La principessa dal cuore di Marmo

La metamorfosi

Le campane della cattedrale di Saint-Germain suonavano a festa quella mattina. Un grande giorno per il regno. Il Re avrebbe di lì a poco annunciato la data ufficiale della celebrazione e presto la principessa Hearter sarebbe stata incoronata regina di Bonheur.

Il popolo non parlava d’altro.

Il panettiere in piazza, coccolato dal rintocco delle squille, si lasciava sfuggire un commento sulla futura sovrana:

Signori miei, questa ragazzina farà di tutti noi dei borghesi. Ve lo immaginate, signori, un panettiere con frac e papillon al Gran Ballo?“.

Poi, scrollatosi la farina dal camice, ritornava a servire la donna col fazzoletto sul capo, ma anche questa replicò. Di cambiare argomento quella mane, non se ne parlava.

“La principessina ha un’animo sensibile e gentile.” proferì la donna“L’altra settimana, mi sono imbattuta in sua Maestà che chiacchierava con un mendicante, proprio in un vicolo alle spalle della chiesa. Ha donato al pezzente un sacchetto pieno di monete d’oro!! Che gesto generoso… No! aspettate, la pagnotta più piccola per me, grazie“.

Il mondo fuori dalle vetrate del castello, dunque, era già in moto e trasudava fremito d’ardore, gli occhi della giovane Hearter, invece, avevano da poco ripreso a scrutare il reale. 

L’orologio a cucù sulla parete accanto al letto segnava le dieci meno due. Presto il picchio sarebbe sbucato fuori dal tronco a cantare l’ora. Un’ora tarda per una principessa che, stando le regole del buon costume, non può permettersi pisolini oltre le sette del mattino.

Ordinò alle cameriere, dall’imponente letto a baldacchino, che le venisse preparato un bagno caldo, non che avesse i nervi tesi o il bisogno di rilassarsi in una vasca carica di essenze a base di legno di rosa, anzi, a dir la verità, quella mattina era apatica. Non sentiva proprio nulla. Non era agitata per essersi svegliata molto oltre l’orario consentito. Non temeva neppure il rimprovero della Regina. Davvero, nulla. Eppure tutto il regno di Bonheur sapeva quanto fosse emotiva la principessa.

Ancora assonnata, infilò i piedi delicati nelle pantofole e abbandonò il letto. Una volta in piedi, quasi avesse mandato giù un flacone di troppo di sciroppo per la tosse, iniziò a oscillare. Pareva un pendolo di Newton, o meglio una di quelle sferette di metallo. Non riusciva a trovare equilibrio e più imponeva al suo corpo la postura del bon ton, meno questo rispondeva ai comandi.

Nonostante l’andirivieni le provocasse un forte senso di nausea, non gettò la spugna. Perseveranza, anche questo la rendeva nobile. Provò e riprovò finché non capì che bisognava arrendersi e assumere la posizione dettata dalla natura del suo fisico. 

Le cameriere fecero ingresso in camera per annunciarle che il bagno da lei ordinato era pronto. Una di loro sghignazzò, non riuscì a trattenere il riso. La principessa era davvero buffa, tutta curva sul lato sinistro, come se una catena immaginaria la tirasse, impedendole la fuga. 

Hearter però non trovava divertente tutta questa storia, ma neppure era seccata dell’ilarità che suscitava. Avvertiva solo una sensazione puramente fisica, che ha poco a che fare con le emozioni, una sorta di opprimente peso sul cuore.

Dopo un lungo colloquio con la madre, vennero convocati a corte tutti i migliori medici del reame. Nessuno di loro però riusciva a individuare la natura del male che affliggeva la principessa. 

“Incompetenti! La salute del regno è in mano ad incompetenti!” bofonchiava la regina.

“Altezza, davvero non riesco a capire di cosa possa trattarsi. I valori sono tutti nella norma”, si difese il medico di corte“Forse è un’incantesimo. Stregoneria. Se mi permettete, Altezza, conosco un uomo che fa a caso suo. Il dottor Traum. Tutti lo chiamano Sogno. E’ in grado di spezzare ogni genere di incantesimo”.

La regina diffidava di questi pseudo-dottori esperti dell’animo che si professavano guaritori di mali come gli incantesimi, ma questo dottor Traum era l’unico appiglio a cui aggrapparsi. Il baratro in cui sarebbe sprofondata la figlia altrimenti, avrebbe portato il regno ad una grigia e abulica rovina.

