai bene).
21/07/2014 at 16:14
Voto “non fu trovato”. Mi piacciono i misteri e i fallimenti investigativi. Magari poi si insabbiano e un giorno, tra una ventina d’anni, una nuova generazione di detective bosniaci da una traccia scopre la verità che, oggi, Kolarov non riuscirà ad afferrare per un soffio. Ma sarebbe un’altra storia… e il tuo finale, lo sento, sarà migliore. 🙂
21/07/2014 at 16:05
Sparito il colpevole e…mi stupisca col gran finale Sir! 😉
27/07/2014 at 12:48
Servito or ora: La attendono in sala da pranzo
21/07/2014 at 11:25
Ciao, mi affaccio solo adesso a questa storia e ho dovuto leggerla tutta d’un fiato. Ti dico la mia impressione a caldo avendo letto tutto insieme: è chiaro che te la cavi bene (stile personale e linguaggio scorrevole) però sulla trama, anzi sull’andamento della storia, ho da farti una critica – non me ne volere – : secondo me hai scritto solo episodi di loro che fanno domande. Un episodio dopo l’altro, sempre lo stesso iter. Non vedo azione, colpi di scena… ma questo è solo il mio parere… ovvio che sei in gamba, sennò manco ero qui a fare critiche 🙂
21/07/2014 at 16:06
Innanzitutto grazie per esserti sorbita d’un fiato otto capitoli tutti insieme, privi di azione come sono.
(E grazie anche per il rilievo, sul quale concordo: questi miei gialletti sono cerebrali e piuttosto noiosetti. Lo dicevo sempre anche a proposito di Fuori Fuoco, con cui ho cominciato a giocare qui su theincipit).
21/07/2014 at 10:46
Ha fatto votare di nuovo anche me, ma la storia non doveva essere conclusa ieri? Spero tu non abbia rinunciato a partecipare al concorso d’estate, il testo è ottimo!!!
21/07/2014 at 16:02
Sì, ho rinunciato un paio di settimane fa: gioco “fuori concorso”!
(Le motivazioni le ho dette in replica a un post di napo: precisamente qui –> https://theincipit.com/2014/06/tropico-balcanico-locullo/#comment-80796 )
20/07/2014 at 20:15
Io direi di focalizzarci sul fratello… chissà!
Comunque bel incipit, se vuoi passa a leggere il mio e dimmi cosa ne pensi!
20/07/2014 at 15:46
Le opzioni, la trama sono inutili dettagli quando sei tu a scrivere. Renderesti accattivanti anche le istruzioni di un tostapane.
Purtroppo qualcuno non l’ha ancora capito.
21/07/2014 at 16:07
Ti fa velo l’ammmòre, mon ami.
21/07/2014 at 16:45
Inutile che ti schermisci con me. Tu sai che hai talento e io so che ti piace che gli altri te lo riconoscano.
Non fare il falso modesto, hai già tanti difetti (come uomo, non come autore).
18/07/2014 at 20:53
La madre ed il fratello!
21/07/2014 at 16:09
Senza dormirci sopra! 😀
16/07/2014 at 12:02
Oh da iphone mi ha fatto votare di nuovo… O si è impazzito o la prima volta nn aveva registrato il voto. Per non saper né leggere né scrivere ho rivotato 🙂
21/07/2014 at 16:09
Grazie per la perseveranza, prof!
21/07/2014 at 16:11
ihhihihih, mi accingo proprio ora a leggere il nuovo capitolo
16/07/2014 at 10:07
bisogna torchiare il fratello, tanto più ora che sappiamo che ajda poteva contare sul compenso di un facoltoso politico e che la tanto bistrattata scientifica qualche risultato l’ha dato, non è stata violentata, non aveva avuto rapporti recenti e non si è difesa
ps in realtà sono contento che stia vincendo l’opzione “entrambe le cose”, anche la madre dovrà spiegare cosa successe quella sera dopo che uscì dal pub con ajda
21/07/2014 at 16:10
Ne è convinta anche Suada…
16/07/2014 at 10:02
Voto per entrambe!
Magistralmente descritta la rivalità tra Kobe e Kolarov. Adesso sono curioso di scoprire chi vince la scommessa. Oltre a scoprire chi è il colpevole. 🙂
21/07/2014 at 16:12
Grazie, tarud: lo scopriremo presto.
16/07/2014 at 00:51
Fustighiamoci e torchiamo tutti anche le automobili.
Visto che la scientifica e la Kapic servivano?
Che Suada stimi Kodo è importante.
Tuttavia spero che arrivino a regolare i conti. Dimmi, è come penso? No,no,no,,non dirmelo .Saprò aspettare.
Non so perché, sarà la tua magia,ma dietro il sorriso compiaciuto di Suada, ho visto quello di Petra che osservava suo figlio,tutto ciò che le era rimasto.
21/07/2014 at 16:16
Che bello avere lettori come te, che hanno ben presente tutto il quadro.
(Grazie siempre).
15/07/2014 at 23:21
Terza opzione: un’occhiata alle auto è, dal punto di vista investigativo, credibile. Prima i dati oggettivi…
21/07/2014 at 16:17
E’ il penalista che parla!
15/07/2014 at 22:26
Si! Mamma & figlio insieme, in fondo nn cè tempo per sentirli separatamente.
Bella atmosfera li dal Kobe ! Me lo immagino raffinato e severo come Carlo Cracco. Nel caso la “lesbica” rifiuta l’invito a cena…aò ..ci vado io!!
Bando alle ciance….questo capitolo è favoloso!
21/07/2014 at 16:18
Allora prenoto un tavolo per te e Cracc.. ehm, Kobe.
15/07/2014 at 21:36
La terza opzione, le racchiude tutte e prendiamo due piccioni con una fava!
21/07/2014 at 16:18
Sempre pratica, 78!
15/07/2014 at 19:37
Un altro belllissimo capitolo Loc! E che dialoghi strepitosi, d’altronde sono il tuo forte!
Ora ritorniamo dalla famiglia …passando dal garage!!!
21/07/2014 at 16:19
Fatto! 😀
15/07/2014 at 19:12
Per il gran finale farei un bel minestrone ricco di tutto gli ingredienti:madre, fratello e auto. Più vado avanti e più mi sembra che questi dieci piccoli capitoli siano solo l’inizio di una grande serie.
21/07/2014 at 16:21
CI proverò!
(A farne una serie. Grande, non credo… 😀 )
15/07/2014 at 16:08
Indagine a tappeto! Di corsa! Case, parenti, macchine! Tutto!
Il tempo stringe!
Mi si passa un francesismo Sir???
Che storia figa!! <3
(Ce l'avevo nel gozzo da troppo tempo xD )
21/07/2014 at 16:22
Adoro i suoi francesismi, mago!
(Sei troppo veloce: non faccio in tempo a risponderti che hai già letto e commentato il nuovo capitolo).
21/07/2014 at 16:31
Ih ih…sono frutto di anni di studi ! XD
(È colpa sua Sir…storia accattivante..appena ricevo la mail leggo anche da cellulare 😉 )
15/07/2014 at 13:59
Massì: facciamo un combo e guardiamo tutto XD
21/07/2014 at 16:25
Ingorda!
15/07/2014 at 13:54
Senza la Kapic, Kolarov non troverebbe neanche il bagno.
Nelle prossime 5000 battute proporrei di farci stare tutto (parenti, amici, automobili, telefoni, suppellettili, ecc.), perché nel finale credo si debba dare la possibilità al Commissario di farsi passare il prurito alle mani (per lui un vero e proprio supplizio di Tantalo di origine psicologica) con una sacrosanta scazzottata.
21/07/2014 at 16:27
Bisogna solo trovare un adeguato punching ball.
(Umano, s’intende).
15/07/2014 at 12:17
Ovviamente automobili, madre e fratello 🙂
21/07/2014 at 16:29
Facciamoli lavorare, ‘sti piedipiatti.
15/07/2014 at 12:05
Controlliamo queste automobili 😉
21/07/2014 at 16:30
Fatto!
15/07/2014 at 11:11
Automoili, madre e fratello. (con tanto di autofustigazione.)
21/07/2014 at 16:30
Ahia!
15/07/2014 at 11:04
Siamo in chiusura…il povero Kolarov non ce la fa più.
Sarà mica lui, ad avere 6 dita???
…..suspence……
21/07/2014 at 16:34
Polidattilia canaglia! 😀
15/07/2014 at 11:03
Capitolo fantastico, come al solito! Personalmente pagherei anch’io per sapere come mai Kolarov e Kobe si odiano così tanto!
Ad ogni modo ho scelto di dare una controllatina alle auto. È stato sicuramente un famigliare, ma bisogna determinare chi!
21/07/2014 at 17:05
Mi piace un sacco il tuo entusiasmo!
(Prima o poi sarà svelata la radice della rivalità Kolarov-Kobe, ma temonon ci sia spazio in questo racconto estivo: magari in quello autunnale).
15/07/2014 at 10:32
Fustigatevi, per aver perso del tempo prezioso…..:-D
Le macchine vanno e vengono…i fratelli no!!!
(e a cena con Suada ci andrei anche io..hihi)
21/07/2014 at 17:06
Dice Suada che se passi da Sarajevo sarà lieta di portarti in una trattoria tipica: di poche pretese ma di ottimi sapori.
15/07/2014 at 10:26
Ed ecco anche tu all’ottavo capitolo! Come sempre scritto divinamente. Per cosa votare? Ormai siamo alla fine quindi dobbiamo esaminare tutto! Forza con la scientifica ! Poi son curiosa anche di sentire il fratello 🙂
21/07/2014 at 17:07
Fedelissima prof: sei anche tornata a rivotare!
15/07/2014 at 10:06
Entrambe.
L’esame del Dna arriverà per tempo. Già immagino Max scusarsi con Sušić in modo fonzarelliano: “Sc… s… sc… scu…niente, non lo riesco proprio a dire!”
(Ps Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba… lesbica? Pff… povero idiota!)
21/07/2014 at 17:09
Rotfl!
(Sul poscritto, Kolarov mi ha chiesto di farti sapere che farà individuare alla Kapic il tuo indirizzo IP… 😀 )
15/07/2014 at 09:59
Voto per l’en plein: madre, fratello e auto di famiglia.
Il prossimo è il nono, quindi dobbiamo avvicinarci ala soluzione finale.
Bravo Locullo, ora che li sto conoscendo meglio, questi personaggi mi piacciono sempre di più.
21/07/2014 at 17:13
Grazie Menegatti: torna vincitrice!
21/07/2014 at 17:16
Sperem 😀
14/07/2014 at 16:16
Il fratello!
Ipocrisia, inganni, raggiri: bravo locullo! E il finale si avvicina! 🙂
21/07/2014 at 17:15
Eh, sì: famiglia e politica sono spesso covi di vipere! 😀
13/07/2014 at 22:14
ti avranno già fatto una miriade di complimenti ma uno in più non ti dispiacerà.. Storia scritta divinamente, in particolar modo apprezzo moltissimo la cura dei dettagli e la definizione dei personaggi. Detto ciò.. sentiamo la stramaledetta scientifica!
