Dove eravamo rimasti?
Perfect Day
– Fammi capire, tu sei lei? Cioè l’altra…mi gira la testa.-, urla tremando Icaro, tre birre e 175 bpm dopo.
– Si ma in realtà io c’entro poco, io ero lì per altro. Poi ho incontrato lui e, diciamo che tornata qua ne sapevo quanto te, cioè meno di zero a quanto ho capito.-, Giselle sorseggia la birra fissando negli occhi Icaro.
I pezzi del puzzle si uniscono.
Lei è la stripper.
Un attimo.
Panico.
Icaro dille qualcosa di sensato.
– Come ti sei trovata a fare…?-
– Bene, lavoravo con delle ragazze bellissime.-, fa lei sorseggiando la birra.
– Immagino, cioè a Parigi sono più…-
– Più?-, Giselle si gira di scatto col broncio.
Ha capito che tu sai che lei non sa che tu sai, recupera!
– Truccate! Più truccate!-
– Mah sai, facciamo quel che vuole il grande regista…-
– Santo cielo è terribile chiamarlo così…-, la bocca di Icaro si stacca dal collo della bottiglia con una lentezza disgustosa.
– Vuole solo che i clienti siano soddisfatti…-
– Capisco…-, Icaro deglutisce così forte che si spaccano le vetrate delle chiese vicine.
– Ora credo proprio che continuerò a recitare qui con la mia vecchia compagnia…-, continua lei.
Sei secondi di imbarazzo
Sette secondi.
Otto.
Nove, cazzo.
– Compagnia teatrale? Pensavo facessi…-
– Santa merda…-, Fred arriva addosso ai due a velocità supersonica, – …queste sono le luci del paradiso! Questo è il fottuto arcangelo Gabriele con una chitarra elettrica che viene a darti il cinque! Ho rimorchiato una ragazza offrendole dell’acqua e lei me ne ha anche fatta bere metà!-
Immaginate che la lentezza nel pronunciare queste frasi sia inversamente proporzionale alla foga nel muovere le sue pupille.
Icaro lo guarda storto ridendo, – Magari c’era dell’ ecstasy sciolta.-
Fred sputa a nube l’ultimo sorso ancora in gola lanciando indietro il bicchiere.
– Che cazzo dici! Come sai queste cose? Chi eri nella vita precedente? Un venditore di droga cubano!? Scegli la vita Icaro! E lei chi è?-
Giselle ride.
– Vieni qui, siediti qua, sono Giselle…-, lo rassicura la sconosciuta.
– Oh mio dio tu sei Giselle? La stripper? Fammi conoscere le tue amiche stripper! Ic credo di essere in overdose!-
Giselle guarda Icaro arricciando il naso.
– Non so davvero di cosa stia parlando.-, sudore freddo di Icaro, battito cardiaco di un colibrì in amore, pronto per precipitare nell’inferno di una donna offesa.
Giselle ride e prende Fred per un braccio facendolo sedere.
– Non sono una stripper, anche se tu ed il tuo più o meno sobrio amico lo pensavate fino a pochi minuti fa.-
– Cioè niente schiaffi? E poi come fai a fidarti così di me?-, urla Icaro soffocato dalla musica elettronica del locale.
– Vincent mi disse, “Vanessa si è trovata un trou du cul désespérée”. Quando ti ho visto al bancone poche ore fa, ti avrei riconosciuto tra mille.-
Icaro segue lo sguardo di lei, il suo corpo minuto, la testa che si gira a guardarlo prima di sparire.
E se sparisce?
Le corre incontro.
– Tutto questo… è una cosa strana lo sai vero?-
– Non la più strana che hai sentito sta sera…-, le braccia incrociate di lei, il passo svelto, un filo di rossetto.
La quarta birra se la bevvero riportando Fred a casa come un ingombrante cane lupo ubriaco.
La quinta Icaro la vide poggiata su un tavolino del piccolo teatro dietro il suo ex liceo poche settimane dopo.
Giacca di pelle in mano, odore di vecchi sedili ed enormi tende rosse.
Lei è lì infondo.
Gonna rossa corta, body nero.
Si avvicinano a labbra tremule, a malapena si sfiorano il naso.
Sul tavolino accanto alla birra, una poesia di Wilcock che vola per terra.
– Mi ascolti anziché guardarmi imbambolata?-
– Ti ascolto! Sei pesante!-, fa lei mordendogli una guancia ridendo.
– C’è la possibilità che io e te sta sera, divano, Pulp Fiction, cioccolata calda…?-
– Icaro, mi stai invitando a casa tua di sabato sera? I tuoi amici sono morti?-, volontaria espressione da pin-up ritardata, – Però Pulp Fiction l’ho già visto, mi annoia…-
Ad Icaro si apre la vena del Doberman sulla tempia.
– Trainspotting? Tanto ti addormenti comunque.-, fa Icaro con aria di sfida.
– Guarda che Trainspotting piace solo agli hipster come te, sfigatone alternativo che non sei altro.-, borbotta lei ciondolando e camminandogli davanti.
Icaro si china a raccogliere il foglio.
” Si sappia, che verso metà del secolo
la terra ebbe un sussulto e si decise
a fare il meglio che potesse, forse per l’ultima volta.
Chiamò a raccolta le maree oceaniche,
i venti più famosi delle montagne,
i metalli preziosi, i fiori rari,
il Nilo, il Gange, il Plata ed anche il Missisipi.
E poi, non sapendo che farsene di tutto questo
chiese ad un viandante che passava di lì,
come vedesse lui la perfezione.
Lo chiese a me, e così, fece te.”
– Chissene se non le piace Trainspotting, io la amo lo stesso.-, sussurra tra sé e sé Icaro.
C’è la luce giusta quella sera, anche l’aria giusta, Icaro ha anche aggiustato la luce del motorino.
Va tutto meglio, tutto bene, anche se non sembra essere cambiato nulla.
– Merda ho scordato la giacca!-
Dedicato al Fred che non c’è più ed alla Giselle che arriverà.
18/11/2014 at 07:26
Finale agrodolce come la cannella andata a male (WUT??!!) degno del resto dell’opera 😉
17/11/2014 at 23:25
Ciao! Sono passata a leggerti solo ora che hai finito il tuo racconto, che noia! In ogni caso ho potuto leggerlo tutto di un fiato e mi è piaciuto tanto! Sono pochi i racconti Humor che seguo, infatti non è proprio il mio genere preferito, però la tua storia mi ha presa particolarmente 😀 Spero che ne scriverai altre! 🙂
13/11/2014 at 16:20
Complimenti per il tuo lavoro 🙂
13/11/2014 at 12:26
Tra gli errori è emersa una bella storia chi mi è piaciuta. Bella la dedica che hai fatto alla fine, come la lista di canzoni che hai usato. 🙂
12/11/2014 at 19:48
Mai, neanche per un momento da quando ho iniziato a leggere il tuo racconto ho immaginato che sarebbe finito così, eppure adesso non riesco ad immaginare finale più azzeccato.
Bravo, non so che altro dirti.
Aspetto il tuo prossimo racconto.
10/11/2014 at 22:16
Ho l’impressione che tu sia migliorato notevolmente recentemente, rilevo una padronanza e una varietà di linguaggio molto accresciuta, più dinamicità nella storia… penso che entrerai a far parte degli scrittori che leggerò di frequente!
10/11/2014 at 16:13
La dedica finale è davvero bella, di un ottimismo per la vita davvero fuori dal comune. Bellissimo finale per una storia che è stata davvero ben scritta e con una trama molto molto carina. Bravo, complimenti per aver finito, spero di rileggerti presto!
10/11/2014 at 15:36
Finalmente ho capito il titolo.
Sono d’accordo al 100% con la disamina di Maxlap.
Confermo: vedo potenzialità. Ma il prossimo racconto ci dirà di più.
10/11/2014 at 14:54
Se è vero che i racconti sono dei viaggi, allora adesso siamo davanti l’uscio.
