Dove eravamo rimasti?
Lo strano caso dello zio scrittore
-“Avanti!” gridò una voce austera ma serafica.
Strano… mi sembrava una voce familiare… Ah…apparteneva sicuramente a quel fellone del creatore… stavo giusto andando a dirgliene quattro, o cinque…
Entrai nella casupola e mi ritrovai in una saletta piccola piccola in cui tutto ciò che i miei occhi potevano vedere erano un camino ed una poltrona di pelle nera. Non riuscivo a vedere chi ci fosse seduto poichè la poltrona era girata verso il camino…
-“Bene, bene…”- esordì l’individuo misterioso -“ti stavo aspettando da tanto!”
-“Sono venuto a riconsegnarti il libro della mia vita: prendilo, fanne ciò che vuoi… uccidimi, se necessario… non ho più voglia di vivere, ora che so chi sei ed anche dopo tutto quello che mi hai combinato! Hai vinto, caro creatore, fai di me ciò che vuoi…”
Ci fu il silenzio.
*
**
*
L’uomo si alzò dalla poltrona.
Ravvivò la fiamma.
Perfetto… non mi rispondeva nemmeno…
-” Tu credi veramente di sapere chi io sia?” disse l’individuo
-“Credo di si…”
L’uomo aveva un cappuccio nero in testa ed una voce ansimante…
-“Nitto… Io…sono… (e si tolse il cappuccio)…”
Qualche istante di silenzio.
-“Io sono… tuo ZIO!” (E si girò)
-“Zì, ma che ci fai qua?”
-” Non ti aspettavi di vedermi, vero?”
-“No… Anzi, se magari mi spiegassi qualche cosina….”
-” Si, credo che qualche spiegazione sia doverosa! Qualche anno fa andai in pensione… puoi immaginare quanto sia stato difficile, per un lavoratore come me, abituarsi al non far nulla… quindi decisi di cominciare a scrivere: romanzi, poesie… qualsiasi cosa… Un giorno, mentre navigavo su internet, mi imbattei in un sito di scrittori, credo che si chiami TheIncipit, o qualcosa del genere. Mi piacque l’idea che stava alla base di tutto: erano i lettori a decidere come sarebbe proseguita la storia, un pò come faceva Dickens agli inizi della sua carriera! Avrei voluto scrivere qualcosa di interessante ma non avevo idee… Ma… all’improvviso, l’ispirazione! In quei giorni, mia cognata, era incinta di un figlio,lo avrebbero chiamato Benedetto… Idea! Avrei scritto la storia di questo bambino, mio nipote…sembrava interessante… Cominciai… scrissi qualche puntata ma… i lettori non apprezzavano il mio lavoro: continuavano a dirmi che sbagliavo la punteggiatura, che sbagliavo ad inserire il testo e cose simili… Non mi è mai piaciuto non essere apprezzato quindi decisi che era meglio interrompere la storia… e così feci!”
-“Per la barba di mago merlino!”- esclamai – “ma in tutto questo io non ho capito chi sono: se sono vivo, morto, se esisto, se non esisto… non potevi dedicarti ad un altro hobby, invece che cominciare a scrivere? che ne so…alle bocce o all’ornitologia… guarda quanti problemi hai causato!
-“A tutto c’è una soluzione, caro mio… Vieni, siediti sulla mia poltrona…”
Mi sedetti.
-” Chiudi gli occhi e pensa: puoi continuare a vivere nel mondo meraviglioso ma irreale dell’immaginazione, continuando a vivere fra le righe di una pagine, oppure decidere di tornare nella mia mente, ed essere un ricordo, un’idea, un pensiero… Puoi decidere: O essere ciò che sei destinato ad essere oppure essere ciò che TU vuoi essere… Non rispondermi… Prendi una decisione, sentila nel tuo cuore… e quando avrai deciso apri gli occhi, e ti ritroverai lì dove hai scelto di essere…”
Chiusi gli occhi.