14/07/2014 at 11:13
Non mi dispiace affatto, naturalmente.
(Posso ricambiare i complimenti riversandoli sul titolo del tuo racconto? Bellissimo. E’ l’unica cosa che ho letto, del tuo racconto. Per ora).
12/07/2014 at 12:32
Propenderei per la scientifica, dovrebbe dare risultati certi… Dovrebbe!
14/07/2014 at 11:11
Kolarov sottolinea con enfasi il tuo condizionale.
10/07/2014 at 23:57
Seguo le indagini nella speranza di venirne a capo. Per ora brancolo nel buio quindi, mi affido alla scientifica e alla Kapic.
Non riesco a non essere indulgente con Kolarov, perciò mi sono detta che quel “avrebbe apprezzato le forme acerbe”sia stata una tua punizione nei confronti di Max,Locullo.
14/07/2014 at 11:10
Sai che attendo sempre il tuo commento con una certa impazienza?
14/07/2014 at 22:47
Io ,con impazienza attendo che tu pubblichi.
Sei uno dei miei autori preferiti,adesso. Non solo su the incipit.
10/07/2014 at 22:53
Sentirei il fratello
14/07/2014 at 11:09
Anche Kolarov, lo preferirebbe: non ha un gran rapporto con la scientifica, come leggerai.
(Cambiato avatar?)
10/07/2014 at 20:55
Un altro bel pezzo di noir, infarcito di sottili richiami politici, etici e di costume…..
Stilisticamente c’è pur sempre qualcosa che mi fa …masticare strano (ma questo è lavoro da editor), ma indubbiamente il talento è dalla tua parte e matura di storia in storia!
Bravo!
14/07/2014 at 11:08
Concordo sulla masticazione (bellissima espressione, peraltro) e anche sull’editing: fammi solo dire che potrei renderlo un filo (interdentale! :-D) migliore se non ci fosse il limite di battute che costringe a volte a sincopare un po’ i passaggi.
10/07/2014 at 20:43
Allora, dammi la mano, in genere le rendo.
Ok, adesso girala, mi serve il palmo.
Perfetto, era più o meno come pensavo: vedi queste linee? Qualcuno ci vede il passato o il futuro, io invece leggo il presente.
E ciò che vedo (non dalle linee, ma leggendo i tuoi racconti che è una forma più banale di divinazione) è che tu sei uno scrittore.
Ovvio, a modo nostro lo siamo tutti, ma su piani diversi. C’è il primo, il secondo piano, l’attico, poi c’è l’ascensore. Ecco, tu sei l’ascensore.
Ti rendo la mano, trattala con cura, ci aspettiamo grandi cose da lei.
14/07/2014 at 09:57
Quel “in genere”, nella prima riga, mi ha un po’ inquietato, ma soprattutto mi ha fatto molto sorridere.
Confido che, per l’emozione, la mano non fosse sudaticcia. Perché questo commento – che ho letto al tramonto, sul terrazzo, fumando una sigaretta – mi ha emozionato.
(Invero mi sono anche chiesto se l’ascensore non fosse per caso tutt’altro che una metafora positiva: ché forse intendevi che i miei racconti portano velocemente in cantina…)
14/07/2014 at 10:35
Ma è questa la funzione corretta di un’ascensore 🙂 ovvero scendere in cantina per poi risalire fino al terrazzo; è la gamma delle emozioni umane che può scatenare (o risvegliare) un racconto quando è ben scritto come il tuo.
10/07/2014 at 14:07
Sono per la stramaledetta scientifica
10/07/2014 at 16:57
E sia.
10/07/2014 at 11:30
Questa storia appassiona. Molto. Bravo.
A
10/07/2014 at 16:54
Grazie Cip.
(E la tua storia? L’hai abbandonata?)
10/07/2014 at 08:42
no bisogna rintracciare il fratello e sentire un po’ quello che ha da dire (o che nasconde), i risultati della scientifica sono sempre lì (e se ci fosse qualcosa di urgente/eclatante basterebbe una telefonata, ammesso che il telefono cellulare “vintage” che kolarov tiene in tasca sia ancora funzionante)
10/07/2014 at 16:53
Kolarov è con te.
(E sottolinea che il suo vecchio telefono funziona perfettamente. Se solo si ricordasse di accenderlo).
10/07/2014 at 08:26
Trasalito e trasecolato (e forse anche un po’ indignato) voto per dare un senso al salario percepito dalla polizia scientifica.
Uno scandalo familiare, in ogni possibile accezione del termine (Politici che vanno con le minorenni? Diamine… dove l’ho già sentito?)
L’approccio alla moglie dell’assessore è epico, si vede che era il primo del corso a “Tecniche di negoziazione”.
Siamo al settimo capitolo di questo giallo e non ho la benché minima idea della soluzione. Quindi… complimenti!
10/07/2014 at 16:51
Ahah, sì un negoziatore nato, il Kolarov…
(Eppure, a suo modo…)
10/07/2014 at 01:59
Sentiamo il fratello,finalmente!! C…!!
(cit.)
🙂
10/07/2014 at 16:50
😀
10/07/2014 at 00:27
Arrivata un po’ tardi, ho dovuto leggere sette episodi di fila e l’ho fatto volentieri. Complimenti, trama intrigante e ottima scrittura.
10/07/2014 at 16:49
Grazie per la visita.
(Che mi ha ricordato di fare una salto, ancheggiando sdegnosamente sui miei zoccoli tacco 12 a leggere il tuo ultimo capitolo: divertentissimo).
09/07/2014 at 23:57
Vittoria della linea Kolarov, l’opzione in effetti più “gialla”. Stavolta però sono fiducioso di essere in maggioranza qundo sostengo l’importanza della scientifica. Voto a parte, non ho nulla da segnalare: ennesima prova della tua ottima abilità. Ormai, almeno questo, non è più un mistero.
10/07/2014 at 16:37
E stavolta sei in ampia maggioranza.
09/07/2014 at 20:31
In effetti sarebbe ora di acquisire una qualche risultanza oggettiva! Godibile il quadretto con la Giovanardi in gonnella bosniaca. Per il resto il solito maestro di scrittura.
Locullo chiama e i picciotti leggono
10/07/2014 at 16:34
A me è venuta in mente la Mussolini, col marito che recentemente si è fatto beccare con delle prostitute ragazzine.
(Ma Giovanardi in gonnella mi piace moltissimo. SI fa per dire, claro…)
09/07/2014 at 20:09
LA COPERTINAAAAAAA!!!!
Yeaaaaaaa
10/07/2014 at 16:31
Sììì. Ti piace?
10/07/2014 at 18:07
Da impazzire!!
(Nonostante avrei preferito Max….con la barba!;D)
09/07/2014 at 19:56
Stavolta ho votato la scelta più colorita che mi è sembrata più adatta al..ritmo! In effetti sarebbe da ripassare anche su mamma e brother…ma io personalmente ho necessità di notizie tecniche (qualcuno avrà anche fatto l’autopsia alla poverina!!)
Cmq bravo Loc! Ora ci stai anche depistando con la (sporca) politica!
(Ah , dimenticavo, secondo me è stato Max a far la soffiata alla stampa: lo immagino piuttosto intollerante di fronte a certe situazioni!!)
10/07/2014 at 16:30
Beh, a giudicare da come ha affrontato l’assessore sull’uscio, direi che molto tollerante non è…
(Ma secondo me a te non dispiace, come atteggiamento).
12/07/2014 at 14:27
🙂
09/07/2014 at 19:08
Se me lo dici così non posso che votare per la scientifica, cazzo! XD Capolavoro, questo capitolo mi ha preso più degli altri. Ed è tutto dire! Questa frase in particolare: “Suo marito è in casa o è a puttane come al solito?” mi ha fatto rovesciare sulla sedia! ^^
10/07/2014 at 16:25
E’ un mascalzone quel Kolarov: solo Mama Cocha potrebbe metterlo in riga.
10/07/2014 at 19:15
Ahahaha! Sarebbe un bel match! XD
09/07/2014 at 16:01
Sentiamo la stramaledetta scientifica!
10/07/2014 at 16:24
Evvai!
09/07/2014 at 14:09
Buon ritmo..buon plot…e un ottimo aggancio per un legal thriller!!!
10/07/2014 at 16:23
Ci proviamo, pongo.
09/07/2014 at 13:07
Continuiamo a raccogliere storie IN GIRO. Da poliziotti di strada 😛
Sempre meglio sir Locullo…sempre meglio….
10/07/2014 at 16:16
Lieto di averla di nuovo qui, sciur mago.
09/07/2014 at 12:53
Ok, vada per la scientifica, Kolarov, che con le doti diplomatiche che sfoggi a ogni piè sospinto e la tua indiscussa capacità di dire sempre la frase sbagliata al momento giusto riusciresti a litigare persino con i lettori di Tropico.
Nonostante il caratteraccio e i tuoi poco apprezzabili trascorsi, in fondo mi sei simpatico, pertanto posso solo sperare che, considerati gli ambientini che bazzichi e l’innata propensione a fare nuove amicizie, a nessuno venga voglia di prenotarti un posto in prima fila al camposanto.
10/07/2014 at 16:12
Kolarov, che pure ha apprezzato il tuo commento, chiede il permesso di poter sfiorare le proprie parti basse.
09/07/2014 at 12:33
La scientifica.
10/07/2014 at 16:11
Che donna assertiva!
09/07/2014 at 12:26
ahahah la stramaledetta scientifica si dia una mossa! 😛
10/07/2014 at 16:10
Questo è esattamente il tono che Kolarov ha in mente di utilizzare…
09/07/2014 at 12:25
Fratello, madre, scientifica
Bello come sempre, Kolarov è mitico.
Però questa gente alto borghese, una domestica che apra la porta non se la possono permettere? 😉
10/07/2014 at 16:08
Kolarov sostiene che probabilmente il marito non ha il budget per una domestica notturna a causa delle ingenti spese per altri e diversi servizi notturni…
10/07/2014 at 16:25
ah ok…e la moglie non si è insospettita? qualcosa l’avrà dovuta dire, questo schifoso marito, alla moglie 😉 io a mio marito avrei detto: con tutti ‘sti soldi voglio una domestica, anzi due. E lui: no i soldi non bastano. e lei: come no? vai per caso a puttane??
litigano, si scopre il marito truffaldino, svelato il caso 😉 scherzo, scusa sono passata a rompere.
10/07/2014 at 16:27
…e mi hai fatto fare due risate!
(grazie)
09/07/2014 at 12:04
Ho sempre pensato che tu sia il più bravo e sarei molto felice se giudicassi la mia storia!!
