Il Lago
Mia madre teneva in casa venti pappagalli della specie bronze-winged e li aveva addestrati a fare tutto. Le portavano gli zuccherini spiritati al brandy che lei teneva in vasetti di vetro su un vassoio d’argento. Le giravano le pagine del giornale, leggeva solo il The Times di Shreveport come per generazioni aveva fatto la sua famiglia, dalla fondazione del giornale nel 1871. Il Tribune di New Orleans non le interessava, ciò che accadeva nella grande città era troppo lontano da lei, dal lago. Le passavano la matita quando decideva di fare il cruciverba nella rubrica passatempi del quotidiano, ce n’era uno particolarmente interessato che si metteva sempre sulla sua spalla quando iniziava a scrivere. La matita frusciava sulla carta producendo un suono ovattato e strascicato, che forse lo tranquillizzava.
Non ricordo il suo nome, sono troppi e tutti uguali per me, ma lei li chiamava uno ad uno e loro sembravano capirla.
Aveva insegnato loro anche ad aprirle i sacchetti di biscotti d’avena e fragola che mangiava in continuazione, si portavano la confezione al becco aiutandosi con la zampa e poi ne strappavano un angolo. A portarle i suoi orecchini preferiti prima di uscire, le rare volte che lasciava la veranda, erano due gocce di turchese comprate nell’unico viaggio della sua vita, in Messico quando si era sposata con papà trent’anni prima.
Una sera mi confidò che a volte, per divertirsi, li nascondeva per casa e poi chiedeva a uno di loro di portarglieli, pare che riuscissero sempre a scovarli anche nei posti più impensati. Come facessero non lo so, ma li vidi con i miei occhi.
Avevano imparato a mangiare da due grandi ciotole per cani su una tovaglietta in cucina e a sporcare solo fuori casa, passando per la porta della veranda che lei lasciava sempre socchiusa. Dormivano dentro una grande voliera senza porta, aveva voluto sistemarla nel corridoio al piano di sotto.
Quando mi telefonò un mese fa chiedendomi di andare a stare da lei al lago non riuscivo a capire a cosa avrei potuto servirle io, visto che facevano tutto loro. Ma mi convinse e così lasciai temporaneamente l’appartamento a New Orleans, il mio fidanzato e due settimane dopo mi trasferii.
Avevo sistemato le mie borse nella vecchia stanza di mio zio, la cosa più preziosa che mi ero portata erano le bozze della storia che stavo scrivendo, matite, acquarelli e tutto l’occorrente per i disegni. L’editore mi aveva pagato un anticipo abbastanza generoso e potevo permettermi di dedicarmi al nuovo libro senza affanno, la storia l’avevo già in mente ed ero partita dalle illustrazioni. I bambini le adorano.
Da New Orleans, Shreveport distava 522 km e ci misi quasi metà giornata con la mia vecchia ford. Arrivata in città dovetti guidare ancora per un’ora prima di arrivare alla mia destinazione: Caddo Lake. Una zona umida, il lago misurava 103 km quadrati, raggiungeva la profondità di 49 metri e una parte varcava il confine statale finendo in Texas.
La casa era vicino alla strada provinciale, bastava scendere la radura con pochi alberi e si arrivava in riva al lago. Isolotti sparsi si innalzavano oltre il pelo dell’acqua, qualche fusto magro con poca chioma rada, cipressi, cespugli e uccelli acquatici a perdita d’occhio.
Due piani, una veranda sul retro, la casa più vicina si trovava su un’altra sponda e ci voleva almeno mezz’ora a piedi per raggiungerla. Una stazione dei ranger distava venti chilometri verso Shreveport.
Mia madre passava le sue giornate nel salotto e infatti i mobili erano rimasti quelli di una volta, quando ci abitavano i suoi nonni. Credenze di legno scuro, massicce e sempre uguali nella mia memoria, neanche i soprammobili erano cambiati, né i centrini né i quadri. Tutto immutato, mi faceva venire i brividi, ma mia madre adorava quella stanza, forse perchè la faceva tornare a tempi più felici. Si sedeva su una poltroncina verde gelatina dallo schienale alto, robusta e dall’imbottitura dura, coperta da un grande centrino rosso di cui non ricordo più la provenienza.
Era primo pomeriggio quando scesi di sotto.
«Mamma» in salotto non c’era, misi la testa fuori dalla zanzariera «Mamma».
La chiamai altre due volte e non ottenni risposta, un vago senso di pericolo mi attanagliò il petto e corsi verso la cucina.
Lanciai un grido quando un pappagallo uscì dalla stanza volandomi incontro, abbassai la testa per un pelo e lui ciangottò qualche parola senza senso. Mi appoggiai al muro per lo spavento e mi accorsi che in casa regnava il silenzio, il battito non diminuiva.
«Eccomi tesoro» mia madre sbucò dalla cucina facendomi sobbalzare.
«Accidenti, mi hai spaventato».
«Vieni».
Entrai in cucina e vidi che aveva preparato del pane tostato, i pappagalli erano appoggiati dappertutto intorno a lei.
«Vorrei parlarti del perchè ti ho chiesto di venire qui».
Aveva un tono di voce strano, preoccupato e, mi sembrò, anche spaventato. Mi sedetti al tavolo e annuii.
«Vedi, in questa casa c-».
DRIIN. Il campanello.
Nella quiete della stanza risuonò come uno sparo, sobbalzai.
Chi ha suonato al campanello?
- Un bambino con un cane (44%)
- Uno degli abitanti dell'altra casa sul lago (32%)
- Un ranger (24%)

28/11/2014 at 15:56
Geniale, il colpo di scena finale è magistrale. Hai dosato i colpi di scena in tutto il racconto, alternando momenti psicologici a momenti di orrore puro. Se era davvero un esperimento è riuscito alla grande, ma io non avevo dubbi dopo Vetro.
Io non farei il seguito, partirei per una nuova avventura. Daresti altre due pennellate su un quadro finito? Poi fai tu, se hai una bella idea puoi proseguirlo, ma io lo lascerei così, con la maledizione che ancora vige e i ragazzi salvi (più o meno) 🙂
30/11/2014 at 00:01
Io, di mio, non concepisco troppe i ritorni di storia…. del resto il seguito è sempre peggio del primo film! O quasi 🙂 Ma mi fa molto piacere che molti lettori l’abbiano suggerito, significa che la storia piaceva e i personaggi erano credibili, che è la cosa più importante ai fini del racconto. 🙂
Grazie che mi hai spronato a scriverlo :), merito tuo sul serio, mi hai convinto mesi fa a iniziare questo esperimento :).
Aspetto il nostro a quattro mani, volentierissimo!
28/11/2014 at 00:20
Meno male che è intervenuto Orson a salvare la situazione. Ha avuto fortuna. 🙂 Complimenti! E’ stata un storia horror veramente bella! Specialmente nel modo in cui hai saputo raccontarla. In effetti la frase finale si presta a un bel seguito. Aspetto di vedere cosa farai dopo le feste. Allora alla prossima. E ancora complimenti!
28/11/2014 at 13:04
Grazie mille Danica, sono contenta di averti appassionato, anche se solo per qualche settimana. E’ la vera soddisfazione! 🙂 A presto!
26/11/2014 at 20:14
Concordo con Francesco 🙂 l’ultima frase fa accapponare la pelle. Brava, non mi aspettavo il salto temporale, né quel finale ma combacia tutto perfettamente 🙂
26/11/2014 at 20:43
Graazie Thommy! Anche io tra un po’ mi aspetto il tuo finale da brivido (giallo)…. sono curiosa!
26/11/2014 at 21:16
Mi sa che hai tanto da aspettare…
26/11/2014 at 18:00
La frase finale è come un brivido lungo la schiena!
Mi dispiace aver saltato l’ultima votazione, ma avrei votato anche io per libertà. Un horror che mi è piaciuto, raffinato, attento e non scontato! Sempre brava, Serena. A rileggerti presto! 🙂
26/11/2014 at 20:42
Grazie mille francesco 🙂 mi ritroverai presto! Felice che ti sia piaicuto!
26/11/2014 at 13:55
Sono distratta da mille casini, mi ricordo all’ultimo – solo dopo aver aver aperto la pagina – che questo è l’episodio finale. E come raramente mi accade, soffro. Quando una narratrice è così empatica è difficile rinunciare a lei. Dispiaciuta con tutto il cuore che questa storia sia finita. Consapevole però che tornerai, perché altrimenti ti vengo a cercare.
L’episodio finale è perfettamente simmetrico agli accadimenti e ai punti di svolta che ci hanno condotto fin qui; e la cornice del salto temporale in avanti è trovata professionale e giusta. Ci hai regalato una sospensione con l’immagine lascata aperta di Tessa che si volta e recita la battuta finale a sua madre, – battuta aperta – e noi ci aspettiamo e immaginiamo di rimando l’espressione che può aver fatto la mamma come avessimo palleggiato con te, che sei un’ottima giocatrice e un’abile narratrice. Ti aspetto nella tua prossima storia, Serena.
26/11/2014 at 20:39
Di nuovo grazie Alessandra!
Ho visto che molti di voi mi hanno suggerito un seguito a questo storia, non è una cosa che mi è congeniale ma chissà…del resto siete voi che decidete, sempre ed è questo il bello :).
Ti rinnovo i ringraziamenti per tutti i complimenti che mi hai fatto, non preoccuparti, non dovrai cercarmi lontano… mi piace molto la dinamica di questo sito e l’iterazione che si crea con voi lettori, non ci rinuncio!
25/11/2014 at 23:02
Ultimo capitolo tenue e sommesso come la litania di una vecchia nonna, come la madre di Orson.
Hai navigato leggera tra i diversi stilemi dell’horror (gli animali sensibili, il bimbo sensitivo, la luce che si spegne, i rumori, gli spiriti i morti che parlano e che chiamano – come la madre), capace di regalare almeno tre colpi di scena compreso quello del finale che ha un retrogusto di ironia
Hai anche regalato odori, raro in un racconto, aspri e soffocanti.