Feci un respiro…
…un profondo respiro…
*
**
***
**
*
Sogno o realtà? Seguire il mio destino, il destino che lo zio scrittore aveva scelto per me oppure lottare per un mio mondo personale, per una storia mia e solo mia… per un futuro deciso da me?
*
**
***
**
*
Fidarmi di qualcuno o fare di testa mia?
*
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***
**
*
Avevo deciso…
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**
***
**
*
Aprii gli occhi e…
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L’amletico quesito “essere o non essere”, altro non vuole che includere tutte le domande esistenziali che ognuno di noi si pone nel corso della vita: seguo il flusso o seguo me? Mi fido o non mi fido? Tu hai abilmente dimostrato che non conta come le cose vanno, in quale direzione sembrano spingerci, ma che si può alzare la testa – anche in corso d’opera – e aprire gli occhi. Prendere una decisione e dire…
Bravo. Ti vengo a cercare in Ovunque Andrai.
Ciao a tutti.
Dopo tanto tempo questa mia prima avventura su theincipit è conclusa… certo, ammetto che non sono soddisfatto: avrei potuto fare di meglio, ma ringrazio lo stesso voi che avete seguito il racconto dall’inizio alla fine. Se vorrete continuare a seguirmi siete i benvenuti nella mia nuova storia (https://theincipit.com/2015/05/ovunque-andrai-federico-bronzo-giunta/) altrimenti vi saluto calorosamente e vi ringrazio, ancora, per aver seguito le avventure del nostro caro Nitto.
Salute ed ogni tipo di bene,
F. G.
FINALegeNIALE ! Si poteva intuire; immaginavo che lo zio Peppino avesse combinato un guaio per svegliare all’azione pratica Nitto e destarlo dal limbo in cui pareva caduto
Ma va bene così, ciò che ho detto mettilo pure sopra i puntini finali di sospensione.
Alla prossima.
Ciao
Complimenti bel finale. 🙂
Applausi …. ero fuori dall’ufficio postale appositamente, di proposito, ad aspettare zio Peppino….
We molto bello. Complimenti Federico.
Come potevo resistere a zio Peppino…Ma lo fai a posta ?
Bellissimo.
ahahahhaah ti risponderei “lo faccio a telegrafo…”
cmq… Zio Peppino ti saluta e ti ringrazia della fiducia 😛
Hi hi hi….
Voto per zio Peppino. 🙂
Peppino e’ la realta’, e la fantasia, e I’ll tocco comico…
Ciao
Ciao Federico,
in questo episodio ci sono un po’ di refusi ma l’azione è efficace. Io dico che il ciclo lo porta nel suo letto, per chiudersi…
🙂
Ho votato per la stanza bianca. Sapeva di faccia a faccia, magari proprio con il creatore.
Si ritrova nel suo letto… la storia deve finire là dove è cominciata,
a presto
…nella stanza bianca. Visto che c’è un intero capitolo converrebbe fare alcune considerazioni prima di un finale attivo e concreto.
Ciao
o magari un deserto… ahahahahha
ammetto che quello che hai scritto è quello che avevo in mente 😛
Torniamo al polpettone nella panza alle urla, al campanile a Maria…Al senso di pace e di Dio che ci hai voluto regalare…
Bellissimo questo capitolo. Un bacio.
Ciao Federico,
mi domandavo dove fossi finito, rieccoti qua, meno male, da tempo aspettavo il tuo capitolo ahahahah (tranquillo anche io vado a rilento con la mia nuova storia, sto ancora al capitolo 2). Bhe direi che il capitolo nella sua concisione riesce ad essere molto comunicativo ed incisivo. Mi piace lo stile, il paragone con i cavalli imbizzarriti specialmente.
Sì ritroverà nel deserto come all’iinizio della storia, mi pareva l ‘opzione più interessante, anche se forse più scontata.
A presto =)
errata corrige:
* Gettai il taccuino
Bella storia, molto divertente e originale.
