Dove eravamo rimasti?
Lo scontro
Il presentimento di essere stata responsabile di qualcosa di orribile era offuscato dal dolore per la perdita di Kaneko.
Da quel giorno i vestiti non le danno più soddisfazione e qualcosa di sinistro la tormenta a tal punto da spingerla a tornare a casa e a aspettare il peggio in camera. L’armadio è ancora lì sfasciato, irriconoscibile. L’anima del mobile in viaggio con Kaneko per chissà dove. Li ha persi contemporaneamente e il dolore è così forte che anche se in questo momento a suonare il campanello fosse il fattorino con in consegna l’ultima creazione di Valentino, l’avrebbe ritirata, ma non sarebbe stata in grado di spacchettarla. Acquisti del genere arrivavano ogni giorno per aiutarla invano a superare quel momento. Lo shopping compulsivo su internet: un piccolo diversivo per alleviare il torpore insopportabile in cui era caduta.
Questa volta il trillo è più insistente del solito e non accenna a smettere. Irrequieta Miho si spinge fino allo spioncino solo per confermare che il peggiore dei suoi incubi si sta tramutando in realtà: dall’altra parte della porta c’è lei, Ruri, ma sembra un’altra persona, è irriconoscibile. A questo punto Miho non può più fare finta di niente: in un istante tanti punti apparentemente scollegati gli uni agli altri si uniscono materializzando la tela di ragno che la sta stringendo in una morsa fatale. La punizione servita direttamente a domicilio. Ma certo, la vendetta del pigiama a pois: era bastata una semplice telefonata da parte di Ruri per rintracciare il suo indirizzo.
La presenza al di là della porta fa paura. Portatrice sana di un’indicibile fonte di dolore, Miho decide di attaccarla fisicamente e di zittirla. Non vuole sapere da quella stupida quello che da giorni sospetta e che la sua presenza lì palesa in modo inequivocabile. L’avrebbe stesa e poi sarebbe fuggita via, dimenticando di essere stata l’ignara mandante di una carneficina.
La porta si spalanca senza preavviso e la sorpresa per Ruri è tale da farle perdere l’equilibrio: con tutta probabilità è sotto l’effetto di qualche acido. Miho le si avventa contro e comincia a strattonarla sempre più forte finché la disarmante docilità della ragazza non la irrita a tal punto da iniziare a sferrarle pugni a ripetizione.
Ruri soccombe ignara: sono stati giorni estremamente difficili. Nel suo caso non c’era nessun senzatetto pronto a sacrificarsi per lei e tutte le prove erano a suo carico. Era convinta che Miho potesse aiutarla a escogitare l’alibi perfetto ma a quanto pare si sbagliava: perchè le stava riversando contro tutta quella furia sovrumana?
La risposta non tarda a arrivare: è la stessa Miho a rivelarla emettendo un gemito ancestrale di angoscia che progressivamente si articola in sillabe riconoscibili per poi stabilizzarsi in un nome noto ad entrambe: “Ka-ne-ko, Kaneko, KANEKO!!!!!!!!”.
Ruri capisce così di essere definitivamente sola e di aver perso quella che credeva la sua più valida alleata. Le è andata male e il destino le ha giocato un pessimo tiro mancino; ormai non c’è più spazio neppure per il pentimento. Si limita quindi a ricevere i colpi che la stanno fracassando senza mostrare alcuna resistenza.
All’improvviso, a capovolgere la situazione, è un grido, così forte da far ritornare in sè Ruri e capace di interrompere momentaneamente l’azione distruttrice di Miho.
“MIHO! MIHO! Che stai facendo, smettila!”. Sull’uscio della porta compare una sagoma che dovrebbe essere solo un fantasma dall’oltretomba, mentre a guardarla bene è la madre di Miho in carne ed ossa.
