Dove eravamo rimasti?
Te lo giuro.
La sua storia con Marco è al capolinea da troppo tempo. Me ne accorgo dal velo di tristezza dietro cui nasconde il verde iride.
Mi abbraccia ancora, cercando ripetutamente di allontanare da lei il discorso e io, invece, continuamente lo riporto su quel rapporto logorante.
– “Luca non ce la faccio più” la sua voce è un grido soffocato, ma la cosa che mi fa più rabbia è questo suo sentirsi inferiore.
– “No. Ce la fai, amore. Come hai superato le cicatrici che ti porti addosso. Parlami di te, perché io mi sento svuotato solo per quello che ti ho detto” le rispondo, abbracciandola.
Il suo profumo dolce e perfetto m’investe.
“Se tu fossi un uomo, saresti il mio ideale” penso.
– “Che cosa vuoi sapere, Lu?” chiede, scoppiando a piangere.
Il suo lamento è una pugnalata allo stomaco così forte da sentirmi ferito realmente.
– “Si è portato via tutto, anche questa volta. Anche ora che sto male per tutti i miei casini, lui si è portato via tutto: la mia voglia di scrivere, la forza, i pensieri positivi”
Silenzio tagliente, profondo, devastante.
“E io chi diavolo sono? Che cosa sono tutti, allora?” penso.
La rabbia monta da lontano, da quella parte di me che in queste parole dure e amare si specchia e si fa la barba.
– “Cosa ti ha detto, ora?” chiedo, arrabbiato.
Fragile come le foglie d’autunno, osservo la mia roccia piangere per un essere che non si merita neppure una sua cellula.
– “Fondamentalmente quello che dice e quello che fa non coincidono. Io sento solo che tutto ciò che ha è l’altra donna e il legame profondo con lei. Quello che dice, invece, è diamentralmente opposto. Ma si sa: io vivo di pancia, io sono un’idealista maledettamente innamorata dei valori…. io….”
– “No. Ora basta!” ringhio “tu, Simo sei Amore vero. La darsena, vera… di tutti noi. Pure la mia. La cosa che mi fa imbestialire è che uno così possa ridurre così una persona come te.”
Prendo il suo cellulare e, per l’ennesima volta cancello i numeri, i messaggi e tutto ciò che riguarda lui.
– “Perché?” chiede, impaurita.
– “Perché, da oggi, io e te cambiamo rotta. Lo facciamo insieme. Te lo giuro” rispondo, determinato.
Si asciuga le lacrime e mi sorride, fiera.
– “Insieme.” dice, aprendo il palmo della mano.
– “Sì. Te lo giuro.”
Accende la macchina e le canzoni di J-AX rimbombano nella macchina.
– “Dove andiamo?” chiedo
– “A ubriacarci!” ride, alzando il volume.
Fa silenzio, e poi sospira.
– “Copiare te stesso libera, meno dolore che farsi tagli nel cuore…” canta.
Leggo la scritta Como, e tutto torna: copiare se stessa. Alzare l’armatura. Scrivere ancora di quell’acqua dolce.
Il cellulare squilla, è lui.
Spengo ed assaporo l’idea di perdermi nell’alcool.
Lungo esilio da qui. Ma eccomi qui. Che facciamo nel terzo capitolo?
- 3. una sorpresa per Luca-Ciak (17%)
- 2. Andiamo a Luca e a quel suo vuoto (33%)
- 1. Andiamo a Como e all'alcool (50%)

20/06/2015 at 14:20
Chissà che i fumi dell’alcool di Como non ci risveglino un po’!
07/05/2015 at 09:57
Bentornata, ma se mi fai aspettare ancora sette mesi tra un capitolo e l’altro mi arrabbio seriamente 😛 di solito non riprendo le storie che hanno avuto pause così lunghe, aspetto che finiscano e poi le leggo SE le finiscono. Quindi sei avvisata per il prossimo capitolo…
06/05/2015 at 13:58
Bentornata!
Restiamo sulla scena: Como e alcool. (Ops… parità!).
25/04/2015 at 09:48
Waaaaaaaaaaaaa sei tornata! Ben tornata … Luca e il suo vuoto.
22/04/2015 at 20:45
como e alcool
09/12/2014 at 15:26
Diretti alla tappa zero 😉
12/11/2014 at 10:51
Chi sono???
09/11/2014 at 15:26
Carina la citazione musicale nelle risposte! 🙂
27/10/2014 at 11:50
Tappa zero!
19/10/2014 at 22:47
Gelateria: potrebbe essere un buon modo per conoscere lei e lui. E puoi un gelato non è mai fuori luogo! 😉
Incipit molto interessante! Ci sono ancora pochi elementi, ma hai già messo una grande curiosità di conoscere i personaggi e la situazione. 🙂
Ti seguo!
19/10/2014 at 22:33
Voto per sapere chi sono i due…anche se un’ideuzza me la sono fatta. 🙂
19/10/2014 at 08:45
Ben scritto. Confido che il seguito non sarà’ per stupire in modo banale, deja’ vu.
La luna non ha luce propria e l’ombra che può’ fare e’ riflessa… 🙂
19/10/2014 at 00:15
Alla tappa zero, meglio conoscere i vari personaggi. Gran bell’inizio, poi su un tema sociale e da molti ripudiato come l’omosessualità. La tua penna è ottima e sono curioso di vedere come andrai avanti. Ti seguo con molto interesse
18/10/2014 at 23:08
Io vorrei scoprire chi sono. Bentornata!
18/10/2014 at 11:20
È brava la mia compagna di merende!
Vergognosamente ho interrotto il nostro racconto e mi dispiace tanto… Mi ricarico le pile leggendo questa tua nuova avventura.
<3
18/10/2014 at 09:53
mi piace molto il tuo modo di narrare, incipit molto coinvolgente, c’è qualche refuso e una frase non molto chiara:
‘ quello che ha scritto volermi dare quando stava a seicento metri da qui’
per il resto direi di andare avanti con la storia, chi sono loro lo scopriremo strada facendo! ti seguo con molto piacere, credo che sarà una storia carica di emozioni!
18/10/2014 at 09:28
Bentornata, Ombra 😉
[chi è lui, chi è lei]
18/10/2014 at 02:09
ti seguo….
18/10/2014 at 02:09
Tappa zero…. conosciamoli…. ciao
18/10/2014 at 00:25
Non posso fare altro che votare per il Liga 🙂
17/10/2014 at 21:06
decide Simona!
hai scelto un argomento importante e attualissimo…essere gay….fare outing….
molto interessante….ti seguo!
17/10/2014 at 20:33
Emozionante davvero.
17/10/2014 at 20:25
Lei decide dvoe andare. Ci pensi qualche anno fa scrivere “Whatsapp” in un racconto sarebbe stato improponibile. tempi che corrono.
17/10/2014 at 16:09
Partiamo dallo zero…ti seguo
(Anche per evitare la cit. di Liga xD )
17/10/2014 at 16:07
Non ho abbandonato “Veronica” l’ho solo sospesa… perché in quella storia c’è qualcosa di mio che ho perso (o forse è quel qualcosa ad aver perso me) ed io ho bisogno di metabolizzare il tempo.
La recupererò? Sicuramente. ma ora no…