Sotto Assedio

Sotto Assedio

Aeroporto di Roma, 25 Aprile 2023.

Un Agusta NH90 sorvola l’aeroporto minore della capitale, mentre la TV nazionale trasmette a reti unificate gli ultimi aggiornamenti dell’assedio:

– “Sembra che un numero imprecisato di presunti terroristi abbia preso almeno quaranta persone come ostaggio all’interno dell’Aeroporto di Ciampino. I sequestratori, che al momento non hanno fatto rivendicazioni o richieste particolari, hanno impedito l’accesso alle forze dell’ordine, ed ai militari, mettendo lungo le vetrate una decina di ostaggi legati tra loro con una corda sotto la minaccia delle armi. Le forze dell’ordine giunte sul posto stanno ora cercando di stabilire un contatto con i rapitori per capire la situazione all’interno dell’Aerostazione. Al momento questo è tutto quello che siamo riusciti a capire Direttore, vi chiederemo di nuovo la linea in caso di ulteriori sviluppi, a voi studio la diretta”.

– “Cazzo David! Ne sanno più i giornalisti di noi. Dimmi qualcosa che loro non sanno” Urla Alan Chandler.

– “Purtroppo è davvero tutto qui Alan. Stiamo cercando di contattare il Capo in comando della polizia per sapere maggiori dettagli, ma la Rete telefonica, come tutte le altre fonti di comunicazione, sono assenti in tutta la zona” Risponde serafico David Anderson.

– “Andiamo David… noi siamo la S.A.T. e non possiamo permetterci di essere tagliati fuori. Trova un modo per comunicare con l’Aerostazione ed intanto manda qualcuno sul posto. Subito! E che si porti un telefono satellitare. Ogni minuto che perdiamo restando sordi e ciechi, è un altro minuto che regaliamo a quei fanatici. Dobbiamo capire immediatamente cosa sta succedendo laggiú” Continua Chandler.

– “D’accordo!” Annuisce Anderson

– “SIGNORE, SIGNORE…” Grida Roberto Santarelli, addetto alle comunicazioni, correndo verso Alan.

– “Che succede Santarelli?” Risponde Chandler.

– “Signore… abbiamo ricevuto proprio ora un Fax dai G.O.S. appena arrivati sul campo! Stanno cercando di ristabilire le comunicazioni di base. Sembra che un EMP abbia spento l’intero quartiere, i loro dispositivi elettronici si sono salvati perchè sono arrivati dopo l’onda d’urto degli impulsi” Continua Roberto.

“Ma chi sono queste persone?” Domanda a tutta la sala Alan.

Da qualche parte vicino Roma.

Seduto sulla sabbia, con lo sguardo rivolto verso il mare della costa laziale, Adam Spencer ripensa al suo passato, ai suoi colleghi, agli amici, alla famiglia dalla quale si è allontanato e soprattutto a Nina, tutte persone che ha dovuto forzatamente lasciare per evitare che il suo lavoro le coinvolgesse! Sono passati quasi cinque anni dal suo ultimo incarico, cinque anni nei quali Adam cerca di essere un’altra persona, un uomo diverso che cerca di costruirsi una nuova vita in un’altra città, con un lavoro sicuramente più tranquillo e che gli permette di mantenere un profilo basso.

Le grida di una donna che intima al proprio figlio di non gettarsi in mare, distolgono Adam dai suoi pensieri. “Ma che ore sono?” Dice a sè stesso ruotando il polso per guardare l’orologio. “Cazzo, è tardi” Pensa Adam mentre velocemente lascia la spiaggia prendendo la direzione della sua auto. Dopo soli trenta minuti è già nel parcheggio privato della sua Azienda. Se non altro questa nuova esistenza aveva i suoi vantaggi, il vivere in un piccolo comune non era poi così male: mare a due passi da casa, traffico prossimo allo zero e soprattutto lontano da tutto quel caos che solo le grandi metropoli sanno offrirti.

– “Ma dove eri finito? Guarda che oggi ci aspetta una luuuuunga giornata Adam” Ironizza Federica nel vedermi varcare la soglia dell’Agenzia. E non aveva tutti i torti, oggi è il 25 Aprile e sicuramente la maggioranza degli abitanti di Roma invece di andare al mare, si rinchiuderà in questo posto!

– “Buongiorno anche a te Federica! Mi sono addormentato in spiaggia. Ero troppo stanco” Risponde Adam mentendo.

– “Uh? Chissá cosa avrai combinato ieri sera…..” Sorride maliziosa Federica.

– “Niente di quello che pensi, scema!” Gli dico sorridendo mentre sistemo la giacca sulla sedia.

Adam non si sbagliava, erano solo le 10:45 AM e lì fuori erano già arrivate centinaia di persone che vagavano senza meta. Poco dopo un’ora, era già impossibile muoversi in libertà tra un negozio ed un altro.

