Bene e male
«Ogni nascita è nascita dall’oscurità alla luce».
Ricerche filosofiche sull’essenza della libertà umana, F.W.J. Schelling
Jakob si fermò di fronte alla Michaelskirche.
Come sempre, ammirò la statua in bronzo. L’arcangelo, con la propria lancia, infilzava il volto del diavolo, riverso a terra sotto i suoi piedi.
Il bene che dominava il male.
Jakob sorrise compiaciuto. Poi, distogliendo lo sguardo, entrò in chiesa. Con devozione si inginocchiò, facendo il segno di croce.
La grande navata era male illuminata in quel tardo pomeriggio di settembre. Le candele, con le loro piccole fiamme, attiravano lo sguardo di Jakob. Il contrasto con il buio della chiesa lo affascinava.
Avanzò verso l’altare, raggiungendo un inginocchiatoio, su cui si appoggiò. Fissò il tabernacolo, mentre giungeva le mani.
– Signore – cominciò, parlando a bassa voce. – La mia vita è nella tua vita, la mia libertà è nella tua libertà. Tutto ciò che sono viene da te, mio Signore. Affinché venga compiuto il bene, ti servirò sempre, adempiendo il tuo volere.
Jakob raccolse i propri pensieri, poi concluse la preghiera con un rapido segno di croce. Una pace si spanse in lui, mista ad una strana eccitazione. Con un sorriso uscì dalla chiesa, proprio mentre le prime gocce di pioggia cominciavano a scendere.
***
Jakob stava aspettando lungo la strada, quando una carrozza si fermò a pochi passi da lui. Ne scese un ragazzo dai capelli corvini e l’ampio sorriso.
– Jakob!
– Georg, amico mio!
I due si abbracciarono, stringendosi con affetto. – Sai, il tuo invito mi ha sorpreso. Era molto tempo che non avevo tue notizie.
– Gli studi mi hanno tolto molto tempo.
– Ti posso capire. Per me è lo stesso.
– Ma dimmi, com’è andato il tuo viaggio?
– Non me ne parlare! Odio quelle carrozze! Sei spinto da tutti i lati e non hai un solo momento di riposo.
– Quasi mi fai dispiacere di averti invitato – scherzò Jakob. – Ma prendi le tue cose e vieni con me.
Georg prese la sua valigia e seguì l’amico oltre un portone, per poi salire verso la casa di Jakob.
– Eccoci. Non è certo un palazzo reale, ma è comunque accogliente!
I due si sistemarono, per poi sedersi a parlare.
– Dimmi, Georg, come procedono i tuoi studi di Diritto?
– Bene, amico mio. Mio padre è davvero fiero dei miei risultati.
– Ne sono sicuro.
– E i tuoi studi all’Accademia delle Scienze?
– Sono entusiasmanti! – rispose Jakob, con energia. – Ultimamente mi sono molto appassionato ad un testo appena pubblicato da Schelling.
– Di che si tratta?
– Le Ricerche filosofiche sull’essenza della libertà umana. Credo di essere tra i pochi che l’ha letto.
– Come mai ti ha affascinato tanto? – domandò Georg, incuriosito dallo strano lampo negli occhi dell’amico.
– Vedi, Schelling dimostra che il male deve essere possibile e reale perché ci sia anche il bene. Ogni cosa origina dal suo opposto. Non c’è bene senza male, non c’è luce senza ombra e non c’è amore senza odio. Persino in Dio vengono distinti due elementi, opposti fra loro, che consentono a Dio di diventare l’unità perfetta!
Georg era perplesso. – Non so, mi sembrano teorie discutibili.
– Invece sono vere! Prova a pensarci – lo incoraggiò Jakob. – Riusciresti a vedere la luce se non ci fosse il buio?
– No, direi di no.
– Esattamente! E potresti accorgerti di essere malato se non ci fosse uno stato che chiami salute?
– Devo rispondere di no anche in questo caso.
– Quindi, non c’è il bene se non c’è anche il male, giusto?
Georg esitò, prima di rispondere con un timido no.
– Capisci quanto è interessante tutto questo, Georg?
– Sì, è affascinante. E vedo che ti ha colpito in maniera particolare. Comunque… – iniziò l’amico, intenzionato a cambiare argomento.
– Certo che mi ha colpito! – lo interruppe. – Vedi, credo di avere capito cosa intendesse Schelling. Se perché ci sia il bene ci vuole il male e se, perché Dio si riveli, ci vuole un elemento che si opponga a Lui, allora la conclusione è una sola!
– Quale? – domandò Georg, ormai seccato dall’insistenza dell’amico sull’argomento.
– Ogni gesto di bene susciterà il suo opposto!
Georg rimase in silenzio, infastidito da quella teoria. Jakob, però, continuò, non notando il disagio del proprio interlocutore. – E allo stesso modo, ogni gesto di male susciterà il suo opposto!
Improvvisamente calò il silenzio. Jakob guardò il suo ospite, mostrando uno strano sorriso sul volto.
– Jakob…?
– Georg, amico mio. Hai capito qual è la conclusione del mio discorso?
– No, io non… piuttosto, Jakob, perché non mi racconti della tua vita qui a Monaco? – domandò il ragazzo, sperando di parlare d’altro.
– Sai qual è la mia conclusione? È meglio adoperarsi per fare il male, così da suscitare atti di bene, piuttosto che il contrario! Fare il male aiuta Dio stesso a rivelarsi come il bene assoluto. E io sono un servitore di Dio.
– Jakob… mi spaventi… – disse Georg, che, istintivamente, cominciò ad indietreggiare.
Jakob, appena vide il movimento dell’amico, balzò in avanti, afferrando il collo dell’amico, stringendo con forza. Ogni resistenza fu inutile.
– Un grande bene sorgerà!
Nel prossimo episodio, Jakob si libererà del corpo, poi...
- ...osserviamo la sua giornata. (28%)
- ...va in chiesa a confessarsi (perché è devoto, non perché è pentito). (38%)
- ...facciamo un salto avanti, fino al momento in cui Jakob riceve una lettera del padre di Georg. (34%)

06/11/2014 at 21:29
Wow… Caspita! Hai avuto un bel coraggio ad affrontare un tema del genere (per di più con ‘contorno filosofico’: un’ottima idea molto ben sviluppata), e direi che te la sei cavata egregiamente 😀
Ho letto la storia cinque capitoli per volta, all’inizio ero un po’ scettica ma man mano che proseguivo non riuscivo più a smettere, un po’ perché la storia è molto ben articolata e un po’ perché di volta in volta smentivi o stuzzicavi quelli che erano i miei pregiudizi relativamente alla piega ‘etica’ della storia (^^’ non so perché ma mi ero fatta un’idea completamente sbagliata).
Ho apprezzato molto il finale, come la vita drammaticamente (ma per fortuna) aperto.
10/11/2014 at 12:44
Grazie mille, Francesca! Mi fa molto piacere che tu abbia recuperato questa storia e che ti abbia così catturato e che ti sia piaciuta! 🙂
Sul finale ero molto indeciso: alla fine, però, non ho trovato altra soluzione. Non potevo chiudere la storia, ma solo lasciarla aperta. 🙂
28/10/2014 at 21:40
Prima mi hai fatto credere nel suicidio di Jakob, poi ho vissuto con un’angoscia reale e quasi tangibile la sua confessione (che con grande maestria, in un crescendo di tensione, hai condotto a compimento).
Mi è successo di rado di leggere un racconto con tale trasporto e partecipazione.
Straordinario Francesco. Bravissimo.
31/10/2014 at 12:18
Grazie Massimiliano! Mi fa molto piacere leggere il tuo commento, perché quest’ultimo episodio mi ha richiesto molte energie. Ne avevo scritta una prima versione che poi ho bocciato, arrivando a quella che anche voi avete letto.
Grazie ancora! 🙂
P.s.: Quando vuoi ti aspetto nella mia nuova storia.
28/10/2014 at 18:17
Bravo Francesco… la tua scrittura e la tua maestria nel descrivere scene, personaggi e situazioni ha fatto un’impennata nel tempo, dato che questa è la quarta o quinta (non ricordo) tua storia che leggo. Ed è sotto gli occhi di tutti.
Secondo me, il tuo potenziale è ancora ampio, molto ampio.
Ci sono cose che avrei gestito doversamente, magari un giorno ne parleremo a voce!
Per ora, ancora complimenti.
31/10/2014 at 12:16
Grazie Boost! Sentirmi dire che sono migliorato e che ho ancora margine di crescita è davvero un grande complimento.
Spero davvero di avere l’occasione di parlarne a voce! 🙂
27/10/2014 at 01:58
Caro Francesco, scusami per il ritardo: è una settimana che latito forzosamente. Questa storia è stata avvincwnte e profonda. Stilisitcamente scorrevole e rigorosa nella ricostruzione di un linguaggio storicizzato. Ti ho già commentato molto e rischio di ripetermi : hai vinto una sfida difficilissima raccontando della teoria di Schelling romanzandola. Complimenti ancora. Entro la settimana, leggerò il tuo nuovo incipit, non possono mancarmi i tuoi racconti
31/10/2014 at 12:13
Grazie mille Max! Mi fa piacere sentirmi dire che ho vinto la sfida: è stato molto intenso scrivere questa storia, ma con lettori come te è stato un vero piacere!
25/10/2014 at 11:08
Ok. Il finale l’ho letto il giorno stesso della pubblicazione: ci ho messo tutto questo tempo a digerirlo, prendilo come un complimento. E’ molto più difficile e impegnativo lavorare in sottrazione del contrario. Avevo spalancato le fauci ma mi hai sottratto la gola di Jakob.. Ancora complimenti.
31/10/2014 at 12:11
Grazie mille Andrea! Se ci sono voluti dei giorni per digerirlo significa che ho lasciato un segno e questo è davvero un grande complimento. Per cui, ancora grazie!
23/10/2014 at 15:29
all’inizio temevo che avessi fatto suicidare jakob, ho scoperto invece con sollievo che nella bara c’era il padre di georg
mi è piaciuto molto questo racconto, specialmente nei dialoghi e nelle atmosfere che hai costruito che sanno di freddo, di nubi grigie, di pietra grezza e di legno scuro; e infine lasci a noi il compito di immaginare la reazione di martin e quello che potrà accadere ai due fratelli…
complimenti francesco!
23/10/2014 at 20:15
Forse te l’ho già detto, ma ci tengo a ripeterlo: sei un lettore veramente prezioso!
Grazie mille per avermi seguito fin qui!
22/10/2014 at 09:56
Complimenti, Francesco, il finale rende merito a un racconto tra i più belli di TI. Senza confessione non c’è redenzione. Chiusura perfetta. Bravo.
23/10/2014 at 20:14
Tra i più belli? Così mi monto la testa! 😛
Scherzi a parte, grazie di cuore per avermi seguito fin qui! 🙂
21/10/2014 at 18:01
Complimenti, Francesco.
Ho seguito con molto interesse questo racconto. Innanzitutto devo dire che ho trovato coerente e intelligente avere introdotto il personaggio – e non solo le tematiche – di Scelling, dando così senso pieno alla scelta d’inserire il racconto nel genere Storico. Infatti sono tra quelli che ritengono che il romanzo storico debba fare riferimento a fatti e personaggi storici conosciuti e non soltanto all’ambientazione in un’epoca più o meno remota.
Ho apprezzato la coerenza delle scelte lessicali con il contesto (con qualche sporadico piccolo scivolone solo nei dialoghi che appaiono saltuariamente un po’ troppo moderni).
Hai saputo tessere una trama avvincente, ricca di significato e di spunti di approfondimento (quest’ultimo aspetto è dote rara tra i racconti di TI). Apprezzo che tu abbia scelto di scrivere questo testo per TI, convinto come sono che, senza le devianze imposte dalle scelte dei lettori, il tuo compito fuori dalla piattaforma sarebbe stato molto più agevole. Il risultato, quindi, è ancora più encomiabile visti i vincoli posti dal “gioco”.
Ancora complimenti sinceri.
23/10/2014 at 20:12
Grazie, Napo!
Quando ti avevo chiesto un commento alla fine, non ne immaginavo certo uno così bello!
Per i dialoghi hai ragione: a volte c’è stato qualche scivolone!
