Dove eravamo rimasti?
Simone e Caterina. Tra sogno e realtà.
Simone finalmente aveva davanti a sé suo padre.
-Ciao Simone, spero non sia troppo tardi per chiederti scusa e per poter almeno provare a rimediare per quello che ho fatto. Ero troppo giovane ed ero una persona diversa da quella che sono ora. Credimi. Sono pronto a cambiare, a rimettermi in gioco sia con te che nella mia vita.
Simone non portava rancore verso il suo vero padre. Quelle parole gli sembravano vere e piene di rimpianti. Gli diede un abbraccio sia fisico che morale che fece commuovere tutti i presenti.
Dopo altri abbracci e belle parole Simone si sedette sul divano e ritornò nuovamente a guardare Caterina. La fissava e più la fissava più si perdeva nella sua immagine, sembrava quasi sospeso tra sogno e realtà. Prese coraggio e si avvicinò.
-Caterina, ti va di uscire in giardino a prendere una boccata d’aria?
-Volentieri, andiamo.
Il giardino era curatissimo. C’erano piante di ogni genere e rose profumatissime, l’erba tagliata alla perfezione e un enorme dondolo al centro affiancato due alberi in fiore.
Parlarono a lungo. Simone si sentiva a suo agio e per nulla impacciato. L’atmosfera che si era creata era molto confidenziale e divertente. Ogni tre frasi scattava una risata e se una persona ride per tutto quello che dici, o fa parte del pubblico di Zelig, o gli piaci davvero. Appena a Simone balenò nella testa l’idea di baciarla, iniziò a perdere il controllo nella conversazione: le mani iniziarono a sudare e il discorso si faceva sempre meno interessante. La voleva baciare ma serviva la “pausa perfetta”.Quando baci una donna la prima volta non puoi chiederlo. Devi provarci e capire il momento giusto. Nella prima pausa della conversazione rimasero entrambi in silenzio ma…niente! Durò troppo poco. Nella seconda pausa lei guardava altrove. Nella terza pausa si guardarono senza dire niente il tempo necessario per far nascere un bacio. Si baciarono. Si baciarono a lungo.
-Scappiamo da qui- Disse Simone preso dalla follia di quel bacio .
-Sei matto, e dove vorresti andare?- Disse lei imbarazzata ma curiosa.
-Andiamo al mare.
Uscirono di corsa tenendosi la mano e ridendo per la pazzia che stavano per compiere. Spensero entrambi il cellulare e dopo due ore in macchina raggiunsero il mare. Era il tramonto. L’estate era ancora lontana e la spiaggia era praticamente deserta: l’atmosfera era perfetta. Rimasero abbracciati a guardare il tramonto e appena l’ultimo raggio di sole affondò nel mare fecero l’amore. Era tutto perfetto. Simone era felice e quasi non credeva a quanto fosse successo. La baciò e le disse:
-Sono davvero felice, tutto questo sembra un sogno.
-Ma Simone, questo è un sogno non lo hai ancora capito?
-Simone! Simone! Svegliati! ma cosa ti prende!?- Thaibo scuoteva suo figlio che per alcuni minuti sembrava sognasse ad occhi aperti e con dei piccoli schiaffetti riportò Simone nella realtà.
-Si, scusatemi. E’ che per un attimo credo di essermi addormentato.
Simone era stranito. Tutto quello che aveva vissuto con Caterina non era altro che un sogno. Non poteva essere vero. Sentiva ancora il profumo della sua pelle e il calore del suo corpo sulle sue mani. Si avvicinò e le disse:
-Caterina, ti va di uscire in giardino a prendere una boccata d’aria?
-No, grazie, sto bene qui- Rispose lei decisa.
Torniamo sul caso Bozzi e...
- Decidete voi, con un commento, quale disavventura fare compiere ad uno dei protagonisti (8%)
- Bozzi viene colpito da un malore e ci spostiamo tutti all'ospedale (31%)
- i "Piani Alti" della Lega Bord si presentano a casa Bozzi (62%)

30/12/2014 at 23:20
Piani alti….Ma sei fermo da parecchio, quando finisci questa storia è così bella.
08/11/2014 at 19:54
Simone e Caterina si sono addormentati uno nelle braccia dell’altro ? ……Sai cosa intendo …..
07/11/2014 at 22:47
Ho recuperato solo ora questo racconto
Sgangheratamente divertente e scanzonato quanto basta.
