Libera di amare

Dove eravamo rimasti?

Chi aiuterà Rossella nel suo percorso di vita ? 3) Sono sempre stato qui (46%)

Sono sempre stato qui

E’ notte non riesco a dormire. Lei è tornata stanca, abbiamo litigato, si è messa a letto e dorme.

Che faccio la sveglio ? La coccolo ? Facciamo l’amore ? A passi felpati mi avvicino e tento l’approccio….

-Lasciami stare! Non lo vedi sto dormendo!-   

Si, dovevo aspettarmelo Marika è così. Mi sento solo in questa relazione, come non mi ero mai sentito in tutte le altre. Non sono felice ed è un dato di fatto.

I pensieri di lui, si affollano e c’è un film su tutta la sua vita di quarantenne che voleva qualcosa e non l’ha trovata, voleva semplicemente essere amato.  Va in cucina, si accende una sigaretta. Accende il portatile.

Apre la pagina del social network e trova lei.  Comincia a spulciare tra le sue foto, le manda un messaggio privato. Lei non risponde.  Si fa tardi e va dormire.

Questo rituale si ripete oramai da mesi e la sua infelicità è palese. Marika qualche mese prima aveva scoperto di avere delle cisti al seno. Per questo non l’aveva pressata e aveva atteso che le cose migliorassero.

 

Un mese dopo

– Vado a casa a vedere come stanno i miei -.

– Mi lasci da sola ? Questi viaggi che fai non mi piacciono, ti vedrai con i tuoi amici, andrai a vedere la tua ex -.

– Lo sapevi che ero piemontese, voglio vedere la mia famiglia, se vuoi puoi venire con me. Non vado mai a trovarli. Questa storia della ex risparmiatela, dato che lei ha tre figli ed è sposata e innamorata di suo marito, ed io sto con te -.

– Non voglio che vai, non voglio venire, abbiamo problemi economici questi viaggi gravano sul nostro bilancio -.

– Sul tuo, visto che sei a progetto in una cooperativa e non ti dai da fare per fare la professione che hai, sei o no, psicologa ?-

– Sono venuta tre mesi fa. Tu te ne sei andato in giro. Hai voluto vedere la tua ex, la tua amica -.

– Se fossi venuta a casa sua, ti avrei presentato sia lei che i suoi figli, avresti passato una bella giornata -.

– Non sono venuta e non volevo che ci andassi neanche tu. Non vedo cosa avete da dirvi !-

– Marika, esiste il concetto di amicizia nella tua testa ?-

– No, lei è la tua amante. Forse qualche figlio suo è figlio a te! Siete troppo legati, troppo-.

– Non so come fai a pensarle queste cose, a volte dici cose assurde!-

I giorni passano, consumandosi in scenate di gelosia, discorsi strani e manipolazioni mentali. Lui lascia correre, capendo il momento delicato in cui lei si trova.  La salute, il lavoro non le vanno di certo bene. Ma è bella, dannatamente bella e a una donna bella si può perdonare tutto. 

Altre notti in solitudine, altra sigaretta e computer acceso. Finalmente una sera arriva la risposta al messaggio privato e inizia a chattare con lei.

La conversazione fugge rapida. Lei è disillusa, incazzata con l’ex che la vuole solo come amante e non come donna della sua vita. E’ piena di corteggiatori.

Nick, riesce ad aprirsi e le parla di Marika.  Lei non riesce a capire come mai ci sia tanta solitudine nella loro coppia e, comincia a dargli dei consigli da amica per provare a mettere in carreggiata la situazione. Le strade consigliate dall’amica virtuale sono state tutte già tracciate, provate e riprovate.

Dopo un mese dove si sono fatti compagnia sfogandosi, lui le chiede di uscire. Lei rifiuta.

