Il passato chiede sempre il suo conto

Dove eravamo rimasti?

I chiarimenti li lascio per gli ultimi due capitoli. Ora... La lettera che Lena invia a Cresti e lo sviluppo che porterà alle indagini. (44%)

Un giorno, forse, passerà...

Ore 17.

Alberto Cresti era intrattabile. Nessuna notizia. Tanti sospetti, ma nessuna prova. Brancolava come un cieco e una piccina era scomparsa ormai da giorni.

“Capo, mi sento che alla bambina non capiterà nulla…”

“Non lo sappiamo, Gloria. Non sappiamo dov’è. Chi l’abbia presa. Rantoliamo, ecco cosa facciamo!”

“Capo…”

Bussarono alla porta.

“Sì?”

Entrò un agente. “Il Signor Verdini, Commissario!”

Si spostò per far passare l’uomo.

Marcello aveva un viso stravolto.

“Signor Verdini cosa ci fa qui?” – Cresti aveva modi spicci, specie se il suo interlocutore gli era indigesto.

“Perché cercate Lena?”

“A lei cosa interessa?”

“Lena era la mia fidanzatina… Poi è scomparsa. Cioè tutta la sua famiglia si trasferì e di lei perdemmo tutti le tracce.”

“Come mai?”

“Non lo so.”

“Non sa perché la sua fidanzatina scomparve all’improvviso? Dall’oggi al domani?”

“No. No!”

“No. No? Ora, è scomparsa sua figlia e lei? Non so nulla…Ma non ha un briciolo di coscienza? Un sentimento che le punge lo stomaco? Perché scomparve la sua ragazza?”

“Non lo so, ma per mia figlia farei tutto, ma non so cosa possa c’entrare!”

Cresti era livido.

“E perché è corso qui, allora? Questo lo sa, almeno?”

“Io, io avevo sentito fare il suo nome…Volevo dirle…”

“Cose che già sappiamo Verdini! Cose che già sappiamo! Scomparve perché, forse, lei fece qualcosa che non doveva? Abusò di lei? Era incinta? Cosa, dannazione. Cosa?”

Marcello scoppiò a piangere. 

“Nulla, nulla di tutto questo… Lo giuro. Ballavamo, qualche carezza, i baci, ma nulla di più.”

“E il suo amico?”

“A Claudio piaceva molto… Lena era una gran bella ragazza, molto più matura per la sua età… Ma stava con me.”

“E Santanicola ci provò con Lena?”

Marcello tentennò.

“Verdiniiii. Ma a sua figlia non ci pensa?”

“Certo che ci penso. Ogni momento. Claudio, sì… Insomma, un pomeriggio ci provò… Allungò le mani su di lei… Ma nulla. Lei lo respinse.”

“E basta?”

“Claudio propose di…giocare…Insomma, ha capito…”

“No, non capisco!”

“Voleva fare un gioco a tre… ma io non ne ero sicuro.”

“Complimenti, Verdini. Due maggiorenni con una ragazzina. Complimenti!”

“Non è mai successo nulla. Glielo assicuro. Io neanche ebbi rapporti con lei. E Claudio non disse più nulla… Eravamo preoccupati venisse a galla questa cosa… Ma non capisco cosa c’entra con mia figlia…”

Bussarono di nuovo alla porta. Lo stesso agente di prima.

“Commissario, è arrivata questa per lei.”

Una busta gialla. Era indirizzata al Commissario Cresti. Sotto una scritta “URGENTE”.

Marcello e Gloria fissarono la busta. Cresti la aprì e ne tirò fuori un foglio scritto al computer.

Cominciò a leggere ad alta voce.

” 1991

In quell’anno avevo 15 anni ed ero una ragazzina carina e formosa. Mi ero innamorata di uno dei “grandi”, Marcello Verdini. Cominciammo a fare coppia. C’era Claudio Santanicola, il migliore amico di Marcello, a darmi veri e propri tormenti. Commenti volgari al mio passaggio, toccatine quando mi si trovava accanto, richieste esplicite di rapporti sessuali a tre. Che vergogna quando sentii quelle parole. Io che vivevo dei baci di Marcello, mi scoprii alla mercé di due giovani. Un pomeriggio, ero a casa di Marcello. Stavamo ballando, quando Claudio si avvicinò e cominciò ad accarezzarmi. Mi divincolavo, ma sentivo le sue mani. Mi stringevano in due. Cominciai ad urlare e alla fine mi lasciarono. Marcello rideva. Quello fu il colpo peggiore per una ragazzina. Poi, Marcello ci lasciò per delle commissioni. Stavo per andare via, ma Claudio mi bloccò. Mi usò una violenza brutale. Ricordo come mi picchiò. Ricordo come mi strappò gli indumenti e come diede addio alla mia “purezza” con un gesto animalesco. Subii la sua violenza piangendo e urlando. Finì, buttandomi il suo liquido sul viso. Che non era più quello di una ragazzina. Marcello tornò. Mi trovò così. Era succube dell’amico. Ma ciò non lo giustificava. Mi disse di dimenticare, sarebbe passata, che Claudio non mi avrebbe più toccata… Tornai a casa ridotta ad un brandello. Mia madre mi urlò le peggiori ingiurie e mi chiuse in casa. Due giorni dopo, ricevetti la visita di Claudio. Mia madre lo fece entrare e ci lasciò soli. Mi prese con la forza, mi tappò la bocca con del nastro adesivo, mi legò le mani. Si accese una sigaretta e con divertimento mi bruciò la pelle del petto. Poi, me la spense sotto il seno. Era eccitato, il malato. Mi violentò una seconda volta. Prese un punteruolo e cominciò ad incidermi la pelle delle gambe. ‘Non mi dimenticherai mai, troietta!’ mi disse. Dopo le incisioni, mi girò e mi violentò dietro. Abusò di me altre due volte quel giorno e ricevetti il suo seme. Andò via dicendomi che nessun altro mi avrebbe mai toccata. Così fu. Mia madre mi trovò così. Altre ingiurie. Altri ceffoni. Violenza su violenze. Il ricordo fu una vita nel mio grembo. Grembo che venne massacrato. Feto che non vide mai la luce. Io come donna ero finita. Dalla prima violenza. Volevo punire i due. Avere giustizia. Ho rapito Giselle, ma non le farei mai del male. Venite in via Feltre, 75.”

