Dove eravamo rimasti?
LA SQUAW
Appena prima delle capanne, Pelo Capovolto intravide subito la sagoma inconfondibile di “Petalo Odoroso”, la Squaw considerata un po’ da tutti come la più petulante del villaggio.
Non era difficile riconoscerla, con quella corporatura tondeggiante, posa tipica con braccia allargate e mani sui fianchi… insomma un’anfora.
Eppure di “anfore” in giro per il villaggio ce n’erano eccome, ma non così intriganti come lei.
La Squaw “Petalo Odoroso” era stata chiamata così perché nata profumatissima e con una pelle vellutata.
Fin da piccola era stata un po’ fuori dagli schemi (indiani), non le piaceva gran che pensare a un’esistenza più o meno predestinata, anzi meditava da grande di fare l’attrice.
Non sapeva cosa significasse quella parola, l’aveva sentita pronunciare una volta o due da un trapper di passaggio mezzo indiano, mezzo francese e mezzo inglese (… i posatori di trappole, si sa, sono tutti un po’ mezzo qualcosa!).
Tuttavia le era piaciuta e l’aveva adottata.
Già da adolescente aveva una particolarità, esibiva una dentatura perfetta, sanissima ma esagerata:
con 35 denti (… già, proprio 35?!) aveva un sorriso extralarge.
Il nostro “Petalo” però aveva anche un fare arrogante, impertinente, provocante, insolente, invadente, insistente. Con tono di voce, per giunta, spesso molto alterato.
Perciò da “Odoroso” era passato a “Petalo Urlante” e, in sintesi indiana,… a “Petulante”.
Pelo Capovolto trovava invece piacevole quel “Petalo”.
Perché, a dispetto della sua fama, era l’unica donna del villaggio che lo mettesse di buon’umore. Non inquietandogli il pelo, gli permetteva persino di cavalcare, meritandosi così (lei) affetto umano e gratitudine equina!
Quel giorno la Squaw era particolarmente ben disposta, perché reduce da un corso di “lei non sa chi sono io”.
Da quando al villaggio era arrivato quel viso pallido strano (come tutti i visi pallidi), le era scoppiata la voglia di scoprire e familiarizzare con quel rappresentante di gente pallida, rozza e pacchiana.
Costui, che si faceva chiamare O’Mimmhs, in effetti con piacere le forniva nozioni di base per capire il prossimo (… viso pallido che avrebbe incontrato).
E tra le altre cose, essendo anche un mezzo attore, le aveva insegnato la tecnica del Mimo.
E così lei se ne andava per il villaggio mimando gli atteggiamenti di tutti (animali compresi) e si divertiva a fare indovinare di chi si trattasse. Che poi gli altri si divertissero non era così scontato!
Il suo preferito era lo sciamano.
Il più difficile da mimare rimaneva sempre il nostro (vice) Capo, con tutto quel pelo, e spesso capovolto.
Aveva provato e riprovato, senza grandi risultati.
Di notte spesso usciva di nascosto dal villaggio per fare prove intensive, lontano da occhi indiscreti.
Unico testimone, un cane dotato di grande pazienza, e di molta insonnia.
Aveva atteso dunque tutto il tempo e con ansia il ritorno di Pelo Capovolto al villaggio.
perché aspettava il ritorno di Pelo Capovolto ?
- per fargli conoscere il viso pallido (29%)
- per provocarlo di brutto, brutto, brutto ! (43%)
- per fargli un "mimo indovinello" (29%)

25/02/2015 at 18:05
Mi piacerebbe molto leggere del mimo-indovinello. Non c’è dubbio che Pelo capovolto, per quanto possa essere contrariato, risulta il vice più simpatico della tribù 😀
07/10/2014 at 22:14
Io sono per l’indovinello! 🙂
Mi piace la tua storia 🙂
21/09/2014 at 22:55
Ho letto prima il secondo capitolo e dopo il primo… Dopo l’incipit, mi sono divertita parecchio…Belle le analogie…Abbiamo qualcosa in comune…Bravo….
21/09/2014 at 22:49
Provocare, provocare…. Vediamo che succede, alle provocazioni non ho mai resistito…smakkk
24/07/2014 at 07:41
Ovviamente per fargli conoscere il viso pallido!
15/07/2014 at 21:36
Per fargli conoscere il viso pallido! 😉
15/07/2014 at 21:17
Per provocarlo! 😉
15/07/2014 at 08:42
divertente, voto la seconda ipotesi.
13/07/2014 at 14:10
Ti seguo, bella storia! ovviamente ho votato per la squaw… vediamo come prosegue.
se ti va vieni a dare un’occhiata alla mia storia.
complimenti ancora!
– anima_fragile
14/07/2014 at 12:53
grazie per la considerazione.
Anima Fragile, un bel nome per una Squaw (con la “S” maiuscola !)
08/07/2014 at 21:01
Ihihiihi! carino pelo capovolto!!
ti seguo! ho votato per la squaw, sono curiosa di sapere come prosegue
08/07/2014 at 13:48
Mi piacerebbe sapere del cane, ma vediamo cosa succede 😀
08/07/2014 at 09:15
Divertente e surreale, mi piace il ritmo, è ben dosato nei tempi e fa arrivare facilmente in fondo alla pagina pronti per il successivo racconto!
..ovviamente non potevo nemmeno io resistere alla 3a scelta: la squaw!
07/07/2014 at 16:15
Ciao, è il primo racconto humor che leggo e mi incuriosisce davvero tanto! Anche se all’inizio ero un po’ indecisa tra la prima e l’ultima opzione, alla fine ho votato anche io per la squaw 🙂
07/07/2014 at 08:54
Questo è il secondo racconto Humor che leggo e devo dire che mi piacciono molto! Prevedo parecchie scenette esilaranti e ho votato per la Squaw rompiscatole. A rileggerti!
07/07/2014 at 21:34
grazie. Sto pensando al 2.o episodio, e un pò mi scappa già da ridere! a presto
06/07/2014 at 18:08
carino…vediamo il seguito…