Sarà il classico tipo che conosci in chat. Non vogliono mai niente quelli delle chat. Vogliono una che li faccia svagare un po’ e poi ti lasciano con l’amaro in bocca. Poi dalle foto non è neanche tanto alto, di viso è bello ma non sarà alto. Mi piacciono gli uomini alti.

La girandola si muove con il vento e così gli amori della sua amica virtuale. Lei piange, si dispera, ripiange.

Torna ad amare. C’è sempre un nuovo uomo sulla scena. Del resto anche lui ha Marika.

Lei è divertente. Le sue avventure amorose anche, è simpatica piena di vita, solare, gioiosa.  Si scambiano il numero di telefono, chiacchierano. Il tempo al telefono con lei vola, ridono di tutto. Non si parla mai di incontrarsi.

L’anno 2010 sarà fondamentale per entrambi. Lei cambierà città, andrà a vivere lontano da lui, tanto non lo conosce, ci parla solo al telefono.

 

Nick ancora a casa con Marika

– Buon giorno amore-.

– Ecco, perché pensavi che io volessi questo tipo di colazione ? Non la voglio!-

Marika, prende il vassoio e lo sbatte a terra. 

Lui va dritto nella camera da letto, comincia a fare i bagagli e lascia la casa. 

Non sapendo dove andare, si fionda a casa di amici. Resta lì, ad occupare un divano fino a quando non trova una sistemazione.

Marika, in un primo momento assente, torna a cercarlo.

Si vedono per parlare.

–  Nick, mi dispiace per quello che è successo. Torna a casa. Sai sono stata nervosa, ho i miei problemi, sai quali sono. Perdonami -.

 

–  Volevo una famiglia con te. Volevo dei figli con te. Volevo essere amato da te -.

 

– Torna a casa. Dai, torna e facciamo un bambino te lo prometto. Io ti amo tanto -.

 

–  Mi ami tanto? Facciamolo adesso questo bambino, in quest’ angolo laggiù, se è come dici facciamolo adesso -.

 

–  Torna a casa. Ed è la prima cosa che facciamo -.

 

 

 

 

 

Entrambi sono feriti da amori sbagliati cosa succederà ?

  • 3) Rossella entra in un percorso di fede (8%)
    8
  • 2) Nick prosegue nella sua vita imbattendosi in una ennesima storia (32%)
    32
  • 1) Rossella chiede aiuto a uno psicologo (59%)
    59
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121 Commenti

  • Eccomi qua, sono passata dalla tua storia, dapprima incuriosita dal titolo, poi dalla biografia e sinossi. Premetto che faccio fatica a leggere i rosa, però devo proprio dire che è scritto benissimo, complimenti davvero, gli squarci di vita descritti con realismo e dinamicità e una punta di introspezione, mi piacciono, per quanto riguarda la trama il primo capitolo mi ha lasciato quella curiosità di andare avanti a leggere, dal secondo in poi ho trovato il tutto un po’ pesante, ma questo perché ripeto il rosa non mi fa impazzire.

  • Solitamente non leggo i rosa, forse perché sono intimamente convinto che molte donne ci riversino i loro sogni non realizzati, rendendo l’opera irreale.
    Questo mi ha piacevolmente sorpreso perché aderisce a quella che può essere la realtà.
    Comunque Rossella è pronta per un percorso di fede 🙂

    A presto!

  • Io voto per Nick la 2!
    Ah ragazze non sapete quante sono le storie tristi, vuote e angosciose che ci sono dietro a facciate apparentemente allegre e serene! C’è chi le affronta cercando di lasciarsi scivolare tutto sulle spalle, di non pensarci, di non affrontarle…ma c’è anche chi le affronta ma la controparte non capisce, non ha coraggio, mette la testa sotto la sabbia… Tendenzialmente ho notato che gli uomini hanno paura dei cambiamenti, preferiscono continuare a vivere male piuttosto che dare una svolta decisa alla loro vita.
    Le donne no! Ma con accanto uomini paurosi non sono neanche loro libere di cambiare.
    E tutti soffrono!