Il mio primo pensiero è: “Cazzo, finalmente sè capito il titolo”.
Poi però appena ci si risiede sul divano sfondato salgono i primi pensieri nostalgici… devo dire che questo viaggio mi è piaciuto; ed adesso, su questo divano sfondato, sento un fastidioso senso di mancanza unito al senso di appagamento.
Vero è che certi capitoli non mi sono parsi scorrevoli, certi altri li ho amati.
Alla fine di tutto, ti ringrazio… mi hai tirato per i capelli con il tuo “passa alla mia storia”, e se è vero che dapprima ero scocciato per l’ingresso forzato, più tardi ho iniziato a pensare ad Icaro come ad un compagno fraterno con il quale scambiarsi una birra.
Mi spiace per il tuo Fred, ma ti ringrazio per avermene “donato” un frammento.
Spero di ripartire con te per un nuovo viaggio.
PS (maledetti francesi)
10/11/2014 at 12:42
In qualche modo la dedica finale che ha chiuso tutto il racconto mi ha commossa, non sei male, sai, sei solo distratto. Quando tempo fa discutevamo di come tu vomitassi frasi in modo disordinato e io ti chiedevo di riordinarle e poi bla bla bla, alla fine hai dimostrato di avere in mente un’idea e di saperla portare avanti e chiudere con bravura. Sono contenta di aver letto la tua storia.
Non me ne volere, Emanuele, c’è solo una cosa su tutte che proprio non mi è andata giù e non posso fare a meno, col sorriso, di dirtela….si scrive STASERA. Non… sta sera. Ti prego. 🙂
Complimenti.
10/11/2014 at 12:51
Eh quel sta sera è un po’ imbolognesito lo ammetto 🙂 grazie mille
10/11/2014 at 11:48
Complimenti Emanuele! Una storia che forse ha bisogno di qualche correzione, ma che ha comunque colpito nel segno! A rileggerti! 🙂
10/11/2014 at 01:32
Visionario, musicale, sincopato e a volte caotico, divertente e divertito, con un retrogusto sentimentale intuito che esplode nel capitolo finale.
Bell’esordio
09/11/2014 at 22:06
Ora è tutto chiaro, il titolo, Fred…..Le cazzo di virgole dopo il dialogo che si mettono e nessuno mette! Tu che hai dedicato questo racconto all’amico che non c’è più…E mi sono commossa….Ti auguro di trovare la tua Giselle…. Che tu non possa mai sentirti un giocattolo nelle mani di una donna e spegnerti come una fiamma in una grotta. Ti auguro di incontrare mille persone che non ti capiscono e cento che invece si…Ti auguro di essere il difensore dei deboli e dei giusti. Di scrivere altri racconti migliori di questo e di arrivare ad avere altre gratificazioni. Ti auguro di rimanere come sei una X in un mare di O… Grazie.
P.S.
Trainspotting, a me fa venire sonno ma penso sia soporifero a tutte le donne …
Anche tu, se non facevi i pasticci che hai fatto ai primi capitoli avresti avuto di più….sicuro.
09/11/2014 at 20:23
senza parole….voglio e devo rileggerlo….bellissimo…poi ne parliamo in privato….adesso lasciami il tempo di riprendermi!!!!
09/11/2014 at 20:25
p.s. alla fine hai scelto il titolo che piaceva a me…. 😀
09/11/2014 at 20:02
…così forte che si spaccano le vetrate delle chiese vicine. Io mi fermo qui. In godimento estremo.
E quando mi passa tra qualche minuto cliccherò il Segui autore.
Grazie Emanuele.
Bellissima storia.
06/11/2014 at 23:06
Per ringraziarvi dell’immenso supporto volevo svelarvi una piccola curiosità.
Ogni capitolo, oltre ad essere pieno zeppo di dissacranti citazioni cinematografiche, è legato ad un brano che mi ha accompagnato nella stesura.
Qui in calce la Colonna Sonora di questo piccolo progetto 🙂
#1 Prologo che non è un prologo.
Sing, Blur
http://www.youtube.com/watch?v=YdrFpPJgxC4
#2 Il mio Godzilla interiore
Urge Overkill, Girl You’lle be a woman soon
http://www.youtube.com/watch?v=JAHA4Jh5jkw
#3 Capitolo 3: Vincent
Jimmy Lafave, Not Dark Yet
http://www.youtube.com/watch?v=ky-NbkW-wBo
#4 Perso. (Not Icaro’s plane)
N.W.A. Straight Outta Compton
http://www.youtube.com/watch?v=TMZi25Pq3T8
#5 Un giorno buono per spiare
The Coaster, Down in Mexico
http://www.youtube.com/watch?v=Kahp_kmOFzQ
#6 Helter Skelter
The Beatles, Helter Skelter
http://www.youtube.com/watch?v=S8SImoLm_UI
#7 Il Dilemma del Piccolo Princip-it
Amy Winehouse, You Know I am No Good
http://www.youtube.com/watch?v=b-I2s5zRbHg
#8 Icaro.
Kanye West, So Appalled
http://www.youtube.com/watch?v=zUjO8cy-B9A
#9 Freak Show
Elisa, Ancora qui
http://www.youtube.com/watch?v=lP-wrI8G1bE
#10 …
A domenica per il capitolo conclusivo.
06/11/2014 at 23:18
Metti tutto su wattpad….. incluse le correzioni.
06/11/2014 at 14:32
Perché infondo è sempre stata qui…
06/11/2014 at 12:33
Perché infondo è sempre stata qui!
05/11/2014 at 13:37
“come se sapessero che se si fossero presi si sarebbero poi un giorno persi.”
05/11/2014 at 13:37
“come se sapessero che se si fossero presi si sarebbero poi un giorno persi.”
05/11/2014 at 13:37
“come se sapessero che se si fossero presi si sarebbero poi un giorno persi.”
05/11/2014 at 13:37
“come se sapessero che se si fossero presi si sarebbero poi un giorno persi.”
05/11/2014 at 12:47
Ho iniziato a leggere la tua storia per caso ed ora non riesco piu’ a farne a meno!
05/11/2014 at 13:54
Grazie mille!!! Tra un po’ il gran finale!
05/11/2014 at 01:18
Perché in fondo è sempre stata qui, opzione troppo affascinante e io la scelgo, ovviamente! Attendo con ansia il finale e mi chiedo per quale strambo motivo ancora non ti abbiano dato la copertina per il racconto.
04/11/2014 at 16:40
Perché in fondo è sempre stata qui…
E ora attendo il finale! 😀
04/11/2014 at 15:27
Anche io sto giro voto per la risposta più quotata. Sarà forse perché Trainspotting non fa per me.
03/11/2014 at 23:26
Mi piace il tuo humor sarcastico e intelligente, tagliente al punto giusto e mai volgare. Voto “Perché infondo è sempre stata qui…”, lo trovo poetico e stimola la mia curiosità.
04/11/2014 at 02:39
Grazie mille!!!
03/11/2014 at 19:05
Ho votato per Giselle è sempre stata li. Non complesso mi è piaciuto molto questo episodio. 🙂
03/11/2014 at 13:42
E’ sempre stata qui.
Nell’ultimo episodio, però, devi spiegarci perché hai scelto un titolo così particolare per il tuo racconto.
04/11/2014 at 02:38
Magari il significato sta nella banalità stessa del titolo 😉
02/11/2014 at 21:03
Mi sembra un episodio dall’ottimo ritmo. Voto per inseguire Vincent…
02/11/2014 at 18:07
Tiro sul “Era con Vincent” e diamo il via al Matrix XD
02/11/2014 at 18:05
Bel ritmo. Non ho letto tutti i capitoli ma…sono ancora in tempo. ;.)
02/11/2014 at 15:04
Ho letto tutti gli episodi insieme, sei molto creativo! Per me Giselle è venuta con Vincent, ma ha capito che non fa per lei. Al gran finale!