E' finita! Cosa o chi troveranno a quell'indirizzo?

  • Giselle e Lena. (47%)
    47
  • Nessuno. Ma altre prove. (37%)
    37
  • Solo Giselle. (16%)
    16
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149 Commenti

  • Solo Giselle, ma sono in estrema minoranza.
    Se posso, ho qualche perplessità non sui fatti descritti, ma sulla fretta con cui sono stati riportati, compreso l’assurdo ruolo della madre.
    Forse questi ricordi avrebbero meritato uno/due capitoli in più magari segmentati con la vicenda centrale
    Marcello sembra – ed è un pregio di coerenza della tua descrizione – ancora identico al se stesso di 20 anni prima.

    • Ciao Max. Puoi e devi. Hai ragione, probabilmente non mi sono gestito bene con i capitoli. Sai, questa è la primissima volta che scrivo una storia, do ordine alle mie idee e…insomma, ho fatto diversi errori. I vostri suggerimenti mi sono di grande aiuto e crescita. Ti ringrazio molto

  • Che scena viva che hai descritto, la violenza sulla donna è stata atroce, la madre (st*****) che continuava a picchiarla senza uccidere quel Claudio e los tesso vale per Marcello… ma si può essere così indifferenti? Ovviamente voto per non trovare nessuna delle due, non avrebbe senso dopo tutto questo, non darebbe mai spontaneamente la bambina!
    Alla prossima =)

  • Ho letto la storia, sola, in camera mia, con una sola lampada accesa, e quando in uno dei capitoli hai messo la ninna nanna della nonna stavo morendo, non facevo che guardarmi le spalle, bravo hai fatto un bel lavoro, ora so che continuerò a leggere la tua storia di giorno =)
    ah e leggendo avevo già l’impressione di trovarmi davanti a un libro =) Voto per la donna
    Alla prossima =)

  • In vergognosa minoranza avanzo un suggerimento …
    Non svelare l’identità della donna perché così ci terrai tutti incollati fino all’ultima riga. Farò il tifo per il commissario Cresti, che mi piace e voglio credere in lui.
    Bravo commissario, bravo Guy 🙂

  • Ti ho letto durante un viaggio in treno con uno smart phone quattro pollici. Quindi se pensi che la tua storia non mi piace levatelo subito dalla testa. Non mi sacrificherei facendomi venire la cataratta….Ora ho anche votato, torniamo a 20 anni in dietro.
    Il mistero si infittisce, la donna chi è ? Perché ha fatto questo. La bambina è coraggiosa, Marcello altrettanto ed anche la mamma. Bene gli sbalzi temporali, qui non è sempre facile farli e te li devi organizzare altrimenti sembra un continuum e non si capisce un fico secco. Ok, sbircio i commenti di Maxlap e ALessanra loro il giallo lo portano con disinvoltura, non come me che mi sbatte in faccia…..

  • Ci siamo un po’ persi di vista, ma ti seguo fin dall’inizio. Poi la vita, le caxxate, non lo so… ho dovuto recuperare con te. Felice di averlo fatto, poiché questa storia mi ha ispirata da subito… il chè non accade facilmente.
    Foto.

    • Grazie Flavio. Ci avevo già pensato. Solo che non sapevo se inserirlo nel quarto capitolo oppure in quello successivo. Qui ho voluto concentrarmi sulla tensione e sul mistero.
      Alla prossima.

  • Ciao Lucia, innanzitutto grazie per la visita, il voto e i consigli.
    Come avrai capito, sono un novello del sito, quindi devo ancora imparare a districarmi!
    Spero che il mio incipit possa interessare gli altri lettori…
    Con vero piacere, passo a leggerti.
    Per quanto riguarda la storia, beh, Marcello pensa di essere circondato da persone che conosce bene e a fondo, di cui potersi fidare, invece gli succederà qualcosa che manderà in tilt le sue convinzioni…e, soprattutto, dovrà tornare a fare i conti col la sua coscienza… Ma pian piano, lo scopriremo… Spero… E scopriremo se l’avvocato c’entra anche qui…
    Spero di essere stato convincente.
    Grazie ancora e un caro saluto

  • Incipit interessante, dopo il commento decido se seguirti o meno. Ho scelto l’avvocato e sono la prima a visitarti. Spero visiterai la mia storia è in top 10. I capitoli possono essere letti in maniera staccata anche se sono collegati. Buona fortuna e non correre, fai riposare la storia una settimana 10 giorni…. Un bacio e un saluto…L’avvocato c’entra per forza.

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