    • Però lui mi pensa Cath, solo che la condizione difficile in cui sta e la lontananza non gli consentono niente. Però bisogna pure vivere, chi di speranza muore disperato crepa e siccome con la salute non sono fortuanata direi che non voglio crepare… Vedremo, anche questo è un racconto di percorso.

  • E’ un racconto che rispecchia fedelmente la realtà… Le crescenti insoddisfazioni nelle coppie di oggi, i tradimenti e ste benedette chat…Leggendolo, avverto che spesso tutto sembra toccare il fondo, ma alla fine lasci uno scorcio di possibilità di miglioramento, proprio come nella vita…E’ troppo triste l’opzione di Nick, scelgo lo psicologo per Rossella, magari da una svolta alla sua vita

    • Fiore ciao, tu sei impegnata o sei single ? Sei una donna gelosa e possessiva, sei una donna ferita ? Questa storia vuole essere una guida per tutte quelle persone che hanno sempre attratto la persona sbaliata e finalmente capiscono come e cosa ci vuole per attrarre quella giusta. E’ una storia destinata a lasciare un segno, non solo nella vita di Rossella e di Nick che la stanno vivendo ma, nella vita di tutti i lettori che non hanno ancora capito che l’amore non si cerca ma ti trova ed è un dono e la persona giusta è……

    • Allora leggi…. Brutto fetentone che mi stai a fa disperare…. La domanda è un altra, capirà sto babbione di Nick che certe femmine non servono ?
      Il bambino non lo fa, perchè lei bleffava, vieni un poco qua ….
      Tu vuoi che ritorna Marika o che se ne va a quel paese ma una volta per tutte, però! Queste persone qui, sono da dimenticare, fanno parte dell’esperienza non hanno lasciato niente di positivo se non il ricordo della sofferenza…

    • Caro Thommy, sapessi come la vita ti porta a lavorare tanto su te stesso/a, lei si sta facendo un mazzo cosi…. Mentre vede gli altri che non se lo fanno e continuano a lamentarsi.
      Ho sentito troppi uomini dire di stare insieme a qualcuno solo perchè li facevano sentire amati…. Una donna o un uomo che vuole la persona giusta per se, deve diventare la persona giusta, il compagno giusto per se stesso. Percorso tosto, pieno di insidie e di rinunce….

  • “In effetti, i miei ex hanno in comune tutti una cosa: sono tutti uomini dolci, bravi ragazzi”
    “…ho scelto di innamorarmi di me e della mia solitudine”.
    Ho scelto queste due frasi perché significative. L’ultima frase può contenere una svolta di vita. Rossella sembra una donna che ama troppo (“Donne che amano troppo” – Robin Norwood).
    🙂

    • Li ho letti tutti, anche lettere di donne che amano troppo. Sono state la lettura dei venti anni. Ho fondato anche il “gruppo di sostegno per donne che amano troppo”, il libro a un certo punto lo dice che la forma migliore di aiuto è il gruppo e che le donne devono sostenersi a vicenda. Ma a volte serve un aiuto molto sostanzioso, bisogna imparare dai propri errori.

  • Approvo in pieno il commento di Max; poi, bisogna rendersi conto che le storie d’amore (anche quelle in cui l’amore è vero amore) non sono rose e fiori: gelosia, possesso, rancori, litigi, tutte le cose negative ci stanno lo stesso. Per amare ci si sacrifica, si fanno delle rinunce, si cambia e si piange, anche e spesso. L’amore non è facile. Ci vuole coraggio, ad amare. Non ho votato, perché non credo che Rossella possa essere aiutata da uno psicologo o un prete.