02/11/2014 at 15:49
Grazie mille! Al gran finale a questo punto! 😀
02/11/2014 at 14:26
Ho scelto la risposta più votata perché effettivamente è la migliore. è sempre stata qui. Bravo Emanuele, un sacco di spunti interessanti nel tuo racconto. A rileggerti.
02/11/2014 at 15:47
Grazie! Al finale 🙂
02/11/2014 at 14:10
Odio ferocemente chi sincronizza la storia con il calendario per strappare un briciolo di attenzione-2 voti in più.
Tu hai messo delle perle qua e là…
La donna senza cuore…spegnersi come la candela nella cripta…la donna al pianoforte..lo stomaco che si gonfia come il tendone di un circo…l’esplicitazione dello stupro della citazione exuperyana (e la controscena splatter)…
Qualità altissima. E l’odio si trasforma in stima.
02/11/2014 at 15:49
Beh era volutamente parodiato, diciamo che è un po’ una sberla a chi ad Halloween fa l’episodio di Halloween. Una sberla affettuosa non vogliatemene!
Ho fatto un capitolo ben più splatter ahaha 🙂
02/11/2014 at 15:52
Assolutamente. Si è colto. Ribadisco: stima.
02/11/2014 at 14:02
Ho letto tutti e nove i capitoli in una sola mattinata.
La cosa strana è che non me ne sono eppure accorta. L’aspetto spettacolare, è che vorrei leggerne ancora, altrettanti, anche di più.
Sono affascinata ed in qualche modo legata ad ognuno dei tuoi personaggi.
La trama è coinvolgente. C’è tutto quello che dovrebbe esserci. Il viaggio, un trio di amici dai tempi comici ( Che poi, io dedicherei un’intera storia a Rima 🙂 ) un riferimento al Moulin Rouge che è sempre gradito, e perfino una storia d’amore dal finale imprevedibile e realistico.
E poi ci sono le tue frasi. Quelle che si sottolineano con l’evidenziatore giallo per poi andarle a rileggere.
Giselle c’è sempre stata.
Bravo.
02/11/2014 at 14:03
Ah, dimenticavo, non è vero che trainspotting piace solo agli hipster 😉
02/11/2014 at 15:46
Oddio troppo buona! Non so nemmeno da dove iniziare a risponderti!!
Diciamo che riguardo al film ed al titolo…beh non dico nulla 😛
02/11/2014 at 10:56
Anch’io sono per la terza alternativa, mi sembra più coerente con la storia
01/11/2014 at 22:24
Momento…. Fred ribatte tirando dentro Batman. Fred ha il borsalino. Ho detto che stimo Fred?
Giselle, mi spiace ma dovrai fare la carne da mecello stasera
01/11/2014 at 22:27
Beh Fred in altri capitoli ha dato il meglio di sé.
Senza Fred non ci sarebbe Icaro.
01/11/2014 at 21:39
Gran ritmo, ironia, divertito e divertente.
Qua e là frettoloso.
01/11/2014 at 21:22
Lei in fondo e sempre stata qui…
la frase che in assoluto mi ha colpito in questo capitolo: “Accorrete numerosi a vedere la donna senza cuore!ultimi biglietti disponibili!!”
grandiosa la reazione di Icaro…adesso deve prendersi una bella rivincita…con Giselle!
insomma…inutile farti altri complimenti…
STANDING OVATION X TE!
02/11/2014 at 15:45
A volte le cose meno significative a volte diventano le più importanti… 😉
01/11/2014 at 17:48
Ora ti prenderei quelle manine che hanno scritto questo meraviglioso capitolo e ti ci darei due schiaffettini. Aho, ma non potevi aspettare e rileggertelo almeno due o tre volte cosi non ci stava manco un errore che per la fretta hai fatto ? Hai fretta di finirlo, le troppe idee ti bruciano dentro come un fuoco e non riesci a calmarti.
Capitolo stupendo. Questa storia mi è piaciuta moltissimo mi mancherà quando sarà finita. Poi, quando ti leggo mi sento una miserabile poco creativa. Non sei stato capito Emanuele, tu sei per pochi eletti,hai una creatività sconvolgente. Mi inizi un capitolo con il freak e me lo finisci con lo spiazzo totale…Le opzioni andavano bene tutte, ma io ho votato l’ovvio perché tu sai fare dell’ovvietà qualcosa di straordinario. Parliamo dell’ inizio, ho colto il messaggio subliminale che volevi mandare, del quale ti ringrazio e mi inchino: sei grande. Grazie.
02/11/2014 at 15:44
Era dovuto anche se mi è costato qualche abbandono! 😛
01/11/2014 at 13:02
Emanuele il testo è stupefacente, hai scritto qualcosa che lascia il segno. Questo capitolo mi è piaciuto parecchio, frasi breve e secche. Bravo. Lasciamo a Vanessa l’onere della scelta.
29/10/2014 at 23:04
Dopo aver letto questo capitolo credo proprio che eliminerò il mio account…. non son degno
30/10/2014 at 22:42
ahahah che pirla sei ahaha 😀 grazie comunque
30/10/2014 at 22:50
Sul serio! appena letto, preso dallo sconforto ho perfino controllato se la figlia di Minosse non si chiamasse Vanessa
29/10/2014 at 00:37
Beh, non si può dire che non sai sorprendere. Hai mostrato di sapere esprimere anche un’altra cifra stilistica. Direi bravo, ma non credo che tu abbia la necessità di sentirtelo dire
28/10/2014 at 22:21
Mi piace l’atmosfera mitologica, e il tono narrativo mi appare proprio all’altezza. Voto per Vanessa.
28/10/2014 at 21:28
Bello e mitologico questo episodio.
Sentiamo Vincent.
28/10/2014 at 18:15
Carina come storia. Alcuni passaggi, però, li ho trovati un po’ confusi, tipo quelli legati ai salti da un personaggio all’altro. Ad esempio, nel terzo episodio parli di Vanessa che parte e poi ritorni su Icaro che è in Francia quando l’avevo lasciato a Bologna. Una frase per chiarire come ci era arrivato non ci sarebbe stata male. Comunque mi è piaciuto quest’ultimo episodio dove hai fatto il parallelo con la mitologia greca. Io ho votato per Vanessa che si deve decidere a scegliere. Ti seguo.
28/10/2014 at 13:47
Vanessa sarà costretta a scegliere.
Minosse, creta, Afrodite… mi è sfuggito qualcosa o l’ultima volta eravamo a Bologna? bravo. Bel capitolo.
30/10/2014 at 22:43
Viaggio Onirico. 🙂
27/10/2014 at 18:23
Icaro prenderà in mano la situazione.
Un bel capitolo, con un certo tocco poetico!
27/10/2014 at 16:38
Arrivo tardi, ma mi fermo con gli occhi spalancati. Stile di scrittura dinamico e coinvolgente. Ti seguo fino alla fine per capire fino in fondo. 😉
27/10/2014 at 00:02
Arte pura *_*
26/10/2014 at 16:48
Ho aspettato questo capitolo come i miei alunni aspettano le caramelle…Un premio. Mi sei piaciuto, lo hai anche scritto bene. Cavolo, mi piace solo che la storia sta per finire e come finirà ? Lo voglio sano questo Icaro, lo voglio conquistatore, vincente….Non smidollato. La tua scrittura è migliorata. Ti apprezzo anche per tante altre cose. Sai giocare, sai ridere di te stesso, non è da tutti. Bravo Emanuele, hai mostrato una crescita in poco tempo. Non sto qui a leccarti, tanto lo so che ci apprezziamo a vicenda, non solo a Vicenza…..Un forte abbraccio.
26/10/2014 at 16:44
Vanessa sarà costretta a scegliere….
bellissimo questo capitolo….un tuffo nella mitologia…
bravo, Emanuele!!!!
19/10/2014 at 22:41
Dà prova della sua imprevedibilità!
Efficace la citazione di Fight Club! 🙂
19/10/2014 at 15:50
Imprevedibilità rules.
C’è del potenziale, però dovresti mettere un po’ d’ordine nei pensieri e nello scritto (insomma, almeno per me, non è semplicissimo seguirti).
