Alba rosso sangue
L’alba sorse molto prima di quanto gli speculatores avessero immaginato. La notte l’avevano passata in un letto, alternando sonno e veglia in un inseguirsi senza requie che li aveva sfiancati.
Le ultime notizie non erano state delle migliori, se poi ci si aggiungeva l’umiliante condizione di squattrinati completi, viste le ovvie perquisizioni subite prima di essere gettati nel pozzo, i sopravvissuti ne avevano ben donde di aver pure passato una nottataccia.
Purtroppo, la notte non aveva portato consiglio a Nefer, in compenso aveva portato a Flavio un gran mal di testa. Il loro aggancio, Bharma Erode Plauto, si era dimostrato un sapiente medico al pari del giovane egiziano e aveva uno sguardo molto più acuto e attento ai dettagli di quanto potesse sembrare.
Dionisio, il conciliator, aveva ritrovato serenità dopo un bagno caldo in una tinozza di fortuna e, sebbene nemmeno lui avesse dormito, sembrava il più riposato di tutti.
Riavutosi, Flavio chiese di essere aggiornato e man mano che i compagni gli raccontavano quello che era successo il giorno addietro il suo volto si scuriva.
«Cosa ne pensi, Flavio?»
«E’ un bel pasticcio.» Rimase a rimuginare per un poco in silenzio, prima di riprendere, grave: «Con la morte di Tanos ora la responsabilità del comando passa a me. Per prima cosa avremo bisogno di risistemarci e riorganizzarci: nel giro di un girono e una notte abbiamo perso sia il comandante che un valido mastino, anche se forse un po’ troppo testa calda. Nefer, vai a parlare con il prefetto visto come siamo invisi dal Legatus, chiedi udienza urgente e chiedi se può fornirci un sostituto per Lucio Tullio Voreno. O magari se riesce a farlo tornare. Sarebbe interessante se riuscissi ad avere anche un divinator, sembra che possano fare cose interessanti anche se non l’ho mai visto fare di persona. Però penso che qualcuno che possa interpretare i segni degli dei possa solo che esserci d’aiuto.»
Era evidente a tutti che Flavio aveva ben ragionato sulla cosa. Vennero interrotti dal bussare alla porta, quindi una delle ragazze che serviva ai tavoli giù alla popina entrò con una ciotola ampia piena di farinata d’avena e quattro cucchiai.
Lanciando un’occhiata eloquente a Nefer, gli carezzò il volto invitante mentre la tunica magicamente perdeva di consistenza da una spalla e cadeva a mostrare un seno sodo. «Serve qualcos’altro per rallegrare il vostro risveglio?»
La voce morbida accompagnò un’occhiata ammiccante e Nefer, indifferente scrollò le spalle. «Io sono a posto. Voi?»
A parte Dionisio, altrettanto indifferente di Nefer, Flavio e Bharma rimasero per un attimo incerti, quindi il sapiente si congedò con un gran sorriso. «E’ stato un piacere, ragazzi, cercate di non screditarmi con l’oste e arrivederci se gli dei lo vorranno! Io ho un po’ di tempo prima di partire per la mia missione…»
Le ultime parole si persero dietro la porta che si chiudeva alle spalle dell’arabo mentre trascinava fuori la cameriera. Nefer non poté non notare l’occhiolino complice che lìaltro gli aveva indirizzato prima di agguantare per i fianchi la ragazza.
«Bene, se non c’è altro, io vado. Tu cerca di riposare, è vero che io e Bharma ti abbiamo rimesso in piedi con i nostri incantesimi, ma non strafare. Se non altro per i dolori che ti causeresti inutilmente.»
Flavio annuì alle raccomandazioni del medico della coorte, pensando vagamente che l’egiziano si stava comportando come una chioccia e che molto di lui era ben diverso da ciò che mostrava. «Stai attento, là fuori. Non ti voglio sulla coscienza.»
Nefer annuì, raccolse la sua sacca – tristemente vuota – e uscì. Dionisio guardò la porta chiudersi e sospirò.
«Dionisio, dovresti andare anche tu. Rintraccia questo Castore Nettulapio e fatti dire dove trovare Kaeso. Lo voglio qui entro mezzogiorno, intesi?»
«Sì, co-comandante!»
Come fu rimasto solo, Flavio chiuse gli occhi e si lasciò andare con un sospiro profondo contro il muro cui era poggiato il letto. Quindi, dopo aver inspirato alcune volte cercando negli insegnamenti della madre la pace interiore di cui sentiva la mancanza, sfogò la sua frustrazione tirando con il braccio sano dei violenti pugni contro il muro, ruggendo il fastidio che gli stava montando dentro.
***
Avviarsi per le strade della Suburra non fu difficile per Nefer. La varietà di popolazione era tanta e tale che passava decisamente inosservato. Fu quando uscì e iniziò ad avviarsi verso i Fori Imperiali e il Palatino, dove sapeva essere lo studium del prefetto, che cominciò a sentire fastidiosi gli occhi puntati addosso.
Guardandosi intorno si morse il labbro incerto, quindi, svoltato in un vicolo tolse la sopratunica e la rivoltò per infilarla di nuovo, mostrando al mondo non più una tunica da fatica dal colore, bensì una ricca tunica rossa con ricami in oro. Tolse il turbante riponendolo e con un sospiro passò le mani tra i capelli ora liberi. Il medico tornò nel viale principale e le occhiate che attirò furono di tutt’altro genere.
Si guardò intorno e si avviò a passo sicuro.
Cosa scoprirà Dionisio?
- Incontra Kaeso e lo convince anche a tornare, ma... (22%)
- Kaeso è fuggito ed è introvabile (11%)
- Castore Nettulapio non esiste, l'ordine riportato con questo nome è invece arrivato direttamente dal prefetto (67%)

17/01/2015 at 19:29
Mi inchino a te grande Azia, certo che hai descritto tutto e avresti potuto non farlo essendo un fantasy. La mia cultura da ex studiosa di diritto romano mi porta a dirti questo. Sono lenta che ci vuoi fare a volte mi può scappare qualche capitolo.