Miho lascia la presa e distoglie lo sguardo da Ruri, ridotta ormai a una maschera di sangue: quest’ultima, invece, improvvisamente si anima, raccoglie le ultime forze e si lancia contro l’avversaria digrignando i denti, la rabbia scaturita dalla cocente delusione per essere stata ingannata da un’inetta che credeva la sua migliore amica.
La madre a quello spettacolo chiude la porta e scompare atterrita lasciando le due ragazze in balia di uno scontro senza vincitori. Gli unici testimoni rimasti sono i vestiti di Miho che, appesi allo stendino del balcone della camera della ragazza, svolazzano al sole. Sembra vogliano prestare soccorso alla loro beniamina, ma se realmente un modo c’è, esiste solo nella sua testa.
30/11/2020 at 17:41
Ho iniziato dal primo capitolo. Molto interessante, fila che è una bellezza e il personaggio ha la giusta dose di simpatica follia.
20/04/2018 at 22:05
Buonasera Gabriele, buona storia, mi ha intrigato da subito.
Buoni personaggi, inseriti correttamente e con il ritmo giusto, danno spessore alla storia senza appesantirla.
Attendo il seguito
In bocca al lupo
pienne
23/03/2018 at 09:36
Si avvierà al centro di smistamento dei vestiti; chiudersi nell’armadio non dovrebbe essere possibile, vista la sua distruzione, e comunque arrivata al 7’capitolo è necessario che Miho si muova verso un obiettivo.
Bravo davvero , mi permetto di consigliarti una maggiore attenzione alla punteggiatura nei periodi più lunghi.
Ciao
01/02/2015 at 20:01
Tesò, ma quando torni qua tutti ti vogliono e dai aripjate…. Uff uff…Datti un poco di sollievo….
02/02/2015 at 15:35
Lu sei una grande. Mi stai aiutando tanto con la tua presenza. Grazie di sentire la mia mancanza. Sono travolto da un vortice e ti scrivo sospeso a mezz’aria. Appena trovo un momento di pace sai che ci sarò
07/12/2019 at 12:14
Autore mi raccomando 😅 torna presto ♥️
31/01/2015 at 18:45
Vedo che i tuoi followers hanno già richiamato la tua attenzione sul refuso nel titolo al capitolo 6, certamente una svista, ma attenzione!
Mi piace molto il tuo stile, la narrazione al presente (che in genere non mi fa impazzire), in questo caso dà un bel ritmo alla storia, sempre incalzante. A volte quasi a costo di spaesare un po’ il lettore. Parlo dei personaggi e delle loro personalità: lasciano intravedere mille storie e avventure parallele, che potrebbero essere sviluppate in seguito e delle vicende che si susseguono veloci e parallele.
02/02/2015 at 15:33
Cara Daniela, grazie del commento. Chi mi conosce sa che scrivo in treno fra un cambio e l’altro uploadando da iPhone e iPad (ps; grazie a TI per aver migliorato l’interfaccia). Da qui nasce Solievo con una elle. Fastidioso: veramente. Staff di TI, se leggete i commenti: me lo correggereste? Chiedo di più: perché non approntare un sistema per rieditare i nostri racconti? Cara Daniela, tornando a noi: anche il ritmo segue le rotaie di un treno, lo spostamento da un binario all’altro, la precarietà di stare in equilibrio su un treno strapieno. E ancora; i personaggi. Sono le stesse che vedo in treno: sonnecchiano, si truccano, si crogiolano sul sedile come se fossero nel divano di casa. Si scontrano senza dirsi una parola. E dai loro malumori io cerco di ricavarne una storia. Tutto qui.
30/12/2014 at 23:20
Mi pare in forma per Satoshi. Scritto equilibrato.
Al 2015?
