Dove eravamo rimasti?
DEL RIFIUTO.
Terzo chiede insistentemente spiegazioni, facendo come se non sapesse a cosa fossero dovute le sue allucinazioni.
A quel punto l’animella sputa il rospo: conosce bene la dipendenza di Terzo, essendo stati anche Zero, Primo e Secondo dei tossicomani incalliti. Terzo simula stupore – nella sua testa rieccheggia solo zanol Zanol ZANOL ZAAANNOOOOLLL – e chiede informazioni.
“Il tempo è ciclico, caro mio. All’interno della stessa genìa, poi”. Il bambino malefico assume atteggiamenti da uomo maturo e saputo, del tipo te-la-spiego-io-la-vita. Terzo accetta questo atteggiamento perché troppo sofferente.
A questo punto l’antico saggio tira fuori da una tasca non notata prima da Terzo una piccola scatolina. La apre e mostra a Terzo il suo interno: vi sono una ventina di pillole, che potrebbero bastare al fabbisogno del ragazzo per più di un anno magari. L’effetto di una botta dura per poco meno di un mese.
“Ti chiedo una cosa adesso” dice il bambino porgendo una pasticca a Terzo, che incredulo finalmente soddisfa il suo desiderio insistente, trangugiando la pasta e spaccandola con le incrinature più asimmetriche dei suoi incisivi, spingendola poi con la lingua impastata di astinenza e disperazione verso i nervetti più nascosti del suo cavo mucoso – dicasi bocca.
“Tu perché credi che tutti i tuoi avi fossero come te? Come noi, tossici. Come te, in questo momento. Ti sei fidato tanto di me, la tua astinenza ti ha spinto verso l’incoscienza. A dimostrazione del fatto che io sono più saggio ed esperto di te”, dice il bambino mentre cammina per la stanza, sistemando i cuscini viola sul divano, “ti comunico che non ti ho fatto ingerire dello Zanol. La pastiglia che avidamente hai trangugiato sta lentamente facendo leva sui tuoi più reconditi ed innati sensi di saggezza”.
“Cosa stai dicendo? Cosa mi hai dato?” Terzo adesso si sente un po’ crollare sul divano, e lì si affloscia.
Punto di vista di Terzo – primo piano del viso del bambino. Il volto appare deformato, maligno e antico, rugoso – la pelle del mostro pare corteccia di albero.
“Diamo inizio alle danze!” strilla eccitato il mostrillo.
Terzo visualizza di fronte a sé una sorta di tunnel spaziale, deforme e trasparente, ma ventoso ed instabile. Sente dentro al suo corpo, sotto allo sterno, una forza suprema ed incontrollabile che lo trascina, facendolo librare, all’interno del tunnel delle infinite temporalità e situazioni.
Si trova all’interno del tunnel, come nell’occhio di un ciclone, spira leggiadro travolto dalle forze mistiche della naturale aria deforme che lo sospinge. All’improvviso si sente trascinare nuovamente, ma questa volta di lato.
Come il suono di una zip che si chiude, un lacerato suono metallico, tutto si ferma. Terzo è in piedi, con il fiatone, all’interno della stessa stanza da cui era partito. Il bambino è seduto sul divano che si trova di fronte a lui.
“Dove mi trovo? Cosa è successo?” Terzo è troppo sconvolto ormai, si è addirittura dimenticato dello Zanol.
“Perché sono di nuovo qui?” chiede, “Rispondimi, cazzo!”
Il bambino si alza, zitto e calmo, e si avvicina alla finestra, a passo lento e pacato. Adesso che il bambino si trova alla finestra, Terzo si rende conto che le tendine lilla sono molto più logore di prima. Che sia l’astinenza? Che non sia mai successo nulla di quello che Terzo ha sperimentato? Che sia solo un trip?
“Non ti ho detto, Terzo, non ti ho ancora detto nulla. Siediti, da bravo”.
Terzo, come ipnotizzato, si siede.
“E’ cominciata, è cominciato il tuo addestramento. Hai appena vissuto un salto temporale. Siamo nel futuro. E’ necessario che tu veda cosa aspetta al tuo popolo ed al tuo pianeta se non vuoi fallire nella tua missione. Siamo nel duemilanovecentonovantotto. Nulla di ciò che tu conosci nel tuo presente esiste più. L’uomo si è divorato tutto: sulla superficie terrestre tutto è morto. La parte di popolazione ricca e benestante è riuscita ad insediarsi sulle tanto decantate stazioni spaziali – veri nuovi mondi si sono formati. Società tipo, mondi costruiti per ospitare il numero perfetto di abitanti che riescano a riprodursi senza sforare di numero.