Ma Flavio non si è cagato sotto ? Scena forte…. Negli ultimi capitoli ti sei superata dal sette in poi ti ho amata follemente, per fortuna mi piacciono i maschi altrimenti venivo a cercarti!!! Ah ah ah
11/01/2015 at 16:25
Accidenti, un finale col botto! Decisamente mi è rimasto impresso, per la fine truculenta degli speculatores e del prefetto a opera del demone…una degna conclusione per questa saga che ci ha tenuto tanto con il fiato sospeso.
Complimenti per aver mescolato così abilmente fantasy e storico generando questa ambientazione stupenda: ci sarà un terzo capitolo della saga?
11/01/2015 at 00:46
Complimenti, un finale degno, che lascia con il fiato sospeso e con la tristezza per la morte dei due speculatores e del Prefetto. L’imperator si è salvato per volere del Fato questa volta. Ottimo ritmo, incalzante e coinvolgente
07/01/2015 at 12:23
Azia,
più ti leggo e più mi sento piccola. Ti è mai capitato? Leggi qualcuno che ne sa più di te, che riesce a rendere reale un fantasy, che ricostruisce luoghi, ere, date e personaggi come fossero reali perché sa condensare davvero l’ipotesi col certo, la fantasia con la storia, ed ecco che il racconto diventa lo spunto per lunghe riflessioni e domande. Tra cui, prevale: e se fosse davvero andata così? eheheh, carissima autrice, sono lieta di apprendere che ci sarà un seguito. La trilogia continua… Bellissimo racconto e grazie di avercelo regalato.
08/01/2015 at 22:52
Alessandra… ecco… sì, mi capita. Mi capita spesso e mi chiedo sempre se sono e sarò mai all’altezza di quel che leggo.
Mi capita ogni volta che leggo un pezzo di SHIMPU, per esempio. O del Lo scacchista. O de La forca. O de Il mobbing ti fa cane. La principessa dal cuore di marmo, La mia gemella… e tanti, tanti altri.
06/05/2015 at 17:03
Non so come contattarti, Azia, perciò lo faccio qui… torni? Io ho iniziato ieri una nuova storia… non puoi mancare… ma anche se non la leggerai, quando io potrò di nuovo leggere te? Sei in collaborazione con qualcuno? Baci
07/01/2015 at 03:07
Chiedo venia per le brutture presenti sul testo: nonostante la rilettura, evidentemente la mia piccola mi ha distratto lo stesso a sufficienza per lasciarcele! 😛
E si conclude così la seconda giornata… riusciranno i nostri eroi a risolvere il caso nella terza e ultima parte di questa storia? Ditemi voi!
06/01/2015 at 19:32
E morirono tutti felici e contenti 😀
07/01/2015 at 03:08
Eh già già già già… Contenta, eh?
11/01/2015 at 12:45
E così sia gh gh
04/01/2015 at 01:30
ottimo il riassunto che ha messo in luce i punti essenziali
ho votato perché non arrivino in tempo per salvare l’imperatore, opzione ahimé in netta minoranza (ero curioso di scoprire se la speculazione fosse azzeccata)
06/01/2015 at 18:59
In effetti è stata davvero l’opzione meno votata (per fortuna… fiuuuu) e mi sarei preoccupata del contrario!! Sai cosa vuol dire riscrivere tutta l’ucronia? XD XD
Ci vediamo per il terzo e ultimo giorno?
29/12/2014 at 22:26
Complimenti, sei riuscita a creare un clima d’attesa incalzante mano a mano che gli speculatores procedevano nel riassumere i fatti confrontandosi e giungendo alla conclusione. Per fortuna che si sono accorti del novilunio XD
06/01/2015 at 18:59
Grazie caro, fa sempre piacere sentire anche la tua opinione!
29/12/2014 at 20:11
Mi ha fatto uno strano effetto immaginarmi gli speculatores a spremersi le meningi cercando di ricostruire lo svolgimento del crimine, tenendo conto dei fattori fisici e dei demoni etruschi… però è proprio questo connubio tra fantastico e plausibile a rendere l’ambientazione tanto bella! Narrazione ineccepibile come sempre, sono convinto che qualcuno morirà al posto dell’imperatore.
06/01/2015 at 18:57
Eppure secondo me succedeva anche questo… se si ha il tempo di farlo, ovviamente!
29/12/2014 at 16:17
Ma che capitolo diverso da tutti. Bello. L’idea della cupola è una genia-lata. Belle le immagini molto sceniche e anche le frasi, forse è il capitolo che preferisco. Ho votato la morte del porporato, me so sempre stati antipatici quelli che si chiamano fratelli per convenienza….
06/01/2015 at 18:54
Ahahah, grazie bella donna!
Spero che il capitolo finale ti aggrada… ^_^
29/12/2014 at 13:35
Bellissimo episodio, molto abile l’autrice, come sempre!
Certo, io dico che salveranno l’Imperatore ma non senza il sacrificio di qualcuno…
29/12/2014 at 23:54
Grazie di essere ancora tra i miei lettori! ^_^
Beh, non è sempre facile salvare la pelle a qualcuno…
29/12/2014 at 11:54
Ciao Antinea, ma la terminologia come ad esempio “Oh cazzo” oppure “Sticazzi” – era in uso a quei tempi????
Sorry 🙂
29/12/2014 at 16:04
Lo sticazzismo è una filosofia di vita dalla notte dei tempi….Ce sta, ce sta….
29/12/2014 at 16:31
🙂
29/12/2014 at 23:52
Ciao Alex, in realtà ne dicevano anche di peggio… 😀
E comunque, a dirla tutta, anche come licenza poetica ci sta tutta, non credi, visto il momentaccio che stanno passando ‘sti ragazzi, no?
29/12/2014 at 05:05
Ottimo, davvero ottimo riassunto della situazione!
E le opzioni sono una goduria!
Votato al volo ^_^
06/01/2015 at 18:53
Brava sta tosa!