Per quanto riguarda il “gioco”, devo ammettere che a me stimola tantissimo! Avere un numero limitato di caratteri e di episodi, dover lasciare delle scelte ai lettori, mi aiuta a dare il massimo. Se non avessi avuto questi vincoli, forse avrei avuto meno difficoltà, ma non so se sarei riuscito a raggiungere lo stesso risultato.
Grazie ancora, di cuore!
21/10/2014 at 17:34
Jakob confessa, e così troverà l’espiazione. Mi piace come finale, perché è plausibile e, diciamolo, eticamente corretto. Però voglio aggiungere che questo è il capitolo che mi è piaciuto di più, hai usato molte “immagini” e il silenzio era palpabile 🙂 bravissimo
23/10/2014 at 20:08
Grazie Giorgia! Sei stata una lettrice preziosa ed è stato un vero piacere averti con me fino alla fine!
21/10/2014 at 17:16
Ottimo anche l’arco del personaggio che si chiude con una confessione/ammissione della propria colpa. Francesco, chiudi una storia ma lasci il segno. Complimenti di cuore.
23/10/2014 at 20:06
Grazie di cuore a te, Alessandra. Sentirmi dire che lascio il segno mi dà una grandissima gioia. Questo è uno dei commenti che in futuro potrei tornare a leggere, se ho bisogno di essere incoraggiato!
21/10/2014 at 16:31
E io che avevo votato la cerimonia pensando che morisse jakob … mi piace l’escalation di tensione fino alla confessione finale. Ho assassinato io Georg. Dicono che la verità rende liberi. Chissà?
23/10/2014 at 20:05
Per un momento avevo immaginato la morte di Jakob. Poi, però, scrivendo mi sono reso conto che sarebbe stato come farlo fuggire. Per cui ho optato per una diversa soluzione.
Grazie mille, Thommy, per avermi seguito fino a qui! 🙂
21/10/2014 at 16:23
Mi sto spellando le mani a furia di applaudire allo schermo.
Bravo, bravo, bravo, una chiusa perfetta una bella bellissima quadratura del cerchio che non necessità di nient’altro!
Grazie per questo gioiellino, davvero. È stato appassionante fino all’ultimo punto. Perciò… Grazie.
23/10/2014 at 20:03
Grazie, Azia, grazie di cuore. Se tu applaudi, io mi inchino davanti allo schermo!
21/10/2014 at 15:57
Sinceramente speravo la facesse franca 😛
Però come dice il mago, in questo modo si chiude il cerchio, forse Jacob troverà il bene che cercava nel perdono del fratello, a sostegno della sua tesi, o forse no, forse si è semplicemente autoingannato.
23/10/2014 at 20:02
Addirittura farla franca? 😀
Sinceramente nemmeno io saprei dire cosa troverà Jakob nel fratello. Quel dialogo l’ho lasciato fuori dal racconto di proposito. Ad ognuno immaginare le reazioni.
24/10/2014 at 01:00
Sì, come il mio protagonista di Switched… Mi piace quando non sono sempre i buoni a trionfare, ma solo nei libri.
21/10/2014 at 15:50
Francesco bravo, bravo,bravo, un bel racconto, avvincente e profondo!
Grazie e alla prossima storia.
23/10/2014 at 20:00
Grazie mille Rita! Mi ha fatto molto piacere averti tra i miei lettori!
La prossima storia potrebbe arrivare a breve… 😉
21/10/2014 at 15:04
La confessione sul finale chiude il cerchio, ma fa sperare in un seguito. Complimenti francesco: bellissima storia.
23/10/2014 at 19:58
Grazie mille, Mago! 😀
21/10/2014 at 15:01
L’ultimo episodio era in parità, per cui ho mischiato le due opzioni.
Lascio questo commento per ringraziare già da subito tutti quelli che mi hanno seguito, commentato, consigliato in questa storia. E’ stato un vero piacere avervi come lettori! Grazie perché mi avete permesso di dare vita ad una storia a cui mi sono davvero affezionato.
Spero di tornare presto con un altro racconto. Ho qualche idea, ma ancora devo fare ordine. Poi, forse, prenderò una pausa. In ogni caso continuerò a leggere le vostre storie!
A rileggerci presto! :
21/10/2014 at 00:46
Affascinante, ben scritto, leggibile a più livelli. Leggero e grave al tempo stesso. Attendo il finale!
21/10/2014 at 14:58
Grazie mille, Andrea! Ho appena pubblicato il finale. 🙂
19/10/2014 at 19:14
Finalmente…ora hai una bella copertina (ma quello dietro è un busto romano?), e te la meriti certamente!
20/10/2014 at 09:46
Sì, finalmente! Quella dietro è la statua di S. Michele arcangelo a cui accenno all’inizio della storia.
Grazie mille! 🙂
19/10/2014 at 01:17
Vai Francè : copertina meritata
19/10/2014 at 01:17
È molto bella anche
20/10/2014 at 09:44
Grazie mille Max! Sì, è proprio bella. E’ valsa la pena attendere! 🙂
18/10/2014 at 21:17
Un lettera! Una bella lettera d’altri tempi!
20/10/2014 at 09:44
Sarebbe stato interessante, purtroppo però è rimasta in minoranza. Grazie comunque per il voto e per il commento! 🙂
18/10/2014 at 20:19
Che bella e meritata, Francesco! E’ bellissima, la copertina!
20/10/2014 at 09:42
Grazie Alessandra! Anche a me piace molto! 😀
18/10/2014 at 19:48
E vai! È arrivata la copertina. Complimenti.
20/10/2014 at 09:42
Sì, finalmente! Grazie! 🙂
16/10/2014 at 17:48
Confesso: ho bigiato qualche episodio. In più, non conosco il pensiero di Shelling.
Scrivi bene, questo però lo posso dire.
Voto il dialogo.
🙂
20/10/2014 at 09:42
Grazie per essere passata! Conoscere il pensiero di Schelling non importa per leggere la storia, ho cercato di fornire io gli elementi importanti. In ogni caso il tuo complimento mi fa proprio piacere! 🙂
13/10/2014 at 16:00
Mi piace molto l’idea di partire dall’incomprensione, da parte del protagonista, di un importante trattato di Schelling, per sviluppare una trama che racconta in modo impeccabile i drammi della vita e le insicurezze dell’uomo di fronte ai “grandi quesiti” sull’esistenza, la morte, il bene e il male. L’incapacità di tradurre in atti il testo del filosofo, lo porta infatti ad essere autore e protagonista di una tragedia.
Molto bene anche la gestione delle fonti, dell’ambientazione e dei dialoghi, sempre coerenti con il periodo storico e sapientemente costruiti per sostenere la tesi Schellinghiana e allo stesso tempo dare vita e carattere ai personaggi.
Mi rendo conto che la sintesi di un trattato filosofico romantico in un dialogo di poche righe non sia impresa semplice, ma la “chiacchierata” con Shelling riesce ad arrivare al punto senza confondere o allontanare l’attenzione del lettore dalle vicende della storia. Mi piace meno, anche se ben disegnata, l’atmosfera suggerita dall’incipit, che mi ricorda in qualche modo le scene di preghiera e di riflessione tipiche dei “cattivi” di Dan Brown, dal quale magari hai preso ispirazione?
13/10/2014 at 18:12
Grazie mille, Daniela per il tuo commento così approfondito. Riportare certe idee filosofiche in spazi così ristretti non è stato facile. Mi ha aiutato molto la dimestichezza con gli argomenti.
L’atmosfera suggerita dall’incipit se ricorda Dan Brown è solo un caso. Non ho mai letto nulla e nemmeno visto film tratti dai suoi romanzi. Ho semplicemente pensato che fosse suggestivo per creare una certa immagine. Nei capitoli successivi, infatti, ho centrato l’attenzione sul lato umano e psicologico.
Grazie ancora per il commento così positivo.
13/10/2014 at 15:01
Trovo incomprensibile che non ti abbiano ancora assegnato la copertina.
13/10/2014 at 18:05
E’ l’assenza della mia copertina ad averti fatto uscire dal silenzio di ottobre? 😛
Scherzi a parte, anche io non riesco a spiegarmelo. Spero che domani cambi qualcosa.
16/10/2014 at 09:24
Mi sa che i grafici sono andati in vacanza… 🙁
16/10/2014 at 10:21
Io dico che il grafico l’han legnato perché non ne imbroccava una di copertina. Si aspetta che lo dimettano dall’ospedale……….
12/10/2014 at 23:18
No, io penso che puoi stupirci con una funzione religiosa. Attendo.
13/10/2014 at 18:04
Mi avrebbe fatto piacere descrivere una funzione, ma la maggioranza ha votato diversamente…
13/10/2014 at 18:22
Non è detta l’ultima, ma forse lo stai già scrivendo 😀
11/10/2014 at 23:24
non voglio che il racconto finisca con una lettera, tra le due rimanenti opterei per un dialogo, magari anche sui generis…
13/10/2014 at 18:03
Ormai il dialogo è l’opzione vincente. Spero di non deludervi! 🙂
11/10/2014 at 14:31
Propendo per la funzione religiosa.
Francesco, aspetta però a pubblicare l’ultimo episodio: questo racconto non può terminare senza che ti sia giustamente assegnata la copertina.
13/10/2014 at 18:02
Aspetterò, sperando che questa settimana venga assegnata la copertina! 🙂
11/10/2014 at 00:07
Voto per la funzione religiosa,ma vedo che il dialogo è in vantaggio.
Peccato,perché sono certa ci stupiresti
Ci stupirai comunque,lo sento.
13/10/2014 at 18:01
Spero di non deludervi! 🙂
10/10/2014 at 22:59
Io voto per una lettera, che può spiegare tante cose
13/10/2014 at 18:00
Grazie, Federica! 🙂
10/10/2014 at 22:35
Un dialogo, assolutamente!
13/10/2014 at 18:00
E a giudicare dai voti, un dialogo sarà! 🙂
10/10/2014 at 17:26
A questo punto avrei voluto la funzione religiosa… Io non guardo mai cosa è in testa come votazione. Scrivi molto bene.
13/10/2014 at 17:59
Grazie mille, Lucia! 🙂
10/10/2014 at 16:17
Mi butto sulla lettera, finale angosciantissimo non vedo l’ora.
13/10/2014 at 17:58
Anche io non vedo l’ora… 😛
10/10/2014 at 15:20
Una funzione religiosa è insolita e originale. Purtroppo mi sa che non la vedrò scritta, ma sono sicuro che ci stupirai ugualmente 🙂
13/10/2014 at 17:58
Spero in qualche voto dell’ultimo momento, anche se temo che la funzione religiosa rimarrà in minoranza. Grazie comunque per il tuo voto e per il commento! 🙂
10/10/2014 at 13:32
Un episodio molto doloroso (per i contenuti, intendo), ma molto appropriato… ora voto per un dialogo rivelatore di qualche aspetto psicologico dei personaggi
13/10/2014 at 17:57
Grazie, Nickleby! 🙂
10/10/2014 at 13:05
Oddio, voto per il dialogo.
Sia la lettera che la funzione religiosa mi fanno pensare a un suicidio di Jakob.
13/10/2014 at 17:56
Non commento. 🙂
10/10/2014 at 12:29
Ho votato per la lettera.
Vorrei qualcosa di più attivo, Francesco!
Per ora hai descritto passivamente i sentimenti di cordoglio dei personaggi, cosa perfettamente intuibile!
Su, uno scontro, una rivelazione, un po’ di “tensione” non farebbero male.
13/10/2014 at 17:55
Apprezzo sempre la tua sincerità, Boost! Dopo il tuo commento e anche quello di Max, più sotto, mi sono accorto che il dialogo tra Martin e Miriam è forse superfluo. Sarebbe stato meglio spostare subito la scena al gruppo che raggiunge Jakob.
Al tempo stesso, però, questa “passività”, questa mancanza di tensione vuole essere sintomatica: la morte, la sconfitta sembrano annullare tutto, svuotare.
Comunque accolgo il tuo suggerimento: spesso mi accorgo di eccedere nelle riflessioni, sacrificando l’azione. Cercherò di tenerlo a mente per il futuro! 😉
10/10/2014 at 10:03
“Sono le piccole morti della vita a preparare all’ultima battaglia”. Mi ha colpito questa frase, così profonda e vera.