– “Andiamo a prenderci un caffé?” Domanda Federica.

– “Ma è quasi mezzogiorno!” Risponde Adam guardando l’orologio sopra la fotocopiatrice.

– “E allora? E dai… muoviti! Alzati” Continua Federica già con la borsa sotto braccio.

Così entrambi lasciano lo studio, chiudono a chiave la porta e si dirigono verso il bar alla fine del lungo corridoio del Centro Commerciale. Poi un boato, seguito da delle urla, cattura la loro attenzione. “Ma succede?” Pensa Adam affacciandosi dal balcone poco distante dalla cassa, per guardare cosa stesse accadendo al livello meno uno. Quello che Spencer vede, è una folla immane che corre in tutte le direzioni mentre dietro cinque uomini armati e con le maschere dei presidenti Italiani, avanzano verso di loro!

Chi sono i cinque Presidenti Italiani?

  • Terroristi legati in qualche modo ad Adam Spencer. (27%)
    27
  • Terroristi legati al gruppo che ha preso d'assalto l'Aeroporto. (73%)
    73
  • Un gruppo criminale pronto a rapinare la banca principale del Centro Commerciale. (0%)
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156 Commenti

  • Beh, che dire… hai una bella fantasia che fa presa sul lettore.
    Sembri tenere molto alla tua scrittura, per cui – ora che siamo alla fine del primo atto ( mi pare di capire che avremo un seguito) – ti dò un consiglio tecnico per il futuro: non raccontare, mostra. Le immagini si mostrano, non si spiegano. Qui i personaggi hanno spiegato molto, è una cosa poco elegante. Capisco i limiti di spazio ma si possono ovviare mettendo meno carne al fuoco… sono sicura che in futuro lo farai per bene. 😉

    • Sembra che tu abbia chiuso un ciclo, quello della mia storia. Sei stata la prima a commentare “Sotto Assedio” e ad oggi pare tu li chiuda anche (i commenti). Che dirti? Un grazie per essere stata qui fin dall’inizio anche tu 🙂 e anche se odio ripetermi, averti avuto sempre in mezzo come “rompiscatole” 😉 è servito a non abbassare mai la guardia (che già di mio non faccio mai nella vita). Quindi di nuovo grazie… davvero! Che dirti ancora Alessandra? Si… tengo alla scrittura, non solo la mia, alle sue sfumature ed alla lingua Italiana in generale e odio chi la violenta. Se potessi toglierei il podio della quinta arte alla Poesia e ci metterei la scrittura in generale! Per il resto… la questione “meno carne al fuoco” sarà difficile da considerare, è insito nel mio DNA (o nelle mie corde, come piace dire a te) questo genere di intrecci! Odio ripetermi (però già stamo a due co’ ‘sta frase) ma la vecchia e grande scuola cinefila Americana che “frequento” da quando ne ho memoria, non credo morirà mai! Fine, oggi faccio il buono e non aggiungo altro.
      Ci si vede in giro… qui… lì… indietro nel tempo… alla prossima Ale! 😉

        • Scriverei qui la mia E-Mail, ma non voglio rischiare posta indesiderata o pubblicitá! Allora… provo a fare un controllo incrociato qui nella grande famiglia di The Incipit, ci vorrà un po’… vedo se nei commenti vari abbiamo amici in comune che sentiamo già per E-Mail, ed eventualmente “giro” a loro la richiesta per avere il tuo indirizzo. Possibilità #2: non sei social, ma ci sei andata vicino con “uno”. Non scrivo quale per evitare anche a te spam… provo a lasciarti ora un commento qualunque “di là”, cosí ti rendi conto di cosa parlo ed eventualmente vediamo se possiamo scriverci nel privato. A presto 😉

    • Anche te non so come ringraziarti Pinky… qui fin dall’inzio! 🙂 Il finale aperto era inevitabile, sia perchè fondamentalmente mi piaceva, sia perchè ci sono ancora alcune domande a cui rispondere, ma soprattutto perchè, come hai intùito 😉 ho in mente un seguito. Ma per ora, verrò a fare il rompiscatole alla tua storia 😉 😉 Grazie ancora per avermi accompagnato in questo viaggio 🙂

  • Ah Kyle, la trovata dell’esplosione nel Pantheon mi ha fatta ribaltare dalla sedia! Davvero bellissimo finale, ha reso giustizia alla tua storia. Nonostante i pochi caratteri e le tantissime questioni irrisolte, hai gestito con maestria la situazione, donandoci anche un finale a sorpresa 😉 Complimenti ancora e non farmi aspettare troppo per la prossima storia, eh?