Sono io che sono perennemente in ritardo! -_-
29/12/2014 at 00:21
Ciao Antinea… A proposito di Etruschi.. qualche annetto fa avevo iniziato una mia personale ricerca su un “antica via etrusca” la famosa “costiera etrusca”. qualcosa del genere.. Chissà magari potrebbe esserti utile per un prossimo Incipit.. di successo.. ovviamente col sottoscritto come protagonista. 🙂
Ps.- Ho votato per i sapienti a confronto..
Complimenti per il capitolo..
29/12/2014 at 01:48
Ciao Alex e grazie mille per il tuo contributo.
La costiera etrusca, eh? Chissà… dovrai accennarmi di più questa cosa, chissà che i lucumoni non tornino in azione… 😀 😀
29/12/2014 at 12:11
Cosa sono i lucumoni?? 🙂
Considerato che tu sei un’amante di storia antichissima, usi, costumi, popoli.
Allora l’idea per un Incipit di successo e di avventura che ti lancio è questa:
Il protagonista a cui ho pensato è un giovane antropologo, che per una strana coincidenza e per una intuizione.. si convince che esiste una strada antichissima tracciata dagli etruschi.. Ma la sua intuizione è sensazionale perchè la strada antichissima tracciata dagli etruschi si troverebbe in un luogo dove storicamente gli etruschi non sono o non sarebbero mai esistiti…
La strada da loro tracciata sarebbe quella che porterebbe al mare, ed ecco appunto il nome della strada della “costiera etrusca.”.
Per cui il protagonista, il giovane antropologo, inizia le sue ricerche per scoprire il percorso di questa antichissima strada etrusca.. e che durante le sue ricerche si imbatte in alcune disavventure o in qualche evento con suspance…
Quindi: Unire il presente al passato.. al mondo affascinate e misterioso degli antichi etruschi. Visto che a te piace fantasticare con l’antichità.. questa potrebbe esser una bella idea..
Te la regalo. 🙂
.
29/12/2014 at 16:03
c’è già questa storia Alex leggi 3000 anni di silenzio…Smak
29/12/2014 at 16:25
Ciao Lucia..
ma va davvero???
Ho lanciato un idea che è già stata scritta.. si Incipit??
Sono curioso, perchè l’idea da sviluppare era partita da una mia inziativa che avevo iniziato (poi mi sono fermato) nel lontano 2007.. a sua volta da un’ intuizione che ebbe una mia amica antropologa catanese.
23/12/2014 at 16:21
Approfondirà l’indagine su Varrone…. Sei riuscita a rendere snello e scorrevole un pezzo di storia….Ovviamente chi ha fatto storia del diritto romano, istituzioni di diritto romano e diritto romano ti segue perfettamente per la chiarezza degli eventi. Brava
29/12/2014 at 01:47
Tesora, grazie di essere riuscita a passare.
Spero che anche questa nuova puntata possa essere all’altezza delle altre anche se non è ciò che ti aspettavi. ^_^
17/12/2014 at 16:43
Ciao a tutti,
tengo a precisare, scusate se sono pedante, che le date espresse nei nostri racconti sono a.U.c., ab Urbe condita, cioè “dalla fondazione di Roma”.
La fondazione di Roma viene comunemente datata al 21 Aprile 753 a.C..
La distruzione di Volsinii ad opera proprio di Roma avvenne nel 264 a.C.
17/12/2014 at 16:10
e così finalmente conosciamo la “vera” azia!
un piccolo refuso sulle date, 264 d.c., altrimenti i conti non tornano
l’opzione di riunire il gruppo è allettante ma più ancora mi piacerebbe vedere un confronto tra nefer e kaeso
17/12/2014 at 16:42
Carissimo,
mi spiace un sacco contraddirti, ma Volsinii è stata distrutta proprio ad opera dei romani nel 264 a.C. e non d.C..
Eheheheh in questo racconto penso che Azia sarà solo una figura di contorno, una comparsa… e ti assicuro che la odieresti, in special modo proprio quella di quel periodo! 😀 😀 😀
Sai che anche a me piacerebbe un sacco vedere cosa salterebbe fuori da un confronto tra due menti geniali come quelle? Chissà… speriamo!! 😀
17/12/2014 at 17:08
chiedo venia… e tu sostenevi che la tachipirina fa bene…? a me sicuramente no!
29/12/2014 at 01:46
Beh, caro Ang… pare che anche a te la tachipirina dia come effetto collaterale lo svarione libero!
Quindi direi di sì, fa bene! 😀 😀
17/12/2014 at 00:45
Sì, l’attesa è ben valsa la pena, hai fuso egregiamente la componente didattica (da quanto tempo non mi passavano sotto gli occhi cenni di cultura etrusca!) con l’esigenza narrativa, quindi acculturato senza essere pedante, avvincente senza perdere di realismo. Voto per scoprire qualcosa di interessante sul Valente.
17/12/2014 at 14:51
Grazie mille, Nick, il mio intento era proprio quello e se anche uno solo di voi lettori non trova noioso quel pezzo, ne sono felice!
Era in effetti il mio unico cruccio di questo passaggio: ero terrorizzata dalla componente didattica del pezzo, ma d’altronde avevo poche alternativa dal momento che lo schiavo legge ad alta voce per Nefer e quindi non spiega, ma legge e basta. E, si sa, i trattati storici (per quanto io abbia edulcorato le informazioni alla grandissima sennò sarebbe stato un capitolo esclusivo sulla cultura etrusca!!) sono scritti in modo molto diverso dai romanzi e sono più tecnici e meno aulici.
Sono contenta di riscontrare che un lettore ha trovato bello questo capitolo nella sua interezza, come fusione di momenti, situazioni e informazioni completamente diverse tra loro (avrei dovuto fare tre capitoli separati, ma avrei dovuto stravolgere la struttura di base della trama, ottenendo chissà cosa!
17/12/2014 at 00:06
E’ un genere che non amo molto, però devo farti i complmenti.
Davvero un gran lavoro.