  • Letto tutto di un fiato primo e secondo capitolo.
    Rossella: donna forte, sensibile e sicura di sé. Almeno è così che le piace apparire. A me è sembrato di capire che vede la debolezza degli uomini per sfuggire alla sua!
    Tanta rabbia, sembra necessaria ma solo per reggere uno scudo che,sono sicura, qualcuno scioglierà.
    Bella storia 🙂

  • Ciao! Ho letto i capitoli, intensi, sentiti, i miei complimenti. Tuttavia l’appartenenza al genere maschile non può non avermi reso sensibile alla punta di femminismo che pervade il tuo scritto e che non condivido del tutto. In primo luogo ritengo che la sofferenza per amore non sia unilaterale, nel senso che oramai è più un luogo comune il fatto che le donne soffrano per colpa degli uomini, in quanto nella prassi avviene sempre più il contrario ( non intendo in tal senso rivolgermi alla violenza sulle donne, che senz’altro in un periodo come questo dilaga nella società e che in alcun modo intendo difendere, io parlo della sofferenza per il “sentirsi usate” che segue la rottura di un rapporto , spero sia chiaro, non vorrei essere frainteso al riguardo). In secondo luogo quando parli di uomini deboli puntualizzando subito dopo che la comuni caratteristiche agli ex della protagonista sono la dolcezza e l’essere “bravi ragazzi”, è come se lasciassi intendere che tali qualità (che tra l’altro voi donne spesso ricercate) siano invece difetti, non ho capito se è proprio questo il messaggio che intendevi tramettere oppure se sono io che ho volato troppo con la fantasia. Per il resto, rinnovo i complimenti,tanto per la forma quanto per il contenuto e l’incisività espressiva, nonchè talune espressioni come “Mi sono resa conto che spesso amore e compromesso si tenevano a braccetto” che ho apprezzato molto. Attendo il seguito, buona lavoro e buone feste! =)

    • Ciao, aspetta il prossimo capitolo, vedrai che parlo di entrambe le sofferenze, sia maschile che femminile. Anzi, forse più maschile. Ricorda la vita di Rossella è una giostra, non si è mai innamorata. Sto scrivendo questo racconto tratto da una storia vera per dare un messaggio profondo. Questo è un romanzo di percorso, ovvero di crescita, lo scrivo insieme ad un grande uomo e autore di the incipit.
      Rossella sarà aiutata dagli uomini nella sua vita e nella sua crescita. Tre uomini in particolare, che non sono partener. Lei sceglierà la solitudine e si innamorerà di lei. Dopo turbini di sensualità, divertimento, pseudo amori e amori compromessi, imparerà che non è vero che gli uomini sono tutti uguali o uno peggio dell’altro. Quella punta di femminismo aspettatela, per questo ho scelto e consegnato alcuni capitoli a uomini in grado di far capire il percorso che i personaggi fanno. Un percorso bellissimo che non sappiamo se li porterà a stare insieme, è molto probabile che restino da soli. Auguri grazie per avermi letto.

  • la donna al cimitero… (chissà magari è uno psicologo per cui voto così)
    Una donna che va in un cimiterò a piangere l’amore scomparso ha certamente una storia da raccontare… non vorrei che scoparisse dal racconto.
    Bel racconto a proposito.

  • L’episodio è scritto molto bene e racchiude emozioni che molte di noi hanno provato sulla propria pelle. Il senso di solitudine in mezzo alla gente o in una relazione è davvero devastante. E Rossella ha fatto bene a imparare a stare bene con se stessa per non scendere a compromessi e svuotare la propria vita in nome di un qualcosa che non è amore. Visto il percorso interiore già compiuto escluderei a priori l’intervento di una figura esterna come uno psicologo o un prete. Semplicemente incontra un uomo diverso da quelli con cui è già stata e quindi in grado di risvegliare in lei qualcosa che non crede più di poter provare.

