Fuga
L’Istituto era un grande cubo di cemento armato nel mezzo del nulla.
Era uno di quei centri di ricerca sperimentali, finanziati da privati, verso i quali la maggior parte delle persone indirizzavano frasi piene di sospetto o incriminanti. In realtà, la struttura era assolutamente a norma per quanto riguardava l’eliminazione di sostanze pericolose per l’ambiente e questioni simili; la maggior parte delle persone che vi lavoravano all’interno, non vedeva nulla di eccezionale.
La paga era discreta ed erano previste ferie pagate e vacanze per le feste comandate.
Leandro era in laboratorio ormai da quasi sette ore. Era arrivato presto e si era messo a lavorare ad un nuovo schema neurale che avrebbe migliorato l’elaborazione dei segnali della protesi semibiologica su cui stava lavorando.
Era un tipo mite, molto alto e impostato, che avrebbe fatto sentire al sicuro chiunque.
Nato nell’ultimo settore rimasto che parlava ancora Italiano su tutto il territorio, era tra i migliori programmatori di protesi artificiali che avessero mai lavorato in quell’istituto.
Era stata una giornata serena che aveva dato ottimi risultati. Uscito dal lavoro, sarebbe andato in giro con un gruppo di amici che avevano promesso di presentargli una nuova ragazza.
La sua concentrazione venne bruscamente interrotta da un rumore di cui non comprendeva l’origine. Voci, altri rumori e poche brevi, inquietanti urla. Poi, qualcosa di più vicino: chiaramente un colpo di arma da fuoco.
Maya, la sua superiore del Reparto Coordinamento Ricerche, spalancò la porta della stanza con un’espressione gelida stampata sul volto, i lunghi capelli neri incollati sul viso a causa del sudore.
“L’uscita di emergenza! Presto!” disse senza dare il tempo a Leandro di elaborare ciò che stava succedendo.
Tuttavia l’istinto prevalse sulla ragione. Scattò dalla sedia e spalancò la porta che dava sulle scale di emergenza. Contemporaneamente, un uomo, vestito di nero, un passamontagna che lasciava liberi solamente gli occhi, entrò nella stanza e puntò contro di loro un’arma che Leandro pensava esistesse solo nei film.
“Eih, aspetta…non abbiamo fatto niente!” implorò il ricercatore.
“Anche i vostri colleghi hanno detto la stessa cosa. Se risponderete correttamente non vi verrà fatto del male. Ditemi: dov’è l’S-R…”
Ma non ebbe il tempo di continuare perché Maya aveva già afferrato un grosso morsetto a vite e lo aveva scagliato contro il volto dell’uomo. Un fiotto di sangue iniziò a zampillargli dalla fronte e quello, prima di accasciarsi su sé stesso bestemmiando, sparò alla cieca, schivando di pochissimo Leandro.
Maya afferrò il collega per un braccio. “Andiamo!” urlò, e si lanciò di corsa sulle scale di emergenza. Leandro la seguì a ruota.
Scesero a perdifiato sconvolti dal terrore, guardando a stento dove mettevano i piedi. Quando arrivarono alla base delle scale videro correre da lontano Charly, e Jian verso la recinzione, oltre il frutteto.
“Corri verso la recinzione Leandro! Non fermarti!” gridò Maya.
Leandro accelerò la corsa.
Arrivati alla recinzione Charly aveva già scavalcato.
“Veloci! Niente domande! Scavalca la recinzione Maya!” ordinò Jian.
Maya appoggiò il piede su una sporgenza e si arrampicò sulla recinzione come se fosse una scala a pioli, in un istante fu dall’altro lato. Jian ebbe invece qualche difficoltà ma anche lui poco dopo ebbe scavalcato.
L’ultimo a passare fu Leandro.
Continuarono a correre fino a quando non furono certi di avere messo una certa distanza tra loro e il commando armato.
Si fermarono sulla soglia di una zona boscosa e si sedettero per riprendersi.
“Dobbiamo raggiungere un centro abitato prima che quei pazzi armati si accorgano che siamo spariti.” Disse Charly arrotolando su sé stessa la chioma rossa, presa dal calore della corsa.
“Sanno che siamo scappati?” chiese allarmato Jian.
“Non lo so.” Rispose Leandro camminando avanti e indietro per il nervosismo. “Forse dovremmo chiamare la polizia…” propose voltandosi verso la collega.