Un saluto
17/12/2014 at 14:44
Grazie mille, sono i commenti come i tuoi, da chi non ama il genere ma che trova comunque interessante il tuo lavoro, che mi fanno capire che sto facendo bene… e che posso solo che migliorare, magari ti conquisto del tutto (come lettore!) 😉
16/12/2014 at 22:47
dimenticavo…
approfondirà l’indagine…
16/12/2014 at 22:46
” A capo della città stato etrusca era il lucumone, ne era sovrano e re. Non si sa se la carica fosse a vita, ereditata o elettiva. Il titolo è rimasto in auge tra le figure nobiliari finendo negli ultimi secoli per cadere in disuso o per identificare capi ribelli e sovversivi che approfittano della legge sul ripristino degli antichi usi per ricreare un regno etrusco a danno dell’Impero…”
Solo per aver concepito e trasposto una cosa del genere, meriti un applauso. Forbito il linguaggio, colto il significato, ricercato il nesso… ma tu nella vita di cosa ti occupi? Scusa, ma non posso fare a meno di chiedermi quale mente crei certe sfumature creativo/logistico/tecnico/geniali….
17/12/2014 at 00:00
Alessandra cara, tra noi demiurghi vige una leggenda metropolitana secondo la quale quando uno di noi assume tachipirina riesce a partorire delle idee incommensurabili… XD
Scherzi a parte, il tuo commento mi fa arrossire e diventare tinta unita *__*
Insomma, nella vita vera sono una mamma che vede troppo poco la sua cucciola di un anno, sono analista informatico di alto profilo e lavoro una media di 10 ore al giorno, sono semplicemente appassionata di storia, gialli/thriller, letteratura soprattutto fantasy, mitologia, avventura, gdr e, ovviamente, scrittura. Tutto questo lo faccio nel mio (inesistente) tempo libero e infatti ho un romanzo fermo al palo della revisione da due mesi. 😀
Come dire… io cerco solo di fare le cose al meglio delle mie possibilità e se uno schivo sta leggendo a voce alta un trattato mi pare logico che toni e terminologia siano adeguati al testo. Poi, bo, forse non è così scontato a leggere il tuo commento. ^_^
16/12/2014 at 10:33
Vedo che non avrai molti dubbi XD
16/12/2014 at 11:17
Aspettiamo che arrivino a leggere anche gli altri, dai!
16/12/2014 at 10:32
Sono indeciso sinceramente tra Varro e riunire il gruppo…credo che la prima sia la pista più a portata di mano per i segugi della Coorte XD, almeno per me! XD
14/12/2014 at 01:31
Scusate tutti la lunga assenza, purtroppo anche ai migliori capita di… ammalarsi! Ebbene sì, ero ammalata e la cosa peggiore era avere il pc a portata di mano e star troppo male anche solo per rispondere ai vostri commenti!
Perdono, perdono, perdono!
12/12/2014 at 13:30
Una tua caratteristica – di cui molti autori si fanno a torto vanto – è di saper gestire abilmente i dialoghi. Li trovo divertenti quando serve ed afficaci quasi sempre. Garantisco che non è frequente la riuscita e , per questo, mi complimento. La storia è molto interessante e sottolinea una bella mente creaiva. I tempi verbali e la punteggiatura non sono sempre dove dovrebbero essere, prova a fare più editing prima di pubblicare, la storia merita esattezza, essendo già ben strutturata nella sua costruzione archetipica. Brava.
Seguo.
Cercare informazioni…
15/12/2014 at 19:35
Alessandra carissima, ti ringrazio molto delle tue parole, sono preziosi stimoli a proseguire su questa linea e, ovviamente, a migliorarmi sempre.
I dialoghi mi sono sempre piaciuti e me li vedo proprio quando li scrivo, sono molto difficili da scrivere perché è facile cadere nel tranello dell’infodump e anche perché è altrettanto facile farli scontati, piatti, senza alcun spessore, come se fosse uno solo (lo scrittore) che parla guardandosi di volta in volta in specchi diversi, ma sempre specchi sono e sempre lo stesso personaggio vede. Io invece cerco di “essere” il personaggio che parla. Non penso che mi riesca bene sempre, ma le tue parole sono un bell’incoraggiamento!
So bene che ci sono alcuni errori e ne conosco anche la causa, essendo di solito presenti su pezzi della giocata in forum che ho preso e adattato ed è in questa fase di adattamento che a volte mi scappa qualcosa, questo per giustificare i tempi verbali.
Questi adattamenti nascono dal fatto che sono eventi che nel racconto avvengono per vostra scelta e poiché quello è l’effetto sortito non vedo perché non usarli.
Il tempo è tiranno, tra l’altro, e anche questo fattore purtroppo incide sul risultato. Mi rendo conto benissimo che ci sono pezzi migliori di altri e mi rendo conto anche delle motivazioni che stanno dietro a questi errori.
15/12/2014 at 19:44
Non fartene un cruccio, come gia scrivevo a qualcun altro, i refusi sono quotidiani per tutti noi. Il problema non sono i refusi. Bisogna saper gestire la costruzione narrativa senza mai perderla di vista, altrimenti sarebbe come mollare le redini e farci trascinare giù dal cavallo imbizzarrito. Tu non hai questo problema, stai sul pezzo – come si dice nel nostro gergo – per cui avanti così! e con coraggio!
Scrivere è meraviglioso, divertente, e bla bla bla, ma prima di tutto – e non tutti se ne rendono conto – scrivere è un mestiere che – come tutti i mestieri – richiede studio e sacrificio. Anche laddove sembra essere un gioco. Tu mi pare che hai rispetto per la scrittura, perciò continua così. E un giorno di questi, leggimi, mi farebbe piacere il tuo parere. Anche senza votare, non mi interessano i punti, vorrei solo un parere.
Ti abbraccio.
06/12/2014 at 15:04
Ciao bimba cattiva….Facciamo una bella scazzottata non Noi due ma i tuoi Lucio, Flavio e Druso….Lo sai che sei stata omaggiata nel mio capitolo… Un grande smak bravissima.