Sai coinvolgere ed emozionare.
Voto per il dialogo perché penso serva un confronto. Ma potrà esserci perdono?
13/10/2014 at 17:51
Grazie, Rita! Mi fa piacere aver colpito con quella frase. 🙂
10/10/2014 at 09:40
Io sarei per la lettera, trovo più indicato un monologo che un dialogo, per la conclusione.
Ciao,
D.
13/10/2014 at 17:50
Purtroppo la lettera è in minoranza… spero comunque di non deludere! 🙂
10/10/2014 at 08:03
…”Erano vivi che camminavano fra i morti. Ma nei loro cuori, la morte stessa sembrava aver trovato una dimora”… con questa sola frase hai reso perfettamente l’atmosfera in cui si svolge questa drammatica scena. Bravo, come sempre. Io mi affiderei a un epilogo pistolare, attraverso il quale JaKob tenterà di giustificare il suo gesto…
13/10/2014 at 17:49
Grazie Nunzia! Quando riesco a fare colpo con una frase mi sembra sempre un grande successo! 🙂
10/10/2014 at 08:02
Sono in minoranza ma opto per la funzione religiosa. Sarebbe interessante leggere qualcosa di simile e la vedo una scelta in linea con la storia. Spero nel ribaltone, anche perché con i dialoghi ci hai allietato per nove capitoli, soprattutto con quel pregevole scambio di battute tra Jakob e il Prof Schelling. Vediamo che succederà, bravissimo 🙂
13/10/2014 at 17:49
Spero anche io che si ribalti la situazione. La funzione religiosa la sento più in linea. Anche un dialogo, però, andrà bene.
Grazie Giuseppe! 🙂
10/10/2014 at 00:37
Ho votato una funzione religiosa, ma é in minoranza. Credo che tu riusciresti a descriverla molto bene perché sei preparato e sensibile. L’episodio è scorrevole, mi aspetterei un rinsavimento da parte di. Jakob.
13/10/2014 at 17:48
Non mi esprimo su Jakob.
Anche io speravo nella funzione religiosa, ma sembra che sia ancora in minoranza. Anche se, non si sa mai…
10/10/2014 at 00:27
Dialogo senza dubbio.
Il capitolo inizia benissimo descrivendo gli effetti devastanti del dolore su anima e corpo del padre.
Meno efficace il dialogo tra Martin e Myriam.
Ma, intendiamoci bene, stai scrivendo in maniera scorrevole e rigorosa al tempo stesso su temi essenziali alla vita, trattandoli direttamente e non per mezzo di metafore e lo stai facendo catturando l’attenzione di tanti lettori.
In parole povere, il tuo, per quanto sopra, può considerarsi un successo
13/10/2014 at 17:46
Grazie, Max, per la tua sincerità, l’apprezzo molto. Ho riguardato il dialogo tra Martin e Miriam, ed effettivamente non è riuscito benissimo. Potevo ometterlo, e passare direttamente ad un’altra situazione, magari il gruppo che arrivava da Jakob. In ogni caso, ormai va bene così, anche perché, dai commenti (il tuo compreso) posso dire che nel complesso è un successo. 🙂
09/10/2014 at 22:55
Incredibile come sia stato scorrevole… altro che il mio in cui inciampo a ogni episodio! 😛
No, la lettera è banale e troppo semplicistica, direi proprio che qui ci vuole un dialogo… chissà come se la caverà quel manigoldo?
13/10/2014 at 17:44
Grazie, Azia!
Per il momento il dialogo è in maggioranza. 🙂
09/10/2014 at 20:59
Decisamente dialogo! Ho come l’impressione che Jakob non se la passerà bene… Vedremo 🙂
13/10/2014 at 17:43
Non mi esprimo! 😉
09/10/2014 at 19:22
Un dialogo.
( questo episodio non mi ha convinta. Devo rileggerlo, non posso dirti adesso il perché.)
Ma tu, avverbi a parte, sei sempre un narratore sensibile, tra quelli che preferisco.
13/10/2014 at 17:42
Ti ringrazio, Alessandra, perché apprezzo molto la tua sincerità! Attendo un commento più esteso e poi ti domando un chiarimento sugli avverbi.
09/10/2014 at 18:48
😉
[dialogo]
13/10/2014 at 17:40
Grazie, Napo! 🙂
09/10/2014 at 18:20
Già al nono Francesco? Vada per la lettera
09/10/2014 at 18:22
Eh, sì. Siamo già al nono. E’ già passata una settimana dall’ottavo. 🙂
08/10/2014 at 19:01
Ho letto questa storia quando è ormai quasi giunta al termine ma devo dire che il personaggio di Jakob mi affascina molto. Sembra quasi che l’uccisione di Georg sia stato un piano mal riuscito per sabotare la felicità altrui in favore della propria. Una vera mente criminale! Voto affinché i nuovi arrivati si rechino alla tomba di Georg.
Passa da me se vuoi 😉
09/10/2014 at 18:19
Grazie mille, Mia!
Cercherò di passare (sperando di non farti aspettare troppo!). 🙂
08/10/2014 at 11:44
sono arrivato tardi per votare gli altri capitoli ma ti seguo
09/10/2014 at 18:18
Grazie mille per essere passato! Sei comunque ancora in tempo per la conclusione. 🙂
06/10/2014 at 23:38
Secondo me si dividono: nelle storie succede sempre e poi ovviamente tu mentre leggi /guardi il film dici “nooooo!Non lo fareee!” 🙂
bellissimo episodio ^^
09/10/2014 at 18:17
Alla fine questa opzione non ha vinto, anche se sarebbe stato interessante!
Grazie, come sempre! 🙂
06/10/2014 at 14:28
Io dico che vanno da Jakob, sì.
06/10/2014 at 17:28
Grazie D., col tuo voto mi hai tolto dalla parità! 🙂
06/10/2014 at 18:38
Eeehhh, inizio a perder colpi…
05/10/2014 at 21:43
Andranno da Jakob. Potranno aiutare Jakob a uscire dai suoi incubi?
Bravo!
06/10/2014 at 17:28
Chissà se riusciranno ad aiutarlo!
05/10/2014 at 18:15
Si dividono. Voglio vedere come. Ritmo molto lento, concerne la riflessione e lascia spazio ai tormenti di Jakob. Ho un brutto presentimento…
06/10/2014 at 17:27
Non ti chiedo qual è il tuo presentimento (anche se sarei curioso di scoprirlo). 🙂
03/10/2014 at 21:57
Mette una certa malinconia questo episodio, molto convincente.. penso andranno alla tomba di Georg.
06/10/2014 at 17:26
Vista la votazione, probabilmente ci andranno in un secondo momento.
03/10/2014 at 14:57
Scuro e pungente quanto basta! Ottimo modo di scrivere.
Passa da me se ti va 🙂
06/10/2014 at 17:25
Grazie, Emanuele!
Sono già passato da te… forse non hai visto il mio commento?
03/10/2014 at 12:16
Andranno da Jakob. Cosa succederà?
Ancora complimenti!!!
06/10/2014 at 17:23
Grazie mille, Rita! 🙂
03/10/2014 at 08:24
Hanno interessi relativamente diversi perciò direi che si dividono. Francesco, a parte lo stile perfetto del racconto, stai riuscendo nell’impresa di trasmettere perfettamente gli stati d’animo di un personaggio a tutto tondo come Jakob. Veramente, veramente bravo.
06/10/2014 at 17:22
Grazie mille Giuseppe! Come ho scritto anche a Massimiliano: forse devo preoccuparmi di saper trasmettere gli stati d’animo di un personaggio simile? 😛
03/10/2014 at 00:52
Da Jakob, poiché temo vi succederà qualcosa…
Stilisticamente impeccabile.
Mi piacerebbe leggere la tua tesi.
06/10/2014 at 17:21
Grazie mille, Max!
Se vuoi leggere la mia tesi posso inviartela. Come faccio a mandarla? Facebook? Email?
In ogni caso mi sorprende e al tempo stesso mi fa piacere tutto questo interesse per la mia tesi! 🙂
06/10/2014 at 17:36
Crediamo che nella tua tesi ci sia la genesi del racconto
02/10/2014 at 22:12
Vanno alla tomba, cosa accadra?
06/10/2014 at 17:19
Questa opzione è di poco in minoranza. Vedremo se qualche voto dell’ultimo momento ribalterà la situazione. Grazie come sempre di essere qui a leggere! 🙂
02/10/2014 at 21:51
Otto vorrà visitare la tomba del figlio, ma essendo anonima non so cosa succederà. Jakob lo mettiamo in manicomio una volta per tutte? 😉 scherzo
06/10/2014 at 17:18
Ancora non mi esprimo sulla sorte di Jakob! 😉
02/10/2014 at 20:03
Direi che si dividono.
Non dev’essere facile immedesimarsi nella mente confusa di Jakob; tu però lo stai facendo in modo perfettamente plausibile.
06/10/2014 at 17:18
Il fatto che io riesca a rendere in maniera perfettamente plausibile la mente confusa di Jakob non so se è motivo di vanto o preoccupazione. Che dentro di me si nasconda un animo folle? 😛
06/10/2014 at 19:32
Ecco, questo invece mi sembra molto meno plausibile 🙂
02/10/2014 at 19:44
Io credo che andranno da Jacob. Hai affrontato molto bene la psicologia del personaggio, descrivendo in maniera vivida i suoi pensieri, i suoi gesti… bella scrittura!
06/10/2014 at 17:16
Grazie, Nunzia! 🙂
02/10/2014 at 19:29
La tomba di Georg!
06/10/2014 at 17:16
Stava per vincere quest’opzione, ma gli ultimi voti hanno cambiato la situazione.
07/10/2014 at 10:21
Solo perché mi ero scordato di votarla. Guarda bene.
07/10/2014 at 11:22
Adesso c’è parità…
02/10/2014 at 18:20
E anche questo è scritto con una bella intensità emotiva. Ho scelto la seconda.
06/10/2014 at 17:15
Grazie, Annalisa!
02/10/2014 at 17:56
Oh! Si dividono! 😉
06/10/2014 at 17:15
Grazie per il voto e il commento! 🙂
02/10/2014 at 14:59
Ciao Francesco,
andranno prima di tutto da Jakob, immagino.
Altro episodio ben scritto, il sole che non scalda è una bella chicca…
Sto finendo di leggere la tua tesi, non posso smettere di pormi domande. Ad alcune ho risposto, ad altre, ma solo per provocazione, direi che dovresti rispondere tu che sei l’autore. Se ne hai voglia: dimmi, per esempio:
Nel capitolo “Il male in DIo”, tu affermi:
“… la sofferenza è la pena della colpa e, al tempo stesso, l’unico riscatto …”
la mia donanda è: e se non avessi nessuna colpa? Perché dovrei passare comunque attraverso la sofferenza – a cui nessuno è immune – ?
Complimenti.
06/10/2014 at 17:14
Ciao Alessandra,
sono assolutamente sorpreso: non immaginavo che avresti letto così rapidamente la tesi. Ovviamente, la cosa mi fa solo piacere! 🙂
Cerco di risponderti: la frase che riporti è riferita al pensiero di Pareyson. Personalmente non sono completamente d’accordo. L’idea, comunque, è che ogni uomo abbia una colpa (Pareyson fa riferimento anche al peccato originale) e che la redenzione passa attraverso la sofferenza. Il dolore è sempre legato al male e a una colpa e, in questo senso, la sofferenza è al tempo stesso pena, ma anche espiazione. Pareyson scrive: “su tutti gli uomini, uniti da un’originaria solidarietà nella colpa e nel dolore, grava un comune destino d’espiazione”.
Io non sono completamente d’accordo perché la sofferenza da sola non può essere redentiva. La visione di Pareyson è, come la definisce lui stesso, tragica. Personalmente, come ho anche scritto nella tesi, nella conclusione, la sofferenza è l’aspetto negativo della redenzione, mentre l’aspetto positivo, a mio avviso, è dato dal perdono. Il tutto insieme alla perseveranza.
Spero di averti risposto. 🙂
02/10/2014 at 14:49
Forse la cosa più logica sarebbe andare alla tomba di George, però mi interessa di più vedere l’interazione di jakob con i nuovi personaggi.