19/10/2014 at 16:51
Credo sia volutamente complicato, ho modelli che seguo piuttosto complessi.
Il finale sarà più lineare promesso 🙂
19/10/2014 at 15:18
Che cerchi di spiegare! Ma mi son perso un po’! Mi sa che ho dormito troppo sugli allori! 🙂
17/10/2014 at 21:29
Confesso che il precedente capitolo non mi sembrava all’altezza degli altri, ma questo… hai senz’altro rialzato il tiro… certo che però “dannati francesi”
(sono ignorante io, oppure il finale ha un pizzico di “Fight Club”?)
18/10/2014 at 21:08
Grazie! Si c’è una escalation di citazioni della mente di Icaro in stile Fight club. Da amante del cinema ho voluto inserire in ogni capitolo qualche citazione.
Un gioco nevrotico e da egocentrico lo ammetto ma mi sono impegnato parecchio!
17/10/2014 at 17:39
L’imprevidibilità …credo sia la cosa migliore 🙂
17/10/2014 at 14:48
Devo ammettere che gli ultimi episodi mi erano piaciuti di meno, in quanto mi pareva sfilacciassero troppo la vicenda e la sua narrazione. Ques’ultimo capitolo oltre riallacciare abolmente i fili ripropone lo stesso mix di ironia, ritmo e stile che mi aveva colpito nei primi capitoli, andando oltre.
D’accordo con gli altri : il tuo miglior capitolo, bravodavvero anche se non credo tu sia fra quelli che hanno la necessità si sentirselo dire.
Imprevedibilità.
17/10/2014 at 15:54
Grazie mille, ribadisco 5000 caratteri son pochi ed in questo “viaggio” ho voluto toccare vari temi, dal black-humor di Helter Skelter a ribaltare lo schema ed i cliché del giallo noir del capitolo prima ancora.
Felice ti sia piaciuto, farò delle note a parte più avanti mi sa…
17/10/2014 at 11:50
Imprevedibilità totale, ci piace..
17/10/2014 at 01:02
Ottimo direi, Icaro e la TUA imprevedibilità 😉
16/10/2014 at 23:26
Icaro imprevedibile…!!!
16/10/2014 at 23:04
Incalzante alla fine, dà movimento. Votato per Vanessa.
16/10/2014 at 19:31
Forse questo è il tuo miglior capitolo, Ave Cesare ! Bene, bene, bene…. Ha funzionato la fine mi ha lasciato un poco perplessa, lui bussa e non gli apre lei, ma Vincent …. Mettiamo alla prova l’imprevedibilità di Icaro, se è pazzo come penso saprà cavarsela, per un folle e determinato a tutto che vuoi che sia il fatto che un altro uomo sia con lei, è un dettaglio superabile…. Ti ho mandato l’amicizia su facebook, ci facciamo due chiacchiere ? Ciao Volpino…. Lucy
16/10/2014 at 14:05
Icaro da prova della sua imprevedibilità 🙂 🙂
16/10/2014 at 13:55
Ottimo finale, diamo un’opportunità a Vanessa. complimenti per il capitolo.
16/10/2014 at 10:16
Passeresti da me se ti andasse? Lo so, se ti andrà passerai da me, infatti sei già passato altre volte perché ti andava. Ma allora passa da me anche stavolta se ti va!!!
Casomai non ti andasse, sappi che c’è una sorpresa per te se passi da me.
16/10/2014 at 10:21
Papà….non esageriamo!
16/10/2014 at 10:45
Lui ci sta allo scherzo! e poi non mi andava di non fargli sapere che era entrato a far parte dei cani scrittori del mio racconto.
16/10/2014 at 19:08
Se non siamo ironici noi dell’ humor chi lo deve essere ???? Certo che ci sta, alla fine l’ironia è per le persone intelligenti….. Giusto papi ? Senti chi è mia mamma ? Bella chi è ?
13/10/2014 at 15:04
Un bar a caso. Non mi sembra nel giusto stato d’animo per avere una meta.
08/10/2014 at 21:16
in un bar a caso…vediamo che succede! 😀
08/10/2014 at 18:53
Questo Max Somerset…ha qualcosa di magico 😉 Per me Icaro va da Fred.
08/10/2014 at 17:29
Il sogno iniziale è qualcosa di geniale, destabilizza tutto! Credi di leggere una storia humor, ti ritrovi catapultato in un noir e quando dall’iniziale stordimento cominci a credere al peggio ecco che ti ritrovi alla fine di un sogno, genio! Voto per il bar a caso, dopo un sogno così beviamoci su!
08/10/2014 at 15:18
Andiamo da Fred :3
Quando vuoi passa a trovarmi, ho sfornato il nuovo capitolo XD
08/10/2014 at 15:18
Ciao Emanue Icaro si infila in un bar a caso 🙂
08/10/2014 at 13:05
Oh bene, questo Max mi piace 😉
Si va da Fred.
08/10/2014 at 17:42
Ahah non ho resisto 🙂
08/10/2014 at 11:04
Decisamente una delle mie storie preferite.
08/10/2014 at 10:06
Secondo me si avventura all’aperitivo e ritrova un altro pezzo della vita di Vanessa
07/10/2014 at 23:37
Bar a caso.
Personalmente, ho,vissuto l’episodio comeun po’ destrutturato dal sogno filmico a occhi aperti che dura mezzo capitolo
Hai pensato di usare dei link, potresti soddisfare diversamente le tue istanze di citazioni
Ma, come scritto la prima volta, fermi tutti: qui c’è un talento
07/10/2014 at 23:53
Ho un’anima noir, volevo fare assaggiare un po’ di thriller.
Per quanto riguarda le citazioni, ho scritto nella mia descrizione che sento molto influenze musicali e cinematografiche, se vuoi svelo due o tre cose ma sarebbe un po’ come spiegare una barzelletta a mio parere però ci penserò. 🙂
p.s. sei sempre troppo buono
Comunque ti ho un po’ dato il Max che speravi?
08/10/2014 at 00:14
Linkaci l’universo, tasto inserisci a destra me lo hanno insegnati gli altri qui sopra….
08/10/2014 at 01:05
mmmmh dove?
07/10/2014 at 22:59
Caro Emanuele, grazie per il bellissimo commento lasciatomi. Ed ora veniamo a Noi…Non capisco perché ti ostini con il grigio e nero nello stile di scrittura, non mi da fastidio però è un poco strano a dire che a volte scrivi nero e altre grigio. Stavo per metterti una bella poesia sulla valigia e mi è apparso il nuovo capitolo…Si è fottuta la valigia…La storia regge è divertente, rende la follia, il sogno….Non curi molto la forma, punteggiatura e via di seguito… IO non sono pignola e accetto il contenuto capendo che c’è chi scrive di getto e segue un ragionamento a spirale ( che proprio per questo risulta gradevole)… Una storia pazzoide ma anche bella, che ti fa capire come la vita sballata sballi e sia in bilico tra realtà e fantasia… Icaro è un poco lo scapestrato che tutti avremmo dovuto essere, si apprezza di più la vita dopo…Solo che noi, gli scapestrati ci fanno schifo…. Si perché sono nullità, ma anche le nullità raccontano e tu le racconti bene da osservatore dei portici del nulla dove non c’è un fine ma si vive giorno per giorno… Cazzo Emanuele, mi curi i cazzi di punti e di virgole ? Cosi gli fai mangiare il fango a tutti…. Leva sto cazzo di grigio, hai la stoffa per essere bravo e puoi stupire ancora di più…. non correre con i capitoli, leggi e rileggi… Hai un cazzo di contenuto fottutamente buono, ci puoi mettere una qualche merdosa virgola buona… E non guardare al mio primo capitolo feci schifo pure io….
07/10/2014 at 23:22
Veramente la cosa del grigio e nero non l’ho capita perché il sito continua ad ostinarsi a metterla, ti assicuro che scrivo tutto in nero anche perché non saprei come fare altrimenti! Anche a me destabilizza parecchio.