Meriterebbe più attenzione dai lettori
Qualche sbavatura, forse un po’ fuori tempo a prendere in giro un certo personaggio, ma avanti così
Piani alti
02/11/2014 at 16:28
Ribadisco la genialità della vicenda.
Stima per il signor Bozzi.
21/10/2014 at 13:25
Interessante questo intermezzo romantico, la storia diventa intrigante! Bravo, continua cosi! Ora aspetto che la Lega bussi alla porta dal signor Bozzi!
20/10/2014 at 20:01
Volevo proporre, ma non resisto ad assistere alla tua verve che gestisce la banda di Bozzi!!!
Hai una scrittura molto efficace: pungente, sarcastica, intelligente!
21/10/2014 at 00:59
Grazie mille
19/10/2014 at 19:48
Ciao Natan, ti ho trovato per caso sul mio profilo e adesso non riesco a smettere di seguirti.
Ma levami una curiosità, il maglione di H&M di che colore è ‘ :-)))
20/10/2014 at 15:18
Ma grazie. Per il colore del maglione fai tu 😉
20/10/2014 at 23:20
bordeaux:-)
19/10/2014 at 00:53
Inizia il confronto tra Bozzi e Simone…Lui vuole farlo entrare in politica perchè cosi facendo potrebbe ottenere più voti, però non deve dire a nessuno che lui è il suo padre naturale, lo sa già tutta Italia.
20/10/2014 at 20:13
Mi piace molto come idea 😉
21/10/2014 at 21:47
Ero ripassata perché avevo dimenticato di aver già votato e letto…Mi sono rigurgitata questo bel capitolo fino al secondo minuto di lettura e poi mi sono ricordata le parti che mi erano piaciute. Grazie del bellissimo commento lasciato da me. Forse sono pazza, sono semplicemente una maestra che adora stare con i bambini e il sistema mi sta facendo non apprezzare la scuola.
18/10/2014 at 21:20
Ci è piaciuta, un po prevedibile, ma comunque bello 😀
19/10/2014 at 00:51
Si, anche il titolo lasciava intendere. La prossima volta farò più attenzione.
20/10/2014 at 12:58
No problem, è stato comunque molto divertente 😉
17/10/2014 at 08:18
Grande Natan :-))) mi stai facendo morire dalle risate ;-)))
17/10/2014 at 20:27
Spero di continuare 😉
16/10/2014 at 12:51
Trotalo, assolutamente XD
17/10/2014 at 20:24
Lunedì nuovo capito e siamo sul filo di lana 😉
13/10/2014 at 21:52
Bellissimo, mi piace sempre di più…. La cosa degli abbracci e l’interrogazione è affascinante…. Mi ritorna alla mente quando i Coccobello facevano delle canzoni a tema simile… Sono tornata a venti anni fa….
13/10/2014 at 21:58
Collegamento mentale affascinante il tuo 😉
13/10/2014 at 20:05
Vuoi ridere? avevo letto Umberto Tozzi! comunque il mkio voto per la storia d’amore
08/10/2014 at 15:32
Hai presente la reazione di Simone quando guarda Caterina? Uguale io sulla scelta della pastiera.
Quello dei lettori di The Incipit è un colpo da maestro XD
08/10/2014 at 15:27
Per me simone cerca di baciare caterina!! Interessante pezzo, posso solo che farti i miei complimenti e attendere con enfasi il prossimo pezzo!! Intanto vorrei invitarti a passare da me, se ti va!! 🙂
08/10/2014 at 13:15
La Pastiera è cotta!
17/10/2014 at 20:28
Finalmente direi 😉
08/10/2014 at 08:16
simone ci prova con caterina
07/10/2014 at 23:49
Bacio, bacio…cavoletti…. come corri con i capitoli, mannaggia… un poco di lentezza no?
08/10/2014 at 00:26
Hai ragione troppo veloce, inizio a scrivere e in un attimo finisco, ma dovrei aspettare a pubblicarlo. Inesperienza
07/10/2014 at 09:54
Ho votato Bozzi, sabato notte. Il commento non potevo scriverlo perchè stavo con il telefono. Il capitolo mi è piaciuto parecchio. Comico e tragico nel suo essere. Vorrei un parere anche sul mio racconto se ti va…. Ciao
07/10/2014 at 11:16
Volentieri 😉
06/10/2014 at 22:28
Il giornalista, che si fa due risate…
Ho visto il tuo commento e son passato a trovarti, mi strappo dalle risate dal primo capitolo! XD
07/10/2014 at 11:16
CI spero 😉
06/10/2014 at 20:38
Mi piace moltissimo e spero davvero che arrivi il giornalista!