10/07/2014 at 16:06
Addirittura? E non sei mai passato di qui a far due chiacchiere?
(Non amo il fantasy, ma verrò a leggere almeno l’incipit, ok?)
10/07/2014 at 19:03
Ok…spero ti piaccia anche se secondo me il mio incipit non è dei migliori.Ma dato i punti credo interessi a qualcuno 😉
09/07/2014 at 11:44
Si, si vediamo che dice la scientifica ! Bravissimo anche in questo capitolo Locullo!!
10/07/2014 at 16:05
Grazie Rossini!
10/07/2014 at 16:15
Mmmm… devo scoprire assolutamente il tuo cognome per ricambiare… ed essendo una vera maestrina il mio tono sarà molto, molto severo! ihihihi
10/07/2014 at 16:22
Mi piacciono le maestre severe.
(Quindi insegni alle elementari? Sempre che si chiamino ancora così…)
10/07/2014 at 16:25
Sì, ora si chiama SCUOLA PRIMARIA ma sempre quella è! 😉
09/07/2014 at 11:40
In generale non mi fido troppo della Scientifica ma quel “cazzo” col punto esclamativo me l’ha fatta votare.
Sentiamo che ci dicono.
10/07/2014 at 16:04
Nemmeno Kolarov.
09/07/2014 at 10:49
Ciao! Mi piace molto come hai saputo trasmettere al lettore l’atmosfera della città di Sarajevo, che prova a ricucire le sue ferite, metafora che ben si riflette anche nelle vite dei suoi abitanti. Il commissario Kolarov è uno di questi: tanto problematico e scorbutico, quanto affascinante. Anche la Kapic è un personaggio intrigante, leggermente autistica, memoria eideticai infallibile: ti sei ispirato a qualcuno in particolare? Classica, ma d’effetto la scelta narrativa di riepilogare le informazioni in sottofondo in presa diretta, che sin dall’inizio mi ha fatto pensare ad un imminente rovescio della medaglia che coinvolgesse Kolarov in altro modo! Continua cosi!
10/07/2014 at 16:04
Hai colto nel segno: in effetti, quella sorta di parallessi alla fine dei capitoli prelude a un rovescio della medaglia, che verrà fuori alla fine. Posto che nel frattempo ho maturato l’idea di fare tutte e quattro le stagioni sarajevesi di Kolarov con un nuovo caso per ognuna di esse, verrà fuori alla fine dell’ultima, cioè in… primavera.
(Quanto alla memoria eidetica, avevo bisogno di una specie di deus ex machina che mi coprisse eventuali “salti” narrativi e ho pensato che la Kapic potesse avere questa caratteristica, che peraltro avevo trovato, abbastanza analoga (lì è la sindrome di Asperger) in un personaggio – Beate Lohn – dei thriller di Jo Nesbo).
08/07/2014 at 17:38
Appoggio Kapic!
08/07/2014 at 11:59
Vai locullo copertinaaaaaaa!!!
08/07/2014 at 12:52
Ahah, grazie!
(Sto imitando davanti allo schermo la foto del tuo avatar 😀 )
08/07/2014 at 13:38
Ahahahah!!! Mitico!
08/07/2014 at 21:30
ebbravo locullo!!
(ne sono orgogliosa come se fosse mia XD)
08/07/2014 at 21:33
Ma che carina, grazie!
(La è, anche tua: hai contribuito a indirizzare tutti i capitoli).
07/07/2014 at 18:23
Puoi dirlo forte!! Lo hai creato meglio di Fabio !
07/07/2014 at 13:04
Linea Kapic. Mi fido di Suada.
Questo episodio contende a quello precedente la palma di migliore (finora) del racconto.
Kolarov ha recuperato il rapporto con la madre, a quanto vedo. Gli è convenuto; la donna sa come sistemare le pendenze con i parenti.
07/07/2014 at 17:43
Ti ho già detto che i tuoi commenti mi piacciono un casino?
(E nella forma e nel contenuto).
06/07/2014 at 12:26
Per quanto mai e poi mai vorrei abbandonare il buon Kolarov, credo che un’indagine più approfondita della situazione famigliare non sia da sottovalutare! Bellissimo come sempre!
07/07/2014 at 10:59
Suada Kapic annuisce vigorosamente.
06/07/2014 at 00:58
Linea Kolarov. Sei velocissimo.
07/07/2014 at 10:58
Eheh, non vorrei rischiare che il gialletto estivo finisca quando cadono le foglie dagli alberi…
08/07/2014 at 11:34
Sì, è vero…io me la prendo comoda tanto hai già vinto tu; ho visto in homepage la copertina e sono passata per farti i complimenti; peccato per quel viso maschile: io ci avrei messo Gerard Butler, ma è questione di gusti 😉
08/07/2014 at 11:40
Ahahah, beh ci somiglia al Kolarov, in effetti.
Grazie per i complimenti per la copertina, che giro a theincipit, e per la fiducia, un poco eccessiva, nel Tropico.
(Che però gioca fuori concorso, come spiegavo più sotto a napo capo).
08/07/2014 at 11:51
Non avevo letto, ora l’ho fatto: se mi posso permettere, non sono d’accordo. Ora, è indiscutibile la tua bravura, ma nei contest, nei concorsi, nelle gare, vince proprio chi ha più talento (e i ruffiani)…perché devi ritirarti, se ti meriti un’eventuale vincita? Io ci sto lontana comunque dal traguardo, ma se fossi dietro te in classifica ti chiederei gentilmente di non regalarmi niente che non ne ho bisogno 😉 Gioca sino alla fine.
08/07/2014 at 11:57
No, alt, non mi sono spiegato: io non voglio regalare niente a nessuno, anche perché non ho nulla da regalare.
(Solo, l’idea che mi è venuta in mente strada facendo non è conciliabile con i tempi di questo concorso: dunque meglio ritirarsi subito, pubblicando oltre la scadenza, invece che dovere, molto eventualmente, rifiutare dopo).
08/07/2014 at 12:14
Ah ok…avevo capito male, scusami 😉 peccato comunque.
06/07/2014 at 00:49
Linea kolarov. Questo capitolo è” dolcemente straziante” ,Locullo.
Non ho letto la versione estesa,non ancora.
La versione di TI, invece, l’ho riletta più volte.
Potrei descriverti ogni attimo,ogni movimento,ogni respiro della prima volta in cui la lessi.
Quel “tu lettore” non permetteva a nessuno,nessuna condivisione delle responsabilità di quelle vergognose pagine di Storia.
Quel “tu lettore”non permetteva di distogliere lo sguardo,neppure per un secondo alla ricerca di un appiglio.
Quel “tu lettore” ti lasciava solo in quella marea di emozioni,senza possibilità di assoluzione.
Quel “tu lettore” ti obbligava a stare dentro la scena e ascoltare, anche se volevi tapparti le orecchie.
Quel “tu lettore” non scuoteva la coscienza, la lacerava.
Ho amato moltissimo Eva e sono d’accordo con lei,la vendetta è l’unica giustizia.
Solo una cosa mi è dispiaciuta,non poter alla fine chiudere la copertina accarezzando il libro prima di riporlo nello scaffale.Non troppo in alto,però.
07/07/2014 at 10:57
Non hai idea di quanto mi abbia fatto piacere leggere questo commento.
(In effetti, l’ho riletto più e più volte).
07/07/2014 at 19:20
Ne sono felice, Locullo. Sei un grande narratore.
06/07/2014 at 00:44
mmh…e se la donna col velo…fosse la madre???
d’altronde…i panni sporchi….
07/07/2014 at 10:56
…si lavano in famiglia…
(Lo scopriremo presto).
05/07/2014 at 16:30
Linea Kolarov!
05/07/2014 at 16:16
Kolarov sempre e ovunque!
07/07/2014 at 10:53
Un’altra kolaroviana di acciaio.
(Insieme a Aghata…)
05/07/2014 at 15:41
Io indagherei nel mondo della malavita
07/07/2014 at 10:50
Linea Kolarov per 78, si metta a verbale.
05/07/2014 at 15:33
In questi giorni, per fatti di cronaca molto noti, l’importanza della scientifica nelle indagini ha assunto un valore impareggiabile. Siccome trovo il tuo piccolo romanzo un capolavoro di originalità, ma soprattutto verosimiglianza, mi piacerebbe si seguisse questa strada anche nel racconto. Mi adeguerò, ovviamente, alla scelta della maggioranza, senza restare molto deluso. Probabilmente la linea Kolarov è quella più romanzesca, di vecchio stampo ma comunque efficace. Rischio di tediarti nel rinnovare i miei complimenti? Come ho già detto altrove, è stato veramente un piacere imbattermi nella tua penna. O meglio, nella tua tastiera.
07/07/2014 at 10:49
Sei sempre gentilissimo: naturalmente mi fa molto piacere.
(In effetti creare storie su theincipit, ti obbliga a a utilizzare un surplus di inventiva: le strade che avevi in mente vengono regolarmente ostruite dal voto dei lettori. E’ divertente anche per questo).
05/07/2014 at 14:43
Stavolta linea Kolarov.
Non conoscendo i potenti mezzi della polizia Sarajevese mi affido al commissario, del resto se lo è diventato qualcosa saprà fare. O no?
(Max e Suada: quei due si annusano, si annusano ma… rette parallele. Bello così, per me)
07/07/2014 at 10:45
Oh, finalmente qualcuno che ha fiutato quella sottile linea rosa che percorre il gialletto balcanico!
05/07/2014 at 14:32
Basta, rompo il silenzio. Non commentavo i racconti d’estate per non far torto a nessuno dei concorrenti, ma ormai è evidente che il torto agli altri lo stai facendo tu: sei “outstanding”. Visto che stai ammazzando il concorso, propongo a ND di dichiarare da subito che ti pubblicherà in un ebook singolo, lasciando gli altri autori liberi di giocare ad armi pari.
Visto che finora non ti ho detto per quale opzione votavo, non te lo dico neanche stavolta (tanto mi conosci bene e sono sicuro che lo immagini già).
Torno nel mio silenzio, tanto – se vogliamo – abbiamo altri mezzi per parlarci. Volevo solo mandare un messaggio a ND.
07/07/2014 at 10:42
Sono certo che questa tua sortita non sia dovuta agli incipoints di questo racconto, che tu hai sempre nobilmente considerato con sufficienza, e d’altronde sotto questo punto di vista il Tropico è tallonato da altri racconti.
Devo quindi pensare che essa sia dovuta a una ritenuta superiorità del racconto: se così fosse, ti farebbe velo quel certo affetto nei miei confronti, peraltro reciproco.
Eppure, come spesso càpita, siamo giunti a conclusioni analoghe, sia pure per strade affatto diverse.
Qualche tempo fa, mi hai detto scherzosamente di cambiare la “biografia”, ché era evidente che non fossi più un “giocatore”. Invece ho iniziato questo concorso proprio perché – da giocatore incallito – giocare mi piace di più se in palio c’è qualcosa, esattamente come il giocatore di poker che gioca più volentieri se in palio c’è qualche moneta invece che chicchi di riso.