02/02/2015 at 15:37
2015. Febbraio. Forse a San Valentino. Episodio speciale di Miho
30/12/2014 at 22:55
Sono proprio contenta di questo capitolo. Caspita che bello, l’hai resa tutta la personalità di questa vanitosa impeccabile. Ho votato la svolta romantica il mazzo di rose….Anche io voglio un mazzo di rose. E tutto questo ambaradam della polizia e poi loro non c’entravano un tubo ? Mah, cosa le vorrà proporre l’amica.
30/12/2014 at 21:40
L’opzione dell’armadio scassinato è molto allettante! Voto per questa
30/12/2014 at 16:11
Ti sei fatto attendere. Scritto benissimo, come sempre: fluido ed evocativo.
Armadio scassinato.
30/12/2014 at 16:11
L’armadio scassinato.
Ma al titolo manca una elle?
Che fine hai fattoooooooo, ti aspetto da giorni!!!! Non puoi farmi questo!! Non ti voglio più bene! Proprio tu, poi, che quando scrivi mi fai vedere ogni immagine come in una sequenza montata ad arte, e in questo episodio è stato così. Inutile ribadirti la mia stima… però i tuoi commenti mi sono sempre utili e invece tendi a essere latitante… lo so che giri il mondo in mongolfiera… ma il telefono di ultima generazione ti prende anche in cielo, no?
ahahahaha
30/12/2014 at 16:21
Ciao Ale!!!!! Ho recuperato tutto oggi. Sono stato assente perché ero a cavallo tra i due mondi e l’Italia, lo sai, è molto meno virtuale del Giappone. Oggi passo da te, da Napo e da Lux. Mi sento un disastro in questi giorni, ma giuro che recupero. Ps: non ti ho mai persa di vista. Gab
30/11/2014 at 13:39
veramente un bel racconto ed è scritto anche bene!
Mi ero fermata al primo capitolo, ho recuperato i capitoli , i personaggi sono davvero ben caratterizzati , non vedo l’ora di leggere il seguito!
30/11/2014 at 07:04
Armadi! Per il momento non la vedo andare a caccia di uomini. ^_^
25/11/2014 at 12:04
Meriteresti molti più incipoints. Tranquillo, su TI il punteggio non è proporzionale alla qualità della scrittura.
Uomini, assolutamente.
27/11/2014 at 15:42
Grazie Napo! Ho letto il tuo penultimo racconto tutto d’un fiato e mi è piaciuto come hai fatto fluttuare Amina nel racconto, negandole il ruolo di protagonista ma dotandola di un fascino a cui un lettore non può certo rimanere indifferente…Sono felice tu mi abbia visitato:)
23/11/2014 at 13:46
Bellissimo Gabriele, mandiamola a caccia di nuovi dei: gli armadi!
27/11/2014 at 15:43
Ciao Lux:) Allora il 6 capitolo lo pubblichiamo lo stesso giorno? Più che ad un armadio, la vita di Miho sembra ridimensionata, quindi avrei pensato a una lavanderia a gettoni…
20/11/2014 at 22:42
A caccia di armadi… quel pigiama le sta davvero stretto.
Alla prossima 🙂
27/11/2014 at 15:50
Ciao Chiara, mi hai fatto pensare a cosa potrebbe indossare solitamente Miho prima di dormire…Ho violato la sua privacy con una scelta forzata prima di immaginare come lei effettivamente dorme nella sua cameretta!! Benedetti lettori, fonte di ispirazione!!!
20/11/2014 at 17:35
questa storia è proprio il genere che piace tanto a me!
27/11/2014 at 15:50
Bene Clara, ti aspetto per il prossimo episodio!!!
19/11/2014 at 13:48
L’ho mandata a caccia di armadi. Mi sembra logico così.
Episodio magistrale, come sempre, Gabriele. Hai tutta la mia stima, ma questo ormai lo sai.
In quanto al Iphone, ho capito. Trovo giusto che ti aiuti a superare le lunghe corse metropolitane in solitaria. Spero un giorno di conoscerti. Tu, più dei tuoi personaggi immaginari, sei un pesonaggio interessantissimo. Al prossimo.