Come direbbe una vecchio cantante melodico :”Serena, torna: sta casa aspetta a tte!”
25/11/2014 at 23:22
Accolgo ben volentieri l’incitamento e ho intenzione di tornare dopo le feste natalizia, se con un seguito o una nuova storia…chi lo sa!
Grazie per avermi seguito dal principio 🙂 e dei commenti sempre generosi e belli da leggere, che non guasta!
25/11/2014 at 21:16
Qualche indizio lascia pensare a un seguito, anche perché credo che il limite di battute ti abbia costretta a contenere lo sviluppo della storia.
In ogni caso, è stato un bel racconto.
Brava Serena.
25/11/2014 at 22:18
Assolutamente si, il limite mi sta sempre stretto!
Grazie Massimiliano, chissà che non siate riusciti a convincermi!
25/11/2014 at 20:22
Triste. Complimenti per questo finale a dir poco originale. Grazie alla prossima lettura. Un bacio
25/11/2014 at 22:17
Grazie Lucia 🙂
25/11/2014 at 20:17
Povera Tessa… un finale amaro ma appropriato.
E’ stata una bella esperienza leggerti, pensi che produrrai qualche spin off o sequel di questa storia?
25/11/2014 at 22:16
Vedo che sei il terzo che me lo chiede/consiglia…. magari ci penserò seriamente! 😛 Grazie!
25/11/2014 at 20:08
L’ho seguito dall’inizio sempre senza mai intervenire e immaginandomi le scene nella mia mente,l’ho trovato bellissimo e con delle idee brillanti un po’ dovunque..Brava
25/11/2014 at 18:59
Bellissimo finale, anche se mi spiace per Tessa. Ti aspetto per un nuovo esaltante racconto. Buona serata 🙂
25/11/2014 at 22:15
Grazie mille Daino! 🙂 Dopo le feste di sicuro 😛
25/11/2014 at 18:21
molto molto bello….anche se triste…
potrebbe esserci un seguito, a mio parere…magari il fango e gli indiani ritornano!!!!
pensaci!!!!
25/11/2014 at 22:14
Grazie Linda.. magari… chissà
25/11/2014 at 16:41
Complimenti. Brava fino alla fine. Ti aspettiamo per un nuovo racconto. 🙂
25/11/2014 at 22:13
Grazie!!! 🙂 Dopo le vacanze di Natale, sicuramente
25/11/2014 at 15:41
Grandissimo finale, Serena, mi hai dato i brividi! Meno male che c’era Orson di guardia e non uno Yankee cresciuto a football e patatine, altrimenti non avrebbero avuto scampo! XD A proposito, ma quindi la maledizione di Caddo Lake non è ancora stata debellata, giusto? O forse non c’è modo di farlo? Ci starebbe benissimo anche un seguito!! *_*
25/11/2014 at 22:09
Hai ragione Michele, Orson è stato fondamentale alla fine. E no, la maledizione permane…. se si possa debellare o meno non sta più a noi deciderlo :).
Purtroppo i 5000 caratteri mi tagliano sempre le gambe, ma chissà! Grazie di esser sempre stato presente!
25/11/2014 at 15:27
Diverso. Un horror diverso. Finalmente. Brava Sere’ ! Ottimo lavoro 🙂
25/11/2014 at 22:06
Grazie del complimento! Distinguersi dalla massa è sempre buona cosa 😉
25/11/2014 at 12:53
Brava brava brava 🙂 il racconto che ci hai presentato é secondo me curato e ben studiato, le scene sono ben mostrate ed emozionanti, e con questo finale hai chiuso benissimo…si percepisce l’amarezza di Isaac e la dolce follia di Tessa. Complimenti.
25/11/2014 at 12:59
Grazie Giorgia, sei la prima!
Sono contenta di averti intrattenuto per qualche settimana :).
25/11/2014 at 10:21
Premetto: a me i tre personaggi stanno simpatici.
Io voto libertà. Voto libertà perché nonostante siamo nel 2014, in molte situazioni il concetto di libertà non è poi così diverso rispetto a quello di alcuni secoli fa 🙁
Ps: se fossi stato in quella stanza non sarei rimasto cosciente, poco ma sicuro.
25/11/2014 at 11:13
Bellissimo pensiero THommy e hai proprio ragione, in effetti il senso della storia sarà proprio quello. 🙂 L’hai riassunto benissimo, passato e presente s’intrecciano.
Grazie!
24/11/2014 at 16:02
Libertà (per chi, però, resterà un mistero fino al prossimo episodio).
Arrivo purtroppo tardi per un racconto che avrebbe meritato ben altra attenzione, in virtù della tensione palpabile e della costante sensazione che ciò che ci fai vedere nasconda qualcosa che va oltre lo sguardo. E si tratta di qualcosa di terribilmente pericoloso…
L’ambientazione del lago, poi, è da brividi. Brava Serena.
24/11/2014 at 21:13
Ciao Massimiliamo! Mi fa molto piacere vederti, anche se maga un po’ in ritardo. Magari ci rifaremo alla prossima ;).
Grazie mille.
23/11/2014 at 21:54
Libertà! Dopo l’oppressione di questo magnifico capitolo credo di averne proprio bisogno. Bravissima, Serena, direi che dopo questo il finale è pronto per essere servito! 😀
23/11/2014 at 23:46
Grazie Michele! Sarai presto accontentato!
22/11/2014 at 23:55
libertà…
in assoluto questo il mio capitolo preferito…
fantastica la descrizione dell indiano putrefatto e della sua ascia spaventosa…
ci sarà un finale coi fiocchi, sicuro!complimenti, Serena….livello di bravura notevole!
23/11/2014 at 19:16
Ti ringrazio Linda, ho cercato di dare il meglio in questo episodio!
22/11/2014 at 19:21
Libertà, quella che è stata tolta ai Caddoans e per la cui perdita è stata lanciata la maledizione. Bellissimo davvero, veramente brava…un tronco morto putrescente…wow
23/11/2014 at 19:15
Grazie mille Giorgia!!
23/11/2014 at 20:04
Fai tornare Holmes? 😉
23/11/2014 at 23:46
Purtroppo credo che per Holmes non ci sia più speranza…
22/11/2014 at 12:55
Ti sembrerà strana la mia scelta, conoscendomi, ma ho scelto per la libertà. Mi sembra, dopo le immagini poetiche delle mongolfiere di Mao, che questa opzione tirerà fuori il miglior finale dalla tua penna.
Questo capitolo è davvero terrificante, una volta o l’altra faremo un horror insieme (io mi do una regolata con lo splatter, è stato un esperimento) 🙂 Non amo le storie in coppia, ma una volta o l’altra potremo farlo. Meno male l’ho letto di giorno!
Ora mi sorge una domanda, ti basteranno 5000 caratteri per finire tutto? 🙂
23/11/2014 at 19:15
Sono tutti finali molto diversi l’uno dall’altro… anche libertà vi riserverà delle sorprese 😉 o almeno spero.
Mi piacerebbe davvero scrivere qualcosa a quattro mani, ho poca esperienza al riguardo ma è un’esperienza che mi incurisisce e diverte. Quindi, a disposizione, lo sai ;).
Per lo splatter, tentando di imitare il tuo stile per mantenere la fedeltà alla storia, mi sono divertita un sacco 😛 come sai
Maledetti caratteri, raramente mi bastano -__-
21/11/2014 at 23:52
Libertà…..Stai calma non postare…Non vorrei perderti…Episodio tremendo che non ho ancora veramente chiaro. Ho un solo neurone o mi sono cagata sotto ? Devo ancora leggere Diego…. tutto questo dopo un funerale è proprio da non fare….
23/11/2014 at 19:12
Pubblicherò la fine della storia entro breve!!! Grazie!
21/11/2014 at 16:22
“Serena, ti prego: attendi prima di postare il decimo episodio. Ti prego: attendi. Devo rileggere questo episodio, tante volte, tante volte, tante volte….” continuó a ripetere MaxLap con gli occhi sbarrati e la testa ciondolante.
23/11/2014 at 19:11
Il tuo commento, devo ammetterlo, è il migliore… 😛 sei mitico. Grazie!!
23/11/2014 at 19:44
Grazie a te per averlo ispirato
21/11/2014 at 16:00
Sangue. Ormai penso sia inevitabile. Ottimo capitolo, complimenti 😉
23/11/2014 at 19:10
Grazie molte Danio 🙂
21/11/2014 at 14:17
Hai offerto un’alternativa troppo gustosa per ignorarla 😛
Si chiuda nel sangue!!! 😀
Ps qualche passaggio mi ha riacceso ricordi cine-orrorifici…brava :3
23/11/2014 at 19:10
E sangue sia….forse.. devo ancora vedere le percentuali 😛 a breve l’ultimo episodio!
21/11/2014 at 13:31
Dopo aver letto questo episodio, io voto libertà. Anche se è in minoranza. Complimenti vivissimi per questo episodio. E meno male che l’ho letto in pieno giorno, se no sai che incubi stanotte. 🙂 La tensione e la paura erano veramente palpabili. Ancora complimenti!
23/11/2014 at 19:08
Grazie Danio, cerco di dare il massimo a voi, e alla storia, essendo in dirittura d’arrivo ormai…
23/11/2014 at 19:09
Danica, scusa… ogni tanto ho problemi nel salvataggio dei commenti!
24/11/2014 at 01:12
Nessun problema. Capita. 🙂
21/11/2014 at 13:10
Mi hai messo in difficoltà con le opzioni, perbacco!!! Medito ancora un pochino mentre ti lascio il commento, perché tutte le 3 parole potrebbero dare un finale incredibile alla storia… Il sangue, la disperazione, la libertà… Brava… 😉
21/11/2014 at 13:19
Grazie mille 🙂
Sì, ogni parola porta ad una fine particolare e diversa dalle altre. 🙂
21/11/2014 at 13:10
Altro splendido episodio.