Ben presto, però, il racconto ha cominciato a prendermi e ho pensato che mi sarebbe piaciuto ampliarlo un poco e inserirlo all’interno di un polittico delle quattro stagioni: un noir del commissario Kolarov per ogni stagione.
(Per questo motivo – ecco la conclusione comune – pubblicherò l’ultimo capitolo, sia pure con dispiacere, dopo la scadenza del 20 luglio, così da essere fuori concorso).
07/07/2014 at 11:19
Che fantastica dicotomia: un giocatore gentiluomo! 🙂
E che fantastica notizia sapere di altri tre episodi di Kolarov prima ancora che il primo sia finito…
Praticamente è come sapere cosa riceverai nella calza della befana il 23 dicembre!
07/07/2014 at 13:26
Mi permetto di esporre il mio pensiero al riguardo: non sono d’accordo con questo epilogo. Chi vince, vince, chi stravince stravince. Un saluto a tutti.
07/07/2014 at 17:14
No! che pazzia è questa?
Meglio la mia ipotesi. O non ti va di essere pubblicato in ebook? (Non rispondere qui, potrebbe essere unfair nei confronti di ND).
Ma guarda che stranezza: anche io ho pensato , dopo l’esperienza di “Otto giorni di primavera”, di continuare con altri tre gialli, uno per ogni stagione, da pubblicare qui. Hai proprio ragione: partendo da posizioni agli antipodi, quasi sempre arriviamo alle stesse conclusioni.
Stavolta ho deciso di non lasciare TI, lo trovo migliorato grazie alla presenza di nuovi autori/lettori che commentano criticamente. Mi dispiace solo che mi rimarrà questo stupido nickname.
07/07/2014 at 17:27
Adoro quando mi tratti da bambino idiota, specie se usi quelle orribili espressioni anglosassoni da zia borghese e snob. (Ti ho anche declassato da suocera tout court a zia borghese, tié).
Non è l’e-book, il punto. E’ che mi è venuta in mente un’idea più ampia che richiede tempi assai più lunghi di quelli che – laddove anche avessero scelto il Tropico – ha in mente ND e che peraltro sono precisati nel bando.
(Sono convinto che i ragazzi di theincipit, se glielo chiedi nei modi fair che ti sono propri, saranno lieti di cambiarti il nick d’ufficio).
07/07/2014 at 18:16
Onore a locullo, che nel rispetto della più alta causa, mette da parte qualsiasi ambizione verso il premio.
Ci sarebbe tanto altro da dire, su questo scambio di opinioni. Mi limiterò, tuttavia, a questo: ragazzi, in “Warning Distubing Footage”, quando comunicavate non lo facevate certo come due gattini innocui (vedi sopra). C’erano almeno 27, 28 parolacce in più.
🙂
07/07/2014 at 20:18
Eravamo giovani allora.
(O almeno lo ero io. Lui era già vecchio).
07/07/2014 at 20:32
L’ottimo Jay Baren fungeva da catalizzatore e noi due eravamo più cinici e bastardi.
(Solo che la mia era una maschera, locullo invece lo è di natura).
05/07/2014 at 14:26
Nella realtà, concordo con Alessandra Startari: rilievi scientifichi base oggettiva su sui sviluppare le intuizioni investigatorie. Ma romanzando, ce ne (omissis) e votiamo per la linea Kolarov che poi magari si rivela un buco nell’acqua e sarà Kapic a farglielo notare.
07/07/2014 at 10:24
Sì, concordo anch’io con Startari.
(Senza integralismi, però).
05/07/2014 at 14:26
Affidiamoci alla scientifica, dai…
Che bello incontrare di nuovo i vecchi personaggi, nonché percepire le radiazioni di fondo del precedente racconto… 😉
07/07/2014 at 10:20
Bello è avere lettori che le percepiscano.
05/07/2014 at 12:34
Sollecitiamo in malo modo!!!
07/07/2014 at 10:16
ahahah, vuoi vedere Kolarov che prende a calci anche la scientifica?
07/07/2014 at 10:52
Mhuahahah…un po’ me lo aspetterei 😛
05/07/2014 at 12:23
Malavita e mondo della prostituzione. Nonostante io sia dell’idea che mettere mano al responso scientifico sia il modo più illuminante di portare avanti un’indagine. Oggi c’è parecchia confusione sull’argomento: dna sì, dna no, rilievi scientifici presi per barzellette o messi in discussione, scetticismo di massa. La massa che però non capisce che il risultato scientifico è inconfutabile come la matematica. Eppure c’è ancora chi crede che la matematica sia opinabile, fugirati. Vabbè, a parte la divagazione, ho votato malavita.
07/07/2014 at 10:14
Divagazione interessante e molto attuale.
Concordo con te che nel Paese delle lettere – che, nei processi, si traducono in verbosità, astrazioni sillogistiche e trombonismi – il metodo scientifico è sempre stato sottovalutato, poco conosciuto e utilizzato talora con scarsa professionalità.
Eppure non mi sento neppure di aderire al fideismo scientifico di stampo statunitense: la ricerca ossessiva della prova di tipo scientifico – una scorciatoia che consente di non esercitare l’osservazione e il ragionamento – porta troppo spesso a omettere l’indagine di tipo classico.
(Senza contare che – per restare all’ultimo esempio della cronaca criminale – il fatto che il Dna di una persona sia presente sulla vittima dimostra che quella persona è entrata in contatto con la vittima e non che l’abbia uccisa. Il nesso di causalità è ben lungi dall’essere dimostrato).
05/07/2014 at 11:45
La famiglia no, proprio no…io dico malavita.
Ops, ti ho portato in parità!
07/07/2014 at 10:04
La famiglia ci limitiamo a prenderla a manrovesci… 😀
05/07/2014 at 10:59
Seguendo il ragionamento ang ho votato per il sistema Kapic. Deve essere successo qualcosa di recente… e qualcuno può aver notato qualcosa.
Uff!! Troppe domande e pochissime risposte XD mi stai facendo impazzire!
07/07/2014 at 09:59
Dopo il tuo capitolo incentrato sui messaggi di whatsapp, avrei detto che avresti votato per l’esame del cellulare…:-D
05/07/2014 at 10:34
L’istinto femminile ha una marcia in più, si sa. Io dico di seguire la Kapic.
07/07/2014 at 09:56
Sostengo da sempre l’innata superiorità femminile in ogni campo.
05/07/2014 at 10:26
possibile che io vada sempre contro senso? ihihihi volevo esaminare il cellulare.
Comunque sempre bravissimo locullo!!!!!
07/07/2014 at 09:55
Ti chiameremo salmone! 😀
07/07/2014 at 10:04
Ihihihih non suona molto bene 🙂
07/07/2014 at 10:15
In effetti no: continueremo a chiamarti Rossini.
07/07/2014 at 10:28
oh mamma! mi sembra di esser tornata a scuola… e non come insegnante 😉
ps. avevo dimenticato di seguirti! rimediato subito!
05/07/2014 at 10:19
Ultimamente sono sempre nella minoranza… ho votato linea Kapic.
Mi dispiace non aver votato lo scorso capitolo, ma ultimamente, tra i miei impegni e i numerosi episodi, mi trovo a dover recuperare molte storie!
07/07/2014 at 10:03
…d’altronde la maggioranza, specie in un giallo, non sempre ha ragione.
05/07/2014 at 09:56
Scelte molto difficili: mi piacciono tutte. Però credo sia meglio seguire il commissario , in fondo non stiamo raccontando anche di lui?
Che bello !! Petra!!! Che bella atmosfera familiare: non avrei mai sperato riuscisse ad accoglierlo nuovamente in casa sua
07/07/2014 at 09:55
Ecco una kolaroviana di ferro…
(Si dice che il tempo sani anche le ferite più laceranti, specie tra una madre e suo figlio).
05/07/2014 at 09:41
povero kolarov, una tortura quell’aranciata
sono indeciso, vorrei seguire tutte e tre le piste; ma cercando di rispettare la fila (anche qui) e visto che per il cellulare ci vorrà qualche giorno, direi di far scaldare l’albanese
ps. complimenti!
07/07/2014 at 09:53
Grazie ang.
(Come spesso càpita, hai dettato la linea del voto).
04/07/2014 at 15:19
Dici il suo nome solo una volta e io non ci faccio caso.
Poi lo porti a casa e lui pensa all’unica donna che abbia mai amato,Eva.
Cosi Max è diventato commissario?
Lo ripeto,Locullo,c’è magia.
04/07/2014 at 15:23
Dimenticavo,voto che esce da sola,visto il contesto per me è la meno ovvia.
04/07/2014 at 16:22
Su Kolarov commissario, pare proprio di sì. E sul resto, grazie di nuovo.
(Toglimi una curiosità, Mirabella: hai letto la versione estesa di Surviving Sarajevo?)
03/07/2014 at 21:44
Bravo locullo, sono una new entry del sito e vedo che sei sempre al top, meritatamente. La trovata delle sei dita: da dove l’ispirazione?
04/07/2014 at 12:17
Brava tu, Mafalda, col tuo giallo “sanremasco”…
04/07/2014 at 12:51
grazie, sono contenta di ricevere un complimento da un lettore/scrittore/giocatore attento come te. Tornando alla mia domanda, non è che hai tratto ispirazione da una famiglia brasiliana (tutti con sei dita, ma delle mani)?
04/07/2014 at 13:09
Ah, ma allora sei un mastino peggio della Kapic: non si può tralasciare una domanda senza che torni ad azzannare…
(Incuriosito dal tuo spunto, ho trovato via google la famiglia cui ti riferisci. Quindi, scopro solo ora questa notizia: non mi hanno ispirato loro).
03/07/2014 at 14:18
Buongiorno a tutti!
Evidentemente mi sono perso qualche antefatto che é fondamentale per capire i personaggi…
In ogni caso, la storia merita di essere seguita.
Un voto meritato!
04/07/2014 at 12:13
Grazie Pongo.
(Un antefatto c’è – e si chiama Surviving Sarajevo, un racconto ambientato durante l’assedio della città, in cui il serbo-bosniaco Kolarov scelse di stare dalla parte degli assedianti serbi della sua stessa città – ma non è fondamentale per capire i personaggi: basti sapere che Kolarov è tormentato da un passato che non riesce a cancellare).
04/07/2014 at 23:28
Ho visto che è citato spesso….
Dove lo posso trovare?
I balcani sono ricorrenti…buona ambientazione per atmosfere noir!
Mi ricordano un libro letto tempo fa..,
04/07/2014 at 23:32
La versione ridotta qui su theincipit, quella estesa su amazon.
(Che libro ti ricorda?)