06/10/2014 at 17:06
E sarai accontentata! (A meno che non cambi qualcosa nei prossimi giorni…)
02/10/2014 at 14:07
ero venuto per votare e commentare il settimo capitolo ma mi ritrovo già l’ottavo, purtroppo non riesco a seguirvi adeguatamente; ad ogni modo sono contento che abbia vinto l’opzione che avrei votato
l’ottavo capitolo, come tutti quelli introspettivi, mi è piaciuto molto; bellissima la frase “Ti ho reso nessuno”
voto perché vadano da jakob
06/10/2014 at 17:03
Grazie mille, Ang! Ormai direi che l’opzione da te votata è quella vincente.
02/10/2014 at 13:52
😉
06/10/2014 at 17:01
😀
01/10/2014 at 22:16
È tempo di provare rimorso. Jakob sulla tomba di Georg
02/10/2014 at 13:48
Grazie, Thommy! 🙂
01/10/2014 at 00:36
mamma mamma mamma! che indecisione! Voto per i ricordi, ma andrà bene ogni scelta (tanto sono in svantaggio ç_ç) :mi piacciono tutte! (e mi piace questo racconto, tantissimo)
02/10/2014 at 13:47
Inizialmente volevo dare spazio ai ricordi anche davanti alla tomba, ma scrivendo ha preso forma un capitolo diverso dalle mie intenzioni. Spero continui a piacerti!
Grazie, Daphne! 🙂
30/09/2014 at 16:45
Martin davanti alla tomba dell’amico ucciso.
Ho sempre trovato la filosofia di una complessità tale… che a volte la scienza mi sembra quasi “facile”, al confronto.
Si vede che è la tua passione!
02/10/2014 at 13:46
Grazie Boost! 🙂
29/09/2014 at 14:13
Jakob sulla tomba di Georg.
Ha compreso finalmente la contraddizione del suo gesto e deve fare i conti con il rimorso. Dove se non davanti alla tomba del suo amico?
30/09/2014 at 16:03
Davanti alla tomba avrà finalmente un confronto con l’amico e soprattutto con se stesso.
29/09/2014 at 09:37
Sono d’accordo con Moneagiù, capitolo d’Autore.
Bravo,bravo Francesco.
Io continuo a non percepire rimorso in lui,ricerca di giustificazione,ma nessun rimorso….forse un po lo odio….sarà per questo.
Vediamolo di fronte alla tomba di Georg.
30/09/2014 at 16:02
Grazie, Tiziana. Non so se sia un capitolo d’Autore (oltretutto con la “a” maiuscola!), ma so che è un capitolo riuscito, visti i vostri commenti.
Grazie ancora!
29/09/2014 at 09:20
Ormai Jakob sta precipitando in un pozzo senza fondo. Intanto seguiamo il viaggio a Monaco e lasciamolo meditare.
30/09/2014 at 16:00
Sta vincendo l’opzione della tomba, per cui Jakob resterà al centro della scena. 🙂
29/09/2014 at 07:36
“Le parole avrebbero potuto svuotarlo da quel dolore” in effetti le parole aiutano soprattutto se scritte 🙂 Ero indecisa ma poi ho votato per Jakob di fronte alla tomba
30/09/2014 at 15:59
Sì, la scrittura può davvero essere terapeutica. 🙂
28/09/2014 at 23:18
Scusa l’assenza, Francesco.
Sempre piacevole leggere il tuo racconto filosofico.
Voto per la descrizione della scena di fronte alla tomba.
Saluti e a presto,
S.
30/09/2014 at 15:58
Non ti preoccupare per l’assenza, Serena, anche perché hai recuperato! 😉
Grazie mille,
a presto!
26/09/2014 at 17:50
Sono un po’ in ritardo ma mi ha colpito un sacco il titolo e non ho fatto a meno di sbirciare un po’! Mi piace come hai reso dura la guerra interiore di Jacob!
Passa da me se ti va 🙂
30/09/2014 at 15:56
Grazie mille, Emanuele, e benvenuto qui dalla mia storia!
Sono già passato dal tuo. 😉
26/09/2014 at 11:25
Capitolo molto filosofico.
A questo punto direi di restare su Jakob, che si reca alla tomba di Georg, per chiedergli scusa.
30/09/2014 at 15:55
Spero di essere stato abbastanza chiaro, nonostante il capitolo così filosofico. D’altronde, però, erano i personaggi per primi a chiedermi un certo linguaggio e un certo tipo di dialogo. 🙂
26/09/2014 at 10:13
Eccellente, giovin Tarud. Proprio eccellente.
30/09/2014 at 15:54
Addirittura “eccellente”? Grazie di cuore, locullo!
(Finirò per montarmi la testa…)
25/09/2014 at 23:17
Come Bricoleur: davanti alla tomba di Georg.
Di fronte agli esiti del suo folle fallimento.
Francesco, hai vinto la tua sfida. Non so se te ne rendi conto: hai trasfuso in un episodio di TI un dialogo sull’essenza di Dio e del male. Complimenti
30/09/2014 at 15:53
Grazie Max! Personalmente ho l’impressione di aver tagliato e di aver lasciato il discorso un po’ oscuro, ma mi rassicura leggere commenti come il tuo.
25/09/2014 at 23:06
Io ho votato per vedere alcuni ricordi di Jacob
30/09/2014 at 15:51
Sta vincendo l’opzione della tomba, ma questo non esclude la possibilità di rievocare dei ricordi, anche se in una forma diversa. 🙂
25/09/2014 at 21:11
Devo confessare che non ho capito tutto, ma ho intuito! L’esempio della malattia mi ha aiutato. Bravo! Mi piace pensare a Schelling come qualcuno che soffre e che forse non ha le risposte a tutto!
30/09/2014 at 15:50
Grazie mille, mi fa molto piacere! 🙂
25/09/2014 at 20:41
Jacob davanti alla tomba, cosa che non esclude i ricordi. Il viaggio dei tre, invece, può essere semplicemente un arrivo.
D.
30/09/2014 at 15:49
Anche davanti alla tomba ci sarà spazio per i ricordi, ovviamente in una forma diversa rispetto all’opzione più diretta.
Grazie D., è sempre un piacere vederti qui a commentare. 🙂
25/09/2014 at 19:12
Credo che Shelling vorrebbe tornare in vita solo per stringere la mano a colui che è sapientemente riuscito a riassumere Le Ricerche in molto meno di 5000 caratteri. Inoltre, ho notato una cosa: pur dovendo spiegare alcuni concetti difficili all’ignorante (non tutti, ma almeno io sì) pubblico di TI, sei riuscito a usare comunque dei termini che potrebbero benissimo essere usciti dalla bocca del Professore. Effettivamente, questo è un vero episodio d’Autore. Giusto per segnalare, ho scelto Jakob davanti la tomba.
25/09/2014 at 19:15
Troppo buono! 😀 In realtà non ho nemmeno riassunto tutto, ho lasciato fuori molte cose! Comunque grazie di cuore!
25/09/2014 at 19:21
Era indubbio che qualcosa fosse rimasta nel “librone”. I miracoli, li faceva solo uno tanto tempo fa 😉
25/09/2014 at 18:20
Lo voglio sulla tomba di Georg.
Ma tutto quello che hai scritto in questo episodio, dove lo hai appreso? E – prima di dirti altro, che voglio dirti – posso sapere quanti anni hai?
25/09/2014 at 18:30
Le parti di filosofia sono cose che ho studiato per la mia tesi di magistrale dal titolo “La questione del male in Schelling e Pareyson: interpretazioni”. Sono argomenti che mi hanno molto colpito e su cui ho riflettuto molto!
In ogni caso, ho 25 anni compiuti quest’anno. Per curiosità, quanti anni mi avresti dato? 🙂
25/09/2014 at 18:39
Anni. Di sicuro qualcuno in più, dato il modo in cui affronti certe tematiche, modo non solo gradevole da leggere ma pregno di significato e significanti e, certo, valido. Vorrei leggere questa tua tesi. Pensi vi sia modo?
Grazie – per quanto mi riguarda – per aver scelto questo argomento e per averlo sciorinato in modo tanto interessante. Utile come pochi racconti.
25/09/2014 at 18:44
Se vuoi posso inviarti la tesi per email.
Mi fa piacere ricevere i ringraziamenti per la storia, ancora di più dei complimenti. Grazie anche a te per essere tra le mie lettrici. 🙂
25/09/2014 at 18:47
Ne sarei felice. Ma non posso pubblicare qui la mail. Se puoi: cercami su linkedin… ( io non sono su Facebook)
25/09/2014 at 18:54
Non uso molto linkedin, ma ti cerco lì. C’è modo di mandare messaggi privati e inviare file tramite linkedin?
P.s.: Adesso non sono sul mio pc dove ho la tesi. Ti cerco e ti spedisco la tesi appena trovo un momento. Al più tardi domani mattina. 🙂
25/09/2014 at 18:56
Mi chiami e io ti “accetto” e poi è una posta come un’altra e mi invii ciò che vuoi. Grazie mille. 🙂
25/09/2014 at 17:55
Jakob davanti alla tomba anonima di Georg.
Molto profondo e, lo ammetto, per me a tratti incomprensibile…non conosco i significato di certi termini, ma il concetto l’ho compreso eheh.
25/09/2014 at 18:28
Se il concetto l’hai compreso, allora sono già soddisfatto! Riassumere le Ricerche in meno di 5000 caratteri non è per niente semplice. Inoltre, mi sono detto, Schelling avrebbe usato i termini della sua opera, non credo che avrebbe semplificato troppo. 🙂
22/09/2014 at 18:33
Entrambi, con equilibrio (compito arduo).
25/09/2014 at 16:47
Grazie Maria! Ho provato a mantenere l’equilibrio (non è stato facile!). A breve pubblico il nuovo episodio, e avrai modo di vedere il risultato. 🙂
22/09/2014 at 13:47
Da molto non leggevo, cmq recuperato. 🙂
22/09/2014 at 16:42
Grazie per essere tornata a leggermi! 😀
22/09/2014 at 01:26
Lo ammetto, questo racconto mi affascina soprattutto per il suo alone di “tenebrosità”, chiamiamola così, che aumenta sempre di più… Voto per i fatti personali anche se sono scontata! 🙂
22/09/2014 at 16:42
Perché scontata? 🙂 In ogni caso si parlerà sia di filosofia che di fatti personali.
20/09/2014 at 13:45
Fatti personali… vorrei vedere il mitico Scheling entrare nell’enigma di questo giallo storico. Colpo di scena la sua presenza!
Un po’ in ritardo, ma sono di nuovo qui. Sono stati due bei capitoli, unica nota negativa secondo me la “riassunta” indagine di Martin…
Inoltre, se in così poco tempo ha capito tutto e fatto tutti i collegamenti (ma come?), forse un po’ dovrebbe sospettare di Jakob!
Ancora una volta, il limite di lunghezza dei capitoli penalizza i racconti…
22/09/2014 at 16:41
Mi aspettavo che qualcuno notasse la rapidità con cui ho descritto l’indagine di Martin, e non mi stupisco che sia proprio tu, Boost. Purtroppo ho fatto un errore di calcolo che mi ha costretto a questo salto in avanti. Ero convinto che Schelling si trovasse a Monaco, ma prima di scrivere questo capitolo ho ricontrollato e ho scoperto che Schelling non era lì prima di novembre. Questo mi ha costretto ad un salto in avanti. E non volendo far sparire Martin senza che indagasse sulla scomparsa di Georg, ho optato per il riassunto iniziale.
Purtroppo il limite di lunghezza e la scrittura a episodi mi hanno fregato. Tornassi indietro cambierei le date delle prime lettere (quelle del terzo episodio), così da poter dedicare un capitolo intero a Martin e alle sue ricerche.