    • ‘sta bona Mia… nun poi capí quanto ho tagliato! 😉 L’esplosione al Pantheon dovevo metterla, come giustamemte mi avevi fatto notare nel precedente commento, non avevo, cito le tue parole “messo poi così in pericolo la città” , cosí ho cercato di recuperare. Lo dovevo a te ed a tutti quelli che mi hanno letto! Per la prossima storia invece, come ho già scritto sotto, ci vorrà un po’. “Sotto Assedio” verrà ampliato, riveduto, corretto (ci sono, per fortuna pochi, errori di distrazione che comunque non sopporto). Se vuoi (mi farebbe piacere) trovi il “Link” nel mio profilo dove ci sará la versione estesa a breve (spero). Per adesso qui, dove ho “conosciuto” persone divertenti (sembra una grande famiglia) e qualcuna con le miei stesse passioni, mi limiteró a fare il lettore. Io ti ringrazio di nuovo per essere “stata” qui e… devi dirmi assolutamemte dove posso trovare la foto dell’acaro modificato geneticamente 😉

  • Ciao Kyle, stamane avendo tempo mi sono messo a leggere diverse storie, e ti ho trovato più volte tra gli utenti che commentavano, il titolo mi ha subito incuriosito, bhè una paroba sola per descriverlo: avvincente. Mi è piaciuto, è incalzante, ti tiene incollato davanti lo schermo, bravo!
    A presto =)

    • Grazie a te per avermi accompagnato durante tutta questa storia. Ora mi prendo una pausa, ma solo per i racconti a “lunga scadenza” come questo ed anche se in testa sto elaborando un seguito (come si intuisce dal finale) per un po’ mi dedicheró alla lettura di altre storie, la tua compresa. “Io sono…” appartiene ad un genere che mi piace molto. Quindi, si… a presto!

  • Ovvio che una come me suggerisca “un finale esplosivo!” ahahaha

    Piccola polemica….
    Lo stampatello non si usa in narrativa. mai. A meno che tu non stia scrivendo le vignette di un fumetto, evita di scrivere in stampatello una frase o una battuta, non è così che si dà forza e potenza a una battuta. Per darle potenza, serve una descrizione potente… non una maiuscola 😉

    attendo il finalone!! 🙂

    • Ciao Ale. Siamo alla fine… forse! Quest’ultima affermazione l’apprezzerai di più al capitolo 10, ne sono sicuro! Nessuna polemica se queste critiche (come ho più volte scritto e che comunque preferisco chiamare suggerimenti) sono costruttive ed indirizzate al miglioramento. Quindi nessun problema, ci mancherebbe! Il tuo occhio vigile poi, mi permette di non abbassare mai la guardia, quindi, tranquilla ♡ Accetto il consiglio! 😉 Però… però anche se prendo in considerazione quanto hai scritto, che non è sbagliato, ti dico che non sono proprio d’accordo. In realtà quando si vuole, diciamo, “rafforzare” una risposta, un nome, un grido, lo stampatello, si può mettere. Ovviamente con moderazione, dopo che (come dici giustamemte tu) c’è stata un’accurata descrizione della scena. Ad esempio nelle sue traduzioni il grande e storico Tullio Dobner (lo “conosco” perchè ho letto molto di Stepehen King) ne fa spesso uso quando deve far “urlare” qualcosa ai personaggi. Ma passiamo oltre (vedi perchè cercavo la tua E-Mail? Mi piacciono queste discussioni). Ti ringrazio ancora per il voto e preparati, sembra che il pubblico, come te, voglia un finale esplosivo. Tic Tac… Tic Tac… Tic Tac.. ;-).

  • Hum, non hai messo poi così in pericolo la città, però te lo perdono. Non so come diavolo riesci a farci stare tutto nei tuoi capitoli, senza fretta, senza forzature. La scena iniziale dell’orologio poi me la sono immaginata per tutti i cambi di scena, come in un film (e credo fosse proprio quello il tuo intento!) 😉
    Per l’opzione ero davvero indecisa. Avrei voluto votare per i fratelli Navarro ancora in pericolo ma il finale esplosivo ha vinto! Aspettando la fine dunque 🙂

    • “la scena iniziale dell’orologio me la sono immaginata per tutti i cambi di scena” L’hai notata ed apprezzata… grande Mia ♡ L’intenzione era proprio quella, mettere adrenalina nella lettura più di quanto il racconto già non facesse! Comunque hai ragione, non ho approfondito la minaccia alla città, considera che ho dovuto limare il capitolo tantissimo, da oltre 6000, sono passato a 5000 dopo 3 giorni di taglia e cuci. Avrai sicuramente notato che in alcuni punti, per ottimizzare i caratteri, mi sono concesso belle “licenze poetiche”. Tipo “2 KM” invece di “due KM”, in un racconto, tema, i numeri si usano solo a lettere. Ma grazie di avermi perdonato anche questo 😉

  • Grande Kyle. Il ritmo è notevole e incalzante…Poi, considero assolutamente allettante l’opzione del finale esplosivo con questo personaggio passato inosservato. Credo che sia la soluzione migliore per questo racconto altrettanto esplosivo. 😀