05/07/2014 at 01:38
Balkan Bang…
03/07/2014 at 10:32
Esce insieme ad una donna . Sono ancora in alto mare con la foto…le dita dei piedi….. Entrambi i fratelli con piedi a sei dita? Mah..
04/07/2014 at 12:10
Chissà… La Kapic ci deve ancora qualche spiegazione…
03/07/2014 at 10:07
Uau! Sembrerebbe che tutti vogliamo vedere uscire la vittima insieme ad una donna : tra le tre opzioni è di certo quella che si addice di più a tutto il racconto .
Carine le sei dita dei piedi!! Chissà come dovevano farle male le alte scarpe trasparenti…
04/07/2014 at 12:09
Ahahah, in effetti, doveva essere un vero supplizio.
03/07/2014 at 00:01
io voto con un uomo.. anche se vado contro corrente!;-)
04/07/2014 at 12:08
C’è più gusto, contro corrente!
04/07/2014 at 12:10
vero 🙂
02/07/2014 at 19:17
Sono stata l’unica a volerla vedere uscire da sola? pazienza, comunque sempre bravo 🙂 a presto
04/07/2014 at 12:01
La Kapic metterà comunque agli atti la tua testimonianza. :O
02/07/2014 at 18:42
E’ uscita con un uomo. Occhio Kolarov…
Che il Commissario si concedesse una sciccheria come la jacuzzi non me lo sarei mai aspettato.
04/07/2014 at 12:00
Anche tu sulla linea del Mago…
(Kolarov mi chiede di riferirti che ha preso in affitto quel bilocale da uno yuppie sarajevese, scapolo penitente, che ha deciso improvvisamente di sposarsi: dunque la jacuzzi l’ha trovata lì, insieme a un impianto stereo filodiffuso – o qualcosa del genere – anche nel bagno, e ad arredi piuttosto ricercati, che il locatore ha definito “minimal chic”).
04/07/2014 at 12:29
Non so tu, che lo conosci meglio, cosa ne pensi, ma il vecchio Max secondo me si vergogna un po’ ad ammettere che tutto sommato certi agi non gli dispiacciono.
Credo l’importante sia, la prossima volta che si infila in vasca, che verifichi di avere un tasso alcolico più a portata di essere umano, perché per un attimo, quando si è addormentato, ho avuto il dubbio che ci affogasse, tra le bollicine…
02/07/2014 at 17:10
Dicono che anche Anna Bolena avesse sei dita (informazione del tutto inutile).
Siamo già al quinto episodio? Caspita, sei un treno.
Voto la donna 🙂
04/07/2014 at 11:56
Sì, devo averla sentita, ora che lo dici, della Bolena.
(Un treno? Il Balkan Express!)
02/07/2014 at 16:49
in compagnia di un uomo, why not?
04/07/2014 at 11:54
Già, why not?
(Converrà chiederlo alla maggioranza bulgara che sta votando la donna…)
02/07/2014 at 14:53
Voto perché la vittima sia stata vista uscire con una donna, così il mistero s’infittisce… 🙂
04/07/2014 at 11:53
…e per sbrogliarlo bisognerà chiedere la consulenza di Robertson…
04/07/2014 at 13:32
🙂 Allora fai in fretta… il suo tempo sta per scadere 🙁
02/07/2014 at 13:05
Con una donna! 🙂 Meno scontato!
04/07/2014 at 11:49
Sei in maggioranza.
(A voler inguaiare il gentil sesso).
02/07/2014 at 12:02
Ahi ahi…se qualcuno dirà che è stata vista uscire dal locale con un uomo…i sospetti planeranno verso…
04/07/2014 at 11:48
Oh, oh.
(Stai insinuando che Kolarov…).
04/07/2014 at 11:51
Io mi limito a un “chissà” 😉
04/07/2014 at 11:53
Meglio.
(E’ un tipo violento, il Commissario…)
04/07/2014 at 11:57
Mi è parso 😛
02/07/2014 at 11:11
Che roba intricata!
E cosa poteva esserci di strano in quella foto? Qualcun altro con sei dita, no… è ereditario, quindi quasi ovvio trovarlo. Nessun altro con questa caratteristica neppure sarebbe stato rilevante, non ai fini dell’indagine credo.
L’unica è che nella foto la ragazza non avesse affatto sei dita in un piede… e sarebbe assai strano!
E poichè la mia testa è partita in una certa direzione, voto per la donna.
04/07/2014 at 11:46
Mhm, che fossi una tipa sveglia si capiva fin dalla biografia.
(Ma non dirò una parola di più).
04/07/2014 at 11:59
mi son fatta prendere la mano XD Scuse!
02/07/2014 at 11:04
Una donna misteriosa è sempre ben accetta, specialmente in un giallo del genere. Altro grande capitolo di un racconto fenomenale. Spero solo di riuscire ad evitare ancora il verbale 😉
04/07/2014 at 11:45
Scampato pericolo, mi sa… 😀
(Grazie ancora).
02/07/2014 at 10:28
Le donne…non dovrebbero mai uscire da sole…specie da certi localacci!!!!
04/07/2014 at 11:44
Oh, speriamo che i proprietari del Pivara non ci sentano…
(In realtà è un pub tranquillissimo, non so perché Ajda sia finita lì a rimorchiare…).
02/07/2014 at 10:18
Wow, sempre più bello! Il tuo modo di scrivere è così evocativo che mentre leggo mi sembra di sentire il caldo, gli odori i sapori… nella mia testa si proietta un film vivido e coinvolgente, con personaggi che più umani di così non si può! E sempre con un linguaggio ricercatissimo! Veramente ottimo, credo di essere diventato un tuo fan! ^^
Ho votato per la donna, che rende le cose più difficilmente spiegabili e quindi infittisce il mistero! ^^
04/07/2014 at 11:43
Accidenti, fico avere un fan!
02/07/2014 at 10:15
Lo immaginavo più bollente il Kolarov (Colpa della jacuzzi, probabilmente ) : è solo un povero e triste ubriacone ossessionato dal rimorso!
Ora ci sta un gran bene la vittima con una donna. Sempre più interessante,…
04/07/2014 at 11:42
Eh, sì, come può non esserlo, del resto?
(Bollente? In che senso?)
04/07/2014 at 12:37
… Letto alla Putin..? LoL!!
Ricordo dei bellissimi passaggi in SS sulle sue “giovanili avventure” insieme a Fabio
04/07/2014 at 12:40
Ah, certo, ora è chiaro.
(Ma allora era ancora “puro” e viveva la vita con passione e allegria. Ora anche le relazioni “bollenti” sono dolenti…)
04/07/2014 at 13:45
Già …hai ragione! Succede sempre così! Più si diventa “grandi” più tutto fa male!!!
02/07/2014 at 09:13
Bel capitolo, Locullo. Bravo, questo giallo mi sta prendendo molto.
E inizio a sentire la voglia di scriverne uno anch’io. 😀
Voto per la donna, vediamo dove ci condurrà questa pista.
04/07/2014 at 11:41
Beh, se ti fa venir voglia di tornare a casa (nel giallo), ha già sortito un buon risultato, questo Tropico.
02/07/2014 at 09:03
Uscì con un’altra donna… giusto per complicarti un poco la vita.
Ricordi di Eva… forse morire è meglio che convivere con quel senso di colpa.
04/07/2014 at 11:40
Credo lo pensi spesso lo stesso Kolarov…
(Bello sentirti nominare Eva e cogliere i piccoli riferimenti di Surviving Sarajevo).
02/07/2014 at 08:43
Credo di essere stato il primo a votare: in compagnia di una donna, per rendere ancora più complicato il puzzle del nostro “cattivo tenente” e poi potrebbe essere un’altra donna a sfaccettare ulteriormente il suo stato d’animo.
04/07/2014 at 11:39
Mattiniero, Lap!
(Prendi ancora il treno del pendolare come ai vecchi tempi?)
04/07/2014 at 12:56
Ahimè
01/07/2014 at 20:06
🙂
02/07/2014 at 07:42
Grazie per la (sorridente) visita.
01/07/2014 at 11:00
Siii!! Vecchio ubriacone!! Tutti nel tuo letto per seguire i tuoi pensieri e le tue primissime deduzioni. Ed ovviamente a raccontarci di ‘sto piede…
02/07/2014 at 07:41
Beh, uno col tuo nome non poteva che scegliere il lettone.
( Non sarà quello di Putin, ma anche Kolarov ha il suo perché).
30/06/2014 at 13:09
Voto per seguire il commissario ad oltranza.
Fra l’altro… il piede? Dovrà pur pensarci visto che ora lui ha capito (ma io no XD )
02/07/2014 at 07:39
Non ha capito manco lui, mi sa: ma Suada glielo spiegherà subito all’inizio del capitolo.
30/06/2014 at 11:59
E va bene, mi hai convinto.
Lasciamo che Max si riprenda in pace. Suada, se non è costretta a fargli da badante, ha tutte le carte in regola per convincere l’Albanese a sbottonarsi.
02/07/2014 at 07:38
Lo credo anch’io: Suada è una tosta.
29/06/2014 at 22:54
Mi ero promesso che, prima di continuare, avrei letto l’altro racconto. Non ho tempo e non riesco a non continuare questo. Capitolo sublime, come del resto gli altri tre. Mi piacciono gli interrogatori alla Law & Order, quindi andiamo a interrogare l’albanese.
02/07/2014 at 07:37
Qui siamo più in stile Law & Balkan, ma spero ti divertirai lo stesso 😀
29/06/2014 at 22:42
Peccato per la fuga del fratello…pensavo potesse essere di grande aiuto!
Vediamo che di dice al Pivara…
02/07/2014 at 07:36
Prima o poi Kolarov lo ribeccherà.
29/06/2014 at 00:00
Non c’è l’opzione spiegazione del piede della vittima???
Io voto Kolarov. Mi piacerebbe conoscerlo meglio.
02/07/2014 at 07:35
Il piede sarà svelato in ogni caso!
28/06/2014 at 22:26
C’è magia nel tuo modo di raccontare,Locullo.
Voto per portare Koralov a casa.
02/07/2014 at 07:34
Grazie, Mirabella: che bell’aggettivo!
02/07/2014 at 10:31
(Che poi è un sostantivo…)
28/06/2014 at 21:40
Brillante la rappresentazione del dolore come una sequenza filmica: il dolore e la morte sono talmente osceni da apparire una fiction.
Io vedo l’astioso Max acido di vodka nel suo letto a insultarsi per non aver visto il particolare del piede
02/07/2014 at 07:33
E se lo dice il suo omonimo…
28/06/2014 at 21:26
seguiamo kolarov a casa, i verbali e l’albanese possono aspettare
02/07/2014 at 07:33
Il solito buongustaio! 😀
28/06/2014 at 18:02
Prima di interrogare l’Albanese darei due schiaffoni rovesci alla madre di Ajda.
02/07/2014 at 07:32
Sempre delicata, la Queen!
02/07/2014 at 16:33
Faccio quello che posso.
