Un Antico Amico

Dove eravamo rimasti?

Cosa c'è a Sud-Ovest? Un rifugio per la notte? (44%)

Un rifugio per la notte

La corsa proseguì ancora per qualche centinaio di metri fin quando i due soldati, stremati dalla fatica, si gettarono in avanti per riprendere fiato, poggiando le mani sulle ginocchia. I due lupetti, stremati anche loro, si rotolarono a terra ansimati con le lingue di fuori.

Caio alzò lo sguardo e lo fece scorrere su tutti i suoi compagni: Labieno sembrava più provato di lui e ansimava pesantemente cercando di recuperare fiato con grossi respiri. I due cuccioli erano a terra e si guardavano freneticamente intorno con la lingua che gli penzolava dal fianco della bocca. A quel punto il centurione avvicinò la mano al cingulum ed estrasse la piccola borraccia di pelle, prese un grosso pezzo di corteccia caduto e lo usò come ciotola, vi versò l’acqua e i due piccoletti corsero ansiosi di bere. Tanta era la sete che si immersero tutti e due nella ciotola improvvisata bagnandosi da capo a piedi e facendo schizzare l’acqua dappertutto. Dopo, felici come non mai, tornarono a scodinzolare e a correre intorno al loro amico. Caio prese un sorso dalla borraccia e poi la passò al compagno «Ne è rimasta poca, bevi. La riempiremo durante il cammino». Il soldato fece un cenno col capo in segno di ringraziamento e bevve avidamente quel po’ di acqua che era rimasta nella borraccia.

I due iniziarono a guardarsi intorno per cercare possibili minacce ma anche per vedere se era in vista quel loro commilitone fuggito pochi momenti prima. Labieno prese la parola e si rivolse a Caio «Sta facendo buio, dobbiamo trovare un riparo dove riposare sta notte». Caio non rispose, fece un semplice cenno del capo ed iniziò nuovamente a camminare. I due lupetti stavano giocando alla lotta ma quando lo videro allontanarsi, smisero e tornarono a seguirlo.

Camminarono per poco tempo alla ricerca di un posto riparato dato che li vicino, nei pressi di un grosso costone di roccia immerso nel bosco, era presente una piccola caverna.

Quando vi giunsero dinanzi i due soldati si guardarono un momento prima di entrare. Caio decise di fare il primo passo ma si accorse che i due cuccioli avevano le orecchie ritte e annusavano l’aria in direzione dell’entrata senza muoversi di un millimetro dalla loro posizione. «Chissà cosa stanno fiutando. Speriamo non ci sia qualche brutta sorpresa li dentro». Labieno fece un grosso sospiro e, sorpassando il suo superiore, iniziò ad entrare nella caverna. Estrasse lentamente il gladio e lo portò dinanzi a se, pronto a scattare in qualsiasi momento. Il soldato, chino in avanti, avanzò lentamente all’interno della caverna scomparendo nel buio. Passarono lunghi momenti di silenzio dove non si udì nulla, neanche il rumore delle caligae chiodate di Labieno che calpestavano la nuda roccia. Poco dopo i due cuccioletti decisero che si poteva varcare la soglia e seguirono i passi di Labieno camminando con passo felpato. Caio li osservò e poi si mise al loro seguito entrando anche lui, ma senza estrarre il gladio: continuava a fidarsi di quei piccoletti e non vedendoli all’erta capì che la situazione era tranquilla. Si guardò intorno osservando bene le pareti laterali e il soffitto: avrebbero potuto trovare qualsiasi cosa li dentro. Poco dopo arrivò un rumore dal fondo della caverna e da dietro un angolo uscì Labieno con in mano una torcia accesa che scoppiettava. Sorridendo indicò verso l’interno «Questa caverna probabilmente era frequentata in passato. C’è un po’ di legna secca e rovinata e ci sono due giacigli molto vecchi». A questa affermazione Caio non si sentì molto sicuro e fece un lungo sospiro prima di rispondere «Dobbiamo stare pronti a qualsiasi cosa, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Accenderemo un piccolo fuoco e faremo i turni per dormire». Labieno annuì alle parole del suo superiore e voltandosi gli fece strada verso quella piccola insenatura della caverna dove aveva trovato la legna. Entrarono e notarono che i due piccoletti erano già li e stavano annusando degli escrementi secchi che si trovavano al centro tra i due giacigli. Caio si avvicinò e si chinò su questi sgranando gli occhi quando capì «Sono secchi… Ma sono escrementi di orso». Labieno si avvicinò velocemente e si chinò anche lui ad osservare «Cosa facciamo, signore? E’ un ottimo rifugio ma se è frequentato da orsi e cacciatori o da orsi cacciati da cacciatori o da cacciatori in fuga da orsi, potremmo essere più a rischio di prima». Caio fece un grosso sospiro non gradendo l’ironia del soldato e si grattò la barba ispida mentre il suo sguardo gelido andava a posarsi su quel del suo sottoposo. Il soldato capì immediatamente e il suo sorriso gli si spense in volto.

Cosa succede durante la notte?

  • I lupi avvertono un pericolo svegliando Caio. (56%)
    56
  • I quattro compagni vengono sorpresi da qualcosa durante la nottte. (25%)
    25
  • Nessun periocolo, la notte scorre tranquilla e il risveglio sarà piacevole. (19%)
    19
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56 Commenti

  • Ambientazione affascinate e un pò di azione e pericolo ci sta sempre bene. Mi sono trovato a leggere d’un fiato gli episodi dal 2 al 6, sono molto scorrevoli e lo stile mi piace.
    Un unico irrisorio appunto, ma proprio una stupidaggine eh!
    Se possibile, trova un alternativa alla costruzione “non se lo fece ripetere” o ” non se lo fece ripetere due volte” perchè me lo sono ritrovato spesso davanti.

    A parte questo non vedo l’ora di leggere il seguito! Ho sempre amato le avventure storiche!

  • Ho votato per i cuccioli che avvertono il pericolo e svegliano Caio. Anche se, ripensandoci, se la madre li aveva appena partoriti, quelli che stai descrivendo fanno azioni che un cucciolo di pochi giorni non credo sarebbe in grado di fare. Scusa, ma la storia è bella. Dispiace vedere queste dissonanze. Simpatica la scena finale. Solo occhio ai refusi.

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