Charly sbuffò. “Immagino che nessuno di noi abbia in tasca un cellulare perché…”
“…influiscono sui campi positronici nudi.” Continuò Maya.
“Già.” concluse Leandro.
“Cosa diavolo volevano?” gemette Jian.
“Lavoriamo in un istituto privato” disse Charly “forse qualcuno ha visto qualcosa e per sicurezza hanno voluto fare piazza pulita.”
“L’uomo che ha minacciato me e Maya stava per chiederci dov’era un S-R-qualcosa…ma non è arrivato a finire perché Maya gli ha spaccato la testa.” disse Leandro accigliato.
“Se non lo avessi fatto ci avrebbe uccisi comunque.” rispose Maya acida “Avresti preferito che finisse la frase per poi crepare lo stesso?” chiese togliendosi il camice e buttandolo in un angolo tra le sterpaglie.
Gli altri tre la imitarono.
“Basta perdere tempo.” disse Charly. Cerchiamo un posto dove passare la notte. Domani andremo verso un centro abitato e lì decideremo il da farsi. Inoltre superata la boscaglia ci dovrebbero essere delle case. Potremmo trovare un telefono e qualcosa da mangiare.”
Insieme, si avviarono.
I quattro scienziati sono in fuga...cosa succederà?
- Passeranno la notte in una casa abitata. Ma... (19%)
- Passeranno la notte in una casa disabitata: cibo, acqua e coperte a disposizione. Ma… (38%)
- Le case sono troppo lontane. Passeranno la nottenella boscaglia. Tutto tranquillo a parte una conversazione che tenderà un po' gli animi... (43%)

02/11/2014 at 16:16
Complimenti per il bel capitolo.
In attesa del proseguimento, voto per la fuga con i progetti.
29/09/2014 at 21:14
Scusa il ritardo, Emily! Voto perché Maya fugga senza progetti! Bellissimo come sempre, sia lo svolgimento che l’analisi della tematica! Complimenti! ^^
29/09/2014 at 21:15
Spero di non essere arrivato troppo in ritardo! 🙁
29/08/2014 at 15:38
Fugge, ma senza progetti (anche se sono in minoranza…).
Molto bello questo episodio e questo dialogo! Sicuramente meriterebbe di essere ampliato e approfondito, magari con altri ricordi, ma con soli 5000 caratteri hai fatto veramente un ottimo lavoro! 🙂
29/08/2014 at 22:42
Ti ringrazio moltissimo!
Ovviamente ne esiste una versione ampliata e con altri ricordi, ma sono decisamente più di 5000 caratteri! 😛
29/08/2014 at 02:26
Complimenti per il capitolo. Davvero interessante. Per me Maya fugge senza i progetti.
Ciao 🙂
29/08/2014 at 22:38
Ti ringrazio! 🙂
Per ora la tua opzione è un po’ in svantaggio…ma non è detta l’ultima parola! 😉
Ciao!
27/08/2014 at 11:50
Bellissimooooooooo!!!! Verrà disattivata ma sarà protetta. Scrivi davvero bene!!!!!! Uni dei migliori capitoli! Ps la storia deve continuare ormai mi ci sono affezionata!
28/08/2014 at 11:21
Grazie mille! ^^
Nel senso che deve continuare oltre il decimo capitolo o che la devo portare a termine? 😛
28/08/2014 at 11:23
Ihihih oltre!!!!!!!
28/08/2014 at 20:41
Mhhh…Vedremo! Ci penserò!
Ma prima concludiamo questa. 😉
26/08/2014 at 23:06
Un embrione sviluppato attorno a un cervello elettronico… una creatura che è viva ma non lo è, che è più che viva ma anche meno…
mi è piaciuto molto questo episodio, anche per le connotazioni morali che vengono alla luce. Immagino che sarà disattivata ma qualcuno la proteggerà ^_^
28/08/2014 at 11:20
Grazie moltissime! 🙂
Per ora la tua opzione è la più votata! E dire che quando l’ho scritta ho pensato ‘mah, non la voterà nessuno’…e invece!
26/08/2014 at 10:30
Bellissimo episodio, scritto magistralmente (peccato per quel piccolo refuso, il si al posto del sì. “Se ciò le desse il diritto alla vita, sì”).
Per me è il miglior episodio, finora.
Maya fugge senza i progetti.
28/08/2014 at 11:16
Magistralmente? Non starai esagerando?? (Come siamo pignoli…scherzo! :P)
Grazie mille anche a te! Spero apprezzerai anche i prossimi.