    • Hola Pinkerella 😉 Spero di concludere davvero in un modo “esplosivo” e credo che il quasi nuovo personaggio (per usare le parole di Danio) darà alla storia, un’altra s… basta! Ho parlato troppo 😉 Grazie per essere come sempre qui, follower fin dall’inizio 🙂 🙂

  • Mi dispiace per il lungo ritardo, purtroppo c’è tanto studio…ma non posso mai abbandonare questo sito… Dunque, quando ti leggo non posso fare altro che pensare a ” io vi troverò”, ed è una cosa bella , cioè sto leggendo e contemporaneamente vedendo un film. Le donne in ostaggio sono la ciliegina sulla torta e le opzioni sono molto curate, in un primo momento avrei scelto la morte di una delle due, sono un pò crudele con i personaggi delle storie, ma poi ho riflettuto sulla prima, da che mi sembrava banale l’ho trovata molto più da “eroe”.
    Alla prossima =)

  • Col cuore in gola per la città che mi ospita e che, personalmente, adoro, dico che James agirà da solo per salvare le donne e metterà in pericolo la città. D’altra parte è l’opzione più avvincente e, forse, anche la più difficile da scrivere! Mi è piaciuto molto questo episodio, spero che Enrico sappia quello che fa.
    P.S. Per rispondere alla tua domanda nel commento precedente fantascientifico principalmente per gli anni in avanti. Sarà una fissazione mia ma nel tuo racconto mi immagino delle tecnologie di distruzione piuttosto avanzate rispetto ad ora ehehe eppure non sono neanche 10 anni, ho una fantasia molto sviluppata, me ne rendo conto!

    • Grazie per il tuo esaustivo commento e si, in effetti questi ultimi due capitoli saranno impegnativi, forse ci vorrà più di una settimana per forgiarlo. Speriamo James non faccia troppi danni, la mia città è troppo bella davvero! Approfitto del tuo commento per dirti che buttando un occhio alla tua storia (che non ho letto ancora, però) è interessante che tu dia il titolo ai capitoli con una citazione. Bella quella di A.B. “Sono qui perché se mi arrendo questa volta mi arrenderò tutta la vita”. E dato che da buon scrittore (che parolone… vabbè) come una spugna attingo ovunque, ti chiedo un’altra cosa che mi ha incuriosito: il logo della tua foto che rappresenta o significa? Sembra un acaro modificato geneticamente… si anche io ho una bella fantasia 😉 Però è interessante 🙂
      Ciao e grazie ancora per il voto!

      • Hai 10.000 caratteri per far quadrare tutta la faccenda, non ti invidio affatto! D’altra parte
        fai sempre un ottimo lavoro e lo farai anche stavolta, prenditi tutto il tempo che ci vuole.
        Anche il titolo della storia che sto scrivendo è una citazione di Baricco, come i titoli di tutti i capitoli che sono e che, se tutto andrà bene, verranno. 😉

        “acaro geneticamente modificato” mi ha fatto morire dal ridere XD È una delle tante interpretazioni che posso dare di quell’immagine! Io la vedo come un incubo, che mi accompagna, costante, passo dopo passo. Se tu ci vedi l’acaro, neutralizzalo con l’aspirapolvere, mi faresti un grande piacere 😛

    • Ah Ah Ah… Non so a che punto hai votato, ma ad oggi tutti vogliono salvare le ragazze. Come ti ho detto, mi piace scrivere storie “multitasking”, in tempi diversi che poi portano ad un unico obiettivo. Se poi ci aggiungi le scene da diversi punti di vista, come già fa qualche autrice… cosa vuoi chiedere di più? 😉

  • Io dico che cercherà informazioni altrove, ma sono l’unica. La storia è molto bella, metà tra un racconto di fantascienza e un giallo. A volte, però, tende a confondere per i molti nomi. Ci sono moltissimi personaggi rispetto al poco, davvero poco spazio dei 5000 caratteri. Il premio è che la storia cattura, anche se va letta con attenzione per non lasciarsi dietro alcuni pezzi! Ti seguo 😉

    • Ciao Mia 🙂 Che rispondere? Il tuo post è un grandissimo complimento, non so che dire (raro per me). Si, probabilmente ci sono molti personaggi per 5000 caratteri, l’ho sempre sostenuto in generale, ma per ora accetto le regole e devo adeguarmi (per la versione estesa ci sarà tempo altrove). Soprattutto ora che mancano “solo” tre capitoli e dovrò incastrarci (rivelare)i molte (non tutte) cose. Vero anche che la storia va letta con calma proprio per questo motivo, ma la mia contaminazione cinefila “Made in USA” (il top nel genere) piena, stracolma, di storie “multitasking”, mi ha insegnato che questo genere di racconti sono piú veri. Più in là magari riprendiamo il discorso. Grazie ancora per il voto e per essere passata di qui! 😉
      PS: Sono curioso di sapere (ascolto tutti) dove trovi quel pizzico di fantascienza. Data 2023 a parte, non credo di averla inserita! 😉