28/06/2014 at 18:01
A me piacerebbe assistere ad un interrogatorio
02/07/2014 at 07:31
Vi assisterai.
( Da dietro il vetro, in modo che l’Albanese non ti possa vedere).
28/06/2014 at 13:25
Andiamo a letto con lui! Di certo, sdraiato con gli occhi fissi ad osservare il soffitto (cercando di smaltire la vodka ) , qualche ricordo e qualche ideuzza devono uscire fuori!!!
(Appr…questo capitolo…è strepitoso!!!)
02/07/2014 at 07:30
Hai capito la Christie? Chi l’avrebbe mai detto. ..!
02/07/2014 at 08:51
È …l’avanzato stato di decomposizione che ti perplime. I know…
28/06/2014 at 11:47
Il buon Lucullo non sbaglia un colpo e anche questa volta ha tirato fuori dal cilindro un altro grande episodio. Questa volta vorrei lasciare andare il vecchio Kolarov per seguire Spada e interrogare l’Albanese.
02/07/2014 at 07:29
Visto il quasi ex-aequo, vedremo anche Suada alle prese con l’Albanese 😀
28/06/2014 at 11:34
Vorrei leggere insieme a Suada il verbale dei testimoni.
Bella l’immagine del film in moviola 🙂
02/07/2014 at 07:28
Grazie, Muscas!
02/07/2014 at 08:39
Gioooooooo!!!
28/06/2014 at 11:14
Sono curiosissimo di vedere Suada (bellissimo nome, tra l’altro) che interroga quel porco dell’albanese! Sono certo che riserverà delle sorprese! Capitolo fantastico, come sempre! Incredibilmente evocativo, vivido e con più di un paio di passaggi davvero sublimi. Un piacere da leggere!
02/07/2014 at 07:25
Grazie D’Angelo.
( Sì, sarà un bel match tra Suada e l’Albanese).
28/06/2014 at 10:16
Veramente avrei preferito capire meglio il dettagio del piede, nel prossimo episodio… 🙂
comunque ho scelto di leggere i verbali sulle dichiarazioni dei testimoni di Pivara… potrebbero portarmi a decidere di interrogare qualcuno di più importante dell’Albanese…
02/07/2014 at 07:24
Il dettaglio sarà subito svelato in ogni caso.
(È curioso anche Kolarov: è pur sempre un piedipiatti…).
28/06/2014 at 10:06
Cavolo! Io le scene le voglio leggere tutt’e tre… e mo come si fa? Ancora una volta mi spingi al voto casuale.
Vabbé dai: visto che “andare a letto con Kolarov” (nonostante il fisico prestante) non rientra proprio nei miei gusti, e la lettura di un verbale mi attira lievemente di meno, scelgo l’interrogatorio. Anche se l’assenza del poliziotto cattivo renderà le cose meno… movimentate, credo. Forse.
02/07/2014 at 07:22
Visto il quasi ex-aequo tra due opzioni le metterò entrambe 🙂
28/06/2014 at 09:52
Seguiamo Suada e interroghiamo l’Albanese. Lasciamo che Kolarov si riposi da solo, senza essere troppo disturbato.
E quando ci dirai qual è il particolare del piede che Suada ha notato? Sono molto curioso! 😀
02/07/2014 at 07:21
Lo saprai subito!
28/06/2014 at 08:09
Torchiamo l’Albanese va’ 😛
Seguo con interesse e curiosità crescente 😉
02/07/2014 at 07:20
Si va verso un quasi ex-aequo…
27/06/2014 at 16:20
Scorrevole, coinvolgente, davvero una delle storie migliori che abbia letto. Questa volta sono propenso a vedere Max in veste di ambasciatore che, contrariamente al proverbio, porterà pena eccome. Ho letto giù nei commenti alcune critiche. Rispetto le opinioni di tutti, anzi le credo fondamentali per la crescita personale, ma, onestamente, alcune non le capisco proprio. Non che tu abbia bisogno del mio parere, per carità, però sentivo di dover scrivere tutto ciò che mi frullava in mente. A presto con il prossimo episodio.
27/06/2014 at 17:01
Ehi, grazie! Per i complimenti e per il “parere difensivo”… 😀 Epperò devo dire che The Lad, qui sotto, ha fatto solo una battuta, nulla di sconveniente.
(Al prossimo episodio, sì: anche di Diciotto e lode!).
27/06/2014 at 10:05
Posso fare una piccola critica? Sei più industriale della catena di montaggio della Fiat…però non è male. 🙂
27/06/2014 at 14:48
Certo che puoi!
(Industriale? Anche se non mi è chiaro il senso, mica mi dispiace come aggettivo: molto marinettiano!)
26/06/2014 at 11:40
Bellissima storia, complimenti davvero!! Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!!
26/06/2014 at 16:14
Grazie molte: arriverà nel week-end!
26/06/2014 at 11:09
chissà cosa avrà da raccontare il fratello?
26/06/2014 at 16:13
Prima o poi lo scopriremo.
(A meno che non sia anche lui un silent witness…)
25/06/2014 at 23:33
Come nei film: suonano i detective alla porta di casa. Portatori di brutte notizie
26/06/2014 at 11:11
meglio bussare che suonare!!
25/06/2014 at 21:56
Bel capitolo, Locullo, mi hai tenuta inchiodata allo schermo (del cellulare).
Voto per andare a casa dei genitori, vorrei saperne di più della ragazza e mi sembra ip luogo ideale per cominciare.
25/06/2014 at 22:34
Dove sei in vacanza? Mare?
26/06/2014 at 05:26
Sì, per me d’estate è d’obbligo.
Sono s Rodi 🙂
26/06/2014 at 16:12
Beata!
(Quanti ricordi di gioventù, a Rodi).
25/06/2014 at 21:21
Voglio vedere il momento in cui portano la brutta notizia.
Rinnovo come sempre i miei complimenti, locullo. Scorrevole e intrigante. Per fortuna partecipi al concorso, così non ci fai aspettare troppo tra un capitolo e l’altro.
26/06/2014 at 16:11
Epperò non faccio mai passare più di una settimana tra un capitolo e l’altro, di solito! 😀
28/06/2014 at 09:54
Certo! Non volevo certo criticare i tuoi tempi! Converrai con me, però, che, dovendo finire per il 20 luglio, i tempi per pubblicare sono ulteriormente ridotti. 🙂
25/06/2014 at 20:17
l’istinto mi dice di andare a parlare prima con il fratello
26/06/2014 at 16:09
Riferisco al commissario Kolarov 😀
(Il quale però è obbligato a rimettersi alla decisione della maggioranza).
25/06/2014 at 16:26
Suada che ascolta la testimonianza della madre.
Ho votato solo per senso del dovere, me ne sarebbe andata bene una qualsiasi.
(Ho scritto il commento con ironica sufficienza proprio per esaltare, invece, quanto la trama mi stia appassionando. Spero tu l’abbia notato… altrimenti te l’ho esplicitato ora! :))
26/06/2014 at 16:07
Certo che l’ho notato: se no, non spenderesti un po’ del tuo tempo a lasciarmi un commento.
(Grazie mille!)
25/06/2014 at 16:03
Questo gioco mi sta incuriosendo molto…
Vedremo dove andrà a parare!!!
26/06/2014 at 16:04
…e il tuo nick è notevole!
(Grazie).
25/06/2014 at 16:03
Suada con la madre di Ajda (ma qualcosa mi dice che leggeremo di Max e Suada con i genitori di Ajda). 🙂
26/06/2014 at 16:04
Pare proprio di sì: è in maggioranza (assoluta).
25/06/2014 at 15:18
Sono per i genitori, locullo.
Stai andando alla grande, come ci si aspetterebbe dalla testa di serie n°1 di THe iNCIPIT.
Ah, e grazie per la frase del protettore (quella in cui rinfaccia il passato a Max): mi pare quasi una dedica! 🙂
25/06/2014 at 15:46
La è.
25/06/2014 at 13:24
Sempre meglio.
Ho votato per conoscere i genitori
25/06/2014 at 16:13
Prima o dopo dovremo sicuramente fare le presentazioni…
25/06/2014 at 12:57
Dai genitori. Non voglio mollare il Commissario neanche in secondo.
Il vecchio Max possiede un talento naturale per farsi dei nuovi amici.
Tra l’altro ha pure tutte le fortune: non sono del tutto convinto che la granitica memoria della sua assistente, per un caratterino come il suo, sia sempre un vantaggio.
25/06/2014 at 16:12
Nemmeno io. 😀
25/06/2014 at 12:03
Sono in minoranza ma ritengo che Suada e la madre in commissariato a rilasciare una dichiarazione ufficiale, testimonianza da verbalizzare, per prassi investigativa e per logica coscienziosa, sia la soluzione migliore per procedere nell’indagine.
25/06/2014 at 16:10
Verissimo.
(Per fortuna, nulla esclude che dopo la comunicazione luttuosa possa essere comunque sentita la madre).
25/06/2014 at 11:25
Il mistero si infittisce…sentiamo il fratello 😛
Che bello riavere di che leggerLa con questa frequenza Sir Locullo 🙂
25/06/2014 at 16:07
Ahah, grazie, mago: il piacere è quello mio di averti qui.
25/06/2014 at 11:04
Max e Suada a casa dei genitori.
Linguaggio forbito, la storia trascina sempre più.
25/06/2014 at 09:57
I due investigatori parlano con il fratello.
Continua così, scritto molto bene, si prende i giusti tempi ed è ricco di dettagli. Tutte caratteristiche che apprezzo particolarmente. Bravo!
25/06/2014 at 16:05
Ci provo! Grazie mille.
25/06/2014 at 08:38
Max e Suada a casa dei genitori. Uno con il tatto di Kolarov che dà una notizia del genere dev’essere uno spettacolo. 😉 Dio quanto adoro questo protagonista! Un capitolo fantastico, come sempre, sei un vero piacere da leggere! Toglimi una curiosità: sei stato a Sarajevo diverse volte o ti riesce naturalmente di essere così evocativo usando semplicemente la fantasia e la documentazione, alla Salgari?
25/06/2014 at 15:54
Sai che ci pensavo anch’io proprio ieri, mentre scrivevo le opzioni, shignazzandone, a quell’elefante di Kolarov alle prese con la cristalleria di una comunicazione luttuosa?
(Sono stato a Sarajevo una volta sola. L’ho girata in lungo e in largo e ho fatto una visita guidata con un ragazzo coltissimo, che alla fine del giro mi ha pregato di parlare con tutti i miei amici di quanto è bella Sarajevo. Lo sto facendo, spero, anche attraverso questi racconti).
25/06/2014 at 18:24
Beh, il tuo amico può essere contento, ci stai riuscendo benissimo! 😉
24/06/2014 at 22:00
Intrigante!
Vediamo come va avanti…
24/06/2014 at 19:26
Balcani: sapori forti, carnalità e violenza, riportati con maestria e rispetto. Sicuro di non essere nativo di Novi Sad?