Prima l”autore, poi il taccuino sono due ottime trovate. E poi anche il giardino dell’eden. Molto interessante, oltre che divertente.
Però dopo aver letto tutto di fila, la mia domanda è:
chi era zio peppino?
Avrei voluto tanto votarlo ahahah
aspetto il prossimo capitolo (ho votato nitto avvolto dalle fiamme)
In un primo abbozzo di trama, Zio Peppino sarebbe dovuto essere una sorta di parente che, in vita, ha sempre odiato Nitto ma che,una volta che lui è morto, lo avrebbe pianto per assicurarsi la sua eredità…ma poi la trama è progredita diversamente 😛
Mi associo alla maggioranza, Nitto avvolto dalle fiamme.
avvolto dalle fiamme…
vita, morte e miracoli, no? bene, la vita l’abbiam capita, la morte potrebbe arrivare ora… ma anche “il miracolo” di uscirne vivo ma ustionato per poi…
ahahahahhahaha quest’opzione piace anche a me 😛 cmq… la morte già c’è stata… la vita più o meno… ora mancano i miracoli 😛
Ma il richiamo all’Eneide ti è piaciuto? 😛
Perdono, perdono, perdono …. Tu sai il significato della parola…..
haahahahahahahahhahaha Hakuna Matata! 😛
Ti rispondo dopo con calma… 😛
Viene avvolto dalle fiamme… cosi’ scottato rimarra’ attento a non scottare altri.
Ciao
Federico sai se il taccuino fa passare le coliche ? Sono debilitatissima.
Il capitolo a me piace e a chi non piace ciccia. Per commento più dettagliato ” dicono che sono ruffiana” quindi non mi posso dilungare qui. Trovi l’indirizzo sotto la mia storia.
Se vuoi sono a tua disposizione per ogni cosa.
Se non va a fuoco ci provo…magari è una sorta di panacea 😛 Comunque…mi dispiace per la formattazione…stavolta avevo problema di spazi…ero arrivato a 6000 e passa caratteri >.<
La versione estesa deve essere interessante, io non te li ho criticati. Non ti critico nessuna formattazione. Sticaffi chi se ne frega ?Uff…è il contenuto che conta! La perfezione la tiene solo Dio….
Sante Parole Lucì 🙂
Ciao Federico, ultimamente non trovavo tempo di leggere alcuna storia ed eccomi qua di notte a proseguire la tua. Devo dire sempre più avvincente, e mi incuriosisce sempre più, inutile che di inviti a ssistemare la formattazione dato che in molti te telo hanno fatto notare, mi piace la vena ironica che sin Dall’ inizio accompagna il lettore.
Continua così!
Alla prossima.
Tizio misterioso
Letto tutto, trovo la tua storia molto simpatica. Solo un punto non mi torna. Se Nitto ha il taccuino e può avere tutto quello che immagina e desidera, perché le sue idee hanno sempre qualcosa che non va? Esempio Jessicah con la sua faccia da uomo e la parlata romana. Per questo votando mi sono unita alla minoranza dell’uomo misterioso. Vuoi vedere che c’è lo zampino dell’autore? Mah. Comunque ti seguo … 🙂
hai centrato il punto! Ogni tua domanda troverà risposta Nell’ultima puntata…o nella penultima, ancora non lo so 😉
…regali… Hai voluto la bicicletta? Ora pedala.
Ciao
anche io ho votato regali ahahahaha :p
Al fuoco. Bella storia, ma la formattazione del testo non è il tuo forte. Se da una parte il fatto di trovare tutte quelle “…” è solo un mio problema, ho notato che fin dal primo capitolo mancano gli spazi tra le virgole o tra i punti. Dimenticanza, errore o bisognastringeresuicaratteri?
