Dove eravamo rimasti?
Un battito di troppo
La donna, che dapprincipio doveva capire se Dixon l’aveva udita oppure no, decise di ripetere l’appena proferita frase:
«Il posto è libero?» domandò.
Non ottenendo risposta alcuna fece marcia indietro, quando vide l’uomo divincolarsi in maniera particolarmente violenta. Subito vi si avvicinò, cercando di accompagnarlo all’interno del ristorante; egli, nel mentre, tremava come fosse febbricitante. Il gerente del luogo, appena accortosi del malessere, accompagnò Dixon su una delle panchine facenti parte del locale, ove lo fece stendere.
«Chiamo subito» intervenne la donna, pronta a premere i tre fatidici tasti che avrebbero mobilitato l’ospedale più vicino.
Dixon, tuttavia, alzò la mano, come un dirigente stradale del sabato pomeriggio, deciso a bloccare la chiamata. La donna e il gerente si guardarono annuendo, come sottintendendo che il malcapitato fosse uscito di senno.
«La sua emergenza?» risposero tempestivamente.
«Sono April Williams, sto assistendo al malessere di un uomo, pochi minuti fa ha cominciato a tremare, dal respiro affannoso, probabilmente in stato di confusione acuta. Ristorante Centrale, distante pochi metri dalla facciata destra del Grossmünster passando per la Bahnhofstrasse.»
I paramedici arrivarono quanto più tempestivamente poterono: una volta stabilizzati i parametri vitali si prepararono al trasporto dell’infermo.
«Salgo dietro oppure davanti?» chiese la donna sorridente indicando l’ambulanza.
«Non le è permesso entrare all’interno dell’ambulanza» risposero i paramedici nel loro miglior inglese.
«Sono un medico» rispose con altezzosità.
Notando i visi ancora scettici dei paramedici, ribatté aumentando i toni:
«Il paziente soffre della sindrome di Wolff Parkinson White, diagnosticata da me medesima pochi minuti fa, di cui in tutta probabilità l’interessato è cosciente. Se il suo medico può definirsi tale, l’uomo è sotto betabloccanti che, a quanto pare, oggi non ha ingerito, si speri per pura dimenticanza; alternativamente è in lista per una radioablazione transcatetere. All’arrivo in ospedale dovrà sottoporsi ad elettrocardiogramma e controllo previo Holter della durata di ventiquattro ore al massimo.»
«In quanto medico, ha l’obbligo di assistere il paziente prima dell’intervento dei paramedici.»
«In quanto medico, sono comportatami di conseguenza: gli affetti da Wolff Parkinson White possono essere aiutati, durante un attacco acuto, dal solo tempo. In casi estremi, dai quali il qui presente signore pare escluso, è necessaria un’iniezione per endovena.»
Sotto gli sguardi basiti dei paramedici Williams entrò nel retro del mezzo, che nell’immediato si mise in moto a sirene attive.
Dixon si svegliò tre ore dopo nella camera trecentoventisette dell’UniversitätsSpital, stordito, una flebo attaccata al braccio. A presenziare all’attimo in cui si destò, v’era giusto la donna che, tramite insistenza, era riuscita ad ottenere i risultati degli esami a cui era stato sottoposto. Non appena egli la vide, i suoi parametri vitali precipitarono: Williams si avvicinò, allo scopo di tranquillizzarlo.
«Lei dovrebbe essere in ospedale, è caduta, io sono testimone!» urlava l’uomo.
«Non sono caduta, mi sono buttata.»
Dixon non perse tempo ad additarla come folle.
«La prego di calmarsi. L’ho fatto per pura necessità, mi stavano alle calcagna, chi fossero verrà spiegatogli in seguito.»
«Spiegatomi? Nulla mi deve essere spiegato, se ne vada subito prima che chiami la sicurezza.»
«Signor Dixon, vedo che non stiamo capendoci. Se lei non mi segue, morirà a breve.»
La donna capì di aver attirato l’attenzione dell’uomo, siccome si sedette al bordo del letto.
«Negli ultimi mesi sono entrata a far parte del principale centro di ricerca del campo medico di Ginevra; lì ho avuto l’opportunità di concentrare le mie ricerche sugli episodi tachicardici più comuni dell’essere umano. A seguito di numerosi test del genoma ho messo a punto un farmaco sperimentale che, a quanto pare, è in grado di porre fine a tali disturbi, fornendo al paziente enormi benefici e un consistente risparmio economico. Prima che potessi testare definitamente il medicinale, la sua esistenza è stata divulgata: a causa di ciò i centri di ricerca francesi si sono interessati al procedimento di creazione della sostanza. Esausta dalle numerose offerte ottenute mi sono recata a Zurigo, in cerca di pazienti pronti ad offrirsi come cavie viventi per la cura, già approvata dalle case farmaceutiche. Non so perché, non so chi siano, ma da questa mattina tre uomini mi pedinano incessantemente; sanno dove sono, hanno accesso ai dati dei centri di cura liberamente: l’ho dedotto siccome li ho incrociati, soltanto oggi, in tre ospedali differenti. Per necessità ho chiamato l’ambulanza, tuttavia, al momento, sono certa del fatto che qualcuno in questo ospedale è al corrente del fatto che io ho avuto accesso alle sue cartelle mediche, qualcuno che non dovrebbe saperlo. Sanno della sua malattia, credono che la curerò in un futuro prossimo. Ci serve aiuto nell’immediato.»