Ordinò che fosse messo a disposizione di Hearter un cocchio che l’avrebbe condotta allo studio di Sogno. Poi, prima della partenza mise in guardia la figlia:

Mia cara, sta molto attenta!

La principessa aveva uno sguardo vuoto e assente, rassomigliava ad una scultura di ghiaccio. Montò sulla carrozza e si diresse dal dottor Traum.

Quale onore ospitare nel mio studio la dolce principessina!“, la accolse calorosamente Sogno. “Prego sedete, io sono il dottor Traum, ma voi chiamatemi Sogno. Ditemi, cosa porta una futura Regina a farmi visita ?

Mi è stato riferito da mia madre, la Regina, che voi siete il solo che può curare il mio male di oscura natura” spiegò la Principessa.

Oh si, mi dica qual’è il problema?“.

Ho il baricentro spostato a sinistra e non provo alcuna emozione” rispose fredda Hearter.

Principessa, temo che voi abbiate contratto un’incantesimo… Avete il cuore di pietra…

come, prego?

Si, di pietra“.

Cosa suggerirà il dottor Traum alla principessa?

  • La catapulterà in un mondo magico fatto di statue dal cuore pulsante (36%)
    36
  • Ricercare nei ricordi il motivo del suo male attraverso una serie di sedute (27%)
    27
  • Compiere un viaggio alla ricerca dell'antidoto (36%)
    36
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224 Commenti

  • Più di un anno, due probabilmente e l’ultimo capitolo è solo il titolo 🙁

    La fiaba era carina, i personaggi mi piacevano ma per il resto non ricordo niente e quindi non posso esprimere un giudizio. E manca il finale 🙁
    Ok, to be continue… ma tra quanto? 😉

    Ciao 🙂

  • Ciao, ho letto la tua fiaba tutta di fila, è mi è dispiaciuto un po’ non poter partecipare a quelle scelte che hanno formato una storia così entusiasmante.
    Mi ricorda molto il libro Olga di carta, il viaggio straordinario, una fiaba recente che parla di una bambina di carta che intraprende un viaggio alla ricerca di un incantesimo particolare che la faccia diventare una bambina in carne ed ossa.
    Tutto molto delicato e fantasioso, un mondo che si basa sulle leggi dell’impossibile rendendolo realtà.
    Ma perché non continui la storia: non lasciarci in sospeso!

  • Sei finalmente tornata! Questo capitolo cambia un (bel) po’ le carte in tavola di quanto appreso finora. Io voto la casa di Sir Galilao.
    Mancano due capitoli alla fine: pensi di arrivare ad una conclusione degna di nota o protendiamo per una seconda parte? 😉

    Ciao 🙂

  • Ciao =)
    mi sono assentata un pò causa studio… :C
    Io vorrei davvero darti qualche consiglio ma al massimo se tu che dovresti darli a me ! Scrivi spontaneamente la trama, come dire…. si vede che la storia nasce da sè senza forzature, tutto è fiaba, ogni elemento…complimenti davvero, in 6 capitoli non ti sei mai persa…io mi perdo in ogni rigo..
    Alla prossima =) ah e ho votato per conoscere la storia della strega e le propretà magiche della chiave =)

  • credo sia il capitolo più bello. L’ho letto in apnea!
    La tua storia è stato un progressivo maturare di un’identità non solo stilistica ma anche tematica. Forse più che di maturazione parlerei di “assestamento”. Hai iniziato con l’intenzione, forse un po’ prudenziale, di raccontare una storia leggera e semplice… col passar del tempo sono emersi le tue vere propensioni alla liricità, alla costruzione di esperienze sensoriali, alla complessità.
    La tua fiaba è entrata di diritto nel novero dei racconti fantasy.
    Fattene una ragione 🙂
    Vai avanti così!