20/09/2014 at 00:19
Ma no dai, parlano di fatti personali, secondo me. 😉
22/09/2014 at 16:35
Ormai ha vinto “entrambi”, per cui parleranno anche di fatti personali. 😉
19/09/2014 at 08:54
… ho recuperato gli episodi precedenti, avevo già iniziato a leggere il tuo racconto. Davvero mi sembra di essermi immersa in un’altra epoca e il tuo stile mi ha ricordato molto le storie di Kafka. Non è facile esprimersi con questo stile, adeguato al contesto e sicuramente aulico. Questo racconto è caratterizzato da tinte fosche e inquietanti e trasuda disperazione e follia, direi che hai deliniato perfettamente la personalità traviata e contraddittoria di Jacob e devo dire che la tua proprietà di linguaggio è davvero ottima, sicuramente frutto dei tuoi studi, oltre che della tua innata predisposizione! Bravissimo…
22/09/2014 at 16:34
Leggere il tuo commento, Nunzia, è un grande piacere. Spero di non montarmi la testa con tutti questi complimenti!
Spero di non deludervi! 🙂
Grazie mille!
18/09/2014 at 23:18
Entrambi.
Sempre più interessante.
Bravo e coraggioso.
22/09/2014 at 16:33
Ed entrambi sarà, a giudicare dai voti.
Grazie, Tiziana!
18/09/2014 at 21:17
Voto per entrambi. Bella l’idea di introdurre direttamente Schelling!
22/09/2014 at 16:32
Grazie!
18/09/2014 at 20:48
Credo parleranno soprattutto di filosofia.
Jakob non molla: il confronto con Schelling dove lo condurrà?
Anch’io, come Max, ho la sensazione che Jakob sia sul punto di compiere un altro gesto folle.
22/09/2014 at 16:32
Già, la domanda è questa: il dialogo dove porterà Jakob?
18/09/2014 at 19:38
A tua discrezione Francesco, a tua discrezione.
1) in ogni caso la follia di Jakob è resa così palpabile che mi attendo da un momento all’altro un nuovo gesto folle;
2) hai avuto l’ardire di inserire Schelling, ora lo dovrai fare dibattere su temi filosofici, scelta coraggiosamente rischiosa.
A rileggerti carissimo
22/09/2014 at 16:31
Grazie mille per la fiducia!
1) Non commento. 🙂
2) Sì, “coraggiosamente rischiosa”. Ma è dall’inizio di questa storia che aspettavo il momento di inserirlo nel racconto.
18/09/2014 at 08:36
Bel capitolo! Ho scelto fatti personali, così il professore dovrà impegnarsi per riportare il tutto su un piano più filosofico.
22/09/2014 at 16:30
Grazie, CathlinB! 🙂
18/09/2014 at 07:27
però, non pensavo che schelling fosse lì a portata di mano! gli eventi stanno precipitando e jakob si sente sempre più assediato dalle persone care da una parte e dai rimorsi dall’altra; credo che sia necessario affrontare tanto i problemi personali quanto le questioni filosofiche, che in fondo nel suo caso sono un tutt’uno
22/09/2014 at 16:30
L’idea di inserire Schelling l’avevo sin dall’inizio del racconto. Mi fa molto piacere sia stata apprezzata la sua comparsa. 🙂
17/09/2014 at 23:47
Fantastico pezzo Francesco, davvero davvero bello!
Complimenti!
22/09/2014 at 16:28
Grazie mille, davvero! 🙂
17/09/2014 at 20:48
Ciao Francesco! Certo che mi è piaciuto anche questo episodio 🙂 Nonostante la mia scelta non si è rivelata quella più votata sono entusiasta. Mi è sembrato di provare tutte le emozioni del protagonista: la frustrazione di Jakob, poi la sicurezza leggendo le parole di Schelling, poi di nuovo confusione e infine la speranza nella figura del filosofo in persona. Molto molto profondo. Poi adoro la filosofia e il tema del dissidio interiore mi affascina un sacco. Sono indecisa sulla scelta, ma penso che voterò per “principalmente di filosofia” 🙂 A presto
22/09/2014 at 16:28
Grazie mille, Girasole! Le tue parole mi fanno davvero molto piacere! Per ora sta vincendo l’opzione “entrambi”, ma ci sarà comunque spazio per parlare di filosofia. 😉
17/09/2014 at 17:06
Principalmente filosofia e stop. Al caro Professore poco importa delle disavventure del nostro Jakob. Ottimo capitolo, ho trovato geniale l’idea di includere direttamente Schelling nella storia. Bravo come sempre 🙂
22/09/2014 at 16:26
Grazie mille, Mone! Avevo in mente di inserire Schelling sin dall’inizio della storia. 🙂
17/09/2014 at 14:32
Io manterrei un equilibrio tra filosofia e privato.
Sono interessata alle sue ricerche e, di più, al suo destino che, qui, solo tu potrai decretare. E non ho idea di cosa gli riserverai. Questo è interessante. Molto.
22/09/2014 at 16:26
E’ una grande responsabilità decidere il destino di un personaggio come Jakob!
17/09/2014 at 12:58
Dico di porre l’attezione sugli apetti filosofici. sono curiosa di leggere il prossimo capitolo, questo tema mi sta prendendo molto. 🙂
22/09/2014 at 16:24
Mi fa molto piacere, Giulia! 🙂
17/09/2014 at 12:22
Principalmente di filosofia, dato che attorno a quella particolare speculazione filosofica si svolge il dilemma interiore di Jakob.
22/09/2014 at 16:24
Sicuramente Jakob ha bisogno di confrontarsi sulle teorie.
17/09/2014 at 12:16
Voto per entrambi.
Jacob cerca risposte e le cerca nella filosofia.Penso che entrambi gli aspetti in equilibrio debbano essere presenti.
Mi è piaciuta moltissimo al lettera di Martin. Ancora bravo!
22/09/2014 at 16:23
Grazie mille! Sì, penso anch’io che entrambi gli aspetti debbano entrare in gioco.
17/09/2014 at 12:03
principalmente di filosofia, perché credo che jakob avrà difficoltà a parlare di sé visto il rimorso che l’ha portato a isolarsi.
Questo episodio è diverso dagli altri, mi sembra che Martin sia meno “innocente”. Comunque jakob è un paranoico 😉
ho messo il punto definitivo alla mia storia, se vuoi passa a salutarmi.
22/09/2014 at 16:22
Per ora sta vincendo “entrambi”, per cui cercherò di dosare filosofia e fatti personali. Spero di riuscire a scrivere un episodio che accontenti tutti! 🙂
15/09/2014 at 20:57
Mi è piaciuta la candida innocenza della bambina che ha finito per mettere in crisi la logica del protagonista… ora mi piacerebbe avere un aggiornamento sulla sorte di Jakob! ^_^
17/09/2014 at 11:27
E sarai accontentato a breve: tra poco pubblico il nuovo capitolo! 🙂
15/09/2014 at 11:47
Mi piacerebbe, a questo punto della storia, che introducessi un nuovo personaggio, magari Miriam.
17/09/2014 at 11:26
La maggioranza ha votato per Jakob. Più avanti, comunque, ci sarà modo per vedere Miriamo. 🙂
14/09/2014 at 23:00
Jakob,perché è veramente inquietante, la sua assoluta mancanza di pentimento .
Fino a che punto arriverà pur di assolvere se stesso?
Bravo Francesco.
17/09/2014 at 11:25
Grazie, Tiziana!
12/09/2014 at 14:32
Ciao Francesco! Che bella la figura della bambina: l’innocenza..mi è piaciuto il contrasto tra la sua luce e l’oscurità di Jakob 🙂 Sei molto bravo. Ora ho scelto l’opzione che mi ha incuriosita di più: “nessuno dei due”…chissà cos’hai in mente 🙂
17/09/2014 at 11:24
Purtroppo “nessuno dei due” non ha vinto. Ma spero comunque che il prossimo capitolo (che pubblicherò a breve) ti piaccia! 🙂
12/09/2014 at 11:36
Jacob e il suo tormento.
Francesco, sei davvero bravo!
17/09/2014 at 11:23
Grazie! 🙂
11/09/2014 at 16:12
francesco sei grande bello storico!!!!!!
17/09/2014 at 11:22
Grazie mille! 🙂
11/09/2014 at 13:19
Molto bello l’accenno alla luminosità della bambina che allunga l’ombra oscura dentro Jakob, come a voler confermare che a un grande bene è contrapposto un male altrettanto grande.
Jakob si ostina a cercare conferma delle sue tesi contorte, per quanto si sia già trovato più volte di fronte all’evidenza del dolore che è stato generato proprio dal male che egli ha compiuto. Continuiamo a seguire il suo cammino.
11/09/2014 at 13:59
Grazie mille, Massimiliano. Viene da chiedersi di cosa ha bisogno Jakob per confutare le proprie idee…
10/09/2014 at 23:30
vedo che hai recuperato il racconto dei bambini! e hai fatto bene, come al solito sono capaci di metterci in seria difficoltà con la loro linearità, visto che abbiamo una mente così contorta
ho votato per seguire qualcun altro, l’idea mi incuriosisce
11/09/2014 at 11:41
Sì, i bambini dovevano tornare. La loro semplicità e sincerità spesso è disarmante e capace di confondere le nostre idee.
Se dovesse vincere la terza opzione ho in serbo un personaggio particolare… ma staremo a vedere! 🙂
10/09/2014 at 15:37
E adesso vediamo Martin che fa 😀
11/09/2014 at 11:39
Per ora è in parità con Jakob. Chi dei due la spunterà? 😉
10/09/2014 at 10:13
Scelgo Martin. Secondo me, e’ un personaggio da approfondire, forse non ha vissuto il tormento di Jakob…
11/09/2014 at 11:39
Per ora è in parità con Jakob. Ma stiamo a vedere. 🙂
10/09/2014 at 08:27
Io sono per Jakob. Francesco, questo racconto mi aveva entusiasmato fin dall’inizio ma ora sta raggiungendo livelli sempre più alti. È straordinario come sei riuscito a tratteggiare la personalità di Jakob. Il suo fanatismo gli impedisce di vedere come sia una piccola bambina che il saggio fratello condannino il suo intento. Credo che nei prossimi capitoli ci sarà più di uno spunto su cui riflettere. Con tutta la sincerità di cui dispongo, ti faccio i miei complimenti, Francesco.
11/09/2014 at 11:38
Grazie mille Giuseppe, di cuore. Averti come lettore è un grande piacere!
Per i prossimi capitoli ho alcune idee che spero vi sorprendano. 🙂
10/09/2014 at 00:27
Votato!
Francesco, sei sempre bravissimo e il tuo modo di scrivere di una fluidità eccezionale. Inoltre stai costruendo una bella trama, ancora complimenti!
E’ leggendo te e altri come te che mi rendo conto di essere ancora ben lontana dall’avere un buono stile!
11/09/2014 at 11:36
Che complimenti! Spero davvero di meritarli! Grazie mille! 🙂
09/09/2014 at 23:13
Continuerei a seguire Jakob.
Questo episodio è stato molto “teologico” concentrato più degli altri nel bene rappresentato da Dio, o Gesù. L’atteggiamento di Jakob, ormai chiaro, ora pare quello di una persona ossessionata e immatura 🙂 che si scontra con la fede incondizionata del fratello. Sempre ben scritto, con dialoghi molto efficaci. Bravissimo.
11/09/2014 at 11:35
Grazie, Giorgia!
Per ora c’è parità tra Jakob e Martin, ma stiamo a vedere! 🙂
09/09/2014 at 22:58
Il prossimo episodio lo,dedicherei a Martin. 🙂
11/09/2014 at 11:31
Per ora è in parità con Jakob. Vedremo chi dei due la spunterà!
09/09/2014 at 14:10
Voglio seguire Martin.
Stavo credendo a Jakob. Sai a volte anch’io davanti alle ingiustizie ho l’istinto di vendicarmi, farmi giustizia da sola… poi vabbè… l’educazione, il conformismo, lo stato sociale in cui sono cresciuta me lo impediscono ma… tu, non volendo, mi hai aperto gli occhi, poco fa… quando Martin mette k.o. tutte le convinzioni di jakob con una sola battuta:
” … Quale bene potrebbe mai essere? Solo Dio trasforma il male in bene, non certo noi uomini.”
In pratica dicendo così ha appena fatto capire a Jacob che sta sbagliando tutto… ma lui – da abile narratore quale sei tu – non lo ha capito, ha quasi sorvolato, è andato oltre… ed è caduto nell’idea del fallimento. Da egocentrico, narciso, non ha compreso la povertà del suo operato blasfemo e illegittimo, l’ha invece interpretato come un fallimento.