    • Hola Alessandra! Ma la smetti di incasinarmi la testa? 😉 Mi hai detto del “Mossad” l’altra volta e sono entrato in fissa (il dialetto romano che è in me ogni tanto vieni fuori, significa che non riesco a togliermelo dalla testa) che in un modo o nell’altro nel passato di James ci debba essere! Grazie come sempre per il voto e per essere ancora qui 🙂

      • Ma poi non hai usato il Mossad. Uno dei corpi d’elité più potenti al mondo, dopo i servizi Vaticani naturalmente.
        Tu hai la prerogativa di catturare la mia attenzione con un genere assolutamente nelle mie corde ( dovresti averlo capito), hai solo la pecca di scrivere in corsa. Attenzione, non ho detto “di corsa” ma “in corsa”. Non respiri tra una frase e l’altra e non dai respiro ai personaggi. Tuttavia interessante…
        Io non scriverò qui per lungo tempo, ma non significa che smetterò di leggere chi ha catturato il mio interesse, come te.

        • Una delle poche che conosce la “potenza” dei servizi Vaticani. Magari ne riparliamo. Ho provato a cercare la tua E-Mail o ad inviarti nel privato qui, qualcosa per uno scambio di opinioni varie. Ma sono solo riuscito ad aggiungerti su Google+ (che comunque non ha messaggi privati). Leggendo qui e lí i tuoi commenti che si incrociano con i miei, sembra che cinematograficamente parlando (ma non solo e “certo che ho capito il tuo genere”) abbiamo qualcosa su cui parlare. Se hai Twitter, Facebook o una semplice E-Mail e tempo permettendo (compreso il mio, visto che mi sono imbarcato anche su questa via dei racconti) fatti sentire. Al prossimo capitolo 😉 Chris

          PS: Intanto guarda questo film, sconosciuto (tanto pe’ cambià) in Italia – http://m.youtube.com/watch?v=8voT0BzsNTQ

            • Me pareva! Ma nel dubbio… 😉 Anche se il secondo (la maledizione del 2 che spesso si avvera) non è all’altezza del primo! I Social (nome pessimo) dipende come li gestisci e li vivi. Presi nel verso giusto, sono come questa piattaforma, un modo per condividere informazioni ed hobby. Allora ti scrivo su Google +… ragazza A-social 😉

    • Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Se ti ricorda 24 questo capitolo, io lo prendo come un eccellente complimento, anche se siamo decisamemte lontani da quel capolavoro. Grazie per il voto 😉

    • Questo suggerimento mi terrà occupata la testa per un po’! Non male Navarro del Mossad, considerando la storia di questo “Istituto per l’intelligence”, potrei inserirlo con un passato particolare. Ottimo consiglio, grazie 😉

    • Eccolo il grande Danio! Nessun azzardo, l’idea dell’ex terrorista mi ha sempre accompagnato durante la scrittura di “Sotto Assedio”. Staremo a vedere. Grazie ancora per essere passato di qui.

    • CNI? Gran bel suggerimento, che solo un’attenta lettrice (nonchè ottima scrittrice) poteva dare… anche perchè il cognome Navarro fa un po’ Spagnolo/Messicano e lo avrai sicuramente notato! Grazie, sará sicuramente da considerare! 😉

  • Più che giallo, mi sembra un film d’azione! La scrittura così scorrevole da l’impressione di un nastro del videoregistratore che scorre velocemente facendoci immaginare le scene!
    Odio la collaborazione con le autorità, e ovviamente non può affrontare solo i terroristi.
    quindi voto per la “consegna” =)

    • Grazie Martina, il mio intento era (è) proprio quello: farvi “vedere” un film! Il giallo in realtà c’è, solo che la parte action lo nasconde ai più. Come ho risposto al grande Danio, ci sono molte domande a cui rispondere e parechi legami da scoprire. Il tuo voto comunque, arriva in ritardo per orientare il racconto da una parte piuttosto che dall’altra… però… però all’ultimo ho dato un’aggiustatina al finale di questo capitolo per accontentare tutti. Leggendo capirai. Grazie per il voto. 😉
      PS: Hai poi visto Sucker Punch?