    • Il mio tentativo di mantenermi sulle cose semplici è stato un fiasco. La mia scrittura mi tradisce ed è inevitabile, le parole, le frasi, sotto l’impulso creativo, rivelano il modo di sentire, vedere, percepire il mondo di chi le pensa e, in questo caso, l’autrice ha una certa predisposizione alla complessità… ma sento ancora il sapore della fiaba, quanto meno per i personaggi e l’ambientazione. Difficile farsene una ragione 😀
      Grazie! 😉

  • E poi,mentre mi preparo per la nanna mi ricordo della notifica e finalmente leggo questo nuovo appuntamento. E, come sempre, resto a bocca aperta – deliziata – dalle vivide immagini che mi regali con questa fiaba. Tipo l’invito al brindisi o, meglio, quel graffio sui visini lisci dal sapore di tristezza.

    Fantastico.

    P.S. ti sei persa un paio di congiunzioni per strada… magari le ritrovi 🙂

  • ogni passo ricordava l’annuncio di un brindisi, il ticchettio di un cucchiaino sulla superficie di un calice – La delusione lasciò i segni sul loro viso liscio, un graffio, proprio all’altezza delle labbra
    Che belle immagini Laura!
    I due omini di cristallo non devono essere abbandonati al loro dispiacere, ma non c’è tempo di starli a sentire per un capitolo intero, per cui che accompagnino il pavone e la bella Hearter da Sir Galilao 😉

  • Ciao! =)
    Adoro la tua fiaba. Perchè è davvero un salto nel passato, le care e vecchie storie raccontate dalle nonne…
    Il tuo stile, la storia in sè, tutto è fiaba!
    Incuriosisce al punto giusto! Ora tutti vorranno sapere se e come la principessa riavrà un cuore caldo e umano ..
    Ero indecisa per i giganti buffi…ma poi ho votato gli omini, li trovo più originali.
    Alla prossima =)

  • bhe… il pavone avrebbe notato due giganti tra le foglie, i briganti non ce li vedo ad aspettare una ragazzina malata e un uccello colorato… li avrebbero assaliti e portati via senza problemi. Ma due omini, in pieno stile lilliput, loro si che possono restare nascosti tra i cespugli e hanno necessità di coglierli nel sonno per sperare di averla vinta. Elementare Watson 😛

  • Voto due omini di piccole dimensioni.
    >>Dal silenzio della radura si diffuse un forte e sonoro CRACK, simile al suono della boccetta sotto la pressione dello stivaletto. Al rumore seguì una fitta al petto.

    Qualcosa dentro di lei sta succedendo: da quando ha il cuore di marmo, per la prima volta ha provato emozioni… 😉

    Ciao 🙂

  • Sai che ti dico? Due briganti al cospetto di un Re!! 🙂
    Voglio vedere cosa proponi…
    parole poetiche… non confliggono col plot, pur conferendo all’atmosfera generale ora un’avventura, ora una fiaba sentimentale… altalenando.

  • ciao Laura, ho votato per un nuovo messaggio di sogno, è un po’ come un ulteriore indizio per una caccia al tesoro. Vedo che c’è inflazione di vanitosi, anche se poi quello che dovrebbe esserlo più degli altri – il pavone – è consapevole delle conseguenze negative di tale disposizione d’animo… Non sono un lettore di fiabe (lo ero da bambino), ma ti seguo. 🙂

    • Ciao Namor,
      Come prima cosa devo ringraziarti per aver letto la fiaba, apprezzo molto (considerato che non ami il genere) e inotre devo dirti grrazie anche per il voto. La storia ne ha bisogno per andare avanti. Questa vuol essere una fiaba stile “piccolo principe”, “la gabbianella e il gatto”, con molta più introspezione di una semplice fiaba firmata Fratelli Grimm. Spero di riuscire nell’intento e conto su di te per decidere che piega prendere 😉
      Al prossimo episodio!! Ciao 😀

  • Ciao, che bella la tua fiaba 🙂 purtroppo non sono abbastanza paziente da leggere tutte le opzioni e appena arrivato alla prima l’ho votata. Io volevo si continuare con i 2 protagonisti fuori dalla caverna, ma volevo anche un nuovo messaggio da parte di Sogno 🙁

  • Scrivi bene. Non sono un esperto, leggo molto poco, quindi più che un analisi critica oggettiva del racconto posso darti un analisi soggettiva dettata dal sentimento che mi suscita : posso dirti che mi prende molto, sono curioso di sapere come continua e tifo affinchè questa bella principessa riacquisti un cuore. continua così, ogni cosa che scrivi nasconde qualcosa di più profondo, sarò sempre un tuo fan..