Compliementi sinceri.
PS… ma tu sei cattolico?
09/09/2014 at 14:51
Di fronte al tuo commento, Alessandra, resto davvero senza parole. Ho l’impressione di ricevere meriti troppo grandi! Ti ringrazio di cuore, spero di meritarmi davvero questi complimenti.
Sì, sono cattolico. 🙂
09/09/2014 at 14:57
Non ti ho fatto nessun complimento, Francesco, erano constatazioni di fatto.
Solo una sensibilità cattolica poteva scrivere quella battuta illuminante, poichè la luce si annida nella fede e si adombra nello scettico.
09/09/2014 at 23:50
Ciao Francesco,
concordo con Alessandra quando sostiene che Jakob appare come narcisista e immaturo.
Sono tratti psicologici comuni a certi criminali quali,ad esempio, gli assassini seriali fanatico-religiosi.
Non è facile tratteggiare personalità di questo genere senza cadere nei cliché e tu sei stato bravissimo
11/09/2014 at 11:30
Sì, Jakob è decisamente narcisista e immaturo, irretito nella propria follia.
09/09/2014 at 09:33
Forse la mia scelta (fiori) è banale, ma sono sicura che ha il suo perché. A rileggerti.
09/09/2014 at 12:25
Grazie Angela!
Sì, i fiori avevano il suo perché, ma per ora non hanno vinto. Non escludo che possano tornare più avanti.
08/09/2014 at 14:29
Voto “Memoria” , per ricordare e capire. Complimenti per questa storia avvincente!
09/09/2014 at 12:24
Grazie mille Rita! Mi fa molto piacere leggere il tuo commento! 🙂
08/09/2014 at 02:29
Ho votato per l’innocenza. Lo storico è un genere complicato, complimenti per come ci “sguazzi” 🙂
09/09/2014 at 12:24
Grazie mille Daphne per essere passata!
Mi fa piacere dare l’impressione di “sguazzare” nel genere storico! In realtà, ammetto, è la prima volta che mi sperimento con questo genere, per cui ho sempre il timore di scrivere qualche inesattezza. Ma i vostri commenti mi rassicurano! 🙂
05/09/2014 at 21:50
Memoria.
Non ho colto il motivo del dispiacere di Jakob, mi sono perso qualcosa?!
09/09/2014 at 12:22
Forse sono io che non sono stato chiaro, nel caso mi dispiace.
Il motivo del dispiacere di Jakob è accennato, anche se non detto in maniera del tutto chiara. Cerco di spiegare: Georg era promesso sposo di Miriam, mentre Martin era innamorato della stessa donna. Quando Jakob dice “Georg amava…?” dovrebbe lasciar intendere il suo stupore nello scoprire che l’amico si era innamorato della sua promessa sposa. Jakob sperava di far unire il fratello alla donna amata. Ma quando scopre che Martin non ha più interesse, in quanto sceglie di prendere i voti, tutta la sua idea va in fumo!
Spero di averti chiarito! In ogni caso, ci tornerò. 😉
09/09/2014 at 13:01
Immaginavo, quindi sono vere due cose:
A) Jakob voleva eliminare (e l’ha fatto) l’amico senza curarsi della possibilitá che lui amasse la sua futura sposa, cosa probabile per quel che ne sappiamo noi (non ci sono a quanto pare messaggi segreti tra Jakob e Georg dove questi dice di sentirsi legato a una donna che non ama).
B) Il bene che nella sua testa doveva “succedere” era lo sbocciare della storia d’amore tra il fratello e la donna
Jakob è un pasticcione! 😉
05/09/2014 at 16:44
innocenza è quella che mi attira di più. Mi ero persa il continuo del tuo racconto nel casino infernale della ripresa lavorativa, bellissimo capitolo dialoghi molto verosimili, ritmo accattivante, non vedo l’ora di leggere il seguito!
09/09/2014 at 12:18
Grazie Francesca! A breve il prossimo episodio! 🙂
04/09/2014 at 22:21
Bellissimo! Mi piace Martin, così “innocente” e puro. Voto per la memoria, forse può aiutare Jakob a ritrovare se stesso…
04/09/2014 at 14:40
Gran bel racconto! Davvero bravo! Il “piano” di Jakob che va in frantumi è descritto davvero molto bene, così come la sua confusione. Ancora bravo!
P.s.: ho optato per l’innocenza, quella di cui Jakob ha un disperato bisogno 😉
09/09/2014 at 12:17
Grazie mille per essere passato, Davide!
A breve il prossimo episodio con l’innocenza. 🙂
03/09/2014 at 22:19
Sono sorpresa. In effetti, ripensandoci,solo da questo momento vedremo Jakob.
Voto i fiori,magari quelli del funerale di Georg
Bravo Francesco.
09/09/2014 at 12:15
Sì, adesso si comincia a vedere Jakob con il suo tormento.
Grazie mille Tiziana!
03/09/2014 at 10:04
Adoro i dialoghi. Votato per innocenza
09/09/2014 at 12:14
Grazie! Mi fa davvero molto piacere che i dialoghi siano piaciuti tanto. 🙂
02/09/2014 at 22:05
Io scelgo innocenza: mi immagino un episodio fresco e riguardante la loro infanzia
09/09/2014 at 12:14
Ci sarà innocenza, ma forse non legata alla loro infanzia… spero comunque di non deludere! 🙂
02/09/2014 at 17:56
Ciao Francesco! Molto bello questo episodio, io amo i discorsi diretti e mi è piaciuto vedere il confronto tra i due fratelli 🙂 Ero combattuta: volevo scegliere fiori perché mi piacciono tantissimo i paesaggi in fiore tutti colorati…invece alla fine l’istinto mi ha guidata sull’innocenza che mi ha suscitato tenerezza e istinto di protezione.. A presto! 😀
09/09/2014 at 12:13
Grazie mille Girasole! Mi fa molto piacere che anche questo episodio ti sia piaciuto. Nel prossimo (che dovrei pubblicare a breve) ci sarà l’innocenza. 🙂
02/09/2014 at 17:19
Fiori, anche se sono in minoranza. Spero che porteranno un pizzico di leggerezza in questa storia 😉
09/09/2014 at 12:12
Non hanno vinto i fiori, ma innocenza. Porterà un po’ di leggerezza? 😉
02/09/2014 at 10:43
Ho letto gli ultimi due capitoli in un colpo solo, belli… Mi è piacuto leggere di come le certezze di Jakob stiano vacillando…
Ho scelto i fiori perché mi sembrava l’opzione più particolare. Al prossimo capitolo!
09/09/2014 at 12:11
Grazie Giulia!
I fiori alla fine non hanno vinto, ma forse torneranno più avanti.
02/09/2014 at 00:46
Titubante, ma voto per l’innocenza. Alcune espressioni rendono in maniera ottimale l’entusiasmo del futuro ministro di Dio, altre invece sono perfette per mettere in risalto la condizione di un uomo smarrito. Bravissimo 😀
09/09/2014 at 12:11
Grazie mille Mone! Mi fanno sempre molto piacere i tuoi commenti. 🙂
01/09/2014 at 23:49
Bellissimo episodio, Fra’, un contrasto reso in modo eccezionale!
Voto: la grande assente di questo racconto: innocenza!-^_^
09/09/2014 at 12:10
Grazie mille Azia!
Quell’eccezionale mi fa arrossire! 🙂
01/09/2014 at 22:59
fiori (a naso)
ottimo capitolo, sei riuscito a rendere molto bene il contrasto tra l’entusiasmo di martin e lo smarrimento di jakob
in questo tipo di ambientazione ho pensato spontaneamente a lutero, ma solo come immagine dato che i fatti raccontati si riferiscono chiaramente ad un periodo posteriore, ed in effetti anche il tuo prenderà i voti…
09/09/2014 at 12:09
Grazie mille Ang!
I fiori non hanno vinto, ma non escludo che possano tornare più avanti.
01/09/2014 at 22:21
Memoria, per comprendere quando mai fu gettato il seme della follia in Jacob.
Dialoghi accurati che veicolano la suggestione nel lettore.
La follia del protagonista l’hai resa palpabile, in ogni periodo si teme possa compiere possa tradire se stesso o peggio esprimere se stesso…
09/09/2014 at 12:09
Grazie mille Max!
Presto pubblico il nuovo episodio. Non ci sarà memoria, ma innocenza.
01/09/2014 at 19:14
Voto innocenza.
Si vede che hai messo molto impegno nei dialoghi, sembrano nati davvero “dal cuore”. Molto bene, continua così e lascerai sempre soddisfatti i tuoi lettori! ^_^
09/09/2014 at 12:07
Grazie mille!
Spero anche nei prossimi episodi di mantenere questo livello. 🙂
01/09/2014 at 18:48
Memoria, pensando di darti la possibilità di raccontare qualcosa dell’infanzia di Jacob per spiegare la sua complessa mente. Un dialogo ben scritto che tiene conto dell’eleganza di questi signori, mi sono ritrovata in un salotto del tardo diciannovesimo secolo.
09/09/2014 at 12:06
Memoria non ha vinto. Forse nei prossimi episodi ci sarà modo di dare spazio a qualche ricordo.
Grazie mille Giorgia!
01/09/2014 at 18:41
Sempre molto bene, Francesco, ma ormai mi sorprenderei solo del contrario.
Dico innocenza, quella che ha perduto Jakob, e senza la quale potrebbe precipitare in un abisso di follia.
09/09/2014 at 12:06
Grazie mille!
Jakob ha bisogno di innocenza, ma che effetto ne ricaverà?
01/09/2014 at 17:58
Dico “memoria”. Dialoghi davvero sentiti e profondi, complimenti.
09/09/2014 at 12:05
Grazie, Alessandra!
01/09/2014 at 17:19
Ciao ho letto gli altri capitoli e recuperato velocemente dato che per fortuna siamo ancora all’inizio. devo dire che la tua idea è semplicemente brillante, ti seguo con interesse, anche perchè adoro i racconti con riferimenti storici/filosofici di sottofondo, infatti anche nel mio, se dovessi leggerlo, troverai dei sottilissimi e inpercettibili riferimenti a diverse branche del sapere quali letteratura, geologia, mitologia ecc… N.B Ho votato per la seconda opzione a presto.
01/09/2014 at 17:33
Ho letto il tuo commento dopo aver pubblicato il quarto episodio! Per fortuna hai votato l’opzione vincente! 😛
In ogni caso, grazie per essere passata e grazie mille per i complimenti! Cercherò di passare dalla tua storia, anche perché non ho mai letto niente nel genere eros. (Se non passo a breve, perdonami, ma arriverò! 😉 )
01/09/2014 at 00:00
voto anch’io per il fratello, sono curioso di sapere a cosa si riferisce jakob nella lettera a martin (nome casuale?)
01/09/2014 at 17:34
Grazie Ang! Nel nuovo episodio si scopre il riferimento di Jakob! Il nome Martin, in realtà, è abbastanza casuale. A cosa pensavi mi riferissi?
31/08/2014 at 10:54
Eccomi, ho recuperato anche te.
Che grosso cambio di genere con questo racconto!
Tre capitoli sono pochini per esprimere un giudizio più corposo, ma devo dire che sei partito davvero alla grande.
Adoro le riflessioni filosofico teologiche che hai inserito, e spero troverai spazio per approfondirle, o quantomeno farle evolvere nel pensiero del protagonista.
Ho votato perché sopraggiunga il padre di Georg, condivido il gusto dell’ansia che deriva dal dover nascondere i sensi di colpa del protagonista, sempre sull’orlo dell’essere smascherato.
Lo sai che ti seguo.
Al prossimo capitolo
01/09/2014 at 17:37
Carissimo Giovanni, mi stavo chiedendo dov’eri finito! Sono molto contento di averti qui. 🙂
Sì, qui ho proprio cambiato genere. La mia idea è di provare tutti i generi. Non so se ci riuscirò, ma piano piano tenterò!
Per le riflessioni filosofico teologiche ho intenzione di dedicare altro spazio, ma non anticipo nulla.
Alla fine non ha vinto il padre, ma il fratello. Spero, comunque, di riuscire a restituire una certa ansia.
A presto!