    • Nadia fosse così facile, lei sarebbe felice e innamorata….. Invece è single, ma con una vittoria è riuscita a vincere il nemico più grande di ogni essere umano: la solitudine. Lei non si sente più sola…. Lo psicologo e il prete sono parte del percorso purtroppo e sono la parte più bella della storia.
      Hai mai immaginato un monaco con la mentalità di papa Francesco che spiega a giovani donne la differenza tra affettività e sessualità e le incoraggia
      a vivere ed amare ? Provare per credere.
      Solo chi è passata da una dipendenza grave e invadente “affettiva”, guarda il mondo con occhi diversi non si capacita che altri abbiano accanto ego-feriti, st e egoisti che approfittano di chiunque vuole bene.
      Quando tu hai vinto sopra qualsiasi “narcisista perverso” (serial killer dell’anima), la tua vita, la tua anima e intelligenza migliorano: puoi tutto, trovi la forza per tutto e le giornate diventano di 72 ore e niente ti pesa.
      Capisci allora che per come eri messa chiunque può riuscire a farcela.
      Osservi il mondo con una mente lucida, vedi i carnefici delle altre donne, rivedi i tuoi carnefici e li vedi agire e ferire anche chi ti sta intorno, non puoi rimanere indifferente.
      Sei illuminata, Dio è con te, la salute è con te, tutte le forze dell’universo ti amano e guardandoti indietro, tutto appare chiaro, limpido, spiegabile.
      Quel giorno realizzi che non vuoi più briciole da nessuno in nessun modo.
      La forza la trovi, giuro che la trovi e nulla e nessuno te la può più levare.
      Cara Nadia, leggi i libri di CInzia Mammoliti è la mia guru. Leggi Barbara De Angelis counsulor terapeutico relazionale ( edizioni thorson solo in inglese), leggi Giulio Cesare Giacobbe……
      Soprattutto Noi tutte, Noi donne, dobbiamo imparare a percepire esercitare il nostro senso innato l’istinto, sentire con il corpo, quando impari questo e ti riappropri della potenza della Donna, della femmina, dell’essere libero da ogni forma di possesso, finalmente vivi….

      • Proprio perchè abbiamo un istinto innato solo noi possiamo capire come risvegliarlo. C’è chi si fa aiutare, su questo sono d’accordo, ma la chiave di quella porta la possiamo aprire solo noi e nessun altro può farlo al nostro posto. Però c’è anche chi per sua natura è ribelle e non si fida degli estranei a maggior ragione deve fare un grande lavoro interiore per tirare fuori il meglio di sè. C’è chi si dedica ad attività di gruppo per stare con gli altri e chi, invece, sceglie uno sport da praticare per se stesso e socializza gradualmente con i compagni.
        Può esserci chi ti racconta tutte le cose più belle che possono succederti ma se poi non sei capace o non vuoi attivare il meccanismo che rende tutto questo possibile è solo tempo sprecato.

  • L’episodio è molto ben scritto. Si avverte netta la solitudine, la paura d’amare, il desiderio di trovare la persona giusta. L’opzione “sono sempre stato qui” era presente anche nel primo episodio, suppongo quindi che abbia un senso importante per Rossella, per cui voto quella.

  • Nick, naturalmente (ho un sospetto sulla tua identità, a riguardo xD).
    P.s. Da quanto tempo non sentivo la parola “caldarella”! Mi hai riportato alla mia infanzia, quando il giardino di casa era sempre un cantiere. Sai, anch’io sono meridionale, per cui mi immedesimo bene nell’ambiente descritto. La questione delle donne, sulla contrapposizione città-provincia, mette carne al fuoco, e credo lo affronterai con la dovuta ironia e sensibilità. Vediamo cosa succede alla cara Rossella. Se questo nuovo personaggio, Nick, potrà trascinarla via dalla provincia e farle scoprire il vero amore! 😀

  • Ciao Voglia di Libertà. Permettimi di darti il benvenuto su TI! Vedo che la parola libertà ricorre sia nel titolo della storia che nel nickname. 🙂 Seguo la storia. Mi piace l’idea. Vediamo come prosegue.
    P.S. ho votato per il diario, per una personalissima simpatia per le “pagine personali”!

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