  • La principessa dal cuore di marmo, ti tanto in tanto tradisce qualche traccia di sentimento. Starà mica guarendo? 🙂

    Questo Pavone secondo me ha una storia da raccontare…
    e quindi voto per conoscerla.

  • ciao Laura,
    a parte quache anacronismo che nulla toglie alla tua promettente quanto intrigante fiaba, hai dato alla luce un bellissimo incipit. Ricorda vagamente le atmosfere de Il Mago di OZ, e lo stratagemma del viaggio attraverso la pozione di Sogno ricorda molto la partenza di Jack Viaggiante ne Il Talismano.
    Non vedo l’ora di leggere il seguito. A proposito, io ho votato per le “indicazioni del salice vivente”.
    A presto
    Nico

    PS: sto per publicare un mio incipit, se ti va dagli uno sguardo, apprezzerei molto un tuo commento.

    • Ciao!! 🙂
      Oltre agli anacronismi ho trovato un sacco di refusi, specie nel primo capitolo. Grazie per avermeli fatti notare 😉
      Sono felice che il mio racconto abbia solleticato la tua memoria e che tu l’abbia paragonato ad un grandissimo classico come Il Mago di Oz e alla creatività sterminata di Stephen King. Spero che l’evoluzione del racconto possa continuare a stupire e meravigliare!

  • Bella bella bella bella!!! Adoro l’idea del viaggio che ho la sensazione sia anche una sorte di viaggio in se stessi. Ed a me la psicologia, nonché la ricerca del motivo di vita, piace da matti! Beh, il Salice è stato gentile a provare ad aiutarla. Sarebbe ancora più gentile se chiedesse informazioni su dove andare! 🙂

  • Io la farei riposare perché stanca di trascinare un così grande peso; Hearter non vede la propria bellezza riflessa nella goccia di rugiada perché non ci crede, non crede in se stessa e questo si è manifestato al momento dell’incoronazione. Teme di non essere in grado di sostenere la responsabilità del regno, ecco peché il suo cuore si è tramutato in pietra gravandola di un peso enorme.
    Brava, mi piace molto questa storia 🙂

  • Le statue dal cuore pulsante sono molto allettanti, direi che potrebbero aiutarla
    Molto carino questo racconto, mi piace anche il tuo metodo narrativo un pò “retrò” 😉 interessante anche la scelta dei nomi, Dott. Traum e il regno di Bonheur, brava ti seguo

    • Ti ringrazio Giorgia!
      I nomi vogliono richiamare un po’ il significato allegorico insito nel personaggio o, nel caso del regno, dello stato iniziale del racconto.
      Spero di riuscire a darvi modo di leggere tra le righe e trovare infine la morale, un po’ come accade quando si gusta una fiaba che si rispetti 😉
      Grazie per aver espresso il tuo voto. A presto!

  • Ciao, Laura.
    Bell’idea, questa. 🙂 una principessa che sembra una staua di ghiaccio e che, però, in fondo non lo è davvero, vuole curarsi, sa di averne bisogno. Un personaggio con molte sfaccettature, un personaggio fatto di strati narrativi. Ottimo e ingegnoso.

    Ti seguo.

    Compie un viaggio alla ricerca dell’antidoto.

  • Sono approdata alla tua storia per caso, incuriosita dal nome. Tutto mi aspettavo fuorché di trovare rimandi al mio caro Freud.

    Che dire, hai uno stile limpido e scorrevole, che richiama davvero le vecchie fiabe che leggevo da bambina – non per questo banale, tutt’altro: già dall’incipit si presagisce che la tua non è una classica fiaba, ma molto di più.
    Non posso che seguirti. A presto! ;D

  • Ciao Laura! Storia interessante questa di una principessa tanto buona che una mattina si sveglia col cuore di pietra! Ho votato, dopo averci pensato su un bel pò, per “il mondo magico fatto di statue dal cuore pulsante”, forse perchè mi sembra la più fantastica e fiabesca, anche se non so proprio che piega potrà prendere la storia se dovesse vincere, tra le tre, questa opzione! Seguo in ogni caso con curiosità! Alla prossima!

  • Ciao Laura!
    Incipit interessante, mi hai incuriosito. Quindi seguo la storia.
    Anche se, da studente di Fisica, non ho ben capito il riferimento al pendolo di Newton xD
    A parte questo, complimenti!
    Alla prossima!