Grazie come sempre per i consigli ed i complimenti, vedrò di seguirli entrambi.
07/10/2014 at 23:36
Spero non ti sei offeso. Sai, siamo qui anche per crescere. Ed è bene dire la verità, del resto la tua storia mi è sempre piaciuta… E ho anche una poesia sulla valigia… ma ormai il capitolo è passato…Sta cavolo di valigia!
07/10/2014 at 23:48
Sei ancora in tempo, quella valigia ormai é molto importante.
Non mi sono offeso scherzi?
08/10/2014 at 00:12
Piegare la vita e metterla in valigia
Si parte, dove non si sà,
l’isola che non c’è forse aspetta me,
come si fa a piegare la vita
a metterla in valigia senza sgualcirla….
I buoni propositi solitari
dove stavo e cosa facevo….
Adesso parto, senza nessuno,
solo la valigia con la mia vita dentro,
scappo da me stessa,
torno, apro la valigia
e mi rimetto la mia vita addosso…
Domani forse parto senza valigia.
Era il 1994 ero giovane e la mia valigia consisteva di uno spazzolino da denti, due mutandine e due reggiseni… I viaggi erano come prendere il treno ogni fine settimana, solo che io prendevo l’aereo da Londra….. Diventiamo tutti vecchi, anche le nostre valigie e il senso della partenza, abbiamo le nostre vite sgualcite addosso e la nostra vita è un bellissimo viaggio.
08/10/2014 at 01:02
“solo la valigia con la mia vita dentro, scappo da me stessa” è piuttosto azzeccato…vedrai.
07/10/2014 at 20:46
Voglio proprio vedere come va a finire in un bar! 😉 Good job!
07/10/2014 at 20:16
sono il primo a votare, scelgo un bar a caso.
07/10/2014 at 02:02
Ciao Emanuele, la storia è carina e divertente!! Quanto ai punti in comune nel nostro modo di scrivere, dovrei leggere qualcosa in piú di quello che fai… Hai un blog? Il mio è http://www.gabrielerebagliati.com
TI seguo
G.
06/10/2014 at 20:00
Ciao, Volpe. Il tuo cognome è degno della storia che racconti: corre e fugge come una volpe inseguita dai cacciatori. E dovrebbe darsi pace, secondo me. Scrivere così ti fa guadagnare punti qui, ma nell’editoria non avresti chance. Non sai dove sta di casa la punteggiatura, le frasi sono spesso asintattiche e la trama è in divenire, si sente che non è scalettata. Ne deduco che scrivi per gioco, non per ambizione. Detto ciò, sei carino, sei divertente e ti seguo volentieri. Appunto perchè stai giocando. 🙂
06/10/2014 at 20:11
Cara Giulia permettimi di replicare. Numerosi sono gli stili di scrittura, non siamo tutti Dumas, molti scrittori di fine ‘900 hanno una scrittura confusionaria, fatta di immagini, tra i quali il mio amato Chuck.
La trama è in divenire proprio perché è questo lo spirito del sito, cambiare le cose, inaspettatamente o meno, senza noiose scalette.
Ho letto che leggi tanto e non scrivi, potresti cimentartici, magari un giorno potremmo vedere i nostri nomi in una qualche libreria.
Felice di averti incuriosito almeno.
08/10/2014 at 12:52
Volpe, credimi mi piace la tua storia e tu mi sei molto simpatico ( anche se trovo insopportabile trovarti in ogni storia con la battuta: passa da me se ti va), tuttavia ti invito a non pensare agli stili di scrittura, perché dire “stile” significa parlare di professionalità. Prima di sviluppare un proprio stile, troppa polvere si deve ingoiare. Il tuo discorso, per figurartelo, equivale a uno che dice: “non dipingo come Caravaggio ma come Picasso, per questo non tutti mi capiscono. Ma il manierismo non è necessario, esiste anche l’astrattismo.” E mi porti a contestarti di nuovo: Picasso, prima di scomporre i segni come un pazzo invasato, ha studiato e ha dipinto come un mostro di fotografo. La scomposizione è arrivata postuma, quando ormai gli strumenti erano tutti nelle sue mani. Tu scomponi prima ancora di aver imparato a comporre… e credi di aver fatto il salto a piè pari senza passare dal via; questo è il motivo per cui ti ho detto che corri e che dovresti darti pace.
Ma, in definitiva, come si dice, una cosa l’hai guadagnata: parlatene bene, parlatene male, purché se ne parli.
E, se sei riuscito a sollevare la polemica, dimostri comunque personalità.
Al prossimo episodio. 🙂
06/10/2014 at 11:58
Eccomi da te. Scelgo l’opzione della valigia. E ti seguo.
05/10/2014 at 22:43
Valigia.
05/10/2014 at 21:30
eccomi!come promesso, ho letto tutti gli episodi…sei molto molto molto bravo!!!!ti seguirò!!!
p.s. ho votato x la valigia!
05/10/2014 at 17:15
Quella valigia 🙂
04/10/2014 at 07:18
Lo sguardo! Avvincente la tua storia e il modo di raccontarla. Descrizioni corte, ma incisive, come piacciono a me. Mi sono ritrovata catapultata nella scena come se fossi presente! 😉 forse mi ricorda alcuni discorsi notturi da ragazzina =-O 😉
05/10/2014 at 15:17
Grazie mille! 🙂
03/10/2014 at 21:47
Ciso Emanuele la seconda opzione 🙂
03/10/2014 at 20:06
Ciao Emanuele. Hai un modo di scrivere diretto e espressivo.
Non so ancora se mi piace la tua storia, c’è un non so che di “On the road”… …
vediamo il seguito.
05/10/2014 at 15:17
“On the road” è molt azzeccato, spero di sorprenderti.
03/10/2014 at 19:59
Confusionario, caotico … mi piace! 🙂 Valigia!
03/10/2014 at 20:45
La confusione è uno stile di vita…
03/10/2014 at 18:38
Ma che banda di rimbambiti…ma come si fa…e non è nemmeno tanto fantasia questa, anzi, è molto realistica come messa in scena…10+, come i polli Amadori! 😉
03/10/2014 at 20:45
C’è una buona dose di realtà (purtroppo)
03/10/2014 at 15:38
OHHHH CHE SORPRESA LA TUA STORIA, TE LO DEVO DIRE, ERO RESTIA A PASSARE, PERCHé DI SOLITO CHI INVITA A LEGGERE… ECCO, COME DIRE, NASCONDE STORIE NON TROPPO INTERESSANTI, INOLTRE LO STILE HUMOR NON è PROPRIO IL MIO GENERE, INVECE LA STORIA MI PIACE MOLTO E ANCHE IL TUO STILE DI SCRITTURA DIRETTO, DESCRITTIVO, COINVOLGENTE, INSOMMA: BRAVO! TI SEGUO DA QUI IN POI
03/10/2014 at 16:01
Ho trovato molta fatica nell’inserirlo in una categoria come ho già detto 🙂
Felice di aver stuzzicato la tua curiosità e grazie 🙂
03/10/2014 at 15:08
Valigia, valigia per forza 😉
03/10/2014 at 14:50
Anche io vado di valigia.
Finalmente ho raccolto il tuo invito, avrei dovuto farlo prima 😉 Complimenti per lo stile di scrittura!
03/10/2014 at 15:01
è un piacere per me leggerti, mi sentivo in dovere di ricambiare 🙂
03/10/2014 at 17:43
Idem, per cui ricambierò a mia volta XD
Ti seguo :3
02/10/2014 at 17:55
Uno sguardo vale più di mille parole. Visto che sei l’autore a te questa cosa la posso chiedere 🙂 ma secondo te, loro ci sono o ci fanno?
02/10/2014 at 18:31
Da esperienza semi personale, ci sono.
01/10/2014 at 20:15
Le valigie dicono tutto 🙂
03/10/2014 at 20:28
sempre vero
01/10/2014 at 10:56
Valigia!