Il resto dell’umanità, invece, quelli poveri e affamati – non immaginarti miliardi di persone: le guerre, le epidemie e la fame di questo millennio hanno sterminato quasi tutti i popoli del terzo mondo, ormai sono molto pochi – ha dovuto per forza di cose sistemarsi sotto terra. Ci sono quartieri generali e rifornimenti di cibo da qualche rinata piantagione, ma per lo più campano di conserve. La maggior parte di loro sta morendo di fame comunque”.
Dato l’innato smarrimento di Terzo, ci si aspetterebbe che il suddetto, dopo questa spiegazione, si trovi confuso ed irritato.
Si da il caso invece che nella sua mente sia come stato premuto un pulsante, si sente proprio un CLICK che fa scattare in lui una tale determinazione e consapevolezza di essere e di dovere, che risulta nel suo viso un’espressione talmente determinata ed agguerrita che ci si possa spaventarne.
“Allora andiamo”.
Dove vuole andare Terzo?
- Chiede al bambino chi si trovi sulla superficie adesso, e deciderà di andare lì. (27%)
- Sottoterra, nei quartieri generali dei poveri superstiti. (27%)
- Sulla stazione spaziale dei ricchi, dove si trova il suo bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-ecc nipote. (45%)

01/02/2015 at 23:44
Urge capitolo Eleonoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…..Dobbiamo pubblicare siamo ferme da troppo tempo, lo dico a te ma anche a me…
08/01/2015 at 14:51
Ti segnalo Enana (fantascienza) e Libera di amare ( rosa).
08/01/2015 at 14:48
Manifestazione artistico rivoluzionaria. L’unica difficoltà nel seguire la storia sono i nomi che hai usato per il resto scorre con il suo velo ironico che quasi mi dispiace non sia un Humor. Però, rinnovo i complimenti Eleonora, brava… L’idea della Sorella, che guarda il nonno e poi il fratello e la partenza mi sono piaciute tanto, anche la figura di Madre.
06/01/2015 at 23:51
…artistica, spessore emotivo, sono per l’analogica.
Mi sa tanto che il futuro spiazzera’ più di qualcuno.
Ciao
06/01/2015 at 17:18
Voto per la manifestazione artistica rivoluzionaria… e sono in buona compagnia, a quanto pare 😉
06/01/2015 at 13:47
Ciao. Sono curioso di scoprire come avverrà questa manifestazione artistica rivoluzionaria. 😀 Al prossimo episodio. 🙂
24/12/2014 at 00:45
Stazione spaziale con biss biss nipote….Sei comica, non c’è dubbio.
04/12/2014 at 22:52
Questo sì che è un racconto di fantascienza davvero peculiare, sei riuscito a mescolare abilmente sia elementi di sci-fi spaziale con un tono weird davvero surreale. Ti seguo sen’altro, sembra interessantissima! Voto per un incontro con il discendente alla stazione spaziale
03/12/2014 at 05:23
Letti i tre capitoli d’una tirata. Bello, la fantascienza classica non mi appassiona molto specie quando si mischia a quella distopia/cyberpunk del mondo pieno di automatismi artificiali
Ciononostante
Sei riuscita a farmela leggere tutta (credimi è una grande vittoria) ed incuriosirmi anche per come scrivi semplice ed impagini, pare di leggere un mio racconto apocrifo (non ti offendere dalla mia apparente assenza di modestia, è solo per dire che mi ci rispecchio molto)
Voto per la soluzione meno quotata, i superstiti… solo perché sono curioso di vedere come li approfondirai.
Seguo 🙂
03/12/2014 at 13:07
Ciao!grazie mi fa piacere. Ho letto il tuo scritto, complimentoni per l idea, molto originale! a me tycho piace tantissimo quindi apprezzo molto la tua inventiva 🙂
02/12/2014 at 10:05
Capitolo ben riuscito, ironico l’inizio la parte prima del “mostrillo”, inia l’avventura con trip in pillolese e poi con la realtà molti anni dopo. L’ho lasciato in superficie, le opzioni sono magistralmente congegnate. Brava. Solo che ancora non ti ho visto sotto da me e sinceramente mi dispiace. Se vieni leggi quattro e cinque, sto per mettere il sei mercoledì.
Fa brutto quando tu leggi e gli altri non ti visitano. Questa è piattaforma di gioco e di scambio, sto giocando la tua storia e vorrei che tu giocassi la mia.
Ma molti autori non lo capiscono, facendo questo perdono i lettori anche essendo bravi.