27/11/2014 at 15:55
Ciao Ale:) Certo che ci conosceremo! Per Natale e dintorni sarò in Italia chissà che non ci incrociamo!! Magari i miei personaggi fossero immaginari!! Sono fin troppo reali e scalpitano per ritagliarsi uno spazio, almeno un invito a qualcuna delle mie festicciole. Io invece tendo a sparire, quando i sensori e le porte automatiche non si aprono al mio passaggio…Bah:( Vengo un po’ da te a trovare Sonia!
19/11/2014 at 12:09
Ho appena iniziato a leggerti ed ho mandato Miho a caccia di uomini. Mi piace il modo in cui narri, accostando a volte immagini sfuggenti, però ammetto che alcune parti ho dovuto leggerle perchè mi ero persa.
27/11/2014 at 15:56
Come io mi perdo a Tokyo!! Sarà perché scrivo saltando da un treno all’altro!! Grazie per la tua visita!!!
28/11/2014 at 11:11
Figurati! 🙂
Se ti va passa a trovarmi…
19/11/2014 at 11:01
Tutto molto chiaro. Voto gli uomini come mezzo x raggiungere l’armadio.
Ciao
27/11/2014 at 15:58
Grazie Flavio! Intanto Miho comincia a mandarmi le maledizioni perché l’appendino dell’armadio a muro è ceduto oggi, lasciandomi nella confusione più assoluta. Il pigiama a pois però mi rifiuto, piuttosto nudo…
18/11/2014 at 00:25
Ciao Gabriele, sei bravissimo! Ho votato per i sogni di ruri 😀
18/11/2014 at 05:01
Grazie Antonella (come mai tante aaaaaa?)! Ha vinto Ruri, si vede che piú di Miho attira le simpatie dei lettori!!
15/11/2014 at 12:19
Gabriele, torno a casa e ti leggo e scopro che sei sempre bravissimo. Difficile trovare qualcuno che possegga il connubio di una buona narrazione e di una tecnica certosina, messa a fuoco perfettamente nel plot. Complimenti ribaditi. Sei davvero molto bravo.
I sogni di Ruri.
18/11/2014 at 04:58
Ciao Alessandra! Un piacere ritrovarti: ti scrivo qui e sul tuo wall. Le tue parole mi hanno reso felice. Tutto qui. È una felicità vera come è altrettanto vero che vorrei dedicare la mia vita alla scrittura. È una strada in salita che dovrebbe essere intrapresa con la massima serietà. Io diviso fra il lavoro e il dottorato stento ad avere il tempo per sedermi ad un tavolo: questa la ragione del cellulare, che mi salva la vita durante i lunghi tragitti in treno. Il resto lo scrivo da te.
12/11/2014 at 19:08
Miho sonnambula. Magari da addormentata ci svelerà qualcosa di più sul mondo tormentato che ha in testa.
18/11/2014 at 04:45
Passano i sogni di Ruri, grazie di essere passata:) Gai messo il secondo episodio in line, vero? Vado subito a vederlo!!!
19/11/2014 at 00:02
Secondo e terzo. A presto 😀
12/11/2014 at 18:33
I sogni di Ruri
18/11/2014 at 04:43
Grazie Manfred e a presto con il nuovo episodio
12/11/2014 at 12:42
Atmosfera da megalopoli ben delineata. L’avrei scritto in prima persona provaci con un delirio in dormiveglia. Ciao.
12/11/2014 at 14:49
Ciao Flavio, Miho è troppo enigmatica per guardarci dentro. Potrebbe non contenere nulla, allora mi servo di un narratore esterno per tenere le distanze. Ho paura di essere risucchiato nel suo buco nero.
09/11/2014 at 01:24
Punterei ad un po’ di sonnambulismo
11/11/2014 at 14:48
Grazie di essere passata Fede:) Vediamo come si risolve la situazione!