25/06/2014 at 15:48
Magari!
(Invero, tra ascendenze svizzere, tedesche, francesi e spagnole, forse l’unica che mi manca è proprio quella balcanica…).
24/06/2014 at 19:23
Ancora i Balcani…..
24/06/2014 at 12:20
Vita privata.
Altro capitolo scritto in maniera impeccabile.
Mi sono deciso (prima di continuare a leggere questo racconto) a recuperare quello precedente. Cerco di sbrigarmi.
24/06/2014 at 14:20
Grazie mille, Zavaglia. Anche della volontà di leggere Surviving Sarajevo: senza fretta, ché questo gialletto ha un personaggio in comune con SS, ma nessun legame diretto che renda poco comprensibile il racconto.
(Dunque puoi leggerti la versione estesa pubblicata su amazon 😀 Scherzo, neh?)
23/06/2014 at 12:48
ho votato per esplorare prima la vita privata.
ps. Bravooooooooo!
24/06/2014 at 14:21
Grazieeeeeee!
23/06/2014 at 11:47
Esplorano la vita privata… bella storia, appassionante 🙂 Bravo!
24/06/2014 at 14:21
(Nel frattempo, come hai visto, ho letto Tokyo Story).
25/06/2014 at 09:50
Grazie!
23/06/2014 at 09:40
Credo di non aver mai premuto con così tanta urgenza il tasto SEGUI LA STORIA …
Se lì l’abbiam incontrata…lì torniamo…
(Ottima scusa per l’ultimo bicchiere xD )
24/06/2014 at 14:22
Lieto di averla, qui, mago!
(Per una volta in platea invece che sul palcoscenico 😀 )
23/06/2014 at 06:20
“…..l’espressione di pretenziosa esasperazione che immancabilmente appariva, presto o tardi, negli occhi delle donne che frequentava.”
Che figa!!! Copio&incollo sul cellulare!!!
23/06/2014 at 09:39
Per i diritti d’autore, basta una ricarica del cellulare…
(Il mio, eh? 😀 )
23/06/2014 at 19:19
…se non consideri tutto l’altro che ho copiato , incollato e…sfoggiato…
:DD
22/06/2014 at 15:52
Io farei domande nel mondo della prostituzione
23/06/2014 at 09:37
Sei in maggioranza, 78!
22/06/2014 at 13:05
Avrei prima approfondito la vita privata, per poi arrivare a prostitute e protettori. Ma sono nella minoranza.
Sempre bravissimo! 🙂
23/06/2014 at 09:37
Mi sa che ci arriveremo comunque, prima o poi.
22/06/2014 at 11:25
Familiari! Sempre scritto in modo impeccabile 😉
23/06/2014 at 09:36
Taci va, ché ti ho beccato nel racconto di Tarud… Lol!
22/06/2014 at 10:11
Ho scelto il mondo della prostituzione… ma mi ispirava di più l’interrogatorio dei familiari.
Sto impazzendo.
23/06/2014 at 09:33
Non lo eri già?
(Pazza, intendo… 😀 )
23/06/2014 at 11:59
Così dicono 😀
22/06/2014 at 00:58
Due episodi veramente da urlo, da leggere in tutti i manuali di scrittura! Scrivi in maniera affascinante, quasi come se il racconto si svolgere proprio davanti gli occhi del lettore. Sono indeciso tra l’opzione per tornare al bar e quella per indagare nel mondo della prostituzione. In ogni caso, il prossimo episodio mi terrà incollato allo schermo. Davvero complimenti 🙂
23/06/2014 at 09:32
Ahahah, esagerato, addirittura i manuali di scrittura!
(Proprio poco fa ho beccato, sul racconto di Tarud, un commento di Boostwriter che deve averti preso alla lettera… Lol!)
21/06/2014 at 22:07
Io andrei al Pivara. Le ragioni le immagini… si, sono proprio quelle!
23/06/2014 at 09:28
Bicchierino? 😀
23/06/2014 at 09:38
Mi è sembrato di sentire il “caro” Kolarov cantare a quel bicchiere “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…”
Non ho saputo resistere 🙂
23/06/2014 at 10:00
Lol!
(Abbastanza straniante immaginare Kolarov che canticchia, e ancor più che canticchia Battisti!)
21/06/2014 at 18:01
Voto per tornare al bar. Ero indeciso con le indagini nel mondo della prostituzione, ma poi ho pensato che la vittima era al bar poco prima dell’omicidio. Magari qualcuno l’ha vista andare via in compagnia!
Bravissimo, sei un ottimo narratore, la storia coinvolge e l’atmosfera che riesci a dipingere avvolge completamente. Sembra quasi di essere lì!
23/06/2014 at 09:27
Credo Kolarov sarebbe particolarmente d’accordo con te.
(E non solo perché desidera il bicchiere della staffa).
21/06/2014 at 17:12
difficile, forse sarebbe stato utile anche interrogare la famiglia, ma considerando che la ragazza era (probabilmente) kosovara e che era nuova del giro ho idea che a sarajevo non avrebbero trovato familiari, per cui mi accodo alla maggioranza e voto per indagare nel mondo della prostituzione sarajevese
ad ogni modo complimenti, scrivi veramente bene!
23/06/2014 at 09:26
Grazie per il rinnovato apprezzamento.
(Che apprezzo particolarmente a mia volta, perché proviene da un lettore cui non sfuggono i particolari).
21/06/2014 at 16:17
Esplorando il mondo della prostituzione, mi sembra l’azione più verosimile trattandosi di una ragazza probabilmente senza famiglia.
Perfetto come il primo episodio, magari qualche virgola in più ma è un’inezia…e poi che stupidaggine, scrivi troppo bene, anche senza virgole 🙂 grazie, ciao
23/06/2014 at 09:24
Grazie mille!
(Quest’obbligo di pubblicare ogni tre giorni non consente revisioni accurate, in effetti).
23/06/2014 at 09:45
Ogni 3 giorni?! Ops, credo di aver saltato il termine…
23/06/2014 at 09:49
Non un obbligo vero e proprio, ma se non tieni un ritmo di questo tipo, rischi di arrivare lunga sul termine del 20 luglio.
(Occhio! 😀 )
23/06/2014 at 09:58
Ah si, questo è vero…meglio stare attenti 😉 grazie per il consiglio, dormivo
21/06/2014 at 16:12
Fare un giro nel mondo della prostituzione non credo sarà così traumatico per il nostro commissario.
“Fredda come un assioma” rende l’idea. Parecchio.
23/06/2014 at 09:23
Già, in fondo fu costretto ad operarvi anche lui, un paio di decenni addietro, in quel mondo…
21/06/2014 at 12:33
Bando alle ciance, indagano sul mondo della prostituzione.
Bel giallo, mi sta piacendo molto.
23/06/2014 at 09:22
…e detto dalla Menegatti…
23/06/2014 at 19:53
Vale doppio 😉
23/06/2014 at 20:01
E c’è da fidarsi!
(Però muoviti a pubblicare il secondo capitolo che il tempo stringe!)
23/06/2014 at 20:05
Eh lo so, ma sono in ferie e dovrei scriverlo tutto sul cellulare :-O
Mi sa che lo scriverò domenica, poi andrò più veloce con gli altri.
21/06/2014 at 12:30
Interrogherei prostitute e protettori, per iniziare.
23/06/2014 at 09:21
Si direbbe che è quello che andrà a fare Kolarov…
21/06/2014 at 11:57
Beh, sembra uccisa da un cliente o un protettore .
Io inizierei dal giro della prostituzione : sotto questo aspetto non ce li hai mostrati i saravajesi! (L’agguato di Eva..non conta!)
BELLISSSSSSSSIMOOOO!!! Mi piace un casinoooo!!!!
Bravo! Bravo! Bravo!! Molto più di prima. E ti assicuro che era difficile superarsi!
23/06/2014 at 09:20
Ecco una lettrice fedelissima, che sa tutto anche di Surviving Sarajevo.
(Versione estesa, claro!)
21/06/2014 at 09:04
Incontra sul ponte una donna 😀
Mi ispira un sacco questa storia, bellissima introduzione per il racconto 🙂
21/06/2014 at 10:55
Grazie Pontoglio!
20/06/2014 at 22:02
Io vorrei vedere il nostro commissario che interviene durante un crimine, ma sono in nettissima minoranza! ^^ Davvero un bel pezzo, mi piace il linguaggio che usi e come lo usi! Anche l’ambientazione balcanica ha il suo ruvido fascino, perfetto per un giallo!
21/06/2014 at 10:54
“Ruvido fascino” mi sembra azzeccato: grazie mille!
20/06/2014 at 21:35
Perdona la domanda molesta:
il Punto di Vista che usi non mi è chiaro: è in terza persona limitata o in terza persona onniscente?
“Sappiamo che passeggiava sul lungofiume e che rivolse la parola a qualcuno…”(onniscente);
ma per seguire il percorso della goccia di sudore descritto all’inizio, dovrebbe essere in terza persona limitata…
Se resti sulla narrazione onniscente dici:
poteva sentirla distintamente mentre scivolava lungo la tempia….
Se invece scrivi: la sentì distintamente scivolare….. sei in terza limitata.
Perciò c’è confusione in me. Voglio capire chi mi sta parlando, tutto qui.
Mi serve per seguire la storia, non dubitare. ( non è pignoleria, diomenescampi)
Voto per la donna. -:))
21/06/2014 at 10:52
Non ti è chiaro perché in effetti sto giocando a introdurre trasgressioni alla dominante prospettica (parallessi, credo si chiami quella usata in questo incipit, ma probabilmente mi butterò anche in parallissi), che in questo capitolo, e credo anche nel prossimo, introduco dopo un doppio spazio.
Insomma, la focalizzazione è duplice: una per apprezzare le emozioni del protagonista e l’altra – introdotta da verbi alla “Sostiene Pereira” – per creare un effetto di terzietà che dovrebbe dare l’idea di un verbalizzante esterno, tipo autorità inquirente.
(Detto questo, mi fermo qui ché non amo molto la teoria e preferisco affidarmi al “naso”: in effetti, trovo che parlare di scrittura sia un po’ come spiegare le barzellette 😀 )
21/06/2014 at 11:09
Grazie del chiarimento, allora, considerando che non ami spiegare la teoria che conduce alla pratica. Però, secondo me, parlare di scrittura è affascinante quanto scrivere. Un modo per andare a fondo alle idee dell’autore è anche spiegare con quali strumenti decide di mettersi in ballo. Detto ciò, ti seguo e non tichiedo più nulla. Andrò, come tu dici, “a naso”… 🙂
21/06/2014 at 11:15
Mi sono spiegato male: non amo parlare di ciò che scrivo io.
(Soprattutto perché la mia non è scrittura: è un hobby, un gioco. Gli scrittori stanno altrove e della loro scrittura piace anche a me parlare!)