“Tessa, nell’intento di spostarsi, perse l’equilibrio e cadde. Colpì con la tempia uno spigolo e si accasciò. Il sangue iniziò a stillare, impregnando il legno poroso. …” Sembrava di esserci, l’ho proprio sentito in testa, quello spigolo maledetto!
La domanda finale mi ha ricordato un brano anni’80 intitolato There’s Never a forever… in ogni caso, carissima regina horror, io dico SANGUE.
21/11/2014 at 13:19
Sei la prima, Alessandra! Sono contenta di esser riuscita a coinvolgerti, del resto è questo lo scopo e sopratutto la soddisfazione maggiore 🙂 Grazie
21/11/2014 at 01:02
Fango e vendetta suona bene 🙂
21/11/2014 at 12:10
Benvenuto Aomame!!! grazie
19/11/2014 at 22:09
beh, ma non c’è storia: qualcosa che sa di fango e vendetta incuriosisce troppo!!!!!
19/11/2014 at 22:16
Ci contavo 😛 Grazie!
19/11/2014 at 11:30
Lois Broadcart, anche se sono in netta minoranza. Avrei voluto una svolta da horror psicologico, più che creature di fango, ma sono sicuro che non deluderai. 🙂
19/11/2014 at 13:55
Mi sembra giusto, vedrò di accontentarti 😉 Grazie!
19/11/2014 at 01:17
Lois, il fango può aspettare….e vai…brava…
19/11/2014 at 13:53
Grazie Lucia!
19/11/2014 at 00:35
Troppo invitante per non cliccarla 🙂
Ennesima prova di bravura. L’horror è il tuo campo, continua cosi,
19/11/2014 at 13:53
Ti ringrazio Diego 😉
18/11/2014 at 23:39
fango e vendetta…
un altra scena di terrore desidero leggere….come sai fare tu!!!
18/11/2014 at 23:47
grazie Linda 😛 ! Credo che sarai accontentata, viste le percentuali per ora!
18/11/2014 at 23:00
Impossibile non votare per qualcosa che sa di fango e vendetta! Poveretta Tessa, almeno qualcuno così le crederà. Questo episodio mi ha gettato ancora di più nella confusione, proprio come la tua protagonista. Mi piace. 🙂
18/11/2014 at 23:46
Danica, spero di riuscire a sciogliere tutti i tuoi dubbi… chissà che anche Tessa avrà la stessa fortuna!
GRAZIE!
18/11/2014 at 21:54
Vendetta e fango anche per me! Hai gestito questa situazione spinosa in maniera magistrale, complimenti!! A questo punto mi aspetto due ultimi episodi al cardiopalma!! XD
18/11/2014 at 22:30
Grazie Michele… io sto ancora aspettando te!! 😛
18/11/2014 at 20:23
Uhm, situazione un bel po’ complicata, immagino lo spaesamento della bimba… bell’episodio. Voto per il collega di Orson
18/11/2014 at 22:29
Grazie!!
18/11/2014 at 19:48
Fango e vendetta,adoro queste situazioni. Bel pezzo, avanti 🙂
19/11/2014 at 13:54
Grazie Danio 🙂 !
18/11/2014 at 13:34
Perbacco, ma fango e vendetta alla porta… Inquietante davvero! 🙂
18/11/2014 at 13:51
Grazie di esser passata pinkerella! 🙂
18/11/2014 at 13:05
Wow, inquietante, …. ma se alla porta busserà qualcosa che sa di fango e vendetta, tutto si tingerà di una tinta ancora più soprannaturale. Difficile immaginare che la situazione possa farsi più tensiva, ma – conoscendoti, penna horror – la vedo fattibile, come cosa. Brava davvero a creare suggestioni.
18/11/2014 at 13:50
Grazie Alessandra :)… chissà che finale ci aspetta, dipende da voi!
18/11/2014 at 11:09
Per quanto sia il collega del ranger che la signora Broadcart fossero difficili da non votare, vorrei far quadrare i conti a tutti e tre (il cane a quanto sembra sa già tutto), pertanto vendetta e fango!
18/11/2014 at 12:09
Grazie Thommy.. questa volta ho cercato, ancora più marcatamente, di darvi tre scelte che porteranno a tre finali mooolto diversi! Ognuno ha il suo 😉
18/11/2014 at 08:17
Qualcosa che sa di fango e vendetta 🙂 molto bello questo episodio, svolta inaspettata, malgrado ciò non riesco a vedere Tessa come una folle, troppi particolari…mhmmm…brava.
18/11/2014 at 12:08
Grazie 🙂 chissà.. Tessa deve ancora delinearsi come personaggio, potrebbe riservare sorprese!
18/11/2014 at 02:14
Fango e vendetta: contando sul supporto di Orson.
Bell’episodio, complimenti Serena!
18/11/2014 at 12:07
Grazie Don!!! Orson è sempre in allerta!
18/11/2014 at 02:09
Oh oh O.O questa svolta non me l’aspettavo proprio. Maledetta <3
Vediamo se incontrare una vecchia conoscenza chiarisce le cose… 😛
Capitolo chiave…bel lavoro 😉 sciapò :3
18/11/2014 at 12:06
Grazie! Ora ho pochi capitoli per sbrogliare il gomitolo, ma ce la farò 😛
18/11/2014 at 01:42
Ecchetelodicoafare: fango e vendetta.
Isaac è un bambino, ma come personaggio è un gigante. È lui scandire il tempo dell’orrore di questo racconto.
Un gigante che hai creato tu.
18/11/2014 at 01:58
Grazie mille Max 😉 sei il primo.
In questo episodio ho voluto dare scelte molto diverse, così che decidiate come volete far terminare la storia… tutto nelle vostre mani, come sempre!
Isaac è cresciuto da solo, io gli ho solo dato ciò di cui aveva bisogno, davvero!
16/11/2014 at 09:52
Altro bellissimo capitolo ricco di dettagli e scritto come solo tu sai fare. Il bambino è un personaggio prezioso perché possiede statura (il sesto senso) che gli permette di vedere oltre. La scena nell’ufficio è la parte migliore, complimenti Serena. Isaac capisce che c’è qualcosa che non va ma Tessa…?
17/11/2014 at 11:47
Grazie dei complimenti Gattopardo 🙂 Sono felice che questo capitolo-svolta vi abbia soddisfatto!
15/11/2014 at 11:44
Ciao, Serena.
Perdona l’assenza, ero in ospedale. Ho recuperato gli episodi, però. Sono stata anch’io coinvolta in un incubo… 🙂
Ho saputo che hai fatto parte della triade horror che ha compartecipato al racconto di Diego, ho letto – grazie ai link che ha rilasciato – le tre versioni. Devo confessare che io avrei scelto la tua. Jay Baren non ho avuto modo di seguirlo in passato ma – da quel che ho letto – ha una narrazione tendente alla metonimia che non mi entusiasma. Napo è per me un maestro della narrazione e per cui non lo avrei scelto solo perché l’ho sentito distante dal genere horror con le sue frasi placide e le sue descrizioni poetiche e poi, quelle digressioni occasionali di violenza, mi sono sembrate un po’ faticose, come se l’autore – potendo – le avrebbe evitate. Tuttavia lui ha una mente versatile ed è riuscito a creare qualcosa che poi , ho letto, Diego ha comunque citao e ripreso nell’episodio successivo. Perciò, tornando a te, avrei scelto la tua versione. Sei assolutamente immersa negli odori, nel sapore ferroso del sangue, nel crepitio del fogliame pestato da piedi che arrivano, insomma sei una buona penna horror. Anche in questo episodio mi sei piaciuta molto; ti rimprovero le ripetizioni, però. Non usare la stessa immagine chiamandola nel medesimo modo: porta, porta, strada, strada, ( dico per dire) usa le sensazioni. Quando hai già detto cosa e dove, e ti capita di dover ribadirlo, fallo attraverso le sensazioni del personaggio in scena: quel “cosa” e quel “dove”, come li assimila lui? Come li subisce?
Ti seguo sempre con soddisfazione.
Isaac è spaventato ma Tessa lo precede…
15/11/2014 at 16:03
Grazie del lungo commento (che denota attenzione e tempo dedicato, mai darlo per scontato) :).
Spero che adesso tu stai bene, qualunque cosa ti sia successa. 🙂
E’ stata una vera avventura continuare il racconto di Diego, mi sono davvero divertita e ti ringrazio per il giudizio.
Starò attenta alle ripetizioni, a volte mi perdo dietro ad altro e non ci sto attenta quanto dovrei!! Grazie per avermelo segnalato 🙂
13/11/2014 at 14:52
L’istinto non gli manca, capisce che in Tessa c’è qualcosa che non va
14/11/2014 at 12:16
Grazie manfred!! Domani il nuovo episodio!
12/11/2014 at 11:47
Capisce che Isaac è spaventato, ma Tessa lo blocca. Mi sa che ho sbagliato a non fidarmi del ragazzino. Questo episodio mi ha lasciato si stucco. Brava! 🙂
12/11/2014 at 12:22
Grazie Danica…era proprio quello che volevo 😛
11/11/2014 at 11:06
Capitolo spiazzante e intenso… In maggioranza, Isaac spaventato. 🙂
11/11/2014 at 13:46
Grazie pinkerella e benvenuta 🙂
11/11/2014 at 07:23
Colpo di scena magostrale, signra dell’horror psicologico 🙂 tessa lo precede. Gran bel capitolo, mi jai letteralmente spiazzato. Attendo il seguito
11/11/2014 at 13:49
Avrei bisogno di 10.000 caratteri per rendere giustizia a Tessa e Isaac ma va così 🙂 Grazie Diego!