Sti ragazzi stanno poco bene 😛
03/10/2014 at 15:01
molto poco bene…
01/10/2014 at 08:37
… direi: da quella frase.
Aggiungo: stai fori come un balcone! 🙂
03/10/2014 at 15:02
ahahah grazie
30/09/2014 at 21:54
Inizio Tarantiniano (Grindhouse, x Down in Mexico e per i ragazzi, ragazze nel film, in auto).
Scrittura cinematografica la tua (lo so: mi ripeto), immagini e dialoghi.
Divertenti i 3 amici, anche se un po’ convulso l’inizio dei dialoghi
A rileggerti
03/10/2014 at 15:02
Convulso come il loro panico.
(maledetti 5000 caratteri)
30/09/2014 at 19:01
Si dice che uno sguardo può anche uccidere, ho scelto quello anche se sono in netta minoranza per ora! 😉
30/09/2014 at 18:11
Valigia, valigia…. E sto sempre più fuori di capoccia quando ti leggo…. Marò e che viaggio mi fai fare con sti tre rincojoniti….Baci
30/09/2014 at 17:47
Lewis Carroll, gambe lunghe risaltate dagli stivali, bello, mi piace tutto.
Tutto tranne qual era con l’apostrofo 😉
(te lo scrivo subito io, tanto lo farebbe qualcun altro.
E voto per Quella frase.
S.
01/10/2014 at 00:32
Uuuuh chiedo venia. Non lo si rilegge mai troppe volte.
30/09/2014 at 15:58
Mi viene da dire subito così da quella frase, ma son curioso di capire qualcosa in più la prossima volta. Il racconto è sempre ben scritto ma… Possiamo fare qualcosa per i continui cambi di formattazione nel testo? Alcune frasi in grigio e altre in nero. All’inizio pensavo fosse una mossa un po’ estrosa dell’autore, ora credo che lo stesso autore debba intervenire: è un po’ fastidioso nella lettura.
30/09/2014 at 20:40
Mmmh in realtà non lo decido io sai! Esce direttamente così, l’ho visto in altri racconti anche.
30/09/2014 at 15:48
Eccomi, sono riuscito a passare!
Storia interessante, con un bello stile, scorrevole. Ho votato per “quella frase”, curioso di capirne di più. 🙂
30/09/2014 at 13:49
Molto divertente questo episodio. I tre imbranati sono uno spasso.
Sulle opzioni direi boh, diciamo… Quella frase?
Un momento: chi è Adriana?
30/09/2014 at 13:54
Errore di battitura, chiedo venia. Già adoperato per correggere. È Vanessa ovviamente.
Grazie dei complimenti 🙂 spero di averti fatto passare un po’ di mal di testa!
30/09/2014 at 14:09
Sì, va decisamente meglio
30/09/2014 at 02:31
Che sito che mi hai fatto conoscere Fox !
Comunque concordo con quanto detto da altri, i precedenti capitoli erano un po’ più intriganti
29/09/2014 at 08:32
Capitolo un po’ debilitante. Ho fatto fatica, in qualche passaggio, a capire chi parlava con chi. Si vede che hai una concezione molto “visiva” del racconto, ma per un lettore come me non è facile starti dietro.
Tragicommedia con Fred, magari mi passa il mal di testa 😉
29/09/2014 at 13:21
Mi adopererò per fartelo passare 🙂 grazie sempre per la tua attenzione (Max sta arrivando sappilo)
28/09/2014 at 23:24
Raccontami la noia, ma quando lo hai pubblicato il capitolo ? Avevo appena finito il tre…cacchien…ciao
29/09/2014 at 00:41
Giovedì mi sa, segui il racconto e sarai la prima a saperlo 🙂 anche perchè ormai sei ospite fissa dei miei commenti 🙂 (con immenso piacere ovviamente)
29/09/2014 at 15:24
La storia la sto seguendo dal primo episodio…Infatti, cliccai segui la storia alle prime 10 righe… Smak….
28/09/2014 at 22:46
Catastrofica tragicommedia con Fred e gli altri… 🙂
28/09/2014 at 19:54
Io voglio la “catastrofica tragicommedia”!! 😀 Comunque è uscita la settima puntata! Se ti va, dai una letta. Grazie lo stesso e a presto!
29/09/2014 at 00:41
Corro! e grazie 🙂
28/09/2014 at 16:36
Non so… ma voglio vedere cosa tiri fuori dalla noiosa storia d’amore 😛
28/09/2014 at 13:07
La tragicommedia è sempre stata una grande conquista della letteratura. C’è un tripudio di scene, eventi, pensieri, atti posti ad una velocità, ad una iperattività sorprendente! Postmoderno da prima fila! “Very good”, come direbbe un hipster. 🙂
28/09/2014 at 16:20
Grazie mille!! 🙂
28/09/2014 at 01:32
Vedo che Miller ti piace proprio 😉
Ti seguo e voto per il secondo appuntamento, vediamo che succede!
28/09/2014 at 12:33
Ahah beh Miller è continua fonte di ispirazione per l’arte in generale, spesso associo brani, film, libri a lui. Grazie mille!
Al prossimo episodio 🙂
28/09/2014 at 01:32
Vedo che Miller ti piace proprio 😉
Ti seguo e voto per il secondo appuntamento, vediamo che succede!
28/09/2014 at 00:06
Questo episodio ha un grande equilibrio tra dialoghi (divertentissimi) e immagini
Ripeto quanto avevo scritto prima e quanto,rimarcato autorevolmente da Nunzia: è una scrittura da film e, per me, è un gran complimento.
A rileggerti
28/09/2014 at 12:35
Grazie mille, in realtà nel corso degli eventi ho avuto l’idea di associare ogni capitolo ad un film/libro, snocciolando citazioni un po’ ovunque (nota i numeri che vengono detti nel racconto).
Sono un po’ un secchione in queste cose (o tendente all’autismo dimmelo tu) ahahah
Grazie mille dei complimenti 🙂
28/09/2014 at 13:32
Parlavo della tua scrittura. Anzi, se posso, a volte le citazioni riachiano di appesantirla
27/09/2014 at 22:51
Ciao Emanuele Epocale storia d’amore noiosa:-)
27/09/2014 at 16:32
Ho scelto la storia d’amore noiosissima per vedere cosa scriverai.
26/09/2014 at 23:22
Mi butto sul tremendo cliché del secondo appuntamento perchè Icaro è un figo (no non è vero il protagonista è Fred, ma è tutto un tranello)
27/09/2014 at 02:30
ahahah beh non esisterebbe Icaro senza Fred!
26/09/2014 at 19:21
Secondo appuntamento.
Ottima scelta Bologna.
ICARO che non vuole volare?? Ummm
Attento alle cavolo di virgole, assicuro che – se le usi nei punti giusti – noi lettori abbiamo vita più facile… data l’urgenza dei dialoghi incalzanti e ironici.
“… un aereo in cielo spezza il suono tintinnante della pioggia …” annulla tutti i refusi e vince.
27/09/2014 at 02:32
Beh la mia città è sempre fonte di ispirazione, grazie dei preziosi consigli e dei complimenti 🙂
26/09/2014 at 18:46
Secondo appuntamento 🙂
27/09/2014 at 02:32
Romanticona?
26/09/2014 at 18:20
Però, mi sorprendi sempre di più… questa alternanza tra il dialogo e la narrazione il surreale, la noia… bene, bene continua…Dammi una catastrofica tragicommedia, mi pare di esserci già dentro, perché andare dove non c’è lo stesso contesto? E come al solito gli altri hanno votato altro, già lo so…Cacchio…
27/09/2014 at 02:33
Sempre troppo buona! 🙂
26/09/2014 at 16:08
Epocale storia d’amore noiosissima, la descrizione del banale è una bella sfida.
26/09/2014 at 18:13
ahaha audace!
26/09/2014 at 18:13
sarebbe una scelta molto audace!