Diciamo che ho alcuni problemi con l’inserimento del testo. Lo spazio fra virgole e punti non c’è perchè (mea culpa) non ho abitudine di lasciarlo… I “…”, invece, non sono un errore….ma unmodo per far capire che inizia un discorso (se anticipati da -) o un pensiero…
Beh, lasciamo perdere la “coatta”, dammi retta…
movimentiamogli la vita… ahahahah capirai mi inviti a nozze con
diamo fuoco al giardino!!!! 🙂
Hahahahaha non ti piace Jessicah con la J e con l’acca? :p
Ciao Federico,
Mi è piaciuto tutto solo stacca un poco le parole dalle virgole è una stupidata ma a chi legge da un poco fastidio.
Il capitolo dico che è riuscito, hai fatto bene a non presentare subito la donna e dare la vena ironica. Si sente, il messaggio che vuoi dare, molto profondo e vicino quasi a Dio.
Ma poi perché Nitto vuole rimettere le cose a posto ? Dovrebbe essere contento del suo dono ! Non apprezziamo mai i regali che la vita ci fa. Ho votato il tizio misterioso.
Spero di migliorare in fatto di formattazione :p comunque… Nitto, per ora, è tranquillo e sereno… i problemi arriveranno dopo… fra un pò non vedrà l’ora di tornare indietro…parola dell’autore :p
Noooooooooooooooooooooo
La situazione è analoga a quella di “una settimana da Dio”… ora lui è contento perchè può fare e avere ciò che vuole…ma bisogna essere intelligenti… come dice spiderman “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”… Nitto è responsabile? lo scopriremo leggendo… 🙂
It ‘ always the fault of women , those beautiful turn heads even to the characters that do not exist
Complimenti, il capitolo è filato liscio come l’olio. Questo taccuino è proprio bello fondamentale. I dialoghi sei molto bravo nel renderli e sono molto spiegativi. Nitto è solo nel giardino e sente una bellissima donna che lo chiama.
Giardino… donna… e tutto si ricomplica di nuovo.
Hai il taccuino però… Pare “Questione di tempo”, un film recente con un espediente simile.
Ciao
Un giardino,una donna…più che ricordare un film dovrebbe ricordare un libro…questo http://www.vatican.va/archive/bible/genesis/documents/bible_genesis_it.html#Capitolo 2 :p
ps. il film che dici nn l’ho visto…mi hai incuriosito…se lo trovo me lo guardo volentieri 🙂
Lo ricorda non ti preoccupare, il senso religioso si coglie in tutto il testo.
Vabbè, ero qui… lo sai. E ho letto anche il nuovo episodio al volo!!
Io dico che troverà una città…
Sapevo che avresti letto. Ti é piaciuto?
Sì, un dialogo ben scritto che rende bene l’idea che stai imprimendo a questa storia facendone subdorare le premesse drammatiche da buon storyteller. A questo punto, dato che non mi sembra di parlare con uno sprovveduto ma con una buona mente pensante – tra l’altro folle ahahaha- ti aspetto da me. A presto. Un abbraccio, Federico.
Ciao a tutti,lettori. Scusate se pubblico a breve distanza dall’altro episodio ma la prossima settimana sarà assente…e non volevo lasciarvi senza Nitto per troppo tempo 🙂 Buona lettura…
I capitoli sono pecorelle: pascolano. Non andare di fretta, siamo tanti e ci piace leggere, se pubblicate troppo di fretta non ce la facciamo a starvi dietro. Bisogna rispettare le regole, segui almeno chi ti segue. Segui storia sono due punti, commento un punto, cambia finale uno. Dopo il capitolo quattro il commento non vale più….Pascolare, pascolare su verdi praticelli…. Leggere gli altri, accogliere i commenti anche quelli più rompiballe e antipatici e ce ne saranno vedrai, dal commento non si scappa….
Ciao, hai invertito gli addendi, leggo. Tu fai il procedimento al contrario.
Ogni storia porta il protagonista a una crescita, può essere un’ascesa come una discesa, che in termini tecnici si chiama “arco del personaggio”.