Nel prossimo episodio
- Gli inseguitori arrivano in ospedale (50%)
- Tuffo nel passato di Willson (8%)
- Indietreggiamo di qualche ora, sino ai momenti precedenti all'apparente suicidio (42%)

07/12/2014 at 23:27
Mi scuso con i lettori, questa domenica non è stato pubblicato il nuovo capitolo.
Rimando l’appuntamento con il terzo capitolo a domenica 14.12.2014.
04/12/2014 at 20:27
Che bello stile, e complimenti per l’accurato utilizzo di termini medici che conferisce credibilità al personaggio. Voto per un flashback e ti seguo!
04/12/2014 at 20:53
Grazie mille, cercherò di non essere da meno nei prossimi capitoli!
03/12/2014 at 21:01
Indietreggiamo di qualche ora. Atmosfera intrigante. Alla prossima 🙂
03/12/2014 at 22:18
Grazie per il voto e per il commento, alla prossima (:
03/12/2014 at 16:57
Tuffo nel passato. Carino e intrigante. Ti seguo.
03/12/2014 at 19:12
Ti ringrazio!
01/12/2014 at 11:55
Vorrei capire cosa è successo poco prima… Indietrggiamo 🙂
01/12/2014 at 18:53
Ti ringrazio per il voto (:
01/12/2014 at 01:07
Indietreggiamento. Molto molto particolare.
01/12/2014 at 18:52
Grazie per il commento e per il voto Lucia!
01/12/2014 at 00:53
Ero combattuta, ma alla fine ho scelto di dar retta alla mia curiosità inerente i momenti precedenti l’apparente suicidio e ho votato quell’opzione. Ammiro molto la tua attenzione per i particolari, geografici o medici che siano. Un altro bel capitolo, davvero.
A presto!
01/12/2014 at 18:51
Grazie mille Diletta, sei sempre gentilissima!
E, – che resti tra noi (: – condivido pienamente il tuo voto!
A presto!
01/12/2014 at 21:35
Tranquillo, non lo dirò a nessuno ahah 😛
30/11/2014 at 22:53
Ciao, atramentum
la storia che hai creato è interessante. Un plot ancora da sviluppare con buone potenzialità, devo aggiungere.
Il linguaggio che usi per narrare è aulico e non si assimila a un giallo in tempi moderni, non capisco questa tua scelta narrativa. Però il mistero appare intelligentemente immaginato, vediamo se sarà sviluppato altrettanto.
Seguo.
30/11/2014 at 23:54
Alessandra ti ringrazio molto per il commento.
Diciamo che più di una scelta è un modo di essere, un linguaggio che quasi in modo automatico vien spontaneo usare, anche se rileggendolo, capita, penso anche io di alleggerire la pillola.
30/11/2014 at 20:23
Mi sembra più logico continuare senza interrompere il corso dell’azione.
Arrivano in Ospedale.
30/11/2014 at 20:33
Grazie anche a te per il voto!
30/11/2014 at 18:21
Voto gli inseguitori 🙂
30/11/2014 at 18:42
Ti ringrazio per il voto!
30/11/2014 at 17:32
ottimo secondo capitolo. 😉 Arrivano gli inseguitori. 😉 ciao
30/11/2014 at 17:41
Ti ringrazio molto! Ciao
30/11/2014 at 17:02
Le opzioni sono tutte interessanti ma per me arrivano gli inseguitori
30/11/2014 at 17:09
Grazie per il voto Nadia!
29/11/2014 at 19:28
Mi presento a te, come la regina dei distratti, avevo dimenticato di votarti …. E bene facciamo l’alleata di Dixon? E’ in maggioranza… Che ti seguo lo sapevi già, ma ora ho pure votato e commentato. Le descrizioni sono ottime, bella l’azione.
29/11/2014 at 23:36
Ti ringrazio molto per il commento, sei gentilissima!
27/11/2014 at 22:41
Eccomi!
Devo dire che il tuo incipit mi è piaciuto molto, e dico sul serio, non per fare un complimento generico. Hai uno stile molto curato e preciso ma non per questo meno efficace o intrigante: hai saputo descrivere benissimo le azioni della donna che saliva sul parapetto per saltare giù. Sono davvero curiosissima di vedere come continua, ti ho messo tra le seguite. Cavolo rischiavo di perdermi davvero una bella storia. Complimenti!