08/11/2014 at 17:33
Gabriele, bellissima l’immagine della vasca da bagno e le bolle…Wooow…. Tu che sei esperto di Giappone saprai che fino agli anni 80 si potevano comprare le mutandine usate dai dispencer dove mettevi le monetine ( chissà se funziona ancora così). L’università l’ho fatta in un posto dove mi è capitato di cucinare e mettere allo stesso tavolo tutte le razze del mondo. Per questo nulla mi spaventa più… Temo solo l’ignoranza e la chiusura mentale che il vero limite dell’essere umano. Grandissimo, bellissimo capitoli…Se vieni da me ti consiglio di leggere dal capitolo quattro, mi so svirgolata parecchio nei primi due e il tre non sono molto fiera…Ora sto sul binario giusto… Almeno procedo….. Mi vergogno come un cane dei primi capitoli, non per il contenuto e neanche per i buchi di trama ma per gli errori grammaticali… Ho sei incipit in cartella mi sono fatta tante e tante volte l’editing e ho postato quelli sbagliati…. L’impeto. Ormai mi leggono pure le pulci, i cani passano e non lasciano commenti per non essere individuati, c’è chi ha il cartaceo…. se lo passa da borsetta a borsetta senza farsi vedere come fosse qualcosa dell’era del proibizionismo nella prima Russia… Parcheggio davanti la caserma dei carabinieri per non farmi tagliare le gomme… Qua ci va la faccetta ma non la so fare… Baci…Giappone con furore!!! Ho votato la sonnambula da piccola lo ero anch’io!!!
11/11/2014 at 09:49
Allora Lucia, ti definirei prorompente e esplosiva 🙂 grazie del commento! Appena chiudo la pagina ti vado a cercare e leggo dal quarto episodio, se mi dici di fare così! Il mio commento lo troverai fra le tue pagine! Se puoi poi raccontarmi qualche episodio simpatico sul sonnambulismo, nel caso lo adatto al racconto:) alla tua pagina allora!
08/11/2014 at 17:21
Bene, ho recuperato tutti gli arretrati, ora aspetto il seguito! 🙂
11/11/2014 at 09:41
Grazie di essere dei nostri Ira! Tra qualche giorno il nuovo episodio!!!
25/10/2014 at 09:57
Se mi vesto da sposa non sparisco, lo stesso se mi vesto da pagliaccio. Mentre, diciamolo il pigiama è fantastico, fantasmagorico e dove può portare? Da oggi ti seguo. L’idea è formidabile. Che dirti….Passa nel mio armadio, rimarresti di sasso!
06/11/2014 at 15:54
Ciao Lucia!!! Finalmente posso risponderti! Sono molto contento di conoscerti! Sei una persona molto carismatica e mi pare tu ti sia inserita proprio bene in TI. Il tuo racconto lo conosco ora corro a recuperare il quarto episodio o forse sono di più? Mi piace la tua convivialità e la tua capacità di riportare un po’ di reale in questo spazio sospeso nella rete virtuale di internet. Quando ti leggo nei commenti sento una quotidianità tutta italiana… Il tuo armadio lo immagino peggio di quello di Miho ma non carico di vestiti quanto di esperienze… Benvenuta in questa storia!!!
06/11/2014 at 16:16
Che bel commento. Grazie, mi ero quasi dimenticata che esisti! Una dolce sorpresa come quell’abito con il cartellino mai messo che scopri all’improvviso di avere nell’armadio. Si, mi sono inserita mannaggia a me ! Ho ispirato il racconto a Oskar e ora pure a Ilario…Ma che ho fatto per ispirarli ancora non lo so! Sono al capitolo 5, l’ho dedicato a un autore di qui… credo sia il mio miglior capitolo per adesso. Intanto, se non altro mi aiuta a vivere meglio una realtà che non apprezzo più e dove sogno un cambiamento. Era ora mi scrivessi….Ciao Smakette smak smak…
16/10/2014 at 23:26
Per me un pigiama a pois
06/11/2014 at 15:46
Ciao Federica, grazie del commento:) Ho visto che il tuo racconto va forte…e io me lo sono perso tutto, mannaggia…Rimedierò in questi giorni…Ho notato che sei particolarmente prolifica!! Anche a te piace scrivere?
