Dove eravamo rimasti?
Ti ucciderò.
Non è l’ora delle visite, ma mi intrufolo comunque di soppiatto nella sua stanza. Ci riesco. Lo vedo.
E’ mezzo dormiente e io gli metto le mani al collo. Stringo forte. Lui non fa altro che sbarrare i suoi grandi occhi. Ho una strana sensazione. Mi sveglio come da un incubo. Mollo la presa e lui tossisce, ma è ancora vivo.
Premo il pulsante allarmato per chiamare un’infermiera.
La ragazzona rossiccia mi dice: <<Lei cosa ci fa qui a quest’ora? cosa succede?>>. Io replico a voce bassa: <<Ho cercato di uccidere mio padre, chiamate i carabinieri e… ho bisogno di cure.>>. L’uomo accanto a me, come rinsavito anche lui, inizia a singhiozzare tra le lacrime e mi sussurra che finalmente è finita.
Ho cercato di uccidere mia sorella, ma alla fine è morta da sola. Ho cercato di uccidere mio padre e alla fine mi sono costituito spontaneamente.
Provo ad eliminare ogni cosa che mi stia troppo a cuore o troppo poco, tranne me stesso di cui fino ad oggi non mi è importato. Mi sento lucido e sono pronto a pagare per i miei sbagli. Sono pronto a ricominciare.
26/12/2016 at 22:25
Arrivo a cose fatte, sono molto piacevolmente colpito dal racconto. Scritto in modo asciutto, essenziale, veloce e al contempo ricco di particolari che, appena accennati e ben disposti, sono sufficienti a descrivere e a fare immaginare la scena, il pensiero, i sentimenti in modo esaustivo. Il racconto ha il pregio di catturare l’attenzione e tenere alto il livello di curiosità grazie a colpi di scena ben congegnati, fino al finale inaspettato.
Complimenti Lucia !
08/01/2015 at 22:01
Complimenti bella storia!! Il finale è ottimo, mi piace molto la trama e tutto! Non vedo l’ora di leggere altre tue storie e sono pronto a seguirti fedele. Complimenti ancora
08/01/2015 at 14:42
Grazie. Dopo un momento di stasi, tutto verrà rimesso in discussione col finale!
06/01/2015 at 15:33
Il maledetto vive ancora, ma il nostro protagonista è duro da demordere.
Tenta di uccidere il padre nuovamente secondo me. Siamo quasi alla fine è ti faccio i complimenti, questa è una delle tante belle storie nascoste nel sito. Spero tu non molli e,nonostante il poco seguito, continui a scrivere con i tuoi racconti. Aspetto con ansia il finale.
26/11/2014 at 22:53
Il padre chiama i soccorsi 🙂 ciao!
24/11/2014 at 16:28
Ciao Lucy. Cavolo che storia. Angosciante. Comunque , ho votato per il padre non ancora morto che chiama i soccorsi.
Brava
24/11/2014 at 16:37
…Grazie! 😉
09/11/2014 at 16:39
Geremia è un nome piuttosto inquietante già di suo lo sai??
07/11/2014 at 17:45
Grazie. Votate e vediamo un po’!
06/11/2014 at 13:32
Davvero un bel capitolo, ho votato per mezzo morto, voleva cavarsela annegando? sono curiosa di vedere come evolverà la storia, ti faccio i miei complimenti.
01/11/2014 at 16:03
Muore! Vediamo cosa ti inventi!!
30/10/2014 at 13:35
Un altro capitolo e ancora grandi emozioni si fondono in poche righe. Non smetto di farti i complimenti,ora le tenbre stanno diventando più fitte e la luce fioca. Ma mi aspetto ancora molto dal protagonista, un uomo lo trova mezzo morto secondo me. continua così:)
23/10/2014 at 21:17
Incipit molto intetessante luci ed ombre si mescolano continuamente in racconti brevi,ma incisivi, complimenti davvero ti seguirò più che volentieri.
24/10/2014 at 11:27
Grazie, hai colto molto bene ciò l’idea che volevo rendere. Passo da te.
24/10/2014 at 11:28
Grazie, hai colto molto bene l’idea che volevo rendere.
22/10/2014 at 17:29
Incipit e episodi interessanti.
Dentro c’è una rabbiosa lucidità e una lucida gelosia. Capisco che la sorella non c’è più ma non mi è chiaro se mancano anche i genitori.
Se mancano sorella e genitori, il protagonista ha una brutta gatta da pelare, perché sono scomparsi gli antagonisti e dovrà lottare contro i fantasmi.Vediamo il seguito.
23/10/2014 at 16:02
In questa storia non c’è nulla di chiaro e puntuale in effetti, ma la narrazione è molto giocata su questo: sui passaggi mentali del protagonista. Di genere misto vuol sfiorare il thriller psicologico. Grazie del commento, cercherò di risponderti e far venir fuori questi elementi mancanti. Passo da te.
20/10/2014 at 15:05
Ciao incipit scritto bene e coinvolgente. Sento tutto il dolore di questo ragazzo, ho dedotto che fosse un lui perchè parli al maschile, che conduce svogliatamente questa vita da quando ha perso la sorella. Ho votato per il flashback, vorrei sapere cos’è successo a questa ragazza per morire così giovane. Non vedo l’ora di leggere il seguito, ti seguo, se ti fa piacere passa da me, un bacio.
20/10/2014 at 15:26
Ti ringrazio e passo da te con molto piacere.