Se tu dici che Bezzi si sveglia con la vita combiata e che farà di tutto per farla tornare com’era, in pratica inverti gli addendi di qualunque storia. Nessuno tornerebbe indietro. E nessuna vita può cambiare da sola. Con questo spirito critico ho letto gli episodi finora pubblicati e sono giunta alla conclusione che le cose non stanno così. In verità c’è molto di teologico in questo viaggio dell’eroe, in questa appena conquistata libertà, in questi tre doni che gli ha fatto il suo autore.
Voglio proprio vedere fin dove…
Seguo.
Ciao
Uffa… :/ avevo scritto un commento ma il sito ha pensato bene di tagliarlo….Riassumo brevemente:
A) A volte preferiamo rimanere ancorati nelle nostre certezze,avendo paura di accettare ciò che la vita gli mette davanti. Nitto preferisce lottare per una vita finta piuttosto che accettare ciò che la vita (in questo caso l’autore) gli metteva davanti. Nessuno tornerebbe indietro,tu dici…bhe…non sono d’accordo. Molte persone tornerebbero indietro nella propria vita,per molti motivi…in questo caso per paura. Ma non è detto che non ci sia un progresso psicologico….
B) è vero,c’è molta teologia in questo racconto. Partendo dal personaggio di Nitto,un Novello Adamo che,dopo aver passato la vita in un EDEN,utopico e perfetto (In questo caso il suo libro) viene a conoscenza della sua natura (Come Adamo si riconosce “nudo”,Nitto si riconosce “finto”) ed è costretto ad uscire da questo luogo (La cacciata dal paradiso,per Adamo e l’entrata in una stanza bianca,come vedremo nella quinta puntata che uscirà stasera,per Nitto). Il creatore,ovviamente,è Dio,con il suo manifesto Amore per Nitto ed il suo rispetto verso le sue scelte. I tre doni,sulla falsa ria dei tre doni dei magi,sono riferimenti teologici: Un taccuino,dove si può scrivere ciò che si vuole…il libero arbitrio; una penna,che converte idee in cose visibili…il pensiero; ed un libro…la sua storia! Quando ci allontaniamo da Dio,egli dice “fa come vuoi” e ci toglie la sua mano da dosso,come fa l’autore. Ma in realtà egli non sia allontanerà di un centimetro da Nitto,come Dio da noi.
Alla fine Nitto arriverà a capire tutto questo…arriverà a benedire la propria storia…non a caso si chiama Nitto,abbreviazione di Benedetto 🙂
C) E’ vero…la vita non può cambiare da sola… ma qui,in realtà,non c’è stato un cambiamento…ma una presa di coscienza 🙂
Cmq…non ho capito se ti piace o no :/ cmq grazie per essere passata 🙂
Ti ringrazio per l’accurato commento, sono gli autori come te – quelli che pensano guardando lontano – che stimo maggiormente e che vorrei trovare tra i miei lettori, a dire il vero. Il mio commento poteva sembrare asettico, ma era positivo, per risponderti. Il discorso teologico che avevo individuato tra le righe del tuo racconto e che tu ribadisci nel commento, è complesso e ben argomentato e lo trovo interessante. Non si torna indietro e di solito si cresce – l’ho precisato – fa parte delle tecniche di scrittura, non è detto che si debbano seguire alla lettera. Se tu agisci al contrario e inverti gli addendi, o sei lungimirante – come dico – o sei folle. ahahaha, anche la follia possiede le sue sfumature di genialità, per cui ben venga e staremo a vedere…
In effetti aver ricevuto un semplice “ciao” come risposta mi aveva destabilizzata… ahahahah spero di ritrovarti altrove. Complimenti per l’idea. E per la dedizione.