11/11/2014 at 22:44
Oggi in metro mi sono letto il tuo Hoj… insomma quello dei lacci 😛
Poi te lo commento su meetale, bello!
10/11/2014 at 12:13
Capisce che Isaac è spaventato ma viene preceduto da Tessa.
Inquietante e inaspettato! Bravissima!
11/11/2014 at 13:48
Grazie francesco!!
Vedo che volete ancora che Tessa abbia un ruolo principale… mi sembra giusto, del resto la nostra “eroina” è lei 😉
10/11/2014 at 10:31
Vado per la maggioranza. Tessa è spaventata. Isaac è spaventato. Il ranger non sa che fare. Forse è il caso di chiarirsi tutti i dubbi… non credo che Tessa centri qualcosa e spero per il povero Isaac (che a sto punto è buono) che lo scopra presto.
10/11/2014 at 12:04
Vedremo cosa succederà…. povero Isaac :p ve la siete presa tutti con lui 😛
Grazie Thommy!
09/11/2014 at 23:45
Capisce che è spaventato, ma per quanto abbia i riflessi pronti Tessa lo precederà! ^^ Povero Isaac, e io che sospettavo di lui! Grande colpo di scena, la tensione ormai è alle stelle! Ormai non vedo l’ora di leggere il seguito! 😀
10/11/2014 at 12:03
Grazie Michele!!!! 🙂 Vediamo cosa combina Tessa… 😛
09/11/2014 at 16:38
si fa guidare dalle “sensazioni” eheh 🙂 Sempre più bello il proseguo di questa storia!
10/11/2014 at 12:02
Grazie Emanuele!!! 🙂 Chissà dove lo porteranno…
09/11/2014 at 15:57
non si cura del bambino e si rivolge a Tessa…e sarà peggio x lui….
10/11/2014 at 12:01
Di sicuro succederà qualcosa…. dopo questa svolta le cose non saranno come prima :). Grazie di seguirmi!
09/11/2014 at 14:51
Wow, che paura… Per me l’uomo ha capito che qualche cosa non va ma la ragazza lo precede….
10/11/2014 at 12:00
Mi state mettendo Isaac nei guai 😛 bravi, mi piacciono le sfide!
GrazieFederica!
09/11/2014 at 11:42
Svolta terrificante, colpo di scena da maestra.
Ho visto film horror di successo con trame meno avvincenti
Davvero brava, complimenti.
…. Tessa lo precede
10/11/2014 at 11:59
Mi fai arrossire, troppo buono… però ti ringrazio davvero! Sono felice che questa svolta vi abbia colto almeno un po’ di sorpresa. 🙂
09/11/2014 at 11:25
Molto interessante… Devo dire che mi hai preso molto con questa storia. Voto per l’Isaac spaventato 🙂
10/11/2014 at 11:58
Grazie 🙂 sono contenta che che ti piaccia!
09/11/2014 at 09:50
Capisce che Isaac è spaventato.
Bell’episodio, la trama ha preso mordente e mi piacciono anche le citazioni: lo stravolgimento dei ruoli inserito ad hoc è un bel omaggio alle trame horror degne di quel nome e poi, correggimi se sbaglio, anche l’accostamento di “Isaac” e “Clarke” non è casuale 😉
10/11/2014 at 11:57
Forse mi converrebbe dire di sì, ma, mea culpa, non c’è nessun accostamente voluto….. Clarke mi è venuto in mente per caso e Isaac è solo un nome che mi piace.
Cosa mi sono persa? 😛
Grazie!
10/11/2014 at 13:04
Niente di “serio”!
Isaac Clarke è il personaggio principale di un videogioco http://it.wikipedia.org/wiki/Isaac_Clarke
09/11/2014 at 08:15
Tessa si mette in mezzo cercando di far distogliere l’attenzione del ranger verso Isaac. TENSIONE è la parola esatta, bravissima 🙂
09/11/2014 at 02:14
Prevale l’istinto; bella sorpresa, che succede a Tessa?
10/11/2014 at 11:54
Grazie GIorgia :).
09/11/2014 at 00:27
Fidiamoci dell’istinto figlio di anni di esperienza va’ 😉
Sulla telefonata angoscia. Sallo. Ho spento il mio cellulare nel dubbio xD
09/11/2014 at 00:28
( sai che in ogni caso amo le sensazioni forti 😛 )
09/11/2014 at 00:52
Ahahah la paura serpeggia, adesso hai fatto venire l’ansia del telefono anche a me mannaggia…
09/11/2014 at 00:22
Bello il capitolo. Ora ho dimenticato i nomi. Insomma Tessa è stata al funerale di sua madre ? Mi piacciono i tre punti di vista e le scene diverse. Brava hai dato un ruolo molto particolare al bambino. Non riesco a capire cosa succede ma c’è tensione. In un qualche modo questo personaggio Orson deve aiutare Isac. Gran bel capitolo … Ma lo sapevamo già sei proprio brava.
09/11/2014 at 00:53
Grazie Lucia, sempre troppo buona :).
Cos’è che non ti è chiaro? Ti spiego, si vede che non sono riuscita a spiegarmi al meglio, la trama s’incasina a questo punto 😛
05/11/2014 at 21:37
Io voto per Isaac. Prima non mi piaceva, ma ha scoperto troppe cose da solo, e parla dei mostri/spiriti(?) come se li conoscesse. Chissà che non possa aiutare Tessa.
Ps: ma i genitori li ha questo povero bambino? 😮
05/11/2014 at 23:14
Grazie Thommy!
Sì li ha, ma non abitano al lago. 🙂
05/11/2014 at 00:37
La tentazione di seguire Isaac è troppo forte, anche se continuo a trovarlo un bambino inquietante. Siamo sicuri che non sia morto anche lui? Mah! XD Ad ogni modo seguiamolo, rimanere in casa potrebbe essere pericoloso!
Stupendo capitolo, Serena! Con ogni nuovo episodio riesci a rendere più palpabili l’atmosfera e la paura. le tue descrizioni sono vivide e questo esalta l’atmosfera horror!
Bravissima come sempre! ^^
05/11/2014 at 11:58
Mah… questo mistero, che credo interessi molti di voi, dovrà attendere ancora un episodio o due ;).
Grazie per i complimenti, davvero. Rinvigoriscono l’ego e l’impegno!
04/11/2014 at 22:36
Voto per la soffitta (netta minoranza). Ma io non mi fido di Isaac. Non vedo l’ora di leggere il prossimo episodi, per capire cosa accadrà. 🙂
05/11/2014 at 00:11
Chissà se hai ragione a non volerti affidare ad Isaac…. lo scoprirai presto 😉 grazie!
04/11/2014 at 18:22
Quel bambino non mi piace, non mi fido. Scappano “stupidamente” dalla porta principale. Mi va di fare il bastian contrario 😉 Davvero un bel capitolo, i miei complimenti 🙂
04/11/2014 at 19:50
Grazie mille! Contenta che ti sia piaciuto 🙂 mi sembra giusto confondere un po’ le acque 😉
04/11/2014 at 16:49
“Io conosco un posto” dice Isaac. E c’è da fidarsi? 😉
04/11/2014 at 19:48
Lo scoprirete tra qualche giorno 😛 Grazie!
04/11/2014 at 19:49
Lo scoprirai tra qualche giorno!
04/11/2014 at 11:34
Sempre brava
04/11/2014 at 14:02
Grazie molte Annalisa 🙂
04/11/2014 at 01:05
Vanno nel posto che conosce Isac (che non è un bambino strano o da film horror) di lui ci possiamo fidare !
Ottimo capitolo Serena, scorre benissimo. Brava.
04/11/2014 at 14:00
Sei l’unica che si fida di lui 😛
Grazie mille cara!
04/11/2014 at 00:49
Mi associo al plebiscito in favore di Isaac, posto sicuro che sicuramente,porterà malevoli sorprese: incomincio a chiedermi se isaac…
04/11/2014 at 13:59
se Isaac…. ? 🙂
Ogni domanda troverà presto, forse non troppo presto… chissà, una risposta.
03/11/2014 at 17:38
andranno nel posto che conosce Isaac….
sempre più avvincente e spaventoso!!!
03/11/2014 at 23:49
Grazie Linda 🙂
03/11/2014 at 15:56
Isaac senza dubbio conosce un posto sicuro…andiamoci. Bel episodio ricco di tensione, al prossimo;)
03/11/2014 at 23:49
Ti ringrazio Danio… vedo che vi sete affezionati un po’ tutti ad Isaac 🙂
03/11/2014 at 15:42
Molto brava Serena, episodio ricco di colpi di scena e informazioni: il ritrovamento sulla barca, il feroce antenato. Il tutto scritto con eleganza. Mi affido ad Isaac, ha lui un posto sicuro dove nascondersi.
03/11/2014 at 23:48
Grazie Gattopardo!!
03/11/2014 at 13:03
Mi accodo anch’io ad Isaac!
03/11/2014 at 23:46
Grazie!
03/11/2014 at 12:39
Editto bulgaro per le parole di Isaac! 🙂 di questo strano bambino.
Bel capitolo di tensione e spiegazioni (la foto della rimessa cala nella giusta atmosfera) con un finale davvero da brividi (se a me un bambino così strano dicesse qualcosa di simile penso che morirei d’infarto) 🙂
Brava, ennesima conferma del tuo straordinario talento in stile horror! Spero sia il primo di tanti
03/11/2014 at 23:46
Come mio fan numero uno 😉 i tuoi complimenti hanno sempre un’importanza particolare per me, quasi affettiva se così si può dire.
Grazie mille!
05/11/2014 at 21:40
Tu parli di infarti!
06/11/2014 at 09:30
ahahhaha bella questa continuazione della mia frase, in effetti…
06/11/2014 at 09:56
🙂
03/11/2014 at 06:25
Isaac conosce un posto, i ragazzini ne conoscono sempre uno 🙂 nell’episodio, l’aumento della tensione tra i sandwich e il risveglio di Isaac è reso molto bene, brava.