      • Mi dispiace per l’assenza! La mia risposta arriva in ritardo, non intendo certo sparire questo è sicuro ma la mia vita è un tornado purtroppo.. Mi dedicherò alla lettura dei capitoli arretrati e no ho visto solo il trailer, si sono un disastro nell’organizzazione ma prima o poi troverò spazio per tutto ç_ç

    • Ah Ah Ah Ah… adesso te lo faccio morire! 😉 Però ti è sfuggito qualcosa del primo capitolo… e da te non mi aspetto una simile distrazione… forse dovrei dirtelo… o forse no… ti dice niente Myers? Basta! Ti ho detto anche troppo! 😉

    • Grazie mille Mari! Il tuo suggerimento è davvero originale, mi piace davvero! In fondo sappiamo solo (a questo punto) che Adam non è uno sprovveduto ma un ex qualcosa: servizi speciali, polizia… ex terrorista! Grande suggerimento, lo terrò vivamente in considerazione! Grazie!

    • Seee… come no! Tu ti saresti buttata subito a terra, afferrato il primo barattolo di pomodoro e glielo avresti lanciato contro, valutando intanto altri modi di difesa! È inutile che ti spacci per giornalista, lo so che sei un agente sotto copertura 😉

    • Grazie per essere ancora qui Alessandra, che ne pensi di questo capitolo? Insisto, sentiti libera di dire qualunque cosa! 😉 Vorrei anche un tuo punto di vista, se puoi: non pensi che 5000 battute siano un po’ poche? Forse dovrebbero “allargare” il capitolo e poi lasciare all’autore di scrivere di più o di meno. Buon Week End 😉

      • Sostanzialmente il mio parere non è cambiato in soli due episodi, ti ho gia detto cosa penso del plot e degli elemnti narrativi che stai gestendo, per ora nulla da aggiungere, o lo avrei fatto, puoi starne certo 🙂
        Posso solo farti l’appunto di aver portato avanti l’azione servendoti in modo reiterato dei dialoghi e questa è una cosa in parte controproducente quando si hanno a disposizione poche battute ( appunto, 5000) poiché non si danno al lettore sufficenti dettagli per immaginare il contesto, ovvero “le avversità” che presenta la location, trattandosi di un action. Ma sono sicura che saprai ricalibrare anche quelli.

        Le 5000 battute obbligatorie sono abbastanza per raccontare una storia completa. Il problema è avere le idee chiare e poi usare solo il necessario. Come quando si ha poco spazio nello zaino e si portano le poche cose di cui non faremmo mai a meno.

        A presto, Kyle 🙂

        • Mi fai morire Alessandra, non abbassi mai la guardia (cosa eccellente nella vita militare e soprattutto quotidiana). Comunque mi hai detto quello che già sospettavo per il “mercato” italiano riguardo Film e Racconti. Sottovalutare i dialoghi. In Italia nel cinema stiamo indietro (affermazione forte, ma è la verità detta da chi segue la settima arte da oltre cinque lustri) in questo senso. Mettiamo (anzi mettono) in secondo piano le battute! É vero come dici tu che in parte queste possono oscurare le “location”, ma è anche vero che se lo fai adrenalinico (il dialogo) con un minimo di descrizione, esso stesso (come suona male) crea l’ambiente. Magari mi sbaglio, ma leggendo questo secondo capitolo, il lettore può immaginare la “sua” stanza operativa S.A.T. tramite i discorsi dei protagonisti. Devo dirti in ogni caso, che l’originale di questo capitolo 2, era comunque composto da quasi 7000 battute. E tagliando qui e lì, qualcosa dell’ambiente, ma anche dei caratteri di alcuni personaggi, li ho dovuti sacrificare. Ed anche se il tuo esempio dello zaino è dannatamente perfetto (sicura di essere una giornalista e non un soldato sotto copertura?) 5000 battute sò comnque poche e vorrà dire che nella versione estesa, cioè a storia conclusa, SOTTO ASSEDIO avrà la sua Extended Version per i follower che la richiederanno. Comunque grazie ancora, ho come l’impressione che viaggiamo sugli stessi binari. 😉
          ah… dimenticavo, il mio nome è Christian. Keep in Touch 😉

          • Un giorno una grossa multinazionale cinematografica telefona a Woody Allen e gli propone di scrivere, dirigere e interpretare una serie tv.
            Woody è un cinematografaro ma non è uno stupido, sa bene che si sta investendo più nelle serie tv che nel cinema, nell’ultimo decennio. Così risponde che ci penserà.

            Scoppia la polemica che rimbalza la notizia da un capo all’altro del globo.
            E un certo… “tizio” ( il più grande sceneggiatore americano vivente) commenta la notizia in questo modo:
            Woody? Sì, un genio, ci sa fare. Il suo problema è che tutti i suoi personaggi parlano nello stesso modo. In pratica è sempre solo lui a parlare. Ma questo lo sanno tutti. Piace, sì. Ma si parla addosso. Per fortuna dice cose esilaranti e gli perdoniamo l’onniscenza.

            Ti ho raccontato questo aneddoto per dirti che – quando si scrive una storia di genere, come la tua – si inventa un mondo. Quel mondo ha le sue regole. I personaggi devono restare COERENTI alle sue regole e farne parte integrante senza mai stonare.