09/11/2014 at 01:27
E si, mi piace, anche se queste ultime settimane ho rallentato per via del lavoro, ho delle scadenze e lavoro quasi sempre su quei progetti. A presto!
16/10/2014 at 19:33
Gabriele un pigiama a pois è irresistibile!
06/11/2014 at 15:45
Non dirlo a Miho, sarà felicissima di indossarlo:)
16/10/2014 at 14:14
Non ti avevo seguito molto finora, ma con questo episodio ho scoperto il tuo stile diretto ed efficace nel descrivere una terra tanto distante e per molti aspetti diversi dalla mia e gli stati d’animo dei personaggi che la abitano in maniera molto efficace… ti seguo senz’altro, e voto il costume da pagliaccio.
06/11/2014 at 15:44
Grazie Nickleby, ci ho messo un po’ a rispondere perché mi sono allontanato un po’ da TI. Torno felice di trovarti fra i miei lettori:) Il Giappone non è il mio paese e per certi versi, rimane ancora un mistero. Sono pertanto felice di condividere questi punti oscuri con persone che condividono la mia stessa cultura!!! A presto:)
16/10/2014 at 00:06
un abito da sposa
06/11/2014 at 15:40
Non sarà Miho a sposarsi però…
15/10/2014 at 23:33
Un costume da pagliaccio, tra l’altro non molto diverso dal pigiama a pois 🙂
06/11/2014 at 15:39
Hai ragione. Potevo immaginare un’altra fantasia!!!!:)
15/10/2014 at 17:56
Mi scuso con i lettori per una svista: Hirokosan (citata nel terzo episodio) e Kanekosan (del secondo episodio) sono lo stesso personaggio!! Rimedierò chiedendo aiuto per correggere la svista allo staff di TI quanto prima;)
15/10/2014 at 17:46
Ciao, Gabriele.
Un pigiama a pois.
(ora sono su un giallo, ma il tuo racconto anche mi sa tanto di tinte gialle…)
A presto!
15/10/2014 at 17:54
ciao Alessandra! Grazie del commento:) Tra otto ore sono da te!!! Qui è ora di andare a nanna… Il pigiama però non è a pois!
10/10/2014 at 16:28
Ma che bella storia, particolare e anche l’ambientazione mi piace,il tuo modo di narrare semplice e diretto. Ho votato che qualcuno la segua
ti seguo!
15/10/2014 at 17:57
Grazie Francesca! Domani mi concedo alla lettura dei nuovi capitoli! Spero di non dovermi preparare altri fazzoletti!! A prestissimo! Gab
08/10/2014 at 23:56
Si avventura nel quartiere cinese.
Sono arrivata su consiglio di Alessandra 🙂 che leggo quaggiù. Sono contenta di averle dato ascolto, i due episodi sono trascinanti e ricchi di azione . Ti seguirò
10/10/2014 at 03:50
Grazie Giorgia! E grazie anche ad Alessandra per avermi consigliato! Tu di cosa scrivi? Ora vado a dare una sbirciatina:) La città cinese densa di profumi e affollata, dici?Per ora a pari merito con l’inseguimento… Vediamo se combinare le due opzioni come diceva Federica…
10/10/2014 at 05:01
Ho in corso una storiella horror di cui ho appena pubblicato il quarto capitolo e che più che altro è un esercizio. Se avessi intenzione di passare tieni duro, l’azione inizia dal terzo 😉 cmq io ti seguo
08/10/2014 at 21:19
Ciao Gabriele, dopo la tua missiva su altra sede, sono venuta a cercarti.