Ciao
02/12/2014 at 12:54
MI spiace, la tua storia l’ho letta e ho anche votato le opzioni, non mi ero fermata a commentare.
01/12/2014 at 23:38
3 buone scelte; opto per la superficie come più saggia. In media stat virtus. ciao
01/12/2014 at 18:40
Hai un modo di scrivere simpatico e ironico. 🙂 comunque ho scelto la stazione spaziale dei ricchi. 🙂 ciao
01/12/2014 at 18:22
Ciao. Vorrei che incontrasse il suo il suo bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-ecc nipote. 🙂 Bell’episodio. Mi è piaciuto soprattutto la parte finale quando parli delle sorti del pianeta terra. 😀
19/11/2014 at 19:42
Racconto simpaticissimo che non avevo letto quando ti avevo votata l’altro giorno ma che ho letto adesso. Quindi la mia intuizione è stata proprio quella, sei simpatica ed anche il racconto, le quattro pagine sono volate via in un baleno facendomi anche sorridere. Storia molto curiosa, purtroppo sei andata veloce con i capitoli e ancora non ho visto i tuoi commenti sotto nessuno degli altri autori se ci leggi lo troverai utile sia per migliorarti sia per altre cose. Nella prima votazione che hai seguito avevo scelto che il bambino era una proiezione della sua mente. Ora ho scelto che ci condurrai nel mondo sovrannaturale per l’addestramento alla saggezza. E’ un racconto spiritoso e scritto in maniera molto ironica nonostante la vena sia sottile si coglie. Grazie.
19/11/2014 at 23:28
Ciao Lucia! Mi fa piacere tu abbia colto e gradito, mi sto divertendo moltissimo seguendo istinto e follia. Ho deciso di non fossilizzarmi su una tecnica o sulla forma, e sono contenta che il risultato sia simpatico. Sto cercando di dare opzioni che cambino la trama di modo da non sapere cosa succederà dopo. Esperimento divertentissimo, aspettiamo la decisione, non vedo l’ora di scrivere il seguito! E grazie a te
20/11/2014 at 21:26
Rimani ancora al capitolo due per qualche giorno. Aspetta che ti leggano un poco tutti, passa a commentarci. I punti sono doppi nei primi due capitoli. Un bacio. Vienimi a trovare.
19/11/2014 at 17:43
Andiamo sempre più a fondo nella sua mente!! 🙂
19/11/2014 at 23:10
Grazie per aver continuato a seguirmi! vediamo cosa si deciderà 🙂
18/11/2014 at 16:19
Ho scelto il trip perché tra tante incoerenze emergono anche verità profonde. Chissà che qualcuna non sia dirimente, illuminante. Magari si placa, anche. Pare skizoid man.
Ciao
19/11/2014 at 23:11
Si, skizoid man, esattamente come me. Mi piacerebbe sviluppare l’idea di un trip psichedelico e rivelatore. Vediamo dove mi porterete.
16/11/2014 at 15:02
Il tuo modo di scrivere è molto particolare, vediamo dove ci porterai, io ho scelto il mondo sovrannaturale.
16/11/2014 at 20:38
Scrivo molto di getto, mi faccio trasportare molto mentre scrivo da forze sconosciute. Se particolare èun complimento allora ti ringrazio.
15/11/2014 at 10:47
Che simpatico incipit. 🙂 interessanti anche le tre opzioni, ma io ho scelto che il bambino molesto è una proiezione della sua capoccia. 🙂 Se vuoi, vieni da me.
Ciaoooo
16/11/2014 at 20:42
Non pensavo fosse simpatico, già in due avete usato questo termine e devo dire che mi trovo un po’sorpresa. L utilità di questo sito si sente gia: i vostri commenti mi aiutano a dare un genere al mio stile. Grazie!
14/11/2014 at 23:16
Che forti queste opzioni…Mi hai strappato una risata sola, sola…sei simpatica! Per ora non ti leggo, devo uscire ma ti leggerò e ti commenterò, ho votato però! Volevo renderti la vita difficile sai da una che ha scritto una storia che è la storia di una storia diversa…Tiè! Le faccette non le so fare… Se passi da me salta i primi tre capitoli leggi dal quattro…Un bacio….
14/11/2014 at 20:30
Vai Elo!!! 🙂
14/11/2014 at 20:03
Il bambino molesto arriva dal passato, e dice di essere il nonno del nonno del nonno di suo nonno. 🙂 Interessante. Vediamo come prosegue. 😀
19/11/2014 at 23:09
Purtroppo non ha vinto questa opzione, sarebbe piaciuto anche a me svilupparla!