            Per questa ragione, usare in prevalenza dialoghi è in verità la cosa più difficile che si possa fare. Ogni personaggio deve avere una propria personalità, non possono essere monocorde e sembrare sempre la stessa persona che parla; ogni personaggio deve essere coerente col mondo che gli hai creato intorno.
            Se tu sei in grado di farlo, benissimo. Non è vero che i dialoghi sono sottovalutati, al contrario: sono difficilissimi, per questo molti scrittori noti ne usano ben pochi e preferiscono narrare.

            Piacere di conoscerti, Christian. 🙂

  • Voto il legame tra terroristi del centro commerciale e aeroporto. Startari docet, ti ha detto tutto! Ora invece Lucia ti regola. In come funziona troverai le indicazioni, è meglio se pubblichi un episodio a settimana o uno ogni dieci giorni, io sono una autrice lenta non prendere esempio da me ( pubblico quasi un episodio al mese). In come funziona troverai anche le spiegazioni sul algoritmo dei punti. Ma il consiglio è leggi tutto quello che potrebbe interessarti e specie chi ti commenta ( non è obbligatorio, però almeno aiuta).
    Mi piace che hai scelto il tema terrorismo e lo stai raccontando per adesso in maniera un pochetto confusionata però pare che ho capito. Ciao benvenuto tra noi… Ti auguro tanta buona lettura e altrettanta scrittura…Baci Lucia

  • Ciao Kyle.
    Scrivi un giallo e per di più ti cimenti nell’argomento “terrorismo”, non posso non venire a leggerti e commentarti. 🙂
    Ti rimprovero la confusione narrativa, però.
    Lasciare aperte delle scene e intrecciare gli eventi è una cosa giusta da fare in questo caso ma, il modo in cui le hai intersecate, è confusionario. Se non fosse stato per la domanda finale e le tre opzioni, non avrei capito che i terroristi di Ciampino non sono quelli che sta guardando Adam dalla finestra perché non hai detto dove si trova Adam e per chi lavora. Ho intuito che sia un ex “qualcosa” ( forze speciali, servizi segreti…) e che ora ha scelto una vita tranquilla ma non nomini mai il centro commerciale…
    Inoltre non comprendo la scelta futuristica. Dai degli indizi ma non li spieghi ( e bada che un incipit deve spiegare gli elemnti basilari, non è che si può rimandare la spiegazione ai prossimi episodi); insomma hai inserito elementi fantascientifici nel giallo … ma perché?

    Infine ti do un consiglio: caratterizza meglio Adam. Non è certo uno sprovveduto, la vita tranquilla va bene, magari ( cliché di moltissimi film d’azione) si è ritirato per vari motivi e ora però sarà l’unico vero eroe di questa storia… però se tu avessi fatto un bel “save the cat” col ragazzino che si tuffa in mare e lui che – sia pure in abiti da lavoro – si tuffa e lo salva, avresti gia dato “statura” al protagonista, facendoci capire ( anche senza starci troppo a ricamare) che è un eroe. E infatti poi sarà colui che salverà tutti dai terroristi, immagino.
    Ma se devii il percorso ed esci dai cliché cinematografici esterofili è meglio. Ricorda che siamo in Italia ( lo hai ambientato qui) per cui puoi sempre mescolare le carte. Noi qui nel Bel Paese sappiamo sorprendere anche Bruce Willis … che con Die Hard 1 mi ha ricordato alcuni tuoi inneschi.

    Voto che i terroristi siano collegati con quelli di Ciampino, altrimenti – se non fosse così – avresti messo troppa carne al fuoco. E le cose, in un giallo , non possono mai essere slegate né arrivare per caso.
    Buon divertimento e benvenuto tra noi!