15/12/2014 at 18:29
Belladonna mia, sono onorata di essere stata citata da te… dove però, lo ammetto, non l’ho capito! 😀
Magari me lo dici su FB 😉
Beh, dai, menar le mani non è l’opzione votata dai più, ma chissà, magari sono davvero una bimba cattiva e metto insieme le due cose… chissà…
28/11/2014 at 17:06
La cura per il sapiente!
15/12/2014 at 18:27
Concordo, ma credo che non ci soffermeremo particolarmente su questa opzione… sono tutti molto più interessati a come si svolgeranno le indagini, se poi si meneranno le mani per ottenere informazioni saranno anche tutti più contenti, mi sa…
22/11/2014 at 01:33
nefer ci serve in forma (opzione sorprendentemente in minoranza…)
15/12/2014 at 18:27
Concordo, ma credo che non ci soffermeremo particolarmente su questa opzione… sono tutti molto più interessati a come si svolgeranno le indagini, se poi si meneranno le mani per ottenere informazioni saranno anche tutti più contenti, mi sa… 😀
Scusa per l’assenza, Ang, purtroppo anche l’esser stata ammalata per due settimane non ha aiutato, specie se la seconda l’ho passata comunque lavorando… 😉
18/11/2014 at 20:18
<Le erbe buone sono buone anche per altro ma, umh, forse questa è meglio tenerla da parte per un’altra volta.» ah ah ah! Ti riconfermi bravissima ad alternare serietà e umorismo in questi scenari. Il divinatores mi è sembrato molto appropriato, e il demone etrusco mi intriga assai! Ora facciamo volare i pugni e di sicuro le risposte salteranno fuori ^_^
15/12/2014 at 18:25
Ecco, questo è lo spirito giusto!
Grazie Nick del supporto e, a proposito, bellissimo anche il racconto su T-Revolution! Sei un vulcano!
18/11/2014 at 19:16
In ogni caso, FAIGO
15/12/2014 at 18:24
E, in ogni caso, grazie! ^_^
18/11/2014 at 19:15
Ero indeciso tra l’indagine e menare le mani. Vedo che ha vinto l’indagine XD
15/12/2014 at 18:24
Beh, non è che l’una escluda l’altra, sai?
18/11/2014 at 18:51
Cerchiamo informazioni, allora!!! 😉 😉
15/12/2014 at 18:23
Grazie della tua partecipazione e del tuo commento+voto!
Alla lunga (e molto lunga, stavolta!) il tuo voto appartiene alla scelta preponderante per proseguire il gioco… e ora mi dovrò inventare qualcosa… il problema non è inventarlo, ma farcelo stare in soli 5000 caratteri!!!
18/11/2014 at 03:37
Non vale!
il demone l’avevo individuato io e il Divantor se ne prende il merito in questa versione alla “Sliding Door”.
Bello l’ingresso nel gruppo che è stato raccontato qui 😉
15/12/2014 at 18:22
Veramente anche nella giocata era stato il divinator a farlo saltare fuori e a farvela fare addosso a tutti! XD
Comunque sia, come ho detto, queste sono due cose distinte e separate, che viaggiano su binari con due destinazioni completamente diverse, per quanto l’uno o l’altro possano avere degli spunti in comune come anche… qualche stazioncina lungo il percorso!
18/11/2014 at 01:31
Votato. Che dire mi ha preso molto questo brano, complimenti.
15/12/2014 at 18:20
Grazie caro, purtroppo manco da un mese e ora fatico a riprendere il filo del discorso… spero di intrigarti a dovere anche con i prossimi passi… che dici, diventeranno “passi a due”? XD
17/11/2014 at 13:03
Ho recuperato i capitolo precedenti e bene mi piace la storia e mi piace soprattutto il tuo stile narrativo. 🙂
17/11/2014 at 22:58
Beh, benvenuta a bordo e… grazie!
Lieta di piacerti! ^_^ Pronta per l’avvento di un signor demone? 😀
16/11/2014 at 10:55
Come al solito riesci a concentrare tutta l’attenzione e lo stupore nel finale, complimenti. Interessante la spiegazione scientifica del rigor mortis e abbastanza raccapricciante il lavoro dell’alchimista. Sei un narratore a 360° che si mette in gioco totalmente quando scrive. Molto buone le descrizioni. Ho scelto il demone alato, vediamo come te la cavi con questa ipotesi. A presto.
17/11/2014 at 22:57
Onorata dei tuoi appunti, come si suol dire, cerco di documentarmi in merito a quel che vado a scrivere… mi aspetto che un medico sappia qualcosa di tanatologia (termine imparato cercando su wikipedia) e sappia dare qualche spiegazione sui fenomeni post-mortem con un minimo di rigore scientifico, anche se non certo con lo stesso rigore che abbiamo al giorno d’oggi… poi, sai, ho scoperto che non tutti la pensano così o che, peggio, pur informandosi non si applica ciò che si è appreso, con risultati pessimi… (interstellar docet. sigh.)
13/11/2014 at 15:30
Ragazzi, non mi ricordo se siamo in anticipo sui tempi o meno, ma oggi ho intenzione di portare avanti la storia e quindi… che demone sia!
Nessuno fermerà i nostri ragazzi della #specula! ^_^
12/11/2014 at 18:29
Voto senza ombra di dubbio per il demone, non posso che farti i complimenti,come sempre, mi sono goduta la lettura dei capitoli di cui ero rimasta indietro. Finalmente un pomeriggio di relax! 🙂 bellissimo in particolare l’ultimo capitolo, sai descrivere in modo maestrale!
Poi il sorriso gli si congelò sul viso, si incrinò e infine si spezzò in un urlo disumano, mentre gli occhi piangevano lacrime di sangue e le mani graffiavano il viso in cerca di strappare gli artigli di intensa luce che gli stavano bruciando gli occhi.