28/11/2014 at 17:54
Diletta ti ringrazio molto, come ho già scritto sotto la tua storia, il tuo racconto è quello che più ho atteso questa settimana, davvero un giallo di classe!
Ancora grazie per la lettura e per il commento!
27/11/2014 at 21:38
io direi l’antagonista, m’ispira di più
27/11/2014 at 21:47
Grazie per il voto, io stesso sono combattuto tra l’antagonista e l’alleato!
27/11/2014 at 22:12
Per fortuna che ci siamo noi lettori ad aiutarti
28/11/2014 at 21:23
Esatto (:
26/11/2014 at 23:11
E va bene! Il prossimo viaggio sarà Zurigo:-)
Mi piace l’idea che la donna possa comparire saltuariamente. Magari sarà proprio lei a fornirgli qualche indizio sul “mistero” 🙂
27/11/2014 at 08:21
Ci vado proprio oggi a Zurigo, è una meta che amo!
Per quanto riguarda lo svolgimento della storia, tutto dipende da voi 😀
26/11/2014 at 11:42
Comparirà saltuariamente… Secondo me è una visione… Era da tanto che non leggevo un giallo… Veramente bello!
26/11/2014 at 17:06
Ti ringrazio per il complimento! Non rivelo nulla, surprise!
25/11/2014 at 17:05
Molto bello! L’idea di incontrare una donna, da quello che sappiamo al momento, si è appena suicidata è allucinante!
Anzi no, scusa, è follia pura!
Chi sarà mai?
Sono molto curioso di vedere il seguito!
25/11/2014 at 18:57
Ti ringrazio molto! E sappi che vi lascerò sulle spine per molto tempo, visto che le spiegazioni in un giallo arrivano solo alla fine! 😉
24/11/2014 at 18:24
Ma che bell’incipit! mi piace molto l’ambientazione, sul protagonista non posso dire ancora nulla perché non ci hai detto ancora nulla di lui, ma la storia promette davvero bene. Ho votato per alleata, mi intrigano troppo le coppie nei gialli. Anche se non nascerà nulla di romantico, mi piace vedere un uomo e una donna alle pese con il mistero.;-) ti seguo più che volentieri
Solo una cosa: perché sti poveri bambini erano boriosi? non mi sembra una caratteristica da attribuire a dei bimbi 🙂
Aspetto con ansia il prossimo capitolo!
24/11/2014 at 18:40
In realtà i bambini sono “briosi” (sinonimo di felici) non “boriosi”.
Ti ringrazio molto per il tuo commento, sei gentilissima! Condivido con te la passione per le coppie nei gialli che, amore permettendo, hanno il loro antico fascino!
24/11/2014 at 19:22
Ahahahah mi sa che è ora che mi vado a far misurare la vista , mi sto ammazzando dalle risate da sola
sono la peggiore ihihihihihi
24/11/2014 at 19:59
Hahaha 😀
24/11/2014 at 12:34
Antagonista mi ispira! 🙂 ciao!
24/11/2014 at 18:37
Grazie!
24/11/2014 at 12:32
Mi piace. Ti seguo, è intrigante l’incipit! 😀
24/11/2014 at 18:36
Ti ringrazio molto!
23/11/2014 at 18:26
L’antagonista direi! 🙂 Vedremo poi come ha già detto Flavio! 🙂
23/11/2014 at 18:41
Grazie per il voto!
23/11/2014 at 20:42
Di niente. In pratica eclissi alla strada per la stazione se non erro! 🙂
23/11/2014 at 22:59
In realtà la Bahnhofstrasse è un’importante via di Zurigo, che tuttavia ha poco a che vedere con la stazione, è semplicemente il suo nome (anche se sicuramente dietro c’è una storia inerente alla stazione).
24/11/2014 at 00:50
capito! Non so il tedesco ma mi ricordo il mio caro professore di anatomia che mi diceva che Banhoff era stazione e Stasse (scritto con la B particolare che hanno loro) significa strada! 🙂
24/11/2014 at 08:13
Esatto, tradotto letteralmente è giusto (malgrado il tedesco parlato in svizzera sia piuttosto diverso dal tedesco “ufficiale”).
24/11/2014 at 09:25
Ah non sapevo mica sta roba. 🙂
23/11/2014 at 18:20
Ho scelto l’antagonista pensando a uno sviluppo tipo intrigo internazionale di Hitchcock.
Vedremo poi.
Ciao
23/11/2014 at 18:40
Ti ringrazio per il confronto! Ciao!
23/11/2014 at 16:42
Ma facciamo che sia un’alleata… Strano personaggio, ma vicino a Dixon. 🙂
23/11/2014 at 16:50
Confermo che si tratta di un personaggio strano, e lo resterà anche in futuro: ho puntato proprio sul fatto che il protagonista abbia un’alleata o nemica misteriosa e ricca di risorse.