ahahahahah fra lungimiranza e pazzia preferisco la seconda…come dice il cappellaio ad Alice: “solo i migliori lo sono” :p
Uhm, ti scopro solo ora, decisamente spiazzante (cioè originale) questo racconto, mi incuriosisce parecchio… cosa ci sarà in serbo in una stanza vuota? ^_^
hehehe tante sorprese 😛
grazie per essere passato 🙂
Ciao, ho letto ora, scusa il ritardo ma purtroppo il tempo è tiranno ultimamente, l’altra volta avevo avuto giusto il tempo di risponderti quando eri passato da me. Passando alla storia, bravo, affascinante la trama per l’originalità e lo sviluppo, continua così, non ti fermare, mi piace l’idea dello scrittore demiurgo, che come Dio crea e fa quello che vuole con tempo, spazio ecc. Alla prossima, ciao =)
p.s. troverai lo stesso identico commento sotto la mia storia, non farci caso, sono imbranato con questo sito e nella fretta ho scritto da me non appena sono loggato, convinto di essere da te ahahah.
Mi piace che tu abbia percepito il richiamo a Dio. Tutta la storia é una metafora del rapporto uomo-Dio…ed andando avanti sarà ancora più chiaro!
Opzioni tutte superbe, ma ho scelto quella che mi dava più sicurezza. Sapere un personaggio vivo e in circolazione è un poco inquietante.
Gli appunti che vorrei farti già li sai perché vedo che quando sei venuto da me hai sottolineato proprio la cosa che manca a te. Dato che è facilissimo farla so che la farai.
L’originalità del racconto è quanto più prende il lettore, ti seguo da parecchio ma non ti ho preso all’incipit….
Bacio, buon proseguimento, collega.
…completamente
Che opzione superba. L’invidio.
D’altronde l’autore ha detto che non lo molla, gli starà simpatico ‘sto beNitto benedetto!
Ciao
Mmm….non proprio simpatia….molto di più! Ma lo scopriremo solo leggendo…
Cari lettori…scusate ma ho fatto un errore di inserimento…l’ultimo verbo del capitolo 4 è “aprii”…scusate!
Non si fida….
Ciao, ho letto la storia e devo dire che è interessante. Innazitutto l ‘idea è molto affascinante e la sviluppi con un linguaggio che nella sua semplicità e dinamicità riesce ad incalzare un trama originale e molto scorrevole. Ti faccio i miei complimenti =), se vuoi passa anche dalla mia perché sarei curioso di sapere che ne pensi dato che abbiamo stili radicalmente diversi. Ancora bravo e felice anno nuovo. Alla prossima =)
Benvenuto nel genere…ti leggo con calma … sei andato troppo di fretta mannaggia…devo recuperarti.
Ciao
Mi dispiace di essere andato troppo in fretta ma sapevo che sarei stato assente per qualche tempo…cosi mi sono avvantaggiato
…non si fiderà. Il dubbio rode e consente nuovi sviluppi alla storia. Magari ci sono dei fondamenti più arcani da considerare.
Non correre… ciao.
Non posso lasciarmi scappare l’autore del racconto. Un’opzione molto moderna, in questi tempi da “Grande Fratello”.
Ciao
Ciao! Benvenuto!!!
Cura un po’ più la forma per il prossimo episodio. Ma l’idea è interessante. 🙂
Piano piano acquisterai dimestichezza. 😀
E’ lui.
Purtroppo ho fatto l’errore di incollare da Word….e mi ha sballato tutto :/ La prossima volta scrivo direttamente qui 🙂
Ciao complimenti mi è piaciuto il tuo modo di raccontare.
Una commedia interessante che merita di essere seguita.
Ok vediamo se è Lui1!
Purtoppo ancora non ho dimestichezza con il sito e la forma del racconto non è delle migliori… 🙁
Non preoccuparti col tempo imparerai tante cose.
Cognome e ambientazione della storia made in Sicily, che provincia?
Ciao e benevenuto su Incipit
I miei genitori sono siciliani: padre messinese e madre di Siracusa. Non avevo pensato ad un ambientazione siciliana…ma visto che me lo hai fatto notare…perchè no? Che Sicilia sia! 😉