03/11/2014 at 23:45
Grazie Giorgia! I vostri commenti positivi sono la migliore conferma che si è fatto un buon lavoro 🙂
03/11/2014 at 04:14
Sicuramente via dalla casa. Ormai la razionalità si sta dissolvendo…diamo retta al pargolo e incrociamo le dita xD
03/11/2014 at 23:44
Io la seguo poco e malvolentieri la razionalità 😛
03/11/2014 at 01:45
Voto per la proposta di Isaac… Bello il motivo per cui i Caddo ce l’hanno con Tessa e famiglia, e voglio vedere cos’ha in mente il bambino!
03/11/2014 at 23:43
Credo che sarai accontentato! Hanno tutti confermato la tua prima scelta 😉
31/10/2014 at 00:52
A me le robe coi numeri fanno schizzare la testa, in un mio capitolo ho fatto un giochetto simile un po’ “parodiato”.
Sottoterra comunque, da amante del claustrofobismo (nuovo termine inventato ora) in stile Tarantino!
01/11/2014 at 00:02
Mi piace molto la tua parola inventata, rende benissimo l’idea :p
Grazie di essere dei nostri!!
Sono contenta che a qualcuno piaccia il “sottoterra”… avrebbe un risvolto interessante!
30/10/2014 at 00:30
Mi piace il fatto che stai coinvolgendo gli animali in modo attivo, non solo per suscitare compassione come succede spesso!
La scena del bambino poteva tranquillamente prendere un episodio intero, secondo me e leggendo il resto sono sicuro che anche tu l’avevi immaginata meno frettolosa: si poteva giocare con la suspense e chiudere al momento dell’apertura della cassetta, per esempio!
Per il resto, i protagonisti degli horror amano correre incontro alla morte: la cabina sul lago mi pare il posto meno raccomandabile 😛
30/10/2014 at 11:23
Purtroppo a volte i 5000 caratteri mi sembrano una prigione, molte volte 😛 ma che vuoi farci!
Grazie di essere dei nostri, spero che la storia ti piaccia :).
La rimessa spopola!
30/10/2014 at 12:55
Vero, ho postato 2 episodi proprio per quel motivo!
La storia mi piace, anzi, sono curioso di sapere che ruolo hanno il ragazzino e Holmes!
29/10/2014 at 13:21
Nella rimessa (perché no sottoterra nella stessa?)
Ottima scelta, ai fini della suspense, la nuova visita del bambino, davvero inquietante.
Bella la foto della mansarda, le altre due (celebri) foto, molto stereopitate, non sono all’altezza dei tuoi personaggi
29/10/2014 at 16:50
Bella l’idea del sottoterra nella rimessa, magari la rubo… vedremo come si sviluppa!
In realtà, mea culpa, per me non erano stereotipate perchè non so chi siano quegli attori né a chi facciano riferimento nelle foto. Ma comunque colpa mia :), la foto della ragazza è stata l’unica che ho trovato con l’espressione che cercavo. Il bambino era l’unico che combaciasse con la descrizione che ne avevo fatto, scelte pratiche :).
29/10/2014 at 00:14
Essendo un horror ho votato sottoterra 😉
29/10/2014 at 12:18
Opzione bistrattata, ma che piaceva molto anche a me 😉 grazie!
28/10/2014 at 20:21
Il lago e i cadaveri sono spesso una triste associazione, questa è la motivazione della scelta. Al prossimo capitolo, Serena.
29/10/2014 at 00:08
Grazie di essere passato 🙂
28/10/2014 at 15:41
Impossibile non votare per la rimessa in riva al lago. Un po’ perché prima d’aver trovato la cassaforte vuota Tessa si è ricordata del nonno che l’aveva comprata. Lo stesso che aveva scritto la targhetta vicino alle chiavi della rimessa. E’ un invito troppo ghiotto per non seguirlo. 🙂 La foto del bambino è stata inquietante. Solo un appunto. Hai scritto: “Tessa lo illuminò e vidi un buco nel legno rosicchiato e degli stracci luridi.” Mi sa che pur scrivendo in terza persona ti sei immedesimata anche tu. E su questo ti capisco, chi non lo sarebbe. 🙂 Ciò non lo toglie che la storia rimane pure sempre bella.
28/10/2014 at 19:26
Non mi ero accorta della svista :)!
Grazie dell’attenzione e sì, vedo che la rimessa , va a ruba!
27/10/2014 at 22:59
solo l’8% sottoterra???
E’ un’ipotesi inquietante!!
Gran bel capitolo, mi mancava il fiato Serena! Complimentoni!
E soprattutto, perché il bambino cercava la mamma di Tessa?? e dove è finita? Misteri su misteri 🙂 molto psicologico, brava, come in Vetro riesci a giocare con la psicologia, tu mi farai fare degli incubi…
27/10/2014 at 23:46
Anche il credevo che sottoterra destasse più curiosità, per ogni opzione c’è una storia diversa… ma chissà 😛 forse fa troppa paura, sono contenta che tu l’abbia scelto!!
Grazie mille, davvero 🙂 ci tengo a spaventarti 😛
27/10/2014 at 22:51
No, non è un bambino che inviterei a una festa di compleanno ^_^
L’inquietudine sale su per la gola… ora immagino che nella libreria del nonno ci sia una chiave per decifrare il codice. Oppure svelerà altri orrori^
27/10/2014 at 23:44
Grazie nickleby 😉 ! La libreria comincia a piacere… sono contenta 🙂
27/10/2014 at 18:18
Nella libreria del nonno, anche se sono in minoranza…
Decisamente inquietante questo capitolo! La presenza del bambino aggiunge ulteriore mistero… 🙂
27/10/2014 at 23:43
Grazie francesco!!
27/10/2014 at 01:17
Nella rimessa in riva al lago! Mamma mia quanto è creepy questa situazione! Come ha fatto il cadavere a sparire? E soprattutto… perché questo bambino mi dà i brividi? XD
Grande capitolo come sempre, Serena! 😉
27/10/2014 at 11:41
Grazie Michele!!!!
Scoprirai tutto… a tempo debito!
27/10/2014 at 00:01
Accidenti, i miei complimenti! Una storia Horror con i controfiocchi, che fa venire davvero i brividi. Mi sento di dire solo una cosa: forse lo stile è troppo veloce. Alcune parti ho fatto fatica a comprenderle, altre le ho trovate poco curate, ma secondo me perché sono descritte in modo frettoloso. Forse è una mia impressione, non lo so. Forse un’attenzione in più in alcune scene può rendere l’atmosfera ancora più terrificante e inquietante. L’effetto resta comunque lo stesso, un’ansia crescente che ti sprona a continuare a leggere per scoprire come va avanti il tutto. Voglio seguirti! (E punto sulla rimessa in riva al lago)
27/10/2014 at 11:40
Grazie di esserti unito alla compagnia 🙂 !
Ogni consiglio è ben accetto, ne terrò conto da adesso in poi. A volte i 5000 caratteri mi tradiscono, credo sia quella la causa a monte, taglia qui e sistema là per farci stare un pò tutti i momenti salienti e inevitabilmente qualcosa viene ridotto.
Per le prossime ci starò attenta, grazie!
26/10/2014 at 21:02
Morirò. Ma devo sapere cribbio! Alla rimessa! XD
Gestione dei picchi e delle cadute di tensione notevole. Clap clap clap. ^^
26/10/2014 at 21:50
Alla fine ti devo regalare un viaggio relax, per forza, mi tocca!
26/10/2014 at 21:55
Io non ho detto nulla… 😛
26/10/2014 at 20:47
Direi nella libreria del nonno. Alla prossima 🙂
26/10/2014 at 21:49
Grazie Daino!
26/10/2014 at 19:36
Secondo me finisce nella rimessa. Sarà, ma a me quel bambino non convince molto … brrr…
26/10/2014 at 21:48
Grazie Thommy! Eeeh chissà… prima o poi vi svelerò un segreto 😛
26/10/2014 at 19:25
Diciamo, che sei una lettura che nonostante crea una atmosfera di tensione mi piace e mi da qualche cosa di positivo. Dopo averti letta, mi consolo delle cose brutte che leggo (specie oggi), non nelle storie, che trovo sempre bellissime. Brava. Scorre proprio bene. Stavo scrivendo il mio capitolo cinque, ma poi mi è passata la voglia, il tema è la cattiveria e ne sto verificando e vedendo troppa… Il tuo capitolo, è scritto bene, non ti sto leccando non è nel mio stile. Continua così. Brava.
26/10/2014 at 21:48
Grazie Lucia!
Ci lotto molto per mantenere alta la tensione, ma anche per darle un po’ di corda, giusto per farla impennare di colpo… non sempre è facile! La vostra soddisfazione è la miglior conferma 😉
26/10/2014 at 21:49
te possino… e mo? Mannaggia… dove sta sto corpo…non mi puoi fare questo sono troppo curiosa..per rimanere appesa 10 giorni…umm
26/10/2014 at 21:51
Dovrai aspettare fino a lunedì prossimo!
… Secondo te dov’è?
26/10/2014 at 16:51
pure io ho votato x la rimessa….x ora punteggio sbloccato!!!!
ho apprezzato molto la descrizione del solaio con tutti i suoi oggetti abbandonati…
26/10/2014 at 21:46
Grazie Linda… ormai lo sanno tutti, le descrizioni sono la mia passione e speriamo mi riescan sempre bene 🙂
26/10/2014 at 16:40
Perdonami per il 50 e 50 a cui ti ho portata, ma io ho votato per la rimessa. Sono sicura che presto il punteggio si sbloccherà.