🙂
13/11/2014 at 02:17
Ecco, quando mi citate rimango sempre tra l’interdetto (ma l’ho scritta io sta figata?) e l’imbarazzato (tipo: no, dai, non è poi chissà che cosa speciale…).
Per cui, cara Francesca, dopo l’offesa (passata subito) di vedere che non avevi ancora letto nulla di questo, chino umilmente il capo e dal profondo e completo rossore (non scherzo, sono rossa di capelli, è proprio “completo”!), ti ringrazio e spero ti rivederti a breve per il prossimo capitolo.
In fondo… il demone sta andando forte! 😀
08/11/2014 at 18:37
Faccio un poco di fatica a seguire voi dei gdr, perchè avete trame complicate ma scrivete benissimo e quindi vale la pena leggervi e seguirvi. Ho votato che tornano insieme alla locanda…. Un bacio continua così….
12/11/2014 at 14:29
Lucia cara, leggere questo tuo commento – lo ammetto – mi manda in brodo di giuggiole.
Appassionare al proprio racconto una persona che non ama propriamente il genere in cui scrivi è una cosa difficilissima e se davvero ci son riuscita con te per me questo è il miglior complimento che possa mai ricevere.
Per quanto riguarda la trama, tutto sommato, a ben guardare vedrai che non è affatto così complicata, ma forse ora è ancora un po’ presto… Che questo titolo sia stato da noi giocato svariate volte è vero, ma in realtà è nato ed è sempre stato sviluppato come racconto, il fatto che ci abbia inserito in alcuni casi dei passaggi tratti dal gioco attualmente in corso sul forum di dragonisland.it è solo una questione di piacevolezza, perché quei passaggi li ho ritenuti particolarmente significativi, ma da qui a dire che questo specifico racconto sia legato al gdr, mi spiace, ma devo smentirti… in realtà è una trama in divenire, per quanto abbia ben in testa la storia, alla fine siete voi che la leggete a determinare con i commenti e i voti come effettivamente evolverà…
Spero di rileggerti presto, son curiosa di vedere che fine farà la tua Shar-Pei… 😀
07/11/2014 at 23:19
Per me è l’episodio meglio riuscito tra quelli pubblicati finora: c’è un po’ di humour macabro, trovo il linguaggio appropriato (specie nella deduzione della condizione del morto), il ritmo è sostenuto e l’alchimista convincente nelle sue doti. Bravissima!
12/11/2014 at 14:23
Grazie mille caro, mi fa piacere che sei sempre fedelmente in prima linea a leggere questo racconto, ii tuoi complimenti mi fanno sempre molto piacere e mi spronano a far sempre meglio!
07/11/2014 at 12:21
Avevo volutamente lasciato indietro la lettura di questo dies II per non rischiare di avere in seguito strane idee di metagaming 😉 Ma devo ammettere che sono passato dal capitolo 1 al capitolo 6 tutto d’un fiato e mi sono divertito molto. Brava Azia! 😀
Per quanto riguarda il voto… anche io punto al demone alato 😀
12/11/2014 at 14:22
Vergogna! Vergogna! Vergogna!
Rischi di spoiler praticamente zero perché ciò che accade qui è ben diverso da ciò che accade in gioco, tesoro mio, se ti assenti ancora vengo a Livorno, ti mischio le ossa e non te le numero nemmeno per rimetterle in ordine! 😀 😀 😀
Va là, dai, son contenta che sei di nuovo dei nostri e spero non ci abbandoni ancora!
07/11/2014 at 04:34
Deja non-vù! 😀
Bello, Azia!
Mi piace in questa versione!
E cosa potevo votare se non un bel demone? 😉
12/11/2014 at 14:20
Da te, mia signora dei drow, non mi aspettavo altro voto, diciamocelo!
Felice di rivederti in questi lidi, spero di vedertici ancora! 🙂
07/11/2014 at 01:15
Valerio consiglia loro un posto sicuro dove nascondersi, uno dei locali sicuri che la Specula ha in città.
Complimenti, interessante sviluppo
12/11/2014 at 14:19
Grazie caro, la tua proposta non è tra le più gettonate, ma chissà… c’è tempo fino a domani per vedere come si risolveranno le cose!
Felice di averti come frequentatore assiduo (e ci mancherebbe… 😛 )
05/11/2014 at 00:07
Signori e signore, domani (mercoledì) visita autoptica con sorpresa!
Felice di avervi tutti tra le mie grinf… Ehm, pagine! ^_^
28/10/2014 at 09:30
Scrittura elegante che ha il suo picco nel “Nefer si tolse una pagliuzza immaginaria da una manica, replicando glaciale…” Brava, Azia.
Continuiamo a seguire Nefer e Kaeso.
03/11/2014 at 00:16
Grazie mille delle tue parole… cerco di fare il mio meglio per mostrare la scena, invece di limitarmi a narrarla, però non so effettivamente quanto ci riesco fino a che non me lo dite voi.
E ora, continuiamo le indagini! Chissà cosa scopriranno i nostri due sapienti…
25/10/2014 at 13:49
““sorrise di sghimbescio”” è geniale! A me non piaceva l’idea di andare a vedere i cadaveri u.u e parlare con la Magistra Exploratorum mi pareva troppo figo perché tu potessi farlo u.u
27/10/2014 at 19:15
Dario, con tutto l’amore e il ridpetto che ho in cuore per te, ti odio.
U.U In parità hai messo, io odio la parità!! (Mi sento molto come puffo brontolone XD)
25/10/2014 at 10:07
Azia, mi toccherà giocare a GDR sono un poco indietro però mi piglia, intanto ho iniziato a seguirti….
27/10/2014 at 19:09
Grazie Lucia, quando ub altro autore di TI mi dice che mi segue mi sento sempre onorata e anche un po’ in ansia perché temo di non essere all’altezza delle aspettative.