30/08/2014 at 00:58
Il padre, perché adoro le storie in cui il main chatacter deve nascondere qualcosa e il personaggio di turno rischia continuamente di scoprirlo… mi mette ansia, che è sempre un’emozione forte. Molte attuali serie TV di successo si basano totalmente su questo schema, se ci pensi.
01/09/2014 at 17:38
Hai ragione, Boost! Il padre, però, non ci sarà, ma penso che Jakob rimarrà comunque in ansia… 😉
02/09/2014 at 00:35
Breaking Bad su tutte 😉
02/09/2014 at 08:43
Grande, troppo bella…
28/08/2014 at 22:11
Un nuovo personaggio passa dalla mia storia se ti va:-) 🙂 🙂
01/09/2014 at 17:40
Grazie per il voto! 🙂
28/08/2014 at 14:28
Io ho votato per un nuovo personaggio perché secondo me ne hai in mente uno 🙂 Comunque bellissimo episodio, come sempre!
01/09/2014 at 17:40
Ne avevo in mente uno, ma alla fine sono contento che abbia vinto il fratello. Spero che anche il nuovo episodio ti piaccia!
27/08/2014 at 15:30
Chi è Martin? Sono curiosa di sapere come ha in certo modo provocato il gesto di Georg. Complimenti!
27/08/2014 at 15:20
Vorrei vedere come Jakob affronterebbe il padre di Georg.
Mi sembri ulteriormente migliorato dall’ultimo racconto. Questo protagonista è più sofferto, profondo e – per molti versi – umano dei precedenti.
01/09/2014 at 17:41
Grazie mille Massimiliano. Questi complimenti, detti da te, hanno un grande valore! Spero di continuare così.
27/08/2014 at 11:45
Bello questo episodio, mi piace molto il fatto che hai usato le lettere per narrare, io dico arriva il fratello!
01/09/2014 at 17:42
Grazie mille Francesca! 🙂
E fratello sia!
27/08/2014 at 10:53
Secondo me arriva il fratello. E spero che Jakob non abbia intenzione di “liberare” pure lui…
01/09/2014 at 17:43
Il fratello è arrivato. Ma Jakob come reagirà? 😉
27/08/2014 at 00:53
Episodio accattivante con un sapiente uso delle lettere. La tensione scorre tra le parole.
Voto per il fratello, mi intriga il rapporto tra i due fratelli
A rileggerti
01/09/2014 at 17:46
Mi fa molto piacere che le lettere siano piaciute! Grazie!
26/08/2014 at 21:15
Un racconto di questo tipo non è di certo uno dei più facili da gestire (per quanto riguarda le digressioni filosofiche e teologiche, intendo) ma mi sembra che tu ci stia riuscendo bene. Complimenti! Quando hai tempo, mi piacerebbe che dessi una letta alla mia storia 🙂
01/09/2014 at 17:48
No, io per primo ammetto che non è facile da gestire! Ma è una gran bella sfida!
Passerò dalla tua storia, promesso! (Spero prima che poi! In ogni caso passerò!)
26/08/2014 at 18:15
Ero piuttosto combattuto, ma alla fine sono andato sul sicuro, scegliendo il padre di Georg. Ottimo episodio, senza dubbio particolare. Non riesco ancora a immaginare quali sviluppi ci attendono. Questo è certamente un bene 🙂
01/09/2014 at 17:49
Grazie mille Giuseppe!
Non ha vinto il padre, ma spero che il fratello regali comunque un episodio riuscito. 🙂
26/08/2014 at 17:07
Ho votato il padre di Georg, per stare in linea con quanto hai appena raccontato. Bello anche questo episodio, mi è piaciuta la frase “la preghiera svanì all’interno della stanza”, dà l’idea dell’effettiva futilità di quanto creduto dal protagonista.
01/09/2014 at 17:50
Colpire con una frase è un grande risultato! Grazie di cuore! 🙂
26/08/2014 at 16:33
Vorrei far soffrire Jakob con l’arrivo del padre. Credo che se non ora dovrà arrivare…magari all’improvviso,adesso cerchiamo di capire attraverso il fratello.
Bravo Francesco.
01/09/2014 at 17:52
Grazie mille Tiziana.
Il fratello porterà una svolta. E se anche il padre di Georg per ora non si vede, non è da escludere che possa tornare…
26/08/2014 at 15:44
Io incontrerei il fratello di Martin. Sei bravo a creare suggestone e atmosfera, sembra di trovarsi in quella stanza con Jakob, tra le sue lettere macchiate dell’inchiostro del peccato e del rimorso, tra le sue preghiere, come le si ascoltasse nell’aria. Complimenti. Sono molto confusa sul come una storia come questa potrebbe sciogliere i nodi.
01/09/2014 at 17:53
Grazie mille Alessandra!
Effettivamente, sciogliere i nodi sarà un compito arduo! Ma in qualche modo ci riuscirò (e ci riusciremo, visto che con i vostri voti e commenti mi state tutti aiutando!).
24/08/2014 at 21:33
Voto per il funerale!
22/08/2014 at 01:07
Interessante e originale.
Leggiamo la lettera.
26/08/2014 at 15:36
Grazie mille Massimiliano! E’ un piacere vederti qui. 🙂
18/08/2014 at 11:17
Votato per l’opzione più “di moda” e complimenti per il racconto che ha ricevuto parecchi incipitpoints e promette di fare un figurone. Ciao!
26/08/2014 at 15:36
Grazie mille Angela!
Innanzitutto scusa il ritardo con cui rispondo, ma ero in vacanza. Spero davvero di fare un figurone! 🙂
11/08/2014 at 12:54
Bello questo capitolo. Il sorriso di katharina ha confermato le teorie di Jacob, voto che stia un po’ con i bambini, vediamo che succede..
26/08/2014 at 15:34
Alla fine i bambini non hanno ricevuto abbastanza voti. Ma sono sicuro che ritorneranno più avanti… 😉
09/08/2014 at 23:39
Io l’altra volta avevo votato e commentato ma mi riportava come se non lo avessi fatto, cmq ho votato (di nuovo?) MA!
26/08/2014 at 15:34
Non so cosa sia successo, in ogni caso, grazie per essere passata a rivotare!
Scusa, poi, se rispondo solo ora e se è passato tanto dal 2 episodio, ma ero in vacanza! 🙂
09/08/2014 at 20:29
Io sono sempre per la lettera, anche se allo stesso tempo vorrei vedere i bambini con Jakob…
26/08/2014 at 15:33
Per i bambini ho dovuto rimandare. Per ora c’è la lettera.
P.s.: mi dispiace rispondere al tuo commento così tardi e anche di aver pubblicato il terzo episodio dopo così tanto tempo, ma ci sono state di mezzo le vacanze. 🙂
08/08/2014 at 15:05
Molto convincente. La reazione del prete inoltre mi sembra credibile.
Voto per approfondire il funerale di Georg ^_^
09/08/2014 at 18:50
Grazie Nickleby! Mi fa piacere sapere di essere stato credibile! 🙂
07/08/2014 at 13:59
Per la serie “non mostrare alla chiesa le sue falle”. Cmq la lettera.
09/08/2014 at 18:50
Grazie per il voto e per il commento! 🙂
07/08/2014 at 12:57
Lettera sia! Dopo un periodo di assenza mi appresto a riprendere le letture, e trovo questa tua nuova storia molto interessante. Spero di poter pubblicare anch’io presto… ma credo oramai a settembre.
09/08/2014 at 18:48
Grazie Nunzia! Sentivo la tua mancanza, sia come lettrice che come scrittrice (aspetto il seguito delle avventure della signora Giulia!). 🙂
10/08/2014 at 10:56
Grazie Francesco, spero di portare a conclusione quel racconto, nuove idee girano già nella testa! 😉
06/08/2014 at 22:43
Sempre più interessante Francesco.
Voto per la lettera.
09/08/2014 at 18:47
Grazie mille Tiziana!
05/08/2014 at 23:00
E io stavo rischiando di perdermi questo?! GIMMAIIII!!!! 😀 😀
Intrigante come tutti i tuoi scritti. Una fan devota da quando ho scoperto The Incipit ^_^
09/08/2014 at 18:46
Sei ancora in tempo Azia! Benvenuta e grazie per essere passata anche qui! Devo dire, poi, che è bello leggere di avere una “fan devota”! Spero di non deluderti! 😉
05/08/2014 at 22:09
Jakob è un personaggio decisamente ben congeniato, il ritmo è ottimo e la trama è avvincente. Non ho altro da aggiungere.
Rivoto per la lettera.
09/08/2014 at 18:45
Grazie Boost! Spero di continuare così fino alla fine! 🙂
05/08/2014 at 20:17
Jakob che trascorre del tempo con i bambini anche se è un’opzione inquietante…
09/08/2014 at 18:45
Sì, infatti la trovo affascinante e inquietante io stesso! 🙂
05/08/2014 at 16:32
Io vorrei la lettera al padre di Georg. Le altre opzioni non mi garbano affatto 🙂
09/08/2014 at 18:44
Penso che sarai accontentato (salvo cambiamenti dell’ultimo minuto). 🙂
05/08/2014 at 13:07
Jakob che trascorre del tempo con i bambini!! Bello anche il secondo episodio!
09/08/2014 at 18:44
Grazie mille Girasole! Ai bambini dovrò dedicare dello spazio più avanti (a meno che non cambi qualcosa nelle votazioni!).
05/08/2014 at 12:51
c’è tempo per il funerale e anche per la lettera, mi piacerebbe seguire jakob nella sua vita quotidiana
09/08/2014 at 18:43
Sarebbe piaciuto anche a me, ma la maggioranza ha un’idea diversa. Grazie comunque per il voto e commento! 🙂
04/08/2014 at 22:50
Vediamo l’altra faccia della medaglia: gioca con i bambini
09/08/2014 at 18:43
Mi sa che non si vedrà nel prossimo episodio, ma prima o poi ci sarà modo di rivederli! 😉
04/08/2014 at 18:49
Vorrei vederlo alle prese con i bambini. Spesso, tra l’altro, sono dei grandi filosofi 😉
09/08/2014 at 18:42
Hai proprio ragione, Serena! I bimbi hanno spesso una grande saggezza. Avrei voluto vedere Jakob trascorrere altro tempo con loro, ma dovrò rimandare. La maggioranza si è espressa diversamente.
Grazie come sempre! 🙂
04/08/2014 at 18:10
Voto per la lettera. 🙂
09/08/2014 at 18:40
Grazie mille Alessandra! 🙂
04/08/2014 at 17:31
La lettera al padre. Ti rinnovo i miei complimenti 🙂
09/08/2014 at 18:39
Grazie mille Giorgia!
04/08/2014 at 17:28
Funerale.
Francesco, sono innamorato di questa storia, è stato davvero un colpo di fulmine. Già adoro il personaggio di Jakob, così come ho adorato il colloquio con il ministro di Dio. Certi discorsi non sono poi così storici 😉 Ottimo episodio, come sempre.
09/08/2014 at 18:38
Grazie mille Mone! Spero davvero di meritare i tuoi complimenti!
Per i discorsi non tanto storici, hai ragione. D’altronde, devo ammettere che il genere l’ho scelto in quanto ho ambientato la storia in un momento preciso, ma, al tempo stesso, ho un intento non propriamente storico. 😉
03/08/2014 at 08:59
Wow! ..che incipit! Mi piace il protagonista che hai creato! Ti seguo!
04/08/2014 at 10:35
Grazie mille Girasole! Presto ci sarà il secondo episodio, così ci sarà modo di conoscere meglio Jakob!
04/08/2014 at 14:48
Non vedo l’ora!
03/08/2014 at 01:55
Molto coinvolgente come inizio. Ovviamente ti seguo.
Unica domanda: perchè genere storico?
04/08/2014 at 10:34
Grazie mille!
Ho scelto il genere storico perché ho deciso di ambientare la storia in un anno e un luogo preciso. Avrò modo di chiarire e approfondire nei prossimi episodi. In ogni caso, già in questo si dice che Schelling ha appena pubblicato il suo saggio. Per questo ho optato per lo storico, anche se, me ne rendo conto, sto toccando altri generi! 🙂
04/08/2014 at 12:29
Claro, claro 🙂
Buon proseguimento.