21/06/2014 at 11:33
Esiste forse un “antro degli scrittori d.o.c.g.”, da qualche parte?
Qui non ne gravitano, secondo te?
Per giocare bisogna conoscere le regole del gioco. Per vincere bisogna saperle stravolgere. Tu lo conosci bene, il gioco, mi pare, quindi la tua è solo modestia. 🙂
20/06/2014 at 12:59
dopo aver letto questo primo capitolo ho capito il motivo dell’ovazione di commenti, la storia si legge che è un piacere
per quanto mi riguarda ho votato per la donna
20/06/2014 at 14:37
Grazie ang!
(Credo tu sia in maggioranza).
19/06/2014 at 23:50
Bentornato locullo. Ti confesso che non mi aspettavo di vederti partecipare, e se da un lato un po’ mi rode averti tra gli “avversari” in questa sfida estiva, dall’altro ne sono contento visto che ho l’opportunità di misurarmi con qualcuno che ritengo molto al di sopra delle mie capacità (e non lo dico per adulare). Senza dimenticare il fatto che una bella lettura è sempre un grande piacere.
Ho scelto la donna, attratto dalla peculiarità di quest’ultima: il non poter essere ignorata. Non ignoriamola quindi!
20/06/2014 at 10:30
Invero non mi aspettavo nemmeno io di vedermi partecipare… Ho visto il tema proposto, avevo due ore libere e ho buttato giù un incipit del gialletto che avevo in mente di fare prima o poi, ambientandolo in estate.
(Concordo sulle conclusioni cui sei giunto: in effetti più siamo e più è divertente, anche perché vincere questo bel gioco estivo non darà né ricchezza né fama. A propoli di divertimento, vado a leggerti!).
19/06/2014 at 21:56
Risponde al telefono 🙂 incipit ben scritto e pieno di dettagli, molto curato. Mi piace, ti seguo 🙂
20/06/2014 at 10:31
Grazie, Lavezzi.
(Tra un po’ vengo a trovarti là dove si leva il sole).
20/06/2014 at 10:39
Grazie, ne sarò lieta!
19/06/2014 at 21:25
Ero sul punto di votare per una donna ma poi… ho cliccato sul suo coinvolgimento come testimone in un crimine sul ponte. Magari il crimine può essere stato commesso da una donna!
20/06/2014 at 10:31
Piano con gli spoiler, 78! 😀
19/06/2014 at 20:38
Uau!!! Chi si rivede!!! Avvincente come sempre…più di sempre!
Splendido inizio. Max non può che incontrare una bruna statuaria: chi altri potrebbe attirare la sua attenzione.(soprattutto dopo tutta quella vodka!)
20/06/2014 at 10:34
Mrs. Velazquez!
(Sai che stavo per intitolare racconto e capitoli citando le opere del pittore che ispira il tuo nick? Poi ho pensato che era più in tema con l’estate quello che ho scelto, e i fenomeni meteorologici che intitoleranno i vari capitoli).
20/06/2014 at 11:32
Ola!
Ma che bella idea sarebbe stata!!!!!
Anche se , ammetto, scegli sempre dei titoli squisitamente originali: non deluderai di certo con la meteorologia!
19/06/2014 at 18:36
Ammiro sempre la cura che dedichi all’ambientazione e alla descrizione dei personaggi…Lo ritengo un aspetto importantissimo della narrazione e credo che i tuoi racconti siano vincenti soprattutto per questo motivo 🙂
Ps: mi è venuto un colpo quando ho visto che avevi deciso di portare avanti l’epopea Balcanica proprio in occasione di questo concorso. Oggi sono in vena di confessioni 😉
20/06/2014 at 10:36
Adoro le confessioni: se tutti confessassero potrei limitarmi a scrivere due capitoli invece che dieci!
(In che senso ti è venuto un colpo? Perché pensavi fosse una sorta di seguito di SS e ti pareva poco in linea col tema dell’estate?).
20/06/2014 at 11:11
Sarò sincera. In effetti si, pensavo fosse un seguito di SS.
Vista la versione integrale pensavo sarebbe stato un po’ pesante concentrare un racconto del genere nell’arco ristretto di un mese, storie così hanno bisogno di tempo per essere “digerite” e assimilate.
Ma direi che il problema non si pone. 🙂
19/06/2014 at 16:53
Le mitiche Gauloise. Terribili.
Voto per l’incontro con la ragazza. Di cellulari ne abbiamo piene le tasche e il crimine forse è prematuro.
19/06/2014 at 17:20
Quelle senza filtro, sì decisamente. Ma le Gauloises blu con filtro che fumavo da giovane non erano male, e avevano una grafica del pacchetto bellissima.
(Ma Max in effetti fuma sicuramente quelle senza filtro).
19/06/2014 at 12:53
Fila via che è un piacere.
Voto per la donna.
19/06/2014 at 11:40
… Ma guarda un pò chi si rilegge! Bentornato… io invece ultimamente latito, però quando ho visto che c’eri anche tu, non ho resistito alla tentazione di leggere, nonostante il pochissimo tempo a disposizione!
Riguardo a questo tuo bel racconto ritengo che le donne siano sempre quelle che alla fine provocano qualche guaio e quindi… vada per l’incotro sul ponte! Mi piacerebbe partecipare, vediamo, ho tre esami sul groppone prossimamente! 🙁
19/06/2014 at 17:18
Onoratissimo D’Aquale. Eddai, partecipa: più siamo, più è divertente.
(Magari un racconto su una tourné estiva di una sgangherata compagnia teatrale di provincia. Un po’ comico e un po’ on the road/avventuroso: ti ci vedo benissimo, considerando la tua passione per il teatro).
20/06/2014 at 13:12
… e che bella ideuccia che mi hai messo in testa… non vale, mi distogli dai miei doveri! Già, il teatro… sarebbe una gran bella storia. Mò ci penso… anche perchè ho lasciato il povero Nando e l’incavolata Erika a metabolizzare le loro “Buche Tempestose”… 😉
20/06/2014 at 14:19
Se diventa un best-seller da qualche milione di copie, ricordati del buon vecchio locullo…
19/06/2014 at 09:14
Grande ritorno, Locullo.
Sto pensando di partecipare anch’io.
Ho votato per l’incontro con la donna.
19/06/2014 at 10:17
Menegatti! Tu non devi pensare di partecipare. Tu devi partecipare. E sbrigati che il tempo stringe!
(Va beh che ci metterai poco a sbaragliare la concorrenza…).
19/06/2014 at 11:20
Dai ci sono ancora dieci giorni per scrivere l’incipit, otto dei quali sarò in ferie..
Hai ragione, il tempo stringe :-/
19/06/2014 at 17:14
Anche perché devi concludere entro il 20 luglio…
19/06/2014 at 17:19
Dai che sono già a 2600 battute 🙂
19/06/2014 at 17:22
Una piccola anticipazione?
(Almeno il genere… O l’ambientazione: finalmente italiana? Eddai!)
19/06/2014 at 23:56
Ambientazione italiana stavolta. Solo perché me l’hai chiesto tu. 🙂
19/06/2014 at 07:24
Incontrò una donna conosciuta.
Che dire…delizioso, perfetto. Tornerò molto volentieri.
19/06/2014 at 10:16
Incuriosito dal tuo commento, sono andato a leggere il tuo racconto: non me ne sono pentito.
(Presto lo commenterò).
20/06/2014 at 10:57
🙂 già ho risposto, grazie per la gradita visita…non so perché non mi è arrivata la notifica di questa risposta, mistero!
19/06/2014 at 00:38
Mestro, qual buon vento.
Un vento d’estate, a quanto pare. 😉
Mi consolo di essere, se non il primo a salutarla, almeno uno dei suoi lettori più attenti: ma come, tutti a salutare e dare pacche sulle spalle a locullo… e il povero Max? Il gruppo l’ha già dimenticato?
Fu quel colpo ad azzopparlo? Quand’era assieme allo zio, intendo.
ps: voto la donna, curioso di sapere chi possa essere.
19/06/2014 at 10:14
Lo sei, in effetti, uno dei miei lettori più attenti. E approfonditi: visto che sei tra coloro che di Surviving Sarajevo hanno letto la versione estesa di amazon.
(Non ultimo, hai una notevole memoria, ché ricordi per filo e per segno la storia di un personaggio che in quel racconto era secondario. Per tutto questo: grazie!).
19/06/2014 at 10:31
😉 beh, non ho mai considerato Max un personaggio secondario con la “S” maiuscola…
E se non ricordo male il protagonista, una volta, aveva detto qualcosa tipo “ho sentito parlare di lui, mi hanno detto che è diventato un detective, e pare anche bravo.”
19/06/2014 at 11:11
Vedi che hai una memoria da paura?
(Proprio così, quando Boksic torna a Sarajevo viene a sapere della nuova vita del suo ex migliore amico, Max; e sì, nemmeno io considero Max un personaggio secondario).
18/06/2014 at 19:37
Il Commissario incontrò una donna (bruna, ovviamente).
Il tuo ritorno è ancora più gradito perchè del tutto inatteso.
Bentornato.
19/06/2014 at 11:59
Grazie.
(Ho letto il bellissimo finale del tuo racconto e vorrei tanto commentarlo come si conviene: mal che vada lo commenterò indegnamente, ché voglio esserci. Non ti fai un tuffo nei racconti estivi?).
19/06/2014 at 12:22
Sono certo che non riusciresti a produrre un commento indegno neanche impegnandoti.
Sono in overdose da lettura; devo finire i racconti che sto seguendo prima di rimettermi a scrivere.
Vestirò quindi solo i panni del lettore e ti seguirò con grande piacere (tra l’altro, “Tropico Balcanico” meriterebbe attenzione anche solo per il titolo).
18/06/2014 at 17:58
..ed infine…hai optato per l’alcolista!!
Bentornato
18/06/2014 at 18:25
Alla fine sì…
(Grazie!)
18/06/2014 at 17:29
Una vera sorpresa e un vero piacere ritrovarti locullo! Pur avendo altre storie da recuperare, non ho potuto resistere dal leggere subito il tuo primo capitolo.
Un inizio molto intrigante! Il terzo appellativo – ubriacone – da non riferire, ma comunque detto è un vero tocco di classe! 🙂
Ho votato per la donna, curioso di vedere come si comporta Kolarov.
18/06/2014 at 17:40
Quel honneur, Tarud, per il diritto di precedenza che mi hai accordato!
(Sapessi quanto ho da recuperare io: te compreso…).
18/06/2014 at 17:41
Quando vuoi, locullo, ti aspetto! 🙂
18/06/2014 at 17:22
Non potevo credere ai miei occhi 🙂 felice di (ri)leggerti. 🙂 Ho votato per la donna sul ponte… E … Evviva, il giallo! Sai che mi fai felice!
18/06/2014 at 17:39
Alle volte ritornano…
(Sorpresa!)