Episodio ottimo, ben mostrato, ben concepito, ben articolato. Brava, ragazza. 🙂
26/10/2014 at 21:44
Grazie mille, troppi complimenti Alessandra! ;p
26/10/2014 at 21:59
Ehi, ragazza! Non sono complimenti. Io i complimenti non li so fare e non li sopporto. Se tu hai saputo mostrare, io che colpa ne ho?
🙂
26/10/2014 at 22:02
Se eri capace chissà cosa succedeva!! :*
26/10/2014 at 16:28
La valigetta vuota mi ha lasciato un momento di “ghiaccio” XD Il blocco secco del ritmo non me lo aspettavo! Vado nella libreria del nonno
26/10/2014 at 16:35
Alti e bassi. L’inaspettato, , il segreto della tensione 😛 o almeno spero!
23/10/2014 at 08:58
Io partirei dai numeri!
Al suo posto, comunque, con tutta l’ansia e la paura della situazione, io non riuscirei mai a ricordarmeli tutti! 😛
23/10/2014 at 13:51
Chissà, magari anche lei potrebbe avere dei problemi 😉
Grazie!
21/10/2014 at 23:10
Mi sa che da oggi guarderò i pappagalli con molta più paura… va bene, questo è un racconto da non leggere la notte prima di andare a dormire!
Voto per indagare sui numeri.
22/10/2014 at 10:42
Grazie Nickleby! 😉
21/10/2014 at 22:35
scoprire i numeri…che scena….sensazionale!!!!
22/10/2014 at 10:41
Grazie di cuore Linda!!!
21/10/2014 at 12:32
Letto tutto… e meno male che l’ho fatto alla luce del giorno. Mi piace! Mette proprio i brividi. Ho votato per scoprire il significato dei numeri. L’ho portato in parità con le informazioni sulla leggenda. Alla fine ce l’ho fatto e leggere la tua storia. Ti seguo.
21/10/2014 at 13:50
Grazie Danica e benvenuta!! 🙂
Sono felice che ti sia piaciuta tanto da rimetterti in pari in una volta sola, so che non è facile al quarto capitolo!
21/10/2014 at 15:03
Ammetto che avevo già letto il primo episodio. Quando la tua storia era stata messa in primo piano. Poi per mancanza di tempo ti avevo perso di vista. Per fortuna quando ho visto uno dei tuoi commenti alla mia storia mi sono ricordata di te. 🙂 E mi sono rimessa in pari.
21/10/2014 at 17:17
Beh ti ringrazio 🙂
21/10/2014 at 09:39
Se le sono stati sussurrati dalla madre in punto di morte ci sarà un motivo… pertanto, segue la pista dei numeri 🙂 agghiacciante una morte senza arma
21/10/2014 at 13:49
Gli spiriti operano in modi misteriosi 😉 .
Grazie Thommy!
21/10/2014 at 08:38
Inizia a cercare info… ho iniziato bene la mattinata, tra te e Diego! Allegria! Però un pò di adrenalina per svegliarsi va più che bene!
21/10/2014 at 13:49
ahahah 🙂 hai ragione!!
Grazie Nunzia!
21/10/2014 at 00:34
Mi piace questo capitolo quattro. La tensione è giusta e non sei caduta nel super Horror, belle e sceniche tutte le immagini. Intanto anche io sto al capitolo 4. E’ scritto bene Serena complimenti.
21/10/2014 at 13:48
Grazie Lucia, non sempre è facile calibrare la giusta dose di tensione e paura :).
20/10/2014 at 19:53
nella realtà occorrerebbe chiamare la polizia, ma in un horror, indaghiamo la leggenda.
Tensione e mistero a mille, oltre a bellissime immagini: la massa blu ad esempio è la scena della morte con le parole, prima, e i numeri farfugliati.
Il racconto non perde un colpo
20/10/2014 at 19:58
Tessa è ancora sotto shock, ragionare con lucidità è ancora lungi da lei… ma presto dovrà farlo, che lo voglia o meno :).
Grazie dei complimenti, mi rincuori, l’horror tiene sempre in scacco anche a me.. piacerà? la tensione resiste?
Mi illumini su tutto e ti ringrazio, oltre che per essere sempre qui con me! 🙂
20/10/2014 at 19:18
Molto, molto, molto, molto, ho già detto molto? Bellooo!!! Io cercherei di capire cosa sono quei numeri.
20/10/2014 at 19:56
Grazie molte molte molte molte e molte Natan!!!! 🙂
20/10/2014 at 18:49
Come prima cosa io chiamerei la polizia, così a scanso di equivoci. Sai, non vorrei che mentre sto cercando l’oggetto legato a quei numeri (una cassaforte?) bussasse il lattaio e mi trovasse con il cadavere della mamma ancora fresco, nessun alibi e tre animali come unici testimoni! XD Scherzi a parte, visto lo shock di veder morire la propria madre io chiamerei davvero qualcuno, per cercare l’origine dei numeri c’è sempre tempo!
Bellissima atmosfera, e gli spiriti inquieti e vendicativi mi ricordano quelli di “The Fog”, un capolavoro di John Carpenter, solo che qui la vicenda si svolge in una palude! ^^
Per risolvere la questione servirà forse il fiuto di Holmes? (Non è un caso se l’hai chiamato così, vero?) XD
20/10/2014 at 19:55
Ciao Michele, bello sentirti! :).
Non ho dimenticato che c’è un cadavere fresco fresco in casa e che un ospite potrebbe sentirsi un pelo in imbarazzo :p ma sto giocando sullo shock di Tessa, in questo momento non riesce ancora a ragionare con lucidità e razionalmente. Lo dovra fare presto, che lo voglia o meno :).
Magari gli animali fossero solo tre, per altro :P, sono diciassette pennuti più il mitIco Holmes: un nome, una garanzia. 🙂
Grazie per essere sempre presente!!
20/10/2014 at 18:27
Contattiamo qualcuno…cribbio! XD
*voce rotta dall’angoscia*
( complimenti. A far morire un personaggio ci vuole sempre coraggio. Ed è una cosa non da tutti. )
20/10/2014 at 18:42
Ci voleva un cambio di situazione, ma forte e ho pensato che lasciare Tessa sola con Holmes e i tuoi amati pennuti fosse una scelta strategica notevole 😛 eheh
20/10/2014 at 19:23
E alle mie coronarie non ci pensa nessuno U_u
20/10/2014 at 19:55
Se arrivi fino alla fine senza votare dall’ospedale, ti darò un premio! 😛
20/10/2014 at 20:07
Guarda che ho un’ottima memoria! XD
20/10/2014 at 17:58
Ciao Serena, io cercherei informazioni sulla leggenda di Caddo Lake. Interessante e ben descritta la leggenda e un pò triste che la madre di Tessa sia dovuta morire, brava.
20/10/2014 at 18:26
Grazie Giorgia…vediamo un pò chi la spunta 😉
20/10/2014 at 17:21
Numeri, quando ci sono i numeri di mezzo mi piace sempre!
E poi anche questa cosa delle foto dovrò riuscire a copiartela, dà quel tocco di reale in più…
20/10/2014 at 18:25
Io l’ho imparata dalla mia seconda storia, lì ho usato molto le fotografie o i disegni. Trovo che dia un qualcosa in più 🙂 e poi è divertente cercarle!
Grazie!
20/10/2014 at 23:13
Sicuramente rendono la trama più “concreta”… Ok viaggiare con l’immaginazione, ma se basa su un tocco di realtà siamo su un gradino più elevato!
20/10/2014 at 16:56
Bello, incalzante. Ho votato per la persona, chissà chi è. Alla prossima e…occhio al fango 😉
20/10/2014 at 18:24
Grazie del consiglio 😛 e, come sempre, di esser passato di qui!!
20/10/2014 at 16:55
Come vedi ti sto seguendo… e stavolta dico che deve chiamare l’unica persona che può aiutarla. Episodio suggestivo, bella fotografia…
20/10/2014 at 18:24
Grazie Alessandra, sono contenta che mi segui :).
20/10/2014 at 16:52
La mia scelta per ora ha il 100%:-) ovvero la storia dei caddo ahahaha scherzo i numeri. Hai toccato un nervo scoperto, ho un po’ una fissa per i numeri, come in lost. Il capitolo è misterioso e angosciante, spero sia la prima di altre storie horror. Allora vai con i numeri!! :-):-)
Non ho potuto fare a meno di sorridere quando hai scritto degli indiani, proprio dieci, come quelli della Christie
20/10/2014 at 18:23
In realtà non ci ho pensato! 🙂 Ma il paragone mi va benissimo!
Grazie Diego, del resto sei stato il mio primo “horror fan” :P.
15/10/2014 at 16:29
Ti sto leggendo, Serena. Questo non è un periodo che si adatta a una storia horror, per me. Tuttavia, ti sto leggendo. Piano, per non farmi male. A volte sei vivida da farmene. Ti seguo.
15/10/2014 at 18:53
Cara, sono imbarazzata dalle tue parole e al contempo ti ringrazio per il complimento che, velatamente e nonostante il tono del suo discorso, mi hai fatto.
Sono felice che mi segui, l’unica cosa che posso dirti è di ricordare sempre che, almeno le mie, sono tutte invenzioni della mia testolina.
Un abbraccio e grazie di essere qui.
13/10/2014 at 21:36
Ti seguo perché vedo che hai una considerevole abilità nel rendere le scene concitate e di angoscia… hai già avuto per caso esperienze nell’horror? Intanto voto per il fumo! ^_^
13/10/2014 at 22:34
Grazie mille Nickleby! 🙂 Felice di averti tra noi.
Ho solo scritto tre racconti prima di cimentarmi in quest’avventura, su consiglio di un amico :). Sono felice che dia così tanta soddisfazione
20/10/2014 at 16:47
L’amico sarei io? 🙂
20/10/2014 at 18:41
Ti tocca! 😛
13/10/2014 at 19:57
ottimo finale! andiamo nel fango, come wrestlers
13/10/2014 at 21:24
eheheh grazie!