02/08/2014 at 15:02
Terrificante! Ottimo incipit. Ti seguo 😉
04/08/2014 at 10:33
Grazie Thommy! A presto col prossimo episodio! 🙂
02/08/2014 at 02:37
Non ho seguito nessun racconto storico fino ad ora, ma tu con il tuo incipit mi hai dato modo di farlo! Complimenti! 🙂
Ps ho votato per la lettera!
04/08/2014 at 10:32
Grazie mille Giulia! Anche per me è un genere nuovo, ma sono curioso di sperimentarmi anche qui! 🙂
01/08/2014 at 13:47
Io andrei alla lettera del padre di Georg.
La teoria, così come l’incipit, che hai usato è interessante. Devi fare più attenzione alla costruzione dei periodi e ai refusi, sarebbe un peccato dissiminarne in una trama così avvincente. Ti seguo!
04/08/2014 at 10:32
Grazie mille Alessandra! Posso chiederti un chiarimento? Quali periodi e quali refusi pensi siano da aggiustare?
Cercherò di essere più attento! Ammetto che quando inizio una nuova storia, mi faccio spesso prendere dall’entusiasmo e dalla fretta di pubblicarla. Grazie, come sempre, per la tua lettura attenta! 🙂
04/08/2014 at 12:33
E’ complicato, Francesco.
Non te lo posso spiegare, qui. Posso dirti che (problema molto comune) metti virgole dove non vanno. (Es. Come sempre ammirò, senza virgola. Oppure: il volto del diavolo riverso, senza virgola)
La pace si spanse è improprio, (espanse, non spanse) ma in questo caso sarebbe corretto: s’impadronì, per esempio.
Di cose di questo genere ce ne sono diverse… ma qui non posso darti lunghe spiegazioni. Io comunque ti leggo con piacere e , come vedi, anche tantissimi altri, per cui vai così. 🙂
01/08/2014 at 13:26
Come inizio non c’è male interessante
04/08/2014 at 10:26
Grazie mille Andrea! Spero di continuare ad interessare! 🙂
31/07/2014 at 22:10
Wow bellissimo incipit, sicuramente jakob andrà in chiesa per confessarsi. Leggere l’episodio mi ha lasciata un pò spiazzata e sono sicura che quella sia la continua migliore… bravo! 😀
04/08/2014 at 10:25
Grazie mille! Non credevo, ma la confessione ha raccolto molti voti diventando la prima opzione! Presto arriva il secondo episodio! 🙂
30/07/2014 at 17:21
Votato per la seconda opzione… intriga
04/08/2014 at 10:25
Grazie Annalisa! Nei prossimi giorni arriverà il secondo episodio! 🙂
27/07/2014 at 22:38
Vediamo com’è la sua giornata!
30/07/2014 at 10:49
Grazie per il voto, Priscilla! 🙂
27/07/2014 at 15:42
Bello come inizio! Un po’ me l’aspettavo che Georg avrebbe fatto una brutta fine. Io voto per la confessione. Per capire meglio la teoria di Jakob.
30/07/2014 at 10:48
Anche a me sarebbe piaciuto vedere la confessione (e scriverla!), ma è in minoranza. Comunque ci sarà modo e tempo per capire meglio la teoria di Jakob! 😉
26/07/2014 at 20:58
bell’inizio davvero! vediamo un po’ questo jakob che diavolo combinerà. Io ho votato per la lettera, la confessione mi sembrava troppo inverosimile.
30/07/2014 at 10:47
La lettera è ancora in minoranza, ma non si sa mai!
Grazie per essere passata, Francesca! 🙂
26/07/2014 at 19:52
Si confessa, senza dubbi.
“L’intuizione” avuta leggendo il titolo si è rivelata esatta.
Ci sono infiniti spunti di riflessione, nel trattato di Schelling, come nel tuo incipit.
E’ vero, che se non avessimo coscienza del male non sapremo distinguerlo dal bene, ma a quel punto il limite che li divide non esisterebbe. Fare del male in nome del bene… è possibile?
Davvero un bel racconto, Francesco. Complimenti.
Aspetto il seguito e ovviamente ti seguo.
30/07/2014 at 10:47
Innanzitutto, grazie Adelaide per essere passata e per il tuo commento!
Gli spunti di riflessione sono veramente tanti e spero di riuscire a gestirli in soli 10 episodi! 🙂
Fare del male in nome del bene… questa è sicuramente una questione scomoda, su cui ho intenzione di riflettere.
Spero di riuscire a sorprendervi!
26/07/2014 at 14:01
Uh… davvero molto intrigante… davvero davvero.
Sono per la lettera del padre.
Ma, se dal “bene” ha origine il “male”, e se è vero anche il contrario, la cosa migliore sarebbe non fare nulla, o fare a caso, non trovi? In ogni caso, sembra una somma con addendi uguali, che quindi alla fine darà un risultato nullo.
Non ho letto Schelling, sto dicendo cazzate?
30/07/2014 at 10:44
Grazie mille Boost!
No, non stai dicendo cazzate. Secondo quanto ho scritto nell’episodio, sarebbe effettivamente meglio non fare nulla. C’è un “ma”: Schelling, in realtà, non intende esattamente questa idea. Diciamo che Jakob si è fatto un’idea un po’ distorta… comunque nel corso del racconto ci tornerò! 😉
30/07/2014 at 11:49
Ah ecco, pensavo di dire cazzate! 🙂
26/07/2014 at 10:58
va in chiesa a confessarsi, nella sua strampalata teoria ci sta tutto…
bravo francesco, incipit non convenzionale come al solito 🙂
30/07/2014 at 10:42
Grazie mille Ang! Anche io avrei voluto vederlo confessarsi, ma la maggioranza vuole osservare la sua giornata. Vedremo cosa succederà! 😉
25/07/2014 at 22:06
Tema difficile ma tra i più affascinanti, da sempre.
Mi piace questa collocazione storica contemporanea all’uscita del testo.
Mi piace la scelta del nome(lui decisamente meno).
Io adesso lo osserverei.
Bravo Francesco.
30/07/2014 at 10:41
Grazie mille Tiziana! E’ un piacere averti qui. Spero di riuscire a soddisfare le aspettative!
25/07/2014 at 14:52
bellissimo il discorso sul male e sul bene.
Ho votato per un passo avanti
30/07/2014 at 10:40
Grazie mille Luca! 🙂
25/07/2014 at 14:31
Uhm, sembra una premessa molto, molto interessante… un tema scomodo e difficile da trattare, ma ho letto le tue storie precedenti e sono sicuro che se c’è qualcuno in grado di tirarne fuori una bella storia, quello sei tu. Immagino che Jakob sarà l’antagonista della storia ma stiamo a vedere…e facciamo un salto in avanti! ^_^
30/07/2014 at 10:39
Grazie per la fiducia Nickleby! Ho intenzione di rimanere focalizzato su Jakob che sarà una sorta di anti-eroe. In ogni caso, andando avanti, vedrai anche tu che tipo è. 😉
25/07/2014 at 12:49
Vedo che continui a sperimentare generi diversi.
Questo tema mi affascina molto, anche se avevo messo “Segui” ancora prima di leggere al trama del racconto. 🙂
30/07/2014 at 10:38
Sì, mi piacerebbe provare tutti i generi, anche se non so se ci riuscirò! In ogni caso grazie per quel “segui” cliccato ancora prima di leggere. 🙂
25/07/2014 at 11:40
Molto ben scritto e avvincente.
Vediamo dove le sue teorie porteranno Jakob…
Io ho votato per il salto in avanti.
30/07/2014 at 10:37
Grazie mille Jane! 🙂
25/07/2014 at 02:12
Ed ecco che i tuoi studi si palesano 😉 Mi fa molto piacere leggere questa storia.
Incipit davvero interessante.
Ti seguo, caro Francesco.
S.
25/07/2014 at 11:32
Eh, sì, qui i miei studi si palesano in maniera evidente!
Grazie per essere passata, è un vero piacere averti come lettrice! 🙂
24/07/2014 at 22:55
Sono appena passato dallo sperimentalismo di Boostwriter e, ora, eccomi proiettato in un’opera morale con ambientazione storica: mi gira la testa 🙂
Incipit stimolante e, devo dire, assai raffinato.
25/07/2014 at 11:31
Grazie mille Max! 🙂
24/07/2014 at 22:12
Il concetto di male in Schelling: potrebbe essere il titolo di un saggio o di una tesi.
(Invece ne stai facendo lo spunto per una sorta di racconto filosofico. Molto, molto interessante).
24/07/2014 at 22:30
La mia tesi di laurea è stata proprio sul male, proprio a partire dalle Ricerche filosofiche (affrontando, poi, anche altri autori). E’ da quando ho scritto la tesi che avevo in mente una storia legata Schelling e all’idea di male. 🙂
Ovviamente mi dà un immenso piacere sapere di averti molto, molto interessato! Spero di essere all’altezza delle aspettative!
24/07/2014 at 22:45
Si vede che mastichi l’argomento: hai subito sfiorato la sua noce, cioè il rapporto tra il male e la libertà.
(Hai letto “La banalità del male” di Hanna Arendt?)
25/07/2014 at 11:30
Ne ho sentito parlare, ma non ho mai avuto modo di leggerlo, anche perché con i temi della mia tesi non c’entrava molto (nel caso della Arendt, infatti, si tratta di un male morale, mentre con Schelling si parla dell’origine del male, un male, quindi metafisico).
24/07/2014 at 22:12
Wow! Che incipit interessante! Vediamo la sua giornata, vediamo cosa combina… Ti seguo!
24/07/2014 at 22:28
Grazie mille Federica! Vedremo cosa accadrà nella giornata di Jakob. 😉
24/07/2014 at 21:01
Teoria molto interessante per uno splendido inizio, scritto divinamente, complimenti! Scelto di continuare la sua giornata senza salti termporali. Bravissimo 🙂
24/07/2014 at 22:27
Grazie mille Angela! Forse quel “divinamente” è esagerato… non credo di essere così bravo! 😛
24/07/2014 at 20:01
Va in chiesa a confessarsi per la sua devozione, folle devozione.
Mi ricorda il grande Lovecraft, me lo ricorda tanto 🙂 precedentemente non ti ho seguito perché eri troppo avanti coi capitoli, ma stavolta sarò dei tuoi.
24/07/2014 at 22:26
Non ho mai letto Lovecraft, ma essere paragonato ad un grande autore fa sempre piacere! 🙂
Grazie per il tuo voto e benvenuta!
25/07/2014 at 01:30
No non è possibile, corri subito in libreria a cercare qualcosa di H. P. Lovecraft. Sono certa che, nonostante le tue capacità, ti ispirerà tantissimo. Me l’hai ricordato per la reazione verso George, lo scopo ambizioso e folle del protagonista lo spinge ad eliminare l’amico, questa situazione si trova spesso nei racconti di Lovecraft. A presto
25/07/2014 at 11:28
Rimedierò! 🙂 Consigli su qualche racconto in particolare?
25/07/2014 at 11:56
Ti sarà più facile trovare le raccolte di racconti, sono davvero tantissimi.
Il tumulo, Le montagne della follia, Il caso di Charles Dexter Ward, Nyarlathotep (il caos strisciante) del ciclo di Cthulu, Hypnos…ma non finirei mai 🙂 ora la smetto di stressarti, buona giornata Francesco
25/07/2014 at 11:57
Non mi stressi! 😉 I consigli su nuovi libri da leggere fanno sempre piacere!
24/07/2014 at 19:28
Non voglio esagerare ma la storia è fantastica!!! Ti assicuro che dopo la spiegazione della teoria degli opposto già mi immaginavo come sarebbero andate le cose, e ci ho visto giusto. Hai avuto un’idea geniale, sarà un capolavoro di racconto 🙂 Giusto per dovere di cronaca, ho votato per la lettera.
24/07/2014 at 22:25
Grazie Mone! Spero davvero di meritarli tutti questi complimenti!
Adesso mi carico sulle spalle lo zaino “aspettative” e speriamo di saperlo portare fino in fondo! 😛
24/07/2014 at 19:23
Osserviamo la sua giornata:-) complimenti passa se ti va da me:-)
24/07/2014 at 22:23
Per ora la giornata è in maggioranza!
Passerò! 😉