    • Buona sera Londra, prima di tutto vi chiedo scusa per….. ah, no, questo era “V Per Vendetta”. Inizio di nuovo: Buona sera Alessandra, prima di tutto grazie per essere passata e per avermi letto. Secondo… per quanto mi faccia piacere avere come primo commento quello di un autore (autrice nel tuo caso) e che per di più si definisce “giornalista in pausa forzata” (si, ho sbirciato il tuo profilo dopo il tuo post) non posso non farti notare alcune situazioni della storia alle quali credo tu non abbia prestato molta attenzione. Ma prima mi congratulo (sei nella Top “giallo” e non posso averti come nemica) per l’esempio di Die Hard o dei Film Americani. OK, te lo concedo, hai scoperto (ma perchè nel profilo non era quasi servito su un piatto d’argento la mia passione per la settima arte?) la mia contaminazione cinematografiche nei racconti, ma….. sei completamente fuori pista con gli esempi (cavolo… hai paragonato il mio racconto a Die Hard… Bruce Willis… è un grosso complimento, ripeto). Nel senso che dai troppo per scontato quello che accadrà, commetti l’errore che fanno tutti gli Italiani quando vedono un Film o leggono un libro stile USA: “ecco adesso muore”, “ora gli spara”, “è lui l’assassino”, etc. Come se quando vedessimo un Film interpretato da Bruce Willis, Jason Statham, Gerard Butler & C. dessimo per scontato che non moriranno mai (eppure qualche volta è succeso, Kyle Cinefilo Docet). Dici che il racconto è confusionario? Perchè? PARTE UNO, aeroporto di Ciampino (sappiamo dove si svolgono i fatti). PARTE DUE, da qualche parte a Roma “chiudono la porta e si dirigono verso il bar alla fine del Centro Commerciale” (sappiamo ancora dove sono i protagonisti). Ed ancora: chi ha detto che i terroristi che vede Adam siano quelli dell’Aeroporto? Sappiamo che lui si trova in un centro commerciale e che un onda EMP ha danneggiato gli apparecchi elettronici di Ciampino. Quindi ci sono due situazioni in due posti differenti, altrimenti l’Azienda (come il resto dei negozi) per la quale lavora ora sarebbe al buio. Poco importa (per ora) se sia un’agenzia assicurativa o un CAF. Infine, la scelta sezione “giallo” anzichè “fantascienza”, mi sembra decisamente azzeccata. Non ho citato forme di vita aliene, navi o mutanti, semplicemente ho ambientato la storia nel 2023, punto! Ma poi, tu con SHIMPU, non sei nel genere “giallo” e parli di salti temporali? Ecco… l’ho scritto, adesso si che ti ho come nemica 😉 Ed ancora, perchè dovrei “ricordarmi” che siamo in Italia? Perchè il suo nome è Americano (o Inglese) ed è fourviante per chi legge? La sua colega però si chiama Federica, l’addetto alle comunicazioni del S.A.T. Roberto….. OK, basta! Ti ho capito Alessandra, vuoi farmi parlare come il tuo Agente Sonia. Ma non cederó!
      Ora concludo, mi hai fatto scrivere un altro capitolo quasi, ma ti ringrazio ancora, davvero! E continua a farlo, a commentarmi, a bacchettarmi 😉 mi piacciono i lettori attenti e preparati. Ah… per quanto riguarda la “troppa carne al fuoco”, pensa che sono solo all’inizio!
      Dimenticavo… grazie per il commento… lo avevo già scritto? Bho…..
      😉

      • Parlavo di Italia perchè qui le cose vanno diversamente che in America e ti suggerivo quindi ti infilare qualcosa di nostrano nel seguito. Il dare per scontato l’epilogo lo dici tu, non io. Io appunto ti suggerivo di non cadere nei cliché e – se non hai intenzione di farlo – ben venga.
        Non ci sono salti temporali in Shimpu, è ambientato ai giorni nostri, anno 2014. C’è solo un flashback a vent’anni prima nell’episodio 5 che è stato deciso dai lettori che volevano conoscere il passato dei protagonisti. “Fantascientifico” era una battuta e la domanda implicita che conteneva era appunto: perché ambiantare nel futuro. Mah, poi vedi tu.
        La tua influenza cinematografica è evidente, infatti.

        In questa piattaforma c’è chi commenta e chi si limita a votare. Io preferisco sempre quei pochi, come me, che hanno tanto da dire piuttosto che quelli che dicono solo “bene, bravo, bis”, ma immagino tu sia suscettibile. Per cui mi limiterò a votare e seguire la tua storia perché mi interessa o non avrei cliccato su “segui la storia”. Non sono tua nemica, ho un’età, non mi metto a fare le ripicche! 🙂
        Buon proseguimento.

          • Non farlo… nel senso non votare senza commentare. E non vorrei sembrare “suscettìbile” come dici tu, ma il “nemica” era ironico, ci mancherebbe. Ho messo anche una marea di “smile” stile adolescente! Anche io preferisco quei pochi che hanno da dire, ai commenti sterili “bravo, bis e vai avanti così”, non per niente ti avevo scritto continua a “bacchettarmi”. Però che “Adam sarà l’unico vero eroe” lo hai scritto tu e comunque, chi ha ha parlato di ripicche, Alessandra? Io ti ho solo risposto ed ho anche precisato che mi faceva piacere un commento da una giornalista “in pausa forzata”, che io avevo associato comunque ad un allontanamento dalla professione per cause maggiori (altrimenti perche scriverlo?). Mi sà che siamo partiti con il piede sbagliato e continua a commentare, altrimenti si che mi arrabbio 😉 😉

            • Ho come l’impressione che ci conosciamo gia. Dal modo in cui ti relazioni con me non mi sembro un/a nuovo/a arrivato/a.
              “Adam è l’unico vero eroe” faceva parte del discorso sui cliché che ti ho suggerito di evitare e che mi pare di aver capito eviterai, appunto.

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