26/08/2014 at 07:25
Maya verrà disattivata ma qualcuno la proteggerà da Shostakov.
Bello, bello, bello. Scritto più che bene, hai dato una grande risposta agli interrogativi portati avanti per gli ultimi capitoli e hai fatto nascere un dubbio etico 🙂 bravissima
28/08/2014 at 11:13
Grazie mille! 😀
Se non davo le risposte ora, quando? 😛
25/08/2014 at 09:54
Vorrei tutti e tre i flashback, ma voterò la promessa!
Bellissimo questo episodio! Il colpo di scena è veramente molto efficace e inaspettato. E il dialogo crea una bellissima tensione e dà proprio l’idea della situazione! Bravissima! 🙂
25/08/2014 at 13:06
Ti ringrazio moltissimo! 🙂
Credo che tu sia stato l’unico a votare la promessa…mi spiace, ma per questa volta non potrò accontentarti…spero che il prossimo capitolo ti piaccia lo stesso! 😛
24/08/2014 at 10:13
27 anni prima… Vediamoci chiaro fino alla fine!
24/08/2014 at 12:22
E 27 anni prima siano…
17/08/2014 at 08:40
Scritto veramente molto bene, complimenti. ho scelto la minaccia, ma ripensandoci forse la spiegazione sarebbe stata la scelta migliore.
17/08/2014 at 12:37
Ti ringrazio! 🙂
Ogni fhashback darà una spiegazione, ma in maniera diversa.
14/08/2014 at 11:20
Questo episodio è particolarmente fluido e intrigante, l’ho letto in un attimo: hai saputo giostrare benissimo la tensione e le rivelazioni in modo da stupire il lettore, i miei complimenti!
E adesso un flashback di 27 anni fa! ^_^
17/08/2014 at 12:32
Ti ringrazio! Sono felice che ti sia piaciuto nonostante sia stato ridotto all’osso! 🙂
Per ora i “27 anni fa” vincono…
14/08/2014 at 11:14
27 anni prima! Sono stracuriosaaaaa!
17/08/2014 at 12:29
Menomale! 🙂
13/08/2014 at 19:52
muble muble… non si possono avere tutti?
voto per la minaccia… andiamo all’origine dei fatti
Ma questa Maya ????
17/08/2014 at 12:28
Mi sarebbe davvero piaciuto metterli tutti!
Per ora la minaccia non va molto…ma non è detta l’ultima parola.
13/08/2014 at 17:22
Ero indecisa tra minaccia e spiegazione, ho votato spiegazione sperando che si chiarisca il ruolo di Maya di cui avevo dubitato per tutto il racconto, come Jian.
13/08/2014 at 17:28
Una spiegazione, in qualche forma, arriverà…
13/08/2014 at 14:40
Sospettavamo di Maya, grazie ai tuoi indizi. Ora facci capire bene, partendo dalla minaccia di due settimane prima che ha scatenato gli eventi.
13/08/2014 at 17:21
Mi sarebbe piaciuto diluire meglio i vari indizi e tirare il mistero ancora per un po’. Purtroppo le già note limitazioni non mi hanno permesso di fare altrimenti!
Spero che vinca la tua opzione! 😉
07/08/2014 at 15:59
Uhm, credo di aver intuito la ragione perché nessuno dei 4 ricorda minimamente perché seguono il tragitto come se fosse preimpostato: se è come credo, i miei complimenti, perché con quella scena sei riuscita a renderlo implicitamente benissimo senza fare uso di pesanti spiegotti.
C’è una bella tensione nell’aria… voto perché uno di loro sia riconosciuto da Shostakov!
09/08/2014 at 01:40
Sono curiosa di sapere cosa hai intuito! Davvero! Altrimenti non so se ringraziarti! 😛
04/08/2014 at 22:18
Un po’ di sfiducia reciproca?? Questa è sacrosanta paranoia, altroché! XD Ad ogni modo è giustificata, vista la situazione. E proprio per alimentare ulteriormente paura e sospetto, io direi che Shostakov li accoglierà di buon grado! Sono curioso di sapere cosa avrà da dire! Bellissimi dialoghi, in questo capitolo, e molta tensione! Bravissima! 😀
05/08/2014 at 08:49
Grazie mille anche a te!! ^^
Penso che un po’ tutti diventeremmo paranoici se sfuggissimo ad una strage! XD