13/10/2014 at 17:32
Sono assolutamente per i fiori… Ora ti invidio anche il modo di scrivere le scene più concitate. Io nelle mie perdo sempre un mucchio di particolari, complici i 5000 caratteri per capitolo… (a proposito di capitoli, tra qualche ora pubblico l’ultimo!)
13/10/2014 at 19:12
Si si si, seguo la tua storia con molto piacere! Non vedo l’ora di leggerti Michele 🙂
Ti ringrazio, ma mi imbarazzi ;). E’ un’esperienza “quasi” nuova anche per me l’horror, comunque una delle prime e devo ancora prendere le misure delle scene di paura, di quelle più concitate e di quelle di pausa. Sono molto contenta di aver colto nel segno per ora :).
Di solito, di getto, scrivo più di 5000 e poi devo limare qua e là. Per me, chi mi segue e conosce lo sa, i dettagli sono la cosa più importante, non sarei io se non ci fossero :).
13/10/2014 at 20:52
E’ una tecnica che funziona, direi che hai solo da affinarla :3 (io comunque sto ancora cercando di imitare il tuo modo di gestire i dettagli… inizio a pensare che non sia il mio stile XD)
13/10/2014 at 21:24
Io non è che mi sia messa lì a studiarlo, in realtà non saprei neanche spiegarti COME si fa…. è semplicemente il mio modo di scrivere 🙂
13/10/2014 at 21:35
Credo che la risposta sia “Ognuno ha il suo stile, se ce l’ha!”
14/10/2014 at 10:48
Esatto, sperando di si 😛
14/10/2014 at 23:58
Secondo me si, o non starei ammattendo per quei dettagli XD
13/10/2014 at 16:52
Fumo.
Molto coinvolgente! Sono molto curioso di scoprire qual è il mistero che si cela dietro tutto questo. 🙂
13/10/2014 at 19:09
Grazie francesco! PIano piano si scoprirà tutto!
13/10/2014 at 10:58
Voglio metterti in difficoltà sapendo che la supererai, quindi, vada per i fiori 🙂
13/10/2014 at 19:09
Per fiori ho già tutta un’idea 😛
12/10/2014 at 17:50
Per aumentare la tensione io direi fumo, annebbia il cervello e in questo caso dovrebbe far crescere la paura
13/10/2014 at 10:33
Grazie Thommy!
12/10/2014 at 13:37
Bravissima, descrizione magistrale! Io sento odore di fango…
13/10/2014 at 10:33
Grazie Nunzia!! Sono contenta di averti tra i nostri e soprattutto di riuscire a tenerti sulle spine 🙂
12/10/2014 at 12:20
Il fango mi tentava, ma penso, forse solo io viste le percentuali, che i fiori, soprattutto se marci, potrebbero riservare delle sorprese. Brava Serena, ti seguo sempre con interesse
13/10/2014 at 10:32
Rigrazie Diego, averti tra i lettori è un orgoglio 😉
13/10/2014 at 10:38
Ho iniziato anche io una storia b-movie horror 🙂
12/10/2014 at 10:27
Io morirò prima del capitolo 10.
Fumo. XD
13/10/2014 at 10:32
Aahahahh sei fantastico 😛 graazie
12/10/2014 at 09:06
😉
[fango]
13/10/2014 at 10:31
Grazie Napo 🙂
12/10/2014 at 00:32
Assolutamente fiori…in una situazione tanto terrificante, il profumo dei fiori non può che essere associato a qualcosa di degenerato, che in passato è stato sublime.
12/10/2014 at 17:48
Giorgia credo che non ti abbia preso il voto, perché anche io ho votato fiori dopo di te, ma era ancora allo 0% prima del mio voto… forse non te lo ha preso…
12/10/2014 at 18:07
ho rimediato, grazie Diego
13/10/2014 at 10:31
Grazie per la tua attenzione Diego 🙂
13/10/2014 at 10:30
Grazie GIorgia, in effetti è quello che ho in mente se penso ai fiori in questa situazione… vedremo cosa ne esce!
11/10/2014 at 23:48
Tensione alle stelle.
Anch’io tutto mi attendevo, ma non un coltello.
Sublime l’idea del conteggio per allontanare il terrore
Fango
13/10/2014 at 10:29
Grazie Max, felice di avervi presi alla sprovvista 😛
11/10/2014 at 19:10
Per me fumo. Non chiedermi perché, mi ispirava. E poi l’odore di fumo in luoghi chiusi fa mancare l’aria e aumenta il panico! ^^ Grandioso terzo capitolo, mi aspettavo colpi contro la porta, ma assolutamente non un coltello! XD Quale segreto si nasconde in questa casa? E perché è iniziato solo da poco?
11/10/2014 at 19:11
Lo scoprirete presto 😛 !
Grazie Michele!
11/10/2014 at 17:42
Diciamo che ci hai messi nel fango, non sappiamo dove stiamo andando….Insomma, sono tre capitoli che so solo poco, poco….. suspance….
11/10/2014 at 17:46
Non ho capito se è una cosa buona o no 😛
11/10/2014 at 17:59
Buona. Mi scrivi in privato luciasparagna@hotmail.com
11/10/2014 at 17:09
Fango, tipo ritorno dei morti viventi. Alla prossima 🙂
11/10/2014 at 17:12
Grazie Danio!
10/10/2014 at 23:31
La terza è proprio da horror 😉 Al prossimo episodio.
11/10/2014 at 13:07
Grazie di esser passata!
10/10/2014 at 18:04
Va via la luce! Dialogo brillante e atmosfera da paura! Complimenti Serena, mi hai catturato come al solito! Adoro la piega che ha preso la trama e attendo con ansia il seguito! *_*
11/10/2014 at 13:06
Grazie Michele 🙂 oggi o domani nuovo episodio!
10/10/2014 at 09:54
😉
[buio]
10/10/2014 at 11:52
Grazie Napo!
08/10/2014 at 09:53
Ma vediamo dietro alla porta chi si cela… eheheh… 😉
08/10/2014 at 13:07
Grazie di esser passato Massimo!! Vediamo che succede…
07/10/2014 at 23:59
L’opzione della luce che si spegne mi fa troppa paura, ho votato per dei rumori alla porta!
08/10/2014 at 13:06
Grazie fede! Il terzo episodio arriverà in pochissimi giorni!
07/10/2014 at 10:06
Anche tu, fai parte delle storie lette e non votata sabato notte alla festa mussulmana…. I primi 90 minuti, li ho passati in lettura, dopo mi sono inserita …gran bel capitolo…Mi è piaciuto molto, ho votato per lei con il coltello. Bella l’immagine del cane e del bambino insieme, anche l’aria di mistero e la suspance finale…. Intanto c’è il mio capitolo 3…. non so se ti interessa…baci baci….
07/10/2014 at 10:30
Grazie di essere dei nostri Lucia!!
Passo sicuramente!
07/10/2014 at 08:54
Al buio tutto si fa più spaventoso… ti giuro che dalla paura le lacrime sono venute anche a me 🙂
07/10/2014 at 10:29
Questo buio vi è piaciuto particolarmente vedo 😛
07/10/2014 at 13:50
Piaciuto… spaventato semmai !
07/10/2014 at 08:10
… sembra davvero l’atmosfera dei racconti di King! Sei stata molto brava a creare questa situazione di apprensione che precede le scene di terrore… cosa succederà? Io credo che rimarranno al buio!
07/10/2014 at 10:29
Nunzia se mi dici così arrosisco sul serio! King è uno dei miei pilastri 🙂 ti ringrazio davvero.
07/10/2014 at 05:22
Magistrale! Secondo me qualcuno batte alla porta. Tensione che si taglia a fette, con il tuo dire non dire. Bravissima
07/10/2014 at 10:28
Se me lo dici tu ci credo :). Mentre scrivo non riesco mai a capire se sono sulla strada giusta, sarà una caratteristica dello scrivere horror? Mah! Grazie Diego!
06/10/2014 at 16:43
Va via la luce. E al buio tutto può succedere!
Anche qui hai introdotto un animale in aiuto alla protagonista! 😀
06/10/2014 at 18:39
Amo gli animali 🙂 e nell’horror ci stanno bene, l’ho imparato da Stephen King 😉
06/10/2014 at 16:25
Qualcosa batte contro la porta, che fa bene ai cardiopatici!
Continua così, hai uno stile di scrittura che mi attrae molto :3
06/10/2014 at 18:39
Grazie Michele!!
06/10/2014 at 13:24
Va via la luce ma io ho paura 😉
06/10/2014 at 13:41
Fidati che anche io 😛 meglio se il prossimo episodio non lo scrivo di sera!
06/10/2014 at 08:58
Va via la luce: terrore puro 🙂
06/10/2014 at 13:03
Mi sembrate tutti molto concordi questa volta 😛
06/10/2014 at 00:28
Per accrescere la tensione, che non basta masi, qualcosa batte alla porta 🙂 brrrr, meno male che hai inserito il cane.
06/10/2014 at 13:02
Holmes ci sarà d’aiuto!!
05/10/2014 at 21:46
mamma, che ansiaaaaaaaaaaaaa……!!!!!!!!!!!!!
e se andrà via la luce, poi…..brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!! :O
bravissima, comunque….tensione alle stelle!!!!
05/10/2014 at 22:24
Graazie Linda, mi rincuori! Sono felice che abbia provocato le giuste sensazioni 🙂
05/10/2014 at 21:46
Silenzio di colpo e buio…terrificante 🙂
05/10/2014 at 22:23
Grazie Danio!!!
05/10/2014 at 21:29
Aumentiamo la tensione va…buio! XD
Quei pappagalli però che ansia Sere’ …io c morirei dall’angoscia xD
05/10/2014 at 22:22
😛 😛 sono sulla buona strada allora!