Ti seguo volentieri 🙂
07/10/2014 at 11:13
Ci speravo anch’io ma a quanto pare arriva la figlia di Maddalena e Giuseppe 😉
07/10/2014 at 11:49
Peccato! Sarà comunque interessantissimo 🙂
06/10/2014 at 20:32
Visto che questa è la tua prima esperienza non posso non farti i complimenti.
Mi sono ritrovato più volte durante la lettura a sorridere. Continua cosi
07/10/2014 at 11:15
Si primissima esperienza 😉
06/10/2014 at 14:22
Divertente.
Ti seguo.
07/10/2014 at 11:14
Grazie
06/10/2014 at 13:05
Giornalista!!
05/10/2014 at 17:01
Bella la modalità di scrittura, superbo e molto intelligente a mio parere anche la scelta dei nomi dei personaggi 🙂
07/10/2014 at 11:14
Grazie mille, detto da te vale doppio
04/10/2014 at 19:27
Esposito
03/10/2014 at 16:39
Il Trotalo, assolutamente
03/10/2014 at 16:22
“Simone si alzò di scatto e disse
«sdhsdsdlsdnsdsshdsdsd hdsdsd»
«Anche tu come la mamma parli quella lingua?»
«No papà questo è Napoletano» ”
MI hai preso alla sprovvista, e mi hai quasi fatto strozzare! Ahah. Complimenti per la storia! e complimenti soprattutto per il titolo (solo in un secondo momento ho collegato le due cose).
03/10/2014 at 21:48
grazie mille 😉
03/10/2014 at 14:57
Signora esposito!!! Mi aspetto grandi cose!
Passa da me 🙂
01/10/2014 at 11:00
non ci voglio andare da Bozzi! Ma mi sa che è la scelta meno quotata 😛
01/10/2014 at 08:39
Già Umberto Bozzi, ma poi Bozzi-Esposito 😀 Complimenti per l’ironia. Passa da me, se ti va.
30/09/2014 at 23:27
Umberto Bozzi Hanaha
30/09/2014 at 20:10
Qualcuno sa spiegarmi perchè mi si rimpiccioliscono i caratteri?
30/09/2014 at 17:57
Andiamo tutti a casa di Bozzi… vediamo che succede!
29/09/2014 at 22:38
ahahahah che bella storia! Già mi hai conquistato! Bravo, ti seguo 😉
30/09/2014 at 13:28
Grazie 🙂
29/09/2014 at 22:07
Carina, molto frizzante! Passa da me se ti va 🙂
29/09/2014 at 21:38
Ciao Natan, la tua storia che tu pensi essere paradossale in certi posti non lo è affatto. Faccio la maestra in una zona di frontiera, genitori di colore, genitori bianchi…. Genitori che pesano la cacca dei figli per sapere se la maestra gli ha detto la verità sul fatto se hanno mangiato o meno….Mamme, che vengono a scuola a far fare la cacca ai figli! Figli, che non si sanno pulire il culetto. Maestre che con tutto l’amore del mondo tentano di far capire alle madri che questi atteggiamenti distruggono l’autonomia dei figli. Educatrici che cercano addirittura di spiegare a bambini piccoli come si pulisce un culetto. La vita è demenziale, il tuo incipit mi piace moltissimo….Non capisco cosa è accaduto ai caratteri dove sono diminuiti in dimensione e dove sono più grandi, era scritto per caso in corsivo ?
29/09/2014 at 22:28
Sono d’accordo con te in quello che dici, non è facile fare i genitori e non voglio giudicare, io cerco semplicemente di ingrandire fino all’inverosimile gli aspetti della vita di tutti i giorni, sperando di riuscirci. Questa è la mia prima esperienza nella scrittura e non pretendo giudizi positivi 😉 . Per quanto riguarda la dimensione dei caratteri non capisco neanch’io cosa sia successo purtroppo.
29/09/2014 at 19:16
Interessante. Per me, al momento trama più surreale che paradossale. 🙂