27/09/2014 at 23:55
Toh chi si rivede …
27/09/2014 at 23:57
La Blasi is back
25/09/2014 at 08:25
La prima parte del racconto mi riporta alle atmosfere dell’avanguardia francese, in particolare a Godard (ultimamente me ne sto cibando parecchi di suoi film, per un esame di regia). Anche il registro di scrittura che utilizzi mi fa pensare più a descrizioni di inquadrature, più che a un racconto vero e proprio, una sorta di sceneggiatura e devo dire che è una novità interessante… Primi piani di particolari del corpo, le parole utilizzate… sì, sicuramente c’è il richiamo al cinema post-moderno! Per il resto mi incuriosice questo Icaro, con i suoi voli pindarici… vediamo quale sarà il suo tragitto e la sua destinazione o se finirà inesorabilmente per schiantarsi contro gli insormontabili ostacoli della vita… 🙂
25/09/2014 at 14:15
Uno dei commenti più belli abbia mai letto, hai colto un po’ tutto 🙂 grazie mille
25/09/2014 at 17:54
… grazie, non sempre si ricevono apprezzamenti particolari per i commenti che si lasciano… io poi, ultimamente ne faccio veramente pochi, a causa dei vari impegni di studio… ma vedo che le ore trascorse sui libri danno risultati! A rileggerti presto… 😉
28/09/2014 at 12:36
Ancora più onorato allora!
23/09/2014 at 23:38
Quale aereo? Passa dalla mia storia se ti va:-)
23/09/2014 at 22:09
Bell’episodio, soprattutto la traduzione 😀 Ho scelto quale aereo.
23/09/2014 at 17:20
Il pezzo si legge con piacere. Le citazioni disseminate poi lo elevano ancora di più. E per citazioni, ci metto anche le tue, come “Fate l’amore, non il Liceo Classico” che sarà destinata a diventare un vero e proprio slogan!
25/09/2014 at 00:23
Grazie mille!!! Se ti dicessi che la scritta esiste realmente?
23/09/2014 at 09:52
Quale aereo, l’opzione che scombina la stessa domanda. Si vede che sei cinefilo, il pezzo a tratti sembra una sceneggiatura. Una domanda: il tuo omaggio al regista è stato espresso con una citazione o cercando di rappresentare le sensazioni dei suoi film?
23/09/2014 at 16:15
In realtà lo esprimo proprio chiaramente…ci sono due, anzi tre citazioni direi 🙂
23/09/2014 at 18:51
Ok, ora mi scervello un po’, mio caro Mr, Chiaramente 🙂
27/09/2014 at 23:54
Truffaut? No? Mi arrendo
22/09/2014 at 22:51
Quale aereo?
Il tuo modo di scrivere mi piace, la storia pure ed il protagonista anche, quindi ti seguo! 🙂
Ps. “Fate l’amore non il liceo classico” sarà da oggi in poi il mio slogan…
22/09/2014 at 20:11
Io dico che le magliette lasciate in albergo reclamano il loro proprietario, a gran voce. Quindi, niente aereo.
Col titolo e con Bologna mi hai conquistato, la scrittura mi disorienta un po’. Ma suona bene, nella sua immediatezza. E io certo non sono un critico letterario. Quindi, incuriosito, ti seguo con gusto.
Ciao ciao,
D.
(Max poi, pelato e tracagnotto, è il nome del mio barista bolognese preferito, quindi sono 1000 punti)
22/09/2014 at 20:30
Ahah grazie mille, beh ho dei modelli di scrittura piuttosto tendenti al caos (crichton e palahniuk su tutti) quindi non posso mica deluderli 😀
(Quale max? Son di Bologna ovviamente quindi un fondo di verità c’è sempre..)
22/09/2014 at 20:32
Max del (fu) Vanilia, al Pratello.
22/09/2014 at 17:07
Ti seguo…. Quale aereo, il mio capitolo è tra stanotte e domani…Smak…ciao
22/09/2014 at 20:31
Non mancherò 😉
22/09/2014 at 15:01
Che dire, pessimismo cosmico e piccole gioie, la mia storia ideale.
Ti seguo con la speranza di vedere risplendere questo carnaio virtuale.
Scrivi bene, c’è poco da dire ora a parte questo.
S.
22/09/2014 at 15:04
Poi, Bologna
22/09/2014 at 16:21
Troppo buona!!! 🙂 c’è da dire che si Bologna… <3
22/09/2014 at 12:37
Ovviamente no, non scherziamo.
Questi salti spazio-temporali mi stanno confondendo. Dove diamine va Icaro?
22/09/2014 at 13:24
Semmai dov’era… 😉
22/09/2014 at 13:35
Appunto. Te l’avevo detto che non ci stavo capendo una mazza.
22/09/2014 at 16:20
Un excursus in cui viene svelata l’identità della figlia del BELLISSIMO ED AFASCINANTE Max era d’obbligo…Il cerchio si chiuderà. 😉
22/09/2014 at 16:34
Questa l’ho capita: è una presa per i fondelli, giusto? 😉
22/09/2014 at 16:54
Ahaha ti ho già promesso una “rivalsa” di Max…arriverà.
21/09/2014 at 22:01
Voto: Quale aereo?
Per la narrazione, le scene “a volo d’angelo” e i “camei volontari e reiterati”, direi Jean-Pierre Jeunet.
Per l’urgenza nell’azione direi Luc Besson.
Non utilizzo i francesi perché citi Parigi – e la lingua francese ( a volte inexact),- ma perché ne sei influenzato nell’episodio.
Mi piace la tua interpretazione onirica, il tuo narrare evocativo è intraprendente … tuttavia… la trama di una storia è come una ragnatela, se vuoi catturare la mosca, stendila…
22/09/2014 at 13:25
Jeunet sicuramente 🙂 ma, ironizzando il tutto, darei un occhio ai nomi dei personaggi ed al titolo… 😉
22/09/2014 at 17:56
Avevo già dato “l’occhiata” di cui parli a titolo e nomi, e anche capito il tuo riferimento cinematografico e registico, tuttavia – mi dispiace – no… dovrai “accontentarti” del maestro Jeunet e del grande Besson, che non è poco… di più non posso associarti. Almeno finora.
21/09/2014 at 21:34
mi piace tantissimo come hai continuato! e anche se la ragazza non è proprio orribile 🙂 ma aggiorni ogni quanto?
22/09/2014 at 13:23
Seguimi e sarai la prima a saperlo 🙂
22/09/2014 at 13:26
Grazie mille 🙂 seguimi e lo saprai per prima 😉
20/09/2014 at 19:49
Il nome Icaro m’incuriosisce!
La ragazza lavorava altrove.
18/09/2014 at 23:06
In una città straniera.
Vediamo come procedi.
18/09/2014 at 20:14
Ho colto il tuo invito perdendomi per le strade di Bologna! Ora vediamo in quale città ci porta il passato della ragazza… Magari Berlino! Capisco la tua titubanza nella scelta del genere! Anche io ho dovuto inserire il mio racconto “La signora delle ciambelle” nella categoria Avventura in mancanza d’altro…
18/09/2014 at 21:35
Vero? Infatti leggendolo poco fa ho pensato che anche tu avrai avuto il mio dubbio riguardante lo “scaffale” dove riporlo! Grazie della visita spero tu voglia seguire il corso degli eventi 🙂
18/09/2014 at 16:59
Mah, una città straniera! Forse ricomparirà ? Chi può dirlo! Boh! 🙂
18/09/2014 at 16:54
Non lavorava:-)
18/09/2014 at 21:35
la buttiamo così sul banale? scherzo ovviamente 🙂
18/09/2014 at 13:15
Io e Maxlap non siamo d’accordissimo che Max il barista sia pelato e grasso… 😉
Credo tu abbia delle potenzialità, ma devi lavorare, a mio avviso, sul mettere un po’ d’ordine al fluire del racconto e un po’ meno carne al fuoco.
Detto questo, come non seguire un fan di Gojira (e magari anche di altri Kaiju)?
Vai con la città straniera.