05/10/2014 at 22:24
Dannata! XD tu vuoi la mia fine ! XD
05/10/2014 at 22:42
Lo ammetto… sei il lettore/cavia zero! 😛
05/10/2014 at 22:45
Azz…è uno sporco lavoro ma… xD
05/10/2014 at 23:03
Ti tocca! E la smetti di farmi stare sulle spine TU? :p quando ti rileggo??
05/10/2014 at 23:05
Mhuahahahah… Ne parliamo in pvt…? T va? Mail? 🙂
06/10/2014 at 00:04
Scusa il ritardo nella risposta!!
La mia mail è lavezziserena@yahoo.it, se vuoi mi trovi anche su fb come Serena Lavezzi.
Scrivimi pure, per ora ti do la buonanotte e stacco!
02/10/2014 at 17:35
Ho votato per uno dei vicini, inquietante e misterioso. Mi piace, ti seguo 🙂
02/10/2014 at 17:54
Grazie Danio!!
01/10/2014 at 22:40
Voto per il ranger
02/10/2014 at 13:23
Grazie e benvenuto!
01/10/2014 at 19:52
ho votato per il bambino e il cane in particolare per un racconto horror penso che la figura del bambino sia molto suggestiva e misteriosa. incipit scritto benissimo, fin nei minimi dettagli! a rileggerti
01/10/2014 at 21:27
Vudi grazie di esserti unito a noi!!
30/09/2014 at 20:11
Un ranger, che fa molto King
30/09/2014 at 20:52
Amo King *___* grazie!
01/10/2014 at 00:11
come intuibile dalla mia immagine (Roland dalla saga La Torre Nera) siamo in due 😀
30/09/2014 at 10:01
Un bambino con un cane. Non ce l’hai ancora citato, quindi mi risuona anormale e terrificante 🙂
30/09/2014 at 11:22
Grazie Thommy!!
29/09/2014 at 20:57
Ciao Serena! Bentornata!! Scusa il ritardo, mi ero perso la notifica che mi annunciava il tuo nuovo racconto! *_* Ed è pure di genere horror, sono già curiosissimo! Pensa che ero convinto che avrebbe trovato la madre sbranata dai pappagalli, o qualcosa del genere. Ho proprio una mente malata! :p
Ad ogni modo ho votato per il bambino con il cane, perché mi piace l’idea. XD
Ovviamente ti seguo, come sempre! 😉
29/09/2014 at 21:06
Ciao Michele! Vedrai che ti sto riservando delle belle sorprese!
E tu non farmi aspettare troppo eh 😛 Graaazie
29/09/2014 at 13:29
Un bambino con un cane (ops… parità!).
Accattivante, non c’è che dire! 🙂 Immagino, poi, che tutti i pappagalli avranno un loro ruolo.
Ti seguo!
29/09/2014 at 15:05
Grazie francesco!
29/09/2014 at 09:29
Bell’Incipit, complimenti: prima conduci il lettore in un percorso di descrizioni e di memorie, poi fai aumentare la tensione, la allenti un attimo e poi di nuovo: la madre preoccupata, il campanello. Ti seguo anche se l’horror non è il mio genere. P.s. Un bambino con il cane
29/09/2014 at 11:09
Grazie Max! Spero di non deludere le tue aspettative :), anche per me l’horror è un esperimento (qualcosa ho già scritto, è piaciuto e su consiglio ho deciso di rischiare:P vedremo cosa esce!)
29/09/2014 at 00:13
Uno degli abitanti dell’altra casa.
Non sai quanto mi piacerebbe vivere là 🙂 assieme a pappagalli, gatti e cani. Ma credo che nel tuo racconto ci sarà una sorpresa, vedremo di che genere. Molto ben scritto, complimenti, ti seguo.
29/09/2014 at 11:06
Ciao Giorgia!!
Qualche sorpresa ci sarà di sicuro e spero vi stupirà! 🙂 Grazie .
28/09/2014 at 17:39
Mi piace l’idea del bambino con il cane… apprezzo molto questo tuo indugiare tra i particolari della casa, le descrizioni sono minuziose, cesellate e rendono la scena vivida e chiara. Sono sicura che sarà un’altra bellissima storia… 🙂
28/09/2014 at 20:24
Nunzia sono felice di rivederti dalle “mie” parti 🙂 Grazie!
28/09/2014 at 16:12
ho votato x uno degli abitanti dell altra casa….non ho parole….sei di una bravura eccezionale….ti ammiro moltissimo….forse non arriverò mai ai tuoi livelli, ma ti seguirò…sicuramente saprai insegnarmi qualcosa! piacere di conoscerti e….al prossimo capitolo!
28/09/2014 at 16:24
Linda, mi fai arrossire! Non me lo merito :), ma grazie di cuore per i tuoi complimenti :).
Corro subito a leggerti, sono curiosa e spero di non deludere le tue aspettative nei prossimi episodi!
27/09/2014 at 14:03
bell’incipit, bella l’ambientazione, minuziosa la descrizione dei luogo. Promette bene! ho visualizzato un ranger alla porta, ma per ora sembra l’idea non piaccia agli altri…. vedremo 😉
28/09/2014 at 16:23
Ciao Francesca, benvenuta!
Sono felice che ti sia piaciuto questo episodio e spero di non farti cambiare idea! 😛
Io pensavo che il ranger sarebbe stato gettonatissimo… e invece 🙂
26/09/2014 at 17:44
Mi piace il tono malinconico del racconto! Seguo! Spero tu voglia passare a dare un’occhiata al mio 🙂
28/09/2014 at 16:22
Grazie Emanuele! Passo subito, sono curiosa….
Sì, è uno dei toni che mi sono più congeniali 🙂 contenta che ti piaccia.
26/09/2014 at 17:12
Sembrerebbe un inizio tranquillo per un horror… se non fosse che a me gli uccelli terrorizzano! Sopratutto per il fatto che girano liberi :/
28/09/2014 at 16:21
Grazie di essere passata/o Nona 🙂
Spero di non deluderti!
26/09/2014 at 14:06
Amo i particolari che metti: “una vecchia Ford” “verde gelatina” il confine col Texas… Il diavolo sta nei dettagli. Piacerebbe anche a me riuscire a inserirli senza che siano troppi e/o pacchiani! Ci ho provato nel mio raccconto, ma come vedi rimangono sempre abbastanza “in alto mare” 😉 Hai un follower in più
28/09/2014 at 16:21
Grazie Michele! Mi piace molto la tua storia, sai creare attesa con calma, parola dopo parola e mi hai incuriosito molto.
Riguardo ai dettagli, io non controllo mai se sono troppi o ridondanti. Se ci sta, lo metto, non posso farne a meno… ormai sono quasi diventati il mio marchio di fabbrica, chi mi segue lo sa 😛
28/09/2014 at 21:12
Complimenti per la mia storia sulla pagina della tua? Questo ha davvero fatto la mia giornata 😀
E in effetti è ovvio: metti i dettagli quando ci stanno, senza troppe fisime. Molto zen! Proverò XD
28/09/2014 at 21:13
(magari già dal prossimo capitolo)
26/09/2014 at 10:35
Guai coi vicini? 😛
Questa cosa dei pappagalli mi incuriosisce NON POCO. Ti seguo Sere’ 😀
26/09/2014 at 10:58
Ciao Mago! Che bello ritrovarti :).
Grazie e… ti aspetto con una nuova storia eh 😉
28/09/2014 at 11:40
Eh…guarda…no…non dico nulla 😛
26/09/2014 at 08:13
All’inizio ho pensato che partivi lontana per l’horror, ma poi… alla fine l’atmosfera cambia bruscamente. Mi piace l’incipit, poi quella foto del lago è davvero inquietante…
26/09/2014 at 08:14
Ps. Ho votato il vicino
26/09/2014 at 10:17
Più che lontana, parto sempre dai dettagli apparentemente più insignificanti, che poi chissà… Mi conosci :p non posso farne a meno!
Grazie di aver votato e segui, che scopriremo insieme cosa succede! 😉
26/09/2014 at 10:19
Ah, per la cronaca. Il lago esiste, esattamente dove l’ho descritto e la foto è la sua ;).
26/09/2014 at 07:53
Bentornata, Serena.
Ti avverto che odio le storie di zombie, nel caso che…
Mi piace la tua cura – ormai nota – dei particolari.
Un bambino con un cane.
Strana accoppiata cane e pappagalli.
26/09/2014 at 10:16
Ciao Napo! Sono tornata qui di recente e ho visto che la tua storia è molto avanti, seguirò ma aspetto la prossima 🙂 mi piace di più iniziarle dal primo episodio.
Non credo proprio che verranno fuori degli zombi! 🙂
Grazie per essere qui
26/09/2014 at 10:42
La mia prossima storia? Mi sa che dovrai aspettare tanto…
Mi ero iscritto nuovamente a TI per seguire e votare Aokigahara di Diego. Poi ci sono ricascato e mi sono messo a scrivere di nuovo. Ora però basta.
25/09/2014 at 23:01
Indecisa tra bambino è vicino di casa, ho scelto per il secondo. Molto interessante la storia dei pappagalli, ne vorrei uno anche io così ben addestrato! Ti seguo!
25/09/2014 at 23:03
Grazie fede!! Felice di rivederti 🙂
25/09/2014 at 20:34
Bello. L’immagine dei pappagalli tutti attorno ammaestrati che giocano anche alla caccia al tesoro, una figlia un poco gelosa degli animale e una madre misantropa immersa nelle sue faccende in un luogo lontano e incantato….Ho votato bambino e cane…Non so e non immagino dove vuoi portarmi….
25/09/2014 at 21:47
Piacere di conoscerti Lucia 🙂 spero che seguirai la storia, vedremo insieme dove ci porterà!
25/09/2014 at 20:04
Già in questo primo capitolo ho trovato molta inquietudine. Scritto bene, mi piace. Ti seguo.
25/09/2014 at 21:46
Grazie Annalisa!