Mi fai quindi onore e sono lusingata dal tuo commento e beh. .. se vai a Lucca e passi dallo stand di Destino Oscuro, potresti trovarti a provare il gdr che stiamo sviluppando in anteprima! ^_^
24/10/2014 at 18:53
Ho dato un voto ad Adhad portando in parità Adhad Iddin e Gwnwyvar ma la domanda principale che mi angustia è questa: Azia è la vera Diocleziano dei Demiurghi? Io direi che lei merita questo titolo. Grande e sommo rispetto per Elios, ovviamente..!
24/10/2014 at 21:44
Ah, Brigante, odio la parità!!
Sul resto non dico nulla…
23/10/2014 at 22:18
andiamo ad esaminare i cadaveri prima che sia troppo tardi
ps. “sorrise di sghimbescio”, ma dove l’hai trovato?!
24/10/2014 at 21:42
Concordo con te, ma purtroppo non sono io a decidere, ma voi con i voti… Certo, poi potrei fare quello che voglio, ma allora che gusto ci sarebbe a fare una storia interattiva?
Ps. Rende, vero? Ci sono locuzioni italiane bellissime che stanno o sono cadute in disuso e non ne capisco il motivo…
23/10/2014 at 14:36
Carina l’espressione “togliere una pagliuzza”… sono intrigato dall’accenno al demone alato, chissà cosa riserva!
Le alternative son tutte interessanti, ma opterei per parlare con la Magistra….
24/10/2014 at 21:40
la pagliuzza immaginaria fa sempre il suo effetto!
Felice di rivederti in queste lande romane, chissà cosa accadrà ora di lunedì?
22/10/2014 at 18:42
Eccociii!!
Non so come ho fatto, ma l’ho fatto!!
Scritto e caricato dal cellulare!!! Quindi se trovate strafalcioni sappiate che sono scusata a prescindere, ma il pc non mi funziona più!!
15/10/2014 at 06:17
ascoltiamo le novità del divinator!
10/10/2014 at 20:22
il tuo è un sequel, bisognerebbe leggere il precedente, nel frattempo scelgo Nefer
10/10/2014 at 20:52
Grazie di essere qui, soprattutto!
Se ti interessa, tutto iniziò così…
https://theincipit.com/2014/06/morte-allimperatore-azia-medea-rubinia-antinea/
10/10/2014 at 13:25
“Se c’era una cosa a cui però non era mai stato interessato era studiare il mondo degli Inferi e men che meno gli interessava visitarlo di persona! ^_^
Noto una cera spruzzata di humour, mi piace! Fluido e avvincente nella narrazione, ora voto per una notizia sui pretoriani morti.
10/10/2014 at 20:51
Grazie caro!
Sì, ogni tanto mi piace infilare qualche battuta, per rendere meno serioso il racconto! ^^
Grazie di essere passato!
23/09/2014 at 09:55
non possiamo rinunciare a kaeso!
strano uso del pilum, che non dovrebbe essere in grado di rompere una serratura…
23/09/2014 at 11:02
In realtà si se di usa l’altra estremità, più massiccia e comunque rinforzata in ferro.
Un guerriero addestrato come Lucio, e con la sua forza, non ha certo problemi!! Magari a mani nude no, ma con un’arma…
23/09/2014 at 11:27
mi perdonerai la pignoleria, ma il pilum aveva la punta (appositamente) in ferro dolce e quindi facilmente deformabile 🙂
23/09/2014 at 12:18
Ma figurati!
Alle volte si è troppo stretti per scrivere tutti questi dettagli e penso che questi commenti siano utili a tutti!
Ti dirò di più: la punta era fissata al legno dell’asta con una cerniera bloccata da un legnetto morbido che si spezzava all’impatto così da rendere di sicuro inservibile il pilum ai nemici e, nel caso si fosse piantato nello scudo, rendeva inservibile anche quello!
Precisato questo, e forse avrei dovuto farlo in commento io?, viene logico pensare che per spaccare un lucchetto non si usi quella parte, ma l’altra.
Infatti l’altra estremità del pilum era invece molto grossa ed era rivestita anch’essa in ferro. Oltre che come punto di appoggio, veniva usata anche per spaccare nonché alla bisogna era utile per far saltare i denti ai nemici come fuochi d’artificio al Redentore!
21/09/2014 at 11:19
Voto per se ne fuggirà via! 😀
21/09/2014 at 12:04
Anche te non scherzi, povero Kaeso… 😀
Vediamo, c’è tempo fino a venerdì sera per votare e chissà… magari qualcuno opterà per qualcosa di diverso! 😛
20/09/2014 at 22:18
“nessuno ci aveva più provato quando avevano visto i denti dell’infame schizzare come gli astragali dei bambini”… forte! E forte anche Lucio!
Ora vediamo come se la cava Kaeso disertore! ^_^
21/09/2014 at 12:03
Kaeso disertore? Ma gli vuoi proprio male a sto alchimista… 😉
19/09/2014 at 19:35
Opto per Lucio Tullio Voreno. Sicuramente, la storia così è più facile da seguire per noi e forse anche da scrivere per te 🙂
21/09/2014 at 12:02
Eccoti accontentato! ^_^
E ora? 😛
18/09/2014 at 17:34
Flavio Cocidio Erminio 🙂
19/09/2014 at 13:43
Grazie mille della tua partecipazione, spero di rivederti nei prossimi episodi!
17/09/2014 at 13:08
Ciao ho votato per la seconda opzione, mi piace l’impostazione storica! Ti seguo a presto
17/09/2014 at 13:09
*ti seguo ancora
19/09/2014 at 13:44
È un piacere cara!
A rileggerti presto, qui e altrove, magari a casa di Gaia… 😉
17/09/2014 at 08:39
eccomi qui a seguire questa seconda giornata dei nostri agenti speciali!
purtroppo ho mancato il primo capitolo, per il secondo voto per seguire lucio, togliendo così la situazione di stallo che si era creata
sono contento di vedere che rispetto al primo racconto, la lettura ora è diventata più scorrevole; infatti uno dei motivi che mi avevano impedito di seguire adeguatamente la storia era il fatto che i capitoli della prima giornata erano troppo densi di fatti e personaggi, troppe erano le peripezie accadute in un solo giorno, ed è un peccato perché invece il contesto e la storia sono molto interessanti; ma forse è una conseguenza (inevitabile?) del fatto che la storia deriva da una partita giocata…
19/09/2014 at 13:50
Che bello rivederti qui!