18/09/2014 at 19:28
Vero è: sono aggettivi che non si possono associare a tale nome, io poi ho tutti i capelli 😉
18/09/2014 at 21:37
Ogni riferimento a persone o fatti e puramente casuale eheheh 🙂
18/09/2014 at 21:36
Farò un capitolo incentrato sulla rampante giovinezza di max se l’interesse è così alto 🙂 Grazie per l’attenzione ed i consigli preziosi ed ancora complimenti per il tuo racconto (sono ripetitivo lo so)
18/09/2014 at 22:39
Un episodio che racconti di quando Max era giovane, magro, pieno di donne (e capelli), intelligente e siculo prima di diventare come me?
Aggiudicato!
18/09/2014 at 21:38
ripeto, Farò un capitolo incentrato sulla rampante giovinezza di max se l’interesse è così alto 🙂 grazie mille dei consigli e dei complimenti
18/09/2014 at 00:25
Condivido la Napo’s bacchettata.
Tuttavia c’è stoffa :”ragazza bellissima, non una di quelle che ti fermi a guardare per strada ma una di quelle che ti fermi a guardare mentre piloti un aereo”;
” guardava come si guarda la neve scendere mentre si è a casa, dopo aver dato un esame e senza più nulla da fare, con la gente che spala la neve dall’auto e tu invece l’hai in garage”
Spassoso.
Forse hai esagerato nel perseguire a tutti i costi il parallelismo con l’aereoplano, l’avrei limitato a 3 similitudini
18/09/2014 at 00:49
Mea culpa, ma le cose erano forse troppo complementari, è la sottile linea tra l’accontentare tutti e l’accontentare la propria vena.
17/09/2014 at 21:48
Ho votato perché lei fosse in una città straniera…
17/09/2014 at 21:43
Insomma… la ragazza è la figlia di Max, ma è anche una vecchia conoscenza di Liceo che Icaro aveva rimosso tanto da poterla considerare una nuova persona nella sua vita. Per meglio dire, tutte le opzioni del primo episodio portano al secondo. Se tanto mi dà tanto, le opzioni del secondo episodio si coniugano così: lavorava altrove, in una città straniera, ma è tornata perché non lavorava più.
Confesso di avere qualche perplessità, stavolta.
17/09/2014 at 22:54
In realtà è una vecchia conoscenza, in qualche modo le loro vite si erano incontrate, ma lo si scoprirà con calma. Ho voluto premiare anche i numerosi commenti che la volevano come figlia di max. Che sia importante o meno lo sa solo Icaro.
Sono contorto ma ne vale la pena te lo prometto.
17/09/2014 at 15:43
bella storia! 🙂 ma perché tutti creano sempre e solo personaggi fighissimi con le ciglie lunghissime e gli occhi verdissimi? spero che questa ragazza qui sia un po’ meno impossibile
17/09/2014 at 17:39
Un po’ di realtà ed un po’ di finzione vanno sempre mescolate con cura. Quanto alla ragazza magari la prossima domanda sarà “la ragazza in questione è: 1. orrenda 2. più che orrenda 3. inguardabile a livelli estremi ” ahaha 😉
17/09/2014 at 11:54
Direi la figlia di Max, sarà un piccolo bar a conduzione familiare.
Trainspotting io l’ho visto decine di volte, molti anni fa, forse il solo guardarlo era come andare controcorrente. Perché non sono una hipster, al massimo una hippie.
16/09/2014 at 22:15
Per me Icaro ha trovato una persona moooolto importante della sua vita! 😉
16/09/2014 at 22:13
Voto per una sua vecchia conoscenza.
16/09/2014 at 18:55
Una nuova persona. Vediamo chi è di preciso …
15/09/2014 at 00:30
Incipit scritto mirabilmente.
Fermi tutti: qui c’è un talento.
Seguiamolo!
15/09/2014 at 12:00
Grazie mille!
14/09/2014 at 17:11
“fate l’amore non fate il liceo classico” ahahahah…io ho fatto il liceo classico purtroppo XD
Comunque passa da me se ti va 🙂
17/09/2014 at 17:40
Siamo in due “collega” 🙂 In ogni caso è una reale scritta che si trova su una colonna del mio ex liceo se questo più farti piacere.
14/09/2014 at 14:04
ti seguo 😉
14/09/2014 at 14:06
mi ero dimenticata l’altra volta ahaha
14/09/2014 at 02:35
La figlia di Max:-) 🙂
13/09/2014 at 19:52
Una nuova persona! Bravo hai uno stile molto descrittivo! Ti devo imitare! 🙂
Bravo! Aspetta che ti seguo mi sa che sei uno che mi può ispirare! 🙂
13/09/2014 at 19:53
posso chiederti però come mai un titolo così complesso ?? 🙂
13/09/2014 at 18:18
Eccomi qui ho controllato ma avevo già votato 🙂 🙂
13/09/2014 at 17:25
Lei è la figlia di Max.
Come vedi ho raccolto il tuo invito, non so fino a che punto ti sia convenuto… io studio la costruzione narrativa delle storie che leggo…quindi in campana! 🙂 scherzo
Alcuni passaggi mi sono molto piaciuti, sembrava di sentirli cantare più che narrre. Ma infila virgole nelle battute dei personaggi, che sono efficaci e lo sarebbero ancora di più con le virgole.
Bravo. Ti seguo.
13/09/2014 at 08:41
Ciao Emanuele e ben arrivato su The Incipit. Ho votato per un nuovo personaggio.
12/09/2014 at 23:19
Mi piace. Non ci sono molte parole da aggiungere, quando un qualcosa piace….piace. Sono stati veramente 5 minuti di lettura intensi e tutti d’un fiato.
12/09/2014 at 21:10
Votato una persona nella sua vita…speriamo è quello che volevi…
12/09/2014 at 20:44
la vena humour rende il tutto più leggero e scorrevole e lo fa sembrare un racconto di vita quotidiana. molto bello.
12/09/2014 at 19:17
Il film non mi spinse a leggere il libro,invece questo titolo mi ha fatto venir voglia di leggere la tua storia.
Mi piace questo incipit. Ho solo avuto un attimo di sbandamento con Alex…
La figlia di Max.
12/09/2014 at 19:50
Uuuuh ops! Errore dato dalle mille riscrittura mi saprò fare perdonare
12/09/2014 at 19:15
ciao voto per la prima opzione! Fai un salto sul mio libro 🙂 a presto
12/09/2014 at 17:55
Il titolo del tuo racconto mi ha letteralmente attratto, ma poi sono stato catturato dal testo. Ci sono tutti gli elementi per creare una storia dalle tinte gialle, non un noir classico vero e proprio, ma la sensazione che si ha è quella di una storia oscura, nell’ombra. Probabilmente la vena umoristica ci sta pure, però, avrei preferito un altro genere. Mi smentirai nei prossimi capitoli? Io seguo la storia e vedremo cosa accadrà.
12/09/2014 at 19:05
Purtroppo non sarà né un horror, né un giallo, né un romanzo umoristico, sarà un po’ tutte queste cose. Humor mi sembrava una categoria abbastanza adatta ma non troppo. Purtroppo non ho trovato una categoria vera e propria.
12/09/2014 at 19:06
Grazie dei complimenti (son cafonissimo non te l’ho scritto prima)
12/09/2014 at 17:51
Mi piace questo incipit: sa di classico noir, con le moto, i bar, le strade deserte e magari, toh, un po’ di nebbia. Perché tu ti voglia complicare la vita a farne un Humor, per me è un mistero (per ora).
Solo non ho capito chi è Alex, ma va bene anche così.
E lei è la figlia di Max, perché il bar è uno di quei baretti di Bologna troppo piccoli, a conduzione famigliare, con due tavolini due e con la porta in legno del cesso che fa arredamento. Per la chiave, chiedere a Max.
12/09/2014 at 19:07
In realtà non ho trovato altre categorie troppo calzanti purtroppo, sarà un po’ tutto quello che hai detto. Non tutti hanno lo stesso tipo di humor (malato).