Mi sono accorta di averti già letto due volte, non una. Questa è terza. Non ti seguivo poiché avevo già una dozzina di storie da seguire e, se si vuol essere presenti, non si possono seguire troppe storie contemporaneamente: tra i tempi di pubblicazione e le molte idee che si accavallano, si combina solo confusione. Ora molte di quelle storie si sono concluse e inserisco volentieri la tua tra quelle da seguire.
Passiamo al commento:
voto per qualcuno che la segue.
Tu hai tracciato molto bene il fatal-flaw della protagonista ma non hai ancora delineato il PLOT A. Generalmente – e ti parlo così, perchè hai studiato scrittura – il fatal-flaw ha una stretta relazione col plot a e delinea il plot b, poi si risolvono insieme. Ma qual è il tuo plot A?
Mi piace la tua scrittura, scorrevole, per immagini, ben calibrata. Solo la struttura, come sopra ti ho detto, mi è poco chiara, finora.
A rileggerti. 🙂
10/10/2014 at 04:11
Ciao Alessandra, sono felice di averti qui! Benvenuta! Per quanto riguarda il commento in merito alla struttura non posso anticiparti nulla ma la comparsa in scena di Ruri e la menzione ad altri personaggi non è casuale. Ho delineato le coordinate del racconto (almeno nella mia testa), ma, e non è la prima volta, la piattaforma è insidiosa e scompagina troppo spesso le mie aspettative. Il che di certo è anche un aspetto affascinante che interviene inevitabilmente sul processo di scrittura del racconto e sulla sua evoluzione. Vediamo cosa succede:) Accetto bacchettate!!
04/10/2014 at 00:24
non riesco a votare (Ruri ) ma riproverò domani! Molto bello e serrato come inizio.
04/10/2014 at 03:31
C’è anche l’episodio 2:) Dove c’è Ruri!
03/10/2014 at 15:21
Mi sembra quasi di vedere un film di Tarantino (al quale sono molto legato). Crei immagini molto suggestive.
Passa da me se ti va, abbiamo qualcosa in comune 🙂
03/10/2014 at 15:29
e seguo ovviamente 🙂
04/10/2014 at 03:36
Ciao Emanuele, grazie del commento. In passato ho fatto un corso di sceneggiatura per i film… Sarà quello? Sono curioso di conoscere la tua storia e trovare i punti in comune di cui parli! 🙂
03/10/2014 at 15:16
Mi piace come sta proseguendo la storia.Bravo!
04/10/2014 at 03:37
Grazie Clara, farò del mio meglio per mantenerla interessante!
02/10/2014 at 23:07
Per me si avventura nel quartiere cinese, che non esclude che qualcuno la segua 😉
04/10/2014 at 03:38
Haha:) Grande Federica! Ma rispettoso delle regole di TI la scelta sarà una sola:)
02/10/2014 at 19:41
Sono nuova, ma sembra un bel racconto! Hai il mio voto 🙂
04/10/2014 at 03:39
Grazie Ilaria! Benvenuta su TI!! Tu che storia scrivi?
16/09/2014 at 22:04
Storia originale, voto per la conoscenza di una tossica, ci sta bene visto il primo capitolo. Ti seguo per curiosità.
01/10/2014 at 07:41
Grazie Federica!!Vediamo cosa combinano insieme queste due…
16/09/2014 at 13:57
Interessante… vediamo cosa apporta Ruri ^_^
04/10/2014 at 03:40
Nicleby ciao! Ruri per ora è uscita di scena poi chissà…
16/09/2014 at 12:13
Acquisto compulsivo… … un disturbo da indagare…
voto Ruri.
04/10/2014 at 03:41
Ciao Maria:) Per Miho una ragione di vita direi!!!
16/09/2014 at 09:42
Ruri sarà la classica gyaru…