    • Ciao Nicola, volevo creare un’immagine tangibile dello stato della principessa e mi è balenata in mente l’idea del pendolo di Newton. Le sferette di metallo esterne che oscillano e sbattono sulle due interne, mi sembrava il giusto modo per descrivere lo stato della protagonista. Mi sarei dilungata un po’ di più sulla descrizione, ma purtroppo dobbiamo rispettare i limiti che la piattaforma ci impone.
      Grazie comunque, a presto 🙂

  • incipit fantastico. MI piace il tuo modo di scrivere lineare, scorrevole e coinvolgente. anche le opzioni mi sono piaciute molto. Ci ho dovuto pensare su un bel po’. Prima ho provato a immaginarle a modo mio. Alla fine ho optato per un viaggio in cerca dell’antidoto. Considerando che sono un’inguaribile romantica, non abbiamo ancora definito cosa o chi è l’antidoto, mi raccomando, dato che è una fiaba mi aspetto già il lieto fine. ma io corro troppo. ti seguo con piacere. al prossimo episodio. bravissima.

    • Miryam ti ringrazio per aver letto il racconto, e si, anche per tutto il resto. C’è un braccio di ferro tra due opzioni: “la serie di sedute..” e “il viaggio alla ricerca dell’antidoto”. Vedremo chi avrà la meglio. Per ora lasciamo che sia il racconto a condurci passo passo nella direzione giusta… l’antidoto è un mistero anche per me, per ora 😉

  • che bella fiaba! e che bel modo di scrivere, decisamente brava, scorrevole e soprattutto coinvolgente, direi che va alla ricerca di un’antidoto. ti faccio i complimenti anche per i bivi: tutte e tre le scelte m’incuriosivano, ed è così che dovrebbe essere sempre, ti seguo con interesse!

  • La catapulterà in un mondo magico. Non so nemmeno perché l’ho scelto.
    Comunque brava, brava e brava. La tua scrittura è decisamente sopra la media del sito, e sono sempre felice quando trovo persone così. Seguo la storia, ma non sentirti in obbligo di passare da me per ricambiare, odio queste cose. Sono un lettore, non sto elemosinando attenzione per la mia storia.
    Continua così 🙂

    • Ciao Marco, sei coraggioso! Penso tu sia l’unico che abbia votato l’opzione di un mondo magico, ma perchè no?! magari le statue dal cuore pulsante conoscono verità che il mondo della principessa non riesce a comprendere 😉
      Ti ringrazio comunque per aver letto la storia e per i complimenti. Non sento la pressione di leggere tutte le storie dei commentatori, “Il biglietto di auguri” però è un titolo che ha mosso la mia curiosità, e sai com’è, alla curiosità non ci si può sottrarre! 😀

  • Laura complimenti. Ti ho letta tutta di un fiato senza soffermarmi su refusi o altro e penso che non ce ne siano, talmente la trama è accattivante che mi sono solo messa a leggere curiosa fino alla fine.
    Voto la ricerca dell’antidoto. Amo questo genere. Per quanto mi riguarda anche la mia storia è a metà tra: favola, humor, saggio, pamphlet… Mi piacerebbe un tuo parere.
    Qui funziona che pubblichi una due volte a settimana. Il mio modesto parere, se vuoi cogli il consiglio altrimenti lascia stare è un capitolo ogni sette o dieci giorni. Leggere gli altri, cosi gli altri passano a leggerti. Più i primi due capitolo pascolano come pecorelle sul prato più punti ottieni e più ti conoscono. C’è anche un gruppo di autori su The Incipit su Facebook.
    Il tuo esperimento mi piace moltissimo, se andrai di fretta non riuscirò a seguirti e ti toglierò anche i segui storia. Per ora ho votato il cambio finale un punto, segui stroria due punti, commento un punto. I primi due capitoli sono fondamentali è con questi che ti accaparri i lettori. Certo non è sempre valido prendi me, io sono partita con due capitolo con tanti refusi, errori di punteggiatura e altro… Però mano a mano sono cresciuta sono migliorata e mi leggono, almeno sembra.
    Ti auguro una buona permanenza in piattaforma tante buone letture e tanto divertimento.
    L’inizio è stato un ottimo approdo. Ciao

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