Effettivamente ai nostri gliene sono successe di cotte e di crude, ma non è inverosimile, considera che ho gestito le puntate quasi fossero le ore della giornata.
Inoltre poi ho diviso la squadra e quindi le cose si sono anche accavallate e questo poteva portare a un po’ di confusione. Comunque non ti preoccupare, tutto quadrerà alla fine, prima o poi… 😉
Il fatto che derivi da una giocata è abbastanza ininfluente, poiché ve ne siete discostati quasi subito, solo alcune “presentazioni” erano prese pari pari dal gioco, il punto era proprio la mia scelta di dividere la squadra e quindi sembra che siano successe troppe cose quando invece ho seguito prima un gruppo e poi l’altro.
Comunque i tuoi commenti così precisi sono un ottimo spunto per me per migliorare!
17/09/2014 at 00:18
Mmmm… questione di parità. Domani la nuova puntata, se non ci si toglie dall’impasse sarà doppiamente difficile: 2500 caratteri a personaggio.
Ci state?
16/09/2014 at 22:24
Eccomi, sono passata. Io seguirei Nefer, giusto per capire cosa combina!
16/09/2014 at 23:05
Felice di riaverti in questi lidi, Federica!
Spero la storia ti intrighi ^_^
10/09/2014 at 14:25
Tutto accurato come sempre… mi piace che ci sia anche un alchimista, predilige a qualche risvolto inaspettato. ora voto per approfondire Nefer!
14/09/2014 at 21:56
Tu non hai veramente idea di cosa possa fare un alchimista… e nemmeno noi che li abbiamo inventati! 😀
Vediamo, dai, per ora vince la scelta di tornare da Lucio Tullio Voreno… 😉
10/09/2014 at 09:05
Mi piacciono molto i nomi di antichi romani che si trovano nel tuo racconto (Dionisio, Adriano, Castore etc) e anche la ricostruzione storica è accurata, complimenti. Direi senz’altro di seguire Lucio Tullio. Meriteresti più incipitpoint, ti auguro di guadagnare il primo piano. A rileggerti!
14/09/2014 at 21:55
Grazie del pensiero Angela, spero che la storia continui a piacerti. Per i nomi, beh, è la stessa storia di sempre: all’epoca erano in voga quelli come ora vanno di moda Marco, Luca, ecc. ^_^
07/09/2014 at 19:49
Sono molto indeciso su quale scelta votare, la coorte con Kaeso sarebbe ancor più interessante … ma anche la prima aprirebbe nuove vie.
Quanto tempo ho per pensarci? XD
07/09/2014 at 22:58
Fino a venerdì sera! ^_^
05/09/2014 at 21:27
wow! pronti per l’avventura!!!! mi ero persa questo nuovo incipit, ti seguo in questo nuovo viaggio Azia!
07/09/2014 at 22:57
Grazie carissima, lieta di averti a bordo! ^_^
02/09/2014 at 23:00
Ho votato per la terza opzione, mi piace il tuo stile ti seguo 😀
02/09/2014 at 23:21
Grazie mille!!
Bello trovare nuovi lettori, sono contenta che ti piaccia come scrivo e spero di mantenere le aspettative 😀
02/09/2014 at 21:41
Ehy, complimenti! Vedo che hai deciso di continuare il fortunato Episodio I.
Torniamo nell’antica Roma vista con gli occhi di Azia. Votato!
02/09/2014 at 23:20
Grazie mille Angela!
Spero di mantenere alte le aspettative, allora! E spero, soprattutto, di farvi non solo vedere, ma anche respirare quel mondo antico e… tutta la magia che ci abbiamo messo dentro, oltre che l’avventura! 😀 😀
02/09/2014 at 16:23
Castore non esiste. Bell’inizio 😀
p.s. se ti va passa dal mio racconto 🙂
02/09/2014 at 23:19
Beh, grazie per la fiducia, spero di coinvolgerti bene con il resto e se sei rimasto indietro c’è sempre il primo giorno da sfogliare… ^_^
Sono già passata e Iram è una delle ennemila mille splendide storie che ho trovato su questo sito. Magari alle volte non commento perché se sono al lavoro non ho tanto tempo, però ho sempre votato! ^_^
02/09/2014 at 14:39
Bene becco, ecco la mia dose settimanale di Morte all’imperatore! ^_^
Facciamo che Castore Nettulapio (bel nome!) non esiste, e che il prefetto si sta facendo sentire. Vai così!
02/09/2014 at 23:17
E io che mi stavo già prefigurando la scena con Dionisio che convince Kaeso a tornare e poi, all’improvviso… e invece niente!!
Per la tua dose settimanale, a ora sarai sicuramente accontentato! ^_^
Grazie di esserci sempre Nick!
02/09/2014 at 12:25
Madre una e trina, ho beccato quello piu’ votato Beh, è una soluzione brillante direi, capozza! XD
02/09/2014 at 23:16
Oh, Brigante, ma sei arrivato anche tu!!!
Che bello ritrovarti qui, grazie per essere passato e aver votato!
02/09/2014 at 09:34
Adoro la storia Romana ed anche questo nuovo racconto mi piace, lo seguo 🙂 ho votato per la prima opzione, quali saranno gli interessi del prefetto?
02/09/2014 at 10:15
Grazie carissimo!
Mi auguro di dare qualche altro spaccato di vita quotidiana dell’antica Roma, in futuro…
Spero tu sia piaciuto anche il primo giorno! 😉
02/09/2014 at 05:20
Kaeso è fuggito.
Questo non è sicuramente il mio genere, ma già lessi qualcosa di simile scritto da Vertuani e mi piacque 🙂 ti seguiro
02/09/2014 at 10:13
Grazie della fiducia, Giorgia!
Spero di sorprenderti con questo nostro fantasy tutto nostrano!